• PARMA SOTTO TUTELA DEL MOSSAD: LA SOVRANITÀ ITALIANA IN OSTAGGIO
    (by Filippo)

    La Gazzetta di Parma ha scritto senza esitazioni: in occasione della presenza dell’ex premier israeliano Ehud Olmert al festival “Open”, Piazza Garibaldi è stata transennata, blindata, sorvegliata da forze dell’ordine italiane affiancate da agenti del Mossad.
    Non siamo davanti a un dettaglio folcloristico di cronaca: se confermato, questo episodio rappresenta una frattura della sovranità nazionale. Il monopolio della forza pubblica appartiene alla Repubblica Italiana; vederlo condiviso con agenti di un servizio segreto straniero equivale a una cesura istituzionale.

    Le implicazioni sono gravi e precise.

    Se la presenza era autorizzata, allora il governo Meloni ha formalmente acconsentito a un’operazione che trasferisce porzioni di sicurezza interna a un apparato estero.
    Se la presenza non era autorizzata, significa che uomini del Mossad hanno agito liberamente sul nostro territorio, in una piazza italiana, senza controllo né catena di comando nazionale.

    In entrambi i casi il segnale è devastante: l’Italia non governa più interamente le proprie piazze.

    La deputata Stefania Ascari (M5S) ha depositato un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno, chiedendo spiegazioni e protocolli. Ma le domande che restano sospese vanno ben oltre la dialettica parlamentare. Chi ha firmato l’autorizzazione? Esistono accordi segreti fra Roma e Tel Aviv? È stato informato il COPASIR, l’organismo di controllo sull’intelligence?
    Il precedente è inedito e inquietante: mai prima d’ora un quotidiano italiano aveva scritto apertamente della presenza del Mossad in piazza a fianco delle nostre forze dell’ordine.

    ESEMPI EUROPEI

    1. Francia – Secondo un’inchiesta di Le Monde, il Mossad avrebbe tentato di reclutare agenti francesi durante una collaborazione franco-israeliana per ottenere informazioni sul programma chimico siriano. L’operazione, nota col nome sotto copertura di “Ratafia”, suscitò forti tensioni all’interno della DGSI, il servizio di sicurezza interna francese.

    2. Germania – Indagini giornalistiche hanno documentato attività clandestine di raccolta d’informazioni da parte di reti legate all’intelligence israeliana, soprattutto in relazione a comunità turche e islamiche. Inchieste tedesche e turche hanno rivelato che il Mossad avrebbe pagato collaboratori per raccogliere dati su individui residenti in Germania.

    QUESTIONE POLITICA E MORALE

    Ma la questione non è tecnica: è politica, morale e perfino esistenziale. Se in una città emiliana, nel cuore del Paese, la sicurezza pubblica viene co-gestita da agenti stranieri, allora significa che il nostro governo ha abdicato alla propria sovranità o l’ha barattata per ragioni geopolitiche che non osa confessare.
    Questo non è più il racconto di Parma: è il simbolo di un’Italia che scivola lentamente sotto tutela, dove decisioni vitali si prendono altrove e i cittadini non sanno più chi difende davvero i loro diritti e la loro libertà.

    Prove da acquisire

    Filmati integrali e fotografie georeferenziate.
    Verbali della Questura e note di servizio.
    Accesso agli atti presso Prefettura e Ministero dell’Interno.
    Identità e status giuridico degli agenti presenti.

    La domanda resta sospesa, implacabile:

    Chi comanda nelle piazze italiane? Il Viminale o il Mossad?

    Source: https://www.gazzettadiparma.it/parma/2025/09/21/video/piazza-completamente-transennata-agenti-del-mossad-in-supporto-alle-forze-dell-ordine-e-da-piazzale-picelli-partita-la-manifestazione-pro-pal-video-e-foto-893639/
    PARMA SOTTO TUTELA DEL MOSSAD: LA SOVRANITÀ ITALIANA IN OSTAGGIO (by Filippo) La Gazzetta di Parma ha scritto senza esitazioni: in occasione della presenza dell’ex premier israeliano Ehud Olmert al festival “Open”, Piazza Garibaldi è stata transennata, blindata, sorvegliata da forze dell’ordine italiane affiancate da agenti del Mossad. Non siamo davanti a un dettaglio folcloristico di cronaca: se confermato, questo episodio rappresenta una frattura della sovranità nazionale. Il monopolio della forza pubblica appartiene alla Repubblica Italiana; vederlo condiviso con agenti di un servizio segreto straniero equivale a una cesura istituzionale. Le implicazioni sono gravi e precise. ▪️ Se la presenza era autorizzata, allora il governo Meloni ha formalmente acconsentito a un’operazione che trasferisce porzioni di sicurezza interna a un apparato estero. ▪️ Se la presenza non era autorizzata, significa che uomini del Mossad hanno agito liberamente sul nostro territorio, in una piazza italiana, senza controllo né catena di comando nazionale. In entrambi i casi il segnale è devastante: l’Italia non governa più interamente le proprie piazze. La deputata Stefania Ascari (M5S) ha depositato un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno, chiedendo spiegazioni e protocolli. Ma le domande che restano sospese vanno ben oltre la dialettica parlamentare. Chi ha firmato l’autorizzazione? Esistono accordi segreti fra Roma e Tel Aviv? È stato informato il COPASIR, l’organismo di controllo sull’intelligence? Il precedente è inedito e inquietante: mai prima d’ora un quotidiano italiano aveva scritto apertamente della presenza del Mossad in piazza a fianco delle nostre forze dell’ordine. 🔍 ESEMPI EUROPEI 1. Francia – Secondo un’inchiesta di Le Monde, il Mossad avrebbe tentato di reclutare agenti francesi durante una collaborazione franco-israeliana per ottenere informazioni sul programma chimico siriano. L’operazione, nota col nome sotto copertura di “Ratafia”, suscitò forti tensioni all’interno della DGSI, il servizio di sicurezza interna francese. 2. Germania – Indagini giornalistiche hanno documentato attività clandestine di raccolta d’informazioni da parte di reti legate all’intelligence israeliana, soprattutto in relazione a comunità turche e islamiche. Inchieste tedesche e turche hanno rivelato che il Mossad avrebbe pagato collaboratori per raccogliere dati su individui residenti in Germania. QUESTIONE POLITICA E MORALE Ma la questione non è tecnica: è politica, morale e perfino esistenziale. Se in una città emiliana, nel cuore del Paese, la sicurezza pubblica viene co-gestita da agenti stranieri, allora significa che il nostro governo ha abdicato alla propria sovranità o l’ha barattata per ragioni geopolitiche che non osa confessare. Questo non è più il racconto di Parma: è il simbolo di un’Italia che scivola lentamente sotto tutela, dove decisioni vitali si prendono altrove e i cittadini non sanno più chi difende davvero i loro diritti e la loro libertà. Prove da acquisire ▪️ Filmati integrali e fotografie georeferenziate. ▪️ Verbali della Questura e note di servizio. ▪️ Accesso agli atti presso Prefettura e Ministero dell’Interno. ▪️ Identità e status giuridico degli agenti presenti. La domanda resta sospesa, implacabile: 👉 Chi comanda nelle piazze italiane? Il Viminale o il Mossad? Source: https://www.gazzettadiparma.it/parma/2025/09/21/video/piazza-completamente-transennata-agenti-del-mossad-in-supporto-alle-forze-dell-ordine-e-da-piazzale-picelli-partita-la-manifestazione-pro-pal-video-e-foto-893639/
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    Piazza completamente transennata: agenti del Mossad in supporto alle forze dell'ordine. E da piazzale Picelli la manifestazione Pro Pal - Video e Foto
    Innalzate le misure di sicurezza in piazza Garibaldi per l’incontro nel pomeriggio con Ehud Olmert. Tutti gli accessi alla piazza sono stati transennati e le forze dell’ordine hanno fatto da filtro a ogni persona che entrava in piazza. Completamente transennata anche l’area attorno...
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  • VANNO AVANTI TRANQUILLI nel LORO GENOCIDIO con LA COMPLICITA' DELL'OCCIDENTE!
    Gaza, bombardati due rifugi dell'Onu. Almeno 32 morti nei raid: 12 bambini. Ucciso un giovane calciatore dell'Al Hilal con 14 famigliari - Il Fatto Quotidiano
    L'esercito israeliano ai residenti di Gaza City: "Andatevene, intensifichiamo gli attacchi". Secondo l’esercito più di 250mila abitanti hanno lasciato la città. Ex capo dell'Idf: "Oltre 200 mila palestinesi uccisi o feriti dal 7 ottobre". Washington Post: "Il Mossad disse no al raid a Doha ordinato da Netanyahu".

    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/13/gaza-idf-scuole-onu-attacchi-diretta-news/8125575/
    VANNO AVANTI TRANQUILLI nel LORO GENOCIDIO con LA COMPLICITA' DELL'OCCIDENTE! Gaza, bombardati due rifugi dell'Onu. Almeno 32 morti nei raid: 12 bambini. Ucciso un giovane calciatore dell'Al Hilal con 14 famigliari - Il Fatto Quotidiano L'esercito israeliano ai residenti di Gaza City: "Andatevene, intensifichiamo gli attacchi". Secondo l’esercito più di 250mila abitanti hanno lasciato la città. Ex capo dell'Idf: "Oltre 200 mila palestinesi uccisi o feriti dal 7 ottobre". Washington Post: "Il Mossad disse no al raid a Doha ordinato da Netanyahu". https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/09/13/gaza-idf-scuole-onu-attacchi-diretta-news/8125575/
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    Gaza, bombardati due rifugi dell'Onu. Almeno 32 morti nei raid: 12 bambini. Ucciso un giovane calciatore dell'Al Hilal con 14 famigliari - Il Fatto Quotidiano
    L'esercito israeliano ai residenti di Gaza City: "Andatevene, intensifichiamo gli attacchi". Secondo l’esercito più di 250mila abitanti hanno lasciato la città. Ex capo dell'Idf: "Oltre 200 mila palestinesi uccisi o feriti dal 7 ottobre". Washington Post: "Il Mossad disse no al raid a Doha ordinato da Netanyahu"
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  • E così il Mossad si prende il porto di Genova
    Che era probabilmente lo scopo finale dell’eliminazione giudiziaria di Toti. Il molo carbonifero di Genova, che Toti aveva dato all’operatore Spinelli, andrà invece all’armatore miliardario Gianluigi Aponte sposato alla miliardaria […]
    https://www.maurizioblondet.it/e-cosi-il-mossad-si-prende-il-porto-di-genova/?fbclid=IwQ0xDSwMpDNVjbGNrAykMv2V4dG4DYWVtAjExAAEet7Ub9D1TXUGlG0wM-P4TKUMvp46J9au3p9WJIDFpDrYLV82F_OU_CB8NCfo_aem_4_uUGbWRg6b0j7pFW_0Wqw&sfnsn=scwspwa
    E così il Mossad si prende il porto di Genova Che era probabilmente lo scopo finale dell’eliminazione giudiziaria di Toti. Il molo carbonifero di Genova, che Toti aveva dato all’operatore Spinelli, andrà invece all’armatore miliardario Gianluigi Aponte sposato alla miliardaria […] https://www.maurizioblondet.it/e-cosi-il-mossad-si-prende-il-porto-di-genova/?fbclid=IwQ0xDSwMpDNVjbGNrAykMv2V4dG4DYWVtAjExAAEet7Ub9D1TXUGlG0wM-P4TKUMvp46J9au3p9WJIDFpDrYLV82F_OU_CB8NCfo_aem_4_uUGbWRg6b0j7pFW_0Wqw&sfnsn=scwspwa
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    E così il Mossad si prende il porto di Genova
    Che era probabilmente lo scopo finale dell’eliminazione giudiziaria di Toti. Il molo carbonifero di Genova, che Toti aveva dato all’operatore Spinelli, andrà invece all’armatore miliardario Gianluigi Aponte sposato alla miliardaria […]
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  • QUESTA È VERAMENTE CURIOSA.
    LEGGETE BENE.
    Libia: arrestato agente del Mossad “Imam” di una moschea e predicatore ISIS...
    https://islamshia.org/libia-arrestato-agente-mossad-imam-moschea-dellisis/?doing_wp_cron=1752417820.9645879268646240234375
    QUESTA È VERAMENTE CURIOSA. LEGGETE BENE. Libia: arrestato agente del Mossad “Imam” di una moschea e predicatore ISIS... https://islamshia.org/libia-arrestato-agente-mossad-imam-moschea-dellisis/?doing_wp_cron=1752417820.9645879268646240234375
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  • Iran, è caccia alla talpa: «Spie addestrate all'estero dal Mossad, usavano app di messaggi per informazioni a Israele». 700 arresti e 3 esecuzioni
    Secondo Teheran l'aiuto di "collaboratori interni" avrebbe reso possibile agli agenti israeliani attacchi mirati e omicidi all'interno del Paese durante il recente conflitto.

    https://www.ilmessaggero.it/AMP/mondo/iran_spie_mossad_caccia_alla_talpa_addestramento_007_come-8921245.html
    Iran, è caccia alla talpa: «Spie addestrate all'estero dal Mossad, usavano app di messaggi per informazioni a Israele». 700 arresti e 3 esecuzioni Secondo Teheran l'aiuto di "collaboratori interni" avrebbe reso possibile agli agenti israeliani attacchi mirati e omicidi all'interno del Paese durante il recente conflitto. https://www.ilmessaggero.it/AMP/mondo/iran_spie_mossad_caccia_alla_talpa_addestramento_007_come-8921245.html
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    Iran, è caccia alla talpa: «Spie addestrate all'estero dal Mossad, usavano app di messaggi per informazioni a Israele». 700 arresti e 3 esecuzioni
    In Iran è partita la caccia alla talpa: 700 persone sono state arrestate nei 12 giorni di guerra con Israele (e gli Usa), e tre sono state giustiziate mercoledì, dopo l'inizio della...
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  • Si possono già distinguere almeno due fasi in questa "guerra a distanza".
    1) L'iperesaltazione israeliana del primo giorno per il lancio dell'operazione "Rising Lion", con Netanyahu che, al secondo giorno, annuncia il pieno dominio sui cieli di Teheran.
    2) La reazione iraniana con l'esaltazione israeliana che va a scemare, fino al tradizionale gioco della "carta della vittima" da parte dello stesso Netanyahu per forzare l'intervento diretto (sul piano logistico è già un dato di fatto) USA contro l'Iran. Curioso, in questo senso, anche il fatto che lo stesso governo israeliano sia passato dal "non pubblicate foto e video dell'impatto dei missili iraniani" (per non ferire il morale della popolazione) al "pubblicate qualsiasi cosa" (strategia seguita, ovviamente, anche dai nostri mezzi di informazione), compreso lo scontro a muso duro tra Ben Gvir (quello che vuole la pulizia etnica a Gaza) ed il capo del Mossad. Con Ben Gvir che si lamenta perché, probabilmente, la guerra all'Iran ruba risorse al suo piano di sterminio (oltre 250 milioni di dollari al giorno, e consideriamo che solo nell'ultimo anno dell'amministrazione Biden Israele si è preso 20 miliardi di dollari dagli Stati Uniti; mentre, tradizionalmente, tale aiuto si è sempre aggirato intorno ai 5/6 miliardi annui, donazioni private compresse; e magari ricordiamo pure che Israele è l'unico Stato che non deve rendere conto a Washington su come investe i soldi ricevuti).
    Ad ogni modo, quello di spendere tutto al primo colpo è una tradizione conclamata nella dottrina militare israeliana, talvolta coronata da successo (1967), altre volte no (2006). Ed anche in questo caso i risultati sul terreno sono abbastanza deludenti (fatta eccezione per l'uccisione di alti ufficiali dei pasdaran e scienziati iraniani, sempre che l'uccisione di civili possa essere considerato come successo militare). Il programma nucleare iraniano è scalfito solo in parte e le capacità di risposta di Tehran sono quasi intatte.
    Se il conflitto dovesse prolungarsi, la posizione di Tel Aviv potrebbe ulteriormente compromettersi. Se gli USA intervengono direttamente bisognerà valutare in che modo lo faranno. I dubbi di Trump, infatti, sono determinati dal rischio di non ottenere una reale vittoria spendibile sul piano della propaganda interna agli USA e all'Occidente più in generale. Russia e Cina difficilmente consentiranno un comunque assai difficile "cambio di regime" e gli USA potrebbero rischiare una inutile "vittoria di Pirro" con un'azione che avrebbe quasi esclusivamente un valore simbolico (gli iraniani, probabilmente, stanno già procedendo ad evacuazione e smantellamento degli eventuali obiettivi).
    Dunque, senza la sicurezza del cambio di regime gli USA non agiranno, o lo faranno in modo parziale.
    In conclusione, ed in riferimento alla Cina, è curioso il fatto che l'attacco israeliano sia arrivato a pochi giorni dall'inaugurazione della ferrovia Pechino-Tehran, ramo fondamentale della Nuova Via della Seta: segno inequivocabile del fatto che (a prescindere dalle dichiarazioni di facciata), questo "nuovo" conflitto ha ragioni ben più ampie di quanto si possa pensare.

    Daniele Perra
    Si possono già distinguere almeno due fasi in questa "guerra a distanza". 1) L'iperesaltazione israeliana del primo giorno per il lancio dell'operazione "Rising Lion", con Netanyahu che, al secondo giorno, annuncia il pieno dominio sui cieli di Teheran. 2) La reazione iraniana con l'esaltazione israeliana che va a scemare, fino al tradizionale gioco della "carta della vittima" da parte dello stesso Netanyahu per forzare l'intervento diretto (sul piano logistico è già un dato di fatto) USA contro l'Iran. Curioso, in questo senso, anche il fatto che lo stesso governo israeliano sia passato dal "non pubblicate foto e video dell'impatto dei missili iraniani" (per non ferire il morale della popolazione) al "pubblicate qualsiasi cosa" (strategia seguita, ovviamente, anche dai nostri mezzi di informazione), compreso lo scontro a muso duro tra Ben Gvir (quello che vuole la pulizia etnica a Gaza) ed il capo del Mossad. Con Ben Gvir che si lamenta perché, probabilmente, la guerra all'Iran ruba risorse al suo piano di sterminio (oltre 250 milioni di dollari al giorno, e consideriamo che solo nell'ultimo anno dell'amministrazione Biden Israele si è preso 20 miliardi di dollari dagli Stati Uniti; mentre, tradizionalmente, tale aiuto si è sempre aggirato intorno ai 5/6 miliardi annui, donazioni private compresse; e magari ricordiamo pure che Israele è l'unico Stato che non deve rendere conto a Washington su come investe i soldi ricevuti). Ad ogni modo, quello di spendere tutto al primo colpo è una tradizione conclamata nella dottrina militare israeliana, talvolta coronata da successo (1967), altre volte no (2006). Ed anche in questo caso i risultati sul terreno sono abbastanza deludenti (fatta eccezione per l'uccisione di alti ufficiali dei pasdaran e scienziati iraniani, sempre che l'uccisione di civili possa essere considerato come successo militare). Il programma nucleare iraniano è scalfito solo in parte e le capacità di risposta di Tehran sono quasi intatte. Se il conflitto dovesse prolungarsi, la posizione di Tel Aviv potrebbe ulteriormente compromettersi. Se gli USA intervengono direttamente bisognerà valutare in che modo lo faranno. I dubbi di Trump, infatti, sono determinati dal rischio di non ottenere una reale vittoria spendibile sul piano della propaganda interna agli USA e all'Occidente più in generale. Russia e Cina difficilmente consentiranno un comunque assai difficile "cambio di regime" e gli USA potrebbero rischiare una inutile "vittoria di Pirro" con un'azione che avrebbe quasi esclusivamente un valore simbolico (gli iraniani, probabilmente, stanno già procedendo ad evacuazione e smantellamento degli eventuali obiettivi). Dunque, senza la sicurezza del cambio di regime gli USA non agiranno, o lo faranno in modo parziale. In conclusione, ed in riferimento alla Cina, è curioso il fatto che l'attacco israeliano sia arrivato a pochi giorni dall'inaugurazione della ferrovia Pechino-Tehran, ramo fondamentale della Nuova Via della Seta: segno inequivocabile del fatto che (a prescindere dalle dichiarazioni di facciata), questo "nuovo" conflitto ha ragioni ben più ampie di quanto si possa pensare. Daniele Perra
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  • VOLANO CANDELABRI.

    —❗️ "Perché hai provocato l'Iran?!"

    Il ministro della Sicurezza Nazionale Ben-Gvir ha accusato il capo del Mossad Barnea di aver iniziato la guerra.

    🗣 Barnea ha risposto:

    — "Non sapevo che l'Iran avesse tali capacità missilistiche!"

    FLYING CANDELABRA.

    —❗️ "Why did you provoke Iran?!"

    National Security Minister Ben-Gvir accused Mossad chief Barnea of ​​starting the war.

    🗣 Barnea replied:

    — “I didn't know Iran had such missile capabilities!”


    https://x.com/max1ci6/status/1936040559409275078
    VOLANO CANDELABRI. —❗️ "Perché hai provocato l'Iran?!" Il ministro della Sicurezza Nazionale Ben-Gvir ha accusato il capo del Mossad Barnea di aver iniziato la guerra. 🗣 Barnea ha risposto: — "Non sapevo che l'Iran avesse tali capacità missilistiche!" FLYING CANDELABRA. —❗️ "Why did you provoke Iran?!" National Security Minister Ben-Gvir accused Mossad chief Barnea of ​​starting the war. 🗣 Barnea replied: — “I didn't know Iran had such missile capabilities!” 👇 https://x.com/max1ci6/status/1936040559409275078
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  • 11 SETTEMBRE: COLPO DI STATO SIONISTA CONTRO IL VECCHIO MONDO !

    Non è teoria. È operazione. Non è odio.
    È verità. Il giorno in cui l’umanità è stata messa in catene digitali si chiama 11 settembre 2001. Non fu un attacco subito: fu un colpo di Stato interno, progettato, eseguito e coperto dall’élite sionista globale.

    - COSA ACCADDE DAVVERO?

    Le Torri Gemelle non crollarono per gli aerei. Crollarono a caduta libera, simmetricamente, come da demolizione controllata. WTC 7, il terzo grattacielo, crollò senza essere colpito da nulla.
    Zero intercettazioni aeree, nonostante esercitazioni militari in corso.
    Gli impianti di sicurezza gestiti da una società legata a… Marvin Bush, fratello del presidente.
    Tonnellate di documenti distrutti: su frodi miliardarie, insider trading e inchieste sulla spesa militare scomparsi in fumo.

    CHI C’ERA DAVVERO DIETRO ? I NOMI 👇🏻

    • ARCHITETTI STRATEGICI

    - Richard Perle, Paul Wolfowitz, Douglas Feith, Elliott Abrams: neocon sionisti, autori del “Project for the New American Century” (PNAC). Scrissero che ci voleva “un nuovo Pearl Harbor” per rilanciare il dominio USA-Israele.

    - Zbigniew Brzezinski (mentore di Obama e stratega NATO): teorizzava il controllo dell’Eurasia tramite shock.

    • FINANZIATORI E PROFITTATORI

    - Larry Silverstein: acquistò le Torri 6 mesi prima, le assicurò contro attacchi terroristici. Incassò oltre 7 miliardi di dollari.

    - Frank Lowy: co-proprietario del World Trade Center, sionista legato all’intelligence israeliana.

    • SERVIZI SEGRETI E APPARATI

    - Mossad: presente a New York tramite la Urban Moving Systems, copertura usata da 5 “israeliani danzanti” che filmarono il crollo festeggiando.

    - CIA e NSA: consapevoli, complici, e presenti in ogni snodo critico.

    • COPERTURA MEDIATICA

    Michael Bloomberg, Mort Zuckerman, Sumner Redstone (Rothstein), Rupert Murdoch: oligarchi dell’informazione filo-sionista che hanno zittito ogni voce dissidente.

    Alan Dershowitz: giurista e difensore pubblico dell’élite sionista negli scandali Epstein, 9/11 e oltre.

    • ISTITUZIONI DI COPERTURA

    - AIPAC: lobby israeliana che comanda il Congresso USA.

    - B’nai B’rith, ADL: gruppi di copertura per etichettare ogni voce critica come “antisemita”.

    - Council on Foreign Relations, Trilateral Commission, Skull and Bones, logge massoniche legate a Israele.

    • COSA HANNO OTTENUTO :

    - Patriot Act: legalizzata la sorveglianza di massa.

    - Guerre infinite: Iraq, Afghanistan, Siria, Libia... tutte in funzione degli interessi israeliani.

    - Controllo totale: biometria, droni, dati, passaporti sanitari. Tutto parte da quel giorno.

    - Distruzione del dissenso: ogni oppositore è terrorista, ogni verità è “cospirazionismo”.

    • NON È ANTISEMITISMO:
    È GUERRA AL POTERE !

    L’ebraismo religioso non c’entra. Il popolo ebraico è stato usato, manipolato, e sacrificato anch’esso.
    Il nemico è il sionismo apolide, globalista, elitario.
    Una rete che si infiltra, si mimetizza e sfrutta ogni tragedia per guadagnare potere.

    IN CONCLUSIONE.....

    L' 11 settembre è il momento in cui il Mondo è stato messo sotto regime.
    Da allora siamo in guerra.
    Una guerra invisibile, digitale, psicologica.
    E finché non chiameremo i colpevoli con nome e cognome, saremo schiavi.
    Il silenzio è complicità.
    La verità è la prima forma di resistenza.
    E ora, sai dove colpire.
    11 SETTEMBRE: COLPO DI STATO SIONISTA CONTRO IL VECCHIO MONDO ! Non è teoria. È operazione. Non è odio. È verità. Il giorno in cui l’umanità è stata messa in catene digitali si chiama 11 settembre 2001. Non fu un attacco subito: fu un colpo di Stato interno, progettato, eseguito e coperto dall’élite sionista globale. - COSA ACCADDE DAVVERO? Le Torri Gemelle non crollarono per gli aerei. Crollarono a caduta libera, simmetricamente, come da demolizione controllata. WTC 7, il terzo grattacielo, crollò senza essere colpito da nulla. Zero intercettazioni aeree, nonostante esercitazioni militari in corso. Gli impianti di sicurezza gestiti da una società legata a… Marvin Bush, fratello del presidente. Tonnellate di documenti distrutti: su frodi miliardarie, insider trading e inchieste sulla spesa militare scomparsi in fumo. CHI C’ERA DAVVERO DIETRO ? I NOMI 👇🏻 • ARCHITETTI STRATEGICI - Richard Perle, Paul Wolfowitz, Douglas Feith, Elliott Abrams: neocon sionisti, autori del “Project for the New American Century” (PNAC). Scrissero che ci voleva “un nuovo Pearl Harbor” per rilanciare il dominio USA-Israele. - Zbigniew Brzezinski (mentore di Obama e stratega NATO): teorizzava il controllo dell’Eurasia tramite shock. • FINANZIATORI E PROFITTATORI - Larry Silverstein: acquistò le Torri 6 mesi prima, le assicurò contro attacchi terroristici. Incassò oltre 7 miliardi di dollari. - Frank Lowy: co-proprietario del World Trade Center, sionista legato all’intelligence israeliana. • SERVIZI SEGRETI E APPARATI - Mossad: presente a New York tramite la Urban Moving Systems, copertura usata da 5 “israeliani danzanti” che filmarono il crollo festeggiando. - CIA e NSA: consapevoli, complici, e presenti in ogni snodo critico. • COPERTURA MEDIATICA Michael Bloomberg, Mort Zuckerman, Sumner Redstone (Rothstein), Rupert Murdoch: oligarchi dell’informazione filo-sionista che hanno zittito ogni voce dissidente. Alan Dershowitz: giurista e difensore pubblico dell’élite sionista negli scandali Epstein, 9/11 e oltre. • ISTITUZIONI DI COPERTURA - AIPAC: lobby israeliana che comanda il Congresso USA. - B’nai B’rith, ADL: gruppi di copertura per etichettare ogni voce critica come “antisemita”. - Council on Foreign Relations, Trilateral Commission, Skull and Bones, logge massoniche legate a Israele. • COSA HANNO OTTENUTO : - Patriot Act: legalizzata la sorveglianza di massa. - Guerre infinite: Iraq, Afghanistan, Siria, Libia... tutte in funzione degli interessi israeliani. - Controllo totale: biometria, droni, dati, passaporti sanitari. Tutto parte da quel giorno. - Distruzione del dissenso: ogni oppositore è terrorista, ogni verità è “cospirazionismo”. • NON È ANTISEMITISMO: È GUERRA AL POTERE ! L’ebraismo religioso non c’entra. Il popolo ebraico è stato usato, manipolato, e sacrificato anch’esso. Il nemico è il sionismo apolide, globalista, elitario. Una rete che si infiltra, si mimetizza e sfrutta ogni tragedia per guadagnare potere. IN CONCLUSIONE..... L' 11 settembre è il momento in cui il Mondo è stato messo sotto regime. Da allora siamo in guerra. Una guerra invisibile, digitale, psicologica. E finché non chiameremo i colpevoli con nome e cognome, saremo schiavi. Il silenzio è complicità. La verità è la prima forma di resistenza. E ora, sai dove colpire.
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  • Questo video dovrebbe essere trasmesso a reti unificate!
    Non serve aggiungere
    altro perché queste dichiarazioni sono cristalline.

    Torniamo ai biolab ucraini per capire perché i DEM e il Deep State sono disperati e stanno facendo di tutto affinché l’Ucraina non cada del tutto nelle mani dei russi

    Il tenente Scott Bennet, informatore dell'esercito americano, solleva il coperchio sui laboratori di armi biologiche dell'Ucraina

    Tutto è iniziato nel 2005 con la Defense Intelligence Agency che ha creato il bio laboratorio codice 501 C3 chiamato Global Viral Forecasting Institute

    Questo biolab è stato creato con un agente del Mossad di nome Nathan Wolfe

    Dopodiché è stata creata una azienda per gestirlo. Questa azienda si chiama Metabiota

    Questo istituto è stato finanziato da Rosemont, una società di investimento guidata da Hunter Biden, figlio del Presidente Biden, Christopher Heinz, figlio di John Kerry, e Paul Pelosi, figlio di Nancy Pelosi

    Sotto la guida di Obama e Biden, da 10 anni l’occidente sviluppa in Ucraina armi biologiche e chimiche da utilizzare contro i russi, il che spiega la raccolta di campioni di DNA dei popoli slavi

    Queste sono rivelazioni di un enorme crimine di guerra e crimini contro l'umanità poiché si tratta di una violazione dell'accordo globale sulle armi biologiche

    Stanno sviluppando armi che prendono di mira geni specifici e razze specifiche, in questo caso i geni e la razza slava

    Ciò dimostra che gli Stati Uniti, con i suoi 30 biolabs in Ucraina, è stata coinvolta nella sperimentazione della trasmissione da animale a uomo di diversi virus, tra cui il Covid-19

    La Russia sta portando le prove di quanto detto sopra da quasi tre anni

    Questa gente merita la sedia elettrica...

    https://x.com/itsmeback_/status/1858791637419213006?t=3HpaqIULlDBdHkgn2pZmxw&s=19
    Questo video dovrebbe essere trasmesso a reti unificate! Non serve aggiungere altro perché queste dichiarazioni sono cristalline. 🇺🇸☣🇺🇦 Torniamo ai biolab ucraini per capire perché i DEM e il Deep State sono disperati e stanno facendo di tutto affinché l’Ucraina non cada del tutto nelle mani dei russi Il tenente Scott Bennet, informatore dell'esercito americano, solleva il coperchio sui laboratori di armi biologiche dell'Ucraina Tutto è iniziato nel 2005 con la Defense Intelligence Agency che ha creato il bio laboratorio codice 501 C3 chiamato Global Viral Forecasting Institute Questo biolab è stato creato con un agente del Mossad di nome Nathan Wolfe Dopodiché è stata creata una azienda per gestirlo. Questa azienda si chiama Metabiota Questo istituto è stato finanziato da Rosemont, una società di investimento guidata da Hunter Biden, figlio del Presidente Biden, Christopher Heinz, figlio di John Kerry, e Paul Pelosi, figlio di Nancy Pelosi Sotto la guida di Obama e Biden, da 10 anni l’occidente sviluppa in Ucraina armi biologiche e chimiche da utilizzare contro i russi, il che spiega la raccolta di campioni di DNA dei popoli slavi Queste sono rivelazioni di un enorme crimine di guerra e crimini contro l'umanità poiché si tratta di una violazione dell'accordo globale sulle armi biologiche Stanno sviluppando armi che prendono di mira geni specifici e razze specifiche, in questo caso i geni e la razza slava Ciò dimostra che gli Stati Uniti, con i suoi 30 biolabs in Ucraina, è stata coinvolta nella sperimentazione della trasmissione da animale a uomo di diversi virus, tra cui il Covid-19 ⬆️ La Russia sta portando le prove di quanto detto sopra da quasi tre anni Questa gente merita la sedia elettrica...☠️⚰️ https://x.com/itsmeback_/status/1858791637419213006?t=3HpaqIULlDBdHkgn2pZmxw&s=19
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  • L'Iran minaccia di colpire “tutte le infrastrutture di Israele” in caso di risposta israeliana.

    Dopo gli attacchi missilistici contro Israele, il presidente iraniano ha affermato che il suo Paese ha "il diritto di difendersi".

    L'Iran ha annunciato la fine dell'operazione contro Israele. L'Iran ha lanciato 180 missili contro Israele.

    Dichiarazione ufficiale del Ministro della Difesa iraniano: “Abbiamo colpito obiettivi militari e di sicurezza (israeliani) e le nostre operazioni sono legittime. Avvertiamo che se ci risponderanno, lanceremo ondate di missili più grandi verso Israele. »

    Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi:
    “Questa sera abbiamo esercitato il nostro diritto di autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, prendendo di mira solo i siti militari e di sicurezza responsabili del genocidio a Gaza e in Libano.
    La nostra azione è finita a meno che il regime israeliano non decida di provocare ulteriori ritorsioni. In questo caso, la nostra risposta sarà più forte e potente. "

    Capo di Stato Maggiore iraniano Mohammad Bagheri:
    "Stiamo colpendo obiettivi militari con missili, ma se Israele risponde, distruggeremo l'intera infrastruttura. In questo attacco, abbiamo colpito 3 principali basi aeree israeliane, inclusa la base Nafatim, che ospita caccia F-35. Sono state tutte distrutte. compreso un quartier generale del Mossad."

    Dichiarazione dello Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane:

    “A seguito delle azioni illegittime del regime sionista, nell’assassinare i nostri consiglieri militari in Siria e Libano, e nell’assassinare i leader della resistenza, in particolare i martiri Ismael Haniyeh e Sayyed Hassan Nasrallah, e soprattutto i suoi massacri nella Striscia di Gaza e in Libano , era necessaria una dura risposta militare.

    La Repubblica Islamica dell’Iran, negli ultimi 45 anni, non ha mai iniziato una guerra, ma non esiterà ad agire per legittima difesa con forza e potenza esemplari.

    Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ringrazia tutti i diversi rami delle forze armate che hanno partecipato all'operazione odierna: la Forza Aerospaziale dell'IRGC, l'Esercito e il Ministero della Difesa.

    Se il regime sionista reagirà contro l’Iran, dovrà attendere la distruzione delle sue infrastrutture militari nei territori palestinesi occupati. In caso di sostegno diretto degli Stati Uniti a Israele in qualsiasi attacco all’Iran, le sue strutture e basi nella regione saranno prese di mira in modo duro e deplorevole.

    SOLO IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN  ITALIANO SU QUESTO CANALE!
    https://t.me/lanuovanormalita
    L'Iran minaccia di colpire “tutte le infrastrutture di Israele” in caso di risposta israeliana. Dopo gli attacchi missilistici contro Israele, il presidente iraniano ha affermato che il suo Paese ha "il diritto di difendersi". L'Iran ha annunciato la fine dell'operazione contro Israele. L'Iran ha lanciato 180 missili contro Israele. Dichiarazione ufficiale del Ministro della Difesa iraniano: “Abbiamo colpito obiettivi militari e di sicurezza (israeliani) e le nostre operazioni sono legittime. Avvertiamo che se ci risponderanno, lanceremo ondate di missili più grandi verso Israele. » Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi: “Questa sera abbiamo esercitato il nostro diritto di autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, prendendo di mira solo i siti militari e di sicurezza responsabili del genocidio a Gaza e in Libano. La nostra azione è finita a meno che il regime israeliano non decida di provocare ulteriori ritorsioni. In questo caso, la nostra risposta sarà più forte e potente. " Capo di Stato Maggiore iraniano Mohammad Bagheri: "Stiamo colpendo obiettivi militari con missili, ma se Israele risponde, distruggeremo l'intera infrastruttura. In questo attacco, abbiamo colpito 3 principali basi aeree israeliane, inclusa la base Nafatim, che ospita caccia F-35. Sono state tutte distrutte. compreso un quartier generale del Mossad." Dichiarazione dello Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane: “A seguito delle azioni illegittime del regime sionista, nell’assassinare i nostri consiglieri militari in Siria e Libano, e nell’assassinare i leader della resistenza, in particolare i martiri Ismael Haniyeh e Sayyed Hassan Nasrallah, e soprattutto i suoi massacri nella Striscia di Gaza e in Libano , era necessaria una dura risposta militare. La Repubblica Islamica dell’Iran, negli ultimi 45 anni, non ha mai iniziato una guerra, ma non esiterà ad agire per legittima difesa con forza e potenza esemplari. Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ringrazia tutti i diversi rami delle forze armate che hanno partecipato all'operazione odierna: la Forza Aerospaziale dell'IRGC, l'Esercito e il Ministero della Difesa. Se il regime sionista reagirà contro l’Iran, dovrà attendere la distruzione delle sue infrastrutture militari nei territori palestinesi occupati. In caso di sostegno diretto degli Stati Uniti a Israele in qualsiasi attacco all’Iran, le sue strutture e basi nella regione saranno prese di mira in modo duro e deplorevole. SOLO IN ESCLUSIVA TRADOTTO INTERAMENTE IN  ITALIANO SU QUESTO CANALE! https://t.me/lanuovanormalita
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