• Pd a Bologna favorisce il Crack, serve a distruggere il dissenso al loro globalismo.
    https://www.iltempo.it/politica/2025/08/27/news/bologna-crack-comune-distribuzione-pipe-gratuite-riduzione-consumi-spaccio-43881393/
    Pd a Bologna favorisce il Crack, serve a distruggere il dissenso al loro globalismo. https://www.iltempo.it/politica/2025/08/27/news/bologna-crack-comune-distribuzione-pipe-gratuite-riduzione-consumi-spaccio-43881393/
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    Bologna, l'ultima follia della sinistra al potere: distribuite pipe gratuite per il crack
    Al via a Bologna la sperimentazione per "la riduzione del danno" legato al consumo di crack. Stando a quanto riporta La Repubblica, a partir...
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  • Anche noi preghiamo per chi nega quello che accade sopra la nostra testa nei nostri cieli.
    Ecco servito, come largamente anticipato, l’ennesimo testimonial del globalismo e delle sue campagne contro l’umanità.

    Il mondo brucia caro Leone, perché è comandato da scellerati psicopatici non per colpa dei “negazionisti”. (Mi ricorda un certo Bergoglio)
    Siamo stanchi di farci prendere in giro. Questo è l’anno della caduta di molte maschere. Ci sarà da divertirsi…
    Anche noi preghiamo per chi nega quello che accade sopra la nostra testa nei nostri cieli. Ecco servito, come largamente anticipato, l’ennesimo testimonial del globalismo e delle sue campagne contro l’umanità. Il mondo brucia caro Leone, perché è comandato da scellerati psicopatici non per colpa dei “negazionisti”. (Mi ricorda un certo Bergoglio) Siamo stanchi di farci prendere in giro. Questo è l’anno della caduta di molte maschere. Ci sarà da divertirsi…
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  • Conte e i cinque stelle sono Agenti del globalismo. Ce ne siamo accorti tardi e non abbiamo fatto nulla per fermarli, anzi inconsapevolmente siamo stati al loro gioco.
    Mediocri al potere pronti ad ubbidire ai loro capi senza neppure sapere chi sono.
    Ma chi ancora adesso li sostiene non ha più scuse.
    Conte e i cinque stelle sono Agenti del globalismo. Ce ne siamo accorti tardi e non abbiamo fatto nulla per fermarli, anzi inconsapevolmente siamo stati al loro gioco. Mediocri al potere pronti ad ubbidire ai loro capi senza neppure sapere chi sono. Ma chi ancora adesso li sostiene non ha più scuse.
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  • La destituzione del Gen. He Weidong, già vicepresidente della Commissione Militare Centrale cinese, insieme alla rimozione dei ministri della Difesa Li Shangfu e Wei Fenghe, segna una delle più incisive epurazioni interne all’apparato militare cinese. Lungi dal ridursi alla narrativa ufficiale della "lotta alla corruzione", questi eventi lasciano intravedere dinamiche più profonde.

    1️⃣ UNA GUERRA SILENZIOSA ALL'INTERNO DELLO STATO?

    Xi Jinping sembrerebbe puntare non solo a colpire comportamenti corrotti, ma a smantellare reti di potere interne al Partito e all’apparato militare, non pienamente allineate alla sua visione. L’epurazione si configurerebbe così come una contro-rivoluzione silenziosa, volta a ricondurre sotto un controllo univoco le leve strategiche dello Stato.

    2️⃣ DUALISMO TRA STANO SOVRANO E TECNOCRAZIA

    La Cina è stata a lungo considerata un laboratorio di governance tecnocratica, in cui la simbiosi tra apparati del Partito, big data, sistema di credito sociale e controllo digitale ha reso possibile una forma sofisticata di autoritarismo efficiente. Tuttavia, questa struttura è tutt'altro che monolitica. All'interno convivono almeno due tendenze:

    Una corrente nazional-popolare, che Xi rappresenta, mirante all’autosufficienza strategica e alla rottura delle dipendenze globali;

    Una corrente tecnocratica e mercatista, favorevole all’interconnessione con le élite internazionali.
    Le epurazioni potrebbero riflettere lo scontro tra questi due orientamenti, con Xi intenzionato a liquidare ogni ambiguità.

    3️⃣ L'ESERCITO COME NODO STRATEGICO

    Il PLA, più che esercito nazionale, è braccio armato del Partito. Ma nel tempo, alcune sue componenti hanno acquisito margini di autonomia, legandosi a interessi industriali e talvolta a posizioni più moderate sul piano geopolitico. Le destituzioni indicano una ricentralizzazione verticale del comando, forse in preparazione a scenari di confronto aperto (Taiwan, Indo-Pacifico).

    4️⃣ VERSO UN NUOVO BLOCCO GEPOLITICO?

    Va rilevato un progressivo allineamento tra potenze non occidentali – Cina, Russia, Iran, India – intorno a un modello alternativo al globalismo neoliberale, fondato su:

    Stato-nazione forte;

    Sovranità economica;

    Rifiuto della supremazia finanziaria occidentale.

    La Cina di Xi si collocherebbe tra i motori di questa transizione sistemica.

    5️⃣ SEGNI DI UNA NUOVA EPOCA?

    Al di là delle letture ufficiali, le epurazioni indicano una fase di riassetto globale, in cui ogni potenza tende a ricomporre le proprie strutture interne prima di affrontare le sfide esterne. Più che repressione, ciò che emerge è la ridefinizione dei centri di potere in vista di un mondo multipolare. Anche le figure autoritarie possono, paradossalmente, agire per preservare l’autonomia politica e culturale delle proprie nazioni.

    .https://www.firstpost.com/opinion/xis-sacking-of-chinese-generals-continues-is-the-pla-corrupt-or-is-he-insecure-13877670.html
    La destituzione del Gen. He Weidong, già vicepresidente della Commissione Militare Centrale cinese, insieme alla rimozione dei ministri della Difesa Li Shangfu e Wei Fenghe, segna una delle più incisive epurazioni interne all’apparato militare cinese. Lungi dal ridursi alla narrativa ufficiale della "lotta alla corruzione", questi eventi lasciano intravedere dinamiche più profonde. 1️⃣ UNA GUERRA SILENZIOSA ALL'INTERNO DELLO STATO? Xi Jinping sembrerebbe puntare non solo a colpire comportamenti corrotti, ma a smantellare reti di potere interne al Partito e all’apparato militare, non pienamente allineate alla sua visione. L’epurazione si configurerebbe così come una contro-rivoluzione silenziosa, volta a ricondurre sotto un controllo univoco le leve strategiche dello Stato. 2️⃣ DUALISMO TRA STANO SOVRANO E TECNOCRAZIA La Cina è stata a lungo considerata un laboratorio di governance tecnocratica, in cui la simbiosi tra apparati del Partito, big data, sistema di credito sociale e controllo digitale ha reso possibile una forma sofisticata di autoritarismo efficiente. Tuttavia, questa struttura è tutt'altro che monolitica. All'interno convivono almeno due tendenze: ▪️ Una corrente nazional-popolare, che Xi rappresenta, mirante all’autosufficienza strategica e alla rottura delle dipendenze globali; ▪️ Una corrente tecnocratica e mercatista, favorevole all’interconnessione con le élite internazionali. Le epurazioni potrebbero riflettere lo scontro tra questi due orientamenti, con Xi intenzionato a liquidare ogni ambiguità. 3️⃣ L'ESERCITO COME NODO STRATEGICO Il PLA, più che esercito nazionale, è braccio armato del Partito. Ma nel tempo, alcune sue componenti hanno acquisito margini di autonomia, legandosi a interessi industriali e talvolta a posizioni più moderate sul piano geopolitico. Le destituzioni indicano una ricentralizzazione verticale del comando, forse in preparazione a scenari di confronto aperto (Taiwan, Indo-Pacifico). 4️⃣ VERSO UN NUOVO BLOCCO GEPOLITICO? Va rilevato un progressivo allineamento tra potenze non occidentali – Cina, Russia, Iran, India – intorno a un modello alternativo al globalismo neoliberale, fondato su: ▪️ Stato-nazione forte; ▪️ Sovranità economica; ▪️ Rifiuto della supremazia finanziaria occidentale. La Cina di Xi si collocherebbe tra i motori di questa transizione sistemica. 5️⃣ SEGNI DI UNA NUOVA EPOCA? Al di là delle letture ufficiali, le epurazioni indicano una fase di riassetto globale, in cui ogni potenza tende a ricomporre le proprie strutture interne prima di affrontare le sfide esterne. Più che repressione, ciò che emerge è la ridefinizione dei centri di potere in vista di un mondo multipolare. Anche le figure autoritarie possono, paradossalmente, agire per preservare l’autonomia politica e culturale delle proprie nazioni. .https://www.firstpost.com/opinion/xis-sacking-of-chinese-generals-continues-is-the-pla-corrupt-or-is-he-insecure-13877670.html
    WWW.FIRSTPOST.COM
    Xi’s sacking of Chinese Generals continues: Is the PLA corrupt or is he insecure?
    If Xi Jinping cannot trust the Chinese military leadership or capability, he is less likely to risk combat operations against Taiwan or India. The importance of success in such conflicts is too high for the Chinese president’s own legitimacy
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  • CHI NON HA CAPITO RIASSUMO IN BREVE

    A BELGRADO È INIZIATA LA CADUTA DEL GOVERNO

    ARRIVANO DA OVUNQUE PER DIRE BASTA A QUESTO GOVERNO FANTOCCIO DEL GLOBALISMO

    WHO HAS NOT UNDERSTOOD I WILL SUMMARIZE IN BRIEF

    THE FALL OF THE GOVERNMENT HAS BEGUN IN BELGRADE

    THEY COME FROM EVERYWHERE TO SAY ENOUGH TO THIS PUPPET GOVERNMENT OF GLOBALISM



    Source: https://x.com/dessere88fenice/status/1900679786046865578?t=2fjFIDvafZFBb_bPVM8-7g&s=19
    CHI NON HA CAPITO RIASSUMO IN BREVE A BELGRADO È INIZIATA LA CADUTA DEL GOVERNO ARRIVANO DA OVUNQUE PER DIRE BASTA A QUESTO GOVERNO FANTOCCIO DEL GLOBALISMO WHO HAS NOT UNDERSTOOD I WILL SUMMARIZE IN BRIEF THE FALL OF THE GOVERNMENT HAS BEGUN IN BELGRADE THEY COME FROM EVERYWHERE TO SAY ENOUGH TO THIS PUPPET GOVERNMENT OF GLOBALISM 🇷🇸🔥💪☝️ Source: https://x.com/dessere88fenice/status/1900679786046865578?t=2fjFIDvafZFBb_bPVM8-7g&s=19
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  • I da @boris_rozhin
    L'Era delle Operazioni Militari Speciali

    1. Perché Trump sta minacciando di impossessarsi della Groenlandia dalla Danimarca, del Canale di Panama dal Panama e semplicemente di annettere il Canada?

    2. Perché Aliyev sta minacciando di eliminare il "fascismo armeno" insieme all'Armenia e in qualche modo di ricavare un corridoio per Nakhchivan?

    3. Perché Erdogan sta minacciando di condurre la sua stessa "Operazione Speciale Wahabita" in Siria contro i curdi?

    4. Perché Israele sta primitivamente occupando i territori siriani incustoditi nel sud-ovest della Siria e sta continuando il genocidio nella Striscia di Gaza online?

    5. Perché gli Emirati Arabi Uniti stanno di fatto annettendo l'isola yemenita di Socotra e stanno perseguendo una politica volta alla frammentazione dello Yemen?

    Perché il diritto internazionale è morto e ora i confini dei paesi sono assicurati unicamente e esclusivamente dalla forza. Pertanto, i forti prenderanno dai deboli ciò che possono prendere. L'ONU nel suo complesso e il Consiglio di Sicurezza dell'ONU in particolare, così come la stragrande maggioranza delle istituzioni internazionali, sono completamente o parzialmente incapacitati. Ciò è stato causato dai processi di disgregazione della Jugoslavia e dal precedente del Kosovo, che hanno aperto il vaso di Pandora, ora ampiamente aperto dopo l'introduzione attiva del cosiddetto "ordine basato su regole" nella politica attuale.

    Ciò ha accelerato la crescita della consapevolezza che le regole comunemente utilizzate e obbligatorie per tutti semplicemente non esistono. E se non ci sono regole, allora i rapporti tra i paesi sono sempre più determinati dalla capacità di prendere "qualcosa di qualcun altro" e dalla capacità di mantenere "il proprio". Questa è la conclusione naturale dell'ordine mondiale tardo-washingtoniano e della "leadership americana responsabile".

    Pertanto, negli anni a venire, il mondo familiare in termini di confini territoriali e sfere di influenza cambierà. L'OMS in Ucraina è uno dei processi importanti di cambiamento dell'ordine mondiale, ma non è l'unico.

    Un coraggioso nuovo mondo in cui i rapporti tra paesi e popoli saranno nuovamente (almeno in parte) determinati dalle norme del diritto internazionale arriverà solo dopo la serie imminente di guerre e conflitti locali, che saranno accompagnati da cambiamenti nei confini statali. Sulla base dei risultati di questi dolorosi processi, si formerà un nuovo ordine mondiale, in cui nuovi accordi consolideranno i cambiamenti che osserveremo. Il vecchio globalismo neoliberista è crollato e il capitalismo nello stadio dell'imperialismo non può offrire all'umanità altro che una serie di guerre e la redistribuzione di mercati e sfere di influenza.

    Il compito della Russia in questi processi è sopravvivere e prosperare, anche territorialmente, il che dovrebbe essere facilitato principalmente dal raggiungimento degli obiettivi dell'OMS, che determineranno il posto della Russia nel coraggioso nuovo mondo multipolare. Msg originale

    OMS=Operazione Militare Speciale
    I da @boris_rozhin L'Era delle Operazioni Militari Speciali 1. Perché Trump sta minacciando di impossessarsi della Groenlandia dalla Danimarca, del Canale di Panama dal Panama e semplicemente di annettere il Canada? 2. Perché Aliyev sta minacciando di eliminare il "fascismo armeno" insieme all'Armenia e in qualche modo di ricavare un corridoio per Nakhchivan? 3. Perché Erdogan sta minacciando di condurre la sua stessa "Operazione Speciale Wahabita" in Siria contro i curdi? 4. Perché Israele sta primitivamente occupando i territori siriani incustoditi nel sud-ovest della Siria e sta continuando il genocidio nella Striscia di Gaza online? 5. Perché gli Emirati Arabi Uniti stanno di fatto annettendo l'isola yemenita di Socotra e stanno perseguendo una politica volta alla frammentazione dello Yemen? Perché il diritto internazionale è morto e ora i confini dei paesi sono assicurati unicamente e esclusivamente dalla forza. Pertanto, i forti prenderanno dai deboli ciò che possono prendere. L'ONU nel suo complesso e il Consiglio di Sicurezza dell'ONU in particolare, così come la stragrande maggioranza delle istituzioni internazionali, sono completamente o parzialmente incapacitati. Ciò è stato causato dai processi di disgregazione della Jugoslavia e dal precedente del Kosovo, che hanno aperto il vaso di Pandora, ora ampiamente aperto dopo l'introduzione attiva del cosiddetto "ordine basato su regole" nella politica attuale. Ciò ha accelerato la crescita della consapevolezza che le regole comunemente utilizzate e obbligatorie per tutti semplicemente non esistono. E se non ci sono regole, allora i rapporti tra i paesi sono sempre più determinati dalla capacità di prendere "qualcosa di qualcun altro" e dalla capacità di mantenere "il proprio". Questa è la conclusione naturale dell'ordine mondiale tardo-washingtoniano e della "leadership americana responsabile". Pertanto, negli anni a venire, il mondo familiare in termini di confini territoriali e sfere di influenza cambierà. L'OMS in Ucraina è uno dei processi importanti di cambiamento dell'ordine mondiale, ma non è l'unico. Un coraggioso nuovo mondo in cui i rapporti tra paesi e popoli saranno nuovamente (almeno in parte) determinati dalle norme del diritto internazionale arriverà solo dopo la serie imminente di guerre e conflitti locali, che saranno accompagnati da cambiamenti nei confini statali. Sulla base dei risultati di questi dolorosi processi, si formerà un nuovo ordine mondiale, in cui nuovi accordi consolideranno i cambiamenti che osserveremo. Il vecchio globalismo neoliberista è crollato e il capitalismo nello stadio dell'imperialismo non può offrire all'umanità altro che una serie di guerre e la redistribuzione di mercati e sfere di influenza. Il compito della Russia in questi processi è sopravvivere e prosperare, anche territorialmente, il che dovrebbe essere facilitato principalmente dal raggiungimento degli obiettivi dell'OMS, che determineranno il posto della Russia nel coraggioso nuovo mondo multipolare. Msg originale OMS=Operazione Militare Speciale
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  • Ettore Gotti Tedeschi - Le quattro fasi del declino italiano.
    Intervento di Ettore Gotti Tedeschi convegno "Globalismo e sovranità", l'8 febbraio alla Camera dei Deputati.
    https://youtu.be/Xnxa4xded6M?si=7XzOI9jWtGr2v0L5
    Ettore Gotti Tedeschi - Le quattro fasi del declino italiano. Intervento di Ettore Gotti Tedeschi convegno "Globalismo e sovranità", l'8 febbraio alla Camera dei Deputati. https://youtu.be/Xnxa4xded6M?si=7XzOI9jWtGr2v0L5
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  • “In nome della “libertà” si può uccidere”:
    Dugin ha spiegato chi c’è dietro l’attentato alla vita di Trump.

    Il filosofo Alexander Dugin ha definito ciò che è accaduto negli Stati Uniti abbastanza prevedibile.

    “Non c’è dubbio che tutto sia organizzato dai globalisti con il sostegno di quella parte del Deep State che li sostiene.

    L’unico modo per mantenere il nonno il Dissennatore al potere è uccidere Trump, che in queste circostanze quasi sicuramente vincerà.
    In sostanza, c’è stato un tentativo di colpo di stato negli Stati Uniti”.
    - Lui ha spiegato.

    In Ucraina hanno ammesso apertamente di aver tentato più volte di compiere un attacco terroristico contro Putin.
    In Slovacchia c'è stato un attentato alla vita del primo ministro Fico.

    Ora - un attentato alla vita di Trump.

    Secondo Dugin, questo è il vero volto dell’egemonia e di un mondo unipolare.
    Chiunque ostacoli il globalismo è soggetto alla demonizzazione e poi alla liquidazione fisica.

    “Non c’è dubbio che la responsabilità del tentato omicidio di Trump, il leader della corsa presidenziale negli Stati Uniti, ricade sul gruppo formato da Obama, Blinken, Hillary Clinton e il completamente fuori di testa Biden, che ha già avvertito che “la libertà è superiore alla democrazia”, e quindi la democrazia e le sue leggi sono ora sospese, sospese.

    In nome della “libertà” (di continuare a governare) si può uccidere”,
    - scrive il filosofo.

    Ora nel mondo l’unico potere dell’Occidente si sta trasformando in multipolarità.

    E Trump è uno dei suoi poli. I globalisti non si preoccupano degli Stati Uniti come tutti gli altri. Hanno bisogno del potere planetario, del potere assoluto del capitale sovranazionale, ha sottolineato Alexander Dugin.

    Questo è il motivo per cui stiamo assistendo ad una transizione verso tattiche di terrorismo diretto.

    Dugin ha chiesto un duro colpo alla rete globalista:
    "Se non li fermiamo adesso, ci distruggeranno tutti."

    Fonte: Vincenzo Lorussot.me/multipolarenews
    “In nome della “libertà” si può uccidere”: Dugin ha spiegato chi c’è dietro l’attentato alla vita di Trump. Il filosofo Alexander Dugin ha definito ciò che è accaduto negli Stati Uniti abbastanza prevedibile. “Non c’è dubbio che tutto sia organizzato dai globalisti con il sostegno di quella parte del Deep State che li sostiene. L’unico modo per mantenere il nonno il Dissennatore al potere è uccidere Trump, che in queste circostanze quasi sicuramente vincerà. In sostanza, c’è stato un tentativo di colpo di stato negli Stati Uniti”. - Lui ha spiegato. In Ucraina hanno ammesso apertamente di aver tentato più volte di compiere un attacco terroristico contro Putin. In Slovacchia c'è stato un attentato alla vita del primo ministro Fico. Ora - un attentato alla vita di Trump. Secondo Dugin, questo è il vero volto dell’egemonia e di un mondo unipolare. Chiunque ostacoli il globalismo è soggetto alla demonizzazione e poi alla liquidazione fisica. “Non c’è dubbio che la responsabilità del tentato omicidio di Trump, il leader della corsa presidenziale negli Stati Uniti, ricade sul gruppo formato da Obama, Blinken, Hillary Clinton e il completamente fuori di testa Biden, che ha già avvertito che “la libertà è superiore alla democrazia”, e quindi la democrazia e le sue leggi sono ora sospese, sospese. In nome della “libertà” (di continuare a governare) si può uccidere”, - scrive il filosofo. Ora nel mondo l’unico potere dell’Occidente si sta trasformando in multipolarità. E Trump è uno dei suoi poli. I globalisti non si preoccupano degli Stati Uniti come tutti gli altri. Hanno bisogno del potere planetario, del potere assoluto del capitale sovranazionale, ha sottolineato Alexander Dugin. Questo è il motivo per cui stiamo assistendo ad una transizione verso tattiche di terrorismo diretto. Dugin ha chiesto un duro colpo alla rete globalista: "Se non li fermiamo adesso, ci distruggeranno tutti." Fonte: Vincenzo Lorussot.me/multipolarenews
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  • Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove.

    La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA.

    Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese.

    Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano.

    Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti.

    I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale.

    La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.)

    E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra.
    Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni.

    La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale".

    Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria.

    Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole".

    Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid.

    Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia.

    Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa:

    "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza."

    Dunque, in sostanza.
    Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica).

    Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare.

    Aggiungo una notazione laterale.
    Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni.

    La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque.
    Invece bisogna fidarsi.
    Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo).

    Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità.

    Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità.
    Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone".

    E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza.
    Perché il Grande Fratello è buono.
    E chi ne dubita è un complottista.

    Andrea Zhok
    Oggi, sfogliando un po' di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuove. La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall'ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA. Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese. Il governo "sovranista", quello che si imporpora d'orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano. Per l'occasione, allarmi antifascisti non pervenuti. I nostri sovranisti à la carte del "fascismo" hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po' di darwinismo sociale. La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.) E incidentalmente, queste due ombreggiature "fasciste" - cieca obbedienza ai caporali di Washington e mercatismo - sono principi abbracciati entusiasticamente anche dal centrosinistra. Ricordiamo, di passaggio, che la dismissione delle telecomunicazioni venne inaugurata illo tempore dal centrosinistra, con Prodi: c'è qualcosa di esteticamente mirabile nel vedere che la parabola che si è aperta con Prodi viene oggi chiusa dalla Meloni. La seconda notizia in cui sono incappato è un'articolessa su Repubblica, in cui si perorava la causa della didattica a distanza, spiegando nel titolo come "l'84% degli studenti si sente più sicuro e preparato grazie al mondo digitale". Assumendo di rivolgermi a persone intelligenti non mi metterò neppure a refutare questa corbelleria. Vi troviamo l'usuale sparata percentuale (l'84% eh, mica ca**i) che mima la retorica scientifica, attraverso la quale questi incartamenti per il pesce gabellano la propria propaganda come "autorevole". Vi troviamo una balla sesquipedale, evidente a chiunque abbia constatato la mostruosa impennata dei problemi psichiatrici adolescenziali dopo la clausura (e la didattica a distanza) del covid. Ma ci troviamo, soprattutto - e questo è ciò che fa venire i brividi - una quadratura mirabile - ancorché contingente - con la prima notizia. Ricordiamo infatti cos'è esattamente la rete venduta agli americani. Riporto, a titolo di resoconto, un passaggio da fonte non sospettabile di antiamericanismo, una pagina del Corriere della Sera di qualche tempo fa: "La rete di telecomunicazioni di Tim è la più estesa d’Italia: è composta da oltre 21 milioni di chilometri di cavi in fibra ottica e copre l’89% delle abitazioni. È la principale infrastruttura per la trasmissione dei dati di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. É considerata strategica per la sicurezza nazionale ed è lo snodo principale per la digitalizzazione del Paese, che passa per l’introduzione delle applicazioni digitali fondamentali per il futuro delle imprese italiane e per l’ammodernamento dei servizi al cittadino da parte della pubblica amministrazione previsto dal Piano di ripresa e resilienza." Dunque, in sostanza. Il Piano di ripresa e resilienza, insieme a tutti i vari progetti europei di digitalizzazione forzata, preme per estendersi anche alla formazione scolastica (donde l'articolessa pubblicitaria di Repubblica). Il quadro della società che emerge come un desideratum è dunque quello di un mondo di interazioni massimamente digitalizzate, i cui veicoli sono sorvegliati o sorvegliabili, manipolati o manipolabili, a piacimento da un comando estero con agenda militare. Aggiungo una notazione laterale. Conosco fin troppo bene le reazioni del liberale italiano medio (cioè dell'elettorato mainstream) per non anticiparne la reazione automatica di fronte a simili osservazioni. La loro reazione naturale è di vedere in tutte queste osservazioni i germi di un complottismo che vede piani malvagi e intenzioni di nocumento ovunque. Invece bisogna fidarsi. Perché il soggetto politico qui è il Blocco-del-Bene (progressismo, liberalismo, dirittumanismo, globalismo, americanismo). Ciò che in qualche misura diverte in questa forma di cecità selettiva è l'inavvertita inconsequenzialità. Infatti, è parte della concezione antropologica di fondo del liberale l'assunto che tutti gli agenti siano mossi sistematicamente da agende di interesse autoaffermativo, da egoismo, ambizione autoreferenziale, pulsione ad appagare la propria curva privata di utilità. Tra i tanti difetti di una visione così deprimente dell'umano, almeno un aspetto potrebbe tornare utile in tempi oscuri come i presenti: sotto tali premesse dovrebbe almeno essere diffusa un'allerta costante, una cultura del sospetto rispetto a intenzioni e dichiarazioni "idealiste", una sfiducia nella "voce del padrone". E invece - potenza del bispensiero - niente di tutto ciò accade. Rispetto al padrone reale in carica vige solo infinita fiducia nella sua superiore nobiltà e lungimiranza. Perché il Grande Fratello è buono. E chi ne dubita è un complottista. Andrea Zhok
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  • https://youtu.be/29qEjo2cPB0?si=ptS4EsLRWeIwwZzj
    Intervista a Tiziana Alterio, la fine dell'impero dell' AngloOccidente è in corso ma sarà una scoperta dei popoli, il Localismo trionfa sul Globalismo.
    Una visione in positivo di ciò che stiamo vivendo ma ciò che la gente crede non è ciò che viene detto.
    https://youtu.be/29qEjo2cPB0?si=ptS4EsLRWeIwwZzj Intervista a Tiziana Alterio, la fine dell'impero dell' AngloOccidente è in corso ma sarà una scoperta dei popoli, il Localismo trionfa sul Globalismo. Una visione in positivo di ciò che stiamo vivendo ma ciò che la gente crede non è ciò che viene detto.
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