• STA INIZIANDO LA GUERRA, ITALIOTI

    Maurizio Blondet 5 Maggio 2025

    Di Paolo Di Mizio

    Temo che gli italiani non si rendano conto di dove ci stia trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché – udite, udite – a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!) Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo.

    I punti essenziali da conoscere sono i seguenti:

    L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE).
    La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese.
    La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità.
    Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l’ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda). Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari? Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee). L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi.

    Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno:

    AVIANO (Pordenone), base nucleare.
    GHEDI (Brescia), base nucleare.
    TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo.
    NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche.
    SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi). Tralascio gli obiettivi diciamo “secondari” che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc.
    Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore. È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa e del governo italiano. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni.

    Unione Europea è pronta a raddoppiare il sostegno militare acquistando armi dai produttori ucraini, aumentandone così significativamente il volume – Commissario europeo per la difesa e lo spazio Andrius Kubili

    Zelensky afferma che la Russia attaccherà Xi a Mosca come una falsa bandiera per dare la colpa all’Ucraina.

    “Il 9 maggio potrebbero esserci delle provocazioni da parte dei russi, se qualcuno ci crede ancora può andarsene e provare tutto su se stesso”, ha detto Zelensky durante un briefing con il presidente ceco Pavel. Zelensky aveva già accennato ad attacchi ucraini su Mosca durante la parata del 9 maggio, ma ora afferma che potrebbero essere gli stessi russi a effettuare tali attacchi.

    Il Corriere della Sera merita il premio Orwell per la propaganda di guerra. Titolare in prima pagina rovesciando in maniera così plateale la realtà è davvero oltre ogni decenza.

    Starmer lakulandra raschia il fondo del barile

    La Gran Bretagna ha trasferito tutti i suoi obici semoventi AS-90 da 155 mm all’Ucraina
    STA INIZIANDO LA GUERRA, ITALIOTI Maurizio Blondet 5 Maggio 2025 Di Paolo Di Mizio Temo che gli italiani non si rendano conto di dove ci stia trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché – udite, udite – a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!) Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo. I punti essenziali da conoscere sono i seguenti: L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE). La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese. La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità. Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l’ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda). Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari? Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee). L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi. Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno: AVIANO (Pordenone), base nucleare. GHEDI (Brescia), base nucleare. TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo. NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche. SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi). Tralascio gli obiettivi diciamo “secondari” che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc. Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore. È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa e del governo italiano. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni. Unione Europea è pronta a raddoppiare il sostegno militare acquistando armi dai produttori ucraini, aumentandone così significativamente il volume – Commissario europeo per la difesa e lo spazio Andrius Kubili Zelensky afferma che la Russia attaccherà Xi a Mosca come una falsa bandiera per dare la colpa all’Ucraina. “Il 9 maggio potrebbero esserci delle provocazioni da parte dei russi, se qualcuno ci crede ancora può andarsene e provare tutto su se stesso”, ha detto Zelensky durante un briefing con il presidente ceco Pavel. Zelensky aveva già accennato ad attacchi ucraini su Mosca durante la parata del 9 maggio, ma ora afferma che potrebbero essere gli stessi russi a effettuare tali attacchi. Il Corriere della Sera merita il premio Orwell per la propaganda di guerra. Titolare in prima pagina rovesciando in maniera così plateale la realtà è davvero oltre ogni decenza. Starmer lakulandra raschia il fondo del barile La Gran Bretagna ha trasferito tutti i suoi obici semoventi AS-90 da 155 mm all’Ucraina
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  • STA INIZIANDO LA GUERRA, LEGGETE, RIFLETTETE. POI SARÀ TROPPO TARDI.

    di Paolo Di Mizio (giornalista e scrittore)

    Penso che gli italiani non si rendano conto di dove ci stIa trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché - udite, udite - a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!)
    Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo. I punti essenziali da conoscere sono i seguenti:

    1 - L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE).
    2 - La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese.
    3 – La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità.

    Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l'ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda).

    Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari?

    Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee).

    L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi. Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno:

    • AVIANO (Pordenone), base nucleare.
    • GHEDI (Brescia), base nucleare.
    • TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo.
    • NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche.
    • SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi).

    Tralascio gli obiettivi diciamo "secondari" che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc.

    Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore.

    È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni.
    STA INIZIANDO LA GUERRA, LEGGETE, RIFLETTETE. POI SARÀ TROPPO TARDI. di Paolo Di Mizio (giornalista e scrittore) Penso che gli italiani non si rendano conto di dove ci stIa trascinando la follia di un’Europa a guida franco-anglo-tedesca nonché - udite, udite - a guida baltica (tre paeselli grandi come il Molise e con un PIL pari a quello dell’Abruzzo che determinano la politica del continente più prospero del mondo!) Insieme alla follia europea c’è l’acquiescenza furbesca e deleteria del nostro governo. I punti essenziali da conoscere sono i seguenti: 1 - L’Europa si sta vistosamente riarmando in funzione antirussa e sarà pronta entro 4 o 5 anni (4 anni, secondo le stime della NATO, 5 secondo l’UE). 2 - La Russia, che voglia o no la guerra, non aspetterà 4 anni per avere 500 milioni di europei pronti ad attaccarla e quindi non avrà altra scelta che attaccare “prima” che gli europei abbiano completato il riarmo e allestito le difese. 3 – La Russia sa che non avrebbe la minima chance di vittoria in una guerra tradizionale contro 32 Paesi della NATO che sono anche i 32 paesi più ricchi del mondo, e quindi non attaccherà con le forze tradizionali (aerei, carri armati, missili, cannoni, ecc.) bensì lancerà un “first strike” (il primo colpo, senza preavviso) con le sue armi atomiche, che le garantiscono la superiorità. Il punto 3 non è un’opinione, è una certezza matematica e nessuna autorità militare la contesta o l'ha mai contestata (era così anche ai tempi dell’URSS e della guerra fredda). Volete sapere quali saranno in Europa i primi obiettivi della prima ondata di missili balistici nucleari? Questo è già noto: saranno le basi di stoccaggio delle armi nucleari americane in Europa nonché i depositi delle armi nucleari francesi e britanniche, nonché tutti i complessi militari che rendono possibile l’utilizzo delle atomiche occidentali (porti, aeroporti, basi sotterranee). L’Italia è il paese che ospita il maggior numero di atomiche americane nel mondo, dopo gli USA stessi. Pertanto non è difficile immaginare quali obiettivi siano già inseriti nel programma automatico di lancio del “first strike” nucleare russo. Per l’Italia gli obiettivi prioritari saranno: • AVIANO (Pordenone), base nucleare. • GHEDI (Brescia), base nucleare. • TRIESTE e MONFALCONE, i cui porti stanno per essere trasformati in basi NATO che servirebbero come snodo per il trasferimento di truppe e armi (anche atomiche) verso l’est europeo. • NAPOLI, base della flotta americana del Mediterraneo, che a sua volta è armata con testate atomiche. • SIGONELLA (Sicilia), fulcro fondamentale per il monitoraggio e la “scoperta precoce” (“early warning”) sul fianco sud e sud-ovest della Russia. (Sigonella è la base degli aerei AWACS che da tre anni eseguono voli quotidiani attorno ai confini della Russia e che, teoricamente, sarebbero i primi a “vedere precocemente” i missili atomici russi in viaggio verso l’Europa, una manciata di minuti o di secondi prima che i missili atterrino sugli obiettivi). Tralascio gli obiettivi diciamo "secondari" che però verranno egualmente polverizzati: Vicenza, Pisa, Sardegna, ecc. Questo è il panorama. Questa è la realtà. Nella più benigna delle ipotesi, si può mettere in conto fin d’ora la distruzione degli obiettivi suddetti (Pordenone, Brescia, Trieste, Monfalcone, Napoli, mezza Sicilia, ecc.) e l’estinzione totale (TOTALE) delle rispettive popolazioni. Si ipotizzano 25 milioni di morti in Italia nelle prime 24 ore. È questo che vogliamo? Sicuramente no, ma è questo il luogo finale a cui ci stanno portando, molto velocemente, le politiche dell’Europa. E per molto velocemente si intende nel giro di mesi o al massimo due o tre anni.
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  • http://igienenaturaleortopatia.altervista.org/blog/contagio/primo-colpito-epidemia-la-prova-matematica-contagio-non-esiste/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR2cCUng34tzuZf1-wYQ3A6l49qB0o1zj_DSfjHuY1q0SNKdCCRswNtRNTc_aem_EhadGknWD-2tiFODJJte7w
    http://igienenaturaleortopatia.altervista.org/blog/contagio/primo-colpito-epidemia-la-prova-matematica-contagio-non-esiste/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR2cCUng34tzuZf1-wYQ3A6l49qB0o1zj_DSfjHuY1q0SNKdCCRswNtRNTc_aem_EhadGknWD-2tiFODJJte7w
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  • CARI AMICI, LA SOLA COSA CHE MI CONFORTA, IN QUESTA SITUAZIONE IN CUI CI TROVIAMO E' IL DATO DELL'ASTENSIONISMO, CHE CRESCE E SI E' VISTO CHE NELLE ELEZIONI REGIONALI DELL'ABRUZZO, HA VOTATO IL 52 % DEGLI ELETTORI E, SE LA MATEMATICA, NON E' OPINIONE, IL 48 % SI E' ASTENUTO. !!!! PREVEDO CHE LA PERCENTUALE DEI NON VOTANTI, NELLE ELEZIONI EUROPEE DEL PROSSIMO 9 GIUGNO, SARA' ANCORA MAGGIORE !!!! QUINDI, IL DATO IN CRESCITA DELLA ASTENSIONE, DOVREBBE PREOCCUPARE CHI CONTINUA NON A GOVERNARE IL POPOLO ITALIANO, MA A LOTTARE CONTRO IL POPOLO ITALIANO !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
    CARI AMICI, LA SOLA COSA CHE MI CONFORTA, IN QUESTA SITUAZIONE IN CUI CI TROVIAMO E' IL DATO DELL'ASTENSIONISMO, CHE CRESCE E SI E' VISTO CHE NELLE ELEZIONI REGIONALI DELL'ABRUZZO, HA VOTATO IL 52 % DEGLI ELETTORI E, SE LA MATEMATICA, NON E' OPINIONE, IL 48 % SI E' ASTENUTO. !!!! PREVEDO CHE LA PERCENTUALE DEI NON VOTANTI, NELLE ELEZIONI EUROPEE DEL PROSSIMO 9 GIUGNO, SARA' ANCORA MAGGIORE !!!! QUINDI, IL DATO IN CRESCITA DELLA ASTENSIONE, DOVREBBE PREOCCUPARE CHI CONTINUA NON A GOVERNARE IL POPOLO ITALIANO, MA A LOTTARE CONTRO IL POPOLO ITALIANO !!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA A TUTTI.
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  • ITALIA, IL PAESE CHE VUOLE UNA GENERAZIONE DI ANALFABETI NON PENSANTI

    Singolare Paese il nostro: disprezza le proprie tipicità più ammirate all’estero, si fa soffiare scoperte scientifiche e tecnologiche, ignora la propria storia, considera vecchio e inutile ciò che l’ha reso unico al mondo, apprezzando invece e invidiando modelli culturali ed economici provenienti dall’estero.
    Primo insegnamento dell’Italia al mondo: la lingua latina

    Si pensi, ad esempio, alle tante parole latine usate in tutto il mondo, e che la maggioranza degli italiani crede inglesi (pronunciandole all’inglese anziché alla latina): sponsor, media, competitor, plus, minus, stadium, data, video, audio, alibi, bonus, super, ultra, monitor, forum, tutor e via latinizzando. Nel mondo anglosassone le lingue classiche si studiano (specie nelle costose scuole della ruling class). Il Regno Unito nel 2021 ha potenziato il latino nelle scuole pubbliche. In Germania è il latino la lingua più studiata dopo inglese e francese; in Spagna è obbligatorio nei curricoli umanistici; nell’Unione Europea c’è chi lo propone come lingua ufficiale.
    Noi italiani (primogeniti della civiltà romana) lo rinneghiamo: per noi è “lingua morta”. Idem per il greco (lingua madre/sorella del latino, viva nel lessico scientifico e, soprattutto, medico).
    Mezzo secolo di propaganda (e bufale) contro gli studi classici e umanistici
    Gli studi classici — lo scriveva anche un certo Antonio Gramsci — insegnano a comprendere la modernità comprendendone le radici più antiche. Nel liceo classico tutto è studiato in chiave critica e storica: a cominciare dalla matematica, di cui s’indaga l’origine filosofica e metodologica.
    Le cause della crisi attuale del liceo classico sono pertanto da ricercare in una volontà politica precisa della nostra classe politica e dirigenziale. Volontà politica che si manifesta anzitutto nei tanti luoghi comuni, da decenni amorosamente coltivati mediante campagne di stampa e di opinione.
    La posticcia (e surreale) contrapposizione tra umanesimo e scienza
    Secondo stereotipo: le lingue classiche sono “morte” e non servono a nulla; inutile sprecare energie per esse; meglio dedicarsi alle discipline “STEM”. Eppure tra i maggiori scienziati della storia ci sono moltissimi italiani, completamente imbevuti di cultura classica, e da questa educati alla logica, all’analisi, alla sintesi, al ragionamento, alla libertà di pensiero, alla capacità critica.
    Il sabotaggio più efficace: l’impoverimento culturale di primarie e secondarie
    Si aggiungano le difficoltà che incontrano al ginnasio fanciulli — anche d’ottima famiglia — provenienti da scuole elementari ove hanno imparato poco di grammatica italiana e aritmetica (e quasi nulla di storia e geografia), disimparando poi quel poco nelle scuole medie. Sicché è normale leggere nei loro compiti “io capì” e “egli capii”, “io venì”, “tu venì”, ed “egli venirono”! Come è normale notare che i più non sanno collocare Roma su una carta geografica, ed ignorano persino cosa accadde nel 476, nel 1492, nel 1789, nel 1945!

    L’articolo intero è consultabile qui
    https://www.tecnicadellascuola.it/e-fuga-dal-liceo-classico-la-scuola-pubblica-deve-unicamente-sfornare-lavoratori-esecutivi?fbclid=IwAR32xc9zvgmmUpJQQjKjnQHlvDKWEvfX2Jh6MicxniBHdoyEqMu9AFLyyN8
    ITALIA, IL PAESE CHE VUOLE UNA GENERAZIONE DI ANALFABETI NON PENSANTI Singolare Paese il nostro: disprezza le proprie tipicità più ammirate all’estero, si fa soffiare scoperte scientifiche e tecnologiche, ignora la propria storia, considera vecchio e inutile ciò che l’ha reso unico al mondo, apprezzando invece e invidiando modelli culturali ed economici provenienti dall’estero. Primo insegnamento dell’Italia al mondo: la lingua latina Si pensi, ad esempio, alle tante parole latine usate in tutto il mondo, e che la maggioranza degli italiani crede inglesi (pronunciandole all’inglese anziché alla latina): sponsor, media, competitor, plus, minus, stadium, data, video, audio, alibi, bonus, super, ultra, monitor, forum, tutor e via latinizzando. Nel mondo anglosassone le lingue classiche si studiano (specie nelle costose scuole della ruling class). Il Regno Unito nel 2021 ha potenziato il latino nelle scuole pubbliche. In Germania è il latino la lingua più studiata dopo inglese e francese; in Spagna è obbligatorio nei curricoli umanistici; nell’Unione Europea c’è chi lo propone come lingua ufficiale. Noi italiani (primogeniti della civiltà romana) lo rinneghiamo: per noi è “lingua morta”. Idem per il greco (lingua madre/sorella del latino, viva nel lessico scientifico e, soprattutto, medico). Mezzo secolo di propaganda (e bufale) contro gli studi classici e umanistici Gli studi classici — lo scriveva anche un certo Antonio Gramsci — insegnano a comprendere la modernità comprendendone le radici più antiche. Nel liceo classico tutto è studiato in chiave critica e storica: a cominciare dalla matematica, di cui s’indaga l’origine filosofica e metodologica. Le cause della crisi attuale del liceo classico sono pertanto da ricercare in una volontà politica precisa della nostra classe politica e dirigenziale. Volontà politica che si manifesta anzitutto nei tanti luoghi comuni, da decenni amorosamente coltivati mediante campagne di stampa e di opinione. La posticcia (e surreale) contrapposizione tra umanesimo e scienza Secondo stereotipo: le lingue classiche sono “morte” e non servono a nulla; inutile sprecare energie per esse; meglio dedicarsi alle discipline “STEM”. Eppure tra i maggiori scienziati della storia ci sono moltissimi italiani, completamente imbevuti di cultura classica, e da questa educati alla logica, all’analisi, alla sintesi, al ragionamento, alla libertà di pensiero, alla capacità critica. Il sabotaggio più efficace: l’impoverimento culturale di primarie e secondarie Si aggiungano le difficoltà che incontrano al ginnasio fanciulli — anche d’ottima famiglia — provenienti da scuole elementari ove hanno imparato poco di grammatica italiana e aritmetica (e quasi nulla di storia e geografia), disimparando poi quel poco nelle scuole medie. Sicché è normale leggere nei loro compiti “io capì” e “egli capii”, “io venì”, “tu venì”, ed “egli venirono”! Come è normale notare che i più non sanno collocare Roma su una carta geografica, ed ignorano persino cosa accadde nel 476, nel 1492, nel 1789, nel 1945! L’articolo intero è consultabile qui https://www.tecnicadellascuola.it/e-fuga-dal-liceo-classico-la-scuola-pubblica-deve-unicamente-sfornare-lavoratori-esecutivi?fbclid=IwAR32xc9zvgmmUpJQQjKjnQHlvDKWEvfX2Jh6MicxniBHdoyEqMu9AFLyyN8
    WWW.TECNICADELLASCUOLA.IT
    È fuga dal Liceo Classico. La Scuola pubblica deve unicamente sfornare lavoratori esecutivi?
    “2024: fuga dal liceo classico”. È un film di fantascienza anni ‘80? Realtà, purtroppo. Le iscrizioni al liceo classico diminuiscono, per la gioia di detrattori e “riformatori”. Perché mai? Singolare Paese il nostro: disprezza le proprie tipicità più ammirate all’estero, si fa soffiare scoperte scientifiche e tecnologiche, ignora la propria storia, considera vecchio e inutile […]
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  • MA VOGLIAMO INDAGARE?
    È UNA STRAGE QUOTIDIANA!
    Aneurisma fatale, insegnante di matematica muore a 46 anni
    Luca Gargiulo abitava ad Arcade e insegnava all’istituto comprensivo di Cimadolmo. Lascia la moglie e due figli piccoli

    https://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2024/02/07/news/morto_insegnante_cimadolmo_aneurisma-14051373/
    MA VOGLIAMO INDAGARE? È UNA STRAGE QUOTIDIANA! Aneurisma fatale, insegnante di matematica muore a 46 anni Luca Gargiulo abitava ad Arcade e insegnava all’istituto comprensivo di Cimadolmo. Lascia la moglie e due figli piccoli https://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2024/02/07/news/morto_insegnante_cimadolmo_aneurisma-14051373/
    TRIBUNATREVISO.GELOCAL.IT
    Aneurisma fatale, insegnante di matematica muore a 46 anni
    Luca Gargiulo abitava ad Arcade e insegnava all’istituto comprensivo di Cimadolmo. Lascia la moglie e due figli piccoli
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  • Se non studi e non sei bravo in matematica non sarai mai in grado di produrre sintesi e ragionare velocemente e in modo corretto, ma l'Italia dov'e'?Per video e commenti iscriviti a @liberumnotitia su Telegram #matematica
    Se non studi e non sei bravo in matematica non sarai mai in grado di produrre sintesi e ragionare velocemente e in modo corretto, ma l'Italia dov'e'?Per video e commenti iscriviti a @liberumnotitia su Telegram #matematica
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