• +++ CAMPAGNA SULLA INTERRUZIONE DEL TERMINE DELLA PRESCRIZIONE PER RECUPERARE GLI STIPENDI SOSPESI +++

    Cari Amici, lo Studio Legale FUSI ha già depositato circa 100 ricorsi presso i Tribunali del Lavoro italiani per recuperare gli stipendi sospesi a causa della mancata vaccinazione AntiSars CoV-2.

    Sappiamo che molti di Voi intendono ancora aspettare prima di fare ricorso. Tuttavia, più scorre il tempo, e piu vi è il rischio di vedere decaduto e prescritto il diritto di rivolgersi al Tribunale.

    Pertanto, dal 1 Agosto 2025 inizieremo a inviare per PEC le richieste di restituzione degli stipendi ai propri datori di lavoro, con il fine di interrompere il termine prescrizionale in modo che ricominci a scorre di nuovo ripartendo da zero, e poter così serenamente attendere prima di prendere una eventuale decisione di ricorre in Tribunale, eliminando ansie e paure.

    Chi è interessato, dal 1 AGOSTO 2025, potrà contattare il mio Studio alla seguente email: emanuele_fusi@yahoo.it.

    Buona gionata.

    Avv. Emanuele FUSI
    +++ CAMPAGNA SULLA INTERRUZIONE DEL TERMINE DELLA PRESCRIZIONE PER RECUPERARE GLI STIPENDI SOSPESI +++ Cari Amici, lo Studio Legale FUSI ha già depositato circa 100 ricorsi presso i Tribunali del Lavoro italiani per recuperare gli stipendi sospesi a causa della mancata vaccinazione AntiSars CoV-2. Sappiamo che molti di Voi intendono ancora aspettare prima di fare ricorso. Tuttavia, più scorre il tempo, e piu vi è il rischio di vedere decaduto e prescritto il diritto di rivolgersi al Tribunale. Pertanto, dal 1 Agosto 2025 inizieremo a inviare per PEC le richieste di restituzione degli stipendi ai propri datori di lavoro, con il fine di interrompere il termine prescrizionale in modo che ricominci a scorre di nuovo ripartendo da zero, e poter così serenamente attendere prima di prendere una eventuale decisione di ricorre in Tribunale, eliminando ansie e paure. Chi è interessato, dal 1 AGOSTO 2025, potrà contattare il mio Studio alla seguente email: emanuele_fusi@yahoo.it. Buona gionata. Avv. Emanuele FUSI
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  • “Morti improvvise più che raddoppiate dopo l’inizio della campagna di vaccinazione di massa della popolazione per il Covid“. Questa la sintesi di un dossier sconcertante pubblicato in Germania e che, ancora una volta, invita a riflettere sulle conseguenze delle azioni portate avanti dai governi durante la pandemia. Il grafico, proveniente dall‘Associazione dei medici assicurativi (KBV), è stato riportato dal Giornale d’Italia ed è al centro, in questi giorni, di un accesissimo dibattito politico, visto che il parlamentare tedesco Martin Sichert e l’analista di dati Tom Lausen ne hanno chiesto la pubblicazione.

    Dai dati, basati sui registri assicurativi di 72 milioni di tedeschi, sembra evidente un aumento abbastanza drammatico delle morti improvvise. La ricerca ha sottolineato come i decessi sarebbero più che raddoppiato da quando il vaccino è stato introdotto, passando da circa 6.000 a trimestre a 14.000 attualmente.

    https://www.dcnews.it/2024/02/12/morti-improvvise-piu-che-raddoppiate-a-dirlo-ora-e-la-scienza-il-grafico-choc-diffuso-dallassociazione-dei-medici-assicurativi-tedeschi/
    “Morti improvvise più che raddoppiate dopo l’inizio della campagna di vaccinazione di massa della popolazione per il Covid“. Questa la sintesi di un dossier sconcertante pubblicato in Germania e che, ancora una volta, invita a riflettere sulle conseguenze delle azioni portate avanti dai governi durante la pandemia. Il grafico, proveniente dall‘Associazione dei medici assicurativi (KBV), è stato riportato dal Giornale d’Italia ed è al centro, in questi giorni, di un accesissimo dibattito politico, visto che il parlamentare tedesco Martin Sichert e l’analista di dati Tom Lausen ne hanno chiesto la pubblicazione. Dai dati, basati sui registri assicurativi di 72 milioni di tedeschi, sembra evidente un aumento abbastanza drammatico delle morti improvvise. La ricerca ha sottolineato come i decessi sarebbero più che raddoppiato da quando il vaccino è stato introdotto, passando da circa 6.000 a trimestre a 14.000 attualmente. https://www.dcnews.it/2024/02/12/morti-improvvise-piu-che-raddoppiate-a-dirlo-ora-e-la-scienza-il-grafico-choc-diffuso-dallassociazione-dei-medici-assicurativi-tedeschi/
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  • LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RITIENE CHE I MEDICI SARANNO GLI UNICI RESPONSABILI DELLE CONSEGUENZE DELLE INIEZIONI ANTI-COVID PERCHÉ ERANO LIBERI DI RIFIUTARSI DI INIETTARLE.

    Secondo una sentenza della Corte di giustizia europea, tutti gli operatori sanitari che ti hanno consigliato o vaccinato contro il Covid sono responsabili civilmente e penalmente.
    Il caso del Professor Frajese davanti alla Corte di Giustizia Europea ha avuto un esito sorprendente! Secondo la Corte, per somministrare i vaccini anti-Covid era necessaria una prescrizione medica . Ma c'è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno, e persino sconsigliarli, al punto che la potenziale responsabilità civile e penale degli operatori sanitari è attribuibile al caso specifico.

    Le motivazioni fornite dalla Corte potrebbero quindi rimettere in discussione i procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici contrari alle vaccinazioni , e attribuire invece gravi responsabilità a chi ha vaccinato “senza se e senza ma”, favorendo così anche il rischio di eventi avversi.

    https://buongiornosuedtirol.it/2025/02/19/esclusivo-vaccini-covid-la-corte-ue-serviva-la-prescrizione-e-il-medico-poteva-sconsigliarli/

    Ha ribadito il principio fondamentale del diritto alla libertà di cura e di scegliere il trattamento più appropriato, più sicuro e più efficace da parte del medico, in buona fede e in tutta coscienza, nel caso specifico e nell'esclusivo interesse della salute del paziente.

    Questo passaggio è di straordinaria importanza, perché smonta definitivamente le accuse mosse, sia in sede giudiziale sia nei procedimenti disciplinari, contro tutti i medici che hanno sconsigliato ai propri pazienti la vaccinazione anti-Covid o si sono rifiutati di promuoverla , restituendo così al medico la piena libertà di cura.

    https://www.europereloaded.com/european-court-of-justice-doctors-will-be-solely-responsible-for-the-consequences-of-covid-injections/
    🧩🟢 LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RITIENE CHE I MEDICI SARANNO GLI UNICI RESPONSABILI DELLE CONSEGUENZE DELLE INIEZIONI ANTI-COVID PERCHÉ ERANO LIBERI DI RIFIUTARSI DI INIETTARLE. Secondo una sentenza della Corte di giustizia europea, tutti gli operatori sanitari che ti hanno consigliato o vaccinato contro il Covid sono responsabili civilmente e penalmente. Il caso del Professor Frajese davanti alla Corte di Giustizia Europea ha avuto un esito sorprendente! Secondo la Corte, per somministrare i vaccini anti-Covid era necessaria una prescrizione medica . Ma c'è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno, e persino sconsigliarli, al punto che la potenziale responsabilità civile e penale degli operatori sanitari è attribuibile al caso specifico. ✅ Le motivazioni fornite dalla Corte potrebbero quindi rimettere in discussione i procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici contrari alle vaccinazioni , e attribuire invece gravi responsabilità a chi ha vaccinato “senza se e senza ma”, favorendo così anche il rischio di eventi avversi. https://buongiornosuedtirol.it/2025/02/19/esclusivo-vaccini-covid-la-corte-ue-serviva-la-prescrizione-e-il-medico-poteva-sconsigliarli/ Ha ribadito il principio fondamentale del diritto alla libertà di cura e di scegliere il trattamento più appropriato, più sicuro e più efficace da parte del medico, in buona fede e in tutta coscienza, nel caso specifico e nell'esclusivo interesse della salute del paziente. ✅ Questo passaggio è di straordinaria importanza, perché smonta definitivamente le accuse mosse, sia in sede giudiziale sia nei procedimenti disciplinari, contro tutti i medici che hanno sconsigliato ai propri pazienti la vaccinazione anti-Covid o si sono rifiutati di promuoverla , restituendo così al medico la piena libertà di cura. https://www.europereloaded.com/european-court-of-justice-doctors-will-be-solely-responsible-for-the-consequences-of-covid-injections/
    BUONGIORNOSUEDTIROL.IT
    ESCLUSIVO. Vaccini Covid, la Corte UE: “Serviva la prescrizione e il medico poteva sconsigliarli” - BGS News - Buongiorno Südtirol
    La causa intentata dal professor Frajese dinnanzi alla Corte di Giustizia UE ha avuto un esito sorprendente. Non perché la richiesta di revoca dell’autorizzazione al commercio dei vaccini effettuata dal ricorrente -difeso dagli avvocati Olga Milanese (Umanità e Ragione) e Andrea Montanari (Eunomis)- sia stata respinta, bensì per le statuizioni confermate dalla sentenza. Per somministrare i vaccini anti-Covid, infatti, secondo la Corte era necessaria la prescrizione medica. Ma c’è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno e persino sconsigliarli, tant’è che l’eventuale responsabilità civile e penale dei sanitari è riconducibile al caso concreto. Le motivazioni della Corte potrebbero smontare il fondamento dei procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici che si opposero alle vaccinazioni e attribuire invece gravi responsabilità ai camici bianchi che vaccinarono ‘senza se e senza ma’, con ciò promuovendo anche il rischio di cagionare eventi avversi. Ne abbiamo parlato con l’avvocato Olga Milanese. Avvocato, la Corte ha dichiarato la carenza di interesse del professor Frajese ad adire la Corte comunitaria per ottenere l’annullamento delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei vaccini Covid. Può spiegarci, in sintesi, le motivazioni della sentenza? “Devo premettere che eravamo perfettamente consapevoli del fatto che difficilmente la Corte ci avrebbe consentito di superare lo scoglio dell’ammissibilità del ricorso, ma abbiamo deciso di tentare ugualmente sia perché i nostri argomenti erano molto solidi, sia perché una volta decorso il termine per le impugnazioni delle autorizzazioni all’immissione in commercio non sarebbe stato più possibile provare a perseguire la strada dell’annullamento. Le azioni presso il Tribunale UE sono vincolate a filtri molto stringenti. Per impugnare un atto della Commissione Europea è necessario dimostrare la sussistenza dell’interesse ad agire qualificato, di una posizione particolare che giustifica l’interesse a richiedere il suo annullamento”. Cioè? “In altre parole, bisogna dimostrare che l’annullamento dell’atto sia idoneo a produrre per la persona che agisce delle conseguenze giuridiche, che l’esito positivo della causa sia idoneo a procurare beneficio alla parte che ha proposto ricorso. Per questo, a nostro avviso, la richiesta di annullamento dei provvedimenti che autorizzavano l’immissione in commercio dei vaccini Covid-19 non poteva che essere presentata da un medico. L’atto medico della vaccinazione è, infatti, una diretta conseguenza delle autorizzazioni impugnate; lo scopo stesso degli atti autorizzativi è consentire l’uso dei prodotti autorizzati nel territorio dell’Unione, nel rispetto delle prescrizioni ivi indicate e, dunque, in questo caso, la somministrazione del farmaco. Tanto ciò è vero che gli stessi allegati alle decisioni di esecuzione esigono, per la somministrazione del prodotto autorizzato, la prescrizione medica, che per l’appunto è un’attività affidata unicamente ai medici vaccinatori. Per indurre la Corte a non fermarsi al filtro dell’ammissibilità e analizzare il merito delle questioni poste, abbiamo rappresentato che le decisioni della Commissione impugnate, e dunque l’immissione in commercio dei vaccini Covid, determinano l’obbligo per tutti i medici vaccinatori di dover considerare i rischi ed i benefici del farmaco nell’espletamento delle loro specifiche funzioni, valutazione che, invece, in caso di annullamento degli atti autorizzativi e conseguente ritiro del prodotto dal mercato, non sarebbero tenuti a fare. Di qui l’interesse del prof. Frajese ad adire il Tribunale UE in ragione delle implicazioni dirette che le decisioni impugnate hanno sull’attività dei medici e sulle loro scelte professionali. Abbiamo rammentato anche alla Corte il grande problema della mancanza di strumenti in grado di indurre gli Enti regolatori ad effettuare una verifica effettiva e non formale della sicurezza dei prodotti che il medico è chiamato a valutare e somministrare, e l’altrettanto enorme problema dell’assenza di rimedi giurisdizionali, escluso quello da noi scelto, da poter attivare per impugnare e/o contestare gli atti autorizzativi all’immissione in commercio dei farmaci Covid-19. La Corte non ha voluto riconoscere la sussistenza di un interesse specifico della categoria dei medici a richiedere l’annullamento degli atti che autorizzano l’immissione in commercio dei farmaci, sostenendo che gli unici legittimati ad agire in tal senso sono i destinatari degli atti medesimi, ovvero le case farmaceutiche, che chiaramente mai proporrebbero una simile azione. Va da sé che questo equivale ad affermare la sostanziale inoppugnabilità delle decisioni della Commissione Europea in un settore importantissimo, ovvero quello della salute, peraltro esposto ad enormi conflitti di interessi, trattandosi di decisioni con le quali viene permessa la commercializzazione di prodotti destinati alla prevenzione o cura delle persone. Tutto ciò in difetto non soltanto di un controllo terzo ed imparziale sulla sicurezza del prodotto, ma di un controllo di qualunque tipo e questo può essere dimostrato”. Nonostante l’esito a Voi sfavorevole della sentenza, la Corte ha dichiarato che i vaccini anti-Covid dovevano essere somministrati su prescrizione, salvo la libertà del medico di sconsigliarli. Non Le sembra un autogol clamoroso da parte della Corte? “In realtà, speravamo che la nostra puntuale ricostruzione dei motivi posti a giustificazione dell’interesse ad agire del ricorrente, per essere disattesa, avrebbe necessitato un’analisi di merito delle questioni da noi sollevate, e così è stato. Vi erano solo due possibilità: o confermare l’impossibilità del medico di valutare i vaccini Covid, scegliendo se e quando somministrarli (il che avrebbe dovuto portare ad un riconoscimento del suo specifico e personale interesse a richiedere l’annullamento dei provvedimenti di immissione in commercio), o dichiarare la sua libertà di valutazione e scelta al fine di negare il suo interesse ad adire la Corte europea. In entrambi i casi, avremmo ottenuto una pronuncia importante e così è stato. Certo auspicavamo un esame di merito della nostra richiesta di annullamento delle autorizzazioni (con conseguente ritiro dei prodotti in questione dal mercato), anche in considerazione dell’immane lavoro svolto per dimostrare l’assenza dei presupposti per il rilascio delle autorizzazioni tramite la raccolta, traduzione, numerazione e collazione di tutti gli studi scientifici attestanti la mancanza di sicurezza di questi prodotti, ma il risultato “secondario” ottenuto non è comunque di poco conto”. Perché, dal vostro punto di vista, era così importante porre l’attenzione sull’immissione in commercio dei prodotti anti-Covid? “Ritengo che gli atti ufficiali dimostrino in modo lampante che il procedimento autorizzativo si è svolto in violazione non solo della normativa comunitaria, ma delle più banali regole
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  • LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RITIENE CHE I MEDICI SARANNO GLI UNICI RESPONSABILI DELLE CONSEGUENZE DELLE INIEZIONI ANTI-COVID PERCHÉ ERANO LIBERI DI RIFIUTARSI DI INIETTARLE.

    Secondo una sentenza della Corte di giustizia europea, tutti gli operatori sanitari che ti hanno consigliato o vaccinato contro il Covid sono responsabili civilmente e penalmente.
    Il caso del Professor Frajese davanti alla Corte di Giustizia Europea ha avuto un esito sorprendente! Secondo la Corte, per somministrare i vaccini anti-Covid era necessaria una prescrizione medica . Ma c'è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno, e persino sconsigliarli, al punto che la potenziale responsabilità civile e penale degli operatori sanitari è attribuibile al caso specifico.

    Le motivazioni fornite dalla Corte potrebbero quindi rimettere in discussione i procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici contrari alle vaccinazioni , e attribuire invece gravi responsabilità a chi ha vaccinato “senza se e senza ma”, favorendo così anche il rischio di eventi avversi.

    https://buongiornosuedtirol.it/2025/02/19/esclusivo-vaccini-covid-la-corte-ue-serviva-la-prescrizione-e-il-medico-poteva-sconsigliarli/

    Ha ribadito il principio fondamentale del diritto alla libertà di cura e di scegliere il trattamento più appropriato, più sicuro e più efficace da parte del medico, in buona fede e in tutta coscienza, nel caso specifico e nell'esclusivo interesse della salute del paziente.

    Questo passaggio è di straordinaria importanza, perché smonta definitivamente le accuse mosse, sia in sede giudiziale sia nei procedimenti disciplinari, contro tutti i medici che hanno sconsigliato ai propri pazienti la vaccinazione anti-Covid o si sono rifiutati di promuoverla , restituendo così al medico la piena libertà di cura.

    https://www.europereloaded.com/european-court-of-justice-doctors-will-be-solely-responsible-for-the-consequences-of-covid-injections/


    DÉJÀ VU: https://t.me/+yk9HVn5Tu0c4MWE0
    🧩🟢 LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA RITIENE CHE I MEDICI SARANNO GLI UNICI RESPONSABILI DELLE CONSEGUENZE DELLE INIEZIONI ANTI-COVID PERCHÉ ERANO LIBERI DI RIFIUTARSI DI INIETTARLE. Secondo una sentenza della Corte di giustizia europea, tutti gli operatori sanitari che ti hanno consigliato o vaccinato contro il Covid sono responsabili civilmente e penalmente. Il caso del Professor Frajese davanti alla Corte di Giustizia Europea ha avuto un esito sorprendente! Secondo la Corte, per somministrare i vaccini anti-Covid era necessaria una prescrizione medica . Ma c'è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno, e persino sconsigliarli, al punto che la potenziale responsabilità civile e penale degli operatori sanitari è attribuibile al caso specifico. ✅ Le motivazioni fornite dalla Corte potrebbero quindi rimettere in discussione i procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici contrari alle vaccinazioni , e attribuire invece gravi responsabilità a chi ha vaccinato “senza se e senza ma”, favorendo così anche il rischio di eventi avversi. https://buongiornosuedtirol.it/2025/02/19/esclusivo-vaccini-covid-la-corte-ue-serviva-la-prescrizione-e-il-medico-poteva-sconsigliarli/ Ha ribadito il principio fondamentale del diritto alla libertà di cura e di scegliere il trattamento più appropriato, più sicuro e più efficace da parte del medico, in buona fede e in tutta coscienza, nel caso specifico e nell'esclusivo interesse della salute del paziente. ✅ Questo passaggio è di straordinaria importanza, perché smonta definitivamente le accuse mosse, sia in sede giudiziale sia nei procedimenti disciplinari, contro tutti i medici che hanno sconsigliato ai propri pazienti la vaccinazione anti-Covid o si sono rifiutati di promuoverla , restituendo così al medico la piena libertà di cura. https://www.europereloaded.com/european-court-of-justice-doctors-will-be-solely-responsible-for-the-consequences-of-covid-injections/ ✅ DÉJÀ VU: https://t.me/+yk9HVn5Tu0c4MWE0 ❎
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    ESCLUSIVO. Vaccini Covid, la Corte UE: “Serviva la prescrizione e il medico poteva sconsigliarli” - BGS News - Buongiorno Südtirol
    La causa intentata dal professor Frajese dinnanzi alla Corte di Giustizia UE ha avuto un esito sorprendente. Non perché la richiesta di revoca dell’autorizzazione al commercio dei vaccini effettuata dal ricorrente -difeso dagli avvocati Olga Milanese (Umanità e Ragione) e Andrea Montanari (Eunomis)- sia stata respinta, bensì per le statuizioni confermate dalla sentenza. Per somministrare i vaccini anti-Covid, infatti, secondo la Corte era necessaria la prescrizione medica. Ma c’è di più: i medici avrebbero potuto scegliere se somministrarli o meno e persino sconsigliarli, tant’è che l’eventuale responsabilità civile e penale dei sanitari è riconducibile al caso concreto. Le motivazioni della Corte potrebbero smontare il fondamento dei procedimenti disciplinari e penali avviati nei confronti dei medici che si opposero alle vaccinazioni e attribuire invece gravi responsabilità ai camici bianchi che vaccinarono ‘senza se e senza ma’, con ciò promuovendo anche il rischio di cagionare eventi avversi. Ne abbiamo parlato con l’avvocato Olga Milanese. Avvocato, la Corte ha dichiarato la carenza di interesse del professor Frajese ad adire la Corte comunitaria per ottenere l’annullamento delle autorizzazioni all’immissione in commercio dei vaccini Covid. Può spiegarci, in sintesi, le motivazioni della sentenza? “Devo premettere che eravamo perfettamente consapevoli del fatto che difficilmente la Corte ci avrebbe consentito di superare lo scoglio dell’ammissibilità del ricorso, ma abbiamo deciso di tentare ugualmente sia perché i nostri argomenti erano molto solidi, sia perché una volta decorso il termine per le impugnazioni delle autorizzazioni all’immissione in commercio non sarebbe stato più possibile provare a perseguire la strada dell’annullamento. Le azioni presso il Tribunale UE sono vincolate a filtri molto stringenti. Per impugnare un atto della Commissione Europea è necessario dimostrare la sussistenza dell’interesse ad agire qualificato, di una posizione particolare che giustifica l’interesse a richiedere il suo annullamento”. Cioè? “In altre parole, bisogna dimostrare che l’annullamento dell’atto sia idoneo a produrre per la persona che agisce delle conseguenze giuridiche, che l’esito positivo della causa sia idoneo a procurare beneficio alla parte che ha proposto ricorso. Per questo, a nostro avviso, la richiesta di annullamento dei provvedimenti che autorizzavano l’immissione in commercio dei vaccini Covid-19 non poteva che essere presentata da un medico. L’atto medico della vaccinazione è, infatti, una diretta conseguenza delle autorizzazioni impugnate; lo scopo stesso degli atti autorizzativi è consentire l’uso dei prodotti autorizzati nel territorio dell’Unione, nel rispetto delle prescrizioni ivi indicate e, dunque, in questo caso, la somministrazione del farmaco. Tanto ciò è vero che gli stessi allegati alle decisioni di esecuzione esigono, per la somministrazione del prodotto autorizzato, la prescrizione medica, che per l’appunto è un’attività affidata unicamente ai medici vaccinatori. Per indurre la Corte a non fermarsi al filtro dell’ammissibilità e analizzare il merito delle questioni poste, abbiamo rappresentato che le decisioni della Commissione impugnate, e dunque l’immissione in commercio dei vaccini Covid, determinano l’obbligo per tutti i medici vaccinatori di dover considerare i rischi ed i benefici del farmaco nell’espletamento delle loro specifiche funzioni, valutazione che, invece, in caso di annullamento degli atti autorizzativi e conseguente ritiro del prodotto dal mercato, non sarebbero tenuti a fare. Di qui l’interesse del prof. Frajese ad adire il Tribunale UE in ragione delle implicazioni dirette che le decisioni impugnate hanno sull’attività dei medici e sulle loro scelte professionali. Abbiamo rammentato anche alla Corte il grande problema della mancanza di strumenti in grado di indurre gli Enti regolatori ad effettuare una verifica effettiva e non formale della sicurezza dei prodotti che il medico è chiamato a valutare e somministrare, e l’altrettanto enorme problema dell’assenza di rimedi giurisdizionali, escluso quello da noi scelto, da poter attivare per impugnare e/o contestare gli atti autorizzativi all’immissione in commercio dei farmaci Covid-19. La Corte non ha voluto riconoscere la sussistenza di un interesse specifico della categoria dei medici a richiedere l’annullamento degli atti che autorizzano l’immissione in commercio dei farmaci, sostenendo che gli unici legittimati ad agire in tal senso sono i destinatari degli atti medesimi, ovvero le case farmaceutiche, che chiaramente mai proporrebbero una simile azione. Va da sé che questo equivale ad affermare la sostanziale inoppugnabilità delle decisioni della Commissione Europea in un settore importantissimo, ovvero quello della salute, peraltro esposto ad enormi conflitti di interessi, trattandosi di decisioni con le quali viene permessa la commercializzazione di prodotti destinati alla prevenzione o cura delle persone. Tutto ciò in difetto non soltanto di un controllo terzo ed imparziale sulla sicurezza del prodotto, ma di un controllo di qualunque tipo e questo può essere dimostrato”. Nonostante l’esito a Voi sfavorevole della sentenza, la Corte ha dichiarato che i vaccini anti-Covid dovevano essere somministrati su prescrizione, salvo la libertà del medico di sconsigliarli. Non Le sembra un autogol clamoroso da parte della Corte? “In realtà, speravamo che la nostra puntuale ricostruzione dei motivi posti a giustificazione dell’interesse ad agire del ricorrente, per essere disattesa, avrebbe necessitato un’analisi di merito delle questioni da noi sollevate, e così è stato. Vi erano solo due possibilità: o confermare l’impossibilità del medico di valutare i vaccini Covid, scegliendo se e quando somministrarli (il che avrebbe dovuto portare ad un riconoscimento del suo specifico e personale interesse a richiedere l’annullamento dei provvedimenti di immissione in commercio), o dichiarare la sua libertà di valutazione e scelta al fine di negare il suo interesse ad adire la Corte europea. In entrambi i casi, avremmo ottenuto una pronuncia importante e così è stato. Certo auspicavamo un esame di merito della nostra richiesta di annullamento delle autorizzazioni (con conseguente ritiro dei prodotti in questione dal mercato), anche in considerazione dell’immane lavoro svolto per dimostrare l’assenza dei presupposti per il rilascio delle autorizzazioni tramite la raccolta, traduzione, numerazione e collazione di tutti gli studi scientifici attestanti la mancanza di sicurezza di questi prodotti, ma il risultato “secondario” ottenuto non è comunque di poco conto”. Perché, dal vostro punto di vista, era così importante porre l’attenzione sull’immissione in commercio dei prodotti anti-Covid? “Ritengo che gli atti ufficiali dimostrino in modo lampante che il procedimento autorizzativo si è svolto in violazione non solo della normativa comunitaria, ma delle più banali regole
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  • INFORMATIVE E MODELLI CON PROCEDURA DI LEGGI VIGENTI,
    PER EVITARE LA "VACCINAZIONE" IN OGNI FASCIA DI ETÀ

    Canale ufficiale:
    https://t.me/consensoinfo

    Si esorta a contribuire di diffondere le due liste informative, prodotte dal Gruppo Operativo del Comitato Fortitudo Italia.
    Raccolgono procedure legali, modelli e link con riferimenti normativi di Leggi Vigenti per:

    Genitori che decidono di NON vaccinare i propri figli

    Lavoratori e cittadini che scelgono di NON vaccinarsi per lavorare, svolgere attività fisica o sociale

    Link " Informative e modelli"

    Lista n.1 – Informative e modelli per i Genitori che decidono di NON vaccinare i propri figli

    https://t.me/consensoinfo/212

    Lista n.2 – Informative e modelli per chi sceglie di NON vaccinarsi in ambito sanitario, scolastico, lavorativo , sportivo, associativo, .....

    https://t.me/consensoinfo/552

    Riferimento normativo principale:
    LEGGE 219/2017 – sul CONSENSO LIBERO E INFORMATO

    In Italia, non esiste un obbligo vaccinale generalizzato.
    È possibile esercitare i propri Diritti nel rispetto delle Leggi vigenti.

    Per chi desidera supporto diretto:
    Contatti e Referenti regionali del Comitato Fortitudo Italia

    https://t.me/comitatofortitudo/19102

    Informa, tutela, agisci consapevolmente.
    Il sapere è potere. Il Consenso è un Diritto.
    📋📌 INFORMATIVE E MODELLI CON PROCEDURA DI LEGGI VIGENTI, PER EVITARE LA "VACCINAZIONE" IN OGNI FASCIA DI ETÀ 🔴 Canale ufficiale: https://t.me/consensoinfo Si esorta a contribuire di diffondere le due liste informative, prodotte dal Gruppo Operativo del Comitato Fortitudo Italia. Raccolgono procedure legali, modelli e link con riferimenti normativi di Leggi Vigenti per: ✅ Genitori che decidono di NON vaccinare i propri figli ✅ Lavoratori e cittadini che scelgono di NON vaccinarsi per lavorare, svolgere attività fisica o sociale 📌 Link " Informative e modelli" 🔴 Lista n.1 – Informative e modelli per i Genitori che decidono di NON vaccinare i propri figli 👇👇👇 https://t.me/consensoinfo/212 🔴 Lista n.2 – Informative e modelli per chi sceglie di NON vaccinarsi in ambito sanitario, scolastico, lavorativo , sportivo, associativo, ..... 👇👇👇 https://t.me/consensoinfo/552 📎 Riferimento normativo principale: LEGGE 219/2017 – sul CONSENSO LIBERO E INFORMATO 📌 In Italia, non esiste un obbligo vaccinale generalizzato. È possibile esercitare i propri Diritti nel rispetto delle Leggi vigenti. 📞 Per chi desidera supporto diretto: Contatti e Referenti regionali del Comitato Fortitudo Italia 👇👇👇 https://t.me/comitatofortitudo/19102 Informa, tutela, agisci consapevolmente. Il sapere è potere. Il Consenso è un Diritto.
    T.ME
    LEGGE 219/2017 CONSENSO INFORMATO
    Gruppo Operativo Comitato Fortitudo Italia
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  • Buongiorno amici.

    Accade che al festival della fiaba di Sestri Levante sia previsto questo evento. Riporto anche qui quanto emerso nel gruppo del Levante.
    La decisione, probabilmente effettuata dagli organizzatori del festival, di invitare Bassetti a parlare di empatia nella relazione di cura in seno a una occasione dedicata ai bambini e in generale alla gioia di vivere, risulta molto inappropriata e porta disagio a molti di noi, persone che questo individuo ha contribuito a ghettizzare nei tempi bui del covid.

    A rendere ancora più grottesco questo invito, il fatto che l'evento si tiene a Sestri Levante, città di Camilla Canepa, riconosciuta dalla procura come deceduta in seguito alla vaccinazione effettuata a maggio 2021, quando personaggi come Bassetti rassicuravano ed incentivavano i nostri ragazzi alla vaccinazione senza le dovute certezze e precauzioni.

    Chi volesse dare una mano a far giungere un segnale che siffatto personaggio è indesiderato soprattutto in tale circostanza, che la sua presenza a parlare di empatia ad un festival per i giovani risulta grottesca ed offensiva per molte persone, può scrivere anche solo poche semplici righe al Sindaco di Sestri e agli organizzatori del festival.

    Grazie a chi darà una mano

    Email: andersen@mediaterraneo.it
    andersen@comune.sestri-levante.ge.it
    Contatti stampa e comunicazione
    Veronica Roti roti@mediaterraneo.it
    Ufficio Staff del Sindaco - email
    Email: comunicazione@comune.sestri-levante.ge.it
    Buongiorno amici. Accade che al festival della fiaba di Sestri Levante sia previsto questo evento. Riporto anche qui quanto emerso nel gruppo del Levante. La decisione, probabilmente effettuata dagli organizzatori del festival, di invitare Bassetti a parlare di empatia nella relazione di cura in seno a una occasione dedicata ai bambini e in generale alla gioia di vivere, risulta molto inappropriata e porta disagio a molti di noi, persone che questo individuo ha contribuito a ghettizzare nei tempi bui del covid. A rendere ancora più grottesco questo invito, il fatto che l'evento si tiene a Sestri Levante, città di Camilla Canepa, riconosciuta dalla procura come deceduta in seguito alla vaccinazione effettuata a maggio 2021, quando personaggi come Bassetti rassicuravano ed incentivavano i nostri ragazzi alla vaccinazione senza le dovute certezze e precauzioni. Chi volesse dare una mano a far giungere un segnale che siffatto personaggio è indesiderato soprattutto in tale circostanza, che la sua presenza a parlare di empatia ad un festival per i giovani risulta grottesca ed offensiva per molte persone, può scrivere anche solo poche semplici righe al Sindaco di Sestri e agli organizzatori del festival. Grazie a chi darà una mano Email: andersen@mediaterraneo.it andersen@comune.sestri-levante.ge.it Contatti stampa e comunicazione Veronica Roti roti@mediaterraneo.it Ufficio Staff del Sindaco - email Email: comunicazione@comune.sestri-levante.ge.it
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  • Questa è per il nido, ma forse il punto 4 può aiutarti...
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    INFORMATIVA

    MINORI NON VACCINATI esonerati e sospesi per la frequenza nel Nido e nella scuola dell'Infanzia

    I genitori che si vedono esonerati o sospesi i figli da 0 -6 anni dal Nido e dalla Scuola dell'Infanzia, perché l'A.S.L. ha comunicato alla scuola i dati sanitari personali del minore, di "NON ESSERE IN REGOLA CON LE "VACCINAZIONI""; l'A.S.L. commette un illecito rivelando un dato sanitario personale del minore, violando quanto previsto dall' Art. 9 GDPR ( Regolamento UE 2016/679, il D.L.vo 101/2018.)

    I genitori per adempiere quanto richiesto, si recano con appuntamento all'A.S.L. competente territorialmente, e far valere i propri DIRITTI con la facoltà di decidere, ai sensi dell'art. 3-bis, comma 2 e 3, della L. 119/2017 ( c.d. " legge Lorenzin), nel valutare tra le 4 condizioni previste:

    1) VACCINARE il minore, Firmando come previsto il Consenso Libero e Informato Legge 219/ 2017.

    2) ESONERARE dalla vaccinazione. Con un certificato diagnostico del medico.

    3) DIFFERIRE la vaccinazione. Se i genitori, per vari motivi, devono rimandare e decidere in futuro.

    *4) OMETTERE (rifiutare) la vaccinazione, NEGANDO di firmare il CONSENSO. Anche in forma verbale. Come previsto dalla Legge 219/2017 .*

    I genitori comunicando tra una delle 4 condizioni previste, adempie alla disposizione della Legge. E, l' A.S.L. è OBBLIGATA a riportare nel F.S.E. (Fascicolo Sanitario Elettronico) del MINORE l'avvenuta REGOLARIZZAZIONE di quanto previsto dalla L. 119/2017.

    Si consiglia i genitori di andare a verificare nel F.S.E. l'avvenuta registrazione della volontà espressa.

    • Comunicazione dell'A.S.L. alla SCUOLA

    L' A.S.L., per gli inadempienti a una delle 4 condizioni previste dalla Norma, correttamente comunica alla scuola che:
    IL MINORE NON È IN REGOLA CON LA LEGGE 119/2017.

    Nel rispetto della Legge del Garante della Privacy (GDPR ART. 9) , la Scuola NON può venire a conoscenza se il minore sia o non sia in regola con le vaccinazioni, perché oltretutto sono dati personali che non è autorizzata a ricevere dall' ASL; nè tanto meno l'ASL è autorizzata di comunicare alla Scuola.
    Così che anche se i genitori hanno deciso di Differire o Omettere la vaccinazione del proprio figlio, adempiono a quanto previsto dalla Legge 119/2017 Art 3 -bis com.2, com 3;
    La Direzione del Nido e della Scuola per l'Infanzia è OBBLIGATA a ISCRIVERE il minore, senza commettere discriminazione in violazione della Costituzione art. 2; art. 3; art. 13; art. 34.

    https://www.altalex.com/documents/news/2018/04/12/articolo-9-gdpr-trattamento-di-categorie-particolari-di-dati

    https://www.brocardi.it/costituzione/parte-i/titolo-ii/art34.html

    https://www.brocardi.it/costituzione/principi-fondamentali/art3.html
    Questa è per il nido, ma forse il punto 4 può aiutarti... -------------------------------- 🟢 INFORMATIVA 🟢 🎒 MINORI NON VACCINATI esonerati e sospesi per la frequenza nel Nido e nella scuola dell'Infanzia I genitori che si vedono esonerati o sospesi i figli da 0 -6 anni dal Nido e dalla Scuola dell'Infanzia, perché l'A.S.L. ha comunicato alla scuola i dati sanitari personali del minore, di "NON ESSERE IN REGOLA CON LE "VACCINAZIONI""; l'A.S.L. commette un illecito rivelando un dato sanitario personale del minore, violando quanto previsto dall' Art. 9 GDPR ( Regolamento UE 2016/679, il D.L.vo 101/2018.) I genitori per adempiere quanto richiesto, si recano con appuntamento all'A.S.L. competente territorialmente, e far valere i propri DIRITTI con la facoltà di decidere, ai sensi dell'art. 3-bis, comma 2 e 3, della L. 119/2017 ( c.d. " legge Lorenzin), nel valutare tra le 4 condizioni previste: 1) VACCINARE il minore, Firmando come previsto il Consenso Libero e Informato Legge 219/ 2017. 2) ESONERARE dalla vaccinazione. Con un certificato diagnostico del medico. 3) DIFFERIRE la vaccinazione. Se i genitori, per vari motivi, devono rimandare e decidere in futuro. *4) OMETTERE (rifiutare) la vaccinazione, NEGANDO di firmare il CONSENSO. Anche in forma verbale. Come previsto dalla Legge 219/2017 .* I genitori comunicando tra una delle 4 condizioni previste, adempie alla disposizione della Legge. E, l' A.S.L. è OBBLIGATA a riportare nel F.S.E. (Fascicolo Sanitario Elettronico) del MINORE l'avvenuta REGOLARIZZAZIONE di quanto previsto dalla L. 119/2017. Si consiglia i genitori di andare a verificare nel F.S.E. l'avvenuta registrazione della volontà espressa. • Comunicazione dell'A.S.L. alla SCUOLA L' A.S.L., per gli inadempienti a una delle 4 condizioni previste dalla Norma, correttamente comunica alla scuola che: IL MINORE NON È IN REGOLA CON LA LEGGE 119/2017. Nel rispetto della Legge del Garante della Privacy (GDPR ART. 9) , la Scuola NON può venire a conoscenza se il minore sia o non sia in regola con le vaccinazioni, perché oltretutto sono dati personali che non è autorizzata a ricevere dall' ASL; nè tanto meno l'ASL è autorizzata di comunicare alla Scuola. Così che anche se i genitori hanno deciso di Differire o Omettere la vaccinazione del proprio figlio, adempiono a quanto previsto dalla Legge 119/2017 Art 3 -bis com.2, com 3; La Direzione del Nido e della Scuola per l'Infanzia è OBBLIGATA a ISCRIVERE il minore, senza commettere discriminazione in violazione della Costituzione art. 2; art. 3; art. 13; art. 34. https://www.altalex.com/documents/news/2018/04/12/articolo-9-gdpr-trattamento-di-categorie-particolari-di-dati https://www.brocardi.it/costituzione/parte-i/titolo-ii/art34.html https://www.brocardi.it/costituzione/principi-fondamentali/art3.html
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    Art. 9 GDPR - Trattamento di categorie particolari di dati personali
    È vietato trattare dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza...
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  • Secondo uno studio, il 78% delle morti infantili improvvise si verifica entro pochi giorni dalla somministrazione dei vaccini.

    Uno studio approfondito ha confermato che la stragrande maggioranza dei casi di sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) si verifica entro la prima settimana successiva alle vaccinazioni infantili di routine.

    TRADUZIONE ARTICOLO:

    Lo studio ha analizzato i dati ufficiali del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti.

    Le statistiche del database VAERS sono state combinate con ricerche sottoposte a revisione paritaria per un'analisi innovativa.

    In modo allarmante, lo studio ha rilevato che un sorprendente 78% dei decessi per SIDS si verifica entro 7 giorni dalla somministrazione del vaccino.

    Sorprendentemente, il 58% delle morti infantili improvvise si è verificato entro soli tre giorni dalla somministrazione del vaccino.
    Inoltre, due giorni dopo la vaccinazione si è registrato un aumento di 69 volte dei decessi rispetto alle aspettative iniziali.

    I risultati sono stati confermati in sei distinti studi sottoposti a revisione paritaria.

    Lo studio è stato condotto dal Dott. Neil Z. Miller dell'Institute of Medical and Scientific Inquiry di Santa Fe, New Mexico.

    I risultati sono stati pubblicati sulla rinomata rivista Toxicology Reports.



    CLICCA QUI PER LEGGERE LO STUDIO ORIGINALE

    Lo studio ha analizzato 2.605 decessi infantili segnalati al VAERS tra il 1990 e il 2019.

    "L'eccesso di decessi durante questi primi periodi post-vaccinazione è stato statisticamente significativo", hanno concluso i ricercatori.

    "Hai portato un neonato sano in ambulatorio, gli hai fatto una serie di vaccini e poi lo hai trovato morto.

    “La maggior parte dei decessi avviene il primo giorno [dopo la vaccinazione], il giorno zero.



    CLICCA QUI: https://slaynews.com/news/78-sudden-infant-deaths-days-vaccines-study-finds/ PER LEGGERE L'ARTICOLO ORIGINALE COMPLETO

    #vannifrajese #giovannifrajese #piccolelucinelbuio #frajeseofficial #dati #studi #vaccinazioni #mortalità #infantile #vaers

    Fonte:

    https://t.me/vannifrajeseofficial
    Secondo uno studio, il 78% delle morti infantili improvvise si verifica entro pochi giorni dalla somministrazione dei vaccini. ▶️ Uno studio approfondito ha confermato che la stragrande maggioranza dei casi di sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) si verifica entro la prima settimana successiva alle vaccinazioni infantili di routine. 📝 TRADUZIONE ARTICOLO: Lo studio ha analizzato i dati ufficiali del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti. Le statistiche del database VAERS sono state combinate con ricerche sottoposte a revisione paritaria per un'analisi innovativa. In modo allarmante, lo studio ha rilevato che un sorprendente 78% dei decessi per SIDS si verifica entro 7 giorni dalla somministrazione del vaccino. Sorprendentemente, il 58% delle morti infantili improvvise si è verificato entro soli tre giorni dalla somministrazione del vaccino. Inoltre, due giorni dopo la vaccinazione si è registrato un aumento di 69 volte dei decessi rispetto alle aspettative iniziali. I risultati sono stati confermati in sei distinti studi sottoposti a revisione paritaria. Lo studio è stato condotto dal Dott. Neil Z. Miller dell'Institute of Medical and Scientific Inquiry di Santa Fe, New Mexico. I risultati sono stati pubblicati sulla rinomata rivista Toxicology Reports. 🔗 CLICCA QUI PER LEGGERE LO STUDIO ORIGINALE Lo studio ha analizzato 2.605 decessi infantili segnalati al VAERS tra il 1990 e il 2019. "L'eccesso di decessi durante questi primi periodi post-vaccinazione è stato statisticamente significativo", hanno concluso i ricercatori. "Hai portato un neonato sano in ambulatorio, gli hai fatto una serie di vaccini e poi lo hai trovato morto. “La maggior parte dei decessi avviene il primo giorno [dopo la vaccinazione], il giorno zero. 🔗 CLICCA QUI: https://slaynews.com/news/78-sudden-infant-deaths-days-vaccines-study-finds/ PER LEGGERE L'ARTICOLO ORIGINALE COMPLETO #vannifrajese #giovannifrajese #piccolelucinelbuio #frajeseofficial #dati #studi #vaccinazioni #mortalità #infantile #vaers Fonte: 👇👇👇 https://t.me/vannifrajeseofficial
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  • CERCHIAMO di RISVEGLIARE LE COSCIENZE!
    Sessantanove neonati SONO MORTI dopo aver ricevuto il vaccino Infanrix.

    Sessantasette di quei neonati sono morti entro 10 giorni dalla vaccinazione.

    Sixty-nine newborns DIED after receiving the Infanrix vaccine.

    Sixty-seven of those newborns died within 10 days of vaccination.

    Source: https://x.com/Wondercri1982/status/1919997285624058239?t=iOPSjKRoMXRljiQ7rwscZA&s=19
    CERCHIAMO di RISVEGLIARE LE COSCIENZE! 👉 Sessantanove neonati SONO MORTI dopo aver ricevuto il vaccino Infanrix. 👉 Sessantasette di quei neonati sono morti entro 10 giorni dalla vaccinazione. 👉 Sixty-nine newborns DIED after receiving the Infanrix vaccine. 👉 Sixty-seven of those newborns died within 10 days of vaccination. Source: https://x.com/Wondercri1982/status/1919997285624058239?t=iOPSjKRoMXRljiQ7rwscZA&s=19
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  • Ci stanno provando ancora!!!
    Vaccini, l’Unione Europea utilizzerà il Digital Services Act per reprimere la «disinformazione» online sui vaccini
    L’Unione Europea ha iniziato a far leva sulla controversa legge sulla censura, il Digital Services Act (DSA), per intensificare la repressione di quella che definisce «disinformazione» sullecampagne di vaccinazione. Lo riporta Reclaim the Net.
    https://www.renovatio21.com/vaccini-lunione-europea-utilizzera-il-digital-services-act-per-reprimere-la-disinformazione-online-sui-vaccini/?amp=1
    Ci stanno provando ancora!!! Vaccini, l’Unione Europea utilizzerà il Digital Services Act per reprimere la «disinformazione» online sui vaccini L’Unione Europea ha iniziato a far leva sulla controversa legge sulla censura, il Digital Services Act (DSA), per intensificare la repressione di quella che definisce «disinformazione» sullecampagne di vaccinazione. Lo riporta Reclaim the Net. https://www.renovatio21.com/vaccini-lunione-europea-utilizzera-il-digital-services-act-per-reprimere-la-disinformazione-online-sui-vaccini/?amp=1
    WWW.RENOVATIO21.COM
    Vaccini, l’Unione Europea utilizzerà il Digital Services Act per reprimere la «disinformazione» online sui vaccini
    L’Unione Europea ha iniziato a far leva sulla controversa legge sulla censura, il Digital Services Act (DSA), per intensificare la repressione di quella che definisce «disinformazione» sullecampagne di vaccinazione. Lo riporta Reclaim the Net. Definendo la campagna come necessaria per la salvaguardia della democrazia, la Commissione Europea ha indicato il Piano d’azione europeo per la […]
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