• ANTIFA OMEOPATICI

    Marco Travaglio - 3 Maggio 2025

    Degli “antifascisti immaginari” ritratti da Padellaro non c’è bisogno di fare i nomi, anche perché sono troppi. Ma basta vedere chi s’è infuriato per la definizione, che ovviamente esclude gli antifascisti veri e seri. E include chi dell’antifascismo di maniera e di carriera ha fatto un mestiere a rischio zero e guadagno mille. Come dice Giordano Bruno Guerri, i partigiani doc rischiavano la vita e molti la persero: quelli fuori tempo massimo rischiano al massimo qualche applauso (e royalty). Un’altra cartina al tornasole per riconoscerli è ciò che accadrà il 9 maggio, 80° anniversario della vittoria dell’Urss contro il Terzo Reich. A Mosca la vittoria nella “Grande Guerra Patriottica” sarà celebrata con la consueta parata nella Piazza Rossa, più solenne del solito per la cifra tonda, dove Putin mostrerà al mondo di essere tutt’altro che isolato ospitando i leader di Cina, India, Brasile, Sudafrica, altri Brics e Palestina. Dall’Europa giungeranno solo lo slovacco Fico e il serbo Vucic, subito minacciati dalla rappresentante per la Politica estera Ue, la estone Kaja Kallas, il cui Paese 80 anni fa stava coi nazisti. E non era il solo: era filonazista anche la parte occidentale dell’Ucraina, la Galizia attorno a Leopoli. Lì nel 1941 migliaia di collaborazionisti accolsero come liberatori i soldati hitleriani della Wehrmacht in marcia verso la Russia e da allora aiutarono le SS a rastrellare e depredare gli ebrei ucraini (1,6 milioni), in parte trucidati in loco e in parte deportati nei lager nazisti. Nella sola Leopoli una serie di terribili pogrom ridusse gli ebrei da 100 mila a un migliaio scarso in quattro anni. Vicino a Leopoli era nato l’ideologo nazionalista Stepan Bandera, filo-nazista, razzista e antisemita, fondatore della 14ª divisione Waffen-Grenadier delle SS, criminale di guerra responsabile dello sterminio di decine di migliaia di ebrei, polacchi, ucraini, russi, fuggito nel dopoguerra in Germania con la protezione dell’MI6, poi giustiziato dal Kgb e tuttoggi venerato in Ucraina come eroe nazionale.

    Che fa la cosiddetta Europa antifascista e antinazista? Trova il modo di commemorare i 26-28 milioni di morti sovietici che la liberarono da Hitler & complici insieme a mezzo milione di caduti anglo-americani? Non sia mai. Nel 1985 s’è inventata un contro-anniversario nel tentativo di oscurare quello russo: la “Giornata dell’Europa per la pace, l’unità e la solidarietà”, che guardacaso cade il 9 maggio come la Dichiarazione Schuman del 1950 (vuoi mettere con la sconfitta del nazifascismo). Quest’anno il ministro degli Esteri ucraino Sybiha ha invitato i vertici Ue a festeggiare. Indovinate dove? A Leopoli. “Grande idea”, ha esultato il suo omologo polacco Sikorski. E il prossimo anno tutti a Salò.

    Fatto Quotidiano
    ANTIFA OMEOPATICI Marco Travaglio - 3 Maggio 2025 Degli “antifascisti immaginari” ritratti da Padellaro non c’è bisogno di fare i nomi, anche perché sono troppi. Ma basta vedere chi s’è infuriato per la definizione, che ovviamente esclude gli antifascisti veri e seri. E include chi dell’antifascismo di maniera e di carriera ha fatto un mestiere a rischio zero e guadagno mille. Come dice Giordano Bruno Guerri, i partigiani doc rischiavano la vita e molti la persero: quelli fuori tempo massimo rischiano al massimo qualche applauso (e royalty). Un’altra cartina al tornasole per riconoscerli è ciò che accadrà il 9 maggio, 80° anniversario della vittoria dell’Urss contro il Terzo Reich. A Mosca la vittoria nella “Grande Guerra Patriottica” sarà celebrata con la consueta parata nella Piazza Rossa, più solenne del solito per la cifra tonda, dove Putin mostrerà al mondo di essere tutt’altro che isolato ospitando i leader di Cina, India, Brasile, Sudafrica, altri Brics e Palestina. Dall’Europa giungeranno solo lo slovacco Fico e il serbo Vucic, subito minacciati dalla rappresentante per la Politica estera Ue, la estone Kaja Kallas, il cui Paese 80 anni fa stava coi nazisti. E non era il solo: era filonazista anche la parte occidentale dell’Ucraina, la Galizia attorno a Leopoli. Lì nel 1941 migliaia di collaborazionisti accolsero come liberatori i soldati hitleriani della Wehrmacht in marcia verso la Russia e da allora aiutarono le SS a rastrellare e depredare gli ebrei ucraini (1,6 milioni), in parte trucidati in loco e in parte deportati nei lager nazisti. Nella sola Leopoli una serie di terribili pogrom ridusse gli ebrei da 100 mila a un migliaio scarso in quattro anni. Vicino a Leopoli era nato l’ideologo nazionalista Stepan Bandera, filo-nazista, razzista e antisemita, fondatore della 14ª divisione Waffen-Grenadier delle SS, criminale di guerra responsabile dello sterminio di decine di migliaia di ebrei, polacchi, ucraini, russi, fuggito nel dopoguerra in Germania con la protezione dell’MI6, poi giustiziato dal Kgb e tuttoggi venerato in Ucraina come eroe nazionale. Che fa la cosiddetta Europa antifascista e antinazista? Trova il modo di commemorare i 26-28 milioni di morti sovietici che la liberarono da Hitler & complici insieme a mezzo milione di caduti anglo-americani? Non sia mai. Nel 1985 s’è inventata un contro-anniversario nel tentativo di oscurare quello russo: la “Giornata dell’Europa per la pace, l’unità e la solidarietà”, che guardacaso cade il 9 maggio come la Dichiarazione Schuman del 1950 (vuoi mettere con la sconfitta del nazifascismo). Quest’anno il ministro degli Esteri ucraino Sybiha ha invitato i vertici Ue a festeggiare. Indovinate dove? A Leopoli. “Grande idea”, ha esultato il suo omologo polacco Sikorski. E il prossimo anno tutti a Salò. Fatto Quotidiano
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  • Ora anche qualche giornale occidentale finalmente dice la sua!
    Il Financial Times accusa Israele e i governi occidentali. "Silenzio vergognoso su quanto accade a Gaza" - Il Fatto Quotidiano
    Editoriale del Financial Times contro Israele e il silenzio dei governi occidentali su Gaza...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/07/il-financial-times-accusa-israele-e-i-governi-occidentali-silenzio-vergognoso-su-quanto-accade-a-gaza/7978423/
    Ora anche qualche giornale occidentale finalmente dice la sua! Il Financial Times accusa Israele e i governi occidentali. "Silenzio vergognoso su quanto accade a Gaza" - Il Fatto Quotidiano Editoriale del Financial Times contro Israele e il silenzio dei governi occidentali su Gaza... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/07/il-financial-times-accusa-israele-e-i-governi-occidentali-silenzio-vergognoso-su-quanto-accade-a-gaza/7978423/
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  • Moni Ovadia: “L’uso infame dell’epiteto ‘antisemita’ contro chi è dalla parte dei perseguitati è una schifezza”

    “L’uso infame e ripugnante dell’epiteto ‘antisemita’, rivolto a persone perbene che sentono come loro fratelli gli ultimi, i vessati, i perseguitati, è una schifezza. È come sputare sulle ceneri dei morti della Shoah“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Battitori Liberi (Radio Cusano Campus) da Moni Ovadia a proposito degli opinionisti che furoreggiano in tv e che sostengono la liceità dei crimini israeliani “per combattere il terrorismo di Hamas”: “Questi giornalisti dicono una stupidaggine di proporzioni ciclopiche, perché sostengono un partito preso a priori. Se fossero onesti, direbbero almeno che Israele ha violato tutte le risoluzioni dell’Onu e la convenzione di Ginevra. Israele, insieme al suo complice, cioè gli Usa – continua- – ha fatto carne di porco del diritto internazionale. Il danno che hanno fatto i sionisti è inenarrabile. Intanto, è la bancarotta fraudolenta di tutto l’Occidente che non si è opposto. Bastava dire agli israeliani che sarebbero stati sostenuti, a patto che avessero rispettato le risoluzioni di Ginevra e dell’Onu. E invece a chiunque muova una critica loro danno dell’antisemita”.

    Ovadia si pronuncia sulle proteste dei parenti degli ostaggi israeliani contro Netanyahu: “Io capisco e sento la tragedia dei familiari, ma avrebbero fatto bene a protestare prima, cioè quando le colonizzazioni, l’occupazione, la segregazione e il razzismo si estendevano progressivamente. Il sionismo è sempre stato ab origine un’ideologia colonialista, razzista e segregazionista. Quando hanno esteso le colonie a dismisura, non c’era ancora Netanyahu. Netanyahu non è una deriva rispetto al sionismo ma è l’epitome del sionismo – continua, citando Golda Meir – C’era Ben Gurion quando fecero la pulizia etnica del ’48, non c’era Netanyahu. Ora c’è naturalmente Netanyahu che fa parte del sionismo revisionista, cioè fascista. Quindi, Netanyahu è un fascista e anche peggio. Però tutto il progetto sionista è stato concepito per scotomizzare i palestinesi dalla realtà”.
    E aggiunge: “Io mi definisco un radicale antisionista. Il sionismo è un progetto fallito nell’infamia. Mi riferisco alle parole del professor Amos Goldberg, il più illustre storico dell’Olocausto israeliano e docente dipartimento di storia ebraica dell’Università ebraica di Gerusalemme e che ha definito quello che accade a Gaza “genocidio intenzionale””.

    Lo scrittore conclude: “A Londra manifestano ogni giorno alcuni sopravvissuti alla Shoah. Il loro rappresentante si chiama Stephen Kapos, da Budapest fu deportato per sette anni ad Auschwitz. Lui gira con un cartello attaccato al collo con la scritta “Stop genocide in Gaza”, ogni giorno che Dio manda in terra. Quindi, nessuno può avocare a sé la titolarità di quella terribile catastrofe subita dagli ebrei – chiosa – perché gli ebrei che sono stati sterminati dai nazisti non avevano una nazione, non erano ebrei della Diaspora. Dubito che, se Hitler avesse visto gli ebrei come sono oggi gli israeliani, avrebbe messo in piedi quell’immane macello. E lo dico perché è pieno di antisemiti che sono ultrafilosionisti, soprattutto in America”.



    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/06/ovadia-israele-gaza-genocidio-sionismo-netanyahu/7977351/
    Moni Ovadia: “L’uso infame dell’epiteto ‘antisemita’ contro chi è dalla parte dei perseguitati è una schifezza” “L’uso infame e ripugnante dell’epiteto ‘antisemita’, rivolto a persone perbene che sentono come loro fratelli gli ultimi, i vessati, i perseguitati, è una schifezza. È come sputare sulle ceneri dei morti della Shoah“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Battitori Liberi (Radio Cusano Campus) da Moni Ovadia a proposito degli opinionisti che furoreggiano in tv e che sostengono la liceità dei crimini israeliani “per combattere il terrorismo di Hamas”: “Questi giornalisti dicono una stupidaggine di proporzioni ciclopiche, perché sostengono un partito preso a priori. Se fossero onesti, direbbero almeno che Israele ha violato tutte le risoluzioni dell’Onu e la convenzione di Ginevra. Israele, insieme al suo complice, cioè gli Usa – continua- – ha fatto carne di porco del diritto internazionale. Il danno che hanno fatto i sionisti è inenarrabile. Intanto, è la bancarotta fraudolenta di tutto l’Occidente che non si è opposto. Bastava dire agli israeliani che sarebbero stati sostenuti, a patto che avessero rispettato le risoluzioni di Ginevra e dell’Onu. E invece a chiunque muova una critica loro danno dell’antisemita”. Ovadia si pronuncia sulle proteste dei parenti degli ostaggi israeliani contro Netanyahu: “Io capisco e sento la tragedia dei familiari, ma avrebbero fatto bene a protestare prima, cioè quando le colonizzazioni, l’occupazione, la segregazione e il razzismo si estendevano progressivamente. Il sionismo è sempre stato ab origine un’ideologia colonialista, razzista e segregazionista. Quando hanno esteso le colonie a dismisura, non c’era ancora Netanyahu. Netanyahu non è una deriva rispetto al sionismo ma è l’epitome del sionismo – continua, citando Golda Meir – C’era Ben Gurion quando fecero la pulizia etnica del ’48, non c’era Netanyahu. Ora c’è naturalmente Netanyahu che fa parte del sionismo revisionista, cioè fascista. Quindi, Netanyahu è un fascista e anche peggio. Però tutto il progetto sionista è stato concepito per scotomizzare i palestinesi dalla realtà”. E aggiunge: “Io mi definisco un radicale antisionista. Il sionismo è un progetto fallito nell’infamia. Mi riferisco alle parole del professor Amos Goldberg, il più illustre storico dell’Olocausto israeliano e docente dipartimento di storia ebraica dell’Università ebraica di Gerusalemme e che ha definito quello che accade a Gaza “genocidio intenzionale””. Lo scrittore conclude: “A Londra manifestano ogni giorno alcuni sopravvissuti alla Shoah. Il loro rappresentante si chiama Stephen Kapos, da Budapest fu deportato per sette anni ad Auschwitz. Lui gira con un cartello attaccato al collo con la scritta “Stop genocide in Gaza”, ogni giorno che Dio manda in terra. Quindi, nessuno può avocare a sé la titolarità di quella terribile catastrofe subita dagli ebrei – chiosa – perché gli ebrei che sono stati sterminati dai nazisti non avevano una nazione, non erano ebrei della Diaspora. Dubito che, se Hitler avesse visto gli ebrei come sono oggi gli israeliani, avrebbe messo in piedi quell’immane macello. E lo dico perché è pieno di antisemiti che sono ultrafilosionisti, soprattutto in America”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/06/ovadia-israele-gaza-genocidio-sionismo-netanyahu/7977351/
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    Ovadia: “L’uso infame dell’epiteto ‘antisemita’ contro chi è dalla parte dei perseguitati è una schifezza” - Il Fatto Quotidiano
    Lo scrittore cita Amos Goldberg: “A Gaza c’è un genocidio intenzionale”. E attacca il sionismo e molti commentatori televisivi - Video
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  • DELIRIUM TRUMP
    (ovvero: quando la politica fa il cosplay di sé stessa)

    È da un mese buono che va in scena un one-man-show che manco Broadway ai tempi d’oro.

    Tra minacce apocalittiche, trovate da reality show e deliri da film distopico anni ’80, lo Zio Donald sembra aver deciso che la politica estera (e pure interna) sia solo un palcoscenico su cui gridare più forte del pubblico.
    Eppure, nonostante le urla e i proclami, l’unica reazione logica è un misto tra imbarazzo e ilarità. Perché se un tempo certe sparate incutevano timore, oggi suonano più come barzellette stiracchiate da cabaret di provincia.
    La verità è che dietro la maschera da “uomo forte” si nasconde una crisi di credibilità (e forse di lucidità). Un copione già visto, in cui lo showman Trump si sforza di sembrare il salvatore dell’Occidente, mentre spara nel mucchio e isola l’America più di quanto non facciano le sue politiche.

    ATTO I – Alcatraz Reloaded

    Con la delicatezza di un bulldozer in una boutique, Trump ha deciso di riportare in auge la mitica Alcatraz.
    Sì, proprio lei: la prigione su un’isola, oggi simbolo di turismo e cultura, trasformata di nuovo in un penitenziario d’élite per “i peggiori criminali d’America”.
    Un piano così vintage da sembrare un reboot mal riuscito di “Fuga da Alcatraz”, con Clint Eastwood che si rifiuta pure di tornare per un cameo.
    Peccato solo che:
    l’isola è patrimonio nazionale;
    le strutture sono mangiate dal sale;
    serve un budget da Marvel Cinematic Universe;
    e il National Park Service, a occhio, non sembra entusiasta.
    Ma tranquilli, l’effetto scenico c’è. E in fondo a Trump non serve altro.

    ATTO II – Hollywood a stelle e… dazi

    Non pago di riscrivere la storia del sistema carcerario, il nostro ha deciso di lanciarsi contro i film stranieri, rei di minare l’economia americana con la scusa degli incentivi alle produzioni.
    La risposta? Un dazio del 100% su ogni pellicola che non parli inglese con accento del Midwest.

    Peccato che:
    metà delle mega-produzioni USA si girano in Nuova Zelanda, Canada o Italia;
    Hollywood vive di co-produzioni;
    le piattaforme streaming non sanno nemmeno da dove cominciare con le regole.
    Il risultato? Ritorsioni possibili, aumento dei biglietti, meno export e... una standing ovation da parte di Netflix India e dei BRICS, che ringraziano per il favore.

    Questo "Delirium Trump" non è solo intrattenimento tragicomico: è una spia rossa su un certo modo di fare politica dove il gesto conta più del contenuto.
    Si gioca sul presente, ignorando il futuro. Si urla per coprire i vuoti.
    Ma ogni volta che l’America si isola, il mondo si riorganizza. E lo fa senza aspettarla.
    Nel frattempo, respiriamo. Ironizziamo. Sdrammatizziamo.
    Perché il potere, anche quello più teatrale, ha sempre una data di scadenza.

    E a noi non resta che aspettare il finale… con i popcorn in mano.

    #DeliriumTrump #Trump2025 #AlcatrazIsBack #HollywoodTax #AmericaFirstButAlone #SatiraPolitica #GeopoliticaPop #MakeSatireGreatAgain
    DELIRIUM TRUMP (ovvero: quando la politica fa il cosplay di sé stessa)🎭🧱🎬🚔 È da un mese buono che va in scena un one-man-show che manco Broadway ai tempi d’oro. Tra minacce apocalittiche, trovate da reality show e deliri da film distopico anni ’80, lo Zio Donald sembra aver deciso che la politica estera (e pure interna) sia solo un palcoscenico su cui gridare più forte del pubblico. Eppure, nonostante le urla e i proclami, l’unica reazione logica è un misto tra imbarazzo e ilarità. Perché se un tempo certe sparate incutevano timore, oggi suonano più come barzellette stiracchiate da cabaret di provincia. La verità è che dietro la maschera da “uomo forte” si nasconde una crisi di credibilità (e forse di lucidità). Un copione già visto, in cui lo showman Trump si sforza di sembrare il salvatore dell’Occidente, mentre spara nel mucchio e isola l’America più di quanto non facciano le sue politiche. ATTO I – Alcatraz Reloaded 🔒🧂🚁 Con la delicatezza di un bulldozer in una boutique, Trump ha deciso di riportare in auge la mitica Alcatraz. Sì, proprio lei: la prigione su un’isola, oggi simbolo di turismo e cultura, trasformata di nuovo in un penitenziario d’élite per “i peggiori criminali d’America”. Un piano così vintage da sembrare un reboot mal riuscito di “Fuga da Alcatraz”, con Clint Eastwood che si rifiuta pure di tornare per un cameo. Peccato solo che: l’isola è patrimonio nazionale; le strutture sono mangiate dal sale; serve un budget da Marvel Cinematic Universe; e il National Park Service, a occhio, non sembra entusiasta. Ma tranquilli, l’effetto scenico c’è. E in fondo a Trump non serve altro. ATTO II – Hollywood a stelle e… dazi 💸🎥🎫 Non pago di riscrivere la storia del sistema carcerario, il nostro ha deciso di lanciarsi contro i film stranieri, rei di minare l’economia americana con la scusa degli incentivi alle produzioni. La risposta? Un dazio del 100% su ogni pellicola che non parli inglese con accento del Midwest. Peccato che: metà delle mega-produzioni USA si girano in Nuova Zelanda, Canada o Italia; Hollywood vive di co-produzioni; le piattaforme streaming non sanno nemmeno da dove cominciare con le regole. Il risultato? Ritorsioni possibili, aumento dei biglietti, meno export e... una standing ovation da parte di Netflix India e dei BRICS, che ringraziano per il favore. Questo "Delirium Trump" non è solo intrattenimento tragicomico: è una spia rossa su un certo modo di fare politica dove il gesto conta più del contenuto. Si gioca sul presente, ignorando il futuro. Si urla per coprire i vuoti. Ma ogni volta che l’America si isola, il mondo si riorganizza. E lo fa senza aspettarla. Nel frattempo, respiriamo. Ironizziamo. Sdrammatizziamo. Perché il potere, anche quello più teatrale, ha sempre una data di scadenza. E a noi non resta che aspettare il finale… con i popcorn in mano. #DeliriumTrump #Trump2025 #AlcatrazIsBack #HollywoodTax #AmericaFirstButAlone #SatiraPolitica #GeopoliticaPop #MakeSatireGreatAgain
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  • FAUCI SMASCHERATO DA 17 PROCURATORI GENERALI PER CRIMINI CONTRO L'UMANITÀ. di Agostino Conte

    Sta succedendo
    Diciassette procuratori generali degli stati si stanno muovendo contro Fauci, armati delle prove che ha progettato il COVID-19, ha mentito al Congresso e ha aiutato il PCC a scatenare un'arma biologica sul mondo.

    Questa è una guerra, non solo contro un singolo uomo, ma contro l'intera macchina che rappresenta. Fauci non stava "ingannando". Stava eseguendo un piano decennale di guerra psicologica, controllo demografico e sottomissione biologica delle persone.

    Biden ha cercato di proteggerlo. In un atto disperato, ha concesso una grazia preventiva e totale prima che i processi potessero iniziare. Questo da solo lo dimostra: Fauci era colpevole, e il deep state lo sapeva. Ma le accuse a livello statale non possono essere graziate. I procuratori generali stanno sfondando il muro di protezione, pronti a distruggere questo mostro.

    FAUCI HA GESTITO L'INTERA OPERAZIONE

    Il COVID non è stato un incidente. È stata un'operazione programmata. Fauci stava finanziando la ricerca sulle armi biologiche con guadagno di funzione in laboratori segreti finanziati dagli Stati Uniti in tutto il mondo. Ucraina. Cina. E altro ancora.

    Non era solo. NIH, CDC, OMS... erano tutti coinvolti. Anni prima del COVID, Fauci aveva contribuito a redigere l'intero progetto.

    Evento 201 (ottobre 2019): una simulazione della pandemia.
    Previsione per il 2017: Fauci aveva promesso un'epidemia a sorpresa sotto Trump.
    Rockefeller Lockstep Plan (2010): una strategia pre-scritta per una dittatura alimentata dalla pandemia.

    Fauci non ha mai "reagito" a una crisi. L'ha orchestrata.

    HA MENTITO. HA INSABBIATO TUTTO. HA UCCISO MILIONI DI PERSONE.

    Fauci ha diretto la campagna per mettere a tacere la teoria della fuga di notizie dai laboratori. Ha usato riviste scientifiche come armi, corrotto i media e utilizzato email trapelate per nascondere la verità. Ha bloccato l'ivermectina e l'idrossiclorochina, permettendo morti di massa per incrementare le vendite di vaccini.

    Questo è stato un omicidio perpetrato tramite la politica.

    I VACCINI ERANO UNA RETE DI CONTROLLO, NON UNA CURA

    Le iniezioni non erano medicine, erano armi. Creata su contratto militare, la tecnologia mRNA era stata progettata per modificare geneticamente la popolazione.

    Picchi di morti di massa. Arresti cardiaci. Sistemi immunitari al collasso.
    Tutto insabbiato dagli stessi media da lui controllati.

    FAUCI = CRIMINALE DI GUERRA BIOLOGICO

    Ha imposto una sostanza sperimentale a miliardi di persone. Non si è trattato di incompetenza, ma di genocidio intenzionale. E ora gli Stati Uniti stanno reagendo. Con conseguenze anche per chi l'ha sostenuto in Europa.

    I procuratori generali degli Stati stanno presentando accuse di associazione a delinquere, cospirazione, falsa testimonianza e crimini contro l'umanità. La finta grazia di Biden è inutile in questo caso.

    La gente è stanca di aspettare le prove di questo genocidio ma le prove stanno arrivando.

    FAUCI EXPOSED BY 17 STATE ATTORNEYS GENERAL FOR CRIMES AGAINST HUMANITY. by Agostino Conte

    It’s Happening
    Seventeen state attorneys general are moving against Fauci, armed with evidence that he engineered COVID-19, lied to Congress, and helped the CCP unleash a bioweapon on the world.

    This is a war, not just against one man, but against the entire machine he represents. Fauci wasn’t “cheating.” He was executing a decades-long plan of psychological warfare, population control, and biological subjugation of the people.

    Biden tried to protect him. In an act of desperation, he issued a preemptive and full pardon before the trials could begin. That alone proves it: Fauci was guilty, and the deep state knew it. But state-level charges cannot be pardoned. The attorneys general are breaking through the protective wall, ready to destroy this monster.

    FAUCI RUN THE ENTIRE OPERATION

    COVID wasn’t an accident. It was a planned operation. Fauci was funding gain-of-function bioweapons research in secret US-funded labs around the world. Ukraine. China. And more.

    He wasn’t alone. NIH, CDC, WHO… they were all in on it. Years before COVID, Fauci helped draft the entire project.

    Event 201 (October 2019): A simulation of the pandemic.
    Prediction for 2017: Fauci promised a surprise outbreak under Trump.
    Rockefeller Lockstep Plan (2010): A pre-written strategy for a pandemic-fueled dictatorship.

    Fauci never “reacted” to a crisis. He orchestrated it.

    HE LIED. HE COVERED UP. HE KILLED MILLIONS.

    Fauci led the campaign to silence the lab leak theory. He weaponized scientific journals, bribed the media, and used leaked emails to hide the truth. He blocked ivermectin and hydroxychloroquine, allowing mass deaths to boost vaccine sales.

    This was murder through politics.

    VACCINES WERE A CONTROL NET, NOT A CURE

    The shots were not medicine, they were weapons. Created under military contract, the mRNA technology was designed to genetically modify the population.

    Mass death spikes. Cardiac arrests. Immune systems collapsed.
    All covered up by the very media he controlled.

    FAUCI = BIOLOGICAL WAR CRIMINAL

    He forced an experimental substance on billions of people. This was not incompetence, it was intentional genocide. And now the United States is fighting back. With consequences also for those who supported him in Europe.

    State attorneys general are filing charges of conspiracy, conspiracy, perjury and crimes against humanity. Biden's fake pardon is useless in this case.

    People are tired of waiting for evidence of this genocide but the evidence is coming
    FAUCI SMASCHERATO DA 17 PROCURATORI GENERALI PER CRIMINI CONTRO L'UMANITÀ. di Agostino Conte Sta succedendo Diciassette procuratori generali degli stati si stanno muovendo contro Fauci, armati delle prove che ha progettato il COVID-19, ha mentito al Congresso e ha aiutato il PCC a scatenare un'arma biologica sul mondo. Questa è una guerra, non solo contro un singolo uomo, ma contro l'intera macchina che rappresenta. Fauci non stava "ingannando". Stava eseguendo un piano decennale di guerra psicologica, controllo demografico e sottomissione biologica delle persone. Biden ha cercato di proteggerlo. In un atto disperato, ha concesso una grazia preventiva e totale prima che i processi potessero iniziare. Questo da solo lo dimostra: Fauci era colpevole, e il deep state lo sapeva. Ma le accuse a livello statale non possono essere graziate. I procuratori generali stanno sfondando il muro di protezione, pronti a distruggere questo mostro. FAUCI HA GESTITO L'INTERA OPERAZIONE Il COVID non è stato un incidente. È stata un'operazione programmata. Fauci stava finanziando la ricerca sulle armi biologiche con guadagno di funzione in laboratori segreti finanziati dagli Stati Uniti in tutto il mondo. Ucraina. Cina. E altro ancora. Non era solo. NIH, CDC, OMS... erano tutti coinvolti. Anni prima del COVID, Fauci aveva contribuito a redigere l'intero progetto. Evento 201 (ottobre 2019): una simulazione della pandemia. Previsione per il 2017: Fauci aveva promesso un'epidemia a sorpresa sotto Trump. Rockefeller Lockstep Plan (2010): una strategia pre-scritta per una dittatura alimentata dalla pandemia. Fauci non ha mai "reagito" a una crisi. L'ha orchestrata. HA MENTITO. HA INSABBIATO TUTTO. HA UCCISO MILIONI DI PERSONE. Fauci ha diretto la campagna per mettere a tacere la teoria della fuga di notizie dai laboratori. Ha usato riviste scientifiche come armi, corrotto i media e utilizzato email trapelate per nascondere la verità. Ha bloccato l'ivermectina e l'idrossiclorochina, permettendo morti di massa per incrementare le vendite di vaccini. Questo è stato un omicidio perpetrato tramite la politica. I VACCINI ERANO UNA RETE DI CONTROLLO, NON UNA CURA Le iniezioni non erano medicine, erano armi. Creata su contratto militare, la tecnologia mRNA era stata progettata per modificare geneticamente la popolazione. Picchi di morti di massa. Arresti cardiaci. Sistemi immunitari al collasso. Tutto insabbiato dagli stessi media da lui controllati. FAUCI = CRIMINALE DI GUERRA BIOLOGICO Ha imposto una sostanza sperimentale a miliardi di persone. Non si è trattato di incompetenza, ma di genocidio intenzionale. E ora gli Stati Uniti stanno reagendo. Con conseguenze anche per chi l'ha sostenuto in Europa. I procuratori generali degli Stati stanno presentando accuse di associazione a delinquere, cospirazione, falsa testimonianza e crimini contro l'umanità. La finta grazia di Biden è inutile in questo caso. La gente è stanca di aspettare le prove di questo genocidio ma le prove stanno arrivando. FAUCI EXPOSED BY 17 STATE ATTORNEYS GENERAL FOR CRIMES AGAINST HUMANITY. by Agostino Conte It’s Happening Seventeen state attorneys general are moving against Fauci, armed with evidence that he engineered COVID-19, lied to Congress, and helped the CCP unleash a bioweapon on the world. This is a war, not just against one man, but against the entire machine he represents. Fauci wasn’t “cheating.” He was executing a decades-long plan of psychological warfare, population control, and biological subjugation of the people. Biden tried to protect him. In an act of desperation, he issued a preemptive and full pardon before the trials could begin. That alone proves it: Fauci was guilty, and the deep state knew it. But state-level charges cannot be pardoned. The attorneys general are breaking through the protective wall, ready to destroy this monster. FAUCI RUN THE ENTIRE OPERATION COVID wasn’t an accident. It was a planned operation. Fauci was funding gain-of-function bioweapons research in secret US-funded labs around the world. Ukraine. China. And more. He wasn’t alone. NIH, CDC, WHO… they were all in on it. Years before COVID, Fauci helped draft the entire project. Event 201 (October 2019): A simulation of the pandemic. Prediction for 2017: Fauci promised a surprise outbreak under Trump. Rockefeller Lockstep Plan (2010): A pre-written strategy for a pandemic-fueled dictatorship. Fauci never “reacted” to a crisis. He orchestrated it. HE LIED. HE COVERED UP. HE KILLED MILLIONS. Fauci led the campaign to silence the lab leak theory. He weaponized scientific journals, bribed the media, and used leaked emails to hide the truth. He blocked ivermectin and hydroxychloroquine, allowing mass deaths to boost vaccine sales. This was murder through politics. VACCINES WERE A CONTROL NET, NOT A CURE The shots were not medicine, they were weapons. Created under military contract, the mRNA technology was designed to genetically modify the population. Mass death spikes. Cardiac arrests. Immune systems collapsed. All covered up by the very media he controlled. FAUCI = BIOLOGICAL WAR CRIMINAL He forced an experimental substance on billions of people. This was not incompetence, it was intentional genocide. And now the United States is fighting back. With consequences also for those who supported him in Europe. State attorneys general are filing charges of conspiracy, conspiracy, perjury and crimes against humanity. Biden's fake pardon is useless in this case. People are tired of waiting for evidence of this genocide but the evidence is coming
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  • APPLAUSI A SCENA APERTA!

    -Lettera aperta a Mattarella del Prof. Avv. Augusto Sinagra :-

    “Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza.
    Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Mar§iglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati.
    Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento.
    Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale.
    Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona. Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”. Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali. A cominciare dal diritto alla vita.
    È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022. Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza.
    Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado.
    E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva.
    Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia?
    Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese.
    Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite?
    Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo.”
    Prof. Avv. Augusto Sinagra. Già Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)"

    Source: https://italiaveranews.it/2025/03/01/lettera-aperta-a-mattarella-del-prof-avv-augusto-sinagra/
    APPLAUSI A SCENA APERTA! -Lettera aperta a Mattarella del Prof. Avv. Augusto Sinagra :- “Egregio Signore, per lungo tempo abbiamo assistito a sue firme di convalida di decreti-legge o di promulgazione di leggi di dubbia costituzionalità a parere di molti. Prescindo dalle sue conoscenze del diritto costituzionale ma molti hanno pure nutrito il dubbio in ordine alla sua consapevolezza. Ora accade che dopo la gravità delle sue dichiarazioni a Mar§iglia lei, pensando di giustificarsi, ha aggravato la situazione affermando a Cettigne (Montenegro) che la Russia deve rispettare la Carta dell’ONU e astenersi per il futuro dall’aggredire altri Stati. Premesso che la Russia storicamente non ha mai aggredito nessuno e, viceversa, è stata sempre aggredita (anche dall’Italia nel 1941) e premesso anche che la veste da “vecchio saggio” non le si addice quanto alla saggezza, le ricordo che, secondo la Costituzione, non appartiene alle competenze del Capo dello Stato la gestione o l’orientamento della politica estera della Nazione, che è prerogativa del governo e del parlamento. Conseguentemente si potrebbe opportunamente riflettere sulla possibilità che la sua condotta possa configurare, sul piano tecnico- giuridico, l’ipotesi dell’”attentato alla Costituzione della Repubblica” che, in caso di stato di messa di accusa, comporterebbe il giudizio dinanzi alla Corte costituzionale. Tuttavia, al di là di ogni considerazione tecnico-giuridica, resta il giudizio politico e storico che graverà sulla sua persona. Nel merito lei dovrebbe ben sapere che il diritto internazionale conosce l’Istituto della “legittima difesa preventiva”. Come pure dovrebbe sapere che proprio la Carta dell’ONU da lei evocata consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani fondamentali. A cominciare dal diritto alla vita. È esattamente ciò che è accaduto nel Donbass, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022. Le sue improvvide dichiarazioni espongono a serio pericolo gli interessi della Nazione e i suoi cittadini. Le sue dichiarazioni sembrano difendere gli interessi dell’Unione europea più rivolta verso un’opzione militare che di pace; una Unione europea ormai in stato di putrescenza morale, politica ed economica, come ben detto dal Vicepresidente USA Vance che questa Unione europea ha “schiaffeggiato” quasi con brutalità in occasione del Vertice di Monaco sulla sicurezza. Ricordo inoltre che lei era Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel governo D’Alema quando l’Italia intraprese un’azione di aggressione bellica sotto comando USA senza alcuna autorizzazione dell’ONU e senza neanche una deliberazione della stessa NATO; aggressione bellica che vide pesanti bombardamenti della Serbia (nostra storica amica) e della sua capitale Belgrado. E ciò con buona pace dell’art. 11 della Costituzione che consente soltanto la guerra difensiva. Dunque, egregio Signore, non crede che il suo non richiesto ammonimento alla Russia in Montenegro debba essere rivolto ad altri Stati, a cominciare dalla stessa Italia? Da ultimo, registro che proprio oggi, con fasti e onori lei ha ricevuto il Signor Isaak Herzog Presidente dello Stato di Israele che ad oggi ha disatteso ben 73 Risoluzioni dell’ONU e che si è consegnato al vituperio delle genti per quel che ha fatto e continua a fare nel preordinato e continuato sterminio del Popolo palestinese. Lei non ha nulla da dire allo Stato di Israele in tema di rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite? Ancora la invito calorosamente a presentare sue pubbliche scuse al Presidente e al Popolo russo.” Prof. Avv. Augusto Sinagra. Già Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale (fascia A) ed avvocato del Foro di Roma)" Source: https://italiaveranews.it/2025/03/01/lettera-aperta-a-mattarella-del-prof-avv-augusto-sinagra/
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  • KEN LOACH – Difesa all’inglese per San Siro ⚽️

    Irrompe nel cielo milanese di questa primavera una voce imprevista, potente, straniera eppure così profondamente nostra.

    È la voce di Ken Loach, maestro del cinema militante, che attraversa la Manica per prendere posizione in una “battaglia cittadina” che oggi è diventata simbolo di qualcosa di molto più ampio: la difesa della cultura popolare contro la speculazione.
    In un tempo in cui l’arte tende a ritirarsi nei suoi spazi comodi, Loach dimostra che è ancora possibile – e necessario – uscire dalla propria “comfort zone” e mettersi in gioco. Il suo intervento in difesa dello stadio di San Siro, affidato a una lettera inviata a Lucia Tozzi, è una scossa, un sussulto di poesia civile.

    Parla un inglese, sì. Ma lo fa da uomo del popolo, da regista che ha raccontato con onestà e dolore la classe operaia britannica in capolavori come Piovono pietre e Il vento che accarezza l’erba.
    Parla da tifoso, ma anche da cittadino impegnato, da artista che non si rassegna alla cancellazione dei luoghi dove il popolo ritrova se stesso, il proprio tempo, la propria memoria.

    Queste le parole del maestro:
    “È difficile credere che lo stadio di San Siro sia in pericolo. È uno dei più grandi e storici stadi di calcio al mondo, rispettato dai tifosi di tutto il mondo. L'idea della sua distruzione è sconvolgente e non deve essere permesso che accada… Quando la capienza viene ridotta e i prezzi dei biglietti aumentano, molti tifosi della classe operaia e popolare saranno esclusi... Confidiamo tutti che i milanesi, appassionati di calcio, non permetteranno che questa distruzione si verifichi.”

    Un appello limpido e drammaticamente necessario, che centra quattro punti cardinali attorno a cui ricostruire un'idea di città e comunità:
    Valore storico e culturale: San Siro è patrimonio mondiale, non merce.
    Difesa della classe operaia: l’esclusione sociale passa anche dagli spalti.
    L’atmosfera popolare: ciò che rende vivo uno stadio è la voce del popolo.
    Passione contro profitto: il calcio nasce popolare, morirà se resta solo business.

    E tutto questo mentre scade oggi, 30 aprile, alle 23:59, il bando del Comune di Milano sulle manifestazioni d’interesse per la vendita del Meazza. E mentre ci avviciniamo a un Primo Maggio che puzza di precarietà e futuro negato. In un tempo in cui mancano persino quei momenti rituali fatti di panem et circenses, l’arte e la cultura possono tornare a essere opposizione, militanza, resistenza.
    Oggi Ken Loach ci ha ricordato che la Cultura può salvarci. Che esiste ancora una voce capace di attraversare i confini per difendere non solo uno stadio, ma un’idea di società.

    Uno a zero per la Cultura.
    Due a zero con quella “inglesità” fatta di coraggio.
    Palla al centro.
    Prendi nota, Milano.

    #KenLoach #SanSiroNonSiTocca #DifendiamoSanSiro #CinemaMilitante #CalcioPopolare #StopSpeculazione #CulturaAttiva #MeazzaPerSempre #MilanoResiste #ArteCheResiste #NoAlNuovoStadio
    KEN LOACH – Difesa all’inglese per San Siro ⚽️ Irrompe nel cielo milanese di questa primavera una voce imprevista, potente, straniera eppure così profondamente nostra. È la voce di Ken Loach, maestro del cinema militante, che attraversa la Manica per prendere posizione in una “battaglia cittadina” che oggi è diventata simbolo di qualcosa di molto più ampio: la difesa della cultura popolare contro la speculazione. In un tempo in cui l’arte tende a ritirarsi nei suoi spazi comodi, Loach dimostra che è ancora possibile – e necessario – uscire dalla propria “comfort zone” e mettersi in gioco. Il suo intervento in difesa dello stadio di San Siro, affidato a una lettera inviata a Lucia Tozzi, è una scossa, un sussulto di poesia civile. Parla un inglese, sì. Ma lo fa da uomo del popolo, da regista che ha raccontato con onestà e dolore la classe operaia britannica in capolavori come Piovono pietre e Il vento che accarezza l’erba. Parla da tifoso, ma anche da cittadino impegnato, da artista che non si rassegna alla cancellazione dei luoghi dove il popolo ritrova se stesso, il proprio tempo, la propria memoria. Queste le parole del maestro: “È difficile credere che lo stadio di San Siro sia in pericolo. È uno dei più grandi e storici stadi di calcio al mondo, rispettato dai tifosi di tutto il mondo. L'idea della sua distruzione è sconvolgente e non deve essere permesso che accada… Quando la capienza viene ridotta e i prezzi dei biglietti aumentano, molti tifosi della classe operaia e popolare saranno esclusi... Confidiamo tutti che i milanesi, appassionati di calcio, non permetteranno che questa distruzione si verifichi.” Un appello limpido e drammaticamente necessario, che centra quattro punti cardinali attorno a cui ricostruire un'idea di città e comunità: Valore storico e culturale: San Siro è patrimonio mondiale, non merce. Difesa della classe operaia: l’esclusione sociale passa anche dagli spalti. L’atmosfera popolare: ciò che rende vivo uno stadio è la voce del popolo. Passione contro profitto: il calcio nasce popolare, morirà se resta solo business. E tutto questo mentre scade oggi, 30 aprile, alle 23:59, il bando del Comune di Milano sulle manifestazioni d’interesse per la vendita del Meazza. E mentre ci avviciniamo a un Primo Maggio che puzza di precarietà e futuro negato. In un tempo in cui mancano persino quei momenti rituali fatti di panem et circenses, l’arte e la cultura possono tornare a essere opposizione, militanza, resistenza. Oggi Ken Loach ci ha ricordato che la Cultura può salvarci. Che esiste ancora una voce capace di attraversare i confini per difendere non solo uno stadio, ma un’idea di società. Uno a zero per la Cultura. Due a zero con quella “inglesità” fatta di coraggio. Palla al centro. Prendi nota, Milano. #KenLoach #SanSiroNonSiTocca #DifendiamoSanSiro #CinemaMilitante #CalcioPopolare #StopSpeculazione #CulturaAttiva #MeazzaPerSempre #MilanoResiste #ArteCheResiste #NoAlNuovoStadio
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  • The global Organic Spices Market is experiencing a dynamic transformation as the growing consumer inclination toward healthier and more sustainable food options continues to gain momentum. With the rise in health-conscious consumers, the demand for organic spices has surged, driven by their potential health benefits and the increasing awareness of the harmful effects of synthetic pesticides and fertilizers. This press release highlights the market’s trajectory, key growth drivers, challenges, regional dynamics, and leading companies in the industry.The organic spices market size is expected to reach USD 3.83 billion by 2034, according to a new study by Polaris Market Research.

    Market Overview:
    The organic spices market refers to the production, distribution, and sale of spices cultivated through organic farming methods. Organic farming excludes the use of synthetic chemicals, fertilizers, and pesticides, making organic spices a healthier alternative to conventionally grown spices. Spices are essential ingredients in culinary traditions across the world, and organic versions are increasingly sought after for their rich flavor profiles, higher nutritional value, and environmental sustainability.

    As per recent market reports, the global organic spices market is projected to grow significantly over the next decade. The rise in organic food consumption and increased awareness about the health benefits of organic spices, combined with the expanding popularity of plant-based diets, is expected to boost the market further. Organic spices are increasingly seen not only as flavor enhancers but also as functional foods with medicinal and nutritional benefits.

    Key Market Growth Drivers:
    Several factors are driving the expansion of the organic spices market globally:

    Health Benefits of Organic Spices: One of the primary drivers of the organic spice demand is the increasing focus on health and wellness. Consumers are becoming more conscious of the health implications of their food choices. Organic spices, including turmeric, ginger, cinnamon, and black pepper, are rich in antioxidants, anti-inflammatory properties, and various vitamins and minerals. Studies have linked these compounds to improved immune function, digestive health, and even cancer prevention, making organic spices a sought-after ingredient in health-conscious diets.

    Rise in Health-Conscious Consumers: As more individuals adopt clean eating habits, there has been a substantial rise in the consumption of organic food products. Organic spices, being a key component of a healthy diet, have witnessed a steady increase in demand. The global trend towards plant-based diets also drives the need for organic, flavor-enhancing alternatives to processed foods.

    Increased Awareness of Sustainable Agriculture: The shift towards sustainable farming practices has accelerated, with consumers increasingly prioritizing products that are environmentally friendly. Organic farming practices, which focus on soil health, biodiversity, and reducing chemical use, have gained widespread acceptance. This focus on sustainable agriculture has played a critical role in boosting the demand for organic spices, as they align with consumers' environmental values.

    Globalization of Cuisines and Spices Export: The globalization of food cultures has made exotic spices more popular across regions. As culinary traditions from Asia, Africa, and the Middle East influence international food trends, organic spices are becoming increasingly available in mainstream markets. Spices export from countries like India, Indonesia, and Sri Lanka is growing, with these nations serving as key suppliers of organic spices to developed markets such as the United States and Europe.

    Market Challenges:
    Despite the impressive growth potential, the organic spices market faces several challenges:

    High Production Costs: Organic farming typically requires more labor-intensive processes and longer crop cycles compared to conventional farming. These factors lead to higher production costs, which can make organic spices more expensive than their non-organic counterparts. For some consumers, the price gap is a significant barrier to purchasing organic spices, especially in price-sensitive markets.

    Supply Chain and Quality Control Issues: The organic spice supply chain is complex, with many stages from cultivation to distribution. Ensuring consistent quality and adhering to certification standards are crucial but challenging, as spices need to meet stringent organic certification guidelines. There have been concerns about fraud and contamination, as some products may be labeled as organic when they do not meet the required standards. This issue can undermine consumer trust and hinder market growth.

    Weather and Climate Dependency: Organic spice production is highly dependent on favorable weather and climate conditions. Any disruptions due to extreme weather events, such as droughts or floods, can negatively impact crop yields and spice quality. This makes organic spice cultivation vulnerable to climate change, which is increasingly affecting global agricultural practices.

    Regional Analysis:
    The organic spices market is growing at different rates across regions, with some markets expanding faster than others:

    North America: North America, particularly the United States and Canada, represents one of the largest markets for organic spices. The growing popularity of organic products among North American consumers is due to increased awareness of the health benefits of organic foods. Organic spices are widely available in retail chains, health food stores, and online marketplaces. Moreover, North America is a major importer of organic spices from countries in Asia, Latin America, and Africa.

    Europe: Europe is another key region for the organic spices market. Countries like Germany, France, and the UK have seen a significant rise in the demand for organic food products, including spices. The European market is driven by consumer demand for health-conscious products and sustainability. Organic certification requirements in Europe are stringent, ensuring high-quality standards for organic spices.

    Asia-Pacific: The Asia-Pacific region holds a dominant position in the production and export of organic spices. India, in particular, is a key player in the global organic spice market, known for producing high-quality organic spices such as turmeric, ginger, and cardamom. The rising middle class in countries like India and China is also contributing to the increasing domestic demand for organic products.

    Latin America: Latin America has been gradually expanding its footprint in the organic spices market. Countries like Mexico and Peru are increasing their production of organic spices, catering to both local and international markets. With a favorable climate for spice cultivation, Latin America has the potential to become a leading supplier of organic spices.

    Key Companies in the Organic Spices Market:
    Several companies are leading the charge in the organic spices market, focusing on innovation, sustainability, and quality to meet consumer demand. Some of the major players include:

    McCormick & Company, Inc.: A global leader in the spice industry, McCormick offers a wide range of organic spices. The company’s commitment to sustainability and sourcing organic ingredients has positioned it as a key player in the organic spices market.

    Frontier Co-op: Known for its focus on organic and fair trade products, Frontier Co-op offers a diverse selection of organic spices, including popular varieties such as cumin, chili powder, and cinnamon.

    Organic Spices Pvt. Ltd.: An India-based company specializing in organic spice production, Organic Spices Pvt. Ltd. is one of the largest producers of organic spices, exporting products to North America, Europe, and the Middle East.

    Spicely Organics: Spicely Organics is a US-based company that specializes in producing certified organic spices. They are known for their wide range of high-quality, sustainably sourced organic spices and herbs.

    Starwest Botanicals: Another leading player in the organic spice market, Starwest Botanicals offers a variety of organic spices, herbs, and teas. The company places a strong emphasis on sustainability and ethical sourcing.

    Conclusion:
    The organic spices market is poised for remarkable growth as health-conscious consumers increasingly choose organic products for their culinary and health benefits. With growing demand, especially in North America and Europe, the market offers significant opportunities for producers, exporters, and retailers. However, challenges such as high production costs and supply chain complexities remain. By addressing these issues and continuing to prioritize sustainability and health benefits, the organic spice market can continue to thrive in the years to come.

    More Trending Latest Reports By Polaris Market Research:

    Infectious Disease Diagnostics Market

    Bee Pollen Supplements Market

    Chilled and Deli Foods Market

    Mobile Wallet Market

    Modified Polypropylene Market

    Engineering Services Outsourcing Market

    Automation COE Market

    Playout Automation & Channel-in-a-Box Market

    Blood Glucose Monitoring Device Market
    The global Organic Spices Market is experiencing a dynamic transformation as the growing consumer inclination toward healthier and more sustainable food options continues to gain momentum. With the rise in health-conscious consumers, the demand for organic spices has surged, driven by their potential health benefits and the increasing awareness of the harmful effects of synthetic pesticides and fertilizers. This press release highlights the market’s trajectory, key growth drivers, challenges, regional dynamics, and leading companies in the industry.The organic spices market size is expected to reach USD 3.83 billion by 2034, according to a new study by Polaris Market Research. Market Overview: The organic spices market refers to the production, distribution, and sale of spices cultivated through organic farming methods. Organic farming excludes the use of synthetic chemicals, fertilizers, and pesticides, making organic spices a healthier alternative to conventionally grown spices. Spices are essential ingredients in culinary traditions across the world, and organic versions are increasingly sought after for their rich flavor profiles, higher nutritional value, and environmental sustainability. As per recent market reports, the global organic spices market is projected to grow significantly over the next decade. The rise in organic food consumption and increased awareness about the health benefits of organic spices, combined with the expanding popularity of plant-based diets, is expected to boost the market further. Organic spices are increasingly seen not only as flavor enhancers but also as functional foods with medicinal and nutritional benefits. Key Market Growth Drivers: Several factors are driving the expansion of the organic spices market globally: Health Benefits of Organic Spices: One of the primary drivers of the organic spice demand is the increasing focus on health and wellness. Consumers are becoming more conscious of the health implications of their food choices. Organic spices, including turmeric, ginger, cinnamon, and black pepper, are rich in antioxidants, anti-inflammatory properties, and various vitamins and minerals. Studies have linked these compounds to improved immune function, digestive health, and even cancer prevention, making organic spices a sought-after ingredient in health-conscious diets. Rise in Health-Conscious Consumers: As more individuals adopt clean eating habits, there has been a substantial rise in the consumption of organic food products. Organic spices, being a key component of a healthy diet, have witnessed a steady increase in demand. The global trend towards plant-based diets also drives the need for organic, flavor-enhancing alternatives to processed foods. Increased Awareness of Sustainable Agriculture: The shift towards sustainable farming practices has accelerated, with consumers increasingly prioritizing products that are environmentally friendly. Organic farming practices, which focus on soil health, biodiversity, and reducing chemical use, have gained widespread acceptance. This focus on sustainable agriculture has played a critical role in boosting the demand for organic spices, as they align with consumers' environmental values. Globalization of Cuisines and Spices Export: The globalization of food cultures has made exotic spices more popular across regions. As culinary traditions from Asia, Africa, and the Middle East influence international food trends, organic spices are becoming increasingly available in mainstream markets. Spices export from countries like India, Indonesia, and Sri Lanka is growing, with these nations serving as key suppliers of organic spices to developed markets such as the United States and Europe. Market Challenges: Despite the impressive growth potential, the organic spices market faces several challenges: High Production Costs: Organic farming typically requires more labor-intensive processes and longer crop cycles compared to conventional farming. These factors lead to higher production costs, which can make organic spices more expensive than their non-organic counterparts. For some consumers, the price gap is a significant barrier to purchasing organic spices, especially in price-sensitive markets. Supply Chain and Quality Control Issues: The organic spice supply chain is complex, with many stages from cultivation to distribution. Ensuring consistent quality and adhering to certification standards are crucial but challenging, as spices need to meet stringent organic certification guidelines. There have been concerns about fraud and contamination, as some products may be labeled as organic when they do not meet the required standards. This issue can undermine consumer trust and hinder market growth. Weather and Climate Dependency: Organic spice production is highly dependent on favorable weather and climate conditions. Any disruptions due to extreme weather events, such as droughts or floods, can negatively impact crop yields and spice quality. This makes organic spice cultivation vulnerable to climate change, which is increasingly affecting global agricultural practices. Regional Analysis: The organic spices market is growing at different rates across regions, with some markets expanding faster than others: North America: North America, particularly the United States and Canada, represents one of the largest markets for organic spices. The growing popularity of organic products among North American consumers is due to increased awareness of the health benefits of organic foods. Organic spices are widely available in retail chains, health food stores, and online marketplaces. Moreover, North America is a major importer of organic spices from countries in Asia, Latin America, and Africa. Europe: Europe is another key region for the organic spices market. Countries like Germany, France, and the UK have seen a significant rise in the demand for organic food products, including spices. The European market is driven by consumer demand for health-conscious products and sustainability. Organic certification requirements in Europe are stringent, ensuring high-quality standards for organic spices. Asia-Pacific: The Asia-Pacific region holds a dominant position in the production and export of organic spices. India, in particular, is a key player in the global organic spice market, known for producing high-quality organic spices such as turmeric, ginger, and cardamom. The rising middle class in countries like India and China is also contributing to the increasing domestic demand for organic products. Latin America: Latin America has been gradually expanding its footprint in the organic spices market. Countries like Mexico and Peru are increasing their production of organic spices, catering to both local and international markets. With a favorable climate for spice cultivation, Latin America has the potential to become a leading supplier of organic spices. Key Companies in the Organic Spices Market: Several companies are leading the charge in the organic spices market, focusing on innovation, sustainability, and quality to meet consumer demand. Some of the major players include: McCormick & Company, Inc.: A global leader in the spice industry, McCormick offers a wide range of organic spices. The company’s commitment to sustainability and sourcing organic ingredients has positioned it as a key player in the organic spices market. Frontier Co-op: Known for its focus on organic and fair trade products, Frontier Co-op offers a diverse selection of organic spices, including popular varieties such as cumin, chili powder, and cinnamon. Organic Spices Pvt. Ltd.: An India-based company specializing in organic spice production, Organic Spices Pvt. Ltd. is one of the largest producers of organic spices, exporting products to North America, Europe, and the Middle East. Spicely Organics: Spicely Organics is a US-based company that specializes in producing certified organic spices. They are known for their wide range of high-quality, sustainably sourced organic spices and herbs. Starwest Botanicals: Another leading player in the organic spice market, Starwest Botanicals offers a variety of organic spices, herbs, and teas. The company places a strong emphasis on sustainability and ethical sourcing. Conclusion: The organic spices market is poised for remarkable growth as health-conscious consumers increasingly choose organic products for their culinary and health benefits. With growing demand, especially in North America and Europe, the market offers significant opportunities for producers, exporters, and retailers. However, challenges such as high production costs and supply chain complexities remain. By addressing these issues and continuing to prioritize sustainability and health benefits, the organic spice market can continue to thrive in the years to come. More Trending Latest Reports By Polaris Market Research: Infectious Disease Diagnostics Market Bee Pollen Supplements Market Chilled and Deli Foods Market Mobile Wallet Market Modified Polypropylene Market Engineering Services Outsourcing Market Automation COE Market Playout Automation & Channel-in-a-Box Market Blood Glucose Monitoring Device Market
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  • Market Overview
    The global Composites market size is expected to reach USD 173.84 billion by 2032, according to a new study by Polaris Market Research. Composites—materials made from two or more constituent materials with significantly different physical or chemical properties—are becoming increasingly essential due to their high strength-to-weight ratio, corrosion resistance, and design flexibility.

    These materials, including fiber-reinforced composites, are engineered to achieve performance goals that cannot be attained by traditional metals or plastics. Their ability to enhance fuel efficiency and reduce emissions is further accelerating their adoption across various industries.

    Key Market Growth Drivers
    1. Rising Demand in Aerospace and Automotive Sectors
    One of the primary drivers of the composites market is the aerospace industry’s increasing reliance on lightweight and high-strength materials. Aircraft manufacturers are integrating carbon fiber-reinforced polymers to reduce aircraft weight, improve fuel efficiency, and enhance structural integrity. Similarly, the automotive sector is utilizing lightweight materials to meet stringent emission norms and improve vehicle performance.

    2. Expanding Wind Energy Sector
    The renewable energy segment—especially wind energy—is a significant contributor to market growth. Composite materials are extensively used in wind turbine blades due to their ability to withstand harsh environmental conditions and maintain structural efficiency. The global push toward cleaner energy is likely to further boost composite adoption in wind energy infrastructure.

    3. Infrastructure and Construction Applications
    The use of composites in construction is gaining momentum, particularly in bridge decks, building facades, and rebar reinforcements. These materials provide long-term durability and corrosion resistance, making them ideal for critical infrastructure projects in coastal and high-humidity regions.

    4. Advancements in Resin Technology
    Developments in thermoset resins, such as epoxy and polyester, are enabling manufacturers to enhance the performance and cost-efficiency of composite products. Thermoset-based composites are preferred for applications that require excellent mechanical properties and high thermal stability.

    𝐄𝐱𝐩𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐡𝐞𝐧𝐬𝐢𝐯𝐞 𝐑𝐞𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐇𝐞𝐫𝐞: https://www.polarismarketresearch.com/industry-analysis/composites-market
    Market Challenges
    Despite the numerous benefits, the composites market faces certain challenges:

    1. High Production Costs
    The cost of producing advanced composites, especially carbon fiber-based materials, remains high compared to traditional alternatives. This limits their adoption in price-sensitive markets such as consumer electronics and some segments of the automotive industry.

    2. Recycling and Environmental Concerns
    The recycling of composite materials is a significant challenge due to their heterogeneous nature. Most composites are not biodegradable, and recycling processes are often energy-intensive and cost-prohibitive. This has raised concerns among environmental regulators and sustainability advocates.

    3. Limited Standardization
    The absence of universally accepted standards for composite materials, especially in emerging applications, often results in performance inconsistency and quality assurance issues. This can act as a restraint in widespread adoption, particularly in regulated industries like aerospace and construction.

    Regional Analysis
    North America
    North America holds a significant share of the global composites market, with the United States leading the demand, particularly in aerospace and defense applications. Government investments in renewable energy, along with a strong presence of major automotive manufacturers, are contributing to market expansion.

    Europe
    Europe is a prominent market, driven by robust automotive and wind energy sectors. Germany, France, and the UK are at the forefront, adopting composites for electric vehicles (EVs), aircraft, and building infrastructure. The European Union’s green policies and carbon-neutral goals are further encouraging the use of lightweight materials.

    Asia-Pacific
    Asia-Pacific is expected to witness the fastest growth during the forecast period. China, India, and Japan are leading the charge with massive investments in infrastructure, renewable energy, and high-speed rail projects. Additionally, the region's growing aerospace and automotive sectors are boosting demand for advanced composite solutions.

    Latin America and Middle East & Africa
    These regions are emerging markets with rising demand for composites in construction, oil & gas, and wind energy. Government infrastructure initiatives and expanding industrial bases are expected to drive future growth.

    Key Companies in the Composites Market
    Several key players dominate the global composites landscape, investing heavily in R&D, sustainability, and capacity expansion:

    Hexcel Corporation – A global leader in advanced composites, Hexcel provides high-performance carbon fibers and resins for aerospace and industrial applications.

    Toray Industries Inc. – One of the largest producers of carbon fiber composites, Toray is at the forefront of lightweight material innovation.

    SGL Carbon – Known for its carbon and graphite-based materials, SGL Carbon serves industries ranging from energy to automotive.

    Teijin Limited – With a strong focus on sustainable solutions, Teijin offers carbon fiber-reinforced thermoplastic materials for automotive and sports industries.

    Mitsubishi Chemical Corporation – Offers a wide range of thermoset and thermoplastic composite solutions, focusing on both performance and recyclability.

    Owens Corning – A major player in fiberglass composites, especially in construction and industrial applications.

    Market Trends and Innovations
    Bio-based Composites: Innovations in biodegradable resins and natural fiber reinforcements are creating opportunities for sustainable product lines.

    Automated Manufacturing Technologies: Automation in composite lay-up and curing processes is improving production speed and consistency.

    Smart Composites: Integration of sensors and electronics into composite structures is enabling real-time performance monitoring, particularly in aerospace and defense.

    Recyclable Thermoplastics: Companies are developing thermoplastic composites that can be reshaped and reused, addressing environmental concerns.

    Future Outlook
    The composites market is poised for continued growth, with expanding applications in both mature and emerging sectors. As sustainability becomes a critical factor in material selection, innovations that reduce environmental impact without compromising performance will shape the industry's future.

    The increasing integration of composites in EVs, urban infrastructure, space exploration, and even consumer electronics opens new avenues for market players. Collaborations between academia, industry, and governments will be key to overcoming challenges and accelerating adoption.

    Conclusion

    The global composites market stands at the crossroads of innovation and opportunity. As industries seek durable, lightweight, and environmentally conscious solutions, composites are emerging as the material of the future. While challenges remain, particularly around recycling and cost-efficiency, the pace of technological advancement and growing demand across sectors ensure a promising outlook for the next decade.

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Aircraft manufacturers are integrating carbon fiber-reinforced polymers to reduce aircraft weight, improve fuel efficiency, and enhance structural integrity. Similarly, the automotive sector is utilizing lightweight materials to meet stringent emission norms and improve vehicle performance. 2. Expanding Wind Energy Sector The renewable energy segment—especially wind energy—is a significant contributor to market growth. Composite materials are extensively used in wind turbine blades due to their ability to withstand harsh environmental conditions and maintain structural efficiency. The global push toward cleaner energy is likely to further boost composite adoption in wind energy infrastructure. 3. Infrastructure and Construction Applications The use of composites in construction is gaining momentum, particularly in bridge decks, building facades, and rebar reinforcements. These materials provide long-term durability and corrosion resistance, making them ideal for critical infrastructure projects in coastal and high-humidity regions. 4. Advancements in Resin Technology Developments in thermoset resins, such as epoxy and polyester, are enabling manufacturers to enhance the performance and cost-efficiency of composite products. Thermoset-based composites are preferred for applications that require excellent mechanical properties and high thermal stability. 𝐄𝐱𝐩𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐡𝐞𝐧𝐬𝐢𝐯𝐞 𝐑𝐞𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐇𝐞𝐫𝐞: https://www.polarismarketresearch.com/industry-analysis/composites-market Market Challenges Despite the numerous benefits, the composites market faces certain challenges: 1. High Production Costs The cost of producing advanced composites, especially carbon fiber-based materials, remains high compared to traditional alternatives. This limits their adoption in price-sensitive markets such as consumer electronics and some segments of the automotive industry. 2. Recycling and Environmental Concerns The recycling of composite materials is a significant challenge due to their heterogeneous nature. Most composites are not biodegradable, and recycling processes are often energy-intensive and cost-prohibitive. This has raised concerns among environmental regulators and sustainability advocates. 3. Limited Standardization The absence of universally accepted standards for composite materials, especially in emerging applications, often results in performance inconsistency and quality assurance issues. This can act as a restraint in widespread adoption, particularly in regulated industries like aerospace and construction. Regional Analysis North America North America holds a significant share of the global composites market, with the United States leading the demand, particularly in aerospace and defense applications. Government investments in renewable energy, along with a strong presence of major automotive manufacturers, are contributing to market expansion. Europe Europe is a prominent market, driven by robust automotive and wind energy sectors. Germany, France, and the UK are at the forefront, adopting composites for electric vehicles (EVs), aircraft, and building infrastructure. The European Union’s green policies and carbon-neutral goals are further encouraging the use of lightweight materials. Asia-Pacific Asia-Pacific is expected to witness the fastest growth during the forecast period. China, India, and Japan are leading the charge with massive investments in infrastructure, renewable energy, and high-speed rail projects. Additionally, the region's growing aerospace and automotive sectors are boosting demand for advanced composite solutions. Latin America and Middle East & Africa These regions are emerging markets with rising demand for composites in construction, oil & gas, and wind energy. Government infrastructure initiatives and expanding industrial bases are expected to drive future growth. Key Companies in the Composites Market Several key players dominate the global composites landscape, investing heavily in R&D, sustainability, and capacity expansion: Hexcel Corporation – A global leader in advanced composites, Hexcel provides high-performance carbon fibers and resins for aerospace and industrial applications. Toray Industries Inc. – One of the largest producers of carbon fiber composites, Toray is at the forefront of lightweight material innovation. SGL Carbon – Known for its carbon and graphite-based materials, SGL Carbon serves industries ranging from energy to automotive. Teijin Limited – With a strong focus on sustainable solutions, Teijin offers carbon fiber-reinforced thermoplastic materials for automotive and sports industries. Mitsubishi Chemical Corporation – Offers a wide range of thermoset and thermoplastic composite solutions, focusing on both performance and recyclability. Owens Corning – A major player in fiberglass composites, especially in construction and industrial applications. Market Trends and Innovations Bio-based Composites: Innovations in biodegradable resins and natural fiber reinforcements are creating opportunities for sustainable product lines. Automated Manufacturing Technologies: Automation in composite lay-up and curing processes is improving production speed and consistency. Smart Composites: Integration of sensors and electronics into composite structures is enabling real-time performance monitoring, particularly in aerospace and defense. Recyclable Thermoplastics: Companies are developing thermoplastic composites that can be reshaped and reused, addressing environmental concerns. Future Outlook The composites market is poised for continued growth, with expanding applications in both mature and emerging sectors. As sustainability becomes a critical factor in material selection, innovations that reduce environmental impact without compromising performance will shape the industry's future. The increasing integration of composites in EVs, urban infrastructure, space exploration, and even consumer electronics opens new avenues for market players. Collaborations between academia, industry, and governments will be key to overcoming challenges and accelerating adoption. Conclusion The global composites market stands at the crossroads of innovation and opportunity. As industries seek durable, lightweight, and environmentally conscious solutions, composites are emerging as the material of the future. While challenges remain, particularly around recycling and cost-efficiency, the pace of technological advancement and growing demand across sectors ensure a promising outlook for the next decade. More Trending Latest Reports By Polaris Market Research: Over the Top Market Propylene Glycol Market Player Tracking Market False Eyelashes market Low-Code Application Development Platform Market Cashew Nutshell Liquid Market Pig Protein Concentrate Market Video Intercom Devices Market Cryotherapy Market
    WWW.POLARISMARKETRESEARCH.COM
    Composites Market Size, Industry Share, Growth Analysis 2024-2032
    The global composites market expected to reach of 7.1% CAGR, is exhibiting a USD 173.84 billion by the conclusion of 2024-2032 | Data analysis by PMR
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