• 🗣 Aaron Siri ha appena svelato ciò che i medici non sanno sui vaccini.

    "Non esiste un singolo vaccino pediatrico iniettabile di routine che sia stato autorizzato sulla base di uno studio che ne abbia confermato la sicurezza"

    Un tipico pediatra o infettivista non sa nulla della sicurezza dei vaccini.

    Gli viene insegnato a fidarsi di uno slogan, non della scienza.

    Le prove sono inquietanti

    Aaron Siri just revealed what doctors don't know about vaccines.

    "There isn't a single routinely injectable pediatric vaccine that has been authorized based on a study confirming its safety."

    A typical pediatrician or infectious disease specialist knows nothing about vaccine safety.

    They're taught to trust a slogan, not science.

    The evidence is disturbing!

    Children’s Health Defense
    🗣 Aaron Siri ha appena svelato ciò che i medici non sanno sui vaccini. "Non esiste un singolo vaccino pediatrico iniettabile di routine che sia stato autorizzato sulla base di uno studio che ne abbia confermato la sicurezza" Un tipico pediatra o infettivista non sa nulla della sicurezza dei vaccini. Gli viene insegnato a fidarsi di uno slogan, non della scienza. Le prove sono inquietanti ‼️ Aaron Siri just revealed what doctors don't know about vaccines. "There isn't a single routinely injectable pediatric vaccine that has been authorized based on a study confirming its safety." A typical pediatrician or infectious disease specialist knows nothing about vaccine safety. They're taught to trust a slogan, not science. The evidence is disturbing! 🎥 Children’s Health Defense
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  • Compie 50 anni Wish you were here. Il capolavoro dei Pink Floyd

    A mezzo secolo dalla pubblicazione, Wish you were here, permeato di poetica nostalgia, continua ad affascinare il pubblico.

    Pubblicato il 12 settembre 1975, è il settimo album in studio della band, e seppur all’inizio la critica lo abbia considerato inferiore agli album precedenti, negli anni è stato giustamente rivalutato e considerato un capolavoro del rock progressivo, Wish You Were Here rappresentò una svolta creativa per i Pink Floyd, nello stesso anno in cui Bob Dylan realizzò l’introspettivo, forse autobiografico Blood on the Tracks, invitando il suo pubblico a pensarlo non come un artista, ma come un essere umano con le sue emozioni. Lo stesso accade per i Pink Floyd con Wish You Were Here, un album intriso di elegie e spettri del passato.
    Il nuovo inizio dei Pink Floyd

    Composto da 5 tracce, l’album è aperto e chiuso dalla superba suite Shine On You Crazy Diamond, divisa in 9 parti e dedicata a Syd Barrett. Con il brano che dà il titolo all’album, rappresenta forse al meglio il sound etereo dei “nuovi” Pink Floyd: strutture espanse, effetti spaziali, psichedelia non più distorta e oscura, ma pulita e luminosa. Anche se, singolarmente, i brani dell’album potrebbero non essere tutti al livello del capolavoro, lo diventano appunto nella sequenza completa, il cui concetto e “dosaggio” musicale confermano il talento della band nel creare composizioni complesse, e mette in mostra il virtuosismo alla chitarra di David Gilmour, che si profonde in progressioni di accordi più audaci di quelle presentate su The Dark Side Of The Moon.
    I testi delle canzoni esprimono variamente nostalgia e alienazione, e i Pink Floyd lo descrissero come un album sull’assenza, ed era certamente quella di Barrett, ma anche, da un altro punto di vista, quella della riconoscenza e della lealtà nel mondo, sempre più cinico e affarista, dell’industria musicale.

    Non privo di causticità, l’album è un deliberato e beffardo tentativo di “mordere la mano che nutre”, criticando con feroce sarcasmo il mondo dell’industria discografica. Welcome to the Machine, emblematica già nel titolo, descrive il dialogo che avviene tra un discografico rude e arrogante e un giovane cantante, la cui carriera sarà appunto impostata e diretta dal manager, seguendo esclusivamente il criterio commerciale. Non c’è quindi spazio per ideali, utopie, poesie. Scritta da Roger Waters, la canzone è caratterizzata da una saturazione di sintetizzatori, chitarre acustiche ed effetti su nastro. Suggestivo l’inizio, con il suono naturale del sax che sfuma gradualmente in suoni industriali e sintetizzato, metafora della “macchina senza volto” che ingoia cantanti e musicisti. Sulla medesima scia Have a Cigar mette in ridicolo i “pezzi grossi” dell’industria discografica con testi che ripetono una serie di cliché. Interpretato dal cantautore folk-rock Roy Harper, schiettamente orientato al rock, il brano si apre con un incalzante duetto di basso e chitarra, ed è chiuso da uno splendido a solo di chitarra firmato David Gilmour. In virtù del tono sarcastico, è uno dei pochi momenti di relativa leggerezza in un album altrimenti dominato da un vagabondaggio lugubre e psichedelico.
    L’ombra di Syd Barrett

    Buona parte dell’album è dedicata a Syd Barrett – co-fondatore e primo front-man del gruppo, che lasciò nel 1968 a causa del peggioramento della sua salute mentale – attraverso i brani Wish you were here e Shine On You Crazy Diamond. La prima, caratterizzata da un sobrio, suggestivo riff di ispirazione country, è appunto lo sfogo per la nostalgia di Syd Barrett, anche se, a detta di Waters, la canzone può essere letta che come un’amara sull’essere spettatori indifferenti della propria vita, in preda alla disillusione e allo sconforto. Shine On You Crazy Diamond, invece, è un compiuto tributo in nove parti a Barrett, e nel contesto dell’album è anche la triste metafora di ciò che può accadere a un musicista a causa della natura spietata e indifferente dell’industria musicale; la canzone presenta il caratteristico riff a quattro note di Gilmour (a volte noto come Syd’s Theme), e l’introduzione è forse il suo miglior a solo di chitarra. Alla registrazione dell’album è poi legato un toccante aneddoto: il 5 giugno 1975, presso gli stufi di Abbey Road, la band stava completando il mixaggio di Shine On You Crazy Diamond, quando un uomo sovrappeso con la testa e le sopracciglia rasate entrò, e si mise appartato a osservare la scena. Nessuno, sulle prime, lo riconobbe, poi fu Wright che spiegò agli increduli colleghi che quell’uomo era Barrett. A quel punto, tutti cercarono di parlare con lui, ma come ricordò il batterista Nick Mason nel libro Inside Out, Barrett non riusciva a dare risposte completamente sensate. Quella visita lasciò costernati i suoi vecchi colleghi, che avvertirono drammaticamente l’impossibilità di aiutarlo. Altrettanto improvvisamente di quando era arrivato, Barrett si dileguò poco dopo.
    La copertina di Wish you were here

    Come tante altre copertine degli album dei Pink Floyd, anche quella di Wish you were here è opera di Storm Thorgerson.
    Ambientata negli studi della Warner, in California, rappresenta perfettamente il tema dell’album: la persona sulla sinistra impersona l’industria musicale, mentre quella a destra è l’ingenuo musicista, che si brucia vendendo metaforicamente la sua anima e i suoi desideri artistici nel momento stesso in cui entra a far parte di un’etichetta. Mezzo secolo e 20 milioni di copie vendute dopo, si può affermare con certezza che questo tema abbia risuonato ben oltre il mondo chiuso del rock. L’album ha replicato l’ubiquità culturale di Dark Side né la portata concettuale di The Wall, ma ha un posto nel cuore dei tanti ammiratori dei Pink Floyd per la sua sobria eredità fatta di nostalgia e disillusione.

    Niccolò Lucarelli

    https://www.360music.net/artist/41232/pink-floyd
    Compie 50 anni Wish you were here. Il capolavoro dei Pink Floyd A mezzo secolo dalla pubblicazione, Wish you were here, permeato di poetica nostalgia, continua ad affascinare il pubblico. Pubblicato il 12 settembre 1975, è il settimo album in studio della band, e seppur all’inizio la critica lo abbia considerato inferiore agli album precedenti, negli anni è stato giustamente rivalutato e considerato un capolavoro del rock progressivo, Wish You Were Here rappresentò una svolta creativa per i Pink Floyd, nello stesso anno in cui Bob Dylan realizzò l’introspettivo, forse autobiografico Blood on the Tracks, invitando il suo pubblico a pensarlo non come un artista, ma come un essere umano con le sue emozioni. Lo stesso accade per i Pink Floyd con Wish You Were Here, un album intriso di elegie e spettri del passato. Il nuovo inizio dei Pink Floyd Composto da 5 tracce, l’album è aperto e chiuso dalla superba suite Shine On You Crazy Diamond, divisa in 9 parti e dedicata a Syd Barrett. Con il brano che dà il titolo all’album, rappresenta forse al meglio il sound etereo dei “nuovi” Pink Floyd: strutture espanse, effetti spaziali, psichedelia non più distorta e oscura, ma pulita e luminosa. Anche se, singolarmente, i brani dell’album potrebbero non essere tutti al livello del capolavoro, lo diventano appunto nella sequenza completa, il cui concetto e “dosaggio” musicale confermano il talento della band nel creare composizioni complesse, e mette in mostra il virtuosismo alla chitarra di David Gilmour, che si profonde in progressioni di accordi più audaci di quelle presentate su The Dark Side Of The Moon. I testi delle canzoni esprimono variamente nostalgia e alienazione, e i Pink Floyd lo descrissero come un album sull’assenza, ed era certamente quella di Barrett, ma anche, da un altro punto di vista, quella della riconoscenza e della lealtà nel mondo, sempre più cinico e affarista, dell’industria musicale. Non privo di causticità, l’album è un deliberato e beffardo tentativo di “mordere la mano che nutre”, criticando con feroce sarcasmo il mondo dell’industria discografica. Welcome to the Machine, emblematica già nel titolo, descrive il dialogo che avviene tra un discografico rude e arrogante e un giovane cantante, la cui carriera sarà appunto impostata e diretta dal manager, seguendo esclusivamente il criterio commerciale. Non c’è quindi spazio per ideali, utopie, poesie. Scritta da Roger Waters, la canzone è caratterizzata da una saturazione di sintetizzatori, chitarre acustiche ed effetti su nastro. Suggestivo l’inizio, con il suono naturale del sax che sfuma gradualmente in suoni industriali e sintetizzato, metafora della “macchina senza volto” che ingoia cantanti e musicisti. Sulla medesima scia Have a Cigar mette in ridicolo i “pezzi grossi” dell’industria discografica con testi che ripetono una serie di cliché. Interpretato dal cantautore folk-rock Roy Harper, schiettamente orientato al rock, il brano si apre con un incalzante duetto di basso e chitarra, ed è chiuso da uno splendido a solo di chitarra firmato David Gilmour. In virtù del tono sarcastico, è uno dei pochi momenti di relativa leggerezza in un album altrimenti dominato da un vagabondaggio lugubre e psichedelico. L’ombra di Syd Barrett Buona parte dell’album è dedicata a Syd Barrett – co-fondatore e primo front-man del gruppo, che lasciò nel 1968 a causa del peggioramento della sua salute mentale – attraverso i brani Wish you were here e Shine On You Crazy Diamond. La prima, caratterizzata da un sobrio, suggestivo riff di ispirazione country, è appunto lo sfogo per la nostalgia di Syd Barrett, anche se, a detta di Waters, la canzone può essere letta che come un’amara sull’essere spettatori indifferenti della propria vita, in preda alla disillusione e allo sconforto. Shine On You Crazy Diamond, invece, è un compiuto tributo in nove parti a Barrett, e nel contesto dell’album è anche la triste metafora di ciò che può accadere a un musicista a causa della natura spietata e indifferente dell’industria musicale; la canzone presenta il caratteristico riff a quattro note di Gilmour (a volte noto come Syd’s Theme), e l’introduzione è forse il suo miglior a solo di chitarra. Alla registrazione dell’album è poi legato un toccante aneddoto: il 5 giugno 1975, presso gli stufi di Abbey Road, la band stava completando il mixaggio di Shine On You Crazy Diamond, quando un uomo sovrappeso con la testa e le sopracciglia rasate entrò, e si mise appartato a osservare la scena. Nessuno, sulle prime, lo riconobbe, poi fu Wright che spiegò agli increduli colleghi che quell’uomo era Barrett. A quel punto, tutti cercarono di parlare con lui, ma come ricordò il batterista Nick Mason nel libro Inside Out, Barrett non riusciva a dare risposte completamente sensate. Quella visita lasciò costernati i suoi vecchi colleghi, che avvertirono drammaticamente l’impossibilità di aiutarlo. Altrettanto improvvisamente di quando era arrivato, Barrett si dileguò poco dopo. La copertina di Wish you were here Come tante altre copertine degli album dei Pink Floyd, anche quella di Wish you were here è opera di Storm Thorgerson. Ambientata negli studi della Warner, in California, rappresenta perfettamente il tema dell’album: la persona sulla sinistra impersona l’industria musicale, mentre quella a destra è l’ingenuo musicista, che si brucia vendendo metaforicamente la sua anima e i suoi desideri artistici nel momento stesso in cui entra a far parte di un’etichetta. Mezzo secolo e 20 milioni di copie vendute dopo, si può affermare con certezza che questo tema abbia risuonato ben oltre il mondo chiuso del rock. L’album ha replicato l’ubiquità culturale di Dark Side né la portata concettuale di The Wall, ma ha un posto nel cuore dei tanti ammiratori dei Pink Floyd per la sua sobria eredità fatta di nostalgia e disillusione. Niccolò Lucarelli https://www.360music.net/artist/41232/pink-floyd
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  • L'AIFA, il CTS, l'ex Ministro Speranza, Nicola Magrini sapevano perfettamente già nel 2021 i GRAVI RISCHI dei SIERI SPERIMENTALI COVID-19. È ORA CHE LA MAGISTRATURA AGISCA!!!
    Puntata di Fuori dal Coro.

    QUI POTETE TROVARE il LINK per firmare la nostra petizione per mettere in stato di accusa l'ex Ministro Speranza e Nicola Magrini ex direttore generale di AIFA:
    https://www.scenario.press/petition
    PIU' di 13.000 FIRME RAGGIUNTE.
    ABBIAMO BISOGNO del SOSTEGNO di TUTTI! Grazie per firmare e condividere!
    L'AIFA, il CTS, l'ex Ministro Speranza, Nicola Magrini sapevano perfettamente già nel 2021 i GRAVI RISCHI dei SIERI SPERIMENTALI COVID-19. È ORA CHE LA MAGISTRATURA AGISCA!!! Puntata di Fuori dal Coro. QUI POTETE TROVARE il LINK per firmare la nostra petizione per mettere in stato di accusa l'ex Ministro Speranza e Nicola Magrini ex direttore generale di AIFA: https://www.scenario.press/petition PIU' di 13.000 FIRME RAGGIUNTE. ABBIAMO BISOGNO del SOSTEGNO di TUTTI! Grazie per firmare e condividere!
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  • Understanding what the confirmation number means, how it works, and how to handle common problems ensures you can enjoy your event without last-minute complications.

    #ticketwebconfirmationnumber
    #ticketweborderconfirmationnumber
    #ticketwebordernumberconfirmationnumber
    #ticketwebconfirmationnumberbutnotickets
    #ticketweblookupconfirmationnumber

    https://www.ticketexchangeinfo.com/ticketweb-confirmation-number-shows-but-no-tickets-arrive/
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    WWW.TICKETEXCHANGEINFO.COM
    What to Do If Your Ticketweb Confirmation Number Shows but No Tickets Arrive
    Have a Ticketweb confirmation number but no tickets? Learn what it means, why delays happen, and how to retrieve or resend your tickets using
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  • Sotto giuramento alla commissione del Senato il dottor Robert Sullivan conferma:

    "La tecnologia mRNA non è un vaccino, ma una piattaforma sperimentale di modificazione genetica."

    "Loro lo sapevano"
    SUB. ITALIANO

    Under oath to the Senate Committee, Dr. Robert Sullivan confirms:

    “mRNA technology is not a vaccine, but an experimental genetic modification platform.”

    "They knew it"
    SUB. ITALIAN

    Source: https://x.com/Wondercri1982/status/1965115143567876307
    Sotto giuramento alla commissione del Senato il dottor Robert Sullivan conferma: "La tecnologia mRNA non è un vaccino, ma una piattaforma sperimentale di modificazione genetica." "Loro lo sapevano" SUB. ITALIANO Under oath to the Senate Committee, Dr. Robert Sullivan confirms: “mRNA technology is not a vaccine, but an experimental genetic modification platform.” "They knew it" SUB. ITALIAN Source: https://x.com/Wondercri1982/status/1965115143567876307
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  • SPERIAMO che se ne vada anche Marcon. E' lui il vero problema della Francia!
    Francia: il debito pubblico è il sintomo, non il problema - Il Fatto Quotidiano
    Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Francia: il debito pubblico è il sintomo, non il problema" pubblicato il 8 Settembre 2025 a firma di Marco Palombi
    Nel 1789 una lunga crisi di finanza pubblica in Francia fu risolta, per così dire, in modo drastico. Ora nonostante il pencolante premier François Bayrou abbia pronunciato il suo “après moi, le déluge” (“nel voto di fiducia dell’8 settembre c’è in gioco il destino della Francia”), è probabile che, dopo la sua prevedibile caduta di […]
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/09/08/francia-il-debito-pubblico-e-il-sintomo-non-il-problema/8118718/
    SPERIAMO che se ne vada anche Marcon. E' lui il vero problema della Francia! Francia: il debito pubblico è il sintomo, non il problema - Il Fatto Quotidiano Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Francia: il debito pubblico è il sintomo, non il problema" pubblicato il 8 Settembre 2025 a firma di Marco Palombi Nel 1789 una lunga crisi di finanza pubblica in Francia fu risolta, per così dire, in modo drastico. Ora nonostante il pencolante premier François Bayrou abbia pronunciato il suo “après moi, le déluge” (“nel voto di fiducia dell’8 settembre c’è in gioco il destino della Francia”), è probabile che, dopo la sua prevedibile caduta di […] https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/09/08/francia-il-debito-pubblico-e-il-sintomo-non-il-problema/8118718/
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  • NO GRAZIE. NOI i CARNEFICI ASSASSINI SIONISTI non LI VOGLIAMO NEL NOSTRO PAESE!
    Soldati Idf nelle Marche per smaltire lo stress (sorvegliati dalla Digos) - Il Fatto Quotidiano
    Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Soldati Idf nelle Marche per smaltire lo stress (sorvegliati dalla Digos)" pubblicato il 7 Settembre 2025 a firma di Stefania Maurizi e Ferruccio Sansa...
    “Non era una ragazzo come gli altri, spensierato come noi che prendevamo il sole sotto gli ombrelloni. L’ho capito quando gli ho chiesto di fare una foto e lui si è messo una mano davanti alla faccia, ‘no, niente foto’, ha quasi urlato”. Valentina è una ragazza di 22 anni di Porto San Giorgio in […]
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/09/07/soldati-idf-nelle-marc-he-per-smaltire-lo-stress/8118151/
    NO GRAZIE. NOI i CARNEFICI ASSASSINI SIONISTI non LI VOGLIAMO NEL NOSTRO PAESE! Soldati Idf nelle Marche per smaltire lo stress (sorvegliati dalla Digos) - Il Fatto Quotidiano Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Soldati Idf nelle Marche per smaltire lo stress (sorvegliati dalla Digos)" pubblicato il 7 Settembre 2025 a firma di Stefania Maurizi e Ferruccio Sansa... “Non era una ragazzo come gli altri, spensierato come noi che prendevamo il sole sotto gli ombrelloni. L’ho capito quando gli ho chiesto di fare una foto e lui si è messo una mano davanti alla faccia, ‘no, niente foto’, ha quasi urlato”. Valentina è una ragazza di 22 anni di Porto San Giorgio in […] https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/09/07/soldati-idf-nelle-marc-he-per-smaltire-lo-stress/8118151/
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  • Mohit S. Shah, a qualified Chartered Accountant based in Marine Lines, Mumbai, leads Mohit S. Shah & Co., a reputed CA firm offering expert services in taxation, accounting, GST, and audits. With years of professional experience, he ensures businesses stay compliant while focusing on growth.
    visit:- https://www.msshahco.in/accounting-services.php
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    Mohit S. Shah & Co.
    Mohit S. Shah & Co. is a trusted accounting firm in Mumbai offering accounting services in India, audit help, and accounts outsourcing in Mumbai.
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  • LEGAL N TAX is a trusted consultancy firm in Delhi, offering expert services in partnership firm registration, taxation, compliance, and business setup. We provide seamless legal and financial solutions tailored to startups, SMEs, and enterprises.
    visit:- https://www.legalntaxindia.com/service/starting-a-partnership-firm-in-delhi-registration
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    LegalnTax India: Your Trusted Partner for Legal and Tax Advisory Services.
    Legal and tax advisory services to individuals and businesses. Our team of experienced professionals is dedicated to providing personalized solutions.
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  • Giuro che non ci volevo credere, ma Pina Picierno ha appena fatto un appello alla mobilitazione per la libertà di stampa. Per la LIBERTÀ DI STAMPA! Capite? Lei che in Italia fa chiudere i conti correnti a Visione TV e fa una interrogazione alla Commissione UE per chiudere Byoblu... LEI fa un appello per la libertà di stampa in Ungheria e per sovvenzionare le testate che scrivono bene dell'Unione Europea. Vedere per credere qui:
    https://www.facebook.com/share/p/19DJZRcySL/
    Non so se ci rendiamo conto! Sarebbe come se Dracula facesse un appello per difendere la salute delle vergini.

    Aiutateci ad arrivare a 50 mila firme, che poi mandiamo tutti insieme una bella letterina alla Commissione UE. Ne mancano solo poche migliaia.

    Firmate e fate firmare, almeno per consentirci di protestare con un ampio sostegno popolare: go.byoblu.com/firma
    Giuro che non ci volevo credere, ma Pina Picierno ha appena fatto un appello alla mobilitazione per la libertà di stampa. Per la LIBERTÀ DI STAMPA! Capite? Lei che in Italia fa chiudere i conti correnti a Visione TV e fa una interrogazione alla Commissione UE per chiudere Byoblu... LEI fa un appello per la libertà di stampa in Ungheria e per sovvenzionare le testate che scrivono bene dell'Unione Europea. Vedere per credere qui: https://www.facebook.com/share/p/19DJZRcySL/ Non so se ci rendiamo conto! Sarebbe come se Dracula facesse un appello per difendere la salute delle vergini. Aiutateci ad arrivare a 50 mila firme, che poi mandiamo tutti insieme una bella letterina alla Commissione UE. Ne mancano solo poche migliaia. Firmate e fate firmare, almeno per consentirci di protestare con un ampio sostegno popolare: go.byoblu.com/firma
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