• HOSPITALS FIRED STAFF FOR REPORTING VACCINE INJURIES

    This is how they kept the COVID vaccine injury numbers down.

    Doctors and nurses were required by law to report adverse reactions to VAERS — the Vaccine Adverse Event Reporting System.

    Instead, those who told the truth were silenced.

    “I was fired for reporting COVID vaccine adverse events under emergency use authorization,” said Physician Assistant Deb Conrad.

    “Two weeks later, I was surrounded mid-shift and physically thrown out of the hospital.”

    She was doing her legal duty.

    They made an example of her — to stop others from speaking.

    WHAT THIS MEANS:

    • Vaccine injury data was deliberately underreported.
    • Medical whistleblowers were intimidated or removed.
    • Hospitals abandoned transparency to protect the narrative.

    The truth is now coming out — and the people who covered it up must face justice.

    Freedom Train International stands with every doctor, nurse, and whistleblower who refused to stay silent.
    Join us — and prepare for what comes next.

    GLI OSPEDALI HANNO LICENZIATO IL PERSONALE PER AVER SEGNALATO LESIONI DA VACCINO

    Ecco come hanno mantenuto bassi i numeri delle lesioni da vaccino contro il COVID.

    Medici e infermieri erano tenuti per legge a segnalare le reazioni avverse al VAERS (il Sistema di Segnalazione degli Eventi Avversi da Vaccino).

    Chi invece ha detto la verità è stato messo a tacere.

    "Sono stata licenziata per aver segnalato reazioni avverse da vaccino contro il COVID in base all'autorizzazione all'uso di emergenza", ha detto l'assistente medico Deb Conrad.

    "Due settimane dopo, sono stata circondata a metà turno e buttata fuori fisicamente dall'ospedale."

    Stava facendo il suo dovere legale.

    Hanno fatto di lei un esempio: impedire ad altri di parlare.

    COSA SIGNIFICA:

    • I dati sulle lesioni da vaccino sono stati deliberatamente sottostimati.
    • I whistleblower medici sono stati intimiditi o rimossi.
    • Gli ospedali hanno abbandonato la trasparenza per proteggere la narrazione.

    La verità ora sta venendo a galla e chi l'ha insabbiata deve affrontare la giustizia.

    Freedom Train International è al fianco di ogni medico, infermiere e informatore che si è rifiutato di rimanere in silenzio.

    Unisciti a noi e preparati a ciò che verrà.

    Source: https://x.com/JimFergusonUK/status/1984897556749377839?t=UQQCAuJfZpk0RvI94HVP_g&s=19
    HOSPITALS FIRED STAFF FOR REPORTING VACCINE INJURIES This is how they kept the COVID vaccine injury numbers down. Doctors and nurses were required by law to report adverse reactions to VAERS — the Vaccine Adverse Event Reporting System. Instead, those who told the truth were silenced. “I was fired for reporting COVID vaccine adverse events under emergency use authorization,” said Physician Assistant Deb Conrad. “Two weeks later, I was surrounded mid-shift and physically thrown out of the hospital.” She was doing her legal duty. They made an example of her — to stop others from speaking. WHAT THIS MEANS: • Vaccine injury data was deliberately underreported. • Medical whistleblowers were intimidated or removed. • Hospitals abandoned transparency to protect the narrative. The truth is now coming out — and the people who covered it up must face justice. Freedom Train International stands with every doctor, nurse, and whistleblower who refused to stay silent. Join us — and prepare for what comes next. GLI OSPEDALI HANNO LICENZIATO IL PERSONALE PER AVER SEGNALATO LESIONI DA VACCINO Ecco come hanno mantenuto bassi i numeri delle lesioni da vaccino contro il COVID. Medici e infermieri erano tenuti per legge a segnalare le reazioni avverse al VAERS (il Sistema di Segnalazione degli Eventi Avversi da Vaccino). Chi invece ha detto la verità è stato messo a tacere. "Sono stata licenziata per aver segnalato reazioni avverse da vaccino contro il COVID in base all'autorizzazione all'uso di emergenza", ha detto l'assistente medico Deb Conrad. "Due settimane dopo, sono stata circondata a metà turno e buttata fuori fisicamente dall'ospedale." Stava facendo il suo dovere legale. Hanno fatto di lei un esempio: impedire ad altri di parlare. COSA SIGNIFICA: • I dati sulle lesioni da vaccino sono stati deliberatamente sottostimati. • I whistleblower medici sono stati intimiditi o rimossi. • Gli ospedali hanno abbandonato la trasparenza per proteggere la narrazione. La verità ora sta venendo a galla e chi l'ha insabbiata deve affrontare la giustizia. Freedom Train International è al fianco di ogni medico, infermiere e informatore che si è rifiutato di rimanere in silenzio. Unisciti a noi e preparati a ciò che verrà. Source: https://x.com/JimFergusonUK/status/1984897556749377839?t=UQQCAuJfZpk0RvI94HVP_g&s=19
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  • QUESTI ASSASSINI SIONISTI non SI FERMERANNO!
    Gaza, la tregua è già finita. Netanyahu ordina massicci raid sulla Striscia: "Hamas ha violato l’accordo di restituzione degli ostaggi" - Il Fatto Quotidiano
    Il Times of Israel scrive che gli ultimi resti consegnati dal gruppo islamista appartengono all'ostaggio Ofir Tzarfati. Il suo corpo era stato recuperato due anni fa. Il premier di Tel Aviv convoca una riunione d'emergenza e comanda la ripresa dei bombardamenti. Media: "Iniziati gli attacchi su Rafah e Gaza City"
    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/10/28/hamas-bara-ostaggi-onu-israele-caschi-blu-libano-unifil/8175580/

    E' ARRIVATO il MOMENTO che VENGANO ISOLATI dal resto del MONDO!
    QUESTI ASSASSINI SIONISTI non SI FERMERANNO! Gaza, la tregua è già finita. Netanyahu ordina massicci raid sulla Striscia: "Hamas ha violato l’accordo di restituzione degli ostaggi" - Il Fatto Quotidiano Il Times of Israel scrive che gli ultimi resti consegnati dal gruppo islamista appartengono all'ostaggio Ofir Tzarfati. Il suo corpo era stato recuperato due anni fa. Il premier di Tel Aviv convoca una riunione d'emergenza e comanda la ripresa dei bombardamenti. Media: "Iniziati gli attacchi su Rafah e Gaza City" https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/10/28/hamas-bara-ostaggi-onu-israele-caschi-blu-libano-unifil/8175580/ E' ARRIVATO il MOMENTO che VENGANO ISOLATI dal resto del MONDO!
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Gaza, la tregua è già finita. Netanyahu ordina massicci raid sulla Striscia: "Hamas ha violato l’accordo di restituzione degli ostaggi" - Il Fatto Quotidiano
    Il Times of Israel scrive che gli ultimi resti consegnati dal gruppo islamista appartengono all'ostaggio Ofir Tzarfati. Il suo corpo era stato recuperato due anni fa. Il premier di Tel Aviv convoca una riunione d'emergenza e comanda la ripresa dei bombardamenti. Media: "Iniziati gli attacchi su Rafah e Gaza City"
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  • "QUEI PAZIENTI ERANO UN AMMASSO DI COAGULI" ▷ L'AUDIZIONE VIRALE DELLA DR.SSA GISMONDO IN COM. COVID-19

    E' stato il primo vero debriefing serio sull'emergenza Covid, come scrive Maddalena Loy su La Verità, quello della microbiologa Maria Rita Gismondo. Ai tempi della pandemia era direttore della cattedra di microbiologia all'Università di Milano e direttore dell'università sulle bioemergenze al Sacco di Milano. Di recente è stata ascoltata in Commissione Covid, dove ha spiegato quelli che sarebbero stati gli errori commessi nella gestione dell'emergenza - ricordiamo che la Commissione ha deciso di analizzare la pandemia in ordine cronologico, quindi partendo dalle mascherine, i lockdown e in generale l'approccio iniziale. La microbiologa ha esposto, nell'analisi di presentazione prima delle domande dei commissari, i principali punti chiave della crisi sanitaria. "Cosa sarebbe accaduto - chiede in aula - se avessimo subito tracciato in maniera tale da effettuare i tamponi non solo a coloro che avevano evidenti sintomi? Cosa sarebbe accaduto se avessimo effettuato un gran numero di autopsie conoscendo meglio la patogenesi di questa patologia?"

    https://www.youtube.com/watch?v=X2tdwanfxKI
    "QUEI PAZIENTI ERANO UN AMMASSO DI COAGULI" ▷ L'AUDIZIONE VIRALE DELLA DR.SSA GISMONDO IN COM. COVID-19 E' stato il primo vero debriefing serio sull'emergenza Covid, come scrive Maddalena Loy su La Verità, quello della microbiologa Maria Rita Gismondo. Ai tempi della pandemia era direttore della cattedra di microbiologia all'Università di Milano e direttore dell'università sulle bioemergenze al Sacco di Milano. Di recente è stata ascoltata in Commissione Covid, dove ha spiegato quelli che sarebbero stati gli errori commessi nella gestione dell'emergenza - ricordiamo che la Commissione ha deciso di analizzare la pandemia in ordine cronologico, quindi partendo dalle mascherine, i lockdown e in generale l'approccio iniziale. La microbiologa ha esposto, nell'analisi di presentazione prima delle domande dei commissari, i principali punti chiave della crisi sanitaria. "Cosa sarebbe accaduto - chiede in aula - se avessimo subito tracciato in maniera tale da effettuare i tamponi non solo a coloro che avevano evidenti sintomi? Cosa sarebbe accaduto se avessimo effettuato un gran numero di autopsie conoscendo meglio la patogenesi di questa patologia?" https://www.youtube.com/watch?v=X2tdwanfxKI
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  • 15 OTTOBRE 2021 QUATTRO ANNI DA QUELL'INFAUSTO GIORNO - PER NON DIMENTICARE IL GIORNO PIÙ TRISTE della STORIA RECENTE!
    HANNO COSTRETTO MILIONI di PERSONE AL INOCULARSI un SIERO GENICO SPERIMENTALE che HA CAUSATO MILIONI di MORTI e DANNEGGIATI SAPENDO CHE NON PROTEGGEVA dal VIRUS e DAL CONTAGIO: ERA SCRITTO A CHIARE LETTERE sui FOGLIETTI ILLUSTRATIVI!!!

    Green pass obbligatorio dal 15 ottobre. Il testo del provvedimento
    Niente stipendio fin dal primo giorno per chi si presenterà a lavoro senza il green pass. Lo stop a ogni «retribuzione, compenso o emolumento» riguarderà tutti […
    Dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, è obbligatorio il possesso del Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro privato. Tale disposizione si applica altresì a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato anche sulla base di contratti esterni. Non si applica ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale.

    https://www.confesercenti.li.it/green-pass-obbligatorio-dal-15-ottobre-il-testo-del-provvedimento/
    15 OTTOBRE 2021 QUATTRO ANNI DA QUELL'INFAUSTO GIORNO - PER NON DIMENTICARE IL GIORNO PIÙ TRISTE della STORIA RECENTE! HANNO COSTRETTO MILIONI di PERSONE AL INOCULARSI un SIERO GENICO SPERIMENTALE che HA CAUSATO MILIONI di MORTI e DANNEGGIATI SAPENDO CHE NON PROTEGGEVA dal VIRUS e DAL CONTAGIO: ERA SCRITTO A CHIARE LETTERE sui FOGLIETTI ILLUSTRATIVI!!! Green pass obbligatorio dal 15 ottobre. Il testo del provvedimento Niente stipendio fin dal primo giorno per chi si presenterà a lavoro senza il green pass. Lo stop a ogni «retribuzione, compenso o emolumento» riguarderà tutti [… Dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, è obbligatorio il possesso del Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro privato. Tale disposizione si applica altresì a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato anche sulla base di contratti esterni. Non si applica ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale. https://www.confesercenti.li.it/green-pass-obbligatorio-dal-15-ottobre-il-testo-del-provvedimento/
    WWW.CONFESERCENTI.LI.IT
    Green pass obbligatorio dal 15 ottobre. Il testo del provvedimento
    Niente stipendio fin dal primo giorno per chi si presenterà a lavoro senza il green pass. Lo stop a ogni «retribuzione, compenso o emolumento» riguarderà tutti […]
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  • ANDIAMO BENE. FACCIAMOCI delle DOMANDE?
    Salute mentale, un ragazzo su 5 a rischio. Schillaci: "Emergenza silenziosa"
    L'allarme degli esperti: "Serve prevenzione"...


    In Italia sono circa 2 milioni i bambini e i ragazzi affetti da un disturbo neuropsichiatrico, uno su cinque.

    Dati in linea con quelli mondiali: nell'ultimo rapporto Unicef viene rilevato che un adolescente su 7 (circa 166 milioni di individui tra i 10 e i 19 anni) ha un disturbo mentale diagnosticato, con ansia e depressione che costituiscono il 40% delle diagnosi.
    Un adolescente su 4 vittima di bullismo on line, la pediatra: "Le parole feriscono"

    Un fenomeno in costante peggioramento: nel mondo, tra il 2018 e il 2022, il tasso di disturbi multipli di salute negli adolescenti è aumentato, soprattutto tra le ragazze, mentre la prevalenza di ansia e depressione tra i giovani sotto i 20 anni risulta in crescita di circa il 20%.
    Vincenzo Schettini ai giovani: "Incontrerete anche persone cattive, ma non hanno potere su di voi"

    In Europa, un bambino o adolescente su tre non riesce ad accedere a cure adeguate

    Inoltre, in Europa, un bambino o adolescente su tre non riesce ad accedere a cure adeguate. A lanciare l'allarme, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, che ricorre il 10 ottobre, è la Società italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Sinpia),che sottolinea l'importanza di intervenire precocemente già in età evolutiva e di non trascurare i campanelli d'allarme nei bambini (disturbi permanenti del sonno; disregolazione emotiva; deficit di attenzione; difficoltà nelle relazioni sociali; ritardo nelle funzioni comunicative; disturbi alimentari).
    Linguaggio degli adolescenti, gli esperti: "Attenzione alle parole che disturbano”
    12/06/2025
    Apri contenuto
    Schillaci: “Salute mentale grande sfida della nostra epoca”

    Quella della salute mentale è "la grande sfida della nostra epoca, un'emergenza silenziosa che sta attraversando le nuove generazioni", ha evidenziato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo al question time alla Camera. Il ministro ha poi reso noto che il Piano nazionale della salute mentale, il documento che punta a potenziare i servizi di diagnosi precoce, la neuropsichiatria infantile e la presenza di équipe multidisciplinari capaci di garantire interventi coordinati di diagnosi, trattamento e riabilitazione, coinvolgendo famiglie, scuole e istituzioni locali, "è ora all'attenzione della Conferenza Stato-Regioni".
    Salute mentale, Lazzari: “Ascoltare il grido di aiuto dei giovani”

    Il problema della salute psicologica va ben oltre la semplice diagnosi. In Italia il 30% di chi è seguito dai servizi per la salute mentale soffre di una forma clinicamente rilevante di auto-stigma, una condizione che porta all'interiorizzazione del pregiudizio, frenando il paziente nelle richieste d'aiuto, aderenza alle terapie e ritorno a un ruolo sociale. Per far fronte a questa problematica, l'università di Trento ha avviato uno studio, che coinvolge 26 centri, con lo scopo di valutare l'applicabilità nel contesto italiano di un intervento psicologico di gruppo messo a punto negli Stati Uniti, denominato 'Narrative Enhancement and Cognitive Therapy' (Nect). Sempre in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt),da sempre attenta al benessere psico-fisico dei malati di tumore, lancia ufficialmente 'Parliamone qui', un servizio di ascolto affidato a un team di psicologi specializzati in psicoterapia selezionati per seguire il paziente in ogni fase del percorso di malattia, dalla diagnosi al recupero dell'equilibrio emotivo. Sempre nell'ambito della salute mentale, il 10 ottobre ricorre anche la Giornata internazionale per la consapevolezza sulla sindrome X fragile, la più diffusa causa ereditaria di disabilità intellettiva e la seconda causa genetica di autismo. Per l'occasione l'Associazione italianasindrome X fragile, promuove per tutto il mese di ottobre una serie di iniziative, tra cui spicca l'illuminazione di blu a Roma del palazzo del Senato della Repubblica e del palazzo dell'Istituto superiore di sanità.

    https://www.rainews.it/articoli/2025/10/un-minore-su-5-con-problemi-mentali-lallarme-degli-esperti-serve-prevenzione-b078d29c-9749-4639-a7af-dcf6be10a932.html?utm_source=firefox-newtab-it-it
    ANDIAMO BENE. FACCIAMOCI delle DOMANDE? Salute mentale, un ragazzo su 5 a rischio. Schillaci: "Emergenza silenziosa" L'allarme degli esperti: "Serve prevenzione"... In Italia sono circa 2 milioni i bambini e i ragazzi affetti da un disturbo neuropsichiatrico, uno su cinque. Dati in linea con quelli mondiali: nell'ultimo rapporto Unicef viene rilevato che un adolescente su 7 (circa 166 milioni di individui tra i 10 e i 19 anni) ha un disturbo mentale diagnosticato, con ansia e depressione che costituiscono il 40% delle diagnosi. Un adolescente su 4 vittima di bullismo on line, la pediatra: "Le parole feriscono" Un fenomeno in costante peggioramento: nel mondo, tra il 2018 e il 2022, il tasso di disturbi multipli di salute negli adolescenti è aumentato, soprattutto tra le ragazze, mentre la prevalenza di ansia e depressione tra i giovani sotto i 20 anni risulta in crescita di circa il 20%. Vincenzo Schettini ai giovani: "Incontrerete anche persone cattive, ma non hanno potere su di voi" In Europa, un bambino o adolescente su tre non riesce ad accedere a cure adeguate Inoltre, in Europa, un bambino o adolescente su tre non riesce ad accedere a cure adeguate. A lanciare l'allarme, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, che ricorre il 10 ottobre, è la Società italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Sinpia),che sottolinea l'importanza di intervenire precocemente già in età evolutiva e di non trascurare i campanelli d'allarme nei bambini (disturbi permanenti del sonno; disregolazione emotiva; deficit di attenzione; difficoltà nelle relazioni sociali; ritardo nelle funzioni comunicative; disturbi alimentari). Linguaggio degli adolescenti, gli esperti: "Attenzione alle parole che disturbano” 12/06/2025 Apri contenuto Schillaci: “Salute mentale grande sfida della nostra epoca” Quella della salute mentale è "la grande sfida della nostra epoca, un'emergenza silenziosa che sta attraversando le nuove generazioni", ha evidenziato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo al question time alla Camera. Il ministro ha poi reso noto che il Piano nazionale della salute mentale, il documento che punta a potenziare i servizi di diagnosi precoce, la neuropsichiatria infantile e la presenza di équipe multidisciplinari capaci di garantire interventi coordinati di diagnosi, trattamento e riabilitazione, coinvolgendo famiglie, scuole e istituzioni locali, "è ora all'attenzione della Conferenza Stato-Regioni". Salute mentale, Lazzari: “Ascoltare il grido di aiuto dei giovani” Il problema della salute psicologica va ben oltre la semplice diagnosi. In Italia il 30% di chi è seguito dai servizi per la salute mentale soffre di una forma clinicamente rilevante di auto-stigma, una condizione che porta all'interiorizzazione del pregiudizio, frenando il paziente nelle richieste d'aiuto, aderenza alle terapie e ritorno a un ruolo sociale. Per far fronte a questa problematica, l'università di Trento ha avviato uno studio, che coinvolge 26 centri, con lo scopo di valutare l'applicabilità nel contesto italiano di un intervento psicologico di gruppo messo a punto negli Stati Uniti, denominato 'Narrative Enhancement and Cognitive Therapy' (Nect). Sempre in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt),da sempre attenta al benessere psico-fisico dei malati di tumore, lancia ufficialmente 'Parliamone qui', un servizio di ascolto affidato a un team di psicologi specializzati in psicoterapia selezionati per seguire il paziente in ogni fase del percorso di malattia, dalla diagnosi al recupero dell'equilibrio emotivo. Sempre nell'ambito della salute mentale, il 10 ottobre ricorre anche la Giornata internazionale per la consapevolezza sulla sindrome X fragile, la più diffusa causa ereditaria di disabilità intellettiva e la seconda causa genetica di autismo. Per l'occasione l'Associazione italianasindrome X fragile, promuove per tutto il mese di ottobre una serie di iniziative, tra cui spicca l'illuminazione di blu a Roma del palazzo del Senato della Repubblica e del palazzo dell'Istituto superiore di sanità. https://www.rainews.it/articoli/2025/10/un-minore-su-5-con-problemi-mentali-lallarme-degli-esperti-serve-prevenzione-b078d29c-9749-4639-a7af-dcf6be10a932.html?utm_source=firefox-newtab-it-it
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  • Pochi giorni fa, il TAR della Regione Lazio ha difatti ribadito che quei bislacchi provvedimenti sanitari, che però si sono rivelato utili per testare la disponibilità dei cittadini ad accettare pedissequamente uno stato di emergenza, in vista presumibilmente di ben più peggiori scenari artatamente predisposti dagli stessi centri distopici, erano legittimi e conformi alla Costituzione.
    È una vergogna... certo!
    Continuo a sperare che un giorno o l' altro la classe sanitaria ( medici e infermieri) abbia un sussulto di orgoglio intellettuale, che ritorni in sé, si ricordi che la materia sanitaria non è di pertinenza della politica; spero che quanto prima i medici e gli infermieri ritrovino il coraggio di riaffermare le pratiche realmente fondate sulle evidenze scientifiche....allora, solo allora, non sarà necessario ricorrere ai tribunali.
    E come ricordava con le lacrime agli occhi in quel infausto periodo un' infermiera capo sala, se gli infermieri, in specie quelli di fede cristiana, si fossero rammentati quanto scriveva la fondatrice dell' assistenza infermieristica moderna, Florence Nightingale, la legge che impose la vaccinazione obbligatoria sarebbe rimasta confinata in qualche cassetto dello studio del ministero della salute.
    Pochi giorni fa, il TAR della Regione Lazio ha difatti ribadito che quei bislacchi provvedimenti sanitari, che però si sono rivelato utili per testare la disponibilità dei cittadini ad accettare pedissequamente uno stato di emergenza, in vista presumibilmente di ben più peggiori scenari artatamente predisposti dagli stessi centri distopici, erano legittimi e conformi alla Costituzione. È una vergogna... certo! Continuo a sperare che un giorno o l' altro la classe sanitaria ( medici e infermieri) abbia un sussulto di orgoglio intellettuale, che ritorni in sé, si ricordi che la materia sanitaria non è di pertinenza della politica; spero che quanto prima i medici e gli infermieri ritrovino il coraggio di riaffermare le pratiche realmente fondate sulle evidenze scientifiche....allora, solo allora, non sarà necessario ricorrere ai tribunali. E come ricordava con le lacrime agli occhi in quel infausto periodo un' infermiera capo sala, se gli infermieri, in specie quelli di fede cristiana, si fossero rammentati quanto scriveva la fondatrice dell' assistenza infermieristica moderna, Florence Nightingale, la legge che impose la vaccinazione obbligatoria sarebbe rimasta confinata in qualche cassetto dello studio del ministero della salute.
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  • Ci sono ottimi Oncologi, che a fronte di una visita da 300€, prescrivono farmaci costosissimi, da oltre 100.000€/anno.

    Poi, ci sono pochi Medici di campagna (cit. De Donno), che gratuitamente cercano di suggerire terapie metaboliche adiuvanti, di poco costo.

    Essendo oberati di pazienti, quel paio di Medici, chiedono aiuto ai colleghi in rete.
    Le regole sono due:
    1/ Studiamo, scambiamoci paper ed esperienze cliniche, pensiamo a soluzioni innovative, in Scienza e Coscenza, aiutandoci l’un l’altro.
    2/ Ci mettiamo a disposizione per l’emergenza Cancro e Turbo-Cancro, quindi, come da Giuramento di Ippocrate, non pretendiamo parcelle, facciamo solo il nostro dovere.

    Sembra incredibile, ma, ringraziando il Signore, in 24h oltre cento Medici rispondono all’appello e ci sono anche degli Oncologi. Oggi siamo ancora dí più.
    Uomini e donne meravigliosi, che dopo una dura giornata di lavoro, dedicheranno varie ore allo studio e altre a curare gratuitamente.
    L’Umanità esiste ancora in un Mondo distopico e cinico.
    Da questa esperienza, sta nascendo un convegno il 15 Novembre e nascerà una Società Scientifica di Oncologia Metabolica Adiuvante, forse anche una Scuola.
    Non siamo ancora tutti operativi ma guardando la diffusione sul territorio, mi vengono brividi di speranza, sulla classe medica del futuro.

    Source: https://x.com/AStramezzi/status/1972599497600434382
    Ci sono ottimi Oncologi, che a fronte di una visita da 300€, prescrivono farmaci costosissimi, da oltre 100.000€/anno. Poi, ci sono pochi Medici di campagna (cit. De Donno), che gratuitamente cercano di suggerire terapie metaboliche adiuvanti, di poco costo. Essendo oberati di pazienti, quel paio di Medici, chiedono aiuto ai colleghi in rete. Le regole sono due: 1/ Studiamo, scambiamoci paper ed esperienze cliniche, pensiamo a soluzioni innovative, in Scienza e Coscenza, aiutandoci l’un l’altro. 2/ Ci mettiamo a disposizione per l’emergenza Cancro e Turbo-Cancro, quindi, come da Giuramento di Ippocrate, non pretendiamo parcelle, facciamo solo il nostro dovere. Sembra incredibile, ma, ringraziando il Signore, in 24h oltre cento Medici rispondono all’appello e ci sono anche degli Oncologi. Oggi siamo ancora dí più. Uomini e donne meravigliosi, che dopo una dura giornata di lavoro, dedicheranno varie ore allo studio e altre a curare gratuitamente. L’Umanità esiste ancora in un Mondo distopico e cinico. Da questa esperienza, sta nascendo un convegno il 15 Novembre e nascerà una Società Scientifica di Oncologia Metabolica Adiuvante, forse anche una Scuola. Non siamo ancora tutti operativi ma guardando la diffusione sul territorio, mi vengono brividi di speranza, sulla classe medica del futuro. Source: https://x.com/AStramezzi/status/1972599497600434382
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  • LA RUSSIA NON È MIA NEMICA!
    EUROPA. COSÌ È SE VI PARE!
    A marzo scorso la commissaria europea Hadja Lahbib, che ricopre l' incarico di predisporre adeguate misure in caso di emergenze, dava per la sua prima volta notizia di sé al vasto pubblico europeo, notoriamente anelante di conoscere e apprendere quanta premura mostrano le signore della commissione europea, al contrario dei loro omologhi maschili, nei confronti dei loro concittadini d' Europa. Una notizia affidata ad un video per rassicurare il popolo europeo che quand'anche fosse intervenuta una qualche spiacevole e grave emergenza, tipo un conflitto bellico, essa può essere affrontata servendosi di un kit di sopravvivenza pensato dal proprio ufficio... Qualche accenno di ilarità non pochi lo hanno avuto in prima battuta. Purtuttavia penso che già allora con quel video si voleva iniziare a diffondere, anzi ad imbastire una narrazione calamitosa funzionale a rendere oggettiva nella società civile l' immagine di un pericolo incombente, di cui non si possa sapere quando potrebbe concretizzarsi, proveniente da oriente e perciò stesso occorre stare all' erta.
    Nelle settimane scorse i media cartacei e televisivi, le principali agenzie di stampa hanno eloquentemente segnalato le continue violazioni russe degli spazi aerei di Paesi NATO, l' azione di interferenza del sistema gps del velivolo sul quale viaggiava la presidente della commissione europea, il sabotaggio dei sistemi informatici di alcuni aereoporti europei....Sempre e comunque immediatamente dopo quei fatti le autorità competenti non hanno mai dubbi su chi possa essere l' autore: la Russia..Le prove ? Non c'è né mai bisogno ....Tutti loro ( i governi e i loro prezzolati portavoce, ossia le redazioni dei mezzi di informazione) gridano allo scandalo, rimproverano la Russia di fare strame del diritto internazionale ( se ne fa frequente menzione ma chissà se sanno cosa sia, anche perché spesso lo si invoca a seconda delle circostanze e degli interessi in gioco ), di provocare danni a Paesi europei.
    Ma le ff aa ucraine non vengono forse sostenute, supportate, finanziate, alimentate anche dai Paesi europei? ..Quindi è come se avessero ufficialmente dichiarato guerra alla Russia, la quale perché non dovrebbe muovere un qualche attacco anche solo di tipo cybernetico?
    Sempreché quei droni penetrati nei cieli polacchi, estoni e tutti gli altri eventi verificatisi recentemente siano attribuibili alla Russia... Del resto le guerre, quelle che si vuole che si accendano , necessitano del casus belli... occorre, ovviamente, che sia tale che si possa giustificare ad un popolo riluttante la necessità di dichiarare finalmente guerra.
    Due giorni fa il quotidiano Il Gazzettino, giornale tra i più diffusi ( secondo Wikipedia) nel Triveneto, ha pubblicato un articolo di Laura Pace dal titolo " Attacco nucleare, cosa fare nei primi dieci minuti".
    Ebbene, dopo il suggerimento di un kit di sopravvivenza consigliato da una signora commissaria europea, un giornale italiano, il Gazzettino, riassume per i propri lettori le raccomandazioni predisposte da degli esperti ( chi siano, a quale ente appartengano non è dato di sapere) su come affrontare i primi dieci minuti successivi alla deflagrazione di una bomba nucleare. Io presumo che poi al termine dei dieci minuti si proseguirà ricorrendo al già noto kit di sopravvivenza per trascorrere incolumi le fatidiche 72 ore .
    Secondo quanto riferisce il Gazzettino non appena si scorge il lampo susseguente all' esplosione dell' ordigno atomico occorre
    immediatamente trovare un riparo sottoterra, tipo un fossato, un seminterrato, una metropolitana. Al lampo seguirà la dispersione di polvere radioattiva, quindi bisognerà sigillare, se ci si trovi in casa o in un altro ambiente similare, porte, finestre e fessure. Se si proviene dall' esterno togliersi senza indugio tutti gli abiti, farsi una doccia onde rimuovere almeno il 90 % delle polveri radioattive. Ohibò, l' articolo però non menziona  di alcun  dispositivo deputato alla rilevazione delle polveri radioattive...Come si potrà sapere quanta percentuale di polveri radioattive sono residuate?
    Il lavaggio è da farsi anche agli animali da compagnia.
    È importante non soccombere alla paura, quindi se ci trova in un ambiente chiuso rimanervi per almeno ininterrottamente ventiquattro ore, in attesa di disposizioni provenienti dalle autorità.
    L' articolo si conclude come segue :
    " Non è fantascienza, né catastrofismo da bar. È scienza !"
    Come se non bastasse pochi giorni orsono La Repubblica, Il Messaggiero, La 7....ed altre pregiate e pregevoli fonti di informazione hanno ripreso delle dichiarazioni di un ex vicecomandante della NATO, il britannico Richard Shirref, originariamente pubblicate dal Daily Mail.
    A giudizio del suddetto vice comandante se la Russia ( ancora tu, ma non dovevamo vederci più ) decidesse di sferrare un attacco la NATO, stante l' attuale sua capacità di reazione, durerebbe non più di cinque giorni e l' ordine mondiale verrebbe scardinato.
    L' attacco verrebbe da Kaliningrad, seguirebbero anche degli attacchi informatici ( delle avvisaglie, ma guarda un po', se ne sono avute nei giorni scorsi ai danni di alcuni aeroporti) contro l' Estonia (Ohibò ! Il paese natale della bella Kaja Kallas ..) e la Lituania...Numerosi blackout si avrebbero anche nel Regno Unito, in Francia e in Germania..Il giorno successivo, dichiara ancora l' ex vice comandante, la Cina ( poteva mancare l' altro Paese che
    " minaccia " gli interessi statunitensi?) annuncerebbe ( urbi et orbi ) di sostenere la Russia e poche ore dopo l' annuncio invaderebbe Taiwan.
    La fine della NATO.
    Quale potrebbe essere il messaggio subliminale che si accompagna alla narrazione bellicista che si va costituendo giorno dopo giorno...Forse la seguente?
    "Cittadini e cittadine europee se volete che l' ordine mondiale non venga scardinato occorre rafforzare la NATO... già l' UE ha individuato una soluzione: sostenere l' industria del complesso militare industriale incrementando la spesa che necessita accettando di veder decrescere quella fino ad ora riservata all' istruzione, sanità, previdenza, edilizia pubblica..
    LA RUSSIA NON È MIA NEMICA! EUROPA. COSÌ È SE VI PARE! A marzo scorso la commissaria europea Hadja Lahbib, che ricopre l' incarico di predisporre adeguate misure in caso di emergenze, dava per la sua prima volta notizia di sé al vasto pubblico europeo, notoriamente anelante di conoscere e apprendere quanta premura mostrano le signore della commissione europea, al contrario dei loro omologhi maschili, nei confronti dei loro concittadini d' Europa. Una notizia affidata ad un video per rassicurare il popolo europeo che quand'anche fosse intervenuta una qualche spiacevole e grave emergenza, tipo un conflitto bellico, essa può essere affrontata servendosi di un kit di sopravvivenza pensato dal proprio ufficio... Qualche accenno di ilarità non pochi lo hanno avuto in prima battuta. Purtuttavia penso che già allora con quel video si voleva iniziare a diffondere, anzi ad imbastire una narrazione calamitosa funzionale a rendere oggettiva nella società civile l' immagine di un pericolo incombente, di cui non si possa sapere quando potrebbe concretizzarsi, proveniente da oriente e perciò stesso occorre stare all' erta. Nelle settimane scorse i media cartacei e televisivi, le principali agenzie di stampa hanno eloquentemente segnalato le continue violazioni russe degli spazi aerei di Paesi NATO, l' azione di interferenza del sistema gps del velivolo sul quale viaggiava la presidente della commissione europea, il sabotaggio dei sistemi informatici di alcuni aereoporti europei....Sempre e comunque immediatamente dopo quei fatti le autorità competenti non hanno mai dubbi su chi possa essere l' autore: la Russia..Le prove ? Non c'è né mai bisogno ....Tutti loro ( i governi e i loro prezzolati portavoce, ossia le redazioni dei mezzi di informazione) gridano allo scandalo, rimproverano la Russia di fare strame del diritto internazionale ( se ne fa frequente menzione ma chissà se sanno cosa sia, anche perché spesso lo si invoca a seconda delle circostanze e degli interessi in gioco ), di provocare danni a Paesi europei. Ma le ff aa ucraine non vengono forse sostenute, supportate, finanziate, alimentate anche dai Paesi europei? ..Quindi è come se avessero ufficialmente dichiarato guerra alla Russia, la quale perché non dovrebbe muovere un qualche attacco anche solo di tipo cybernetico? Sempreché quei droni penetrati nei cieli polacchi, estoni e tutti gli altri eventi verificatisi recentemente siano attribuibili alla Russia... Del resto le guerre, quelle che si vuole che si accendano , necessitano del casus belli... occorre, ovviamente, che sia tale che si possa giustificare ad un popolo riluttante la necessità di dichiarare finalmente guerra. Due giorni fa il quotidiano Il Gazzettino, giornale tra i più diffusi ( secondo Wikipedia) nel Triveneto, ha pubblicato un articolo di Laura Pace dal titolo " Attacco nucleare, cosa fare nei primi dieci minuti". Ebbene, dopo il suggerimento di un kit di sopravvivenza consigliato da una signora commissaria europea, un giornale italiano, il Gazzettino, riassume per i propri lettori le raccomandazioni predisposte da degli esperti ( chi siano, a quale ente appartengano non è dato di sapere) su come affrontare i primi dieci minuti successivi alla deflagrazione di una bomba nucleare. Io presumo che poi al termine dei dieci minuti si proseguirà ricorrendo al già noto kit di sopravvivenza per trascorrere incolumi le fatidiche 72 ore . Secondo quanto riferisce il Gazzettino non appena si scorge il lampo susseguente all' esplosione dell' ordigno atomico occorre immediatamente trovare un riparo sottoterra, tipo un fossato, un seminterrato, una metropolitana. Al lampo seguirà la dispersione di polvere radioattiva, quindi bisognerà sigillare, se ci si trovi in casa o in un altro ambiente similare, porte, finestre e fessure. Se si proviene dall' esterno togliersi senza indugio tutti gli abiti, farsi una doccia onde rimuovere almeno il 90 % delle polveri radioattive. Ohibò, l' articolo però non menziona  di alcun  dispositivo deputato alla rilevazione delle polveri radioattive...Come si potrà sapere quanta percentuale di polveri radioattive sono residuate? Il lavaggio è da farsi anche agli animali da compagnia. È importante non soccombere alla paura, quindi se ci trova in un ambiente chiuso rimanervi per almeno ininterrottamente ventiquattro ore, in attesa di disposizioni provenienti dalle autorità. L' articolo si conclude come segue : " Non è fantascienza, né catastrofismo da bar. È scienza !" Come se non bastasse pochi giorni orsono La Repubblica, Il Messaggiero, La 7....ed altre pregiate e pregevoli fonti di informazione hanno ripreso delle dichiarazioni di un ex vicecomandante della NATO, il britannico Richard Shirref, originariamente pubblicate dal Daily Mail. A giudizio del suddetto vice comandante se la Russia ( ancora tu, ma non dovevamo vederci più ) decidesse di sferrare un attacco la NATO, stante l' attuale sua capacità di reazione, durerebbe non più di cinque giorni e l' ordine mondiale verrebbe scardinato. L' attacco verrebbe da Kaliningrad, seguirebbero anche degli attacchi informatici ( delle avvisaglie, ma guarda un po', se ne sono avute nei giorni scorsi ai danni di alcuni aeroporti) contro l' Estonia (Ohibò ! Il paese natale della bella Kaja Kallas ..) e la Lituania...Numerosi blackout si avrebbero anche nel Regno Unito, in Francia e in Germania..Il giorno successivo, dichiara ancora l' ex vice comandante, la Cina ( poteva mancare l' altro Paese che " minaccia " gli interessi statunitensi?) annuncerebbe ( urbi et orbi ) di sostenere la Russia e poche ore dopo l' annuncio invaderebbe Taiwan. La fine della NATO. Quale potrebbe essere il messaggio subliminale che si accompagna alla narrazione bellicista che si va costituendo giorno dopo giorno...Forse la seguente? "Cittadini e cittadine europee se volete che l' ordine mondiale non venga scardinato occorre rafforzare la NATO... già l' UE ha individuato una soluzione: sostenere l' industria del complesso militare industriale incrementando la spesa che necessita accettando di veder decrescere quella fino ad ora riservata all' istruzione, sanità, previdenza, edilizia pubblica..
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  • QUESTO MI SEMBRA VERAMENTE SCANDALOSO!!!
    Solo tre patteggiamenti: così si chiude il processo per la strage del Mottarone. La madre di una vittima: “Questo è il valore che danno alla vita delle persone”
    di F. Q.
    Il gup di Verbania ha accolto le istanze a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Nessuno dei tre va in carcere.

    Si è chiuso il capitolo giudiziario nell’ambito del procedimento sulla strage della funivia Stresa-Mottarone. Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto tre patteggiamenti e pronunciato sentenza di non luogo a procedere per altri due imputati che sono stati prosciolti. Il gup di Verbania, Gianni Macchioni, ha accolto le istanze a patteggiare a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Con tale pena nessuno dei tre va in carcere. Gli indagati all’epoca erano stati fermati e poi scarcerati dal gip tra le polemiche, salvo poi essere rimessi ai domiciliari dal Riesame. La Cassazione infine aveva annullato gli arresti. La Procura aveva chiesto il proscioglimento di Martin Leitner, consigliere delegato della omonima società, e di Peter Rabanser, responsabile del Customer Service. La Regione Piemonte, ha revocato la costituzione di parte civile dopo un risarcimento di circa 100mila euro.

    “Questo è il valore che danno alla vita delle persone” ha detto Vincenza Minutella, la mamma di Silvia Malnati. “Dal signor Nerini non c’è mai stata una lettera di scusa ai famigliari delle vittime, questo ci lascia con un po’ di amaro in bocca. Siamo comunque soddisfatti dell’esito del processo perché c’è stata una condanna severa per le persone contro cui ci eravamo costituiti parte civile, cioè Nerini e Tadini” ha detto Lo ha detto l’avvocato Emanuele Zanalda, legale di alcuni parenti del ramo paterno di Eitan, il bimbo israeliano unico sopravvissuto alla tragedia.

    La strage
    Il 23 maggio del 2021 morirono 14 passeggeri a bordo della cabina precipitata per la rottura della fune traente dell’impianto e del concomitante inserimento dei ‘forchettoni’ che impedirono l’attivazione dei freni di emergenza. A tre mesi dall’ultima udienza, nella quale i pm di Verbania avevano riformulato le accuse eliminando quella di attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato dal disastro. Secondo i periti incaricati la funivia del Mottarone era precipitata “a causa del degrado della fune” traente. Di conseguenza, “una corretta attuazione dei controlli” avrebbe evitato la morte delle persone a bordo.

    I pm
    “Nessuna pena, nessun risarcimento potrà mai lenire il dolore per quanto accaduto. Chiudere ora, in una maniera complessivamente adeguata, è un modo per tutti di cominciare a ricucire quello strappo” aveva detto il rappresentante dell’accusa in udienza aggiungendo che si tratta di una “decisione non facile. Spero che le parti offese possano non dico accettare, ma comprendere questo esito”. I pm in aula hanno illustrato i motivi della richiesta di proscioglimento per i due dirigenti della Leitner. Peter Rabanser, che dell’azienda altoatesina è il responsabile del customer service, non può essere ritenuto responsabile di quanto inizialmente contestato – hanno spiegato – perché non spettava a lui il controllo sull’operato del direttore d’esercizio dell’impianto Enrico Perocchio, pubblico ufficiale sul cui operato i controlli spettavano all’Ustif, l’acronimo che indica l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi.

    Le reazioni
    “Non sono sorpresa, era già previsto dalla scorsa udienza. Ma sono molto amareggiata: loro (i pm, ndr) forse non sono stati sette ore su in mezzo ai morti come me. Rispetto la decisione, però l’intervento della Procura mi è sembrato piuttosto da brivido. Giustificano il fatto che non vai a processo perché in questo modo si rinnova il dolore?” aveva detto la sindaca di Stresa, Marcella Severino, prima della decisione. La prima cittadina ha poi ribadito il concetto: “Il solco era già stato tracciato l’udienza precedente, dove si era capito benissimo, quando sono stati rivisti i capi d’imputazione dove si voleva andare. Sono molto, molto amareggiata. Forse, avendo vissuto la tragedia in prima persona, l’ho un pò cucita sulla pelle, speravo veramente ci fosse giustizia. In questo momento devo riflettere ma sono molto perplessa”.

    “La società Leitner non può che esprimere il proprio apprezzamento per la sentenza di non luogo a procedere – si legge in una nota – in relazione alla posizione del proprio vicepresidente Martin Leitner e del dirigente Peter Rabanser. Una decisione che si pone in linea di totale continuità con le già avvenute archiviazioni della posizione del proprio presidente Anton Seeber e della stessa Società per gli addebiti 231/01. Sin dall’inizio del procedimento la società Leitner ha costantemente ribadito la propria condotta improntata a diligenza, coscienza e responsabilità, nell’esecuzione del contratto di manutenzione vigente con la società Ferrovie del Mottarone”.

    Il procuratore e il rischio prescrizione
    “Questo risultato non è il migliore, ma è una soluzione complessivamente adeguata. Siamo consapevoli della profondità del dolore dei familiari delle vittime, ma il processo penale non può mirare a restituire nulla e neppure ad attenuare il dolore. Non devono pensare all’entità della pena, ma che questo patteggiamento rappresenta un accertamento dei fatti e delle responsabilità. Questo anche la persona offesa può prenderlo in considerazione per provare a girare pagina nel limite di quanto umanamente possibile” ha detto ai giornalisti il procuratore di Verbania, Alessandro Pepè.

    “Questa non è la soluzione migliore, non è quella a cui il procuratore pensava nel corso delle indagini, ma è la soluzione che si basa su un dato di fatto: i tempi di indagini e dell’udienza preliminari sono stati particolarmente lunghi, ci siamo trovati a iniziare la seconda udienza preliminare dopo oltre quattro anni dai fatti e dobbiamo prendere atto di questa situazione. Riteniamo – ha concluso – che questo tipo di atteggiamento, che certamente non applica pene particolarmente severe, possa essere preferibile rispetto all’inizio di un percorso dibattimentale che sarebbe stato molto lungo e anche dall’esito incerto visto il tempo già decorso e considerato che si trattava solo più di reati colposi. I tempi della prescrizione li conosciamo e non sono particolarmente lunghi”.

    Le difese
    “Tadini è sempre stato trasparente e presente, ha scritto una lettera breve e toccante. Secondo me abbiamo chiuso nella maniera tecnicamente giusta. Chiaramente qualcuno sarà insoddisfatto, ma io credo che sia la scelta corretta e definitiva. Alla luce di tutto quello che è accaduto, per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto, credo di aver fatto un buon lavoro” dice l’avvocato Marcello Perillo. “Il mio cliente subisce una condanna severa ma che gli consente di pensare di non dover tornare in un carcere: questo era il nostro obiettivo primario rispetto a un disastro che avrebbe potuto avere delle conseguenze gravissime anche su di lui” commenta l’avvocato Andrea Da Prato, difensore di Perocchio. “Sentenza giusta? La verità storica è un’altra cosa, ci vorrebbe un dibattimento ma non era il caso di affrontarlo“, ha concluso.

    La lettera dell’imputato
    “Sono profondamente addolorato per tutto il dolore, per le tante, troppe sofferenze causate dal mio comportamento, le cui conseguenze sono andate ben al di là di quanto potessi immaginare nei giorni che hanno preceduto la tragedia. Da quando è accaduto il fatto, non so darmi pace” si legge nella lettera che Tadini ha scritto per accompagnare la richiesta di patteggiamento. “So bene – afferma – che per quanto io possa essere pentito, il mio dolore, la contrizione del mio cuore non potrà alleviare la sofferenza dei famigliari delle vittime. Più che la condanna, temo il loro mancato perdono. Possa Dio darmi l’occasione di espirare il male compiuto dando loro al contempo tutto ciò che la loro vita necessita per tornare a fiorire”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/18/strage-mottarone-patteggiamento-imputati-notizie/8130804/
    QUESTO MI SEMBRA VERAMENTE SCANDALOSO!!! Solo tre patteggiamenti: così si chiude il processo per la strage del Mottarone. La madre di una vittima: “Questo è il valore che danno alla vita delle persone” di F. Q. Il gup di Verbania ha accolto le istanze a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Nessuno dei tre va in carcere. Si è chiuso il capitolo giudiziario nell’ambito del procedimento sulla strage della funivia Stresa-Mottarone. Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto tre patteggiamenti e pronunciato sentenza di non luogo a procedere per altri due imputati che sono stati prosciolti. Il gup di Verbania, Gianni Macchioni, ha accolto le istanze a patteggiare a 3 anni e 10 mesi avanzata da Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e a 4 anni e 11 mesi e 4 anni e 5 mesi proposte da Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente direttore d’esercizio e capo servizio dell’impianto. Con tale pena nessuno dei tre va in carcere. Gli indagati all’epoca erano stati fermati e poi scarcerati dal gip tra le polemiche, salvo poi essere rimessi ai domiciliari dal Riesame. La Cassazione infine aveva annullato gli arresti. La Procura aveva chiesto il proscioglimento di Martin Leitner, consigliere delegato della omonima società, e di Peter Rabanser, responsabile del Customer Service. La Regione Piemonte, ha revocato la costituzione di parte civile dopo un risarcimento di circa 100mila euro. “Questo è il valore che danno alla vita delle persone” ha detto Vincenza Minutella, la mamma di Silvia Malnati. “Dal signor Nerini non c’è mai stata una lettera di scusa ai famigliari delle vittime, questo ci lascia con un po’ di amaro in bocca. Siamo comunque soddisfatti dell’esito del processo perché c’è stata una condanna severa per le persone contro cui ci eravamo costituiti parte civile, cioè Nerini e Tadini” ha detto Lo ha detto l’avvocato Emanuele Zanalda, legale di alcuni parenti del ramo paterno di Eitan, il bimbo israeliano unico sopravvissuto alla tragedia. La strage Il 23 maggio del 2021 morirono 14 passeggeri a bordo della cabina precipitata per la rottura della fune traente dell’impianto e del concomitante inserimento dei ‘forchettoni’ che impedirono l’attivazione dei freni di emergenza. A tre mesi dall’ultima udienza, nella quale i pm di Verbania avevano riformulato le accuse eliminando quella di attentato alla sicurezza dei trasporti aggravato dal disastro. Secondo i periti incaricati la funivia del Mottarone era precipitata “a causa del degrado della fune” traente. Di conseguenza, “una corretta attuazione dei controlli” avrebbe evitato la morte delle persone a bordo. I pm “Nessuna pena, nessun risarcimento potrà mai lenire il dolore per quanto accaduto. Chiudere ora, in una maniera complessivamente adeguata, è un modo per tutti di cominciare a ricucire quello strappo” aveva detto il rappresentante dell’accusa in udienza aggiungendo che si tratta di una “decisione non facile. Spero che le parti offese possano non dico accettare, ma comprendere questo esito”. I pm in aula hanno illustrato i motivi della richiesta di proscioglimento per i due dirigenti della Leitner. Peter Rabanser, che dell’azienda altoatesina è il responsabile del customer service, non può essere ritenuto responsabile di quanto inizialmente contestato – hanno spiegato – perché non spettava a lui il controllo sull’operato del direttore d’esercizio dell’impianto Enrico Perocchio, pubblico ufficiale sul cui operato i controlli spettavano all’Ustif, l’acronimo che indica l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi. Le reazioni “Non sono sorpresa, era già previsto dalla scorsa udienza. Ma sono molto amareggiata: loro (i pm, ndr) forse non sono stati sette ore su in mezzo ai morti come me. Rispetto la decisione, però l’intervento della Procura mi è sembrato piuttosto da brivido. Giustificano il fatto che non vai a processo perché in questo modo si rinnova il dolore?” aveva detto la sindaca di Stresa, Marcella Severino, prima della decisione. La prima cittadina ha poi ribadito il concetto: “Il solco era già stato tracciato l’udienza precedente, dove si era capito benissimo, quando sono stati rivisti i capi d’imputazione dove si voleva andare. Sono molto, molto amareggiata. Forse, avendo vissuto la tragedia in prima persona, l’ho un pò cucita sulla pelle, speravo veramente ci fosse giustizia. In questo momento devo riflettere ma sono molto perplessa”. “La società Leitner non può che esprimere il proprio apprezzamento per la sentenza di non luogo a procedere – si legge in una nota – in relazione alla posizione del proprio vicepresidente Martin Leitner e del dirigente Peter Rabanser. Una decisione che si pone in linea di totale continuità con le già avvenute archiviazioni della posizione del proprio presidente Anton Seeber e della stessa Società per gli addebiti 231/01. Sin dall’inizio del procedimento la società Leitner ha costantemente ribadito la propria condotta improntata a diligenza, coscienza e responsabilità, nell’esecuzione del contratto di manutenzione vigente con la società Ferrovie del Mottarone”. Il procuratore e il rischio prescrizione “Questo risultato non è il migliore, ma è una soluzione complessivamente adeguata. Siamo consapevoli della profondità del dolore dei familiari delle vittime, ma il processo penale non può mirare a restituire nulla e neppure ad attenuare il dolore. Non devono pensare all’entità della pena, ma che questo patteggiamento rappresenta un accertamento dei fatti e delle responsabilità. Questo anche la persona offesa può prenderlo in considerazione per provare a girare pagina nel limite di quanto umanamente possibile” ha detto ai giornalisti il procuratore di Verbania, Alessandro Pepè. “Questa non è la soluzione migliore, non è quella a cui il procuratore pensava nel corso delle indagini, ma è la soluzione che si basa su un dato di fatto: i tempi di indagini e dell’udienza preliminari sono stati particolarmente lunghi, ci siamo trovati a iniziare la seconda udienza preliminare dopo oltre quattro anni dai fatti e dobbiamo prendere atto di questa situazione. Riteniamo – ha concluso – che questo tipo di atteggiamento, che certamente non applica pene particolarmente severe, possa essere preferibile rispetto all’inizio di un percorso dibattimentale che sarebbe stato molto lungo e anche dall’esito incerto visto il tempo già decorso e considerato che si trattava solo più di reati colposi. I tempi della prescrizione li conosciamo e non sono particolarmente lunghi”. Le difese “Tadini è sempre stato trasparente e presente, ha scritto una lettera breve e toccante. Secondo me abbiamo chiuso nella maniera tecnicamente giusta. Chiaramente qualcuno sarà insoddisfatto, ma io credo che sia la scelta corretta e definitiva. Alla luce di tutto quello che è accaduto, per quanto mi riguarda sono molto soddisfatto, credo di aver fatto un buon lavoro” dice l’avvocato Marcello Perillo. “Il mio cliente subisce una condanna severa ma che gli consente di pensare di non dover tornare in un carcere: questo era il nostro obiettivo primario rispetto a un disastro che avrebbe potuto avere delle conseguenze gravissime anche su di lui” commenta l’avvocato Andrea Da Prato, difensore di Perocchio. “Sentenza giusta? La verità storica è un’altra cosa, ci vorrebbe un dibattimento ma non era il caso di affrontarlo“, ha concluso. La lettera dell’imputato “Sono profondamente addolorato per tutto il dolore, per le tante, troppe sofferenze causate dal mio comportamento, le cui conseguenze sono andate ben al di là di quanto potessi immaginare nei giorni che hanno preceduto la tragedia. Da quando è accaduto il fatto, non so darmi pace” si legge nella lettera che Tadini ha scritto per accompagnare la richiesta di patteggiamento. “So bene – afferma – che per quanto io possa essere pentito, il mio dolore, la contrizione del mio cuore non potrà alleviare la sofferenza dei famigliari delle vittime. Più che la condanna, temo il loro mancato perdono. Possa Dio darmi l’occasione di espirare il male compiuto dando loro al contempo tutto ciò che la loro vita necessita per tornare a fiorire”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/18/strage-mottarone-patteggiamento-imputati-notizie/8130804/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Strage del Mottarone, tre imputati chiedono di patteggiare
    Per la strage della funivia Stresa-Mottarone del 23 maggio 2021 tre imputati hanno chiesto di patteggiare con pene fino a 4 anni e 5 mesi
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  • I CITTADINI DELL'UE SONO STATI I CAVIE DEL LABORATORIO DEL "VACCINO" COVID


    La Commissione UE ha dovuto ammettere ora, costretta da un'interrogazione parlamentare del deputato FPÖ Gerald Hauser,

    https://tkp.at/2025/09/15/eu-kommission-gesteht-geimpfte-waren-laborratten/

    che le vaccinazioni Covid sono state somministrate senza dati completi sulla sicurezza.

    Nel contratto firmato era scritto esplicitamente:

    Gli Stati membri accettano che gli effetti a lungo termine e l'efficacia non sono noti e che possono verificarsi effetti collaterali sconosciuti.
    Nonostante ciò, larga parte della popolazione UE è stata vaccinata.

    Mentre negli USA le autorizzazioni di emergenza sono state revocate, le iniezioni geniche sono ancora liberamente disponibili nell'UE, anche per bambini, donne incinte e persone sane.

    La Commissione ha trattato le persone in Europa come cavie da laboratorio e si rifiuta ancora oggi di rivedere radicalmente la politica vaccinale.

    #Radio28Tv

    Source: https://t.me/radio28tv
    I CITTADINI DELL'UE SONO STATI I CAVIE DEL LABORATORIO DEL "VACCINO" COVID 👉 La Commissione UE ha dovuto ammettere ora, costretta da un'interrogazione parlamentare del deputato FPÖ Gerald Hauser, https://tkp.at/2025/09/15/eu-kommission-gesteht-geimpfte-waren-laborratten/ che le vaccinazioni Covid sono state somministrate senza dati completi sulla sicurezza. 📑 Nel contratto firmato era scritto esplicitamente: Gli Stati membri accettano che gli effetti a lungo termine e l'efficacia non sono noti e che possono verificarsi effetti collaterali sconosciuti. 👉 Nonostante ciò, larga parte della popolazione UE è stata vaccinata. 💉 Mentre negli USA le autorizzazioni di emergenza sono state revocate, le iniezioni geniche sono ancora liberamente disponibili nell'UE, anche per bambini, donne incinte e persone sane. La Commissione ha trattato le persone in Europa come cavie da laboratorio e si rifiuta ancora oggi di rivedere radicalmente la politica vaccinale. 🔴🟢🔴🟢🔴 #Radio28Tv 💢💢💢💢💢 Source: https://t.me/radio28tv
    TKP.AT
    EU-Kommission gesteht: Geimpfte waren Laborratten
    Die EU-Kommission hat eingestanden, dass die Covid-Impfungen ohne vollständigen Sicherheitsdaten über die Bevölkerung ausgerollt worden sind. Die EU-Bevölkerung wurde zu Laborratten. Eine brisante Antwort [...]
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