• “È strano avere la stessa età degli anziani”
    Lucio Gardin ha scritto una cosa semplice, ma devastante:
    Oggi ho scoperto che sono io lo zio che aspettavo da piccolo.

    C’è un momento, dopo i 60, in cui capisci che il vecchio… sei tu. Ma dentro ti senti ancora il bulletto che faceva il cretino dietro ai banchi, il ragazzino che rubava la Vespa a suo fratello, l’idiota felice che andava a ballare col giubbotto di pelle e il motorino scassato.

    Solo che ora il motorino è una TAC.
    Il giubbotto è la coperta della sera.
    E la festa… è quando ti arriva l’analisi del sangue in cui “è tutto nella norma”.

    I sessanta oggi non sono quelli di ieri.
    Una volta a sessant’anni eri già “nonno e rincoglionito”.
    Ora vai in palestra, fai trekking, sei su WhatsApp, ti incazzi col governo, ti innamori ancora.
    Hai la testa da trentenne e le ginocchia da svendita di fine serie.

    Dentro siamo giovani. Fuori siamo scontrini scoloriti.
    Ci hanno truffati: ci hanno detto che saremmo invecchiati piano, e invece ci siamo svegliati vecchi in una società che ci chiama “boomer” e ci ignora. Ma siamo noi che ancora votiamo, che ancora leggiamo, che ancora ci emozioniamo per una canzone, una figlia, un cane, una carezza.

    Il vero miracolo è questo: avere sessant’anni e ridere come se non li avessi.
    Fare sesso come se ci fosse ancora tempo.
    Dire “ti voglio bene” come se avessimo 18 anni e niente da perdere.

    Allora facciamolo questo brindisi, ragazzi:
    A voi. Ai sessantenni che sanno ancora sporcarsi le mani, alzare la voce, innamorarsi senza Telegram.
    A quelli che leggono ancora gli articoli fino in fondo, che si ricordano la prima volta che hanno guidato, la prima volta che hanno amato… e l’ultima volta che hanno pianto.

    Perché sì, oggi abbiamo la stessa età degli anziani.
    Ma siamo giovani vintage. E non passeremo mai di moda.



    SE TI È ARRIVATO AL CUORE, CONDIVIDI.
    Qualcuno là fuori ha bisogno di sapere che non è solo.
    Che non è vecchio.
    È solo un giovane con più storie da raccontare.

    #SessantaENonSentirli #BoomerPower #GardinDocet #VecchiMaBelli #GiovaniVintage #RiderePiangereRicordare
    “È strano avere la stessa età degli anziani” Lucio Gardin ha scritto una cosa semplice, ma devastante: Oggi ho scoperto che sono io lo zio che aspettavo da piccolo. C’è un momento, dopo i 60, in cui capisci che il vecchio… sei tu. Ma dentro ti senti ancora il bulletto che faceva il cretino dietro ai banchi, il ragazzino che rubava la Vespa a suo fratello, l’idiota felice che andava a ballare col giubbotto di pelle e il motorino scassato. Solo che ora il motorino è una TAC. Il giubbotto è la coperta della sera. E la festa… è quando ti arriva l’analisi del sangue in cui “è tutto nella norma”. ⚠️ I sessanta oggi non sono quelli di ieri. Una volta a sessant’anni eri già “nonno e rincoglionito”. Ora vai in palestra, fai trekking, sei su WhatsApp, ti incazzi col governo, ti innamori ancora. Hai la testa da trentenne e le ginocchia da svendita di fine serie. 🎭 Dentro siamo giovani. Fuori siamo scontrini scoloriti. Ci hanno truffati: ci hanno detto che saremmo invecchiati piano, e invece ci siamo svegliati vecchi in una società che ci chiama “boomer” e ci ignora. Ma siamo noi che ancora votiamo, che ancora leggiamo, che ancora ci emozioniamo per una canzone, una figlia, un cane, una carezza. 💣 Il vero miracolo è questo: avere sessant’anni e ridere come se non li avessi. Fare sesso come se ci fosse ancora tempo. Dire “ti voglio bene” come se avessimo 18 anni e niente da perdere. 🎤 Allora facciamolo questo brindisi, ragazzi: A voi. Ai sessantenni che sanno ancora sporcarsi le mani, alzare la voce, innamorarsi senza Telegram. A quelli che leggono ancora gli articoli fino in fondo, che si ricordano la prima volta che hanno guidato, la prima volta che hanno amato… e l’ultima volta che hanno pianto. Perché sì, oggi abbiamo la stessa età degli anziani. Ma siamo giovani vintage. E non passeremo mai di moda. ⸻ 🧠 SE TI È ARRIVATO AL CUORE, CONDIVIDI. Qualcuno là fuori ha bisogno di sapere che non è solo. Che non è vecchio. È solo un giovane con più storie da raccontare. #SessantaENonSentirli #BoomerPower #GardinDocet #VecchiMaBelli #GiovaniVintage #RiderePiangereRicordare
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  • TORINO BLACKOUT PER 10 ORE!
    Domenica diversi quartieri di Torino sono rimasti per oltre 10 ore consecutive senza corrente elettrica.
    Già da sabato erano stati segnalati blackout e anche ieri.
    Gli utenti coinvolti sono oltre 200mila!!!
    Le prove tecniche di blackout proseguono a macchia di leopardo.
    Attenzione questa sarà la "normalità".
    Rimanete sintonizzati (fintantoché ci sarà la corrente) perché ne vedremo delle belle.
    TORINO BLACKOUT PER 10 ORE! Domenica diversi quartieri di Torino sono rimasti per oltre 10 ore consecutive senza corrente elettrica. Già da sabato erano stati segnalati blackout e anche ieri. Gli utenti coinvolti sono oltre 200mila!!! Le prove tecniche di blackout proseguono a macchia di leopardo. Attenzione questa sarà la "normalità". Rimanete sintonizzati (fintantoché ci sarà la corrente) perché ne vedremo delle belle.
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  • Alberto Tomba: «Nel 1984 arrivai primo al parallelo alla Montagnetta di San Siro, ma i giornali non citarono il mio nome...»

    In occasione del Milano Film Festival, ha presentato al Cinemino il documentario «1.14” - An Alberto Tomba story». «Ho smesso presto, ero condannato a vincere»

    Cinquanta vittorie in Coppa del Mondo e 5 medaglie olimpiche, 3 d’oro e 2 d’argento: Alberto Tomba è uno dei più grandi campioni di sci di sempre. Nato nel 1966 a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, ha gareggiato tra il 1986 al 1998, ma le sue imprese vivono ancora oggi. «I giovani mi scoprono grazie ai video su Internet», racconta il fuoriclasse. In occasione del Milano Film Festival, ha presentato al Cinemino, davanti a una folla di fan, «1.14” - An Alberto Tomba story», documentario fuori concorso prodotto da Napapijri, un racconto intimo per scoprire la persona, «sono sempre stato timido e introverso, poi crescendo sono cambiato», oltre al campione «condannato a vincere». Tomba, soprannominato La Bomba, apre le porte della sua casa emiliana compresa una stanza piena zeppa di coppe, trofei, pettorali. Il numero 1.14 del titolo del documentario, che si può vedere su Youtube, indica il secondo e 14 centesimi di vantaggio di Tomba rispetto agli avversari nella prima manche delle Olimpiadi di Calgary del 1988, prima di conquistare l’oro.

    Tomba, ormai manca poco alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, in programma dal 6 al 22 febbraio 2026 ....
    «Sono già passati 20 anni da quelle di Torino del 2006: sono volati. Mi auguro tante medaglie per l’Italia, speriamo di arrivare in forma. La squadra femminile è molto forte, abbiamo una grande campionessa, Federica Brignone, che purtroppo si è fatta male».

    Vedrà le gare?
    «Mi piacerebbe vederle tutte: lo sci maschile a Bormio, quello femminile a Cortina, il fondo in Val di Fiemme, ma anche il pattinaggio e l’hockey a Milano...».

    Conosce Milano?
    «Solo il tragitto dalla Stazione Centrale alla Federazione sci in via Piranesi. Però ho tanti ricordi di questa città: da qui si partiva per i viaggi oltreoceano».

    E, soprattutto, il 23 dicembre 1984 ha vinto il “Parallelo di Natale”al Monte Stella, la montagnetta di San Siro. Che ricordi ha di quel giorno?
    «Avevo compiuto 18 anni da 4 giorni: ancora senza patente, sono arrivato in macchina con papà. Ero in squadra B ma ho vinto. Ricordo che il giorno dopo i giornali titolarono: “Un azzurro della B beffa i grandi nel parallelo” ma non citarono il mio nome, Tomba, forse perché era scomodo, non piaceva: dopo hanno dovuto farlo per forza!».

    È stata una vittoria importante?
    «Mi ha caricato molto perché ho battuto i migliori: mi ricordo che non c’era la neve, la portavano con i camion dalla Valtellina. Mentre l’anno dopo c’erano due metri. Non c’era neanche l’impianto di risalita: ci portavano in auto al cancelletto di partenza».

    Lei ha vinto tantissimo, perché le Olimpiadi sono così speciali?
    «Vincere un oro olimpico è un sogno inarrivabile, vincerne tre poi (2 a Calgary e 1 ad Albertville, ndr)… Anche se la cosa più difficile è rivincere, riconfermarsi: dopo l’oro nello slalom gigante a Calgary nel 1988, ho vinto anche quello di Albertville quattro anni dopo. Quando vinci, se poi arrivi secondo o terzo rischi di deludere le aspettative. Ero condannato alla vittoria. Però sono stati bei tempi, anni belli: oggi, per me, sono un po’ sfumati, speriamo che lo sport ritorni a essere grande. Come diceva Mandela: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo”».

    A proposito di sport, segue il tennis?
    «Grande Jannik! Ogni tanto ci sentiamo per sms. Mi fa sempre piacere dargli un in bocca al lupo».

    Sinner ha generato un movimento e avvicinato tanti ragazzi allo sport, proprio come lei...
    «Sì però 37 anni fa era diverso, ai miei tempi non c’erano i social, che io non uso neanche adesso. Comunque, Sinner era forte anche nello sci però ha deciso di darsi al tennis perché, come dice lui stesso, nello sci non si possono commettere errori, non si possono recuperare, nel tennis sì».

    Come mai lei ha scelto lo sci?
    «Grazie a papà Franco, che ha conosciuto Roberto Siorpaes, un campione di Cortina d’Ampezzo che è stato mio maestro quando avevo 7 anni: da bambino vincevo in Appennino, un po’ meno nelle Alpi, poi con il tempo mi sono rifatto! Papà mi accompagnava dappertutto e quando non poteva lo faceva qualcun altro: ci si dava appuntamento ai caselli dell’autostrada».

    Rimpianti?
    «Il rammarico dell’addio a 31 anni: ero molto stanco, stressato, magari potevo fare uno stop di due o tre anni e poi riprendere, ma nello sci non è facile. Ero sfinito, non tanto dalle gare ma dalle pressioni di tutto il sistema che girava intorno, dei mass media. L’ultima gara è stata il 15 marzo 1998».

    L’ha vinta?
    «Sì, mi sono ritirato dopo una vittoria, nessuno lo fa, nessuno smette quando è il più forte. Io ho avuto il coraggio di dire basta».

    Source: https://milano.corriere.it/notizie/sport/25_giugno_10/alberto-tomba-nel-1984-arrivai-primo-al-parallelo-alla-montagnetta-di-san-siro-ma-i-giornali-non-citarono-il-mio-nome-26099978-7ef1-4d1f-9732-f43b084fdxlk_amp.shtml
    Alberto Tomba: «Nel 1984 arrivai primo al parallelo alla Montagnetta di San Siro, ma i giornali non citarono il mio nome...» In occasione del Milano Film Festival, ha presentato al Cinemino il documentario «1.14” - An Alberto Tomba story». «Ho smesso presto, ero condannato a vincere» Cinquanta vittorie in Coppa del Mondo e 5 medaglie olimpiche, 3 d’oro e 2 d’argento: Alberto Tomba è uno dei più grandi campioni di sci di sempre. Nato nel 1966 a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, ha gareggiato tra il 1986 al 1998, ma le sue imprese vivono ancora oggi. «I giovani mi scoprono grazie ai video su Internet», racconta il fuoriclasse. In occasione del Milano Film Festival, ha presentato al Cinemino, davanti a una folla di fan, «1.14” - An Alberto Tomba story», documentario fuori concorso prodotto da Napapijri, un racconto intimo per scoprire la persona, «sono sempre stato timido e introverso, poi crescendo sono cambiato», oltre al campione «condannato a vincere». Tomba, soprannominato La Bomba, apre le porte della sua casa emiliana compresa una stanza piena zeppa di coppe, trofei, pettorali. Il numero 1.14 del titolo del documentario, che si può vedere su Youtube, indica il secondo e 14 centesimi di vantaggio di Tomba rispetto agli avversari nella prima manche delle Olimpiadi di Calgary del 1988, prima di conquistare l’oro. Tomba, ormai manca poco alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina, in programma dal 6 al 22 febbraio 2026 .... «Sono già passati 20 anni da quelle di Torino del 2006: sono volati. Mi auguro tante medaglie per l’Italia, speriamo di arrivare in forma. La squadra femminile è molto forte, abbiamo una grande campionessa, Federica Brignone, che purtroppo si è fatta male». Vedrà le gare? «Mi piacerebbe vederle tutte: lo sci maschile a Bormio, quello femminile a Cortina, il fondo in Val di Fiemme, ma anche il pattinaggio e l’hockey a Milano...». Conosce Milano? «Solo il tragitto dalla Stazione Centrale alla Federazione sci in via Piranesi. Però ho tanti ricordi di questa città: da qui si partiva per i viaggi oltreoceano». E, soprattutto, il 23 dicembre 1984 ha vinto il “Parallelo di Natale”al Monte Stella, la montagnetta di San Siro. Che ricordi ha di quel giorno? «Avevo compiuto 18 anni da 4 giorni: ancora senza patente, sono arrivato in macchina con papà. Ero in squadra B ma ho vinto. Ricordo che il giorno dopo i giornali titolarono: “Un azzurro della B beffa i grandi nel parallelo” ma non citarono il mio nome, Tomba, forse perché era scomodo, non piaceva: dopo hanno dovuto farlo per forza!». È stata una vittoria importante? «Mi ha caricato molto perché ho battuto i migliori: mi ricordo che non c’era la neve, la portavano con i camion dalla Valtellina. Mentre l’anno dopo c’erano due metri. Non c’era neanche l’impianto di risalita: ci portavano in auto al cancelletto di partenza». Lei ha vinto tantissimo, perché le Olimpiadi sono così speciali? «Vincere un oro olimpico è un sogno inarrivabile, vincerne tre poi (2 a Calgary e 1 ad Albertville, ndr)… Anche se la cosa più difficile è rivincere, riconfermarsi: dopo l’oro nello slalom gigante a Calgary nel 1988, ho vinto anche quello di Albertville quattro anni dopo. Quando vinci, se poi arrivi secondo o terzo rischi di deludere le aspettative. Ero condannato alla vittoria. Però sono stati bei tempi, anni belli: oggi, per me, sono un po’ sfumati, speriamo che lo sport ritorni a essere grande. Come diceva Mandela: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo”». A proposito di sport, segue il tennis? «Grande Jannik! Ogni tanto ci sentiamo per sms. Mi fa sempre piacere dargli un in bocca al lupo». Sinner ha generato un movimento e avvicinato tanti ragazzi allo sport, proprio come lei... «Sì però 37 anni fa era diverso, ai miei tempi non c’erano i social, che io non uso neanche adesso. Comunque, Sinner era forte anche nello sci però ha deciso di darsi al tennis perché, come dice lui stesso, nello sci non si possono commettere errori, non si possono recuperare, nel tennis sì». Come mai lei ha scelto lo sci? «Grazie a papà Franco, che ha conosciuto Roberto Siorpaes, un campione di Cortina d’Ampezzo che è stato mio maestro quando avevo 7 anni: da bambino vincevo in Appennino, un po’ meno nelle Alpi, poi con il tempo mi sono rifatto! Papà mi accompagnava dappertutto e quando non poteva lo faceva qualcun altro: ci si dava appuntamento ai caselli dell’autostrada». Rimpianti? «Il rammarico dell’addio a 31 anni: ero molto stanco, stressato, magari potevo fare uno stop di due o tre anni e poi riprendere, ma nello sci non è facile. Ero sfinito, non tanto dalle gare ma dalle pressioni di tutto il sistema che girava intorno, dei mass media. L’ultima gara è stata il 15 marzo 1998». L’ha vinta? «Sì, mi sono ritirato dopo una vittoria, nessuno lo fa, nessuno smette quando è il più forte. Io ho avuto il coraggio di dire basta». Source: https://milano.corriere.it/notizie/sport/25_giugno_10/alberto-tomba-nel-1984-arrivai-primo-al-parallelo-alla-montagnetta-di-san-siro-ma-i-giornali-non-citarono-il-mio-nome-26099978-7ef1-4d1f-9732-f43b084fdxlk_amp.shtml
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  • Non è La Mecca, ma Milano e Torino.
    (video di Silvia Sardone)
    Non è La Mecca, ma Milano e Torino. (video di Silvia Sardone)
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  • ULTIME NOTIZIE

    Torino, bus turistico precipita nel Po: morto l’autista, Il mezzo, che stava per accogliere una scolaresca, ha travolto tre pedoni prima di finire nel fiume. Le loro condizioni non sarebbero gravi. Nessun passeggero a bordo.
    L'AUTISTA ERA GIÀ MORTO.
    ——————————
    SEGUI ZainzTv
    ——————————
    ✍ Potenzia Canale
    ⚠️ULTIME NOTIZIE ⚠️ Torino, bus turistico precipita nel Po: morto l’autista, Il mezzo, che stava per accogliere una scolaresca, ha travolto tre pedoni prima di finire nel fiume. Le loro condizioni non sarebbero gravi. Nessun passeggero a bordo. L'AUTISTA ERA GIÀ MORTO. —————————— 🔴SEGUI ZainzTv —————————— ✍ Potenzia Canale
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  • E AVANTI COSI'. NESSUN GIORNALE e NESSUNA TV che DICA QUALI SONO LE REALI CAUSE di QUESTE MORTI IMPROVVISE!
    Torino, Pullman turistico cade nel Po in piazza Vittorio. Muore l'autista solo a bordo: probabile malore durante la retromarcia. Tre donne leggermente ferite | Corriere.it
    https://torino.corriere.it/notizie/cronaca/25_marzo_26/torino-pullman-turistico-cade-dal-ponte-di-piazza-vittorio-d05a9dd5-81fa-4ba5-b0e8-2262af356xlk.shtml
    E AVANTI COSI'. NESSUN GIORNALE e NESSUNA TV che DICA QUALI SONO LE REALI CAUSE di QUESTE MORTI IMPROVVISE! Torino, Pullman turistico cade nel Po in piazza Vittorio. Muore l'autista solo a bordo: probabile malore durante la retromarcia. Tre donne leggermente ferite | Corriere.it https://torino.corriere.it/notizie/cronaca/25_marzo_26/torino-pullman-turistico-cade-dal-ponte-di-piazza-vittorio-d05a9dd5-81fa-4ba5-b0e8-2262af356xlk.shtml
    TORINO.CORRIERE.IT
    Torino, bus turistico cade nel Po in piazza Vittorio. Muore l'autista solo a bordo: si pensa a un malore in retromarcia. Tre donne leggermente ferite
    L'incidente nel pomeriggio. I primi a soccorrere i ragazzi del circolo remiero. Il barista dei murazzi: «Poteva essere una strage». Poco prima il bus aveva lasciato un gruppo di alunni delle elementari all'Egizio
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  • Vittorino Tascanino

    "SCANDALO PFIZER, LA VENDETTA DI TRUMP CONTRO LA MEGERA: VIA LIBERA ALL’INCHIESTA SULLE PRESUNTE MAZZETTE PER IL SACRO SIERO.
    VON DER LEYEN NEL MIRINO PER SMS CON BOURLA (PFIZERGATE) E ACQUISTO 4 MLD DOSI VACCINI COVID PER 75 MLD€, PRONTA INCHIESTA EUROPEA CON REGIA USA PER RIBALTARE LA GOVERNANCE.
    IO NON DIMENTICO."
    -La Von der Leyen non è nuova a queste cose! Quando era ministro della difesa tedesca è stata inquisita per ammanchi e poi anche per contratti di acquisti segreti dalla Russia-

    "PFIZER SCANDAL, TRUMP'S REVENGE AGAINST THE HUNTER: GREEN LIGHT FOR THE INVESTIGATION INTO THE ALLEGED BRIBES FOR THE SACRED SERUM.
    VON DER LEYEN IN THE CROSSHAIRS FOR SMS WITH BOURLA (PFIZERGATE) AND PURCHASE OF 4 BILLION DOSES OF COVID VACCINES FOR €75 BILLION, EUROPEAN INVESTIGATION READY WITH US DIRECTION TO OVERTURN THE GOVERNANCE.
    I DO NOT FORGET."
    -Von der Leyen is not new to these things! When she was German defense minister she was investigated for shortages and then also for secret purchase contracts from Russia-

    Source:
    https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1899791439225078180?t=R_TJa8DQuFf8InrImGOrzA&s=19
    Vittorino Tascanino "SCANDALO PFIZER, LA VENDETTA DI TRUMP CONTRO LA MEGERA: VIA LIBERA ALL’INCHIESTA SULLE PRESUNTE MAZZETTE PER IL SACRO SIERO. VON DER LEYEN NEL MIRINO PER SMS CON BOURLA (PFIZERGATE) E ACQUISTO 4 MLD DOSI VACCINI COVID PER 75 MLD€, PRONTA INCHIESTA EUROPEA CON REGIA USA PER RIBALTARE LA GOVERNANCE. IO NON DIMENTICO." -La Von der Leyen non è nuova a queste cose! Quando era ministro della difesa tedesca è stata inquisita per ammanchi e poi anche per contratti di acquisti segreti dalla Russia- "PFIZER SCANDAL, TRUMP'S REVENGE AGAINST THE HUNTER: GREEN LIGHT FOR THE INVESTIGATION INTO THE ALLEGED BRIBES FOR THE SACRED SERUM. VON DER LEYEN IN THE CROSSHAIRS FOR SMS WITH BOURLA (PFIZERGATE) AND PURCHASE OF 4 BILLION DOSES OF COVID VACCINES FOR €75 BILLION, EUROPEAN INVESTIGATION READY WITH US DIRECTION TO OVERTURN THE GOVERNANCE. I DO NOT FORGET." -Von der Leyen is not new to these things! When she was German defense minister she was investigated for shortages and then also for secret purchase contracts from Russia- Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1899791439225078180?t=R_TJa8DQuFf8InrImGOrzA&s=19
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  • QUESTE TESTE di ***** di Repubblica la fanno passare come una cosa positiva!
    NON SI SMENTISCONO MAI!
    https://torino.repubblica.it/cronaca/2025/02/17/news/serve_energia_pulita_in_piemonte_arriva_il_fotovoltaico_su_campi_e_parcheggi-424009138/amp/
    QUESTE TESTE di CAZZO di Repubblica la fanno passare come una cosa positiva! NON SI SMENTISCONO MAI! https://torino.repubblica.it/cronaca/2025/02/17/news/serve_energia_pulita_in_piemonte_arriva_il_fotovoltaico_su_campi_e_parcheggi-424009138/amp/
    TORINO.REPUBBLICA.IT
    Serve energia pulita: in Piemonte arriva il fotovoltaico su campi e parcheggi
    Per non danneggiare l’agricoltura obbligatori gli impianti sollevati. L’assessore Marnati: “Sarà più facile mettere pannelli in aree d…
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  • ANDIAMO AVANTI COSI' SIAMO ORMAI AL CONTROLLO TOTALE.
    Massima diffusione.

    TORINO SOTTO CONTROLLO: DRONI E 5G PER LA SORVEGLIANZA TOTALE Torino diventa una smart city… ma a che prezzo? Con il progetto 5G4LIVES, droni automatizzati sorveglieranno la città H24, ufficialmente per “prevenire emergenze”. Ma la verità è un’altra: questi droni, dotati di sensori a infrarossi, saranno utilizzati dalla polizia municipale, rendendo il controllo di massa una realtà quotidiana. Non assumeranno nuovi agenti, useranno macchine per monitorarci. E per evitare qualsiasi resistenza, stanno già testando sistemi anti-hackeraggio. Questa è l’ennesima scusa per normalizzare la sorveglianza totale. Stanno trasformando le città in carceri digitali e nessuno ne parla. NO SMART CITY, NO CONTROLLO TOTALE! CONDIVIDI QUESTO POST PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! #torino

    https://t.me/NOZTLITALIA
    ANDIAMO AVANTI COSI' SIAMO ORMAI AL CONTROLLO TOTALE. Massima diffusione. TORINO SOTTO CONTROLLO: DRONI E 5G PER LA SORVEGLIANZA TOTALE 🚨 Torino diventa una smart city… ma a che prezzo? Con il progetto 5G4LIVES, droni automatizzati sorveglieranno la città H24, ufficialmente per “prevenire emergenze”. Ma la verità è un’altra: questi droni, dotati di sensori a infrarossi, saranno utilizzati dalla polizia municipale, rendendo il controllo di massa una realtà quotidiana. Non assumeranno nuovi agenti, useranno macchine per monitorarci. E per evitare qualsiasi resistenza, stanno già testando sistemi anti-hackeraggio. Questa è l’ennesima scusa per normalizzare la sorveglianza totale. Stanno trasformando le città in carceri digitali e nessuno ne parla. 🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫🚫 NO SMART CITY, NO CONTROLLO TOTALE! ⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️⚠️ CONDIVIDI QUESTO POST PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI! #torino https://t.me/NOZTLITALIA
    T.ME
    NO ZTL NO CITTÀ 15 MINUTI ®
    Smart City, ZTL, ID, Agenda 2030, sorveglianza,profilazione, disciplinamento, tracciamento, credito sociale, eco emergenze, moneta digitale, governo del territorio alle corporazioni, IA, città tecnocratica, tecnogabbia, 5G, distopia urbana.
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  • Ricevo e volentieri pubblico

    OGGI MI PROCESSANO PER ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE…

    Si perché non mi sono fatta le pere come voleva lo Stato e ne sono felice.
    Lo avete visto il portiere della Juve sostituito per un malore ieri?
    Avete sentito della ragazza deceduta nel sonno a Valenza a 24 anni?
    Vi guardate intorno e vedete quante recidive di cancro e quanti nuovi tumori ci sono?
    Ecco io avevo ragione e la vostra scienzah con l’”H” no.
    Fiera di aver resistito, lo rifarei.
    Processatemi 1,10,100 volte, io sono sana e salva, la maggior parte di voi non può dire lo stesso.
    Lo scrivo io con orgoglio che mi processano per ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE FARMACISTA come se non avessi fatto questo lavoro per oltre 20 anni dopo la laurea in farmacia e l’abilitazione.
    Lo scrivo perché così nessun giornale può fare lo scoop.
    Nessuno lo può fare neanche chi mi perseguita.
    Ma non crediate, mi stanno preparando altri pacchetti, gli adepti del male non amano chi si dà da fare per aiutare le persone.
    Non ho paura, non ho fatto nulla di male.
    Se non a Vercelli, a Torino o a Roma in cassazione vincerò.
    Ho due ottimi avvocati, un marito che vale come un esercito e sono SANA.
    L’unica cosa che mi chiedo è quando vi sveglierete da questa ipnosi capendo che vi hanno preso in giro e probabilmente danneggiati.
    Segnatevi queste parole perché nell’arco di un paio d’anni lo schifo verrà a galla come sta già capitando nella trasmissione "Fuori Dal Coro" e una marea di gente avrà seri problemi si salute.
    Procedete subito ad un protocollo di detossificazione perché ora qualcuno gode delle mie piccole sfighe giudiziarie ma credo sia più importante pensasse alla salute!
    Come ho fatto bene a non cedere al ricatto, ho ragione anche questa volta!
    Vuoi scommettere?
    Ricevo pubblico

    Vi terrò aggiornati sugli sviluppi del mio procedimento.
    Un caro saluto 
    Dott.ssa Paola Arminio

    Ps aiutatemi condividendo il mio post. Più in vista sono meno rischio!
    Ricevo e volentieri pubblico 🔥 OGGI MI PROCESSANO PER ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE… Si perché non mi sono fatta le pere come voleva lo Stato e ne sono felice. Lo avete visto il portiere della Juve sostituito per un malore ieri? Avete sentito della ragazza deceduta nel sonno a Valenza a 24 anni? Vi guardate intorno e vedete quante recidive di cancro e quanti nuovi tumori ci sono? Ecco io avevo ragione e la vostra scienzah con l’”H” no. Fiera di aver resistito, lo rifarei. Processatemi 1,10,100 volte, io sono sana e salva, la maggior parte di voi non può dire lo stesso. 👍 Lo scrivo io con orgoglio che mi processano per ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE FARMACISTA come se non avessi fatto questo lavoro per oltre 20 anni dopo la laurea in farmacia e l’abilitazione. Lo scrivo perché così nessun giornale può fare lo scoop. Nessuno lo può fare neanche chi mi perseguita. Ma non crediate, mi stanno preparando altri pacchetti, gli adepti del male non amano chi si dà da fare per aiutare le persone. Non ho paura, non ho fatto nulla di male. Se non a Vercelli, a Torino o a Roma in cassazione vincerò. Ho due ottimi avvocati, un marito che vale come un esercito e sono SANA. L’unica cosa che mi chiedo è quando vi sveglierete da questa ipnosi capendo che vi hanno preso in giro e probabilmente danneggiati. Segnatevi queste parole perché nell’arco di un paio d’anni lo schifo verrà a galla come sta già capitando nella trasmissione "Fuori Dal Coro" e una marea di gente avrà seri problemi si salute. Procedete subito ad un protocollo di detossificazione perché ora qualcuno gode delle mie piccole sfighe giudiziarie ma credo sia più importante pensasse alla salute! Come ho fatto bene a non cedere al ricatto, ho ragione anche questa volta! Vuoi scommettere? Ricevo pubblico Vi terrò aggiornati sugli sviluppi del mio procedimento. Un caro saluto  Dott.ssa Paola Arminio Ps aiutatemi condividendo il mio post. Più in vista sono meno rischio!
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