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  • Caos urbanistica, il Comune anticipa la Procura e restituisce oneri di urbanizzazione per il progetto in via Salomone che considera a rischio

    https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_aprile_06/caos-urbanistica-il-comune-anticipa-la-procura-e-restituisce-oneri-di-urbanizzazione-per-il-progetto-in-via-salomone-che-ed8a2c0d-6fb2-4adb-8487-cba9f348bxlk.shtml?refresh_ce



    Palazzo Marino previene le mosse della Procura, giocando d’anticipo. Per la prima volta il Comune restituisce a un costruttore le somme versate come oneri di urbanizzazione per un progetto su cui la Procura non ha aperto un fascicolo ma che avrebbe potuto presentare criticità, sulla base dei profili contestati dalla magistratura nelle inchieste sull’urbanistica. La prima società a ricevere la restituzione è Bluestone, per il progetto in via Salomone 77. Un provvedimento adottato in via cautelare in attesa di sviluppi futuri sul fronte delle inchieste. In prospettiva potrebbero essercene anche altri, in seguito al lavoro di istruttoria che Palazzo Marino sta portando avanti da un anno.

    Il Comune a febbraio del 2024, sulla base di una delibera approvata dalla giunta, ha istituito un gruppo di lavoro per visionare quei dossier su cui la Procura non ha aperto un’indagine ma che potrebbero presentare criticità, sulla base dei rilievi emersi dalle inchieste sull’urbanistica. Nell’istruttoria che Palazzo Marino da un anno sta portando avanti, il Comune ha chiesto ad alcuni costruttori di rivedere aspetti progettuali, ad altri di modificare il piano attuativo. Per la prima volta, nel corso dell’istruttoria, Palazzo Marino è arrivato anche a restituire a una società la somma versata per gli oneri di urbanizzazione. È accaduto a Bluestone per il progetto in via Salomone, dove l’edificio, da sede della casa editrice Ricordi, dovrebbe diventare un complesso residenziale di 200 appartamenti.
    PUBBLICITÀ

    Per avviare il cantiere è stata rilasciata la Scia, segnalazione certificata di inizio attività, in alternativa al permesso di costruire. L’intervento è stato qualificato come «ristrutturazione edilizia», «con demolizione e ricostruzione» di un fabbricato «a vocazione residenziale». Il progetto prevede un «cambio d’uso» dell’edificio in via Salomone: da stabile utilizzato per ospitare uffici a edificio «a totale superficie residenziale». Come contributo di costruzione è stato determinato l’importo complessivo di quasi 2 milioni, da versare a rate.

    La prima, già saldata, pari a quasi 500 mila euro. Dal lavoro di istruttoria svolto dal Comune è emerso che il progetto, su cui la Procura non ha aperto un fascicolo, avrebbe potuto presentare delle criticità, in quanto uno dei profili contestati dalla magistratura riguarda proprio il titolo edilizio. Per la Procura per alcuni interventi sarebbero necessari i permessi di costruire, piuttosto che la Scia.

    Così ad agosto del 2024 l’amministrazione agisce «in regime di autotutela», annullando d’ufficio il titolo edilizio che si è formato. In altre parole, il Comune interviene prevenendo possibili accuse dalla Procura ed evitando lo stallo di un altro progetto edilizio in città. Poiché però Bluestone aveva già versato al Comune parte della somma dovuta per gli oneri di urbanizzazione, Palazzo Marino si è preso l’impegno di restituirla alla società. Da quanto emerge dalla determina, l’amministrazione ha approvato la restituzione della prima rata e degli interessi legali pari a seimila euro circa. La somma verrà liquidata nelle prossime settimane.

    Il Comune, intanto, continua la sua istruttoria su quei progetti che non sono sotto indagine della Procura ma che potrebbero presentare profili di criticità. Per quei dossier, invece, per cui la magistratura ha aperto un fascicolo Palazzo Marino ricerca un accordo. Giovedì l’avvocatura del Comune ha incontrato la Procura per cercare di trovare una soluzione allo stallo urbanistico in città. Al vaglio c’è la strada della giustizia riparativa. L’ipotesi è quella che i costruttori possano versare gli oneri di urbanizzazione mancanti o adibire aree dei propri progetti a spazi per servizi da destinare alla cittadinanza. Non è scontato che le parti in gioco accettino l’accordo. La strada è in salita ma dall’incontro è emersa la volontà di non arrecare danni inutili alla città
    Caos urbanistica, il Comune anticipa la Procura e restituisce oneri di urbanizzazione per il progetto in via Salomone che considera a rischio https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/25_aprile_06/caos-urbanistica-il-comune-anticipa-la-procura-e-restituisce-oneri-di-urbanizzazione-per-il-progetto-in-via-salomone-che-ed8a2c0d-6fb2-4adb-8487-cba9f348bxlk.shtml?refresh_ce Palazzo Marino previene le mosse della Procura, giocando d’anticipo. Per la prima volta il Comune restituisce a un costruttore le somme versate come oneri di urbanizzazione per un progetto su cui la Procura non ha aperto un fascicolo ma che avrebbe potuto presentare criticità, sulla base dei profili contestati dalla magistratura nelle inchieste sull’urbanistica. La prima società a ricevere la restituzione è Bluestone, per il progetto in via Salomone 77. Un provvedimento adottato in via cautelare in attesa di sviluppi futuri sul fronte delle inchieste. In prospettiva potrebbero essercene anche altri, in seguito al lavoro di istruttoria che Palazzo Marino sta portando avanti da un anno. Il Comune a febbraio del 2024, sulla base di una delibera approvata dalla giunta, ha istituito un gruppo di lavoro per visionare quei dossier su cui la Procura non ha aperto un’indagine ma che potrebbero presentare criticità, sulla base dei rilievi emersi dalle inchieste sull’urbanistica. Nell’istruttoria che Palazzo Marino da un anno sta portando avanti, il Comune ha chiesto ad alcuni costruttori di rivedere aspetti progettuali, ad altri di modificare il piano attuativo. Per la prima volta, nel corso dell’istruttoria, Palazzo Marino è arrivato anche a restituire a una società la somma versata per gli oneri di urbanizzazione. È accaduto a Bluestone per il progetto in via Salomone, dove l’edificio, da sede della casa editrice Ricordi, dovrebbe diventare un complesso residenziale di 200 appartamenti. PUBBLICITÀ Per avviare il cantiere è stata rilasciata la Scia, segnalazione certificata di inizio attività, in alternativa al permesso di costruire. L’intervento è stato qualificato come «ristrutturazione edilizia», «con demolizione e ricostruzione» di un fabbricato «a vocazione residenziale». Il progetto prevede un «cambio d’uso» dell’edificio in via Salomone: da stabile utilizzato per ospitare uffici a edificio «a totale superficie residenziale». Come contributo di costruzione è stato determinato l’importo complessivo di quasi 2 milioni, da versare a rate. La prima, già saldata, pari a quasi 500 mila euro. Dal lavoro di istruttoria svolto dal Comune è emerso che il progetto, su cui la Procura non ha aperto un fascicolo, avrebbe potuto presentare delle criticità, in quanto uno dei profili contestati dalla magistratura riguarda proprio il titolo edilizio. Per la Procura per alcuni interventi sarebbero necessari i permessi di costruire, piuttosto che la Scia. Così ad agosto del 2024 l’amministrazione agisce «in regime di autotutela», annullando d’ufficio il titolo edilizio che si è formato. In altre parole, il Comune interviene prevenendo possibili accuse dalla Procura ed evitando lo stallo di un altro progetto edilizio in città. Poiché però Bluestone aveva già versato al Comune parte della somma dovuta per gli oneri di urbanizzazione, Palazzo Marino si è preso l’impegno di restituirla alla società. Da quanto emerge dalla determina, l’amministrazione ha approvato la restituzione della prima rata e degli interessi legali pari a seimila euro circa. La somma verrà liquidata nelle prossime settimane. Il Comune, intanto, continua la sua istruttoria su quei progetti che non sono sotto indagine della Procura ma che potrebbero presentare profili di criticità. Per quei dossier, invece, per cui la magistratura ha aperto un fascicolo Palazzo Marino ricerca un accordo. Giovedì l’avvocatura del Comune ha incontrato la Procura per cercare di trovare una soluzione allo stallo urbanistico in città. Al vaglio c’è la strada della giustizia riparativa. L’ipotesi è quella che i costruttori possano versare gli oneri di urbanizzazione mancanti o adibire aree dei propri progetti a spazi per servizi da destinare alla cittadinanza. Non è scontato che le parti in gioco accettino l’accordo. La strada è in salita ma dall’incontro è emersa la volontà di non arrecare danni inutili alla città
    MILANO.CORRIERE.IT
    Caos urbanistica, il Comune anticipa la Procura e restituisce oneri di urbanizzazione per il progetto in via Salomone che considera a rischio
    Progetti in stallo preventivo: in via Salomone primo caso di rimborso per «correggere» l’iter. Sull'operazione di Bluestone non è aperto un fascicolo, Palazzo Marino: procediamo in autotutela
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  • COM'È POSSIBILE CHE NESSUNA TRASMISSIONE D'INCHIESTA PARLI DI GEOINGEGNERIA? UN SILENZIO ASSORDANTE A FRONTE DI UNA PRATICA UFFICIALE. RIFLETTIAMOCI INSIEME!

    Il giornalismo, ammesso sia mai davvero esistito nei crismi leggendari con cui viene raccontato, è morto. Fin qui, nulla di nuovo.

    πŸ”ΊοΈEsiste però una nicchia quasi striminzita di trasmissioni o di giornalisti d'inchiesta che, pur in mezzo ad errori ed all'esasperazioni di alcuni temi, riescono ancora a fornire qualche informazione utile.

    Tali trasmissioni si distinguono poiché solite affrontare qualsiasi tema in modo più o meno approfondito. Parliamo di trasmissioni che arrivano a produrre intere puntate su argomenti come 'i coloranti alimentari' oppure 'l'alterazione delle reali origini geografiche dell'uva nella produzione del vino' e roba simile.

    Tutto interessante, nulla quaestio, ma proprio per questo è impossibile non rilevare l'enorme elefante nella stanza.

    πŸ”ΈοΈCOME PUÒ ESSERE POSSIBILE CHE NESSUNO SI OCCUPI DI GEOINGEGNERIA? Quanto può mai danneggiare la salute umana un colorante alimentare od un'uva proveniente da una regione piuttosto che da un'altra? Ed invece sostanze chimiche e metalli pesanti irrorati nei nostri cieli?

    πŸ”ΉοΈLa risposta è scontata, imbarazzante. Ed allora PERCHÉ NON SI PARLA DI GEOINGEGNERIA? Affermare che questi giornalisti siano dei servi è, in questo caso, troppo poco, è riduttivo, non basta per spiegare una tale forma di censura sul tema.

    La geoingegneria, una tecnica ormai sdoganata, ormai operativa ed ufficiale in diversi paesi del mondo. COME PUÒ ESSERE CHE NESSUNO SE NE OCCUPI?

    Com'è possibile che pur essendoci dietro a questi progetti ufficiali di geoingegneria gli stessi 'esperti' che non hanno mai negato il fatto che questa ucciderà almeno decine di migliaia di persone (CLICCA QUI E VISIONA) nessuna trasmissione di inchiesta muova un dito per indagare?

    Stanno subendo delle pressioni per tacere? È plausibile...e quindi che credibilità possono avere quando denunciano di altri temi?

    β˜„Il silenzio è forse di natura "ideologica"? Hanno negato così forte e per così tanti anni che preferiscono nascondere l'intero argomento ai popoli pur di non dover ammettere che ad avere ragione, come di consueto, eravamo noi? E quindi che credibilità possono avere se il motivo di un tale silenzio fosse questo?

    ❄Qualcuno teme forse che, parlare dei rischi della geoingegneria, possa condizionare il cavallo di battaglia politico dei 'cambiamenti climatici di origine antropica'? E dunque? Vale così poco per questi pseudogiornalisti la verità? Vale così poco la salute dei popoli, la loro stessa salute, la salute dei loro figli e dei loro cari?

    È tutto ufficiale. La geoingegneria, le scie chimiche ed i disastri che ne sono sempre conseguiti, in termini di salute pubblica e di catastrofi ambientali, esistono e sono sempre stati coperti da segreto militare ed un apparato mediatico ed istituzionale colluso.

    πŸŒͺFareste bene a smettere di mentire e di nascondere la verità. Se vi resta una punta di coglioni, professionale parlando, usatela per esporre questo tema prima che la verità che avanza inesorabile vi travolga senza appello.

    Approfondimenti a seguito, visionali tutti, è importante esserne informati.

    UCCIDEREMO DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE CON LA GEOINGEGNERIA, MA SPERIAMO DI SALVARNE DI PIÙ DI QUELLE CHE AMMAZZIAMO. NEL REGNO UNITO PUNTANO SULLA GEOINGEGNERIA PER RIDURRE IL RISCALDAMENTO GLOBALE
    t.me/ugofuoco/5126

    ACIDO SOLFORICO NELL'ATMOSFERA IRRORATO ATTRAVERSO LA GEOINGEGNERIA, UCCIDERÀ MILIONI DI PERSONE MA MITIGHEREMO IL RISCALDAMENTO GLOBALE. PROF. DAVID KEITH
    t.me/ugofuoco/4648

    IL PRIMO MILITARE AL MONDO AD AVER IMPIEGATO UFFICIALMENTE LA GEOINGEGNERIA COME ARMA. "CON URAGANI E TEMPESTE POTEVAMO FARE QUEL CHE VOLESSIMO"
    t.me/ugofuoco/4624

    2025, GUERRA CLIMATICA. PROVOCHERANNO ALLUVIONI PER DISTRUGGERE POPOLI E PAESI. 8 PERSONE POSSIEDONO IL 50% DELLE RICCHEZZE DEL MONDO E VOGLIONO RIDURRE POPOLAZIONE. GIULIETTO CHIESA, 2018
    t.me/ugofuoco/4617

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    πŸ”΄πŸ’£COM'È POSSIBILE CHE NESSUNA TRASMISSIONE D'INCHIESTA PARLI DI GEOINGEGNERIA? UN SILENZIO ASSORDANTE A FRONTE DI UNA PRATICA UFFICIALE. RIFLETTIAMOCI INSIEME! πŸ”₯Il giornalismo, ammesso sia mai davvero esistito nei crismi leggendari con cui viene raccontato, è morto. Fin qui, nulla di nuovo. πŸ”ΊοΈEsiste però una nicchia quasi striminzita di trasmissioni o di giornalisti d'inchiesta che, pur in mezzo ad errori ed all'esasperazioni di alcuni temi, riescono ancora a fornire qualche informazione utile. ⚑Tali trasmissioni si distinguono poiché solite affrontare qualsiasi tema in modo più o meno approfondito. Parliamo di trasmissioni che arrivano a produrre intere puntate su argomenti come 'i coloranti alimentari' oppure 'l'alterazione delle reali origini geografiche dell'uva nella produzione del vino' e roba simile. πŸ”»Tutto interessante, nulla quaestio, ma proprio per questo è impossibile non rilevare l'enorme elefante nella stanza. πŸ”ΈοΈCOME PUÒ ESSERE POSSIBILE CHE NESSUNO SI OCCUPI DI GEOINGEGNERIA? Quanto può mai danneggiare la salute umana un colorante alimentare od un'uva proveniente da una regione piuttosto che da un'altra? Ed invece sostanze chimiche e metalli pesanti irrorati nei nostri cieli? πŸ”ΉοΈLa risposta è scontata, imbarazzante. Ed allora PERCHÉ NON SI PARLA DI GEOINGEGNERIA? Affermare che questi giornalisti siano dei servi è, in questo caso, troppo poco, è riduttivo, non basta per spiegare una tale forma di censura sul tema. ▫️La geoingegneria, una tecnica ormai sdoganata, ormai operativa ed ufficiale in diversi paesi del mondo. COME PUÒ ESSERE CHE NESSUNO SE NE OCCUPI? 🚩Com'è possibile che pur essendoci dietro a questi progetti ufficiali di geoingegneria gli stessi 'esperti' che non hanno mai negato il fatto che questa ucciderà almeno decine di migliaia di persone (CLICCA QUI E VISIONA) nessuna trasmissione di inchiesta muova un dito per indagare? 🏴Stanno subendo delle pressioni per tacere? È plausibile...e quindi che credibilità possono avere quando denunciano di altri temi? β˜„Il silenzio è forse di natura "ideologica"? Hanno negato così forte e per così tanti anni che preferiscono nascondere l'intero argomento ai popoli pur di non dover ammettere che ad avere ragione, come di consueto, eravamo noi? E quindi che credibilità possono avere se il motivo di un tale silenzio fosse questo? ❄Qualcuno teme forse che, parlare dei rischi della geoingegneria, possa condizionare il cavallo di battaglia politico dei 'cambiamenti climatici di origine antropica'? E dunque? Vale così poco per questi pseudogiornalisti la verità? Vale così poco la salute dei popoli, la loro stessa salute, la salute dei loro figli e dei loro cari? πŸŒŠÈ tutto ufficiale. La geoingegneria, le scie chimiche ed i disastri che ne sono sempre conseguiti, in termini di salute pubblica e di catastrofi ambientali, esistono e sono sempre stati coperti da segreto militare ed un apparato mediatico ed istituzionale colluso. πŸŒͺFareste bene a smettere di mentire e di nascondere la verità. Se vi resta una punta di coglioni, professionale parlando, usatela per esporre questo tema prima che la verità che avanza inesorabile vi travolga senza appello. β–ͺ️Approfondimenti a seguito, visionali tutti, è importante esserne informati. ⚠️UCCIDEREMO DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE CON LA GEOINGEGNERIA, MA SPERIAMO DI SALVARNE DI PIÙ DI QUELLE CHE AMMAZZIAMO. NEL REGNO UNITO PUNTANO SULLA GEOINGEGNERIA PER RIDURRE IL RISCALDAMENTO GLOBALE ➑️ t.me/ugofuoco/5126 ⚠️ACIDO SOLFORICO NELL'ATMOSFERA IRRORATO ATTRAVERSO LA GEOINGEGNERIA, UCCIDERÀ MILIONI DI PERSONE MA MITIGHEREMO IL RISCALDAMENTO GLOBALE. PROF. DAVID KEITH ➑️ t.me/ugofuoco/4648 ⚠️IL PRIMO MILITARE AL MONDO AD AVER IMPIEGATO UFFICIALMENTE LA GEOINGEGNERIA COME ARMA. "CON URAGANI E TEMPESTE POTEVAMO FARE QUEL CHE VOLESSIMO" ➑️ t.me/ugofuoco/4624 ⚠️2025, GUERRA CLIMATICA. PROVOCHERANNO ALLUVIONI PER DISTRUGGERE POPOLI E PAESI. 8 PERSONE POSSIEDONO IL 50% DELLE RICCHEZZE DEL MONDO E VOGLIONO RIDURRE POPOLAZIONE. GIULIETTO CHIESA, 2018 ➑️ t.me/ugofuoco/4617 βœ…CONDIVIDIAMO OVUNQUE πŸ”—Unisciti al canale t.me/ugofuoco
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  • Business
    - Ora sono irlandese.
    - Da quanto tempo sei qui?
    - Nove mesi.
    - Di dove sei?
    - Vengo dalla Giordania, ma in realtà sono della Siria.
    - Come mai sei qui?
    - Beh, ho chiesto. L'ONU mi ha chiamato e mi ha detto: puoi andare in Svezia, in Germania e... mi hanno offerto 5 paesi in totale. Ma sono venuto qui perché ci sono i miei amici. L'Irlanda è bella. Ad esempio, io sono musulmano e qui non ci sono problemi.
    - Le autorità irlandesi ti pagano un'indennità mensile?
    - SÌ.
    - Quanto ti pagano?
    - Ho tre figlie, quindi in totale ricevo 500 sterline a settimana (588 euro)
    - 500 libbre ogni settimana?
    - SÌ.
    - Quante persone in totale sono venute qui con te?
    - Nove famiglie. E poi altri 30. Tutti dalla Giordania

    https://x.com/SilviusBerthold/status/1920148936985018799?t=vRQ9PRgn7EVr3f2CCgXzGQ&s=19
    Business πŸ’ΈπŸ’° - Ora sono irlandese. - Da quanto tempo sei qui? - Nove mesi. - Di dove sei? - Vengo dalla Giordania, ma in realtà sono della Siria. - Come mai sei qui? - Beh, ho chiesto. L'ONU mi ha chiamato e mi ha detto: puoi andare in Svezia, in Germania e... mi hanno offerto 5 paesi in totale. Ma sono venuto qui perché ci sono i miei amici. L'Irlanda è bella. Ad esempio, io sono musulmano e qui non ci sono problemi. - Le autorità irlandesi ti pagano un'indennità mensile? - SÌ. - Quanto ti pagano? - Ho tre figlie, quindi in totale ricevo 500 sterline a settimana (588 euro) - 500 libbre ogni settimana? - SÌ. - Quante persone in totale sono venute qui con te? - Nove famiglie. E poi altri 30. Tutti dalla Giordania https://x.com/SilviusBerthold/status/1920148936985018799?t=vRQ9PRgn7EVr3f2CCgXzGQ&s=19
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  • STA INIZIANDO LA GUERRA, ITALIOTI

    Maurizio Blondet 5 Maggio 2025

    Di Paolo Di Mizio

    Temo che gli italiani non si rendano conto di dove ci stia trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché – udite, udite – a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!) Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo.

    I punti essenziali da conoscere sono i seguenti:

    L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE).
    La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese.
    La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità.
    Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l’ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda). Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari? Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee). L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi.

    Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno:

    AVIANO (Pordenone), base nucleare.
    GHEDI (Brescia), base nucleare.
    TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo.
    NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche.
    SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi). Tralascio gli obiettivi diciamo “secondari” che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc.
    Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore. È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa e del governo italiano. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni.

    Unione Europea è pronta a raddoppiare il sostegno militare acquistando armi dai produttori ucraini, aumentandone così significativamente il volume – Commissario europeo per la difesa e lo spazio Andrius Kubili

    Zelensky afferma che la Russia attaccherà Xi a Mosca come una falsa bandiera per dare la colpa all’Ucraina.

    “Il 9 maggio potrebbero esserci delle provocazioni da parte dei russi, se qualcuno ci crede ancora può andarsene e provare tutto su se stesso”, ha detto Zelensky durante un briefing con il presidente ceco Pavel. Zelensky aveva già accennato ad attacchi ucraini su Mosca durante la parata del 9 maggio, ma ora afferma che potrebbero essere gli stessi russi a effettuare tali attacchi.

    Il Corriere della Sera merita il premio Orwell per la propaganda di guerra. Titolare in prima pagina rovesciando in maniera così plateale la realtà è davvero oltre ogni decenza.

    Starmer lakulandra raschia il fondo del barile

    La Gran Bretagna ha trasferito tutti i suoi obici semoventi AS-90 da 155 mm all’Ucraina
    STA INIZIANDO LA GUERRA, ITALIOTI Maurizio Blondet 5 Maggio 2025 Di Paolo Di Mizio Temo che gli italiani non si rendano conto di dove ci stia trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché – udite, udite – a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!) Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo. I punti essenziali da conoscere sono i seguenti: L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE). La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese. La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità. Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l’ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda). Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari? Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee). L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi. Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno: AVIANO (Pordenone), base nucleare. GHEDI (Brescia), base nucleare. TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo. NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche. SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi). Tralascio gli obiettivi diciamo “secondari” che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc. Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore. È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa e del governo italiano. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni. Unione Europea è pronta a raddoppiare il sostegno militare acquistando armi dai produttori ucraini, aumentandone così significativamente il volume – Commissario europeo per la difesa e lo spazio Andrius Kubili Zelensky afferma che la Russia attaccherà Xi a Mosca come una falsa bandiera per dare la colpa all’Ucraina. “Il 9 maggio potrebbero esserci delle provocazioni da parte dei russi, se qualcuno ci crede ancora può andarsene e provare tutto su se stesso”, ha detto Zelensky durante un briefing con il presidente ceco Pavel. Zelensky aveva già accennato ad attacchi ucraini su Mosca durante la parata del 9 maggio, ma ora afferma che potrebbero essere gli stessi russi a effettuare tali attacchi. Il Corriere della Sera merita il premio Orwell per la propaganda di guerra. Titolare in prima pagina rovesciando in maniera così plateale la realtà è davvero oltre ogni decenza. Starmer lakulandra raschia il fondo del barile La Gran Bretagna ha trasferito tutti i suoi obici semoventi AS-90 da 155 mm all’Ucraina
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  • DELIRIUM TRUMP
    (ovvero: quando la politica fa il cosplay di sé stessa)

    È da un mese buono che va in scena un one-man-show che manco Broadway ai tempi d’oro.

    Tra minacce apocalittiche, trovate da reality show e deliri da film distopico anni ’80, lo Zio Donald sembra aver deciso che la politica estera (e pure interna) sia solo un palcoscenico su cui gridare più forte del pubblico.
    Eppure, nonostante le urla e i proclami, l’unica reazione logica è un misto tra imbarazzo e ilarità. Perché se un tempo certe sparate incutevano timore, oggi suonano più come barzellette stiracchiate da cabaret di provincia.
    La verità è che dietro la maschera da “uomo forte” si nasconde una crisi di credibilità (e forse di lucidità). Un copione già visto, in cui lo showman Trump si sforza di sembrare il salvatore dell’Occidente, mentre spara nel mucchio e isola l’America più di quanto non facciano le sue politiche.

    ATTO I – Alcatraz Reloaded

    Con la delicatezza di un bulldozer in una boutique, Trump ha deciso di riportare in auge la mitica Alcatraz.
    Sì, proprio lei: la prigione su un’isola, oggi simbolo di turismo e cultura, trasformata di nuovo in un penitenziario d’élite per “i peggiori criminali d’America”.
    Un piano così vintage da sembrare un reboot mal riuscito di “Fuga da Alcatraz”, con Clint Eastwood che si rifiuta pure di tornare per un cameo.
    Peccato solo che:
    l’isola è patrimonio nazionale;
    le strutture sono mangiate dal sale;
    serve un budget da Marvel Cinematic Universe;
    e il National Park Service, a occhio, non sembra entusiasta.
    Ma tranquilli, l’effetto scenico c’è. E in fondo a Trump non serve altro.

    ATTO II – Hollywood a stelle e… dazi

    Non pago di riscrivere la storia del sistema carcerario, il nostro ha deciso di lanciarsi contro i film stranieri, rei di minare l’economia americana con la scusa degli incentivi alle produzioni.
    La risposta? Un dazio del 100% su ogni pellicola che non parli inglese con accento del Midwest.

    Peccato che:
    metà delle mega-produzioni USA si girano in Nuova Zelanda, Canada o Italia;
    Hollywood vive di co-produzioni;
    le piattaforme streaming non sanno nemmeno da dove cominciare con le regole.
    Il risultato? Ritorsioni possibili, aumento dei biglietti, meno export e... una standing ovation da parte di Netflix India e dei BRICS, che ringraziano per il favore.

    Questo "Delirium Trump" non è solo intrattenimento tragicomico: è una spia rossa su un certo modo di fare politica dove il gesto conta più del contenuto.
    Si gioca sul presente, ignorando il futuro. Si urla per coprire i vuoti.
    Ma ogni volta che l’America si isola, il mondo si riorganizza. E lo fa senza aspettarla.
    Nel frattempo, respiriamo. Ironizziamo. Sdrammatizziamo.
    Perché il potere, anche quello più teatrale, ha sempre una data di scadenza.

    E a noi non resta che aspettare il finale… con i popcorn in mano.

    #DeliriumTrump #Trump2025 #AlcatrazIsBack #HollywoodTax #AmericaFirstButAlone #SatiraPolitica #GeopoliticaPop #MakeSatireGreatAgain
    DELIRIUM TRUMP (ovvero: quando la politica fa il cosplay di sé stessa)πŸŽ­πŸ§±πŸŽ¬πŸš” È da un mese buono che va in scena un one-man-show che manco Broadway ai tempi d’oro. Tra minacce apocalittiche, trovate da reality show e deliri da film distopico anni ’80, lo Zio Donald sembra aver deciso che la politica estera (e pure interna) sia solo un palcoscenico su cui gridare più forte del pubblico. Eppure, nonostante le urla e i proclami, l’unica reazione logica è un misto tra imbarazzo e ilarità. Perché se un tempo certe sparate incutevano timore, oggi suonano più come barzellette stiracchiate da cabaret di provincia. La verità è che dietro la maschera da “uomo forte” si nasconde una crisi di credibilità (e forse di lucidità). Un copione già visto, in cui lo showman Trump si sforza di sembrare il salvatore dell’Occidente, mentre spara nel mucchio e isola l’America più di quanto non facciano le sue politiche. ATTO I – Alcatraz Reloaded πŸ”’πŸ§‚πŸš Con la delicatezza di un bulldozer in una boutique, Trump ha deciso di riportare in auge la mitica Alcatraz. Sì, proprio lei: la prigione su un’isola, oggi simbolo di turismo e cultura, trasformata di nuovo in un penitenziario d’élite per “i peggiori criminali d’America”. Un piano così vintage da sembrare un reboot mal riuscito di “Fuga da Alcatraz”, con Clint Eastwood che si rifiuta pure di tornare per un cameo. Peccato solo che: l’isola è patrimonio nazionale; le strutture sono mangiate dal sale; serve un budget da Marvel Cinematic Universe; e il National Park Service, a occhio, non sembra entusiasta. Ma tranquilli, l’effetto scenico c’è. E in fondo a Trump non serve altro. ATTO II – Hollywood a stelle e… dazi πŸ’ΈπŸŽ₯🎫 Non pago di riscrivere la storia del sistema carcerario, il nostro ha deciso di lanciarsi contro i film stranieri, rei di minare l’economia americana con la scusa degli incentivi alle produzioni. La risposta? Un dazio del 100% su ogni pellicola che non parli inglese con accento del Midwest. Peccato che: metà delle mega-produzioni USA si girano in Nuova Zelanda, Canada o Italia; Hollywood vive di co-produzioni; le piattaforme streaming non sanno nemmeno da dove cominciare con le regole. Il risultato? Ritorsioni possibili, aumento dei biglietti, meno export e... una standing ovation da parte di Netflix India e dei BRICS, che ringraziano per il favore. Questo "Delirium Trump" non è solo intrattenimento tragicomico: è una spia rossa su un certo modo di fare politica dove il gesto conta più del contenuto. Si gioca sul presente, ignorando il futuro. Si urla per coprire i vuoti. Ma ogni volta che l’America si isola, il mondo si riorganizza. E lo fa senza aspettarla. Nel frattempo, respiriamo. Ironizziamo. Sdrammatizziamo. Perché il potere, anche quello più teatrale, ha sempre una data di scadenza. E a noi non resta che aspettare il finale… con i popcorn in mano. #DeliriumTrump #Trump2025 #AlcatrazIsBack #HollywoodTax #AmericaFirstButAlone #SatiraPolitica #GeopoliticaPop #MakeSatireGreatAgain
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  • "Gli oncologi stanno urlando a squarciagola e stanno vedendo un aumento dei tumori nel complesso militare... un aumento del 40% dei tumori a partire dal 2021."

    “Oncologists are screaming at the top of their lungs and seeing an increase in cancers in the military complex… a 40% increase in cancers starting in 2021.”
    "Gli oncologi stanno urlando a squarciagola e stanno vedendo un aumento dei tumori nel complesso militare... un aumento del 40% dei tumori a partire dal 2021." “Oncologists are screaming at the top of their lungs and seeing an increase in cancers in the military complex… a 40% increase in cancers starting in 2021.”
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  • Ma guarda, uno studio ha analizzato i dati VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) ed è emerso che anche per le morti improvvise infantili (SIDS) la colpa è quasi sempre dei vaccini iniettati pochi giorni prima

    Lo studio ha analizzato 2.605 decessi infantili segnalati al VAERS tra il 1990 e il 2019.

    I risultati sono stati confermati in sei distinti studi sottoposti a revisione paritaria.

    Lo studio è stato condotto dal Dott. Neil Z. Miller dell'Institute of Medical and Scientific Inquiry di Santa Fe, nel New Mexico.

    I fatti lo stanno dicendo chiaramente e le statistiche lo stanno urlando.

    I vaccini, veri topicidi fognari killer, mascherati da protettori della vita, sono i responsabili numero uno di tutta una serie di patologie che vengono sviluppate dai bambini già in tenera età.
    Autismo, ADHD, fino ad arrivare alla SIDS, per elencarne qualcuna, sono quasi sempre figlie dei sicari chiamati amorevolmente vaccini.

    Il regalo più bello che potete fare a vostro figlio è solo uno.
    Non farlo vaccinare.
    Ma guarda, uno studio ha analizzato i dati VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) ed è emerso che anche per le morti improvvise infantili (SIDS) la colpa è quasi sempre dei vaccini iniettati pochi giorni prima Lo studio ha analizzato 2.605 decessi infantili segnalati al VAERS tra il 1990 e il 2019. I risultati sono stati confermati in sei distinti studi sottoposti a revisione paritaria. Lo studio è stato condotto dal Dott. Neil Z. Miller dell'Institute of Medical and Scientific Inquiry di Santa Fe, nel New Mexico. I fatti lo stanno dicendo chiaramente e le statistiche lo stanno urlando. I vaccini, veri topicidi fognari killer, mascherati da protettori della vita, sono i responsabili numero uno di tutta una serie di patologie che vengono sviluppate dai bambini già in tenera età. Autismo, ADHD, fino ad arrivare alla SIDS, per elencarne qualcuna, sono quasi sempre figlie dei sicari chiamati amorevolmente vaccini. Il regalo più bello che potete fare a vostro figlio è solo uno. Non farlo vaccinare.
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