• Indottrinamento PD anche a scuola!!!
    Referendum, alunni contro prof: “Voleva dirci come votare”
    Alcuni studenti del Mamiani puntano il dito contro una docente e consigliera del Pd: “Perché ha fatto lezione l’ultimo giorno utile prima delle urne? Obiettivo politico, non didattico...
    https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/referendum-alunni-contro-prof-voto-x7g3izny
    Indottrinamento PD anche a scuola!!! Referendum, alunni contro prof: “Voleva dirci come votare” Alcuni studenti del Mamiani puntano il dito contro una docente e consigliera del Pd: “Perché ha fatto lezione l’ultimo giorno utile prima delle urne? Obiettivo politico, non didattico... https://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/referendum-alunni-contro-prof-voto-x7g3izny
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    Referendum, alunni contro prof: “Voleva dirci come votare”
    Alcuni studenti del Mamiani puntano il dito contro una docente e consigliera del Pd: “Perché ha fatto lezione l’ultimo giorno utile prima delle urne? Obiettivo politico, non didattico”
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  • Denunciati per la manifestazione contro il taglio di alberi a viale Europa, il giurista Ugo Mattei: «Vi aiuteremo. Escalation della repressione contro cittadini inermi» | Corriere.it | Corriere.it -

    https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/25_maggio_27/denunciati-per-la-manifestazione-contro-il-taglio-di-alberi-a-viale-europa-il-giurista-ugo-mattei-vi-aiuteremo-escalation-della-56240802-87eb-45d9-85f8-6f836f795xlk.shtml
    Denunciati per la manifestazione contro il taglio di alberi a viale Europa, il giurista Ugo Mattei: «Vi aiuteremo. Escalation della repressione contro cittadini inermi» | Corriere.it | Corriere.it - https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/25_maggio_27/denunciati-per-la-manifestazione-contro-il-taglio-di-alberi-a-viale-europa-il-giurista-ugo-mattei-vi-aiuteremo-escalation-della-56240802-87eb-45d9-85f8-6f836f795xlk.shtml
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    Denunciati per la manifestazione contro il taglio di alberi a viale Europa, il giurista Ugo Mattei: «Vi aiuteremo. Escalation della repressione contro cittadini inermi»
    Il noto professore e presidente di Generazioni Future, che offre appoggio ai querelati: «Sta succendendo in altri casi simili, a Torino e Messina. C'è un salto di qualità contro chi si oppone»
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  • Lettera d’amore della guida alpina: "Chiareggio, diamoci da fare"
    Jacopo Merizzi scrive alla valle "che non si merita la rassegnazione": critiche ma anche tante idee
    https://www.ilgiorno.it/sondrio/cronaca/lettera-damore-della-guida-alpina-3af9ed48
    Lettera d’amore della guida alpina: "Chiareggio, diamoci da fare" Jacopo Merizzi scrive alla valle "che non si merita la rassegnazione": critiche ma anche tante idee https://www.ilgiorno.it/sondrio/cronaca/lettera-damore-della-guida-alpina-3af9ed48
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    Lettera d’amore della guida alpina: "Chiareggio, diamoci da fare"
    Jacopo Merizzi scrive alla valle "che non si merita la rassegnazione": critiche ma anche tante idee
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  • NESSUNO PARLA PIÙ DI QUESTA COLLEGA DECEDUTA LUNEDÌ SCORSO. MARTEDÌ I FUNERALI a SESTO CALENDE.
    Il dolore senza fine per Domenica Russo: martedì ultimo saluto alla maestra morta nell’incidente in gita scolastica
    Cordoglio sui social e vicinanza nella lettera del Consiglio d’istituto del Leonardo da Vinci di Azzate. Le esequie a Sesto Calende...
    https://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/maestra-morta-gita-sctbm4v4
    NESSUNO PARLA PIÙ DI QUESTA COLLEGA DECEDUTA LUNEDÌ SCORSO. MARTEDÌ I FUNERALI a SESTO CALENDE. Il dolore senza fine per Domenica Russo: martedì ultimo saluto alla maestra morta nell’incidente in gita scolastica Cordoglio sui social e vicinanza nella lettera del Consiglio d’istituto del Leonardo da Vinci di Azzate. Le esequie a Sesto Calende... https://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/maestra-morta-gita-sctbm4v4
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    Il dolore senza fine per Domenica Russo: martedì ultimo saluto alla maestra morta nell’incidente in gita scolastica
    Cordoglio sui social e vicinanza nella lettera del Consiglio d’istituto del Leonardo da Vinci di Azzate. Le esequie a Sesto Calende
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  • Vaccino Covid, Osa Aps, Osa Polizia e SFD denunciano vertici Ue e Big Pharma tra cui von der Leyen e Bourla per corruzione e omicidio

    Link: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/707614/vaccino-covid-osa-aps-osa-polizia-sfd-denunciano-von-der-leyen-bourla.html
    Vaccino Covid, Osa Aps, Osa Polizia e SFD denunciano vertici Ue e Big Pharma tra cui von der Leyen e Bourla per corruzione e omicidio Link: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/707614/vaccino-covid-osa-aps-osa-polizia-sfd-denunciano-von-der-leyen-bourla.html
    IFT.TT
    Vaccino Covid, Osa Aps, Osa Polizia e SFD denunciano vertici Ue e Big Pharma tra cui von der Leyen e Bourla per corruzione e omicidio
    L’atto di denuncia è frutto dell’analisi comparata di una serie di elementi storici, empirici, scientifici, politici, sanitari e finanziari
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  • Covid, virologi pagati da case farmaceutiche, Bassetti, Burioni, Crisanti, Galli e Pregliasco: tutti i nomi. Oltre 1 mld da Big Pharma, Pfizer, Gates a medici di tutto il mondo - Il Giornale d'Italia
    https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/467367/virologi-covid-finanziamenti-crisanti-bassetti-burioni.html#.ZB4THMSPhzY.twitter
    Covid, virologi pagati da case farmaceutiche, Bassetti, Burioni, Crisanti, Galli e Pregliasco: tutti i nomi. Oltre 1 mld da Big Pharma, Pfizer, Gates a medici di tutto il mondo - Il Giornale d'Italia https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/467367/virologi-covid-finanziamenti-crisanti-bassetti-burioni.html#.ZB4THMSPhzY.twitter
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    Covid, virologi pagati da case farmaceutiche, Bassetti, Burioni, Crisanti, Galli e Pregliasco: tutti i nomi. Oltre 1 mld da Big Pharma, Pfizer, Gates a medici di tutto il mondo
    Dal 2016 al 2022 le virostar hanno incassato finanziamenti milionari da agenzie sanitarie e aziende farmaceutiche. Crisanti, Bassetti, Burioni, Locatelli e Galli i più sovvenzionati
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  • Caos urbanistica, il Comune anticipa la Procura e restituisce oneri di urbanizzazione per il progetto in via Salomone che considera a rischio

    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_aprile_06/caos-urbanistica-il-comune-anticipa-la-procura-e-restituisce-oneri-di-urbanizzazione-per-il-progetto-in-via-salomone-che-ed8a2c0d-6fb2-4adb-8487-cba9f348bxlk.shtml?refresh_ce



    Palazzo Marino previene le mosse della Procura, giocando d’anticipo. Per la prima volta il Comune restituisce a un costruttore le somme versate come oneri di urbanizzazione per un progetto su cui la Procura non ha aperto un fascicolo ma che avrebbe potuto presentare criticità, sulla base dei profili contestati dalla magistratura nelle inchieste sull’urbanistica. La prima società a ricevere la restituzione è Bluestone, per il progetto in via Salomone 77. Un provvedimento adottato in via cautelare in attesa di sviluppi futuri sul fronte delle inchieste. In prospettiva potrebbero essercene anche altri, in seguito al lavoro di istruttoria che Palazzo Marino sta portando avanti da un anno.

    Il Comune a febbraio del 2024, sulla base di una delibera approvata dalla giunta, ha istituito un gruppo di lavoro per visionare quei dossier su cui la Procura non ha aperto un’indagine ma che potrebbero presentare criticità, sulla base dei rilievi emersi dalle inchieste sull’urbanistica. Nell’istruttoria che Palazzo Marino da un anno sta portando avanti, il Comune ha chiesto ad alcuni costruttori di rivedere aspetti progettuali, ad altri di modificare il piano attuativo. Per la prima volta, nel corso dell’istruttoria, Palazzo Marino è arrivato anche a restituire a una società la somma versata per gli oneri di urbanizzazione. È accaduto a Bluestone per il progetto in via Salomone, dove l’edificio, da sede della casa editrice Ricordi, dovrebbe diventare un complesso residenziale di 200 appartamenti.
    PUBBLICITÀ

    Per avviare il cantiere è stata rilasciata la Scia, segnalazione certificata di inizio attività, in alternativa al permesso di costruire. L’intervento è stato qualificato come «ristrutturazione edilizia», «con demolizione e ricostruzione» di un fabbricato «a vocazione residenziale». Il progetto prevede un «cambio d’uso» dell’edificio in via Salomone: da stabile utilizzato per ospitare uffici a edificio «a totale superficie residenziale». Come contributo di costruzione è stato determinato l’importo complessivo di quasi 2 milioni, da versare a rate.

    La prima, già saldata, pari a quasi 500 mila euro. Dal lavoro di istruttoria svolto dal Comune è emerso che il progetto, su cui la Procura non ha aperto un fascicolo, avrebbe potuto presentare delle criticità, in quanto uno dei profili contestati dalla magistratura riguarda proprio il titolo edilizio. Per la Procura per alcuni interventi sarebbero necessari i permessi di costruire, piuttosto che la Scia.

    Così ad agosto del 2024 l’amministrazione agisce «in regime di autotutela», annullando d’ufficio il titolo edilizio che si è formato. In altre parole, il Comune interviene prevenendo possibili accuse dalla Procura ed evitando lo stallo di un altro progetto edilizio in città. Poiché però Bluestone aveva già versato al Comune parte della somma dovuta per gli oneri di urbanizzazione, Palazzo Marino si è preso l’impegno di restituirla alla società. Da quanto emerge dalla determina, l’amministrazione ha approvato la restituzione della prima rata e degli interessi legali pari a seimila euro circa. La somma verrà liquidata nelle prossime settimane.

    Il Comune, intanto, continua la sua istruttoria su quei progetti che non sono sotto indagine della Procura ma che potrebbero presentare profili di criticità. Per quei dossier, invece, per cui la magistratura ha aperto un fascicolo Palazzo Marino ricerca un accordo. Giovedì l’avvocatura del Comune ha incontrato la Procura per cercare di trovare una soluzione allo stallo urbanistico in città. Al vaglio c’è la strada della giustizia riparativa. L’ipotesi è quella che i costruttori possano versare gli oneri di urbanizzazione mancanti o adibire aree dei propri progetti a spazi per servizi da destinare alla cittadinanza. Non è scontato che le parti in gioco accettino l’accordo. La strada è in salita ma dall’incontro è emersa la volontà di non arrecare danni inutili alla città
    Caos urbanistica, il Comune anticipa la Procura e restituisce oneri di urbanizzazione per il progetto in via Salomone che considera a rischio https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_aprile_06/caos-urbanistica-il-comune-anticipa-la-procura-e-restituisce-oneri-di-urbanizzazione-per-il-progetto-in-via-salomone-che-ed8a2c0d-6fb2-4adb-8487-cba9f348bxlk.shtml?refresh_ce Palazzo Marino previene le mosse della Procura, giocando d’anticipo. Per la prima volta il Comune restituisce a un costruttore le somme versate come oneri di urbanizzazione per un progetto su cui la Procura non ha aperto un fascicolo ma che avrebbe potuto presentare criticità, sulla base dei profili contestati dalla magistratura nelle inchieste sull’urbanistica. La prima società a ricevere la restituzione è Bluestone, per il progetto in via Salomone 77. Un provvedimento adottato in via cautelare in attesa di sviluppi futuri sul fronte delle inchieste. In prospettiva potrebbero essercene anche altri, in seguito al lavoro di istruttoria che Palazzo Marino sta portando avanti da un anno. Il Comune a febbraio del 2024, sulla base di una delibera approvata dalla giunta, ha istituito un gruppo di lavoro per visionare quei dossier su cui la Procura non ha aperto un’indagine ma che potrebbero presentare criticità, sulla base dei rilievi emersi dalle inchieste sull’urbanistica. Nell’istruttoria che Palazzo Marino da un anno sta portando avanti, il Comune ha chiesto ad alcuni costruttori di rivedere aspetti progettuali, ad altri di modificare il piano attuativo. Per la prima volta, nel corso dell’istruttoria, Palazzo Marino è arrivato anche a restituire a una società la somma versata per gli oneri di urbanizzazione. È accaduto a Bluestone per il progetto in via Salomone, dove l’edificio, da sede della casa editrice Ricordi, dovrebbe diventare un complesso residenziale di 200 appartamenti. PUBBLICITÀ Per avviare il cantiere è stata rilasciata la Scia, segnalazione certificata di inizio attività, in alternativa al permesso di costruire. L’intervento è stato qualificato come «ristrutturazione edilizia», «con demolizione e ricostruzione» di un fabbricato «a vocazione residenziale». Il progetto prevede un «cambio d’uso» dell’edificio in via Salomone: da stabile utilizzato per ospitare uffici a edificio «a totale superficie residenziale». Come contributo di costruzione è stato determinato l’importo complessivo di quasi 2 milioni, da versare a rate. La prima, già saldata, pari a quasi 500 mila euro. Dal lavoro di istruttoria svolto dal Comune è emerso che il progetto, su cui la Procura non ha aperto un fascicolo, avrebbe potuto presentare delle criticità, in quanto uno dei profili contestati dalla magistratura riguarda proprio il titolo edilizio. Per la Procura per alcuni interventi sarebbero necessari i permessi di costruire, piuttosto che la Scia. Così ad agosto del 2024 l’amministrazione agisce «in regime di autotutela», annullando d’ufficio il titolo edilizio che si è formato. In altre parole, il Comune interviene prevenendo possibili accuse dalla Procura ed evitando lo stallo di un altro progetto edilizio in città. Poiché però Bluestone aveva già versato al Comune parte della somma dovuta per gli oneri di urbanizzazione, Palazzo Marino si è preso l’impegno di restituirla alla società. Da quanto emerge dalla determina, l’amministrazione ha approvato la restituzione della prima rata e degli interessi legali pari a seimila euro circa. La somma verrà liquidata nelle prossime settimane. Il Comune, intanto, continua la sua istruttoria su quei progetti che non sono sotto indagine della Procura ma che potrebbero presentare profili di criticità. Per quei dossier, invece, per cui la magistratura ha aperto un fascicolo Palazzo Marino ricerca un accordo. Giovedì l’avvocatura del Comune ha incontrato la Procura per cercare di trovare una soluzione allo stallo urbanistico in città. Al vaglio c’è la strada della giustizia riparativa. L’ipotesi è quella che i costruttori possano versare gli oneri di urbanizzazione mancanti o adibire aree dei propri progetti a spazi per servizi da destinare alla cittadinanza. Non è scontato che le parti in gioco accettino l’accordo. La strada è in salita ma dall’incontro è emersa la volontà di non arrecare danni inutili alla città
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    Caos urbanistica, il Comune anticipa la Procura e restituisce oneri di urbanizzazione per il progetto in via Salomone che considera a rischio
    Progetti in stallo preventivo: in via Salomone primo caso di rimborso per «correggere» l’iter. Sull'operazione di Bluestone non è aperto un fascicolo, Palazzo Marino: procediamo in autotutela
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  • È UNA VERGOGNA SOLO ITALIANA!
    PERCHÉ NON PARLANO DELL'AUMENTO ESPONENZIALE DELL'AUTISMO DOVUTO ALLE VACCINAZIONI PEDIATRICHE.
    Vaccini, scuola respinge bimba. La legale: «Prima dose già fatta»
    La vicenda è raccontata da Anila Halili, legale del foro di Cremona che assiste la famiglia della piccola...
    https://www.giornaledibrescia.it/cronaca/brescia-scuola-respinge-bimba-non-vaccinata-avvocata-visita-prenotata-c8u0ijmu
    È UNA VERGOGNA SOLO ITALIANA! PERCHÉ NON PARLANO DELL'AUMENTO ESPONENZIALE DELL'AUTISMO DOVUTO ALLE VACCINAZIONI PEDIATRICHE. Vaccini, scuola respinge bimba. La legale: «Prima dose già fatta» La vicenda è raccontata da Anila Halili, legale del foro di Cremona che assiste la famiglia della piccola... https://www.giornaledibrescia.it/cronaca/brescia-scuola-respinge-bimba-non-vaccinata-avvocata-visita-prenotata-c8u0ijmu
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    La vicenda è raccontata da Anila Halili, legale del foro di Cremona che assiste la famiglia della piccola
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  • 𝐈𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞 𝐢𝐥 𝐒𝐔𝐃 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐞‌ 𝐢𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞! / Maggio 2025

    Puntualmente insieme a voi con nuovi servizi e approfondimenti ma soprattutto dando spazio & voce ai #Territori ❗️

    E ancora: interviste, cultura, storie di impegno, resistenza e rubriche su musica, serie TV ecc..


    Vuoi leggerlo in anteprima? Clicca qui:

    https://www.ilsudmilano.it/2025/05/07/il-sud-milano-di-maggio-e-in-distribuzione-dal-7-maggio-non-perdetelo/?fbclid=IwY2xjawKKw-xleHRuA2FlbQIxMQABHnVrGXRTnj8odDp8dLZQ3T9iWyrSPNX0cJckFfM1mFAuq3odA0EoI4nSb4vD_aem_FqpQqZVHdH5rnUFWnSx2Gg


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    📢 𝐈𝐥 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞 𝐢𝐥 𝐒𝐔𝐃 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 𝐞‌ 𝐢𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞! 📢 / Maggio 2025 Puntualmente insieme a voi con nuovi servizi e approfondimenti ma soprattutto dando spazio & voce ai #Territori ❗️👍 🗞️ E ancora: interviste, cultura, storie di impegno, resistenza e rubriche su musica, serie TV ecc.. 📰 Vuoi leggerlo in anteprima? Clicca qui👉: https://www.ilsudmilano.it/2025/05/07/il-sud-milano-di-maggio-e-in-distribuzione-dal-7-maggio-non-perdetelo/?fbclid=IwY2xjawKKw-xleHRuA2FlbQIxMQABHnVrGXRTnj8odDp8dLZQ3T9iWyrSPNX0cJckFfM1mFAuq3odA0EoI4nSb4vD_aem_FqpQqZVHdH5rnUFWnSx2Gg 🔗 Seguici su Facebook: facebook.com/ilSUDMilano #ilsudmilano #milano #cultura #Teatro #musica #attualita‌ #cronacalocale #societa‌ #eventimilano #notizie #interviste #inchieste #rubriche #FreePress #digitaljournal #giornale
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  • Italia e la libertà di stampa: un declino che preoccupa

    Il nuovo rapporto annuale di Reporters sans frontières (RSF) fotografa una realtà allarmante: la libertà di stampa nel mondo è al “minimo storico” e l’Italia scivola al 49esimo posto, il peggiore dell’Europa occidentale, perdendo tre posizioni rispetto all’anno precedente.
    Un dato che non sorprende chi segue da tempo le dinamiche del nostro Paese, ma che dovrebbe comunque indignare e preoccupare ogni cittadino consapevole del ruolo cruciale dell’informazione in una democrazia.

    I motivi della retrocessione

    Secondo RSF, le minacce alla libertà di stampa in Italia sono molteplici e strutturali:
    • Le organizzazioni mafiose, soprattutto nel Sud, continuano a intimidire e condizionare i giornalisti.
    • Gruppi estremisti compiono atti di violenza contro chi fa informazione.
    • La classe politica tenta di ostacolare la libera informazione, in particolare sulle inchieste giudiziarie, attraverso la cosiddetta “legge bavaglio” che limita la pubblicazione delle intercettazioni.
    • Proliferano le azioni legali strumentali (le cosiddette “querele temerarie”) per intimidire, imbavagliare o punire chi cerca di raccontare fatti di interesse pubblico.

    Un quadro internazionale cupo, ma l’Italia spicca in negativo

    La situazione globale è grave: oltre metà della popolazione mondiale vive in Paesi dove la stampa è sotto attacco. In fondo alla classifica troviamo regimi notoriamente autoritari come Cina, Corea del Nord ed Eritrea. Tuttavia, l’Italia, pur restando formalmente una democrazia, mostra segnali preoccupanti di deriva autoritaria proprio nel modo in cui tratta l’informazione e chi la produce.

    La deriva autoritaria: segnali da non sottovalutare

    Il progressivo restringimento degli spazi di libertà per la stampa è un indicatore chiave della salute democratica di un Paese. In Italia, il tentativo di limitare la pubblicazione delle intercettazioni, la pressione giudiziaria sui giornalisti e la violenza – fisica e verbale – contro chi esercita il diritto di cronaca, sono segnali inequivocabili di una deriva autoritaria.
    Non si tratta di semplici “incidenti di percorso”, ma di una strategia sistematica volta a ridurre la capacità dei media di svolgere il loro ruolo di controllo del potere.
    “Il giornalismo indipendente è una spina nel fianco degli autocrati”, ricorda la direttrice generale di RSF Anja Osterhaus.
    Se i media sono finanziariamente in difficoltà e sotto pressione politica e giudiziaria, chi smaschererà disinformazione e propaganda?

    Cosa resta della democrazia senza una stampa libera?

    La libertà di stampa non è un lusso, ma il fondamento di ogni democrazia reale. Senza la possibilità per i giornalisti di indagare, raccontare e criticare senza timori di ritorsioni, la democrazia si svuota di significato e diventa una mera facciata. La discesa dell’Italia nella classifica RSF non è solo un dato statistico: è il sintomo di una malattia profonda che rischia di uccidere quel poco di democrazia che ancora ci resta.

    Conclusione

    Davanti a questi dati, non basta indignarsi: serve una presa di coscienza collettiva e una mobilitazione concreta per difendere la libertà di stampa. Perché dove muore l’informazione, muore anche la democrazia. E la deriva autoritaria, oggi, non è più solo una minaccia lontana, ma una realtà che avanza silenziosa, giorno dopo giorno, anche in Italia.

    COMMENTO all'ARTICOLO uscito oggi:
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/02/nel-mondo-la-liberta-di-stampa-e-al-minimo-storico-litalia-scende-al-49esimo-posto-il-report-di-rsf/7972129
    Italia e la libertà di stampa: un declino che preoccupa Il nuovo rapporto annuale di Reporters sans frontières (RSF) fotografa una realtà allarmante: la libertà di stampa nel mondo è al “minimo storico” e l’Italia scivola al 49esimo posto, il peggiore dell’Europa occidentale, perdendo tre posizioni rispetto all’anno precedente. Un dato che non sorprende chi segue da tempo le dinamiche del nostro Paese, ma che dovrebbe comunque indignare e preoccupare ogni cittadino consapevole del ruolo cruciale dell’informazione in una democrazia. I motivi della retrocessione Secondo RSF, le minacce alla libertà di stampa in Italia sono molteplici e strutturali: • Le organizzazioni mafiose, soprattutto nel Sud, continuano a intimidire e condizionare i giornalisti. • Gruppi estremisti compiono atti di violenza contro chi fa informazione. • La classe politica tenta di ostacolare la libera informazione, in particolare sulle inchieste giudiziarie, attraverso la cosiddetta “legge bavaglio” che limita la pubblicazione delle intercettazioni. • Proliferano le azioni legali strumentali (le cosiddette “querele temerarie”) per intimidire, imbavagliare o punire chi cerca di raccontare fatti di interesse pubblico. Un quadro internazionale cupo, ma l’Italia spicca in negativo La situazione globale è grave: oltre metà della popolazione mondiale vive in Paesi dove la stampa è sotto attacco. In fondo alla classifica troviamo regimi notoriamente autoritari come Cina, Corea del Nord ed Eritrea. Tuttavia, l’Italia, pur restando formalmente una democrazia, mostra segnali preoccupanti di deriva autoritaria proprio nel modo in cui tratta l’informazione e chi la produce. La deriva autoritaria: segnali da non sottovalutare Il progressivo restringimento degli spazi di libertà per la stampa è un indicatore chiave della salute democratica di un Paese. In Italia, il tentativo di limitare la pubblicazione delle intercettazioni, la pressione giudiziaria sui giornalisti e la violenza – fisica e verbale – contro chi esercita il diritto di cronaca, sono segnali inequivocabili di una deriva autoritaria. Non si tratta di semplici “incidenti di percorso”, ma di una strategia sistematica volta a ridurre la capacità dei media di svolgere il loro ruolo di controllo del potere. “Il giornalismo indipendente è una spina nel fianco degli autocrati”, ricorda la direttrice generale di RSF Anja Osterhaus. Se i media sono finanziariamente in difficoltà e sotto pressione politica e giudiziaria, chi smaschererà disinformazione e propaganda? Cosa resta della democrazia senza una stampa libera? La libertà di stampa non è un lusso, ma il fondamento di ogni democrazia reale. Senza la possibilità per i giornalisti di indagare, raccontare e criticare senza timori di ritorsioni, la democrazia si svuota di significato e diventa una mera facciata. La discesa dell’Italia nella classifica RSF non è solo un dato statistico: è il sintomo di una malattia profonda che rischia di uccidere quel poco di democrazia che ancora ci resta. Conclusione Davanti a questi dati, non basta indignarsi: serve una presa di coscienza collettiva e una mobilitazione concreta per difendere la libertà di stampa. Perché dove muore l’informazione, muore anche la democrazia. E la deriva autoritaria, oggi, non è più solo una minaccia lontana, ma una realtà che avanza silenziosa, giorno dopo giorno, anche in Italia. COMMENTO all'ARTICOLO uscito oggi: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/02/nel-mondo-la-liberta-di-stampa-e-al-minimo-storico-litalia-scende-al-49esimo-posto-il-report-di-rsf/7972129
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    Nel mondo la libertà di stampa è al "minimo storico", l'Italia scende al 49esimo posto. Il report di Rsf - Il Fatto Quotidiano
    Siamo il Paese peggiore dell’Europa occidentale, scesi di ben tre posti (dal 46esimo al 49esimo) nella classifica generale. Passano gli anni e i numeri di Reporters sans frontières che riguardano la libertà di stampa per l’Italia, ma non solo, sono sempre più impietosi. Proprio alla vigilia della Giornata internazionale per la libertà di stampa, l’organizzazione …
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