• DA ASCOLTARE con molta ATTENZIONE. MASSIMA DIFFUSIONE!
    "Merz è un personaggio molto pericoloso. Quello che non riuscì a Hitler con l'atomica potrebbe riuscire a lui". L'analisi di Luciano Canfora - Video
    Canfora: “La Russia non ha mai attaccato l’Occidente. È sempre stata invasa” - Video

    A Battitori liberi, su Radio Cusano Campus, lo storico Luciano Canfora traccia una lettura di lungo periodo del conflitto tra Mosca e Kiev, muovendo dalla genesi della Russia sovietica fino agli equilibri attuali. “Il panorama più ampio si può ricavare anche dall’esperienza del secolo precedente – afferma Canfora – Quando nacque la Russia sovietica nel ’18, praticamente si cercò di strangolarla in culla. Ci fu l’intervento militare inglese, francese, cecoslovacco, anche un pugno di italiani».

    Lo storico spiega che la Russia sopravvisse a quell’assedio iniziale grazie anche al presidente americano Woodrow Wilson, che cercò un compromesso per evitare una nuova guerra mondiale. Ma l’accerchiamento occidentale proseguì per decenni: “La Russia fu riconosciuta tardi, molto tardi. L’Italia e l’Inghilterra nel 1924, gli Stati Uniti molto dopo”.
    La seconda guerra mondiale segna una svolta. “Nel 1941 arriva l’attacco proditorio tedesco. La Russia reagisce in maniera corale, nazionale. Al termine del conflitto ottiene un punto fermo, una cintura di sicurezza intorno ai propri confini“.

    Canfora sottolinea che la Russia ha una lunga memoria storica delle invasioni: “Da Bonaparte nel 1800, da Pietro il Grande nel 1700. È sempre stata invasa da Occidente”. Fu il patto di sicurezza ottenuto dopo il 1945 a rappresentare una risposta a quella storia.

    Dopo il crollo dell’Urss, “non come statualità, ma come impalcatura politica”, la Nato, “per iniziativa essenzialmente americana”, si espande verso Est. “Ha pensato di mangiare tutto lo spazio intermedio arrivando fino ai confini“. Per Canfora, “la causa del conflitto Russia–Ucraina è quella lì”. E aggiunge: “La soluzione verrà quando si capirà che un nuovo ordine comporta una cintura di sicurezza che separi dei corpi tendenti al conflitto. Questo è il punto. Avverrà domani? Avverrà tra un mese? Questo non lo sappiamo”.

    Il focus si sposta sulla Germania. “L’elemento nuovo, preoccupante, è la Germania di Merz – puntualizza lo storico – L’attuale Germania, dopo la vittoria del cancelliere Merz, rappresenta la parte più conservatrice della Cdu”. Canfora cita le parole del leader tedesco: “Avremo in Germania il più potente esercito di tutta l’Europa”. E commenta: “Non escludo che, come ha fatto Israele, che si è impadronita della bomba atomica senza averne il permesso, anche la Germania voglia arrivare a questo. Quello che non riuscì a fare Hitler, perché non arrivò a tempo a fare l’atomica, potrebbe riuscire a Merz “.

    Canfora considera Merz “un pericolo“, perché “è un convinto sostenitore dell’egemonia tedesca sull’Europa“. Il mezzo è una propaganda allarmistica: “Consiste nel dire che esiste il pericolo russo. Se conoscesse la storia, saprebbe che la Russia non ha mai attaccato a Occidente in tutti i suoi secoli di storia. Quella di Merz è una menzogna spudorata che mira ad accentuare la tensione fino ai limiti che potrebbero diventare insostenibili».

    Canfora definisce “stravagante” e “paradossale” la posizione del governo Meloni: “Guarda contemporaneamente all’America e alla Germania. Sarebbe auspicabile seguire le vampate pacifiste di Trump, ammesso che riesca a fare qualcosa, cosa che l’Europa non vuole”. Per questo, osserva, “non si può essere contemporaneamente amici di Trump, che vuole arrivare ad accordi di pace, e amici di Merz, che vuole riarmarci fino ai denti. È una politica contraddittoria”.

    Quando il conduttore Savino Balzano gli chiede conto del doppiopesismo nei confronti di Russia e Israele, in particolare del capo dello Stato Sergio Mattarella, Canfora risponde: “Se la memoria non mi inganna, il nostro presidente della Repubblica era ministro della Difesa nel governo D’Alema, nel 1999, che partecipò all’attacco assolutamente ingiustificato contro la Jugoslavia“. Ricorda i bombardamenti su Belgrado e sottolinea: “Anche allora fu violato il cosiddetto principio del diritto internazionale“.
    Il suggerimento di Canfora a Mattarella è lapidario: “Consiglio memoria, coerenza e autocritica“.

    Infine, sull’identità geopolitica del continente, lo storico ricorda: “L’Europa non è mai stata un posto proteso alla pace, l’Europa ha provocato ben due guerre mondiali, una sull’altra, la seconda peggio della prima, sostanzialmente per spinta imperialistica, violenta. Nella prima guerra mondiale addirittura si volevano spartire il mondo togliendo spazio alla Germania e dandolo all’Inghilterra e alla Francia”.
    La conclusione di Canfora è tranchant: “L’Europa ha colpe spaventose, ipocrisia a non finire. Quando ha perso quota politica militare, è diventata buona di animo. Adesso alcuni personaggi pericolosi, soprattutto Merz, a suo modo il povero Macron, poi i volenterosi di Starmer che è uscito dall’Europa ma di fatto comanda sulla Ue, hanno ripreso la voglia di fare politica guerresca in proprio. Quindi, se c’è una caratteristica dell’Europa, è proprio quella di provocare guerre”.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/09/canfora-russia-germania-merz-ucraina-europa-meloni/8056197/
    DA ASCOLTARE con molta ATTENZIONE. MASSIMA DIFFUSIONE! "Merz è un personaggio molto pericoloso. Quello che non riuscì a Hitler con l'atomica potrebbe riuscire a lui". L'analisi di Luciano Canfora - Video Canfora: “La Russia non ha mai attaccato l’Occidente. È sempre stata invasa” - Video A Battitori liberi, su Radio Cusano Campus, lo storico Luciano Canfora traccia una lettura di lungo periodo del conflitto tra Mosca e Kiev, muovendo dalla genesi della Russia sovietica fino agli equilibri attuali. “Il panorama più ampio si può ricavare anche dall’esperienza del secolo precedente – afferma Canfora – Quando nacque la Russia sovietica nel ’18, praticamente si cercò di strangolarla in culla. Ci fu l’intervento militare inglese, francese, cecoslovacco, anche un pugno di italiani». Lo storico spiega che la Russia sopravvisse a quell’assedio iniziale grazie anche al presidente americano Woodrow Wilson, che cercò un compromesso per evitare una nuova guerra mondiale. Ma l’accerchiamento occidentale proseguì per decenni: “La Russia fu riconosciuta tardi, molto tardi. L’Italia e l’Inghilterra nel 1924, gli Stati Uniti molto dopo”. La seconda guerra mondiale segna una svolta. “Nel 1941 arriva l’attacco proditorio tedesco. La Russia reagisce in maniera corale, nazionale. Al termine del conflitto ottiene un punto fermo, una cintura di sicurezza intorno ai propri confini“. Canfora sottolinea che la Russia ha una lunga memoria storica delle invasioni: “Da Bonaparte nel 1800, da Pietro il Grande nel 1700. È sempre stata invasa da Occidente”. Fu il patto di sicurezza ottenuto dopo il 1945 a rappresentare una risposta a quella storia. Dopo il crollo dell’Urss, “non come statualità, ma come impalcatura politica”, la Nato, “per iniziativa essenzialmente americana”, si espande verso Est. “Ha pensato di mangiare tutto lo spazio intermedio arrivando fino ai confini“. Per Canfora, “la causa del conflitto Russia–Ucraina è quella lì”. E aggiunge: “La soluzione verrà quando si capirà che un nuovo ordine comporta una cintura di sicurezza che separi dei corpi tendenti al conflitto. Questo è il punto. Avverrà domani? Avverrà tra un mese? Questo non lo sappiamo”. Il focus si sposta sulla Germania. “L’elemento nuovo, preoccupante, è la Germania di Merz – puntualizza lo storico – L’attuale Germania, dopo la vittoria del cancelliere Merz, rappresenta la parte più conservatrice della Cdu”. Canfora cita le parole del leader tedesco: “Avremo in Germania il più potente esercito di tutta l’Europa”. E commenta: “Non escludo che, come ha fatto Israele, che si è impadronita della bomba atomica senza averne il permesso, anche la Germania voglia arrivare a questo. Quello che non riuscì a fare Hitler, perché non arrivò a tempo a fare l’atomica, potrebbe riuscire a Merz “. Canfora considera Merz “un pericolo“, perché “è un convinto sostenitore dell’egemonia tedesca sull’Europa“. Il mezzo è una propaganda allarmistica: “Consiste nel dire che esiste il pericolo russo. Se conoscesse la storia, saprebbe che la Russia non ha mai attaccato a Occidente in tutti i suoi secoli di storia. Quella di Merz è una menzogna spudorata che mira ad accentuare la tensione fino ai limiti che potrebbero diventare insostenibili». Canfora definisce “stravagante” e “paradossale” la posizione del governo Meloni: “Guarda contemporaneamente all’America e alla Germania. Sarebbe auspicabile seguire le vampate pacifiste di Trump, ammesso che riesca a fare qualcosa, cosa che l’Europa non vuole”. Per questo, osserva, “non si può essere contemporaneamente amici di Trump, che vuole arrivare ad accordi di pace, e amici di Merz, che vuole riarmarci fino ai denti. È una politica contraddittoria”. Quando il conduttore Savino Balzano gli chiede conto del doppiopesismo nei confronti di Russia e Israele, in particolare del capo dello Stato Sergio Mattarella, Canfora risponde: “Se la memoria non mi inganna, il nostro presidente della Repubblica era ministro della Difesa nel governo D’Alema, nel 1999, che partecipò all’attacco assolutamente ingiustificato contro la Jugoslavia“. Ricorda i bombardamenti su Belgrado e sottolinea: “Anche allora fu violato il cosiddetto principio del diritto internazionale“. Il suggerimento di Canfora a Mattarella è lapidario: “Consiglio memoria, coerenza e autocritica“. Infine, sull’identità geopolitica del continente, lo storico ricorda: “L’Europa non è mai stata un posto proteso alla pace, l’Europa ha provocato ben due guerre mondiali, una sull’altra, la seconda peggio della prima, sostanzialmente per spinta imperialistica, violenta. Nella prima guerra mondiale addirittura si volevano spartire il mondo togliendo spazio alla Germania e dandolo all’Inghilterra e alla Francia”. La conclusione di Canfora è tranchant: “L’Europa ha colpe spaventose, ipocrisia a non finire. Quando ha perso quota politica militare, è diventata buona di animo. Adesso alcuni personaggi pericolosi, soprattutto Merz, a suo modo il povero Macron, poi i volenterosi di Starmer che è uscito dall’Europa ma di fatto comanda sulla Ue, hanno ripreso la voglia di fare politica guerresca in proprio. Quindi, se c’è una caratteristica dell’Europa, è proprio quella di provocare guerre”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/09/canfora-russia-germania-merz-ucraina-europa-meloni/8056197/
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    Canfora: “La Russia non ha mai attaccato l’Occidente. È sempre stata invasa” - Video
    "Merz è un personaggio molto pericoloso. Quello che non riuscì a Hitler con l'atomica potrebbe riuscire a lui". L'analisi di Luciano Canfora - Video
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  • Il documentario che non vedrete mai in tv

    Cosa succede quando la salute pubblica viene sacrificata sull'altare del profitto?
    “Sistema Malato" è un viaggio senza filtri nel lato oscuro della sanità italiana e internazionale. Un racconto documentato che svela scandali, conflitti d’interesse e connivenze tra politica, industria farmaceutica e istituzioni sanitarie.
    Attraverso immagini di repertorio, testimonianze e dati ufficiali, il documentario ricostruisce decenni di abusi e silenzi: dal caso Poggiolini-De Lorenzo negli anni ’90 alla gestione del Covid-19, passando per il decreto Lorenzin, il ruolo di GAVI e il peso crescente delle lobby farmaceutiche.
    Un’inchiesta che non si limita a denunciare, ma invita lo spettatore a riflettere: chi decide davvero sulle nostre cure? Possiamo ancora fidarci del sistema sanitario? E soprattutto: esiste una via d’uscita? ⛔️

    È da circa 6 mesi che lavoro a questo documentario. Ora è vostro!

    L'avevo promesso: non ci fermeremo finché non verrà fatta Verità e Giustizia.

    https://www.youtube.com/watch?v=pDRMmNZ1qL8
    Il documentario che non vedrete mai in tv πŸ“Ί ❌ Cosa succede quando la salute pubblica viene sacrificata sull'altare del profitto? “Sistema Malato" è un viaggio senza filtri nel lato oscuro della sanità italiana e internazionale. Un racconto documentato che svela scandali, conflitti d’interesse e connivenze tra politica, industria farmaceutica e istituzioni sanitarie. Attraverso immagini di repertorio, testimonianze e dati ufficiali, il documentario ricostruisce decenni di abusi e silenzi: dal caso Poggiolini-De Lorenzo negli anni ’90 alla gestione del Covid-19, passando per il decreto Lorenzin, il ruolo di GAVI e il peso crescente delle lobby farmaceutiche. Un’inchiesta che non si limita a denunciare, ma invita lo spettatore a riflettere: chi decide davvero sulle nostre cure? Possiamo ancora fidarci del sistema sanitario? E soprattutto: esiste una via d’uscita? ⛔️ È da circa 6 mesi che lavoro a questo documentario. Ora è vostro! L'avevo promesso: non ci fermeremo finché non verrà fatta Verità e Giustizia. πŸ“Œ https://www.youtube.com/watch?v=pDRMmNZ1qL8
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  • Dottor Massimo Orlandini: Presentazione Patto Internazionale Sanitari Cittadini - MASSIMA DIFFUSIONE!

    https://www.youtube.com/watch?v=5kBKPvrOafo

    Per maggiori informazioni: https://www.pattointernazionale.org/
    Dottor Massimo Orlandini: Presentazione Patto Internazionale Sanitari Cittadini - MASSIMA DIFFUSIONE! https://www.youtube.com/watch?v=5kBKPvrOafo Per maggiori informazioni: https://www.pattointernazionale.org/
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  • Cominciamo un colloquio con medici e cittadini che condividono gli obiettivi di Patto Internazionale. MASSIMA DIFFUSIONE!

    Alleghiamo un articolo di Andrea Caldart che documenta in modo esemplare come gli Ordini Professionali Sanitari obbediscano alla politica e non ai valori eterni del codice deontologico.

    L’impegno prioritario di Patto Internazionale rimane quello di modificare per legge l’attuale modalità antidemocratica di elezione dei vertici ordinistici e la perpetuazione delle cariche.

    Il silenzio dell’Ordine: quando il confronto tra medici diventa un tabù

    In un’epoca in cui la medicina dovrebbe essere guidata dal confronto, dalla scienza empirica e dall’etica, ciò che più ha colpito negli ultimi cinque anni è stata l’assenza di umanità. Il confronto tra medici, pilastro fondamentale della crescita professionale e scientifica, è stato sistematicamente ostacolato, quando non punito. Eppure, solo dal dialogo, anche tra visioni diverse, possono nascere progresso, consapevolezza e tutela della salute dei pazienti.

    Avremmo voluto rivolgere delle domande al Dr. Filippo Anelli, Presidente della FNOMCeO, per ascoltare la sua versione sulla gestione degli Ordini dei Medici in questi ultimi anni. Ma l’unica risposta arrivata è stata quella dell’ufficio stampa: “Il Presidente non può al momento rispondere all’intervista”.

    Un silenzio che pesa, che allarma, e che lascia spazio a interrogativi legittimi.

    Negli ultimi cinque anni, migliaia di medici in Italia hanno subito procedimenti disciplinari che sembrano avere una matrice più politica che deontologica. I casi emblematici, come quello del Dr. Giuseppe Barbaro, mostrano come il semplice esercizio critico della professione sia stato spesso sanzionato, non sulla base di errori clinici, ma per l’interpretazione politica del Codice Deontologico.

    Il riferimento va in particolare all’art. 4 relativo alla libertà ed indipendenza del medico e dell’art. 58 del Codice, che regola i rapporti tra colleghi, invitando al rispetto delle competenze e alla possibilità del dissenso.

    Invece, in molti casi, è bastata una prescrizione non allineata al pensiero dominante, una diagnosi attenta alla singola storia clinica del paziente, l’invito alla prudenza, per far scattare procedimenti sanzionatori. Tutto questo in aperta violazione anche dell’art. 13, che tutela il diritto del paziente a essere informato in modo completo e veritiero, degli art. 15, 22 e 23 che dovrebbero garantire le cure precoci e la continuità di cura con farmaci efficaci, e degli articoli 45 e 48, che trattano in modo specifico i farmaci genici e sperimentali, imponendo rigore e valutazione caso per caso.

    Soprattutto in merito alla gestione terapeutica del Covid-19, il dibattito è stato schiacciato da una narrazione univoca. Parlare di “vaccino sicuro ed efficace” senza confronto sui dati reali, quando la scheda tecnica ha subito 18 revisioni e lo stesso farmaco era in fase sperimentale, è apparso non solo riduttivo ma irrispettoso verso il metodo scientifico. Allo stesso modo, l’imposizione della “tachipirina e vigile attesa” come linea guida, anziché come opzione, ha escluso ogni possibilità di ricorso alle terapie domiciliari precoci, molte delle quali si sono rivelate clinicamente efficaci e per le quali molte persone hanno avuto salva la propria vita.

    Il vero nodo è deontologico: rifiutare il confronto tra colleghi, in virtù delle norme citate, è già una violazione dei principi che regolano la professione. Invece è stato permesso ad opinionisti “tele-virologi”, di monopolizzare l’informazione medica, senza contraddittorio, mentre i medici che portavano dati clinici venivano zittiti e, molti di loro invece radiati.

    Nel resto del mondo, oggi, molte istituzioni sanitarie stanno facendo autocritica. In Italia, invece, il dibattito è ancora bloccato, e il vertice dell’Ordine dei Medici continua a sottrarsi al confronto. Eppure, è proprio nei momenti di crisi che emerge il vero valore della professione medica: la capacità di ascoltare, di discutere, di rimettere al centro la scienza, ma soprattutto l’essere umano.

    Perché la medicina senza umanità è solo tecnica sterile. E la scienza senza confronto è dogma.

    Andrea Caldart

    https://www.pattointernazionale.org


    Puoi appoggiare il nostro progetto di Verità e Giustizia, diventando sostenitore, se puoi, anche con una piccolissima cifra: IT96O0538712904000004495471 ( specificando libera donazione a sostegno )

    Oppure tramite PayPal : https://www.pattointernazionale.org/membership/

    Puoi contattarci a mezzo mail: raffaella.laghi@pattointernazionale.org
    Cominciamo un colloquio con medici e cittadini che condividono gli obiettivi di Patto Internazionale. MASSIMA DIFFUSIONE! Alleghiamo un articolo di Andrea Caldart che documenta in modo esemplare come gli Ordini Professionali Sanitari obbediscano alla politica e non ai valori eterni del codice deontologico. L’impegno prioritario di Patto Internazionale rimane quello di modificare per legge l’attuale modalità antidemocratica di elezione dei vertici ordinistici e la perpetuazione delle cariche. Il silenzio dell’Ordine: quando il confronto tra medici diventa un tabù In un’epoca in cui la medicina dovrebbe essere guidata dal confronto, dalla scienza empirica e dall’etica, ciò che più ha colpito negli ultimi cinque anni è stata l’assenza di umanità. Il confronto tra medici, pilastro fondamentale della crescita professionale e scientifica, è stato sistematicamente ostacolato, quando non punito. Eppure, solo dal dialogo, anche tra visioni diverse, possono nascere progresso, consapevolezza e tutela della salute dei pazienti. Avremmo voluto rivolgere delle domande al Dr. Filippo Anelli, Presidente della FNOMCeO, per ascoltare la sua versione sulla gestione degli Ordini dei Medici in questi ultimi anni. Ma l’unica risposta arrivata è stata quella dell’ufficio stampa: “Il Presidente non può al momento rispondere all’intervista”. Un silenzio che pesa, che allarma, e che lascia spazio a interrogativi legittimi. Negli ultimi cinque anni, migliaia di medici in Italia hanno subito procedimenti disciplinari che sembrano avere una matrice più politica che deontologica. I casi emblematici, come quello del Dr. Giuseppe Barbaro, mostrano come il semplice esercizio critico della professione sia stato spesso sanzionato, non sulla base di errori clinici, ma per l’interpretazione politica del Codice Deontologico. Il riferimento va in particolare all’art. 4 relativo alla libertà ed indipendenza del medico e dell’art. 58 del Codice, che regola i rapporti tra colleghi, invitando al rispetto delle competenze e alla possibilità del dissenso. Invece, in molti casi, è bastata una prescrizione non allineata al pensiero dominante, una diagnosi attenta alla singola storia clinica del paziente, l’invito alla prudenza, per far scattare procedimenti sanzionatori. Tutto questo in aperta violazione anche dell’art. 13, che tutela il diritto del paziente a essere informato in modo completo e veritiero, degli art. 15, 22 e 23 che dovrebbero garantire le cure precoci e la continuità di cura con farmaci efficaci, e degli articoli 45 e 48, che trattano in modo specifico i farmaci genici e sperimentali, imponendo rigore e valutazione caso per caso. Soprattutto in merito alla gestione terapeutica del Covid-19, il dibattito è stato schiacciato da una narrazione univoca. Parlare di “vaccino sicuro ed efficace” senza confronto sui dati reali, quando la scheda tecnica ha subito 18 revisioni e lo stesso farmaco era in fase sperimentale, è apparso non solo riduttivo ma irrispettoso verso il metodo scientifico. Allo stesso modo, l’imposizione della “tachipirina e vigile attesa” come linea guida, anziché come opzione, ha escluso ogni possibilità di ricorso alle terapie domiciliari precoci, molte delle quali si sono rivelate clinicamente efficaci e per le quali molte persone hanno avuto salva la propria vita. Il vero nodo è deontologico: rifiutare il confronto tra colleghi, in virtù delle norme citate, è già una violazione dei principi che regolano la professione. Invece è stato permesso ad opinionisti “tele-virologi”, di monopolizzare l’informazione medica, senza contraddittorio, mentre i medici che portavano dati clinici venivano zittiti e, molti di loro invece radiati. Nel resto del mondo, oggi, molte istituzioni sanitarie stanno facendo autocritica. In Italia, invece, il dibattito è ancora bloccato, e il vertice dell’Ordine dei Medici continua a sottrarsi al confronto. Eppure, è proprio nei momenti di crisi che emerge il vero valore della professione medica: la capacità di ascoltare, di discutere, di rimettere al centro la scienza, ma soprattutto l’essere umano. Perché la medicina senza umanità è solo tecnica sterile. E la scienza senza confronto è dogma. Andrea Caldart https://www.pattointernazionale.org Puoi appoggiare il nostro progetto di Verità e Giustizia, diventando sostenitore, se puoi, anche con una piccolissima cifra: IT96O0538712904000004495471 ( specificando libera donazione a sostegno ) Oppure tramite PayPal : https://www.pattointernazionale.org/membership/ Puoi contattarci a mezzo mail: raffaella.laghi@pattointernazionale.org
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  • Buongiorno un ***** :

    Le principali notizie riguardano gli attacchi degli Stati Uniti contro l'Iran .

    Azioni degli Stati Uniti:

    Tre impianti nucleari iraniani sono stati attaccati. Trump ha affermato che uno degli aerei ha sganciato un "carico completo di bombe" sull'impianto di arricchimento dell'uranio di Fordow;

    sono stati effettuati attacchi anche contro obiettivi a Natanz e Isfahan;

    Furono schierati bombardieri B-2, furono utilizzati bunker buster e missili da crociera Tomahawk;

    L'attacco, secondo Trump, è stato "un grande successo". Ha affermato che i principali impianti iraniani di arricchimento dell'uranio sono stati completamente distrutti;

    Washington ha contattato l'Iran per informarlo che stava pianificando solo attacchi di precisione e non un cambio di regime a Teheran, ha riportato la CBS;

    Gli Stati Uniti sono pronti a colpire di nuovo se il problema non viene risolto. Trump ha minacciato Teheran di "tragedie molto più gravi" se non si raggiunge la pace;

    La CNN scrive che alcuni esponenti repubblicani di spicco del Congresso degli Stati Uniti erano stati informati in anticipo degli attacchi contro gli impianti nucleari iraniani, ma i democratici non ne erano a conoscenza.

    La risposta dell'Iran:

    Teheran si riserva tutte le opzioni possibili per proteggere i propri interessi, ha affermato il capo del Ministero degli Esteri;

    Abbas Araghchi ha sottolineato che gli Stati Uniti hanno violato la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. Questo attacco avrà conseguenze a lungo termine, ha aggiunto;

    Teheran ha richiesto una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite;

    L'Iran "non ha subito gravi danni perché i materiali erano già stati rimossi" dai siti, ha affermato Hassan Abedini, vicedirettore politico della televisione di Stato iraniana;

    Un membro del parlamento iraniano sostiene che il sito di Fordow ha subito solo danni superficiali e può essere ripristinato.

    Reazione globale agli attacchi degli Stati Uniti:

    Le azioni degli Stati Uniti sono state condannate dal Presidente del Cile ;

    Il Ministero degli Esteri colombiano ha invitato gli Stati Uniti e l'Iran a "tornare urgentemente sulla via dei negoziati". Anche il Ministero degli Esteri messicano si è pronunciato a favore del dialogo diplomatico;

    Gli Stati Uniti saranno responsabili delle conseguenze degli attacchi contro l'Iran, minacciati da un membro della leadership Houthi nello Yemen;

    Hamas ha condannato l'attacco degli Stati Uniti agli impianti nucleari iraniani, ha scritto il Times of Israel;

    La decisione di Trump non è stata sostenuta dai senatori americani, tra cui Jack Reed, che ha definito l'attacco un'"avventura su larga scala";

    Il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer ha chiesto risposte a Trump dopo gli attacchi degli Stati Uniti all'Iran.

    Fonte RT
    Buongiorno un cazzo πŸ˜₯: Le principali notizie riguardano gli attacchi degli Stati Uniti contro l'Iran . Azioni degli Stati Uniti: β–ͺ️Tre impianti nucleari iraniani sono stati attaccati. Trump ha affermato che uno degli aerei ha sganciato un "carico completo di bombe" sull'impianto di arricchimento dell'uranio di Fordow; β–ͺ️sono stati effettuati attacchi anche contro obiettivi a Natanz e Isfahan; β–ͺ️Furono schierati bombardieri B-2, furono utilizzati bunker buster e missili da crociera Tomahawk; β–ͺ️L'attacco, secondo Trump, è stato "un grande successo". Ha affermato che i principali impianti iraniani di arricchimento dell'uranio sono stati completamente distrutti; β–ͺ️Washington ha contattato l'Iran per informarlo che stava pianificando solo attacchi di precisione e non un cambio di regime a Teheran, ha riportato la CBS; β–ͺ️Gli Stati Uniti sono pronti a colpire di nuovo se il problema non viene risolto. Trump ha minacciato Teheran di "tragedie molto più gravi" se non si raggiunge la pace; β–ͺ️La CNN scrive che alcuni esponenti repubblicani di spicco del Congresso degli Stati Uniti erano stati informati in anticipo degli attacchi contro gli impianti nucleari iraniani, ma i democratici non ne erano a conoscenza. La risposta dell'Iran: β–ͺ️Teheran si riserva tutte le opzioni possibili per proteggere i propri interessi, ha affermato il capo del Ministero degli Esteri; β–ͺ️Abbas Araghchi ha sottolineato che gli Stati Uniti hanno violato la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. Questo attacco avrà conseguenze a lungo termine, ha aggiunto; β–ͺ️Teheran ha richiesto una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; β–ͺ️L'Iran "non ha subito gravi danni perché i materiali erano già stati rimossi" dai siti, ha affermato Hassan Abedini, vicedirettore politico della televisione di Stato iraniana; β–ͺ️Un membro del parlamento iraniano sostiene che il sito di Fordow ha subito solo danni superficiali e può essere ripristinato. Reazione globale agli attacchi degli Stati Uniti: β–ͺ️Le azioni degli Stati Uniti sono state condannate dal Presidente del Cile ; β–ͺ️Il Ministero degli Esteri colombiano ha invitato gli Stati Uniti e l'Iran a "tornare urgentemente sulla via dei negoziati". Anche il Ministero degli Esteri messicano si è pronunciato a favore del dialogo diplomatico; β–ͺ️Gli Stati Uniti saranno responsabili delle conseguenze degli attacchi contro l'Iran, minacciati da un membro della leadership Houthi nello Yemen; β–ͺ️ Hamas ha condannato l'attacco degli Stati Uniti agli impianti nucleari iraniani, ha scritto il Times of Israel; β–ͺ️La decisione di Trump non è stata sostenuta dai senatori americani, tra cui Jack Reed, che ha definito l'attacco un'"avventura su larga scala"; β–ͺ️Il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer ha chiesto risposte a Trump dopo gli attacchi degli Stati Uniti all'Iran. Fonte RT
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  • Presentato in Tribunale dell’Unione Europea ricorso di annullamento dell’autorizzazione della sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’RNA autoamplificante, con richiesta di provvedimento cautelare. MASSIMA DIFFUSIONE!
    Il 9 giugno 2025, nella mia funzione istituzionale di membro del Consiglio Provinciale del Sudtirolo/Alto Adige, ho presentato al Tribunale dell’Unione Europea un ricorso di annullamento ai sensi dell’articolo 263 TFUE contro la decisione della Commissione europea del 12 febbraio 2025 con cui è stata autorizzata come “vaccino”-Covid-19 la sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’ingegneria genetica e costituita da RNA auto-amplificante.
    L’autorizzazione di KOSTAIVE è stata concessa senza che fossero stati effettuati studi essenziali per le sostanze basate sull’ingegneria genetica.
    Per KOSTAIVE non sono stati studiati né esclusi la genotossicità, la carcinogenicità, la mutagenicità (alterazione del DNA), né la trasmissibilità all’ambiente.
    Ciò è stato possibile perché nel 2009 la Commissione europea, sotto la presidenza di Josè Emanuel Barroso, ha escluso le sostanze dichiarate formalmente come “vaccini contro le malattie infettive” dall’applicazione delle severe norme di autorizzazione previste per i prodotti di terapia genica, a seguito dell’intervento dell’industria farmaceutica.
    I dettagli e i documenti relativi a questo procedimento criminale sono contenuti nel ricorso di annullamento.
    Non sorprende, quindi, che l’allora presidente della Commissione europea Barroso sia ora i CEO dell’alleanza per i vaccini GAVI e quindi il massimo lobbista dell’industria dei vaccini.
    Il KOSTAIVE comporta gravi rischi per la salute e la vita della popolazione dell’UE. Già dal foglietto illustrativo emerge che esiste il rischio di miocardite e pericardite.
    Esperti in posizioni istituzionali, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, temono che l’RNA auto-amplificante di KOSTAIVE possa essere trasmesso attraverso vescicole extracellulari (EV) all’intero ambiente, e dunque anche alle persone non trattate con KOSTAIVE e a tutti gli animali (le EV non conoscono barriere di specie).
    Il rispettivo articolo scientifico pubblicato dal dott. Maurizio Federico (e finanziato dal Ministero della Salute) è stato allegato come doc. 6 al ricorso di annullamento.
    Pertanto, il principio della necessità del libero consenso al trattamento farmacologico, sancito dal diritto internazionale, dal diritto dell’Unione Europea e dalle Carte Costituzionali degli Stati membri dell’Unione Europea, è stato di fatto abolito dalla Commissione Europea con l’autorizzazione di questa pericolosa sostanza sperimentale geneticamente modificata con rilevanza penale!
    I motivi per cui in questo caso ogni singolo cittadino dell’UE ha la legittimazione ad agire dinanzi al Tribunale europeo sono riportati in dettaglio nel ricorso di annullamento.
    Data l’estrema urgenza della questione (è in gioco la salute e la vita di tutti i cittadini dell’UE!), è stata presentata anche un’istanza di provvedimento cautelare e la richiesta per l’adozione del procedimento accelerato.
    I cittadini dell’UE, rappresentati da avvocati, possono partecipare al procedimento, che pende con T-375/27, in qualità di intervenienti.

    Lawsuit Filed at the European Union Court to Annul Authorization of the Highly Dangerous Experimental Substance KOSTAIVE-Zapomeran, Based on Self-Amplifying RNA, with Request for Interim Measures

    On June 9, 2025, in my official capacity as a member of the Provincial Council of South Tyrol/Alto Adige, I filed an annulment lawsuit under Article 263 TFEU at the Court of Justice of the European Union against the European Commission’s decision of February 12, 2025, which authorized the experimental substance KOSTAIVE-Zapomeran—a genetically engineered, self-amplifying RNA-based product—as a "Covid-19 vaccine."

    The authorization of KOSTAIVE was granted **without conducting essential studies required for genetically engineered substances.
    For **KOSTAIVE, genotoxicity, carcinogenicity, mutagenicity (DNA alteration), and environmental transmission were neither studied nor ruled out.

    This was possible because, in 2009, under the presidency of José Manuel Barroso, the European Commission excluded substances formally declared as "vaccines against infectious diseases" from the strict authorization rules applied to gene therapy products, following pressure from the pharmaceutical industry.
    The details and documents regarding this criminal proceeding are included in the annulment lawsuit.

    Unsurprisingly, the former European Commission President Barroso is now the CEO of the vaccine alliance GAVI and thus the top lobbyist for the vaccine industry.

    KOSTAIVE poses serious risks to the health and lives of EU citizens. Even the package leaflet acknowledges the risk of myocarditis and pericarditis.

    Experts in institutional positions, such as the Director of the National Center for Global Health at the Italian National Health Institute (Istituto Superiore di Sanità), fear that the self-amplifying RNA in KOSTAIVE could be transmitted through extracellular vesicles (EVs) to the entire environment, including people not treated with KOSTAIVE and all animals (since EVs do not respect species barriers).

    The scientific article published by Dr. Maurizio Federico (and funded by the Italian Ministry of Health) was attached as Document 6 to the annulment lawsuit.

    Thus, the principle of free and informed consent to medical treatment, enshrined in international law, EU law, and the constitutions of EU member states, has been effectively abolished by the European Commission** through the authorization of this dangerous, genetically modified experimental substance, which carries potential criminal liability!

    The reasons why every single EU citizen has standing to bring this case before the European Court are detailed in the annulment lawsuit.

    Given the extreme urgency of the matter (the health and lives of all EU citizens are at stake!), a request for interim measures and an expedited procedure has also been filed.

    EU citizens, represented by lawyers, can join the proceedings (Case T-375/27) as interveners.

    https://www.renate-holzeisen.eu/it/presentato-ricorso-di-annullamento-dellautorizzazione-come-vaccino-della-sostanza-sperimentale-kostaive-zapomeran-con-istanza-cautelare/?amp=1
    ‼️Presentato in Tribunale dell’Unione Europea ricorso di annullamento dell’autorizzazione della sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’RNA autoamplificante, con richiesta di provvedimento cautelare. MASSIMA DIFFUSIONE! Il 9 giugno 2025, nella mia funzione istituzionale di membro del Consiglio Provinciale del Sudtirolo/Alto Adige, ho presentato al Tribunale dell’Unione Europea un ricorso di annullamento ai sensi dell’articolo 263 TFUE contro la decisione della Commissione europea del 12 febbraio 2025 con cui è stata autorizzata come “vaccino”-Covid-19 la sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull’ingegneria genetica e costituita da RNA auto-amplificante. L’autorizzazione di KOSTAIVE è stata concessa senza che fossero stati effettuati studi essenziali per le sostanze basate sull’ingegneria genetica. Per KOSTAIVE non sono stati studiati né esclusi la genotossicità, la carcinogenicità, la mutagenicità (alterazione del DNA), né la trasmissibilità all’ambiente. Ciò è stato possibile perché nel 2009 la Commissione europea, sotto la presidenza di Josè Emanuel Barroso, ha escluso le sostanze dichiarate formalmente come “vaccini contro le malattie infettive” dall’applicazione delle severe norme di autorizzazione previste per i prodotti di terapia genica, a seguito dell’intervento dell’industria farmaceutica. I dettagli e i documenti relativi a questo procedimento criminale sono contenuti nel ricorso di annullamento. Non sorprende, quindi, che l’allora presidente della Commissione europea Barroso sia ora i CEO dell’alleanza per i vaccini GAVI e quindi il massimo lobbista dell’industria dei vaccini. Il KOSTAIVE comporta gravi rischi per la salute e la vita della popolazione dell’UE. Già dal foglietto illustrativo emerge che esiste il rischio di miocardite e pericardite. Esperti in posizioni istituzionali, come il direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale presso l’Istituto Superiore di Sanità, temono che l’RNA auto-amplificante di KOSTAIVE possa essere trasmesso attraverso vescicole extracellulari (EV) all’intero ambiente, e dunque anche alle persone non trattate con KOSTAIVE e a tutti gli animali (le EV non conoscono barriere di specie). Il rispettivo articolo scientifico pubblicato dal dott. Maurizio Federico (e finanziato dal Ministero della Salute) è stato allegato come doc. 6 al ricorso di annullamento. Pertanto, il principio della necessità del libero consenso al trattamento farmacologico, sancito dal diritto internazionale, dal diritto dell’Unione Europea e dalle Carte Costituzionali degli Stati membri dell’Unione Europea, è stato di fatto abolito dalla Commissione Europea con l’autorizzazione di questa pericolosa sostanza sperimentale geneticamente modificata con rilevanza penale! I motivi per cui in questo caso ogni singolo cittadino dell’UE ha la legittimazione ad agire dinanzi al Tribunale europeo sono riportati in dettaglio nel ricorso di annullamento. Data l’estrema urgenza della questione (è in gioco la salute e la vita di tutti i cittadini dell’UE!), è stata presentata anche un’istanza di provvedimento cautelare e la richiesta per l’adozione del procedimento accelerato. I cittadini dell’UE, rappresentati da avvocati, possono partecipare al procedimento, che pende con T-375/27, in qualità di intervenienti. ‼️Lawsuit Filed at the European Union Court to Annul Authorization of the Highly Dangerous Experimental Substance KOSTAIVE-Zapomeran, Based on Self-Amplifying RNA, with Request for Interim Measures On June 9, 2025, in my official capacity as a member of the Provincial Council of South Tyrol/Alto Adige, I filed an annulment lawsuit under Article 263 TFEU at the Court of Justice of the European Union against the European Commission’s decision of February 12, 2025, which authorized the experimental substance KOSTAIVE-Zapomeran—a genetically engineered, self-amplifying RNA-based product—as a "Covid-19 vaccine." The authorization of KOSTAIVE was granted **without conducting essential studies required for genetically engineered substances. For **KOSTAIVE, genotoxicity, carcinogenicity, mutagenicity (DNA alteration), and environmental transmission were neither studied nor ruled out. This was possible because, in 2009, under the presidency of José Manuel Barroso, the European Commission excluded substances formally declared as "vaccines against infectious diseases" from the strict authorization rules applied to gene therapy products, following pressure from the pharmaceutical industry. The details and documents regarding this criminal proceeding are included in the annulment lawsuit. Unsurprisingly, the former European Commission President Barroso is now the CEO of the vaccine alliance GAVI and thus the top lobbyist for the vaccine industry. KOSTAIVE poses serious risks to the health and lives of EU citizens. Even the package leaflet acknowledges the risk of myocarditis and pericarditis. Experts in institutional positions, such as the Director of the National Center for Global Health at the Italian National Health Institute (Istituto Superiore di Sanità), fear that the self-amplifying RNA in KOSTAIVE could be transmitted through extracellular vesicles (EVs) to the entire environment, including people not treated with KOSTAIVE and all animals (since EVs do not respect species barriers). The scientific article published by Dr. Maurizio Federico (and funded by the Italian Ministry of Health) was attached as Document 6 to the annulment lawsuit. Thus, the principle of free and informed consent to medical treatment, enshrined in international law, EU law, and the constitutions of EU member states, has been effectively abolished by the European Commission** through the authorization of this dangerous, genetically modified experimental substance, which carries potential criminal liability! The reasons why every single EU citizen has standing to bring this case before the European Court are detailed in the annulment lawsuit. Given the extreme urgency of the matter (the health and lives of all EU citizens are at stake!), a request for interim measures and an expedited procedure has also been filed. EU citizens, represented by lawyers, can join the proceedings (Case T-375/27) as interveners. https://www.renate-holzeisen.eu/it/presentato-ricorso-di-annullamento-dellautorizzazione-come-vaccino-della-sostanza-sperimentale-kostaive-zapomeran-con-istanza-cautelare/?amp=1
    WWW.RENATE-HOLZEISEN.EU
    Presentato ricorso di annullamento dell’autorizzazione come “vaccino” della sostanza sperimentale KOSTAIVE-Zapomeran con istanza cautelare - Renate Holzeisen
    Presentato in Tribunale dell’Unione Europea ricorso di annullamento dell'autorizzazione della sostanza sperimentale altamente pericolosa KOSTAIVE-Zapomeran, basata sull'RNA autoamplificante, con richiesta di provvedimento cautelare
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  • Fiamma Nirenstein su Il Giornale di oggi .
    Secondo Nirenstein è infine giunto il tanto auspicato momento della resa dei conti : la grande svolta per Israele.
    Ha rivolto un appello ai giovani dell' Iran affinché sappiano scorgere in questo momento i segni dei tempi e coerentemente insorgano contro << il potere più liberticida che esista al mondo>> .
    [ non si riferisce ad Israele , tranquilli ] .
    << I crimini, sottolinea Nirenstein, contro il popolo dell' Iran sono passati sotto silenzio.....nel corso dei decenni la hybris del potere degli Ayatollah è diventata quella di un disegno che mira a piegare il mondo per mezzo di alleanze potenti come quella con la Russia e, più nascostamente, con la Cina....Si è avvalso di proxy come gli Hezbollah e gli Houthi, entrambi entusiasti di essere stati adottati da un Iran potente e prossimo ad essere sulla strada della bomba atomica con la quale completare il lavoro dell' Islam che mira ad uccidere gli ebrei e conquistare il mondo......Pensava Khamenei che mai nessuno avrebbe avuto il coraggio di sfidare l' Iran. Invece, il cielo si è rovesciato..... Netanyahu con un suo messaggio ha cercato di indicare una nuova strada di amicizia col popolo dell' Iran, spiegando ad esso che può nascere un mondo di collaborazione internazionale e di amicizia, un futuro privo di odio.... Israele ha capito che il momento era fatale: o la bomba atomica o intervenire adesso>>
    Così Fiamma Nirenstein.
    Insomma, sembra voler dire....: .."Avanti tutta Israele, il futuro è tuo. Niente, nulla, nessuno può arrestare il tuo cammino. Dinnanzi a te solo delle innocue rimostranze verbali che nulla possono nuocere ai tuoi disegni!"
    Da gran tempo una gran parte degli ebrei hanno rinnegato i tre obblighi che la legge ebraica [ halakha ] impone loro affinché abbiano a convivere pacificamente e in concordia con lo Stato presso il quale decidono di dimorare:
    * Obbedire alle leggi dello Stato
    * Pagare le tasse
    * Non creare torbidi, sobillazioni, laddove si prende dimora e portare rispetto per la vita e la proprietà altrui .
    Secondo le Sacre Scritture ebraiche l' ebreo non deve aspirare, tantomeno edificarlo uno Stato, bensì attendere la venuta del Messia, nel frattempo dimorare presso qualsivoglia Stato ottemperando ai tre obblighi.
    Fiamma Nirenstein su Il Giornale di oggi . Secondo Nirenstein è infine giunto il tanto auspicato momento della resa dei conti : la grande svolta per Israele. Ha rivolto un appello ai giovani dell' Iran affinché sappiano scorgere in questo momento i segni dei tempi e coerentemente insorgano contro << il potere più liberticida che esista al mondo>> . [ non si riferisce ad Israele , tranquilli ] . << I crimini, sottolinea Nirenstein, contro il popolo dell' Iran sono passati sotto silenzio.....nel corso dei decenni la hybris del potere degli Ayatollah è diventata quella di un disegno che mira a piegare il mondo per mezzo di alleanze potenti come quella con la Russia e, più nascostamente, con la Cina....Si è avvalso di proxy come gli Hezbollah e gli Houthi, entrambi entusiasti di essere stati adottati da un Iran potente e prossimo ad essere sulla strada della bomba atomica con la quale completare il lavoro dell' Islam che mira ad uccidere gli ebrei e conquistare il mondo......Pensava Khamenei che mai nessuno avrebbe avuto il coraggio di sfidare l' Iran. Invece, il cielo si è rovesciato..... Netanyahu con un suo messaggio ha cercato di indicare una nuova strada di amicizia col popolo dell' Iran, spiegando ad esso che può nascere un mondo di collaborazione internazionale e di amicizia, un futuro privo di odio.... Israele ha capito che il momento era fatale: o la bomba atomica o intervenire adesso>> Così Fiamma Nirenstein. Insomma, sembra voler dire....: .."Avanti tutta Israele, il futuro è tuo. Niente, nulla, nessuno può arrestare il tuo cammino. Dinnanzi a te solo delle innocue rimostranze verbali che nulla possono nuocere ai tuoi disegni!" Da gran tempo una gran parte degli ebrei hanno rinnegato i tre obblighi che la legge ebraica [ halakha ] impone loro affinché abbiano a convivere pacificamente e in concordia con lo Stato presso il quale decidono di dimorare: * Obbedire alle leggi dello Stato * Pagare le tasse * Non creare torbidi, sobillazioni, laddove si prende dimora e portare rispetto per la vita e la proprietà altrui . Secondo le Sacre Scritture ebraiche l' ebreo non deve aspirare, tantomeno edificarlo uno Stato, bensì attendere la venuta del Messia, nel frattempo dimorare presso qualsivoglia Stato ottemperando ai tre obblighi.
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  • LA PRESA per I FONDELLI INFINITA!!! MI RICORDA LA VICENDA dei VACCINI e degli SMS spariti sul più grande contratto firmato dalla Commissione Europea!
    La Commissione Ue: "Non finanziamo progetti militari impiegati a Gaza"
    L'inchiesta rivela come il colosso delle armi israeliano IAI abbia ottenuto fondi europei acquisendo una società greca. Il M5S presenta un'interrogazione urgente a Bruxelles...

    “La Commissione non finanzia alcun progetto militare impiegato nel conflitto a Gaza“. Da Bruxelles arriva la risposta all’inchiesta giornalistica di Investigative Europe e del consorzio greco Reporters United, secondo la quale l’Ue, attraverso il Fondo europeo per la difesa, ha finanziato il colosso delle armi israeliano Israeli Aerospace Industries. “Il Fondo europeo per la difesa – ha replicato un portavoce di Palazzo Berlaymont nel corso del consueto incontro con la stampa – è saldamente radicato nei valori dell’Ue e nel diritto internazionale”. E ha poi aggiunto che la Commissione valuta anche l’aspetto etico per ciascun progetto del Fondo, inclusi i casi portati all’attenzione mediatica dal consorzio investigativo relativi all’acquisizione parziale dell’azienda greca di armamenti Intracom da parte di quella israeliana Iai e alla fabbricazione di droni. “La valutazione è stata effettuata anche in questo caso specifico”, assicura il portavoce evidenziando che non è stata resa pubblica “per motivi evidenti”, ma che gli standard “sono stati rispettati”.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/11/fondi-ue-armi-israele-commissione-smentisce-gaza/8023071/
    LA PRESA per I FONDELLI INFINITA!!! MI RICORDA LA VICENDA dei VACCINI e degli SMS spariti sul più grande contratto firmato dalla Commissione Europea! La Commissione Ue: "Non finanziamo progetti militari impiegati a Gaza" L'inchiesta rivela come il colosso delle armi israeliano IAI abbia ottenuto fondi europei acquisendo una società greca. Il M5S presenta un'interrogazione urgente a Bruxelles... “La Commissione non finanzia alcun progetto militare impiegato nel conflitto a Gaza“. Da Bruxelles arriva la risposta all’inchiesta giornalistica di Investigative Europe e del consorzio greco Reporters United, secondo la quale l’Ue, attraverso il Fondo europeo per la difesa, ha finanziato il colosso delle armi israeliano Israeli Aerospace Industries. “Il Fondo europeo per la difesa – ha replicato un portavoce di Palazzo Berlaymont nel corso del consueto incontro con la stampa – è saldamente radicato nei valori dell’Ue e nel diritto internazionale”. E ha poi aggiunto che la Commissione valuta anche l’aspetto etico per ciascun progetto del Fondo, inclusi i casi portati all’attenzione mediatica dal consorzio investigativo relativi all’acquisizione parziale dell’azienda greca di armamenti Intracom da parte di quella israeliana Iai e alla fabbricazione di droni. “La valutazione è stata effettuata anche in questo caso specifico”, assicura il portavoce evidenziando che non è stata resa pubblica “per motivi evidenti”, ma che gli standard “sono stati rispettati”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/11/fondi-ue-armi-israele-commissione-smentisce-gaza/8023071/
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    La Commissione Ue: "Non finanziamo progetti militari impiegati a Gaza"
    L'inchiesta rivela come il colosso delle armi israeliano IAI abbia ottenuto fondi europei acquisendo una società greca. Il M5S presenta un'interrogazione urgente a Bruxelles
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  • ROCK SALVATION
    La terza via tra caos e coscienza

    Credo nella via "mediana". Credo nella mediazione e nella ricerca di un equilibrio che oggi ci serve come il pane . E quando dico via mediana, mi riferisco a quell’onda che abbiamo cercato anni fa, chiamata anche “terza via”. No, non è quell'equidistanza democristiana fluttuante che odora di compromessi sterili. Sia chiaro, per i malpensanti.

    E oggi mi fa piacere che questa via del dialogo, questo fragile sentiero d'equilibrio, arrivi ancora una volta dal #Rock. Da chi, dentro al caos creativo, ha saputo sublimare la propria inquietudine in suono e parola. Thom Yorke, come altri poeti del suono – Roger Waters, o in forma più silenziosa Eric Clapton (che sale sul palco con una chitarra palestinese) – oggi ci offre parole che hanno il sapore di un coraggio diverso. Di un equilibrio pensato, sofferto. E io, quelle parole, le sento mie. Le condivido. Le rilancio.

    ❗️Perché no, non sempre nella vita esiste l’obbligo di schierarsi. Non sempre serve scegliere tra una contrada o l’altra, in queste moderne guerre tribali tra vax e no vax, palestinesi e israeliani, russi e ucraini. Sembrano gironi di Champions League della coscienza, con tanto di quote da scommessa pseudocalcistica .
    La vita non è solo dicotomia. Ci vuole coraggio – vero coraggio – per voler (e saper) percorrere la via mediana. Quella in cui i problemi si affrontano con precisione chirurgica, dove si cerca la negoziazione come strumento di civiltà. Una via che tarda ad arrivare perché il mondo, oggi, ha disimparato a praticarla.
    Ed è allora che arte, cultura, e in questo caso il rock sperimentale di chi non ha padroni, tornano a farci da bussola.

    Ecco, le parole di Thom Yorke non sono un j’accuse né un manifesto pacifista da bacheca scolastica. Sono riflessioni lucide, scomode, profondamente umane. Le sue parole riecheggiano proprio quella terza via che rivendichiamo.

    “Spero che per chiunque abbia mai ascoltato una nota della musica della mia band o di qualsiasi altra musica che ho creato nel corso degli anni, o abbia guardato la copertina o letto un qualsiasi testo, sia ovvio che non potrei mai supportare alcuna forma di estremismo o disumanizzazione degli altri.”

    Parole che non si piegano né a slogan né a tifoserie. Yorke lo dice senza infingimenti, quando denuncia l’agire dell’attuale governo israeliano:

    “Penso che Netanyahu e la sua banda di estremisti siano totalmente fuori controllo e debbano essere fermati, e che la comunità internazionale dovrebbe esercitare tutta la pressione possibile su di loro affinché cessino. La loro scusa di autodifesa si è esaurita da tempo ed è stata sostituita da un palese desiderio di prendere il controllo di Gaza e della Cisgiordania permanentemente.”

    “Credo che questa amministrazione ultranazionalista si sia nascosta dietro un popolo terrorizzato e addolorato e lo abbia usato per deviare ogni critica, usando quella paura e quel dolore per promuovere la sua agenda ultranazionalista con conseguenze terribili, come vediamo ora con l'orribile blocco degli aiuti a Gaza.”

    Ma attenzione: non c'è parzialità. Non c'è adesione cieca a una sola parte. Yorke mette sotto lente anche l’altro lato:

    “Allo stesso tempo, l'incondizionato ritornello di Palestina Libera che ci circonda non risponde alla semplice domanda: perché gli ostaggi non sono ancora stati tutti restituiti? Per quale possibile motivo? Perché Hamas ha scelto gli atti davvero orribili del 7 ottobre?”

    “La risposta sembra ovvia, e credo che anche Hamas scelga di nascondersi dietro le sofferenze del suo popolo, in modo altrettanto cinico, per i propri scopi.”

    Yorke non gioca a fare il moderato da talk show. Prende posizione. Ma la sua è una posizione mediana, non neutrale. È il coraggio di chiamare le cose con il loro nome, senza rinunciare alla complessità. Senza cedere alle tifoserie.

    No, non è paraculaggine questa. Né mancanza di coraggio. Tutt’altro.
    Perché è proprio quando ci dividiamo in fazioni d’opinionismo e in sacche di resistenza ideologica, che diventiamo la caricatura di quella pace che diciamo di voler costruire. Anche qui, sui social, tra commenti urlati e condivisioni da tastiera.


    Serve invece il coraggio di guardare in faccia le contraddizioni. Di non avere paura della complessità. Di non cercare scorciatoie morali. Perché la vera pace non è mai un atto di schieramento. È un lavoro chirurgico, continuo, spesso ingrato.
    E non è un caso se anni fa fu un poeta del rock – non un politico – a cantare:
    "Give peace a chance".

    Rock docet.

    #ThomYorke #TheSmile #Radiohead #PeaceNotSides #MusicaImpegnata #RockPoetico #ArteEDialogo #ViaMediana #RockSalvation #NoToExtremism #MusicaChePensa #ThirdWay #StopHamas #StopNetanyahu #TomYorkeQuotes #GivePeaceAChance #MusicForPeace #Palestina #Israele #RockAndPolitics #ThinkBeforeYouShout #Equilibrio
    🎸 ROCK SALVATION 🀘 La terza via tra caos e coscienza πŸŒͺοΈπŸ•ŠοΈ Credo nella via "mediana". Credo nella mediazione e nella ricerca di un equilibrio che oggi ci serve come il pane 🍞. E quando dico via mediana, mi riferisco a quell’onda che abbiamo cercato anni fa, chiamata anche “terza via”. No, non è quell'equidistanza democristiana fluttuante che odora di compromessi sterili. Sia chiaro, per i malpensanti. E oggi mi fa piacere che questa via del dialogo, questo fragile sentiero d'equilibrio, arrivi ancora una volta dal #Rock. Da chi, dentro al caos creativo, ha saputo sublimare la propria inquietudine in suono e parola. Thom Yorke, come altri poeti del suono – Roger Waters, o in forma più silenziosa Eric Clapton (che sale sul palco con una chitarra palestinese) – oggi ci offre parole che hanno il sapore di un coraggio diverso. Di un equilibrio pensato, sofferto. E io, quelle parole, le sento mie. Le condivido. Le rilancio. ❗️Perché no, non sempre nella vita esiste l’obbligo di schierarsi. Non sempre serve scegliere tra una contrada o l’altra, in queste moderne guerre tribali tra vax e no vax, palestinesi e israeliani, russi e ucraini. Sembrano gironi di Champions League della coscienza, con tanto di quote da scommessa pseudocalcistica 🎲⚽. La vita non è solo dicotomia. Ci vuole coraggio – vero coraggio – per voler (e saper) percorrere la via mediana. Quella in cui i problemi si affrontano con precisione chirurgica, dove si cerca la negoziazione come strumento di civiltà. Una via che tarda ad arrivare perché il mondo, oggi, ha disimparato a praticarla. Ed è allora che arte, cultura, e in questo caso il rock sperimentale di chi non ha padroni, tornano a farci da bussola. 🎧🌍 πŸ‘‰Ecco, le parole di Thom Yorke non sono un j’accuse né un manifesto pacifista da bacheca scolastica. Sono riflessioni lucide, scomode, profondamente umane. Le sue parole riecheggiano proprio quella terza via che rivendichiamo. “Spero che per chiunque abbia mai ascoltato una nota della musica della mia band o di qualsiasi altra musica che ho creato nel corso degli anni, o abbia guardato la copertina o letto un qualsiasi testo, sia ovvio che non potrei mai supportare alcuna forma di estremismo o disumanizzazione degli altri.” Parole che non si piegano né a slogan né a tifoserie. Yorke lo dice senza infingimenti, quando denuncia l’agire dell’attuale governo israeliano: “Penso che Netanyahu e la sua banda di estremisti siano totalmente fuori controllo e debbano essere fermati, e che la comunità internazionale dovrebbe esercitare tutta la pressione possibile su di loro affinché cessino. La loro scusa di autodifesa si è esaurita da tempo ed è stata sostituita da un palese desiderio di prendere il controllo di Gaza e della Cisgiordania permanentemente.” “Credo che questa amministrazione ultranazionalista si sia nascosta dietro un popolo terrorizzato e addolorato e lo abbia usato per deviare ogni critica, usando quella paura e quel dolore per promuovere la sua agenda ultranazionalista con conseguenze terribili, come vediamo ora con l'orribile blocco degli aiuti a Gaza.” Ma attenzione: non c'è parzialità. Non c'è adesione cieca a una sola parte. Yorke mette sotto lente anche l’altro lato: “Allo stesso tempo, l'incondizionato ritornello di Palestina Libera che ci circonda non risponde alla semplice domanda: perché gli ostaggi non sono ancora stati tutti restituiti? Per quale possibile motivo? Perché Hamas ha scelto gli atti davvero orribili del 7 ottobre?” “La risposta sembra ovvia, e credo che anche Hamas scelga di nascondersi dietro le sofferenze del suo popolo, in modo altrettanto cinico, per i propri scopi.” Yorke non gioca a fare il moderato da talk show. Prende posizione. Ma la sua è una posizione mediana, non neutrale. È il coraggio di chiamare le cose con il loro nome, senza rinunciare alla complessità. Senza cedere alle tifoserie. No, non è paraculaggine questa. Né mancanza di coraggio. Tutt’altro. Perché è proprio quando ci dividiamo in fazioni d’opinionismo e in sacche di resistenza ideologica, che diventiamo la caricatura di quella pace che diciamo di voler costruire. Anche qui, sui social, tra commenti urlati e condivisioni da tastiera. πŸŽ­πŸ“± Serve invece il coraggio di guardare in faccia le contraddizioni. Di non avere paura della complessità. Di non cercare scorciatoie morali. Perché la vera pace non è mai un atto di schieramento. È un lavoro chirurgico, continuo, spesso ingrato. E non è un caso se anni fa fu un poeta del rock – non un politico – a cantare: 🎡 "Give peace a chance". Rock docet. #ThomYorke #TheSmile #Radiohead #PeaceNotSides #MusicaImpegnata #RockPoetico #ArteEDialogo #ViaMediana #RockSalvation #NoToExtremism #MusicaChePensa #ThirdWay #StopHamas #StopNetanyahu #TomYorkeQuotes #GivePeaceAChance #MusicForPeace #Palestina #Israele #RockAndPolitics #ThinkBeforeYouShout #Equilibrio
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  • Vi invito a leggere quello che ha scritto su Zelensky il Generale Fabio Mini sul Fatto Quotidiano, in particolare questo passaggio:

    "L’Ucraina si trova in una situazione disperata, ha barato per tre anni seguendo i suggerimenti e le imposizioni americane ed europee, ha perso territori e forze armate, ha perso popolazione e risorse, ha perso credibilità. Eppure il cipiglio internazionale del suo presidente non è cambiato. Forse è proprio lui a continuare a barare con gli altri ma soprattutto con sé stesso. Un po’ perché “barando s’impara solo a barare” e un po’ perché la terribile situazione in cui si trova il Paese e l’incertezza degli sviluppi negoziali lo costringono a barare.

    Si dice disposto alla tregua facendo credere che la delegazione americana abbia sposato le sue richieste. Non è così, la delegazione non ha concluso né avviato nulla, ha riportato le richieste ucraine ai russi senza nemmeno considerarle come base di discussione. Dice di volere la pace giusta e sta facendo di tutto per indurre Mosca a uscire dal negoziato con gli americani e continuare la guerra sperando nel loro aiuto.

    Sta ricattando gli europei con la falsa carta della minaccia russa a tutto il continente, sta illudendo i suoi cittadini sulla volontà di continuare la guerra fino alla vittoria, quando l’ha già persa, sta approfittando di un consenso elettorale ottenuto nel 2019 con una campagna che prometteva la fine della guerra in Donbass, il negoziato con la Russia e la neutralità ucraina: esattamente tutto ciò che avrebbe evitato la guerra e la sconfitta."

    Lo scrive un Generale che ha ricoperto un ruolo rilevantissimo all'interno della Nato. Credo basti questo. Sipario!

    I invite you to read what General Fabio Mini wrote about Zelensky in the Fatto Quotidiano, in particular this passage:

    "Ukraine is in a desperate situation, it has cheated for three years following American and European suggestions and impositions, it has lost territories and armed forces, it has lost population and resources, it has lost credibility. Yet the international frown of its president has not changed. Perhaps it is he who continues to cheat with others but above all with himself. Partly because "by cheating you only learn to cheat" and partly because the terrible situation in which the country finds itself and the uncertainty of the negotiation developments force him to cheat.

    He says he is willing to make a truce, making people believe that the American delegation has supported his requests. This is not the case, the delegation has neither concluded nor started anything, it has reported the Ukrainian requests to the Russians without even considering them as a basis for discussion. He says he wants a just peace and is doing everything to induce Moscow to leave the negotiations with the Americans and continue the war, hoping for their help.

    He is blackmailing Europeans with the false card of the Russian threat to the entire continent, he is deluding his citizens about the will to continue the war until victory, when he has already lost it, he is taking advantage of an electoral consensus obtained in 2019 with a campaign that promised the end of the war in Donbass, negotiations with Russia and Ukrainian neutrality: exactly everything that would have avoided war and defeat."

    This is written by a General who has held a very important role within NATO. I think this is enough. Curtain!

    Source:
    https://x.com/itsmeback_/status/1927587768479183201?t=vW-P6QCx7-WPxMrZH4V90g&s=19
    Vi invito a leggere quello che ha scritto su Zelensky il Generale Fabio Mini sul Fatto Quotidiano, in particolare questo passaggio: "L’Ucraina si trova in una situazione disperata, ha barato per tre anni seguendo i suggerimenti e le imposizioni americane ed europee, ha perso territori e forze armate, ha perso popolazione e risorse, ha perso credibilità. Eppure il cipiglio internazionale del suo presidente non è cambiato. Forse è proprio lui a continuare a barare con gli altri ma soprattutto con sé stesso. Un po’ perché “barando s’impara solo a barare” e un po’ perché la terribile situazione in cui si trova il Paese e l’incertezza degli sviluppi negoziali lo costringono a barare. Si dice disposto alla tregua facendo credere che la delegazione americana abbia sposato le sue richieste. Non è così, la delegazione non ha concluso né avviato nulla, ha riportato le richieste ucraine ai russi senza nemmeno considerarle come base di discussione. Dice di volere la pace giusta e sta facendo di tutto per indurre Mosca a uscire dal negoziato con gli americani e continuare la guerra sperando nel loro aiuto. Sta ricattando gli europei con la falsa carta della minaccia russa a tutto il continente, sta illudendo i suoi cittadini sulla volontà di continuare la guerra fino alla vittoria, quando l’ha già persa, sta approfittando di un consenso elettorale ottenuto nel 2019 con una campagna che prometteva la fine della guerra in Donbass, il negoziato con la Russia e la neutralità ucraina: esattamente tutto ciò che avrebbe evitato la guerra e la sconfitta." Lo scrive un Generale che ha ricoperto un ruolo rilevantissimo all'interno della Nato. Credo basti questo. Sipario! I invite you to read what General Fabio Mini wrote about Zelensky in the Fatto Quotidiano, in particular this passage: "Ukraine is in a desperate situation, it has cheated for three years following American and European suggestions and impositions, it has lost territories and armed forces, it has lost population and resources, it has lost credibility. Yet the international frown of its president has not changed. Perhaps it is he who continues to cheat with others but above all with himself. Partly because "by cheating you only learn to cheat" and partly because the terrible situation in which the country finds itself and the uncertainty of the negotiation developments force him to cheat. He says he is willing to make a truce, making people believe that the American delegation has supported his requests. This is not the case, the delegation has neither concluded nor started anything, it has reported the Ukrainian requests to the Russians without even considering them as a basis for discussion. He says he wants a just peace and is doing everything to induce Moscow to leave the negotiations with the Americans and continue the war, hoping for their help. He is blackmailing Europeans with the false card of the Russian threat to the entire continent, he is deluding his citizens about the will to continue the war until victory, when he has already lost it, he is taking advantage of an electoral consensus obtained in 2019 with a campaign that promised the end of the war in Donbass, negotiations with Russia and Ukrainian neutrality: exactly everything that would have avoided war and defeat." This is written by a General who has held a very important role within NATO. I think this is enough. Curtain! Source: https://x.com/itsmeback_/status/1927587768479183201?t=vW-P6QCx7-WPxMrZH4V90g&s=19
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