• “Dio ti aiuti, prego per te.”

    Sembrano parole inoffensive, vero?

    Eppure, dirle in luogo pubblico potrebbe presto costare l’arresto, un processo e una multa.

    Non in Cina, India o Pakistan.

    In Italia.

    Poche settimane fa, l’Emilia-Romagna ha approvato la Risoluzione 284/2025 che minaccia gravemente la libertà religiosa, di opinione ed espressione.

    Con l’intervento delle forze dell’ordine, vogliono creare cosiddette “zone sicure” nei pressi di ospedali, cliniche e consultori. In ogni città.

    Ma zone sicure da cosa?

    Da qualsiasi evento sospettato di essere “a favore della vita nascente”, come un volantinaggio per offrire ascolto e aiuto a mamme incinte e persino momenti di preghiera silenziosa.

    Dicono che serva a non “turbare” le donne intenzionate ad abortire. Vuoi la verità? Serve a impedire che una donna possa cambiare idea.

    Gli effetti pratici saranno devastanti.

    Quartieri in cui sarà vietato affermare che nel grembo della mamma c’è un bimbo e non un grumo di cellule (una verità scientifica).

    Strade e piazze in cui sarà vietato camminare pregando il Rosario, perché c’è un ospedale nei paraggi e potrebbe “turbare” qualcuno.

    La Risoluzione non riguarda solo l’Emilia-Romagna, perché chiede al Parlamento di estendere questa censura illiberale e anticristiana in tutta Italia.

    Se restiamo in silenzio di fronte a questo abuso, altre regioni si aggiungeranno e presto il caso finirà in Parlamento. Rischiamo di essere travolti.

    Noi siamo un gruppo di semplici cittadini che hanno a cuore, come te, la vita e la libertà di difenderla: unisciti a noi per denunciare e fermare questo gravissimo abuso.

    Firma la petizione, aiutaci: No all’istituzione di “zone sicure” in Italia per vietare di difendere la vita e sostenere le maternità difficili. Pregare e offrire aiuto non è un crimine!

    Firma ora la petizione cliccando qui!
    https://www.provitaefamiglia.it/petizione/arrestati-per-unave-maria-no-alle-zone-sicure-in-italia-firma-ora-2

    Ti immagini cosa potrebbe accadere a breve a Bologna, Modena o Reggio Emilia (e poi Roma, Milano, Napoli, Catania….)?

    Potresti vedere per strada cartelli del genere:

    Attenzione! Stai entrando in una “zona sicura”: da qui è severamente vietato pregare, offrire aiuti a donne incinte o esprimere opinioni a favore della vita nascente.

    Ti sembra impossibile, vero?

    Ma è proprio così che iniziano le persecuzioni. Si comincia sempre dicendo: “No, non può accadere!”.

    E poi, un giorno, accade.

    All'estero accade già da anni.

    In Inghilterra proprio una nostra connazionale, Livia, è stata processata e condannata a pagare 20mila sterline per aver violato una “zona sicura”.

    La colpa di Livia?

    Aver sostato nei pressi di una clinica abortiva, in assoluto silenzio, con un cartello che diceva solo: “Sono qui per parlare, se vuoi”.

    Arrestata, processata, condannata.

    Francia, Spagna, Australia, Canada, Stati Uniti… sempre più Stati occidentali stanno creando “zone” dove offrire un volantino a sostegno della maternità o pregare un’Ave Maria può costare multe salate.

    Se non agiamo ora, con forza, l’Italia sarà la prossima nazione su questa lista nera. Noi non vogliamo che accada, e tu?

    Pregare e offrire aiuto non è un crimine: firma ora la petizione e chiedi al Presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale (Pd) di bloccare la creazione di “zone” vietate ai cittadini in base alle loro opinioni o al loro credo religioso!

    La Risoluzione 284/2025 approvata in Emilia-Romagna può ancora essere fermata, così come i suoi effetti a cascata in tutta Italia.

    Gli uffici territoriali stanno lavorando per attivare le “zone sicure” contro chi difende la vita nascente, con l’indicazione di coinvolgere le Prefetture, cioè le forze dell’ordine.

    Ma se migliaia di cittadini - specialmente i cristiani - faranno sentire adesso la loro voce, la Regione dovrà bloccare sul nascere questa persecuzione.

    Firmando ora questa petizione ci aiuterai a impedire che l’Emilia-Romagna apra la strada a una lunga serie di amministrazioni che istituiranno in Italia “zone” vietate ai cittadini in base alle loro opinioni o al loro credo.

    Ci aiuterai a far sì che ogni mamma decisa ad abortire per solitudine, difficoltà economiche o altre cause possa ricevere anche una sola parola di ascolto, di sostegno, di aiuto.

    Forse accadrà a trenta metri dall’ospedale.

    Forse accadrà a trenta minuti dall’aborto.

    Non conta la “zona” o il momento: ogni vita merita un’occasione. Diamogliela.

    Grazie di cuore del tuo aiuto e della tua firma.
    “Dio ti aiuti, prego per te.” Sembrano parole inoffensive, vero? Eppure, dirle in luogo pubblico potrebbe presto costare l’arresto, un processo e una multa. Non in Cina, India o Pakistan. In Italia. Poche settimane fa, l’Emilia-Romagna ha approvato la Risoluzione 284/2025 che minaccia gravemente la libertà religiosa, di opinione ed espressione. Con l’intervento delle forze dell’ordine, vogliono creare cosiddette “zone sicure” nei pressi di ospedali, cliniche e consultori. In ogni città. Ma zone sicure da cosa? Da qualsiasi evento sospettato di essere “a favore della vita nascente”, come un volantinaggio per offrire ascolto e aiuto a mamme incinte e persino momenti di preghiera silenziosa. Dicono che serva a non “turbare” le donne intenzionate ad abortire. Vuoi la verità? Serve a impedire che una donna possa cambiare idea. Gli effetti pratici saranno devastanti. Quartieri in cui sarà vietato affermare che nel grembo della mamma c’è un bimbo e non un grumo di cellule (una verità scientifica). Strade e piazze in cui sarà vietato camminare pregando il Rosario, perché c’è un ospedale nei paraggi e potrebbe “turbare” qualcuno. La Risoluzione non riguarda solo l’Emilia-Romagna, perché chiede al Parlamento di estendere questa censura illiberale e anticristiana in tutta Italia. Se restiamo in silenzio di fronte a questo abuso, altre regioni si aggiungeranno e presto il caso finirà in Parlamento. Rischiamo di essere travolti. Noi siamo un gruppo di semplici cittadini che hanno a cuore, come te, la vita e la libertà di difenderla: unisciti a noi per denunciare e fermare questo gravissimo abuso. Firma la petizione, aiutaci: No all’istituzione di “zone sicure” in Italia per vietare di difendere la vita e sostenere le maternità difficili. Pregare e offrire aiuto non è un crimine! Firma ora la petizione cliccando qui! https://www.provitaefamiglia.it/petizione/arrestati-per-unave-maria-no-alle-zone-sicure-in-italia-firma-ora-2 Ti immagini cosa potrebbe accadere a breve a Bologna, Modena o Reggio Emilia (e poi Roma, Milano, Napoli, Catania….)? Potresti vedere per strada cartelli del genere: Attenzione! Stai entrando in una “zona sicura”: da qui è severamente vietato pregare, offrire aiuti a donne incinte o esprimere opinioni a favore della vita nascente. Ti sembra impossibile, vero? Ma è proprio così che iniziano le persecuzioni. Si comincia sempre dicendo: “No, non può accadere!”. E poi, un giorno, accade. All'estero accade già da anni. In Inghilterra proprio una nostra connazionale, Livia, è stata processata e condannata a pagare 20mila sterline per aver violato una “zona sicura”. La colpa di Livia? Aver sostato nei pressi di una clinica abortiva, in assoluto silenzio, con un cartello che diceva solo: “Sono qui per parlare, se vuoi”. Arrestata, processata, condannata. Francia, Spagna, Australia, Canada, Stati Uniti… sempre più Stati occidentali stanno creando “zone” dove offrire un volantino a sostegno della maternità o pregare un’Ave Maria può costare multe salate. Se non agiamo ora, con forza, l’Italia sarà la prossima nazione su questa lista nera. Noi non vogliamo che accada, e tu? Pregare e offrire aiuto non è un crimine: firma ora la petizione e chiedi al Presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale (Pd) di bloccare la creazione di “zone” vietate ai cittadini in base alle loro opinioni o al loro credo religioso! La Risoluzione 284/2025 approvata in Emilia-Romagna può ancora essere fermata, così come i suoi effetti a cascata in tutta Italia. Gli uffici territoriali stanno lavorando per attivare le “zone sicure” contro chi difende la vita nascente, con l’indicazione di coinvolgere le Prefetture, cioè le forze dell’ordine. Ma se migliaia di cittadini - specialmente i cristiani - faranno sentire adesso la loro voce, la Regione dovrà bloccare sul nascere questa persecuzione. Firmando ora questa petizione ci aiuterai a impedire che l’Emilia-Romagna apra la strada a una lunga serie di amministrazioni che istituiranno in Italia “zone” vietate ai cittadini in base alle loro opinioni o al loro credo. Ci aiuterai a far sì che ogni mamma decisa ad abortire per solitudine, difficoltà economiche o altre cause possa ricevere anche una sola parola di ascolto, di sostegno, di aiuto. Forse accadrà a trenta metri dall’ospedale. Forse accadrà a trenta minuti dall’aborto. Non conta la “zona” o il momento: ogni vita merita un’occasione. Diamogliela. Grazie di cuore del tuo aiuto e della tua firma.
    WWW.PROVITAEFAMIGLIA.IT
    Arrestati per un’Ave Maria? No alle “zone sicure” in Italia | Firma ora!
    La Regione Emilia-Romagna ha approvato la pericolosa Risoluzione 284/2025 per impedire veglie di preghiera e iniziative a favore della vita nascente nei pre
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  • ALTERNATIVA (Politica)

    Potrei passare ore a scrivere dei mille mali di #Milano. Farne l’ennesima lista della spesa. Ma a cosa serve, davvero?

    Elencare ciò che non funziona non sposta nulla, non muove coscienze, non cambia i rapporti di forza. È come ripetere che il governo fa schifo o indignarsi per l’ennesimo capo di Stato sanguinario: vero, sacrosanto, ma sterile se resta solo sfogo.
    L’ho già detto e lo ribadisco: Milano non è immune dal dolore, dalla frustrazione, dall’insoddisfazione. Ma questo non è il tempo dei pianti greci. È il tempo del fare. O, se vogliamo dirla fino in fondo, del ritrovare il coraggio.

    C’è una convinzione tossica che circola da troppo tempo: che non sia più possibile costruire un’alternativa duratura e credibile. È un errore grave. Finché siamo vivi abbiamo il dovere politico e morale di migliorarci e di cambiare la realtà quando non funziona. Sempre.

    Ci sono almeno tre mali che dobbiamo avere il coraggio di estirpare.

    Primo.
    I milanesi – come molti italiani – non hanno più voglia, o forza, o motivazioni per costruire un progetto nuovo che si prenda davvero cura della città. E allora succede questo: un percorso silenzioso di colonizzazione, l’egemonia di pochi, sempre gli stessi. Non perché siano invincibili, ma perché non li contrastiamo più dove dovremmo.
    Ci piace criticare da fuori, dai social, dai cortei. È legittimo. Ma non basta.

    Secondo.
    Si pensa che una lista civica, un simbolo nuovo, poco conosciuto, sia sinonimo di inefficienza, inesperienza, inutilità. Davvero?
    E votando da decenni gli stessi nomi e gli stessi simboli… cosa sarebbe cambiato? Vogliamo ridurre la politica a una questione da stadio? Tifo per la squadra più forte, altrimenti non vale?
    È troppo facile. Troppo comodo. Troppo coerente con una città che vive di apparenze e di grandi firme – anche in politica – che difenderanno sempre prima la propria azienda e solo dopo, forse, la città. Pensateci bene.

    Terzo.
    Il ritornello più pigro di tutti: “tanto rubano tutti”, “sono tutti uguali”. Stessa musica, stesso alibi.
    Sì, il passato recente ci ha vaccinati male, a colpi di delusioni. Ma esistono ancora uomini e donne capaci di imparare dagli errori, di uscirne più solidi. Esistono ancora valori che spingono qualcuno a impegnarsi per pura passione civile.
    E non c’è nulla di più gratificante che vedere un tuo concittadino sorriderti perché, anche solo un po’, gli hai migliorato la vita. Vale più di un bonifico, più di un selfie, più di qualsiasi applauso.

    Servono scelte di coraggio.
    Segnatevelo tra i buoni propositi per il 2026. Se siamo davvero dialoganti, dovremmo esserlo anche verso una sfida nuova. Si può perdere o si può vincere. Nessuna scorciatoia, nessuna zona grigia.
    Ma la cosa essenziale è rimettersi in gioco. Mettersi in discussione. Sempre.

    È questo, oggi, l’atto politico più radicale.

    #Alternativa #Milano #Coraggio #PoliticaSeria #MilanoLibera #SpiritoCritico #FareNonLamentarsi #Responsabilità #Futuro
    ALTERNATIVA (Politica) ✊🧭 Potrei passare ore a scrivere dei mille mali di #Milano. Farne l’ennesima lista della spesa. Ma a cosa serve, davvero? Elencare ciò che non funziona non sposta nulla, non muove coscienze, non cambia i rapporti di forza. È come ripetere che il governo fa schifo o indignarsi per l’ennesimo capo di Stato sanguinario: vero, sacrosanto, ma sterile se resta solo sfogo. L’ho già detto e lo ribadisco: Milano non è immune dal dolore, dalla frustrazione, dall’insoddisfazione. Ma questo non è il tempo dei pianti greci. È il tempo del fare. O, se vogliamo dirla fino in fondo, del ritrovare il coraggio. 💥 C’è una convinzione tossica che circola da troppo tempo: che non sia più possibile costruire un’alternativa duratura e credibile. È un errore grave. Finché siamo vivi abbiamo il dovere politico e morale di migliorarci e di cambiare la realtà quando non funziona. Sempre. Ci sono almeno tre mali che dobbiamo avere il coraggio di estirpare. Primo. I milanesi – come molti italiani – non hanno più voglia, o forza, o motivazioni per costruire un progetto nuovo che si prenda davvero cura della città. E allora succede questo: un percorso silenzioso di colonizzazione, l’egemonia di pochi, sempre gli stessi. Non perché siano invincibili, ma perché non li contrastiamo più dove dovremmo. Ci piace criticare da fuori, dai social, dai cortei. È legittimo. Ma non basta. Secondo. Si pensa che una lista civica, un simbolo nuovo, poco conosciuto, sia sinonimo di inefficienza, inesperienza, inutilità. Davvero? E votando da decenni gli stessi nomi e gli stessi simboli… cosa sarebbe cambiato? Vogliamo ridurre la politica a una questione da stadio? Tifo per la squadra più forte, altrimenti non vale? È troppo facile. Troppo comodo. Troppo coerente con una città che vive di apparenze e di grandi firme – anche in politica – che difenderanno sempre prima la propria azienda e solo dopo, forse, la città. Pensateci bene. Terzo. Il ritornello più pigro di tutti: “tanto rubano tutti”, “sono tutti uguali”. Stessa musica, stesso alibi. Sì, il passato recente ci ha vaccinati male, a colpi di delusioni. Ma esistono ancora uomini e donne capaci di imparare dagli errori, di uscirne più solidi. Esistono ancora valori che spingono qualcuno a impegnarsi per pura passione civile. E non c’è nulla di più gratificante che vedere un tuo concittadino sorriderti perché, anche solo un po’, gli hai migliorato la vita. Vale più di un bonifico, più di un selfie, più di qualsiasi applauso. 🙂 Servono scelte di coraggio. Segnatevelo tra i buoni propositi per il 2026. Se siamo davvero dialoganti, dovremmo esserlo anche verso una sfida nuova. Si può perdere o si può vincere. Nessuna scorciatoia, nessuna zona grigia. Ma la cosa essenziale è rimettersi in gioco. Mettersi in discussione. Sempre. È questo, oggi, l’atto politico più radicale. #Alternativa #Milano #Coraggio #PoliticaSeria #MilanoLibera #SpiritoCritico #FareNonLamentarsi #Responsabilità #Futuro
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  • Dopo decenni di esaltazione dell'omicidio del feto, della sessualità sterile, del blocco chimico dello sviluppo per predisporre mutilazioni sessuali; dopo lo spaventoso calo delle nascite, la sostituzione dei figli coi deportati, l'atomizzazione dei ragazzi nella pornografia e nei telefonini; dopo tutto ciò continuano ad esserci uomini e donne che si amano.
    Allora cos'ha inventato chi odia l'uomo e la sua libertà?
    Vietare i rapporti sessuali.
    Facciamo in modo che il maschio li rifugga per paura di essere denunziato; trasformiamo la donna, da fonte di desiderio, in aguzzina che pretende garanzie.
    La legge sul consenso è la maledizione della vita nel suo passaggio finale.

    https://x.com/intuslegens/status/1995124388195139834?t=zwuiv0lAc49-mnrFGDUixw&s=19
    Dopo decenni di esaltazione dell'omicidio del feto, della sessualità sterile, del blocco chimico dello sviluppo per predisporre mutilazioni sessuali; dopo lo spaventoso calo delle nascite, la sostituzione dei figli coi deportati, l'atomizzazione dei ragazzi nella pornografia e nei telefonini; dopo tutto ciò continuano ad esserci uomini e donne che si amano. Allora cos'ha inventato chi odia l'uomo e la sua libertà? Vietare i rapporti sessuali. Facciamo in modo che il maschio li rifugga per paura di essere denunziato; trasformiamo la donna, da fonte di desiderio, in aguzzina che pretende garanzie. La legge sul consenso è la maledizione della vita nel suo passaggio finale. https://x.com/intuslegens/status/1995124388195139834?t=zwuiv0lAc49-mnrFGDUixw&s=19
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  • Venerdì 28 novembre, il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha annunciato la promozione al grado di vice sovrintendente del comandante della Polizia di frontiera in Cisgiordania, responsabile dell’unità che il giorno prima aveva ucciso due palestinesi a Jenin, Cisgiordania occupata.

    Secondo testimonianze e filmati diffusi online, i due uomini – identificati successivamente come Al-Muntasir Billah Abdullah, 26 anni, e Youssef Asasa, 37 anni – avevano sollevato le magliette per mostrare di essere disarmati.

    Prima dell’esecuzione, i militari hanno ordinato loro di rientrare nell’edificio e, poco dopo, sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco.

    Un’esecuzione extragiudiziale in aperta violazione del diritto internazionale umanitario.

    Durante una visita all’unità responsabile dell’omicidio, Ben-Gvir ha dichiarato: “Sono venuto per rafforzare e abbracciare gli eroici combattenti qui. Stiamo combattendo nemici e assassini che vogliono violentare le donne e bruciare i bambini".

    Dopo la sparatoria di giovedì, Ben-Gvir ha scritto su X che fornisce “pieno sostegno ai membri della Polizia di Frontiera e ai combattenti delle IDF”.

    Le organizzazioni per i diritti umani hanno condannato duramente l’accaduto.

    Il gruppo palestinese per i diritti umani Al-Haq ha dichiarato che “le prove e i filmati mostrano chiaramente che i due uomini erano disarmati, si erano arresi e non rappresentavano alcuna minaccia”.

    A ciò si aggiunte la dichiarazione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) che ha definito l’uccisione “un’apparente esecuzione sommaria”, parlando di un “omicidio sfacciato”.

    L'OHCHR ha verificato che dal 7 ottobre 2023, in Cisgiordania occupata l’IDF e i coloni israeliani hanno ucciso 1.030 palestinesi, tra cui 233 bambini.

    #westbankunderattack #jenin #palestine #israel #idf #bengvir

    Source: https://x.com/insideoverita/status/1995173292961845677?t=isfIzRwMTQ_sCLPkpdK1bQ&s=19
    Venerdì 28 novembre, il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha annunciato la promozione al grado di vice sovrintendente del comandante della Polizia di frontiera in Cisgiordania, responsabile dell’unità che il giorno prima aveva ucciso due palestinesi a Jenin, Cisgiordania occupata. Secondo testimonianze e filmati diffusi online, i due uomini – identificati successivamente come Al-Muntasir Billah Abdullah, 26 anni, e Youssef Asasa, 37 anni – avevano sollevato le magliette per mostrare di essere disarmati. Prima dell’esecuzione, i militari hanno ordinato loro di rientrare nell’edificio e, poco dopo, sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco. Un’esecuzione extragiudiziale in aperta violazione del diritto internazionale umanitario. Durante una visita all’unità responsabile dell’omicidio, Ben-Gvir ha dichiarato: “Sono venuto per rafforzare e abbracciare gli eroici combattenti qui. Stiamo combattendo nemici e assassini che vogliono violentare le donne e bruciare i bambini". Dopo la sparatoria di giovedì, Ben-Gvir ha scritto su X che fornisce “pieno sostegno ai membri della Polizia di Frontiera e ai combattenti delle IDF”. Le organizzazioni per i diritti umani hanno condannato duramente l’accaduto. Il gruppo palestinese per i diritti umani Al-Haq ha dichiarato che “le prove e i filmati mostrano chiaramente che i due uomini erano disarmati, si erano arresi e non rappresentavano alcuna minaccia”. A ciò si aggiunte la dichiarazione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) che ha definito l’uccisione “un’apparente esecuzione sommaria”, parlando di un “omicidio sfacciato”. L'OHCHR ha verificato che dal 7 ottobre 2023, in Cisgiordania occupata l’IDF e i coloni israeliani hanno ucciso 1.030 palestinesi, tra cui 233 bambini. #westbankunderattack #jenin #palestine #israel #idf #bengvir Source: https://x.com/insideoverita/status/1995173292961845677?t=isfIzRwMTQ_sCLPkpdK1bQ&s=19
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  • Oggi, il governo approva un altro "Decreto Flussi" (migratori) EXTRA UE. Andiamo a prendere le #babysitter in Africa, Nordafrica o India. Far venire donne dal Mezzogiorno sarebbe più costoso.

    Per chi non lo sapesse, i 2/3 delle donne nel Mezzogiorno non hanno un posto di lavoro. L'Italia è il paese con la % di adulti con un lavoro più bassa del mondo industriale per questo motivo.

    Perchè lo fanno ? Perchè leggono sul Corriere o sul Sole24 che c'è "carenza di manodopera". Questi politici eletti leggono i giornali. I giornali appartengono a gruppi economici che guardano solo ai soldi e non gliene fotte niente delle conseguenze perchè è gente ricca.

    Source: https://x.com/pbecchi/status/1990861270338167185?t=V0zIQccd_AT7F7sWPYiqhA&s=19
    Oggi, il governo approva un altro "Decreto Flussi" (migratori) EXTRA UE. Andiamo a prendere le #babysitter in Africa, Nordafrica o India. Far venire donne dal Mezzogiorno sarebbe più costoso. Per chi non lo sapesse, i 2/3 delle donne nel Mezzogiorno non hanno un posto di lavoro. L'Italia è il paese con la % di adulti con un lavoro più bassa del mondo industriale per questo motivo. Perchè lo fanno ? Perchè leggono sul Corriere o sul Sole24 che c'è "carenza di manodopera". Questi politici eletti leggono i giornali. I giornali appartengono a gruppi economici che guardano solo ai soldi e non gliene fotte niente delle conseguenze perchè è gente ricca. Source: https://x.com/pbecchi/status/1990861270338167185?t=V0zIQccd_AT7F7sWPYiqhA&s=19
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  • Purtroppo stravolgono anche le canzoni!
    Ruggeri critica la Mannoia: "Una forzatura woke il finale cambiato della canzone"
    L'autore non condivide la scelta della cantante di modificare il finale del celebre brano con un "no" al posto del "sì" originale
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/19/una-forzatura-dettata-dalla-cultura-woke-il-finale-di-quello-che-le-donne-non-dicono-modificato-da-fiorella-mannoia-lo-sfogo-di-enrico-ruggeri/8200599/
    Purtroppo stravolgono anche le canzoni! Ruggeri critica la Mannoia: "Una forzatura woke il finale cambiato della canzone" L'autore non condivide la scelta della cantante di modificare il finale del celebre brano con un "no" al posto del "sì" originale https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/19/una-forzatura-dettata-dalla-cultura-woke-il-finale-di-quello-che-le-donne-non-dicono-modificato-da-fiorella-mannoia-lo-sfogo-di-enrico-ruggeri/8200599/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Ruggeri critica la Mannoia: "Una forzatura woke il finale cambiato della canzone"
    L'autore non condivide la scelta della cantante di modificare il finale del celebre brano con un "no" al posto del "sì" originale
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  • SE DIO NON ESISTE...
    E’ triste che Alice ed Ellen Kessler, due donne assolutamente ammirabili per avvenenza fisica, talento artistico, eleganza innata e simpatia umana, abbiano compiuto a mente fredda, togliendosi la vita, una delle azioni più aberranti, empie e sacrileghe che si possano immaginare.
    Dietro il loro suicido non c’è nemmeno l’attenuante di sofferenze indicibili o di gravissime invalidità permanenti, ma solo la proterva ed empia volontà di essere, fino alla fine, il dio di se stesse.

    E’ paradossale che fu proprio Umberto Orsini, amante ventennale di Ellen Kessler, ad affermare dagli schermi della tv,davanti a milioni di italiani, che “se Dio non esiste tutto è permesso”. Fu proprio Orsini infatti ad interpretare, nella trasposizione televisiva (1969) de I Fratelli Karamazov, la parte di Ivan, il personaggio di Dostoevskij che porta più lucidamente all’estremo il nichilismo moderno.
    Oggi anche non credenti capaci di analisi intelligenti e realistiche riconoscono che la fase di “cristianesimo zero” nella quale viviamo é quella del nichilismo assoluto.
    Emmanuel Todd, storico e antropologo francese di famiglia ebraica, battezzato cattolico ma tendenzialmente agnostico, riconosce che le “morali laiche “ possono funzionare nella fase del “cristianesimo zombie”, quando la religione è in declino ma non é scomparsa del tutto dal costume e dalle mentalità. Allora le soluzioni etiche di un Kant o di un Hegel possono sembrare sensate. Ma quando Cristo sparisce del tutto dall’orizzonte (persino da quello dei suoi ufficiali rappresentanti vaticani) emerge appieno la profezia del romanziere russo più profondo e quindi più grande della storia: “Se Dio non esiste, tutto è permesso”. O nichiismo o cristianesimo, Tertium non datur.
    E ancora il grande Fiodor Dostoevskij nella sua lettera a Nicolaj Strachov, afferma: «L’Occidente ha perduto Cristo; questa è la ragione per cui l’Occidente sta per morire, solo per questa ragione”. Lo scrisse nel 1871, quando ancora, forse, si poteva non capire.
    Non capirlo nel 2025 è solo immensa ignoranza spirituale.

    Martino Mora
    SE DIO NON ESISTE... E’ triste che Alice ed Ellen Kessler, due donne assolutamente ammirabili per avvenenza fisica, talento artistico, eleganza innata e simpatia umana, abbiano compiuto a mente fredda, togliendosi la vita, una delle azioni più aberranti, empie e sacrileghe che si possano immaginare. Dietro il loro suicido non c’è nemmeno l’attenuante di sofferenze indicibili o di gravissime invalidità permanenti, ma solo la proterva ed empia volontà di essere, fino alla fine, il dio di se stesse. E’ paradossale che fu proprio Umberto Orsini, amante ventennale di Ellen Kessler, ad affermare dagli schermi della tv,davanti a milioni di italiani, che “se Dio non esiste tutto è permesso”. Fu proprio Orsini infatti ad interpretare, nella trasposizione televisiva (1969) de I Fratelli Karamazov, la parte di Ivan, il personaggio di Dostoevskij che porta più lucidamente all’estremo il nichilismo moderno. Oggi anche non credenti capaci di analisi intelligenti e realistiche riconoscono che la fase di “cristianesimo zero” nella quale viviamo é quella del nichilismo assoluto. Emmanuel Todd, storico e antropologo francese di famiglia ebraica, battezzato cattolico ma tendenzialmente agnostico, riconosce che le “morali laiche “ possono funzionare nella fase del “cristianesimo zombie”, quando la religione è in declino ma non é scomparsa del tutto dal costume e dalle mentalità. Allora le soluzioni etiche di un Kant o di un Hegel possono sembrare sensate. Ma quando Cristo sparisce del tutto dall’orizzonte (persino da quello dei suoi ufficiali rappresentanti vaticani) emerge appieno la profezia del romanziere russo più profondo e quindi più grande della storia: “Se Dio non esiste, tutto è permesso”. O nichiismo o cristianesimo, Tertium non datur. E ancora il grande Fiodor Dostoevskij nella sua lettera a Nicolaj Strachov, afferma: «L’Occidente ha perduto Cristo; questa è la ragione per cui l’Occidente sta per morire, solo per questa ragione”. Lo scrisse nel 1871, quando ancora, forse, si poteva non capire. Non capirlo nel 2025 è solo immensa ignoranza spirituale. Martino Mora
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  • LA LEZIONE CHE L'OCCIDENTE DEVE IMPARARE

    Per chi non lo sapesse, l'Ambasciata del Qatar è in costruzione su uno dei viali più belli di Bruxelles (Avenue Franklin Roosevelt) e intende aggiungere una moschea da 60 posti.

    Questo perché il Qatar è uno dei paesi musulmani più estremisti...

    Il Ministero degli Affari Esteri belga non solo ha rifiutato di approvare questo finanziamento, ma ha anche risposto al Centro Islamico Tawfiiq dicendo "sarebbe paradossale accettare questo finanziamento da un paese che non accetta la libertà religiosa".

    Anche il Ministro degli Esteri norvegese Jonas Gahr Støre ha dichiarato: "Potremmo semplicemente dire di no, che il Ministero non approva, ma cogliamo l'occasione per aggiungere che l'approvazione sarebbe paradossale, poiché voler fondare una comunità cristiana in Arabia Saudita è considerato un reato punibile con la decapitazione".

    Nota: un'altra moschea è in costruzione anche a Court-Saint-Etienne, in Belgio. Nonostante cerchino di costruire una chiesa o un centro laico in Medio Oriente o nell'Oriente islamico, si arrogano il diritto di distruggere tutto ciò che è diverso dall'Islam nel loro Paese (siano essi cristiani, copti, laici, persino buddisti, ecc.), eppure invadono i nostri Paesi occidentali con le loro moschee e i loro minareti.

    Con una sola email inviata a cinque contatti (30 secondi del vostro prezioso tempo), ognuno di noi, in 3 mesi, avrà oltre 1 milione di email o persone informate, e 48 milioni in 6 mesi!

    Conto su di voi per continuare i contatti; è veloce e ne vale la pena.
    Forse aiuterà i nostri governanti ad aprire gli occhi...

    Quando parliamo di invasione silenziosa, alcuni mi chiedono di cosa si tratti. Bene, eccola qui: abbiamo ricevuto questa interessante informazione dal Regno Unito e la condivido così com'è, perché: "Quando vedi la barba del tuo vicino in fiamme, bagna la tua".

    Il sindaco di Londra - Musulmano.
    Il sindaco di Birmingham - musulmano.
    Il sindaco di Leeds - musulmano.
    Il sindaco di Blackburn - musulmano.
    Il sindaco di Sheffield - musulmano.
    Il sindaco di Oxford - musulmano.
    Il sindaco di Lawton - musulmano.
    Il sindaco di Oldam - musulmano.
    Il sindaco di Rokdal - musulmano.

    Tutto questo è stato realizzato da soli 4 milioni di musulmani su 66 milioni di abitanti dell'Inghilterra:

    Oggi, ci sono più di 3.000 moschee musulmane in Inghilterra.

    Ci sono più di 130 tribunali musulmani della Sharia.

    Ci sono più di 50 consigli musulmani della Sharia.

    Il 78% delle donne musulmane non lavora; sono sostenute dallo Stato e hanno un alloggio gratuito.

    Il 63% degli uomini musulmani non lavora; riceve il sostegno dello Stato e ha un alloggio gratuito.
    Le famiglie musulmane con una media di 6-8 figli, sostenute dallo Stato, ricevono un alloggio gratuito. Ora tutte le scuole del Regno Unito devono dare una lezione sull'Islam!
    E noi non possiamo decidere sulla politica migratoria?

    Uno dei modi per combattere questo fenomeno è continuare a diffondere queste informazioni negli Stati Uniti, in Europa e nel mondo intero, per informare i cittadini non istruiti, che ascoltano principalmente la radio e guardano la televisione, leggono occasionalmente un giornale, ma nessuno di loro diffonde questa verità estremamente pericolosa!

    Fino ad oggi, non ho visto questa informazione diffusa dai media.
    L'avete vista?

    Per favore, diffondetela affinché il mondo si svegli dall'imminente disastro!

    Lezione che l'Occidente deve imparare:

    La cultura musulmana ha silenziosamente invaso l'Occidente e sta già mostrando i suoi artigli affilati e distruttivi.

    La Francia ha 5 milioni di problemi, Inghilterra e Germania 3 milioni ciascuna, la Spagna circa 2 milioni, gli Stati Uniti circa 500.000, e l'Occidente ha innumerevoli moschee.

    Agiscono di nascosto, e alcuni sembrano pacifici mentre nidificano, ma quando ottengono la maggioranza, impongono le loro leggi e diventano violenti.

    Dal web
    LA LEZIONE CHE L'OCCIDENTE DEVE IMPARARE Per chi non lo sapesse, l'Ambasciata del Qatar è in costruzione su uno dei viali più belli di Bruxelles (Avenue Franklin Roosevelt) e intende aggiungere una moschea da 60 posti. Questo perché il Qatar è uno dei paesi musulmani più estremisti... Il Ministero degli Affari Esteri belga non solo ha rifiutato di approvare questo finanziamento, ma ha anche risposto al Centro Islamico Tawfiiq dicendo "sarebbe paradossale accettare questo finanziamento da un paese che non accetta la libertà religiosa". Anche il Ministro degli Esteri norvegese Jonas Gahr Støre ha dichiarato: "Potremmo semplicemente dire di no, che il Ministero non approva, ma cogliamo l'occasione per aggiungere che l'approvazione sarebbe paradossale, poiché voler fondare una comunità cristiana in Arabia Saudita è considerato un reato punibile con la decapitazione". Nota: un'altra moschea è in costruzione anche a Court-Saint-Etienne, in Belgio. Nonostante cerchino di costruire una chiesa o un centro laico in Medio Oriente o nell'Oriente islamico, si arrogano il diritto di distruggere tutto ciò che è diverso dall'Islam nel loro Paese (siano essi cristiani, copti, laici, persino buddisti, ecc.), eppure invadono i nostri Paesi occidentali con le loro moschee e i loro minareti. Con una sola email inviata a cinque contatti (30 secondi del vostro prezioso tempo), ognuno di noi, in 3 mesi, avrà oltre 1 milione di email o persone informate, e 48 milioni in 6 mesi! Conto su di voi per continuare i contatti; è veloce e ne vale la pena. Forse aiuterà i nostri governanti ad aprire gli occhi... Quando parliamo di invasione silenziosa, alcuni mi chiedono di cosa si tratti. Bene, eccola qui: abbiamo ricevuto questa interessante informazione dal Regno Unito e la condivido così com'è, perché: "Quando vedi la barba del tuo vicino in fiamme, bagna la tua". ▪️Il sindaco di Londra - Musulmano. ▪️Il sindaco di Birmingham - musulmano. ▪️Il sindaco di Leeds - musulmano. ▪️Il sindaco di Blackburn - musulmano. ▪️Il sindaco di Sheffield - musulmano. ▪️Il sindaco di Oxford - musulmano. ▪️Il sindaco di Lawton - musulmano. ▪️Il sindaco di Oldam - musulmano. ▪️Il sindaco di Rokdal - musulmano. Tutto questo è stato realizzato da soli 4 milioni di musulmani su 66 milioni di abitanti dell'Inghilterra: Oggi, ci sono più di 3.000 moschee musulmane in Inghilterra. Ci sono più di 130 tribunali musulmani della Sharia. Ci sono più di 50 consigli musulmani della Sharia. Il 78% delle donne musulmane non lavora; sono sostenute dallo Stato e hanno un alloggio gratuito. Il 63% degli uomini musulmani non lavora; riceve il sostegno dello Stato e ha un alloggio gratuito. Le famiglie musulmane con una media di 6-8 figli, sostenute dallo Stato, ricevono un alloggio gratuito. Ora tutte le scuole del Regno Unito devono dare una lezione sull'Islam! E noi non possiamo decidere sulla politica migratoria? Uno dei modi per combattere questo fenomeno è continuare a diffondere queste informazioni negli Stati Uniti, in Europa e nel mondo intero, per informare i cittadini non istruiti, che ascoltano principalmente la radio e guardano la televisione, leggono occasionalmente un giornale, ma nessuno di loro diffonde questa verità estremamente pericolosa! Fino ad oggi, non ho visto questa informazione diffusa dai media. L'avete vista? Per favore, diffondetela affinché il mondo si svegli dall'imminente disastro! Lezione che l'Occidente deve imparare: La cultura musulmana ha silenziosamente invaso l'Occidente e sta già mostrando i suoi artigli affilati e distruttivi. La Francia ha 5 milioni di problemi, Inghilterra e Germania 3 milioni ciascuna, la Spagna circa 2 milioni, gli Stati Uniti circa 500.000, e l'Occidente ha innumerevoli moschee. Agiscono di nascosto, e alcuni sembrano pacifici mentre nidificano, ma quando ottengono la maggioranza, impongono le loro leggi e diventano violenti. Dal web
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  • "Mai, ragazzo, non giudicare, mai!
    Attenzione a non essere disgustati con un uomo quando sei disgustato da un peccato. Sapete qual è l'unica differenza tra quelle donne che guadagnano di notte e aspettano per strada che qualcuno le avvicini?.. Solo che Dio ti tiene il guinzaglio più corto del loro. Se lo lasciassi andare, lui farebbe le stesse cose e peggiori. E Dio non lo tiene più corto perché tu sei migliore che perché potresti non avere la forza di portare tali peccati e pentirti per loro. Non pensare che sia qualcos'altro, lo è e basta. Prega Dio di non giudicare, se non hai comprensione delle debolezze umane e se giudichi, Dio ti lascerà andare il guinzaglio. Cosa farai se nessuno ti capisce, se si fa schifo di te. Se nessuno ti accetta, se non ti dà una mano.. se tutti identificano il tuo cuore e la tua anima con il tuo peccato e la tua sporcizia... Bambina mia un uomo è più sublime della sua sporcizia. Il cuore di un uomo cerca nelle sue vette più alte e non nelle paludi della sua anima. Ti prego figlio mio, non giudicare mai nessuno. Ricordate come Cristo scrisse sulla polvere i peccati di chi voleva uccidere una donna colta in adulterio. Attenzione a non essere contagiati dai peccati degli altri ma pietà dell'uomo che è contagiato.. forse non si pente, forse è cattivo e vuole infettare deliberatamente gli altri, ma si compatiscono perché - sta morendo. Non giudicare perché è così che Dio ti giudicherà. "

    San Gabriele di Urgebadze di Georgia
    "Mai, ragazzo, non giudicare, mai! Attenzione a non essere disgustati con un uomo quando sei disgustato da un peccato. Sapete qual è l'unica differenza tra quelle donne che guadagnano di notte e aspettano per strada che qualcuno le avvicini?.. Solo che Dio ti tiene il guinzaglio più corto del loro. Se lo lasciassi andare, lui farebbe le stesse cose e peggiori. E Dio non lo tiene più corto perché tu sei migliore che perché potresti non avere la forza di portare tali peccati e pentirti per loro. Non pensare che sia qualcos'altro, lo è e basta. Prega Dio di non giudicare, se non hai comprensione delle debolezze umane e se giudichi, Dio ti lascerà andare il guinzaglio. Cosa farai se nessuno ti capisce, se si fa schifo di te. Se nessuno ti accetta, se non ti dà una mano.. se tutti identificano il tuo cuore e la tua anima con il tuo peccato e la tua sporcizia... Bambina mia un uomo è più sublime della sua sporcizia. Il cuore di un uomo cerca nelle sue vette più alte e non nelle paludi della sua anima. Ti prego figlio mio, non giudicare mai nessuno. Ricordate come Cristo scrisse sulla polvere i peccati di chi voleva uccidere una donna colta in adulterio. Attenzione a non essere contagiati dai peccati degli altri ma pietà dell'uomo che è contagiato.. forse non si pente, forse è cattivo e vuole infettare deliberatamente gli altri, ma si compatiscono perché - sta morendo. Non giudicare perché è così che Dio ti giudicherà. " San Gabriele di Urgebadze di Georgia
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  • È uscito il nuovo numero de Il SUD Milano – Novembre 2025!

    Torna l’appuntamento con l’informazione libera e partecipata dei quartieri del Sud Milano.
    Un numero intenso, che apre con un approfondimento sui femminicidi, con un’intervista esclusiva alle operatrici di Di.Re – Donne in rete contro la violenza.

    All’interno trovi anche:
    Le storie di rinascita della Cascina Campazzino e del Centro Asteria
    Interviste, cultura, teatro e musica
    Le rubriche su libri, serie TV, pet therapy e gite fuori porta

    In distribuzione da mercoledì 5 novembre nei Municipi 4, 5 e 6.
    Leggilo anche online o scarica la versione digitale https://share.google/nP8tITck3oqMOj2W3

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    #ilSudMilano #Novembre2025 #giornalismoindipendente #cronacalocale #MilanoSud #cultura #territori #attualità #freepress
    📢 È uscito il nuovo numero de Il SUD Milano – Novembre 2025! 🗞️ Torna l’appuntamento con l’informazione libera e partecipata dei quartieri del Sud Milano. Un numero intenso, che apre con un approfondimento sui femminicidi, con un’intervista esclusiva alle operatrici di Di.Re – Donne in rete contro la violenza. 👉 All’interno trovi anche: ✔️ Le storie di rinascita della Cascina Campazzino e del Centro Asteria ✔️ Interviste, cultura, teatro e musica ✔️ Le rubriche su libri, serie TV, pet therapy e gite fuori porta 📖 In distribuzione da mercoledì 5 novembre nei Municipi 4, 5 e 6. 💻 Leggilo anche online o scarica la versione digitale 👉 https://share.google/nP8tITck3oqMOj2W3 🔗 Seguici su Facebook per rimanere aggiornato: facebook.com/ilSUDMilano #ilSudMilano #Novembre2025 #giornalismoindipendente #cronacalocale #MilanoSud #cultura #territori #attualità #freepress
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