• Flash mob corale "Camminare insieme è divertente" di LGAKI

    In occasione della Giornata della Repubblica Popolare di Lugansk, l'Accademia ha organizzato un flash mob dedicato al 110° anniversario della nascita di Mikhail Matusovsky. Hanno partecipato le scuole di musica di Lugansk.

    https://x.com/DonbassItalia/status/1922027626606002601?t=hu0aOFozXLsf8xypfsT1Jw&s=19
    🎤 Flash mob corale "Camminare insieme è divertente" di LGAKI In occasione della Giornata della Repubblica Popolare di Lugansk, l'Accademia ha organizzato un flash mob dedicato al 110° anniversario della nascita di Mikhail Matusovsky. Hanno partecipato le scuole di musica di Lugansk. https://x.com/DonbassItalia/status/1922027626606002601?t=hu0aOFozXLsf8xypfsT1Jw&s=19
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  • IBM ha sostituito circa 200 dipendenti con l’intelligenza artificiale
    Lo ha rivelato il CEO dell’azienda, Arvind Krishna, al Wall Street Journal. Anche Duolingo e Shopify stanno adottando una strategia simile...
    https://www.repubblica.it/tecnologia/2025/05/07/news/ibm_ia_sostituisce_dipendenti-424171927/amp/

    Arvind Krishna, amministratore delegato di IBM, ha detto al Wall Street Journal che il colosso tech ha rimpiazzato circa 200 lavoratori con l’intelligenza artificiale, in particolare con degli AI Agent [programmi che svolgono compiti complessi senza una supervisione umana continua].

    Krishna ha però sottolineato che l’IA ha creato nuovi ruoli nella sua azienda, in particolare nella programmazione e nelle vendite.

    “Abbiamo svolto un lavoro enorme all'interno di IBM per applicare l’intelligenza artificiale e automatizzare specifici flussi di lavoro aziendali, ma nonostante questo il numero complessivo dei nostri dipendenti è aumentato. Questo perché l’adozione dell’IA libera risorse che possiamo reinvestire in altri settori”, ha dichiarato Krishna.

    Nel 2023 l’idea di bloccare le assunzioni
    Esattamente due anni fa Krishna aveva detto a Bloomberg che IBM stava pianificando di sospendere le assunzioni per le funzioni amministrative di back-office [come amministrazione e risorse umane], dove attualmente impiega circa 26.000 persone.

    “Immagino che il 30% di questi ruoli venga sostituito dall’intelligenza artificiale e dall’automazione nel corso di cinque anni”, ha affermato all’epoca Krishna.

    La strategia di IBM non è un caso isolato. Altre aziende stanno adottando approcci simili, come Duolingo e Shopify.

    L’esempio di Duolingo: l’IA “prima di tutto”
    Il CEO di Duolingo, Luis von Ahn, ha annunciato una strategia “AI-first”, puntando sull’intelligenza artificiale per attività come la creazione di contenuti e la traduzione, con una progressiva eliminazione dei collaboratori esterni. L’intelligenza artificiale è ora integrata anche nei processi di selezione del personale e nelle valutazioni delle performance di Duolingo.

    Questa svolta segue una riduzione del 10% del personale nel 2023 e un ulteriore taglio nel 2024. Grazie all’IA, l’azienda è riuscita a sviluppare 148 nuovi corsi in meno di un anno, a fronte dei dieci anni impiegati per realizzare i primi 100.


    Duolingo, la popolare app per imparare nuove lingue, sostituirà i suoi collaboratori con l’IA
    di Pier Luigi Pisa
    29 Aprile 2025
    Il caso Shopify: le assunzioni dipendono dall’IA
    Il CEO di Shopify, Tobi Lütke, ha introdotto una politica secondo cui ogni team deve dimostrare che un’attività non può essere svolta dall’intelligenza artificiale prima di procedere con nuove assunzioni.

    L’adozione dell’IA è diventata così una “aspettativa fondamentale” per tutti i dipendenti, integrata anche nei criteri di valutazione delle performance. L’obiettivo è razionalizzare le operazioni aziendali e migliorare l’efficienza.
    IBM ha sostituito circa 200 dipendenti con l’intelligenza artificiale Lo ha rivelato il CEO dell’azienda, Arvind Krishna, al Wall Street Journal. Anche Duolingo e Shopify stanno adottando una strategia simile... https://www.repubblica.it/tecnologia/2025/05/07/news/ibm_ia_sostituisce_dipendenti-424171927/amp/ Arvind Krishna, amministratore delegato di IBM, ha detto al Wall Street Journal che il colosso tech ha rimpiazzato circa 200 lavoratori con l’intelligenza artificiale, in particolare con degli AI Agent [programmi che svolgono compiti complessi senza una supervisione umana continua]. Krishna ha però sottolineato che l’IA ha creato nuovi ruoli nella sua azienda, in particolare nella programmazione e nelle vendite. “Abbiamo svolto un lavoro enorme all'interno di IBM per applicare l’intelligenza artificiale e automatizzare specifici flussi di lavoro aziendali, ma nonostante questo il numero complessivo dei nostri dipendenti è aumentato. Questo perché l’adozione dell’IA libera risorse che possiamo reinvestire in altri settori”, ha dichiarato Krishna. Nel 2023 l’idea di bloccare le assunzioni Esattamente due anni fa Krishna aveva detto a Bloomberg che IBM stava pianificando di sospendere le assunzioni per le funzioni amministrative di back-office [come amministrazione e risorse umane], dove attualmente impiega circa 26.000 persone. “Immagino che il 30% di questi ruoli venga sostituito dall’intelligenza artificiale e dall’automazione nel corso di cinque anni”, ha affermato all’epoca Krishna. La strategia di IBM non è un caso isolato. Altre aziende stanno adottando approcci simili, come Duolingo e Shopify. L’esempio di Duolingo: l’IA “prima di tutto” Il CEO di Duolingo, Luis von Ahn, ha annunciato una strategia “AI-first”, puntando sull’intelligenza artificiale per attività come la creazione di contenuti e la traduzione, con una progressiva eliminazione dei collaboratori esterni. L’intelligenza artificiale è ora integrata anche nei processi di selezione del personale e nelle valutazioni delle performance di Duolingo. Questa svolta segue una riduzione del 10% del personale nel 2023 e un ulteriore taglio nel 2024. Grazie all’IA, l’azienda è riuscita a sviluppare 148 nuovi corsi in meno di un anno, a fronte dei dieci anni impiegati per realizzare i primi 100. Duolingo, la popolare app per imparare nuove lingue, sostituirà i suoi collaboratori con l’IA di Pier Luigi Pisa 29 Aprile 2025 Il caso Shopify: le assunzioni dipendono dall’IA Il CEO di Shopify, Tobi Lütke, ha introdotto una politica secondo cui ogni team deve dimostrare che un’attività non può essere svolta dall’intelligenza artificiale prima di procedere con nuove assunzioni. L’adozione dell’IA è diventata così una “aspettativa fondamentale” per tutti i dipendenti, integrata anche nei criteri di valutazione delle performance. L’obiettivo è razionalizzare le operazioni aziendali e migliorare l’efficienza.
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    IBM ha sostituito circa 200 dipendenti con l’intelligenza artificiale
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  • APPLAUSI A SCENA APERTA!

    -Lettera aperta a Mattarella del Prof. Avv. Augusto Sinagra :-

    “Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza.
    Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Mar§iglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati.
    Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento.
    Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale.
    Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona. Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”. Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali. A cominciare dal diritto alla vita.
    È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022. Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza.
    Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado.
    E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva.
    Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia?
    Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese.
    Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite?
    Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo.”
    Prof. Avv. Augusto Sinagra. Già Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)"

    Source: https://italiaveranews.it/2025/03/01/lettera-aperta-a-mattarella-del-prof-avv-augusto-sinagra/
    APPLAUSI A SCENA APERTA! -Lettera aperta a Mattarella del Prof. Avv. Augusto Sinagra :- “Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza. Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Mar§iglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati. Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento. Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale. Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona. Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”. Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali. A cominciare dal diritto alla vita. È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022. Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza. Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado. E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva. Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia? Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese. Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite? Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo.” Prof. Avv. Augusto Sinagra. Già Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)" Source: https://italiaveranews.it/2025/03/01/lettera-aperta-a-mattarella-del-prof-avv-augusto-sinagra/
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  • Bayesian, recuperati gli hard disk dallo scafo. La verità sul naufragio arriverà da lì
    Buona parte dei dati sono stati salvati, il recuperò dello scafo scatterà a metà maggio...
    https://palermo.repubblica.it/cronaca/2025/04/30/news/bayesian_inchiesta_naufragio_hard_disk_recuperati_le_notizie-424158869/amp/
    Bayesian, recuperati gli hard disk dallo scafo. La verità sul naufragio arriverà da lì Buona parte dei dati sono stati salvati, il recuperò dello scafo scatterà a metà maggio... https://palermo.repubblica.it/cronaca/2025/04/30/news/bayesian_inchiesta_naufragio_hard_disk_recuperati_le_notizie-424158869/amp/
    PALERMO.REPUBBLICA.IT
    Bayesian, recuperati gli hard disk dallo scafo. La verità sul naufragio arriverà da lì
    Buona parte dei dati sono stati salvati, il recuperò dello scafo scatterà a metà maggio
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  • “Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco”. Il cardinale Müller sulle “ambiguità” di Bergoglio

    Il teologo conservatore: "Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale"

    “”Ogni Papa deve servire la missione di San Pietro: è servus servorum Dei. Il futuro Papa non è un successore del suo predecessore ma un successore di Pietro”. In vista del Conclave, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, teologo ed esponente dell’ala conservatrice del collegio cardinalizio, ci tiene a precisarlo. Anzi, ad auspicarlo, viste le critiche che, in un’intervista a Repubblica, rinnova al Papato di Francesco. “Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale. Questo piace a tanta gente secolarizzata, l’élite, gli oligarchi, che vorrebbero il Papa come un simbolo della loro religione, ma il Papa non è un simbolo della religione secolarizzata”.

    “Si è chiuso un capitolo nella storia della Chiesa – afferma Müller – Chiaramente l’ultimo giudizio tocca a Dio, non possiamo giudicare le persone. Se parliamo del pontificato, invece, ci sono diverse opinioni. È unanime l’apprezzamento per l’impegno di Francesco con i migranti, i poveri e per superare le divisioni tra il centro e la periferia. Dall’altra parte, però, in alcuni momenti è stato un pò ambiguo, ad esempio quando con Eugenio Scalfari ha parlato di resurrezione. Con papa Benedetto abbiamo avuto la chiarezza teologica perfetta, ma ognuno ha i suoi carismi e le sue capacità e penso che papa Francesco li avesse più nella dimensione sociale”.

    Già in passato il cardinale ha criticato le assemblee convocate dal Papa, definendole un semplice simposio: “I vescovi hanno una autorità che non si può confondere con la possibilità di tutti i battezzati di parlare. È un simposio, legittimo, ma non è un sinodo, non è un’espressione del magistero della Chiesa. Chiaramente quelli che capiscono nulla o poco della teologia cattolica dicono: adesso il Papa cambia la Chiesa da autocrazia a democrazia. Ma la premessa sbagliata è confondere la Chiesa con un’organizzazione politica, come il World economic forum o l’Onu”.

    Quanto al confronto con i musulmani “dialogo sì, ma evitare ogni forma di relativismo: la fede cattolica non è un’espressione singolare di una religione universale del mondo creata dal forum di Davos”. Ancora, in merito alla benedizione delle coppie omosessuali, Muller afferma che il prossimo Papa “deve chiarire. Il documento approvato sotto Francesco voleva aiutare pastoralmente queste persone ma non si deve relativizzare la dottrina cattolica del matrimonio”. Infine, la Cina: “Si deve fare un compromesso con questi potenti dittatori ma non possiamo tradire i principi della nostra fede, – ha sottolineato Muller – non possiamo accettare che i comunisti atei, nemici dell’umanità, scrivano i nostri libri del catechismo o portino nelle chiese l’immagine di Xi Jinping. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi”.

    Source:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/24/il-conclave-non-eleggera-il-successore-di-francesco-il-cardinale-muller-sulle-ambiguita-di-bergoglio/7963801/
    “Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco”. Il cardinale Müller sulle “ambiguità” di Bergoglio Il teologo conservatore: "Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale" “”Ogni Papa deve servire la missione di San Pietro: è servus servorum Dei. Il futuro Papa non è un successore del suo predecessore ma un successore di Pietro”. In vista del Conclave, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, teologo ed esponente dell’ala conservatrice del collegio cardinalizio, ci tiene a precisarlo. Anzi, ad auspicarlo, viste le critiche che, in un’intervista a Repubblica, rinnova al Papato di Francesco. “Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale. Questo piace a tanta gente secolarizzata, l’élite, gli oligarchi, che vorrebbero il Papa come un simbolo della loro religione, ma il Papa non è un simbolo della religione secolarizzata”. “Si è chiuso un capitolo nella storia della Chiesa – afferma Müller – Chiaramente l’ultimo giudizio tocca a Dio, non possiamo giudicare le persone. Se parliamo del pontificato, invece, ci sono diverse opinioni. È unanime l’apprezzamento per l’impegno di Francesco con i migranti, i poveri e per superare le divisioni tra il centro e la periferia. Dall’altra parte, però, in alcuni momenti è stato un pò ambiguo, ad esempio quando con Eugenio Scalfari ha parlato di resurrezione. Con papa Benedetto abbiamo avuto la chiarezza teologica perfetta, ma ognuno ha i suoi carismi e le sue capacità e penso che papa Francesco li avesse più nella dimensione sociale”. Già in passato il cardinale ha criticato le assemblee convocate dal Papa, definendole un semplice simposio: “I vescovi hanno una autorità che non si può confondere con la possibilità di tutti i battezzati di parlare. È un simposio, legittimo, ma non è un sinodo, non è un’espressione del magistero della Chiesa. Chiaramente quelli che capiscono nulla o poco della teologia cattolica dicono: adesso il Papa cambia la Chiesa da autocrazia a democrazia. Ma la premessa sbagliata è confondere la Chiesa con un’organizzazione politica, come il World economic forum o l’Onu”. Quanto al confronto con i musulmani “dialogo sì, ma evitare ogni forma di relativismo: la fede cattolica non è un’espressione singolare di una religione universale del mondo creata dal forum di Davos”. Ancora, in merito alla benedizione delle coppie omosessuali, Muller afferma che il prossimo Papa “deve chiarire. Il documento approvato sotto Francesco voleva aiutare pastoralmente queste persone ma non si deve relativizzare la dottrina cattolica del matrimonio”. Infine, la Cina: “Si deve fare un compromesso con questi potenti dittatori ma non possiamo tradire i principi della nostra fede, – ha sottolineato Muller – non possiamo accettare che i comunisti atei, nemici dell’umanità, scrivano i nostri libri del catechismo o portino nelle chiese l’immagine di Xi Jinping. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi”. Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/24/il-conclave-non-eleggera-il-successore-di-francesco-il-cardinale-muller-sulle-ambiguita-di-bergoglio/7963801/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    "Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco". Il cardinale Müller sulle "ambiguità" di Bergoglio - Il Fatto Quotidiano
    Il teologo conservatore: "Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale"
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  • IL FURBETTO. SPERIAMO PAGHI!

    https://www.corriere.it/tecnologia/25_aprile_16/zuckerberg-a-processo-l-acquisto-di-instagram-e-dura-fare-nuove-app-per-chiudere-la-causa-ha-offerto-fino-a-un-miliardo-di-dollari-6814aefb-27ef-40f9-beb9-937e86570xlk_amp.shtml

    Secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, prima dell'inizio del processo Zuckerberg avrebbe provato a trovare un accordo con la Federal Trade Commission. La difesa in aula

    In una mail, nel 2012, Mark Zuckerberg discuteva con l’allora direttore finanziario di Facebook l’acquisizione di Instagram. Una mossa definita utile per «neutralizzare un potenziale concorrente». Un anno dopo ragionava con un altro dirigente sulla crescita di WhatsApp. Si parla di «notti insonni» per capire come migliorare la propria messaggistica. «Ora o mai più». Due startup, due idee poco più che embrionali che potevano rappresentare una minaccia per gli affari della società che oggi chiamiamo Meta. E che proprio da Meta hanno finito per essere comprate.

    Sono alcune delle prove raccolte in anni di indagini dalla Federal Trade Commission, l’agenzia che controlla il commercio negli Usa, per dimostrare come il colosso dei social media abbia usato pratiche anticoncorrenziali per costruire un monopolio illegale. Un processo, quello iniziato lunedì in un tribunale di Washington, che potrebbe incrinare il business della società. Anzi, potrebbe distruggerlo: se il giudice James Boasberg confermerà le accuse potrebbe anche chiedere a Meta di rinunciare alle sue colonne portanti: Instagram e Whatsapp.

    Due acquisizioni — nel 2012 e nel 2014 — che secondo la Ftc sono state concluse mettendo sul piatto cifre maggiorate (un miliardo e 19 miliardi di dollari) per soffocare potenziali concorrenti. Seguendo la strategia «buy or bury», compra o sotterra.

    La difesa di Meta ha ricordato come le acquisizioni sono state ai tempi approvate dalla stessa Ftc e hanno portato le piattaforme a fiorire e diventare realtà molto diverse da quelle originarie. E che, oggi, si muovono in un panorama dove la competizione non manca: è soprattutto la presenza (e concorrenza) di TikTok a dimostrare la salute del mercato.

    Ci sarà tempo di ascoltare tutti i protagonisti. Ma il primo chiamato a testimoniare è Zuckerberg. Nei primi due giorni di processo ha passato ore a rispondere alle domande sulle sue parole all’epoca delle acquisizioni. E sulle motivazioni che stavano dietro. Che si possono riassumere con una frase detta ieri dal ceo: «Costruire nuove app è difficile». Ha ammesso che ha voluto Instagram perché, in fondo, era migliore di Facebook: «L’app per la fotocamera funzionava meglio quindi ho pensato di comprarla. Quando abbiamo provato a costruirne una, non ha avuto successo». Ancora su Instagram è stata presentata una mail del 2018 dove Zuckerberg, preoccupato per il successo dell’app e degli effetti su Facebook, avrebbe ipotizzato di separare le due divisioni «e forse Whatsapp nei prossimi 5-10 anni». Si è poi parlato di Snapchat e dell'offerta fatta al fondatore (6 miliardi) per comprarla. Offerta rifiutata. Ma, assicura Zuckerberg, «se l'avessi comprata, probabilmente ne avrei accelerato la crescita».

    In totale la deposizione del ceo di Meta è durata circa sei ore. Dopo di lui, toccherà alla sua ex Chief Operating Officer Sheryl Sandberg, e poi ai fondatori di Instagram (Kevin Systrom e Mike Krieger) e WhatsApp (Jan Koum e Brian Acton), Sono mesi che Zuckerberg prova a evitare il processo con un accordo. Ma a nulla sembrano essere serviti gli sforzi per guadagnare il favore di Trump. C'è da precisare che era stato proprio durante l'amministrazione Trump (la prima) che le indagini erano iniziate, nel 2020. Durante i quattro anni di Biden alla Casa Bianca la battaglia della Federal Trade Commission contro le Big Tech non ha fatto che rafforzarsi. Ora, con il nuovo inquilino e un nuovo capo dell'agenzia - il repubblicano Andrew Ferguson - la speranza era quella di poter risolvere la causa senza passare dal tribunale. Secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, Zuckerberg a fine marzo avrebbe offerto 450 milioni di dollari per accordarsi, cifra poi alzata fino a un miliardo. La richiesta di Ferguson e della Ftc sarebbe stata molto più elevata: 30 miliardi. Il WsJournal aggiunge anche che Trump «in vari momenti è apparso aperto» a trovare una via di negoziazione e avrebbe chiesto come potrebbe funzionare. Il processo, in ogni caso, è iniziato e, se le accuse fossero confermate, potrebbe portare al primo smembramento di una società dopo 40 anni. L’ultima è stata At&t: era il 1982.
    IL FURBETTO. SPERIAMO PAGHI! https://www.corriere.it/tecnologia/25_aprile_16/zuckerberg-a-processo-l-acquisto-di-instagram-e-dura-fare-nuove-app-per-chiudere-la-causa-ha-offerto-fino-a-un-miliardo-di-dollari-6814aefb-27ef-40f9-beb9-937e86570xlk_amp.shtml Secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, prima dell'inizio del processo Zuckerberg avrebbe provato a trovare un accordo con la Federal Trade Commission. La difesa in aula In una mail, nel 2012, Mark Zuckerberg discuteva con l’allora direttore finanziario di Facebook l’acquisizione di Instagram. Una mossa definita utile per «neutralizzare un potenziale concorrente». Un anno dopo ragionava con un altro dirigente sulla crescita di WhatsApp. Si parla di «notti insonni» per capire come migliorare la propria messaggistica. «Ora o mai più». Due startup, due idee poco più che embrionali che potevano rappresentare una minaccia per gli affari della società che oggi chiamiamo Meta. E che proprio da Meta hanno finito per essere comprate. Sono alcune delle prove raccolte in anni di indagini dalla Federal Trade Commission, l’agenzia che controlla il commercio negli Usa, per dimostrare come il colosso dei social media abbia usato pratiche anticoncorrenziali per costruire un monopolio illegale. Un processo, quello iniziato lunedì in un tribunale di Washington, che potrebbe incrinare il business della società. Anzi, potrebbe distruggerlo: se il giudice James Boasberg confermerà le accuse potrebbe anche chiedere a Meta di rinunciare alle sue colonne portanti: Instagram e Whatsapp. Due acquisizioni — nel 2012 e nel 2014 — che secondo la Ftc sono state concluse mettendo sul piatto cifre maggiorate (un miliardo e 19 miliardi di dollari) per soffocare potenziali concorrenti. Seguendo la strategia «buy or bury», compra o sotterra. La difesa di Meta ha ricordato come le acquisizioni sono state ai tempi approvate dalla stessa Ftc e hanno portato le piattaforme a fiorire e diventare realtà molto diverse da quelle originarie. E che, oggi, si muovono in un panorama dove la competizione non manca: è soprattutto la presenza (e concorrenza) di TikTok a dimostrare la salute del mercato. Ci sarà tempo di ascoltare tutti i protagonisti. Ma il primo chiamato a testimoniare è Zuckerberg. Nei primi due giorni di processo ha passato ore a rispondere alle domande sulle sue parole all’epoca delle acquisizioni. E sulle motivazioni che stavano dietro. Che si possono riassumere con una frase detta ieri dal ceo: «Costruire nuove app è difficile». Ha ammesso che ha voluto Instagram perché, in fondo, era migliore di Facebook: «L’app per la fotocamera funzionava meglio quindi ho pensato di comprarla. Quando abbiamo provato a costruirne una, non ha avuto successo». Ancora su Instagram è stata presentata una mail del 2018 dove Zuckerberg, preoccupato per il successo dell’app e degli effetti su Facebook, avrebbe ipotizzato di separare le due divisioni «e forse Whatsapp nei prossimi 5-10 anni». Si è poi parlato di Snapchat e dell'offerta fatta al fondatore (6 miliardi) per comprarla. Offerta rifiutata. Ma, assicura Zuckerberg, «se l'avessi comprata, probabilmente ne avrei accelerato la crescita». In totale la deposizione del ceo di Meta è durata circa sei ore. Dopo di lui, toccherà alla sua ex Chief Operating Officer Sheryl Sandberg, e poi ai fondatori di Instagram (Kevin Systrom e Mike Krieger) e WhatsApp (Jan Koum e Brian Acton), Sono mesi che Zuckerberg prova a evitare il processo con un accordo. Ma a nulla sembrano essere serviti gli sforzi per guadagnare il favore di Trump. C'è da precisare che era stato proprio durante l'amministrazione Trump (la prima) che le indagini erano iniziate, nel 2020. Durante i quattro anni di Biden alla Casa Bianca la battaglia della Federal Trade Commission contro le Big Tech non ha fatto che rafforzarsi. Ora, con il nuovo inquilino e un nuovo capo dell'agenzia - il repubblicano Andrew Ferguson - la speranza era quella di poter risolvere la causa senza passare dal tribunale. Secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, Zuckerberg a fine marzo avrebbe offerto 450 milioni di dollari per accordarsi, cifra poi alzata fino a un miliardo. La richiesta di Ferguson e della Ftc sarebbe stata molto più elevata: 30 miliardi. Il WsJournal aggiunge anche che Trump «in vari momenti è apparso aperto» a trovare una via di negoziazione e avrebbe chiesto come potrebbe funzionare. Il processo, in ogni caso, è iniziato e, se le accuse fossero confermate, potrebbe portare al primo smembramento di una società dopo 40 anni. L’ultima è stata At&t: era il 1982.
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  • È SEMPRE REPUBBLICA CHE SPARA LE STRONZATE PIÙ GROSSE! COMPLIMENTI!!!
    Legambiente lancia l’agrivoltaico: “Fa bene all’ambiente e all’agricoltura”
    Dopo le polemiche sul “no” del governo agli impianti a terra, Ciafani ribadisce la necessità della svolta energetica: “I ritardi sulle rinnovabili sono colpa d…see
    https://www.repubblica.it/green-and-blue/2025/04/16/news/legambiente_agrivoltaico_forum_nazionale-424131340/amp/
    È SEMPRE REPUBBLICA CHE SPARA LE STRONZATE PIÙ GROSSE! COMPLIMENTI!!! Legambiente lancia l’agrivoltaico: “Fa bene all’ambiente e all’agricoltura” Dopo le polemiche sul “no” del governo agli impianti a terra, Ciafani ribadisce la necessità della svolta energetica: “I ritardi sulle rinnovabili sono colpa d…see https://www.repubblica.it/green-and-blue/2025/04/16/news/legambiente_agrivoltaico_forum_nazionale-424131340/amp/
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  • MEGA SCOOP

    Avvocato invia al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Presidente del Parlamento italiano, ai cittadini italiani e alle istituzioni europee e internazionali competenti una DENUNCIA che ha per Oggetto: Grave violazione dei principi fondativi dell’Unione Europea – Richiesta di uscita immediata dell’Italia dall’UE ai sensi della clausola di recesso (art. 50 TUE).

    Il Parlamento europeo ha approvato, il 2 aprile 2025, la risoluzione P10_TA(2025)0058, che tratta l’attuazione della politica di sicurezza e difesa comune.

    Motivazioni della contestazione:

    1) Violazione dell’art. 11 della Costituzione italiana: l’Italia ripudia la guerra e rifiuta la militarizzazione della società.

    2) Violazione dell’art. 4.2 del Trattato sull’Unione Europea: la difesa nazionale è competenza esclusiva degli Stati, non può essere influenzata o indirizzata da Bruxelles.

    3) Tradimento dello spirito originario dell’Unione Europea: nata per la pace, oggi si orienta verso il riarmo e la preparazione militare.

    4) Manipolazione dell’educazione pubblica: è pericoloso formare “cittadini soldato” invece di cittadini consapevoli, democratici e pacifici.

    AZIONI EFFETTUATE:

    1) Depositato ricorso formale contro l’art. 164. 2) Attivata la procedura di petizione al Parlamento europeo.

    PROSSIME AZIONI:

    1) Esposto politico contro i parlamentari europei italiani che hanno votato a favore della risoluzione.

    2) In preparazione azione alla Corte di Giustizia UE e alla Corte EDU.

    3) Attivazione della procedura ex art. 50 TUE per recesso dall’Unione Europea, in caso di persistente incompatibilità tra le politiche UE e la Costituzione italiana.

    👇🏻👇🏻👇🏻

    https://x.com/itsmeback_/status/1911685761939788184?t=p4Zo7Uj2hhY9lJ0FFyffLQ&s=19
    MEGA SCOOP 💣💥 Avvocato invia al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Presidente del Parlamento italiano, ai cittadini italiani e alle istituzioni europee e internazionali competenti una DENUNCIA che ha per Oggetto: Grave violazione dei principi fondativi dell’Unione Europea – Richiesta di uscita immediata dell’Italia dall’UE ai sensi della clausola di recesso (art. 50 TUE). Il Parlamento europeo ha approvato, il 2 aprile 2025, la risoluzione P10_TA(2025)0058, che tratta l’attuazione della politica di sicurezza e difesa comune. Motivazioni della contestazione: 1) Violazione dell’art. 11 della Costituzione italiana: l’Italia ripudia la guerra e rifiuta la militarizzazione della società. 2) Violazione dell’art. 4.2 del Trattato sull’Unione Europea: la difesa nazionale è competenza esclusiva degli Stati, non può essere influenzata o indirizzata da Bruxelles. 3) Tradimento dello spirito originario dell’Unione Europea: nata per la pace, oggi si orienta verso il riarmo e la preparazione militare. 4) Manipolazione dell’educazione pubblica: è pericoloso formare “cittadini soldato” invece di cittadini consapevoli, democratici e pacifici. AZIONI EFFETTUATE: 1) Depositato ricorso formale contro l’art. 164. 2) Attivata la procedura di petizione al Parlamento europeo. PROSSIME AZIONI: 1) Esposto politico contro i parlamentari europei italiani che hanno votato a favore della risoluzione. 2) In preparazione azione alla Corte di Giustizia UE e alla Corte EDU. 3) Attivazione della procedura ex art. 50 TUE per recesso dall’Unione Europea, in caso di persistente incompatibilità tra le politiche UE e la Costituzione italiana. 👇🏻👇🏻👇🏻 https://x.com/itsmeback_/status/1911685761939788184?t=p4Zo7Uj2hhY9lJ0FFyffLQ&s=19
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  • Purtroppo stiamo andando sempre peggio!!!
    Bari, studentessa di terza media aggredisce professoressa: voleva uscire senza permesso
    Il caso nella scuola Carducci: la docente durante la sua ora di supplenza aveva detto alla ragazza di non uscire dall’aula, ma lei si è ribellata e ha tentato...
    https://bari.repubblica.it/cronaca/2025/04/12/news/bari_studentessa_di_terza_media_aggredisce_professoressa_voleva_uscire_senza_permesso-424123874/amp/
    Purtroppo stiamo andando sempre peggio!!! Bari, studentessa di terza media aggredisce professoressa: voleva uscire senza permesso Il caso nella scuola Carducci: la docente durante la sua ora di supplenza aveva detto alla ragazza di non uscire dall’aula, ma lei si è ribellata e ha tentato... https://bari.repubblica.it/cronaca/2025/04/12/news/bari_studentessa_di_terza_media_aggredisce_professoressa_voleva_uscire_senza_permesso-424123874/amp/
    BARI.REPUBBLICA.IT
    Bari, studentessa di terza media aggredisce professoressa: voleva uscire senza permesso
    Il caso nella scuola Carducci: la docente durante la sua ora di supplenza aveva detto alla ragazza di non uscire dall’aula, ma lei si è ribellata e ha tentato …
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  • Quello che sui giornaloni italiani non si può dire - Daniele Luttazzi

    Channel 13, un canale tv israeliano, venerdì ha annullato la messa in onda di una puntata del programma Makor (“La Fonte”) che rivelava un fatto clamoroso: secondo un rapporto investigativo, Rami Davidian, l’uomo che anche i giornaloni italiani presentarono come un eroe (Repubblica: “Il nonno israeliano che il 7 ottobre ha salvato centinaia di vite), non sarebbe che un volgare impostore....

    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-daniele_luttazzi__il_nonno_eroe_israeliano__una_bufala_ma_in_tv_non_si_potr_guardare/39602_60139/
    Quello che sui giornaloni italiani non si può dire - Daniele Luttazzi Channel 13, un canale tv israeliano, venerdì ha annullato la messa in onda di una puntata del programma Makor (“La Fonte”) che rivelava un fatto clamoroso: secondo un rapporto investigativo, Rami Davidian, l’uomo che anche i giornaloni italiani presentarono come un eroe (Repubblica: “Il nonno israeliano che il 7 ottobre ha salvato centinaia di vite), non sarebbe che un volgare impostore.... https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-daniele_luttazzi__il_nonno_eroe_israeliano__una_bufala_ma_in_tv_non_si_potr_guardare/39602_60139/
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    Daniele Luttazzi - Il “nonno eroe israeliano” è una bufala, ma in tv non si potrà guardare
    Daniele Luttazzi - Il “nonno eroe israeliano” è una bufala, ma in tv non si potrà guardare
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