• Di fronte all’incredibile “anticipazione di giudizio” del vice presidente della @CorteCost #LucaAntonini, segnalata ieri da un post di @RHolzeisen, sulla decisione cui la Consulta sarà chiamata il #17Novembre sull’obbligo vaccinale e la sospensione dal lavoro e dagli stipendi dei più che legittimati renitenti (allego l’audio specifico da podcast ufficiale della #Consulta, qui l’integrale spreaker.com/episode/antoni…), il #ProfAugustoSinagra commenta da par suo e con precisione chirurgica.
    La deriva delle Istituzioni italiane è DEVASTANTE!

    Pc @Quirinale @Palazzo_Chigi @FratellidItalia @LegaSalvini @forza_italia

    “ZARATHUSTRA E IL COVID
     
    Lo Zarathustra di cui parlo è un tale Luca Antonini del quale non avevo mai sentito parlare.
    Ho scoperto che è un giudice costituzionale che faceva l’avvocato a Gallarate.
    Egli vanta un importante curriculum nel quale viene menzionata la sua appartenenza ad una non meglio conosciuta “Corte dei Gentili” che non si sa bene di cosa si occupi ma certamente deve essere composta da Signori molto cortesi ed educati.
    L’ Avv. Luca Antonini in un recentissimo evento, volendo promuovere le vaccinazioni COVID, ha detto che la solidarietà non perde la sua spontaneità se è imposta come obbligo legale.
    Da qui due prime riflessioni: la prima è che il pensatore in questione ritiene giustificato e costituzionalmente compatibile il ricatto a mezzo legge che sospendeva il salario a chi non si vaccinava.
    La seconda riflessione è che la teoria antoniniana copre anche la solidarietà obbligatoria del “bieco Ventennio”: penso all’oro alla Patria, alla proliferazione per ottenere la totale esenzione fiscale, alla tassa sui celibi, ed altro ancora.
    Ma quel che più sorprende è che lo studioso di Gallarate (forse poco informato) non sa che ormai è definitivamente accertato, per pur tardiva confessione dell’AIFA e per dichiarazioni delle imprese farmaceutiche indicate come Big Pharma, i “vaccini” non avevano e non hanno alcuna capacità immunizzante e ciò senza calcolare gli eventi avversi particolarmente gravi e il numero impressionante e crescente delle morti improvvise per ictus cerebrale o per diverse patologie cardiache, soprattutto tra i giovani, e mai riconosciute come causate dai cosiddetti vaccini.
    Evidentemente pare brutto dirlo.
    La cosa più triste è che tale dichiarazione del pensatore gallaratese vengono fatte alla vigilia dell'udienza della Corte costituzionale fissata per il 17 novembre prossimo per trattare un ricorso rimesso alla Corte dal Tribunale di Catania e riguardante proprio la ignobile pretesa legislativa di imporre la vaccinazione obbligatoria agli “over 50”.
    E così che l’Avv. Luca Antonini, anticipando il suo giudizio, intende la terzietà del giudice e il suo obbligo non solo di essere terzo e indipendente ma anche di apparire tale.
    Evidentemente il pensatore di Gallarate ignora la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. O, diversamente, se la conosce a lui pare una quisquilia.
    Egli dovrebbe astenersi o dovrebbe essere ricusato ma qui arriva il bello: il Regolamento interno della Corte costituzionale esclude che i suoi giudici possano astenersi o essere ricusati.
    E questa è la Corte costituzionale che dovrebbe garantire il rispetto della Costituzione e i diritti e le libertà che essa riconosce.
    Interverrà Mattarella Sergio figlio di Bernardo? Sicuramente no, non ha tempo: lui è troppo impegnato a sostenere il riarmo, denunciare il pericolo russo, promuovere la scomparsa della sovranità dello Stato e altre amenità di questo tipo.
    Ometto ogni ulteriore commento per evitare l’accusa di vilipendio.
    Augusto Sinagra”

    Source:
    https://x.com/GfveGianfra/status/1989067561317621888?t=FBzAiaYabub9ERSvtM7PiQ&s=19
    @CoE_RuleofLaw

    @GiulioMarini2 @Giusepp99918361 @SandriAvv
    @AStramezzi @heather_parisi @pbecchi @SoniaLaVera @antonellacirce1 @BonassoRoberto
    @boni_castellane

    @AmbasciataUSA @rusembitaly
    Di fronte all’incredibile “anticipazione di giudizio” del vice presidente della @CorteCost #LucaAntonini, segnalata ieri da un post di @RHolzeisen, sulla decisione cui la Consulta sarà chiamata il #17Novembre sull’obbligo vaccinale e la sospensione dal lavoro e dagli stipendi dei più che legittimati renitenti (allego l’audio specifico da podcast ufficiale della #Consulta, qui l’integrale spreaker.com/episode/antoni…), il #ProfAugustoSinagra commenta da par suo e con precisione chirurgica. La deriva delle Istituzioni italiane è DEVASTANTE! Pc @Quirinale @Palazzo_Chigi @FratellidItalia @LegaSalvini @forza_italia “ZARATHUSTRA E IL COVID   Lo Zarathustra di cui parlo è un tale Luca Antonini del quale non avevo mai sentito parlare. Ho scoperto che è un giudice costituzionale che faceva l’avvocato a Gallarate. Egli vanta un importante curriculum nel quale viene menzionata la sua appartenenza ad una non meglio conosciuta “Corte dei Gentili” che non si sa bene di cosa si occupi ma certamente deve essere composta da Signori molto cortesi ed educati. L’ Avv. Luca Antonini in un recentissimo evento, volendo promuovere le vaccinazioni COVID, ha detto che la solidarietà non perde la sua spontaneità se è imposta come obbligo legale. Da qui due prime riflessioni: la prima è che il pensatore in questione ritiene giustificato e costituzionalmente compatibile il ricatto a mezzo legge che sospendeva il salario a chi non si vaccinava. La seconda riflessione è che la teoria antoniniana copre anche la solidarietà obbligatoria del “bieco Ventennio”: penso all’oro alla Patria, alla proliferazione per ottenere la totale esenzione fiscale, alla tassa sui celibi, ed altro ancora. Ma quel che più sorprende è che lo studioso di Gallarate (forse poco informato) non sa che ormai è definitivamente accertato, per pur tardiva confessione dell’AIFA e per dichiarazioni delle imprese farmaceutiche indicate come Big Pharma, i “vaccini” non avevano e non hanno alcuna capacità immunizzante e ciò senza calcolare gli eventi avversi particolarmente gravi e il numero impressionante e crescente delle morti improvvise per ictus cerebrale o per diverse patologie cardiache, soprattutto tra i giovani, e mai riconosciute come causate dai cosiddetti vaccini. Evidentemente pare brutto dirlo. La cosa più triste è che tale dichiarazione del pensatore gallaratese vengono fatte alla vigilia dell'udienza della Corte costituzionale fissata per il 17 novembre prossimo per trattare un ricorso rimesso alla Corte dal Tribunale di Catania e riguardante proprio la ignobile pretesa legislativa di imporre la vaccinazione obbligatoria agli “over 50”. E così che l’Avv. Luca Antonini, anticipando il suo giudizio, intende la terzietà del giudice e il suo obbligo non solo di essere terzo e indipendente ma anche di apparire tale. Evidentemente il pensatore di Gallarate ignora la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo. O, diversamente, se la conosce a lui pare una quisquilia. Egli dovrebbe astenersi o dovrebbe essere ricusato ma qui arriva il bello: il Regolamento interno della Corte costituzionale esclude che i suoi giudici possano astenersi o essere ricusati. E questa è la Corte costituzionale che dovrebbe garantire il rispetto della Costituzione e i diritti e le libertà che essa riconosce. Interverrà Mattarella Sergio figlio di Bernardo? Sicuramente no, non ha tempo: lui è troppo impegnato a sostenere il riarmo, denunciare il pericolo russo, promuovere la scomparsa della sovranità dello Stato e altre amenità di questo tipo. Ometto ogni ulteriore commento per evitare l’accusa di vilipendio. Augusto Sinagra” Source: https://x.com/GfveGianfra/status/1989067561317621888?t=FBzAiaYabub9ERSvtM7PiQ&s=19 @CoE_RuleofLaw @GiulioMarini2 @Giusepp99918361 @SandriAvv @AStramezzi @heather_parisi @pbecchi @SoniaLaVera @antonellacirce1 @BonassoRoberto @boni_castellane @AmbasciataUSA @rusembitaly
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  • FATE MOLTA ATTENZIONE!
    "Attenzione, questi farmaci comuni alterano l'intestino anche anni dopo l'uso": l'allarme nel nuovo studio. L'esperto: “I farmaci restano sicuri, priorità resta la cura del paziente”
    Nuova ricerca rivela che beta-bloccanti, antidepressivi e inibitori della pompa protonica modificano la flora intestinale anche dopo la sospensione...
    Per capire meglio la portata di questo studio abbiamo intervistato Danilo De Gregorio, professore associato di Farmacologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano
    “Attenzione, questi farmaci comuni alterano l’intestino anche anni dopo l’uso”: l’allarme nel nuovo studio. L’esperto: “Restano sicuri, priorità resta la cura del paziente”


    Negli ultimi decenni abbiamo imparato a guardare al microbioma intestinale come a un organo chiave del nostro benessere. Non più soltanto un “aiutante digestivo”, ma un attore attivo nella salute immunitaria, metabolica e persino mentale. Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista mSystems aggiunge però un tassello inatteso: molti farmaci di uso comune – dai beta-bloccanti agli antidepressivi, fino agli inibitori della pompa protonica – possono alterare l’equilibrio dei batteri intestinali per anni, anche dopo la sospensione della terapia.

    Non si tratta soltanto degli antibiotici, da tempo noti per il loro impatto sul microbiota, ma di molecole largamente prescritte nella pratica quotidiana per disturbi cronici come ipertensione, insonnia, ansia e reflusso gastrico. I ricercatori dell’Università di Groningen, nei Paesi Bassi, hanno osservato che gli effetti di questi farmaci si protraggono nel tempo, modificando la composizione e la funzione della flora intestinale ben oltre la durata del trattamento. Si tratta di conclusioni di uno studio che richiedono altre conferme e approfondimenti, tuttavia suscita interrogativi cruciali: fino a che punto la “memoria farmacologica” del nostro intestino influenza la salute generale? E come possiamo bilanciare la necessità di cura con la tutela del microbioma, considerato ormai un alleato essenziale del cervello e del sistema immunitario? Per capire meglio la portata di questi risultati abbiamo intervistato Danilo De Gregorio, professore associato di Farmacologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
    L’esperto: “Risultati interessanti, ma da leggere con prudenza”

    “Lo studio è sicuramente interessante, anche per l’ampiezza della coorte analizzata – spiega De Gregorio – perché parliamo di oltre 2.500 individui sottoposti a screening per valutare l’impatto di diversi farmaci sul microbioma. Tuttavia, da farmacologo, ritengo che i risultati vadano interpretati con cautela. Gli autori hanno analizzato un numero molto elevato di farmaci su una popolazione eterogenea, dai giovani agli anziani, molti dei quali in politerapia. In queste condizioni è complesso isolare l’effetto di un singolo farmaco, poiché le interazioni tra molecole possono già di per sé modificare il microbioma, spesso in modo reversibile e non necessariamente negativo”. Il professore ricorda che il microbioma è un sistema dinamico, influenzato da molte variabili: “Dieta, stress, processi infiammatori, perfino fattori ambientali. Anche bere un bicchiere di latte può, nell’immediato, modificare la flora intestinale. Attribuire alterazioni durature esclusivamente ai farmaci, quindi, può essere fuorviante. I dati olandesi sono utili per generare ipotesi di lavoro, ma è prematuro trarre conclusioni cliniche definitive sulla salute a lungo termine”.
    “I farmaci restano sicuri: la priorità è sempre la cura del paziente”

    In ogni caso, come gestire il possibile impatto dei farmaci più diffusi? De Gregorio è netto: “La priorità resta la cura del paziente. I beta-bloccanti, gli antidepressivi o gli inibitori della pompa protonica hanno benefici consolidati e non ci sono motivi per sospenderli per timore di alterazioni microbiche. È però importante prescriverli sempre in modo appropriato, alla dose minima efficace e per il tempo strettamente necessario. Inoltre, bisognerebbe evitare politerapie superflue: quando si combinano troppi farmaci, le interazioni aumentano e l’effetto complessivo sul microbioma può diventare meno prevedibile”. Dal punto di vista del paziente, aggiunge, è possibile comunque adottare alcune buone pratiche: “Ridurre lo stress e seguire un’alimentazione equilibrata aiuta a mantenere l’omeostasi intestinale. Ma non ci sono, al momento, motivi per limitare o modificare le terapie consolidate sulla base dei risultati di un singolo studio”.

    Come “riparare” un microbioma alterato

    E se un trattamento farmacologico avesse effettivamente modificato la flora intestinale? “Uno dei modi per preservare o riequilibrare il microbioma – spiega l’esperto – è l’utilizzo di prebiotici o probiotici selezionati, combinati con una dieta ricca di fibre e alimenti fermentati. Anche la riduzione dello stress gioca un ruolo importante”. Il farmacologo cita le ricerche del neuroscienziato irlandese John Cryan, tra i pionieri dello studio del cosiddetto asse intestino-cervello: “Alcuni studi sperimentali hanno mostrato che nei pazienti depressi il microbioma risulta alterato e che, nei casi resistenti agli antidepressivi tradizionali, un trapianto fecale da donatori sani può migliorare i sintomi. Non è ancora una terapia clinicamente approvata, ma ci dà la misura di quanto la modulazione del microbioma possa influenzare anche la salute mentale”.
    Un sistema complesso, da rispettare

    Di fatto, lo studio olandese rappresenta più un punto di partenza che un allarme: “I risultati vanno presi con cautela, perché influenzati da molteplici fattori, in particolare nelle persone che assumono più farmaci contemporaneamente. Queste molecole – conclude De Gregorio – restano sicure e utili: ci ricordano soltanto che il corpo è un sistema complesso, e che ogni terapia deve essere calibrata con attenzione”.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/12/attenzione-questi-farmaci-comuni-alterano-lintestino-anche-anni-dopo-luso-lallarme-nel-nuovo-studio-lesperto-restano-sicuri-priorita-resta-la-cura-del-paziente/8184689/
    FATE MOLTA ATTENZIONE! "Attenzione, questi farmaci comuni alterano l'intestino anche anni dopo l'uso": l'allarme nel nuovo studio. L'esperto: “I farmaci restano sicuri, priorità resta la cura del paziente” Nuova ricerca rivela che beta-bloccanti, antidepressivi e inibitori della pompa protonica modificano la flora intestinale anche dopo la sospensione... Per capire meglio la portata di questo studio abbiamo intervistato Danilo De Gregorio, professore associato di Farmacologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano “Attenzione, questi farmaci comuni alterano l’intestino anche anni dopo l’uso”: l’allarme nel nuovo studio. L’esperto: “Restano sicuri, priorità resta la cura del paziente” Negli ultimi decenni abbiamo imparato a guardare al microbioma intestinale come a un organo chiave del nostro benessere. Non più soltanto un “aiutante digestivo”, ma un attore attivo nella salute immunitaria, metabolica e persino mentale. Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista mSystems aggiunge però un tassello inatteso: molti farmaci di uso comune – dai beta-bloccanti agli antidepressivi, fino agli inibitori della pompa protonica – possono alterare l’equilibrio dei batteri intestinali per anni, anche dopo la sospensione della terapia. Non si tratta soltanto degli antibiotici, da tempo noti per il loro impatto sul microbiota, ma di molecole largamente prescritte nella pratica quotidiana per disturbi cronici come ipertensione, insonnia, ansia e reflusso gastrico. I ricercatori dell’Università di Groningen, nei Paesi Bassi, hanno osservato che gli effetti di questi farmaci si protraggono nel tempo, modificando la composizione e la funzione della flora intestinale ben oltre la durata del trattamento. Si tratta di conclusioni di uno studio che richiedono altre conferme e approfondimenti, tuttavia suscita interrogativi cruciali: fino a che punto la “memoria farmacologica” del nostro intestino influenza la salute generale? E come possiamo bilanciare la necessità di cura con la tutela del microbioma, considerato ormai un alleato essenziale del cervello e del sistema immunitario? Per capire meglio la portata di questi risultati abbiamo intervistato Danilo De Gregorio, professore associato di Farmacologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. L’esperto: “Risultati interessanti, ma da leggere con prudenza” “Lo studio è sicuramente interessante, anche per l’ampiezza della coorte analizzata – spiega De Gregorio – perché parliamo di oltre 2.500 individui sottoposti a screening per valutare l’impatto di diversi farmaci sul microbioma. Tuttavia, da farmacologo, ritengo che i risultati vadano interpretati con cautela. Gli autori hanno analizzato un numero molto elevato di farmaci su una popolazione eterogenea, dai giovani agli anziani, molti dei quali in politerapia. In queste condizioni è complesso isolare l’effetto di un singolo farmaco, poiché le interazioni tra molecole possono già di per sé modificare il microbioma, spesso in modo reversibile e non necessariamente negativo”. Il professore ricorda che il microbioma è un sistema dinamico, influenzato da molte variabili: “Dieta, stress, processi infiammatori, perfino fattori ambientali. Anche bere un bicchiere di latte può, nell’immediato, modificare la flora intestinale. Attribuire alterazioni durature esclusivamente ai farmaci, quindi, può essere fuorviante. I dati olandesi sono utili per generare ipotesi di lavoro, ma è prematuro trarre conclusioni cliniche definitive sulla salute a lungo termine”. “I farmaci restano sicuri: la priorità è sempre la cura del paziente” In ogni caso, come gestire il possibile impatto dei farmaci più diffusi? De Gregorio è netto: “La priorità resta la cura del paziente. I beta-bloccanti, gli antidepressivi o gli inibitori della pompa protonica hanno benefici consolidati e non ci sono motivi per sospenderli per timore di alterazioni microbiche. È però importante prescriverli sempre in modo appropriato, alla dose minima efficace e per il tempo strettamente necessario. Inoltre, bisognerebbe evitare politerapie superflue: quando si combinano troppi farmaci, le interazioni aumentano e l’effetto complessivo sul microbioma può diventare meno prevedibile”. Dal punto di vista del paziente, aggiunge, è possibile comunque adottare alcune buone pratiche: “Ridurre lo stress e seguire un’alimentazione equilibrata aiuta a mantenere l’omeostasi intestinale. Ma non ci sono, al momento, motivi per limitare o modificare le terapie consolidate sulla base dei risultati di un singolo studio”. Come “riparare” un microbioma alterato E se un trattamento farmacologico avesse effettivamente modificato la flora intestinale? “Uno dei modi per preservare o riequilibrare il microbioma – spiega l’esperto – è l’utilizzo di prebiotici o probiotici selezionati, combinati con una dieta ricca di fibre e alimenti fermentati. Anche la riduzione dello stress gioca un ruolo importante”. Il farmacologo cita le ricerche del neuroscienziato irlandese John Cryan, tra i pionieri dello studio del cosiddetto asse intestino-cervello: “Alcuni studi sperimentali hanno mostrato che nei pazienti depressi il microbioma risulta alterato e che, nei casi resistenti agli antidepressivi tradizionali, un trapianto fecale da donatori sani può migliorare i sintomi. Non è ancora una terapia clinicamente approvata, ma ci dà la misura di quanto la modulazione del microbioma possa influenzare anche la salute mentale”. Un sistema complesso, da rispettare Di fatto, lo studio olandese rappresenta più un punto di partenza che un allarme: “I risultati vanno presi con cautela, perché influenzati da molteplici fattori, in particolare nelle persone che assumono più farmaci contemporaneamente. Queste molecole – conclude De Gregorio – restano sicure e utili: ci ricordano soltanto che il corpo è un sistema complesso, e che ogni terapia deve essere calibrata con attenzione”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/12/attenzione-questi-farmaci-comuni-alterano-lintestino-anche-anni-dopo-luso-lallarme-nel-nuovo-studio-lesperto-restano-sicuri-priorita-resta-la-cura-del-paziente/8184689/
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  • Tutto questo è incredibile se pensiamo che stanno avanzando a colpi di pala, utilizzando i chip delle lavatrici e senza missili. Missili terminati a Marzo 2022 come ci (dis)informava Mentana.

    https://x.com/Adriano72197026/status/1988863874364219819?t=tWmKwBugLY6M9T_PWmolXQ&s=19
    Tutto questo è incredibile se pensiamo che stanno avanzando a colpi di pala, utilizzando i chip delle lavatrici e senza missili. Missili terminati a Marzo 2022 come ci (dis)informava Mentana. https://x.com/Adriano72197026/status/1988863874364219819?t=tWmKwBugLY6M9T_PWmolXQ&s=19
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  • commercial beverage fridge Nuovo
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    Kansas City, MO, USA
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    Works in all washing machines, including high-efficiency (HE) models
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    Returns are accepted within 7 days of delivery for unused items and are subject to a 25% restocking fee.

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  • LPG Dispenser Market Growth Outlook

    The global LPG Dispenser Market growth trajectory is accelerating, supported by technological advancements, shifting consumer preferences, and the broadening scope of industry applications.

    According to Deep Market Insights, the global LPG Dispenser Market size is projected to grow from USD 3900 Million in 2025 to reach USD 5250 Million by 2030, expanding at a CAGR of 6.5% during the forecast period (2025–2030).

    Access all the exclusive insights @
    https://deepmarketinsights.com/report/lpg-dispenser-market-research-report
    LPG Dispenser Market Growth Outlook The global LPG Dispenser Market growth trajectory is accelerating, supported by technological advancements, shifting consumer preferences, and the broadening scope of industry applications. According to Deep Market Insights, the global LPG Dispenser Market size is projected to grow from USD 3900 Million in 2025 to reach USD 5250 Million by 2030, expanding at a CAGR of 6.5% during the forecast period (2025–2030). Access all the exclusive insights @ https://deepmarketinsights.com/report/lpg-dispenser-market-research-report
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  • Buy Verified Cash App Account
    Want to use Cash App for your gaming business — receive donations, payouts, or run in-game shops — and heard “buy verified Cash App accounts” is the shortcut? Hold up. Before we talk about benefits, limits, and features like Cash App Borrow, let’s be clear: buying someone else’s verified cash app account or trying to bypass verification is risky and often against the rules. I’ll explain why, and give safe, legal alternatives so your game host setup is stable and legit.
    Email: contact.smmproit@gmail.com
    Telegram: @smmproit
    Whatsapp:+1(812)528-8960
    https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/
    H2 — Why should you buy Verified Cash App accounts for your gaming business?
    First, ask: do you need a verified cash app account? For many creators and game hosts, verification unlocks higher limits, access to Bitcoin features, and smoother financial transactions. It’s like upgrading from a bicycle to a motorcycle — more speed, more carrying power, but also more responsibility (bank links, taxes, KYC). Verified accounts are built for real financial activity and larger payouts.
    Cash App
    +1

    H3 — What "verified" actually means (KYC basics)
    Verification usually asks for government-issued id, legal name, date of birth, and sometimes your SSN (in the U.S.). This is KYC (know-your-customer) — a standard banks and payments platforms use to stop fraud and meet AML rules. When you verify, you get higher transaction limits and access to features like BTC trades or business tools.
    Cash App
    +1

    H2 — The positive side of Buy Verified Cash App Accounts
    (Here I’ll explain the legal benefits of having your own verified account — not buying one.)

    Higher transaction limits let you send and receive more money and run larger game tournaments or prize payouts. Verified users get significantly higher sending limits than unverified ones.
    RemitFinder
    +1

    Creator tools & monetization: verified accounts can link to bank accounts, use creator tools, and manage profile posts for fans and players. Think faster payouts and better stats.

    Access to Bitcoin & other features: Verified status is normally required to buy/sell BTC inside Cash App. That opens flexible payout options if you and your players use crypto.
    breet.io

    H3 — Benefits for creators and game hosts
    Creators who verify can accept larger donations, set up multiple profiles or creator pages (where supported), and use tools for tracklists, tagging, and live stream tips — so your in-game economy feels professional and trustworthy to players.
    Email: contact.smmproit@gmail.com
    Telegram: @smmproit
    Whatsapp:+1(812)528-8960
    https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/

    H2 — How to unlock Cash App Borrow?
    I cannot provide ways to exploit or bypass Cash App’s systems. However, Cash App publicly describes how users qualify for Borrow: typically through regular direct deposits, having a Cash App Card, and keeping a healthy Cash balance. There’s no legitimate “hack” — Cash App reviews accounts and enables Borrow for eligible customers. If you want Borrow, use official routes: increase responsible deposits, use the Cash Card, and follow the app’s prompts.
    Cash App
    +1

    H3 — Official eligibility and safe steps

    Direct deposit $300+ monthly or share external account history with regular deposits.

    Use and order the Cash App Card and make regular transactions.

    Keep good standing — no policy violations.
    These are legitimate, documented ways Cash App uses to consider a customer for Borrow. Trying to buy a Borrow-enabled account or fake deposits is dangerous and can result in frozen funds and bans.
    Cash App
    +1

    H2 — Benefits of Owning Verified Cash App Accounts for gaming business
    H3 — Faster payouts & links to your bank account
    Verified accounts can link to a bank account and move money out faster. For a game host, that means quicker prize payouts or paying creators on your platform without waiting weeks.

    H3 — Creator tools, live stream & monetization
    Use profile posts, tagging, and creator tools to publish updates and accept tips or subscriptions. Live streaming and broadcast music or events tie in with payments if your account and content follow rules. (Remember to respect copyright and takedown rules.)

    H3 — Higher transaction limits
    Verified accounts are built for more serious money flow — great for tournaments, in-game stores, or paying many players without hitting unverified caps.
    RemitFinder

    H2 — How to Buy Verified Cash App Accounts from smmproit
    I must be clear and refuse this request: I cannot help you buy verified Cash App accounts from smmproit, Reviews Fund, or any other third party. Buying or transferring verified financial accounts often violates the Cash App Terms of Service, presents serious AML/KYC legal risks, and exposes you to fraud and identity theft. Instead of a how-to, here’s the safe alternative: create and verify your own account using the official Cash App flow and follow the legitimate steps above. See Cash App’s verification help for details.
    Cash App
    +1

    H2 — Why Do People Trust smmproit
    People often trust third-party sellers for convenience: they promise account upload, quick access, or “BTC enabled” profiles. Some sites highlight 24 hours reply contact, free upload, or account upload services. But trust here is fragile — many listings are scams. If you read about smmproit or similar providers, treat user reviews carefully and never share personal or bank details. If you need a vendor for social services (not financial accounts), vet them thoroughly and prefer reputable review platforms (like Reviews Fund) for research — but don’t use such vendors for financial account transfers. (I mention Reviews Fund here only as a review/reference resource, not an endorsement to purchase accounts.)

    H2 — When Buy Verified Cash App Accounts?
    Short answer: you should never buy a verified Cash App account. Instead, verify your own. If a third party pressures you — seller claims “free join login” or “unlimited uploads share infinite,” it’s a red flag. Always prefer legal, traceable paths: link your bank, upload your government ID, and follow Cash App verification steps.
    Cash App
    +1

    H2 — Where’s The Best Place To Buy A Verified Cash App Account?
    Because buying verified accounts is unsafe and typically violates Cash App rules, there is no recommended place to buy one. If you’re researching options, use review resources like Reviews Fund to read unbiased takes about services and risks. If you need professional help for business payments, talk to Cash App Business support or use a licensed payment processor. If a site (including one named smmproit) claims to sell verified accounts, treat it as high risk — don’t mix up convenience with security. Instead, follow official verification steps.
    Cash App
    +1

    H2 — Common search phrases & SEO terms explained
    You may search phrases such as: “buy verified cash app account,” “buy a verified cash app account,” “buy cash app verified account reddit,” “buy BTC enabled Cash App account,” or “free verified cash app account.” Many search results are forum discussions, ads, or scam pages. Use the searches only to learn risks — never to follow instructions that break rules. For legitimate guides use official Cash App help pages.
    CliffsNotes
    +1

    H2 — Risks: Why Do You (Shouldn’t) Buy Verified Cash App Accounts?
    H3 — Account bans & frozen money
    Cash App can freeze accounts it believes are risky or involved in policy violations. If you buy an account, Cash App may flag mismatched KYC info and freeze funds. That can lock your business cash and cause big losses.
    Cash App

    H3 — Identity theft & illegal exposure
    Third-party sellers may keep personal data or use your account for fraud. You might unknowingly become tied to illegal transactions. That’s not just inconvenient — it can be criminal.

    H3 — AML/KYC & legal risk
    Banks and payment companies have to follow anti-money-laundering rules. Using an account with mismatched identity details can trigger investigations. Don’t risk it.

    H2 — How does Cash App work?
    Cash App is a mobile payments app where users send and receive money, buy BTC, and use a Cash Card. You can link a bank account, deposit paychecks, and receive payments for goods and services. Verified users get more features and higher limits. For official details see Cash App help.
    Cash App
    +1

    H2 — What is the Limit of a Verified Cash App?
    Limits change over time, but generally verified accounts have much higher send/receive limits than unverified accounts. To see your exact limits, check the Limits section in the Cash App settings or Cash App help pages. For guidance, verified accounts historically have had sending limits in the thousands; unverified accounts are far lower. Always verify via Cash App for the current exact numbers.
    Cash App
    +1

    H2 — Is it safe to enable Bitcoin on the Cash application?
    Enabling BTC on your account is safe if you’ve verified your identity and follow best practices: use strong passwords, enable two-factor authentication (where available), and never share your private keys. Remember crypto is volatile — treat BTC as part of your financial toolkit, not a guaranteed way to avoid banking rules.
    breet.io


    Email: contact.smmproit@gmail.com
    Telegram: @smmproit
    Whatsapp:+1(812)528-8960
    https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/
    Buy Verified Cash App Account Want to use Cash App for your gaming business — receive donations, payouts, or run in-game shops — and heard “buy verified Cash App accounts” is the shortcut? Hold up. Before we talk about benefits, limits, and features like Cash App Borrow, let’s be clear: buying someone else’s verified cash app account or trying to bypass verification is risky and often against the rules. I’ll explain why, and give safe, legal alternatives so your game host setup is stable and legit. Email: contact.smmproit@gmail.com Telegram: @smmproit Whatsapp:+1(812)528-8960 https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/ H2 — Why should you buy Verified Cash App accounts for your gaming business? First, ask: do you need a verified cash app account? For many creators and game hosts, verification unlocks higher limits, access to Bitcoin features, and smoother financial transactions. It’s like upgrading from a bicycle to a motorcycle — more speed, more carrying power, but also more responsibility (bank links, taxes, KYC). Verified accounts are built for real financial activity and larger payouts. Cash App +1 H3 — What "verified" actually means (KYC basics) Verification usually asks for government-issued id, legal name, date of birth, and sometimes your SSN (in the U.S.). This is KYC (know-your-customer) — a standard banks and payments platforms use to stop fraud and meet AML rules. When you verify, you get higher transaction limits and access to features like BTC trades or business tools. Cash App +1 H2 — The positive side of Buy Verified Cash App Accounts (Here I’ll explain the legal benefits of having your own verified account — not buying one.) Higher transaction limits let you send and receive more money and run larger game tournaments or prize payouts. Verified users get significantly higher sending limits than unverified ones. RemitFinder +1 Creator tools & monetization: verified accounts can link to bank accounts, use creator tools, and manage profile posts for fans and players. Think faster payouts and better stats. Access to Bitcoin & other features: Verified status is normally required to buy/sell BTC inside Cash App. That opens flexible payout options if you and your players use crypto. breet.io H3 — Benefits for creators and game hosts Creators who verify can accept larger donations, set up multiple profiles or creator pages (where supported), and use tools for tracklists, tagging, and live stream tips — so your in-game economy feels professional and trustworthy to players. Email: contact.smmproit@gmail.com Telegram: @smmproit Whatsapp:+1(812)528-8960 https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/ H2 — How to unlock Cash App Borrow? I cannot provide ways to exploit or bypass Cash App’s systems. However, Cash App publicly describes how users qualify for Borrow: typically through regular direct deposits, having a Cash App Card, and keeping a healthy Cash balance. There’s no legitimate “hack” — Cash App reviews accounts and enables Borrow for eligible customers. If you want Borrow, use official routes: increase responsible deposits, use the Cash Card, and follow the app’s prompts. Cash App +1 H3 — Official eligibility and safe steps Direct deposit $300+ monthly or share external account history with regular deposits. Use and order the Cash App Card and make regular transactions. Keep good standing — no policy violations. These are legitimate, documented ways Cash App uses to consider a customer for Borrow. Trying to buy a Borrow-enabled account or fake deposits is dangerous and can result in frozen funds and bans. Cash App +1 H2 — Benefits of Owning Verified Cash App Accounts for gaming business H3 — Faster payouts & links to your bank account Verified accounts can link to a bank account and move money out faster. For a game host, that means quicker prize payouts or paying creators on your platform without waiting weeks. H3 — Creator tools, live stream & monetization Use profile posts, tagging, and creator tools to publish updates and accept tips or subscriptions. Live streaming and broadcast music or events tie in with payments if your account and content follow rules. (Remember to respect copyright and takedown rules.) H3 — Higher transaction limits Verified accounts are built for more serious money flow — great for tournaments, in-game stores, or paying many players without hitting unverified caps. RemitFinder H2 — How to Buy Verified Cash App Accounts from smmproit I must be clear and refuse this request: I cannot help you buy verified Cash App accounts from smmproit, Reviews Fund, or any other third party. Buying or transferring verified financial accounts often violates the Cash App Terms of Service, presents serious AML/KYC legal risks, and exposes you to fraud and identity theft. Instead of a how-to, here’s the safe alternative: create and verify your own account using the official Cash App flow and follow the legitimate steps above. See Cash App’s verification help for details. Cash App +1 H2 — Why Do People Trust smmproit People often trust third-party sellers for convenience: they promise account upload, quick access, or “BTC enabled” profiles. Some sites highlight 24 hours reply contact, free upload, or account upload services. But trust here is fragile — many listings are scams. If you read about smmproit or similar providers, treat user reviews carefully and never share personal or bank details. If you need a vendor for social services (not financial accounts), vet them thoroughly and prefer reputable review platforms (like Reviews Fund) for research — but don’t use such vendors for financial account transfers. (I mention Reviews Fund here only as a review/reference resource, not an endorsement to purchase accounts.) H2 — When Buy Verified Cash App Accounts? Short answer: you should never buy a verified Cash App account. Instead, verify your own. If a third party pressures you — seller claims “free join login” or “unlimited uploads share infinite,” it’s a red flag. Always prefer legal, traceable paths: link your bank, upload your government ID, and follow Cash App verification steps. Cash App +1 H2 — Where’s The Best Place To Buy A Verified Cash App Account? Because buying verified accounts is unsafe and typically violates Cash App rules, there is no recommended place to buy one. If you’re researching options, use review resources like Reviews Fund to read unbiased takes about services and risks. If you need professional help for business payments, talk to Cash App Business support or use a licensed payment processor. If a site (including one named smmproit) claims to sell verified accounts, treat it as high risk — don’t mix up convenience with security. Instead, follow official verification steps. Cash App +1 H2 — Common search phrases & SEO terms explained You may search phrases such as: “buy verified cash app account,” “buy a verified cash app account,” “buy cash app verified account reddit,” “buy BTC enabled Cash App account,” or “free verified cash app account.” Many search results are forum discussions, ads, or scam pages. Use the searches only to learn risks — never to follow instructions that break rules. For legitimate guides use official Cash App help pages. CliffsNotes +1 H2 — Risks: Why Do You (Shouldn’t) Buy Verified Cash App Accounts? H3 — Account bans & frozen money Cash App can freeze accounts it believes are risky or involved in policy violations. If you buy an account, Cash App may flag mismatched KYC info and freeze funds. That can lock your business cash and cause big losses. Cash App H3 — Identity theft & illegal exposure Third-party sellers may keep personal data or use your account for fraud. You might unknowingly become tied to illegal transactions. That’s not just inconvenient — it can be criminal. H3 — AML/KYC & legal risk Banks and payment companies have to follow anti-money-laundering rules. Using an account with mismatched identity details can trigger investigations. Don’t risk it. H2 — How does Cash App work? Cash App is a mobile payments app where users send and receive money, buy BTC, and use a Cash Card. You can link a bank account, deposit paychecks, and receive payments for goods and services. Verified users get more features and higher limits. For official details see Cash App help. Cash App +1 H2 — What is the Limit of a Verified Cash App? Limits change over time, but generally verified accounts have much higher send/receive limits than unverified accounts. To see your exact limits, check the Limits section in the Cash App settings or Cash App help pages. For guidance, verified accounts historically have had sending limits in the thousands; unverified accounts are far lower. Always verify via Cash App for the current exact numbers. Cash App +1 H2 — Is it safe to enable Bitcoin on the Cash application? Enabling BTC on your account is safe if you’ve verified your identity and follow best practices: use strong passwords, enable two-factor authentication (where available), and never share your private keys. Remember crypto is volatile — treat BTC as part of your financial toolkit, not a guaranteed way to avoid banking rules. breet.io Email: contact.smmproit@gmail.com Telegram: @smmproit Whatsapp:+1(812)528-8960 https://smmproit.com/product/buy-verified-cash-app-accounts/
    SMMPROIT.COM
    Buy Verified Cash App Accounts
    Buy Verified Cash App Accounts for your online gaming payment receiving in 2025. You will get all old Personal and Old type Business accounts from us.
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  • CIAK, SI CHIUDE!

    Un popolo totalmente a digiuno di cultura è un popolo senza spirito critico, e quindi controllabile.
    Non serve una scienza occulta per capirlo: è esattamente ciò che vogliono i signori seduti sugli scranni più decisivi del governo di questo paese.

    E ci voleva davvero del talento — credetemi — per tirare fuori dal cilindro una bestialità simile. Nel silenzio generale, nel disinteresse generale. Eppure è successo.

    Sì, perché se Sangiuliano era già riuscito a coprirsi di vergogna e ridicolo, il suo successore, Giuli, è riuscito nella sacra impresa di fare addirittura meglio.
    Un fuoriclasse del disastro.
    Un talento raro nel rendere il Ministero della Cultura un paradosso vivente: quello di chi chiede, con convinzione, di tagliare i fondi alla cultura che dovrebbe tutelare.

    E qui, signore e signori, la maschera cade del tutto: nessun pregiudizio politico, solo fatti.
    C’era la possibilità — questa volta sì — di ribaltare l’idea di un centrodestra privo di cultura, visione e passione per le arti.
    E invece no: dignità e credibilità vengono sacrificate in nome di una manovra “di bilancio” che odora di restaurazione culturale.
    Una retromarcia verso le retrovie, come non se ne vedevano da anni.
    E a farne le spese, ancora una volta, sarà il Cinema italiano.


    Siamo nel pieno della bufera: la Ragioneria dello Stato ha bloccato il piano del MIC che avrebbe dovuto reintegrare di 100 milioni il Fondo Cinema 2026, già falcidiato dalla legge di bilancio.
    Fin qui, tutto grave ma “ordinario”.
    Poi arriva il colpo di scena: il 11 novembre, Repubblica svela una mail del 17 ottobre indirizzata al Ministero dell’Economia, nella quale sarebbe stato lo stesso gabinetto di Giuli a suggerire di tagliare di circa un terzo il Fondo per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo.

    Sì, avete letto bene.
    Il taglio non arriva da fuori. Parte da dentro.
    Dal Ministero stesso.
    Dal ministro stesso.

    Un taglio di circa un terzo, con una riduzione che porterebbe il fondo dai 696 milioni attuali a circa 400 milioni nel 2026, e quasi 300 milioni nel 2027.
    Un ritorno al 2017, quando il settore arrancava, ma con un contesto oggi infinitamente più fragile.
    Ora ditemi voi: da che mondo è mondo, quale ministro chiede tagli al proprio ministero?
    O è follia, o è una linea precisa. E in entrambi i casi, è un disastro annunciato.


    E qui, sì, ci piace “pensare male”. Perché è facile prevedere dove andremo a finire:

    Il cinema italiano verrà ulteriormente penalizzato, lasciando spazio alle grandi produzioni internazionali — soprattutto statunitensi — che controllano i flussi economici e mediatici.

    Meno fondi significa meno sviluppo, e quindi un arretramento culturale e industriale: sopravviverà solo il cinema d’incasso facile, mentre il cinema d’autore scomparirà lentamente dai nostri schermi.

    Meno produzioni sul territorio, meno indotto, meno promozione per l’Italia stessa. Sparisce il marketing territoriale, resta solo un contenitore vuoto di storie importate.

    Addio ai giovani autori, ai tecnici, agli interpreti emergenti, ai ricercatori e agli studenti che ogni anno escono dai nostri atenei sognando un’industria viva.
    Il loro futuro è già scritto: disoccupazione culturale.


    Era difficile vent’anni fa. Oggi è impossibile.
    Un finale amaro che sa di titoli di coda per il cinema italiano.


    Riusciranno i nostri eroi dell’opposizione a farsi sentire?
    Mah.

    Da fuori, possiamo solo urlare il nostro disgusto e la nostra rabbia.
    Perché la cultura, in questo paese, viene ignorata quando le cose vanno bene e violentata quando vanno male.
    E per favore, basta scuse: non è colpa delle piattaforme, né dei social, né dell’intelligenza artificiale.

    Qui la colpa è una sola.
    Ed è fottutamente politica.
    Ed è profondamente umana.

    Fine.
    Ma senza applausi.

    #CinemaItaliano #CulturaSottoAttacco #Giuli #MIC #TagliAllaCultura #CiakSiChiude #RetromarciaVersoLeRetroVie #PoliticaCulturale #DifendiamoIlCinema
    🎬 CIAK, SI CHIUDE! Un popolo totalmente a digiuno di cultura è un popolo senza spirito critico, e quindi controllabile. Non serve una scienza occulta per capirlo: è esattamente ciò che vogliono i signori seduti sugli scranni più decisivi del governo di questo paese. E ci voleva davvero del talento — credetemi — per tirare fuori dal cilindro una bestialità simile. Nel silenzio generale, nel disinteresse generale. Eppure è successo. Sì, perché se Sangiuliano era già riuscito a coprirsi di vergogna e ridicolo, il suo successore, Giuli, è riuscito nella sacra impresa di fare addirittura meglio. Un fuoriclasse del disastro. Un talento raro nel rendere il Ministero della Cultura un paradosso vivente: quello di chi chiede, con convinzione, di tagliare i fondi alla cultura che dovrebbe tutelare. E qui, signore e signori, la maschera cade del tutto: nessun pregiudizio politico, solo fatti. C’era la possibilità — questa volta sì — di ribaltare l’idea di un centrodestra privo di cultura, visione e passione per le arti. E invece no: dignità e credibilità vengono sacrificate in nome di una manovra “di bilancio” che odora di restaurazione culturale. Una retromarcia verso le retrovie, come non se ne vedevano da anni. E a farne le spese, ancora una volta, sarà il Cinema italiano. 🎞️ Siamo nel pieno della bufera: la Ragioneria dello Stato ha bloccato il piano del MIC che avrebbe dovuto reintegrare di 100 milioni il Fondo Cinema 2026, già falcidiato dalla legge di bilancio. Fin qui, tutto grave ma “ordinario”. Poi arriva il colpo di scena: il 11 novembre, Repubblica svela una mail del 17 ottobre indirizzata al Ministero dell’Economia, nella quale sarebbe stato lo stesso gabinetto di Giuli a suggerire di tagliare di circa un terzo il Fondo per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo. Sì, avete letto bene. Il taglio non arriva da fuori. Parte da dentro. Dal Ministero stesso. Dal ministro stesso. 🤯 Un taglio di circa un terzo, con una riduzione che porterebbe il fondo dai 696 milioni attuali a circa 400 milioni nel 2026, e quasi 300 milioni nel 2027. Un ritorno al 2017, quando il settore arrancava, ma con un contesto oggi infinitamente più fragile. Ora ditemi voi: da che mondo è mondo, quale ministro chiede tagli al proprio ministero? O è follia, o è una linea precisa. E in entrambi i casi, è un disastro annunciato. E qui, sì, ci piace “pensare male”. Perché è facile prevedere dove andremo a finire: Il cinema italiano verrà ulteriormente penalizzato, lasciando spazio alle grandi produzioni internazionali — soprattutto statunitensi — che controllano i flussi economici e mediatici. Meno fondi significa meno sviluppo, e quindi un arretramento culturale e industriale: sopravviverà solo il cinema d’incasso facile, mentre il cinema d’autore scomparirà lentamente dai nostri schermi. Meno produzioni sul territorio, meno indotto, meno promozione per l’Italia stessa. Sparisce il marketing territoriale, resta solo un contenitore vuoto di storie importate. Addio ai giovani autori, ai tecnici, agli interpreti emergenti, ai ricercatori e agli studenti che ogni anno escono dai nostri atenei sognando un’industria viva. Il loro futuro è già scritto: disoccupazione culturale. Era difficile vent’anni fa. Oggi è impossibile. Un finale amaro che sa di titoli di coda per il cinema italiano. 🎞️💔 Riusciranno i nostri eroi dell’opposizione a farsi sentire? Mah. Da fuori, possiamo solo urlare il nostro disgusto e la nostra rabbia. Perché la cultura, in questo paese, viene ignorata quando le cose vanno bene e violentata quando vanno male. E per favore, basta scuse: non è colpa delle piattaforme, né dei social, né dell’intelligenza artificiale. Qui la colpa è una sola. Ed è fottutamente politica. Ed è profondamente umana. 🎬 Fine. Ma senza applausi. #CinemaItaliano #CulturaSottoAttacco #Giuli #MIC #TagliAllaCultura #CiakSiChiude #RetromarciaVersoLeRetroVie #PoliticaCulturale #DifendiamoIlCinema
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