• *25° RESPIRANDO POESIA – La follia della guerra, la parola della pace*

    Oggi ci ritroviamo, ancora una volta, con gli amici poeti dell’associazione Respirando Poesia per un incontro speciale che unisce arte, emozione e impegno civile.

    All’interno del Festival Internazionale di Poesia di Milano, il 25° appuntamento si presenta con un titolo evocativo:
    “C’è qualcosa di FOLLE oggi nel sole (anzi d’antico)”,
    per denunciare attraverso la poesia tutta la follia della guerra e restituire voce a un orizzonte dove sia la Pace a pronunciare l’ultima parola.
    Un pomeriggio in cui saranno i versi – non i comizi – a costruire ponti tra popoli e coscienze.

    Parteciperanno al reading le Poete e i Poeti dell’associazione, ma anche tu puoi salire sul palco:
    l’Open Mic è aperto a tutti.

    Quando: Sabato 17 maggio, ore 16:00
    Dove: Spazio Bistrot, Festival Internazionale di Poesia di Milano - MUDEC , Via Tortona 56, Milano.

    Info evento e dettagli: https://www.facebook.com/share/p/1GBFEeD43p/

    #RespirandoPoesia #FestivalPoesiaMilano #PoesiaPerLaPace #ParoleCheUniscono #OpenMicMilano #EventiCulturali #PoesiaContemporanea
    *25° RESPIRANDO POESIA – La follia della guerra, la parola della pace* Oggi ci ritroviamo, ancora una volta, con gli amici poeti dell’associazione Respirando Poesia per un incontro speciale che unisce arte, emozione e impegno civile. All’interno del Festival Internazionale di Poesia di Milano, il 25° appuntamento si presenta con un titolo evocativo: “C’è qualcosa di FOLLE oggi nel sole (anzi d’antico)”, per denunciare attraverso la poesia tutta la follia della guerra e restituire voce a un orizzonte dove sia la Pace a pronunciare l’ultima parola. Un pomeriggio in cui saranno i versi – non i comizi – a costruire ponti tra popoli e coscienze. Parteciperanno al reading le Poete e i Poeti dell’associazione, ma anche tu puoi salire sul palco: l’Open Mic è aperto a tutti. Quando: Sabato 17 maggio, ore 16:00 Dove: Spazio Bistrot, Festival Internazionale di Poesia di Milano - MUDEC , Via Tortona 56, Milano. Info evento e dettagli: https://www.facebook.com/share/p/1GBFEeD43p/ #RespirandoPoesia #FestivalPoesiaMilano #PoesiaPerLaPace #ParoleCheUniscono #OpenMicMilano #EventiCulturali #PoesiaContemporanea
    0 Комментарии 0 Поделились 739 Просмотры
  • CARI AMICI, BUON SABATO E BUONA DOMENICA, CON UN ABBRACCIO.LA SOLA NOTIZIA RILEVANTE E' QUELLA TRASMESSA OGGI DALL'ANSA DELL'ESSERSI TIRATA FUORI DAI COSIDDETTI "VOLENTEROSI", GUERRAFONDAI, COME MACRON, STARMER, MERZ E TUSK , DELLA MELONA, CHE HA CAPITO BENE L'ENORME RISCHIO DI APPARTENERE AL GRUPPO DEI QUATTRO SATANISTI, CHE SBAVANO PER LA TERZA GUERRA MONDIALE !!!!!
    CARI AMICI, BUON SABATO E BUONA DOMENICA, CON UN ABBRACCIO.LA SOLA NOTIZIA RILEVANTE E' QUELLA TRASMESSA OGGI DALL'ANSA DELL'ESSERSI TIRATA FUORI DAI COSIDDETTI "VOLENTEROSI", GUERRAFONDAI, COME MACRON, STARMER, MERZ E TUSK , DELLA MELONA, CHE HA CAPITO BENE L'ENORME RISCHIO DI APPARTENERE AL GRUPPO DEI QUATTRO SATANISTI, CHE SBAVANO PER LA TERZA GUERRA MONDIALE !!!!!
    Like
    1
    0 Комментарии 0 Поделились 257 Просмотры
  • GIURO NON É COMPLICATO:

    1. La #Russia ha ovviamente vinto la guerra contro #Ucraina e #Nato.
    2. É giunto il momento delle trattative di pace.
    3. #Putin il 9 maggio ha proposto di riprendere le trattative il 15 maggio ad #Istanbul dove erano state interrotte a marzo 2022 dopo l’intervento Uk/Usa.
    4. #Zelensky, invece di usare la diplomazia e organizzare l’incontro, é corso in Turchia passando gli ultimi tre giorni a dichiarare che Putin non si sarebbe presentato ad Istanbul…
    5. Anche i bambini sanno che, in questi casi, si incontrano le #delegazioni, trattano i vari punti e all’ultimo incontro i capi di Stato si presentano per firmare il #trattato.
    6. Inoltre ricorderei ai più distratti, che Zelensky ha promulgato una legge secondo cui lui non potrebbe trattare la pace con Putin ed inoltre che il suo status giuridico é quantomeno discutibile poiché il suo incarico presidenziale è #decaduto da tempo.
    Forse è meglio che torni a #Kiev e attenda la fine delle trattative diplomatiche tra le due delegazioni, senza polemizzare troppo e senza fare il bullo.
    7. La delegazione russa guidata dal Ministro #Lavrov é pronta.
    Quella ucraina che dovrebbe essere già seduta per trattare, dov’è?!?
    Kiev vuole davvero la #PACE?

    @KremlinRussia
    @mfa_russia
    @realDonaldTrump
    GIURO NON É COMPLICATO: 1. La #Russia ha ovviamente vinto la guerra contro #Ucraina e #Nato. 2. É giunto il momento delle trattative di pace. 3. #Putin il 9 maggio ha proposto di riprendere le trattative il 15 maggio ad #Istanbul dove erano state interrotte a marzo 2022 dopo l’intervento Uk/Usa. 4. #Zelensky, invece di usare la diplomazia e organizzare l’incontro, é corso in Turchia passando gli ultimi tre giorni a dichiarare che Putin non si sarebbe presentato ad Istanbul… 5. Anche i bambini sanno che, in questi casi, si incontrano le #delegazioni, trattano i vari punti e all’ultimo incontro i capi di Stato si presentano per firmare il #trattato. 6. Inoltre ricorderei ai più distratti, che Zelensky ha promulgato una legge secondo cui lui non potrebbe trattare la pace con Putin ed inoltre che il suo status giuridico é quantomeno discutibile poiché il suo incarico presidenziale è #decaduto da tempo. Forse è meglio che torni a #Kiev e attenda la fine delle trattative diplomatiche tra le due delegazioni, senza polemizzare troppo e senza fare il bullo. 7. La delegazione russa guidata dal Ministro #Lavrov é pronta. Quella ucraina che dovrebbe essere già seduta per trattare, dov’è?!? Kiev vuole davvero la #PACE? @KremlinRussia @mfa_russia @realDonaldTrump
    Like
    2
    0 Комментарии 0 Поделились 700 Просмотры
  • PUTIN non LE MANDA CERTO A DIRE! HANNO PERSO LA GUERRA E VOGLION FAR FINTA di AVERLA VINTA!
    Zelensky vuole parlare solo con Putin. Il presidente russo: “Chi impone sanzioni è deficiente”. Macron: “Kiev sa che non potrà riavere tutti i suoi territori...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/05/13/ucraina-negoziati-istanbul-zelensky-mosca-silenzio-trump/7985532/
    PUTIN non LE MANDA CERTO A DIRE! HANNO PERSO LA GUERRA E VOGLION FAR FINTA di AVERLA VINTA! Zelensky vuole parlare solo con Putin. Il presidente russo: “Chi impone sanzioni è deficiente”. Macron: “Kiev sa che non potrà riavere tutti i suoi territori... https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/05/13/ucraina-negoziati-istanbul-zelensky-mosca-silenzio-trump/7985532/
    Like
    1
    0 Комментарии 0 Поделились 409 Просмотры
  • La pandemia è stato una prova generale di colpo di stato totalitario della Elite mondialista.

    Ecco il testo integrale dell'intervista:

    L’intervista
    ANDREA ZHOK
    «No, non possiamo chiudere il capitolo della pandemia»
    Il filosofo: «Le ingiustizie di quella stagione devono ancora essere sanate. Cosa peggiore, l’esperimento autoritario che allora si aprì in Occidente rischia di essere solo agli inizi»

    di FABIO DRAGONI

    Andrea Zhok, professore di Filosofia morale all’Università degli studi di Milano: «I risarcimenti alle vittime e la sanzione delle gravi ingiustizie sono le spalle da voltare alla stagione della pandemia».
    Eppure la volontà pare inspiegabilmente latente, la critica di gestione pandemica è ancora un tabù.
    «È comprensibile, da settant’anni in qua tendiamo ad assimilare la memoria storica. Riflessi condizionati, in questo riflettere e contrapporre eventi passati deve provare fastidio, discredito per un’epoca di cui si è deciso di essere stati parte».
    Ora, la coazione quasi etica a “voltare pagina” impedisce di rendere giustizia a quanti furono penalizzati da provvedimenti illiberali. Così si rinuncia a porre rimedio. E si rinuncia, anche, a consolidare i fondamenti democratici: l’uso di poteri straordinari in tempi ordinari è diventato una possibilità.
    La morale collettiva si è rotta, e i torti che continuano a infierire meritano giustizia.

    Morale, che vuol dire?
    «L’aspetto morale centrale riguarda un’ingiustizia profonda, mai riconosciuta e tantomeno sanata. La pandemia, in particolare il 15% della popolazione italiana – coloro che, per vari motivi, hanno scelto di non vaccinarsi o non vaccinarsi dopo i figli – è stato sottoposto a un bullismo istituzionale e sociale di proporzioni inedite. Non semplicemente con esclusione da luoghi vari, ma proprio su campagna di deliberata denigrazione. Processo di “chiarificazione amico/nemico” ben orchestrato in cui rappresentanti istituzionali e media, insieme a medici, esperti, officer, supervisori di vario tipo, non solo si sono resi attori, ma hanno attivamente sostenuto l’idea che fosse giusto colpire i non allineati e che non si potesse loro concedere voce, rispetto o tolleranza. Il meccanismo psicologico e sociale messo in atto è quello tipico di ogni persecuzione».

    Una persecuzione?
    «Sì. E proprio perché questo meccanismo è stato a lungo attivo, e ha prodotto danni pesanti (che sono tuttora presenti), sarebbe necessario riconoscerli pubblicamente e moralmente. È un’esigenza morale e civile di verità, ma anche psicologica e sociale. Non si può “passare oltre” come se nulla fosse stato».

    Perché?
    «Perché questi torti, queste ferite, sono rimaste aperte. Nessuno ha chiesto scusa, nessuno ha cercato di ristabilire il diritto a esistere, socialmente e simbolicamente, delle persone così colpite».

    E allora?
    «Bisogna ricominciare dalla verità dei fatti e dei comportamenti. Non si è trattato solo di una serie di decisioni pubbliche più o meno discutibili. Le istituzioni sono andate ben oltre, nella direzione di una campagna sistematica di marginalizzazione del dissenso. Questa è la verità che deve venire alla luce, e di cui si deve rispondere».

    E invece?
    «Nessun tentativo di rielaborazione collettiva. Tutto sotto il tappeto, in attesa che il tempo cancelli i ricordi. Il fatto è che questa ferita non rimarginata è rimasta sana, e continua a ritornare sull’argomento. La rimozione non basta».

    Le paure anche le motivazioni sono rimaste
    «Le conseguenze pratiche della gestione antidemocratica della pandemia sono molte e altrettanto rilevanti. Sul piano istituzionale, il Parlamento è stato esautorato; sul piano giudiziario, si è rivelato incapace di far valere fondamentali diritti costituzionali; sul piano mediatico, si è realizzato un controllo totale dell’informazione, con la messa al bando del dissenso e la sua criminalizzazione; sul piano culturale, si è attivata una spinta alla conformizzazione sociale e alla delazione; sul piano economico, si sono discriminati i lavoratori e imposti obblighi arbitrari, producendo la perdita del reddito. Si sono prodotti danni sanitari, psicologici e traumatici e tutt’oggi ci sono costi persistenti. E che dire dell’impatto psicologico sulle giovani generazioni? Preadolescenti e adolescenti, costretti a lockdown, distanza, distanziamenti e isolamenti, con l’uso della pandemia come tassa obbligata di depressione, ansia, insonnia, isolamento, suicidio e abbandono scolastico. Gli psicologi che lavorano con loro confermano: il sistema di supporto psicologico è già collassato».

    E anche chi non ha avuto traumi, dice che qualcosa è cambiato.
    «Tutti, anche chi è stato meno coinvolto, ha visto mutare radicalmente l’ambiente, l’aria che si respira. Una fetta della popolazione ha smesso di avere fiducia nelle istituzioni, nei media, nella giustizia, nella scienza. È emerso un problema di controllo capillare dell’informazione. Una delle cose emblematiche di quell’evento, rimossa e non discussa, è proprio l’uso sistematico del “fact checking” come dispositivo di manipolazione».

    Le parole della scienza.
    «Sì. E anche l’uso propagandistico della “scienza”, evocata come “autorità indiscutibile”, che però è stata contraddetta sistematicamente dai fatti. La gestione della pandemia è stata una guerra psicologica in piena regola. E ora? Ora, secondo Zhok, «è da lì (da quella data) che il sistema occidentale non riesce più a tornare a una dimensione ordinaria».

    La militarizzazione è un’eredità della pandemia?
    «In Germania alcuni documenti ufficiali hanno reso noto che gli strumenti di controllo della pandemia erano già stati predisposti nel 2012: test di simulazione, documenti e testimonianze confermano la presenza di esperti militari e rappresentanti della Nato nei comitati scientifici, giustificata dalla possibilità di un attacco batteriologico. Indipendentemente da dove il virus che oggi sembri accreditato essere artificiale – ciò che accaduto è stato un cambiamento di paradigma politico».

    A proposito di lockdown, Neil Ferguson ed epidemiologi britannici ebbero a dire: “la Cina è un regime comunista e parlò di uno. Non riusciremmo a farlo in Europa, ah, abbiamo provato. E poi l’Italia lo ha fatto. E si è messo così come potevano farlo».
    Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale le società occidentali sono state sottoposte a meccanismi di sorveglianza e controllo degni di uno stato totalitario. Una trasformazione è stata gestita con una violenza senza precedenti. L’intimidazione è stata massiccia, sostenuta da organismi sanitari, ministri, talk show, stampa e riviste scientifiche».

    E chi ha provato a opporsi?
    «È stato deriso, criminalizzato, censurato. I media, le piattaforme, i social hanno selezionato sistematicamente le fonti e le opinioni da pubblicare. L’informazione è stata appaltata a “verificatori indipendenti”, che nel 90% dei casi hanno agito come censori. Il dissenso è diventato un reato».

    Cosa significa oggi?
    «Che non si tratta solo di una parentesi. Il problema è che questo esperimento autoritario rischia di essere solo agli inizi. Oggi abbiamo ancora stati di emergenza prorogati in molti Paesi occidentali. E resta la tendenza a criminalizzare il dissenso: ancora oggi in Germania le manifestazioni vengono vietate, in Italia molti professionisti sono stati sospesi o radiati, i media censurano posizioni “controverse”, i social censurano voci dissonanti. La democrazia occidentale non si è ripresa».
    La pandemia è stato una prova generale di colpo di stato totalitario della Elite mondialista. Ecco il testo integrale dell'intervista: L’intervista ANDREA ZHOK «No, non possiamo chiudere il capitolo della pandemia» Il filosofo: «Le ingiustizie di quella stagione devono ancora essere sanate. Cosa peggiore, l’esperimento autoritario che allora si aprì in Occidente rischia di essere solo agli inizi» di FABIO DRAGONI Andrea Zhok, professore di Filosofia morale all’Università degli studi di Milano: «I risarcimenti alle vittime e la sanzione delle gravi ingiustizie sono le spalle da voltare alla stagione della pandemia». Eppure la volontà pare inspiegabilmente latente, la critica di gestione pandemica è ancora un tabù. «È comprensibile, da settant’anni in qua tendiamo ad assimilare la memoria storica. Riflessi condizionati, in questo riflettere e contrapporre eventi passati deve provare fastidio, discredito per un’epoca di cui si è deciso di essere stati parte». Ora, la coazione quasi etica a “voltare pagina” impedisce di rendere giustizia a quanti furono penalizzati da provvedimenti illiberali. Così si rinuncia a porre rimedio. E si rinuncia, anche, a consolidare i fondamenti democratici: l’uso di poteri straordinari in tempi ordinari è diventato una possibilità. La morale collettiva si è rotta, e i torti che continuano a infierire meritano giustizia. Morale, che vuol dire? «L’aspetto morale centrale riguarda un’ingiustizia profonda, mai riconosciuta e tantomeno sanata. La pandemia, in particolare il 15% della popolazione italiana – coloro che, per vari motivi, hanno scelto di non vaccinarsi o non vaccinarsi dopo i figli – è stato sottoposto a un bullismo istituzionale e sociale di proporzioni inedite. Non semplicemente con esclusione da luoghi vari, ma proprio su campagna di deliberata denigrazione. Processo di “chiarificazione amico/nemico” ben orchestrato in cui rappresentanti istituzionali e media, insieme a medici, esperti, officer, supervisori di vario tipo, non solo si sono resi attori, ma hanno attivamente sostenuto l’idea che fosse giusto colpire i non allineati e che non si potesse loro concedere voce, rispetto o tolleranza. Il meccanismo psicologico e sociale messo in atto è quello tipico di ogni persecuzione». Una persecuzione? «Sì. E proprio perché questo meccanismo è stato a lungo attivo, e ha prodotto danni pesanti (che sono tuttora presenti), sarebbe necessario riconoscerli pubblicamente e moralmente. È un’esigenza morale e civile di verità, ma anche psicologica e sociale. Non si può “passare oltre” come se nulla fosse stato». Perché? «Perché questi torti, queste ferite, sono rimaste aperte. Nessuno ha chiesto scusa, nessuno ha cercato di ristabilire il diritto a esistere, socialmente e simbolicamente, delle persone così colpite». E allora? «Bisogna ricominciare dalla verità dei fatti e dei comportamenti. Non si è trattato solo di una serie di decisioni pubbliche più o meno discutibili. Le istituzioni sono andate ben oltre, nella direzione di una campagna sistematica di marginalizzazione del dissenso. Questa è la verità che deve venire alla luce, e di cui si deve rispondere». E invece? «Nessun tentativo di rielaborazione collettiva. Tutto sotto il tappeto, in attesa che il tempo cancelli i ricordi. Il fatto è che questa ferita non rimarginata è rimasta sana, e continua a ritornare sull’argomento. La rimozione non basta». Le paure anche le motivazioni sono rimaste «Le conseguenze pratiche della gestione antidemocratica della pandemia sono molte e altrettanto rilevanti. Sul piano istituzionale, il Parlamento è stato esautorato; sul piano giudiziario, si è rivelato incapace di far valere fondamentali diritti costituzionali; sul piano mediatico, si è realizzato un controllo totale dell’informazione, con la messa al bando del dissenso e la sua criminalizzazione; sul piano culturale, si è attivata una spinta alla conformizzazione sociale e alla delazione; sul piano economico, si sono discriminati i lavoratori e imposti obblighi arbitrari, producendo la perdita del reddito. Si sono prodotti danni sanitari, psicologici e traumatici e tutt’oggi ci sono costi persistenti. E che dire dell’impatto psicologico sulle giovani generazioni? Preadolescenti e adolescenti, costretti a lockdown, distanza, distanziamenti e isolamenti, con l’uso della pandemia come tassa obbligata di depressione, ansia, insonnia, isolamento, suicidio e abbandono scolastico. Gli psicologi che lavorano con loro confermano: il sistema di supporto psicologico è già collassato». E anche chi non ha avuto traumi, dice che qualcosa è cambiato. «Tutti, anche chi è stato meno coinvolto, ha visto mutare radicalmente l’ambiente, l’aria che si respira. Una fetta della popolazione ha smesso di avere fiducia nelle istituzioni, nei media, nella giustizia, nella scienza. È emerso un problema di controllo capillare dell’informazione. Una delle cose emblematiche di quell’evento, rimossa e non discussa, è proprio l’uso sistematico del “fact checking” come dispositivo di manipolazione». Le parole della scienza. «Sì. E anche l’uso propagandistico della “scienza”, evocata come “autorità indiscutibile”, che però è stata contraddetta sistematicamente dai fatti. La gestione della pandemia è stata una guerra psicologica in piena regola. E ora? Ora, secondo Zhok, «è da lì (da quella data) che il sistema occidentale non riesce più a tornare a una dimensione ordinaria». La militarizzazione è un’eredità della pandemia? «In Germania alcuni documenti ufficiali hanno reso noto che gli strumenti di controllo della pandemia erano già stati predisposti nel 2012: test di simulazione, documenti e testimonianze confermano la presenza di esperti militari e rappresentanti della Nato nei comitati scientifici, giustificata dalla possibilità di un attacco batteriologico. Indipendentemente da dove il virus che oggi sembri accreditato essere artificiale – ciò che accaduto è stato un cambiamento di paradigma politico». A proposito di lockdown, Neil Ferguson ed epidemiologi britannici ebbero a dire: “la Cina è un regime comunista e parlò di uno. Non riusciremmo a farlo in Europa, ah, abbiamo provato. E poi l’Italia lo ha fatto. E si è messo così come potevano farlo». Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale le società occidentali sono state sottoposte a meccanismi di sorveglianza e controllo degni di uno stato totalitario. Una trasformazione è stata gestita con una violenza senza precedenti. L’intimidazione è stata massiccia, sostenuta da organismi sanitari, ministri, talk show, stampa e riviste scientifiche». E chi ha provato a opporsi? «È stato deriso, criminalizzato, censurato. I media, le piattaforme, i social hanno selezionato sistematicamente le fonti e le opinioni da pubblicare. L’informazione è stata appaltata a “verificatori indipendenti”, che nel 90% dei casi hanno agito come censori. Il dissenso è diventato un reato». Cosa significa oggi? «Che non si tratta solo di una parentesi. Il problema è che questo esperimento autoritario rischia di essere solo agli inizi. Oggi abbiamo ancora stati di emergenza prorogati in molti Paesi occidentali. E resta la tendenza a criminalizzare il dissenso: ancora oggi in Germania le manifestazioni vengono vietate, in Italia molti professionisti sono stati sospesi o radiati, i media censurano posizioni “controverse”, i social censurano voci dissonanti. La democrazia occidentale non si è ripresa».
    Like
    3
    1 Комментарии 0 Поделились 1Кб Просмотры
  • COM'È POSSIBILE CHE NESSUNA TRASMISSIONE D'INCHIESTA PARLI DI GEOINGEGNERIA? UN SILENZIO ASSORDANTE A FRONTE DI UNA PRATICA UFFICIALE. RIFLETTIAMOCI INSIEME!

    Il giornalismo, ammesso sia mai davvero esistito nei crismi leggendari con cui viene raccontato, è morto. Fin qui, nulla di nuovo.

    🔺️Esiste però una nicchia quasi striminzita di trasmissioni o di giornalisti d'inchiesta che, pur in mezzo ad errori ed all'esasperazioni di alcuni temi, riescono ancora a fornire qualche informazione utile.

    Tali trasmissioni si distinguono poiché solite affrontare qualsiasi tema in modo più o meno approfondito. Parliamo di trasmissioni che arrivano a produrre intere puntate su argomenti come 'i coloranti alimentari' oppure 'l'alterazione delle reali origini geografiche dell'uva nella produzione del vino' e roba simile.

    Tutto interessante, nulla quaestio, ma proprio per questo è impossibile non rilevare l'enorme elefante nella stanza.

    🔸️COME PUÒ ESSERE POSSIBILE CHE NESSUNO SI OCCUPI DI GEOINGEGNERIA? Quanto può mai danneggiare la salute umana un colorante alimentare od un'uva proveniente da una regione piuttosto che da un'altra? Ed invece sostanze chimiche e metalli pesanti irrorati nei nostri cieli?

    🔹️La risposta è scontata, imbarazzante. Ed allora PERCHÉ NON SI PARLA DI GEOINGEGNERIA? Affermare che questi giornalisti siano dei servi è, in questo caso, troppo poco, è riduttivo, non basta per spiegare una tale forma di censura sul tema.

    La geoingegneria, una tecnica ormai sdoganata, ormai operativa ed ufficiale in diversi paesi del mondo. COME PUÒ ESSERE CHE NESSUNO SE NE OCCUPI?

    Com'è possibile che pur essendoci dietro a questi progetti ufficiali di geoingegneria gli stessi 'esperti' che non hanno mai negato il fatto che questa ucciderà almeno decine di migliaia di persone (CLICCA QUI E VISIONA) nessuna trasmissione di inchiesta muova un dito per indagare?

    Stanno subendo delle pressioni per tacere? È plausibile...e quindi che credibilità possono avere quando denunciano di altri temi?

    ☄Il silenzio è forse di natura "ideologica"? Hanno negato così forte e per così tanti anni che preferiscono nascondere l'intero argomento ai popoli pur di non dover ammettere che ad avere ragione, come di consueto, eravamo noi? E quindi che credibilità possono avere se il motivo di un tale silenzio fosse questo?

    ❄Qualcuno teme forse che, parlare dei rischi della geoingegneria, possa condizionare il cavallo di battaglia politico dei 'cambiamenti climatici di origine antropica'? E dunque? Vale così poco per questi pseudogiornalisti la verità? Vale così poco la salute dei popoli, la loro stessa salute, la salute dei loro figli e dei loro cari?

    È tutto ufficiale. La geoingegneria, le scie chimiche ed i disastri che ne sono sempre conseguiti, in termini di salute pubblica e di catastrofi ambientali, esistono e sono sempre stati coperti da segreto militare ed un apparato mediatico ed istituzionale colluso.

    🌪Fareste bene a smettere di mentire e di nascondere la verità. Se vi resta una punta di coglioni, professionale parlando, usatela per esporre questo tema prima che la verità che avanza inesorabile vi travolga senza appello.

    Approfondimenti a seguito, visionali tutti, è importante esserne informati.

    UCCIDEREMO DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE CON LA GEOINGEGNERIA, MA SPERIAMO DI SALVARNE DI PIÙ DI QUELLE CHE AMMAZZIAMO. NEL REGNO UNITO PUNTANO SULLA GEOINGEGNERIA PER RIDURRE IL RISCALDAMENTO GLOBALE
    t.me/ugofuoco/5126

    ACIDO SOLFORICO NELL'ATMOSFERA IRRORATO ATTRAVERSO LA GEOINGEGNERIA, UCCIDERÀ MILIONI DI PERSONE MA MITIGHEREMO IL RISCALDAMENTO GLOBALE. PROF. DAVID KEITH
    t.me/ugofuoco/4648

    IL PRIMO MILITARE AL MONDO AD AVER IMPIEGATO UFFICIALMENTE LA GEOINGEGNERIA COME ARMA. "CON URAGANI E TEMPESTE POTEVAMO FARE QUEL CHE VOLESSIMO"
    t.me/ugofuoco/4624

    2025, GUERRA CLIMATICA. PROVOCHERANNO ALLUVIONI PER DISTRUGGERE POPOLI E PAESI. 8 PERSONE POSSIEDONO IL 50% DELLE RICCHEZZE DEL MONDO E VOGLIONO RIDURRE POPOLAZIONE. GIULIETTO CHIESA, 2018
    t.me/ugofuoco/4617

    CONDIVIDIAMO OVUNQUE

    Unisciti al canale t.me/ugofuoco
    🔴💣COM'È POSSIBILE CHE NESSUNA TRASMISSIONE D'INCHIESTA PARLI DI GEOINGEGNERIA? UN SILENZIO ASSORDANTE A FRONTE DI UNA PRATICA UFFICIALE. RIFLETTIAMOCI INSIEME! 🔥Il giornalismo, ammesso sia mai davvero esistito nei crismi leggendari con cui viene raccontato, è morto. Fin qui, nulla di nuovo. 🔺️Esiste però una nicchia quasi striminzita di trasmissioni o di giornalisti d'inchiesta che, pur in mezzo ad errori ed all'esasperazioni di alcuni temi, riescono ancora a fornire qualche informazione utile. ⚡Tali trasmissioni si distinguono poiché solite affrontare qualsiasi tema in modo più o meno approfondito. Parliamo di trasmissioni che arrivano a produrre intere puntate su argomenti come 'i coloranti alimentari' oppure 'l'alterazione delle reali origini geografiche dell'uva nella produzione del vino' e roba simile. 🔻Tutto interessante, nulla quaestio, ma proprio per questo è impossibile non rilevare l'enorme elefante nella stanza. 🔸️COME PUÒ ESSERE POSSIBILE CHE NESSUNO SI OCCUPI DI GEOINGEGNERIA? Quanto può mai danneggiare la salute umana un colorante alimentare od un'uva proveniente da una regione piuttosto che da un'altra? Ed invece sostanze chimiche e metalli pesanti irrorati nei nostri cieli? 🔹️La risposta è scontata, imbarazzante. Ed allora PERCHÉ NON SI PARLA DI GEOINGEGNERIA? Affermare che questi giornalisti siano dei servi è, in questo caso, troppo poco, è riduttivo, non basta per spiegare una tale forma di censura sul tema. ▫️La geoingegneria, una tecnica ormai sdoganata, ormai operativa ed ufficiale in diversi paesi del mondo. COME PUÒ ESSERE CHE NESSUNO SE NE OCCUPI? 🚩Com'è possibile che pur essendoci dietro a questi progetti ufficiali di geoingegneria gli stessi 'esperti' che non hanno mai negato il fatto che questa ucciderà almeno decine di migliaia di persone (CLICCA QUI E VISIONA) nessuna trasmissione di inchiesta muova un dito per indagare? 🏴Stanno subendo delle pressioni per tacere? È plausibile...e quindi che credibilità possono avere quando denunciano di altri temi? ☄Il silenzio è forse di natura "ideologica"? Hanno negato così forte e per così tanti anni che preferiscono nascondere l'intero argomento ai popoli pur di non dover ammettere che ad avere ragione, come di consueto, eravamo noi? E quindi che credibilità possono avere se il motivo di un tale silenzio fosse questo? ❄Qualcuno teme forse che, parlare dei rischi della geoingegneria, possa condizionare il cavallo di battaglia politico dei 'cambiamenti climatici di origine antropica'? E dunque? Vale così poco per questi pseudogiornalisti la verità? Vale così poco la salute dei popoli, la loro stessa salute, la salute dei loro figli e dei loro cari? 🌊È tutto ufficiale. La geoingegneria, le scie chimiche ed i disastri che ne sono sempre conseguiti, in termini di salute pubblica e di catastrofi ambientali, esistono e sono sempre stati coperti da segreto militare ed un apparato mediatico ed istituzionale colluso. 🌪Fareste bene a smettere di mentire e di nascondere la verità. Se vi resta una punta di coglioni, professionale parlando, usatela per esporre questo tema prima che la verità che avanza inesorabile vi travolga senza appello. ▪️Approfondimenti a seguito, visionali tutti, è importante esserne informati. ⚠️UCCIDEREMO DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE CON LA GEOINGEGNERIA, MA SPERIAMO DI SALVARNE DI PIÙ DI QUELLE CHE AMMAZZIAMO. NEL REGNO UNITO PUNTANO SULLA GEOINGEGNERIA PER RIDURRE IL RISCALDAMENTO GLOBALE ➡️ t.me/ugofuoco/5126 ⚠️ACIDO SOLFORICO NELL'ATMOSFERA IRRORATO ATTRAVERSO LA GEOINGEGNERIA, UCCIDERÀ MILIONI DI PERSONE MA MITIGHEREMO IL RISCALDAMENTO GLOBALE. PROF. DAVID KEITH ➡️ t.me/ugofuoco/4648 ⚠️IL PRIMO MILITARE AL MONDO AD AVER IMPIEGATO UFFICIALMENTE LA GEOINGEGNERIA COME ARMA. "CON URAGANI E TEMPESTE POTEVAMO FARE QUEL CHE VOLESSIMO" ➡️ t.me/ugofuoco/4624 ⚠️2025, GUERRA CLIMATICA. PROVOCHERANNO ALLUVIONI PER DISTRUGGERE POPOLI E PAESI. 8 PERSONE POSSIEDONO IL 50% DELLE RICCHEZZE DEL MONDO E VOGLIONO RIDURRE POPOLAZIONE. GIULIETTO CHIESA, 2018 ➡️ t.me/ugofuoco/4617 ✅CONDIVIDIAMO OVUNQUE 🔗Unisciti al canale t.me/ugofuoco
    Angry
    1
    0 Комментарии 0 Поделились 1Кб Просмотры
  • LA GRANDE PRESA PER IL CULO! MA CI RENDIAMO CONTO quanto BASTARDI sono QUESTI SIONISTI?
    Atroce dichiarazione degli avvocati Israele: "Con la guerra a Gaza benefici per l'obesità della popolazione" - Il Fatto Quotidiano
    Avvocati inglesi pro Israele: "La guerra fa bene agli abitanti di Gaza, diminuisce l'obesità"
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/11/atroce-dichiarazione-del-gruppo-pro-israele-uklfi-con-la-guerra-a-gaza-benefici-per-il-tasso-di-obesita-della-popolazione/7983406/
    LA GRANDE PRESA PER IL CULO! MA CI RENDIAMO CONTO quanto BASTARDI sono QUESTI SIONISTI? Atroce dichiarazione degli avvocati Israele: "Con la guerra a Gaza benefici per l'obesità della popolazione" - Il Fatto Quotidiano Avvocati inglesi pro Israele: "La guerra fa bene agli abitanti di Gaza, diminuisce l'obesità" https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/11/atroce-dichiarazione-del-gruppo-pro-israele-uklfi-con-la-guerra-a-gaza-benefici-per-il-tasso-di-obesita-della-popolazione/7983406/
    Angry
    1
    0 Комментарии 0 Поделились 247 Просмотры
  • Sono rimasti in tre: tre somari e tre briganti. Solo tre!!!

    Costoro pensano ancora di imporre sanzioni alla Russia, fanno finta di non sapere che Kiev la guerra l'ha persa su tutti i fronti.
    Macron, Starmer e Merz a Kiev: "Sanzioni a Mosca se non accetta la tregua di 30 giorni". Cremlino: "Prima stop armi all'Ucraina" - Il Fatto Quotidiano
    I volenterosi in visita da Zelensky: i leader chiedono a Putin un cessate il fuoco di 30 giorni e minacciano ritorsioni. Dura la replica di Mosca
    Perché non ci parlano di tutti i morti ucraini di questa guerra?


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/10/ucraina-macron-starmer-merz-sanzioni-russia-tregua/7982551/

    Vi invito a guardare questo video da brividi: https://www.scenario.press/posts/76498 Come fanno a sostenere ancora Zelensky? I cittadini europei devono sapere!
    Sono rimasti in tre: tre somari e tre briganti. Solo tre!!! Costoro pensano ancora di imporre sanzioni alla Russia, fanno finta di non sapere che Kiev la guerra l'ha persa su tutti i fronti. Macron, Starmer e Merz a Kiev: "Sanzioni a Mosca se non accetta la tregua di 30 giorni". Cremlino: "Prima stop armi all'Ucraina" - Il Fatto Quotidiano I volenterosi in visita da Zelensky: i leader chiedono a Putin un cessate il fuoco di 30 giorni e minacciano ritorsioni. Dura la replica di Mosca Perché non ci parlano di tutti i morti ucraini di questa guerra? https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/10/ucraina-macron-starmer-merz-sanzioni-russia-tregua/7982551/ Vi invito a guardare questo video da brividi: https://www.scenario.press/posts/76498 Come fanno a sostenere ancora Zelensky? I cittadini europei devono sapere!
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Macron, Starmer e Merz a Kiev: "Sanzioni a Mosca se non accetta la tregua di 30 giorni". Cremlino: "Prima stop armi all'Ucraina" - Il Fatto Quotidiano
    I volenterosi in visita da Zelensky: i leader chiedono a Putin un cessate il fuoco di 30 giorni e minacciano ritorsioni. Dura la replica di Mosca
    Angry
    2
    0 Комментарии 0 Поделились 674 Просмотры
  • SPORCHI GUERRAFONDAI!
    Merz e von der Leyen nella Giornata Ue della pace promettono "più spesa per le armi" (ignorando l'appello del Papa) - Il Fatto Quotidiano
    Ignorata la richiesta di "una pace disarmata e disarmante" di San Pietro, nella giornata della sconfitta del nazifascismo...

    DIRTY WARMONGERS!
    Merz and von der Leyen on the EU Day of Peace promise "more spending on weapons" (ignoring the Pope's appeal) - Il Fatto Quotidiano
    The request for "an unarmed and disarming peace" from St. Peter was ignored, on the day of the defeat of Nazi-fascism


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/09/merz-ue-spesa-difesa-dazi-migrazione/7981922/
    SPORCHI GUERRAFONDAI! Merz e von der Leyen nella Giornata Ue della pace promettono "più spesa per le armi" (ignorando l'appello del Papa) - Il Fatto Quotidiano Ignorata la richiesta di "una pace disarmata e disarmante" di San Pietro, nella giornata della sconfitta del nazifascismo... DIRTY WARMONGERS! Merz and von der Leyen on the EU Day of Peace promise "more spending on weapons" (ignoring the Pope's appeal) - Il Fatto Quotidiano The request for "an unarmed and disarming peace" from St. Peter was ignored, on the day of the defeat of Nazi-fascism https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/09/merz-ue-spesa-difesa-dazi-migrazione/7981922/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Merz e von der Leyen nella Giornata Ue della pace promettono "più spesa per le armi" (ignorando l'appello del Papa) - Il Fatto Quotidiano
    Ignorata la richiesta di "una pace disarmata e disarmante" di San Pietro, nella giornata della sconfitta del nazifascismo
    Angry
    3
    0 Комментарии 0 Поделились 478 Просмотры
  • VANNACCI
    "Dice un vecchio proverbio: se non sei al tavolo, allora sei nel menu. Oggi in quest’aula avremmo dovuto parlare di pace. Invece le parole che ho sentito rimbombare all’interno di quest’aula sono: armi, muniz. sanzioni e guerra. Sì,xché la pace prima di discuterla

    VANNACCI
    "There's an old proverb: if you're not at the table, then you're on the menu. Today in this room we should have been talking about peace. Instead, the words I heard echoing inside this room are: weapons, ammunition, sanctions and war. Yes, because peace before discussing it
    VANNACCI "Dice un vecchio proverbio: se non sei al tavolo, allora sei nel menu. Oggi in quest’aula avremmo dovuto parlare di pace. Invece le parole che ho sentito rimbombare all’interno di quest’aula sono: armi, muniz. sanzioni e guerra. Sì,xché la pace prima di discuterla⬇️ VANNACCI "There's an old proverb: if you're not at the table, then you're on the menu. Today in this room we should have been talking about peace. Instead, the words I heard echoing inside this room are: weapons, ammunition, sanctions and war. Yes, because peace before discussing it⬇️
    Like
    2
    0 Комментарии 0 Поделились 479 Просмотры
Расширенные страницы