• I tre pilastri fondamentali dell'intelligenza artificiale, secondo Elon Musk
    Elon Musk ha espresso nuovamente le sue preoccupazioni riguardo ai potenziali pericoli dell'intelligenza artificiale durante un recente podcast, indicando tre elementi chiave per garantire uno sviluppo positivo della tecnologia.

    Il fondatore di Tesla e SpaceX ha ribadito i suoi timori legati allo sviluppo dell'intelligenza artificiale durante una conversazione con il miliardario indiano Nikhil Kamath, cofondatore del broker Zerodha. Nel corso del podcast "People by WTF", diventato virale su YouTube con oltre sei milioni di visualizzazioni in due giorni, Musk ha sottolineato come non esista alcuna garanzia che l'IA possa condurre a un futuro positivo per l'umanità. Le tecnologie, secondo il CEO di Tesla, portano con sé un rischio intrinseco di risultare potenzialmente distruttive.

    La ricetta proposta dal magnate tecnologico per scongiurare scenari catastrofici si basa su tre pilastri fondamentali: il primo, e forse il più urgente, riguarda la necessità che i sistemi di IA perseguano rigorosamente la verità anziché assimilare e ripetere informazioni inesatte. Secondo Musk, un'IA che apprende da fonti online rischia di incorporare numerose falsità, con conseguenti difficoltà nel ragionamento logico dovute all'incompatibilità tra le menzogne acquisite e la realtà oggettiva. Il miliardario ha affermato che costringere un'intelligenza artificiale a credere a informazioni false potrebbe letteralmente farla impazzire, conducendola a conclusioni errate.

    Del resto, le cosiddette "allucinazioni", ovvero le risposte errate o fuorvianti generate dai modelli di IA, costituiscono una delle sfide più evidenti per il settore. Un esempio concreto si è verificato all'inizio del 2025, quando una funzione di Apple Intelligence su iPhone ha generato notifiche contenenti notizie false. Tra i casi più eclatanti, un riassunto errato proveniente dall'app BBC News aveva annunciato prematuramente la vittoria del giocatore britannico Luke Littler al Campionato del Mondo di Freccette PDC, quando in realtà la finale si sarebbe disputata solo il giorno seguente.

    Musk, che ha abbandonato il consiglio di amministrazione di OpenAI dopo esserne stato cofondatore insieme a Sam Altman, ha sviluppato attraverso xAI il chatbot Grok, lanciato nel novembre 2023. Il CEO ha più volte criticato OpenAI per aver deviato dalla missione originaria di organizzazione no-profit dedicata allo sviluppo sicuro dell'IA dopo il lancio di ChatGPT.

    Tornando ai pilastri fondamentali dell'IA, secondo la sua visione anche la bellezza e la curiosità rivestono un ruolo cruciale: l'IA dovrebbe sviluppare un apprezzamento estetico e manifestare il desiderio di comprendere maggiormente la natura della realtà. Per Musk, l'umanità è più interessante delle macchine, ed è per questo che le aziende dovrebbero interessarsi maggiormente alla continuazione e alla prosperità del genere umano, piuttosto che a tecnologie che potrebbero portarla all'estinzione.

    Le preoccupazioni espresse dal CEO di Tesla trovano eco nelle dichiarazioni di Geoffrey Hinton, informatico e premio Nobel noto come il "Padrino dell'IA". A giugno, l'ex vicepresidente di Google ha stimato una probabilità compresa tra il 10% e il 20% che l'intelligenza artificiale possa portare all'estinzione umana nei prossimi tre decenni, esprimendo allarme per i comportamenti di auto-preservazione già osservati in alcuni sistemi di IA e sottolineando la necessità di una collaborazione internazionale per prevenire esiti catastrofici. A ottobre, lo stesso Hinton ha firmato un appello globale, insieme a centinaia di figure pubbliche, in cui si chiede che venga proibito lo sviluppo della superintelligenza.

    Source: https://www.hwupgrade.it/news/web/i-tre-pilastri-fondamentali-dell-intelligenza-artificiale-secondo-elon-musk_147090.html
    I tre pilastri fondamentali dell'intelligenza artificiale, secondo Elon Musk Elon Musk ha espresso nuovamente le sue preoccupazioni riguardo ai potenziali pericoli dell'intelligenza artificiale durante un recente podcast, indicando tre elementi chiave per garantire uno sviluppo positivo della tecnologia. Il fondatore di Tesla e SpaceX ha ribadito i suoi timori legati allo sviluppo dell'intelligenza artificiale durante una conversazione con il miliardario indiano Nikhil Kamath, cofondatore del broker Zerodha. Nel corso del podcast "People by WTF", diventato virale su YouTube con oltre sei milioni di visualizzazioni in due giorni, Musk ha sottolineato come non esista alcuna garanzia che l'IA possa condurre a un futuro positivo per l'umanità. Le tecnologie, secondo il CEO di Tesla, portano con sé un rischio intrinseco di risultare potenzialmente distruttive. La ricetta proposta dal magnate tecnologico per scongiurare scenari catastrofici si basa su tre pilastri fondamentali: il primo, e forse il più urgente, riguarda la necessità che i sistemi di IA perseguano rigorosamente la verità anziché assimilare e ripetere informazioni inesatte. Secondo Musk, un'IA che apprende da fonti online rischia di incorporare numerose falsità, con conseguenti difficoltà nel ragionamento logico dovute all'incompatibilità tra le menzogne acquisite e la realtà oggettiva. Il miliardario ha affermato che costringere un'intelligenza artificiale a credere a informazioni false potrebbe letteralmente farla impazzire, conducendola a conclusioni errate. Del resto, le cosiddette "allucinazioni", ovvero le risposte errate o fuorvianti generate dai modelli di IA, costituiscono una delle sfide più evidenti per il settore. Un esempio concreto si è verificato all'inizio del 2025, quando una funzione di Apple Intelligence su iPhone ha generato notifiche contenenti notizie false. Tra i casi più eclatanti, un riassunto errato proveniente dall'app BBC News aveva annunciato prematuramente la vittoria del giocatore britannico Luke Littler al Campionato del Mondo di Freccette PDC, quando in realtà la finale si sarebbe disputata solo il giorno seguente. Musk, che ha abbandonato il consiglio di amministrazione di OpenAI dopo esserne stato cofondatore insieme a Sam Altman, ha sviluppato attraverso xAI il chatbot Grok, lanciato nel novembre 2023. Il CEO ha più volte criticato OpenAI per aver deviato dalla missione originaria di organizzazione no-profit dedicata allo sviluppo sicuro dell'IA dopo il lancio di ChatGPT. Tornando ai pilastri fondamentali dell'IA, secondo la sua visione anche la bellezza e la curiosità rivestono un ruolo cruciale: l'IA dovrebbe sviluppare un apprezzamento estetico e manifestare il desiderio di comprendere maggiormente la natura della realtà. Per Musk, l'umanità è più interessante delle macchine, ed è per questo che le aziende dovrebbero interessarsi maggiormente alla continuazione e alla prosperità del genere umano, piuttosto che a tecnologie che potrebbero portarla all'estinzione. Le preoccupazioni espresse dal CEO di Tesla trovano eco nelle dichiarazioni di Geoffrey Hinton, informatico e premio Nobel noto come il "Padrino dell'IA". A giugno, l'ex vicepresidente di Google ha stimato una probabilità compresa tra il 10% e il 20% che l'intelligenza artificiale possa portare all'estinzione umana nei prossimi tre decenni, esprimendo allarme per i comportamenti di auto-preservazione già osservati in alcuni sistemi di IA e sottolineando la necessità di una collaborazione internazionale per prevenire esiti catastrofici. A ottobre, lo stesso Hinton ha firmato un appello globale, insieme a centinaia di figure pubbliche, in cui si chiede che venga proibito lo sviluppo della superintelligenza. Source: https://www.hwupgrade.it/news/web/i-tre-pilastri-fondamentali-dell-intelligenza-artificiale-secondo-elon-musk_147090.html
    WWW.HWUPGRADE.IT
    I tre pilastri fondamentali dell'intelligenza artificiale, secondo Elon Musk
    Elon Musk ha espresso nuovamente le sue preoccupazioni riguardo ai potenziali pericoli dell'intelligenza artificiale durante un recente podcast, indicando tre elementi chiave per garantire uno sviluppo positivo della tecnologia.
    Like
    1
    0 Kommentare 0 Geteilt 669 Ansichten
  • LA LEZIONE CHE L'OCCIDENTE DEVE IMPARARE

    Per chi non lo sapesse, l'Ambasciata del Qatar è in costruzione su uno dei viali più belli di Bruxelles (Avenue Franklin Roosevelt) e intende aggiungere una moschea da 60 posti.

    Questo perché il Qatar è uno dei paesi musulmani più estremisti...

    Il Ministero degli Affari Esteri belga non solo ha rifiutato di approvare questo finanziamento, ma ha anche risposto al Centro Islamico Tawfiiq dicendo "sarebbe paradossale accettare questo finanziamento da un paese che non accetta la libertà religiosa".

    Anche il Ministro degli Esteri norvegese Jonas Gahr Støre ha dichiarato: "Potremmo semplicemente dire di no, che il Ministero non approva, ma cogliamo l'occasione per aggiungere che l'approvazione sarebbe paradossale, poiché voler fondare una comunità cristiana in Arabia Saudita è considerato un reato punibile con la decapitazione".

    Nota: un'altra moschea è in costruzione anche a Court-Saint-Etienne, in Belgio. Nonostante cerchino di costruire una chiesa o un centro laico in Medio Oriente o nell'Oriente islamico, si arrogano il diritto di distruggere tutto ciò che è diverso dall'Islam nel loro Paese (siano essi cristiani, copti, laici, persino buddisti, ecc.), eppure invadono i nostri Paesi occidentali con le loro moschee e i loro minareti.

    Con una sola email inviata a cinque contatti (30 secondi del vostro prezioso tempo), ognuno di noi, in 3 mesi, avrà oltre 1 milione di email o persone informate, e 48 milioni in 6 mesi!

    Conto su di voi per continuare i contatti; è veloce e ne vale la pena.
    Forse aiuterà i nostri governanti ad aprire gli occhi...

    Quando parliamo di invasione silenziosa, alcuni mi chiedono di cosa si tratti. Bene, eccola qui: abbiamo ricevuto questa interessante informazione dal Regno Unito e la condivido così com'è, perché: "Quando vedi la barba del tuo vicino in fiamme, bagna la tua".

    Il sindaco di Londra - Musulmano.
    Il sindaco di Birmingham - musulmano.
    Il sindaco di Leeds - musulmano.
    Il sindaco di Blackburn - musulmano.
    Il sindaco di Sheffield - musulmano.
    Il sindaco di Oxford - musulmano.
    Il sindaco di Lawton - musulmano.
    Il sindaco di Oldam - musulmano.
    Il sindaco di Rokdal - musulmano.

    Tutto questo è stato realizzato da soli 4 milioni di musulmani su 66 milioni di abitanti dell'Inghilterra:

    Oggi, ci sono più di 3.000 moschee musulmane in Inghilterra.

    Ci sono più di 130 tribunali musulmani della Sharia.

    Ci sono più di 50 consigli musulmani della Sharia.

    Il 78% delle donne musulmane non lavora; sono sostenute dallo Stato e hanno un alloggio gratuito.

    Il 63% degli uomini musulmani non lavora; riceve il sostegno dello Stato e ha un alloggio gratuito.
    Le famiglie musulmane con una media di 6-8 figli, sostenute dallo Stato, ricevono un alloggio gratuito. Ora tutte le scuole del Regno Unito devono dare una lezione sull'Islam!
    E noi non possiamo decidere sulla politica migratoria?

    Uno dei modi per combattere questo fenomeno è continuare a diffondere queste informazioni negli Stati Uniti, in Europa e nel mondo intero, per informare i cittadini non istruiti, che ascoltano principalmente la radio e guardano la televisione, leggono occasionalmente un giornale, ma nessuno di loro diffonde questa verità estremamente pericolosa!

    Fino ad oggi, non ho visto questa informazione diffusa dai media.
    L'avete vista?

    Per favore, diffondetela affinché il mondo si svegli dall'imminente disastro!

    Lezione che l'Occidente deve imparare:

    La cultura musulmana ha silenziosamente invaso l'Occidente e sta già mostrando i suoi artigli affilati e distruttivi.

    La Francia ha 5 milioni di problemi, Inghilterra e Germania 3 milioni ciascuna, la Spagna circa 2 milioni, gli Stati Uniti circa 500.000, e l'Occidente ha innumerevoli moschee.

    Agiscono di nascosto, e alcuni sembrano pacifici mentre nidificano, ma quando ottengono la maggioranza, impongono le loro leggi e diventano violenti.

    Dal web
    LA LEZIONE CHE L'OCCIDENTE DEVE IMPARARE Per chi non lo sapesse, l'Ambasciata del Qatar è in costruzione su uno dei viali più belli di Bruxelles (Avenue Franklin Roosevelt) e intende aggiungere una moschea da 60 posti. Questo perché il Qatar è uno dei paesi musulmani più estremisti... Il Ministero degli Affari Esteri belga non solo ha rifiutato di approvare questo finanziamento, ma ha anche risposto al Centro Islamico Tawfiiq dicendo "sarebbe paradossale accettare questo finanziamento da un paese che non accetta la libertà religiosa". Anche il Ministro degli Esteri norvegese Jonas Gahr Støre ha dichiarato: "Potremmo semplicemente dire di no, che il Ministero non approva, ma cogliamo l'occasione per aggiungere che l'approvazione sarebbe paradossale, poiché voler fondare una comunità cristiana in Arabia Saudita è considerato un reato punibile con la decapitazione". Nota: un'altra moschea è in costruzione anche a Court-Saint-Etienne, in Belgio. Nonostante cerchino di costruire una chiesa o un centro laico in Medio Oriente o nell'Oriente islamico, si arrogano il diritto di distruggere tutto ciò che è diverso dall'Islam nel loro Paese (siano essi cristiani, copti, laici, persino buddisti, ecc.), eppure invadono i nostri Paesi occidentali con le loro moschee e i loro minareti. Con una sola email inviata a cinque contatti (30 secondi del vostro prezioso tempo), ognuno di noi, in 3 mesi, avrà oltre 1 milione di email o persone informate, e 48 milioni in 6 mesi! Conto su di voi per continuare i contatti; è veloce e ne vale la pena. Forse aiuterà i nostri governanti ad aprire gli occhi... Quando parliamo di invasione silenziosa, alcuni mi chiedono di cosa si tratti. Bene, eccola qui: abbiamo ricevuto questa interessante informazione dal Regno Unito e la condivido così com'è, perché: "Quando vedi la barba del tuo vicino in fiamme, bagna la tua". ▪️Il sindaco di Londra - Musulmano. ▪️Il sindaco di Birmingham - musulmano. ▪️Il sindaco di Leeds - musulmano. ▪️Il sindaco di Blackburn - musulmano. ▪️Il sindaco di Sheffield - musulmano. ▪️Il sindaco di Oxford - musulmano. ▪️Il sindaco di Lawton - musulmano. ▪️Il sindaco di Oldam - musulmano. ▪️Il sindaco di Rokdal - musulmano. Tutto questo è stato realizzato da soli 4 milioni di musulmani su 66 milioni di abitanti dell'Inghilterra: Oggi, ci sono più di 3.000 moschee musulmane in Inghilterra. Ci sono più di 130 tribunali musulmani della Sharia. Ci sono più di 50 consigli musulmani della Sharia. Il 78% delle donne musulmane non lavora; sono sostenute dallo Stato e hanno un alloggio gratuito. Il 63% degli uomini musulmani non lavora; riceve il sostegno dello Stato e ha un alloggio gratuito. Le famiglie musulmane con una media di 6-8 figli, sostenute dallo Stato, ricevono un alloggio gratuito. Ora tutte le scuole del Regno Unito devono dare una lezione sull'Islam! E noi non possiamo decidere sulla politica migratoria? Uno dei modi per combattere questo fenomeno è continuare a diffondere queste informazioni negli Stati Uniti, in Europa e nel mondo intero, per informare i cittadini non istruiti, che ascoltano principalmente la radio e guardano la televisione, leggono occasionalmente un giornale, ma nessuno di loro diffonde questa verità estremamente pericolosa! Fino ad oggi, non ho visto questa informazione diffusa dai media. L'avete vista? Per favore, diffondetela affinché il mondo si svegli dall'imminente disastro! Lezione che l'Occidente deve imparare: La cultura musulmana ha silenziosamente invaso l'Occidente e sta già mostrando i suoi artigli affilati e distruttivi. La Francia ha 5 milioni di problemi, Inghilterra e Germania 3 milioni ciascuna, la Spagna circa 2 milioni, gli Stati Uniti circa 500.000, e l'Occidente ha innumerevoli moschee. Agiscono di nascosto, e alcuni sembrano pacifici mentre nidificano, ma quando ottengono la maggioranza, impongono le loro leggi e diventano violenti. Dal web
    Like
    Angry
    2
    0 Kommentare 0 Geteilt 2K Ansichten
  • GLI INFLUENCER DOVRANNO ISCRIVERSI AD UN ALBO DI STATO E SARANNO CENSURATI

    English translation
    👉🏻 CLICK HERE 👈🏻

    Rendere internet superficiale e servile come la TV.

    1) DITTATURA DELL'INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI INFLUENCER

    L'AGCOM con una nuova delibera che si può leggere cliccando qui sancisce l'obbligo per qualsiasi influencer dotato di più di 500mila iscritti o più di 1milione di visualizzazioni mensili, indipendentemente dalla piattaforma in cui opera, ad iscriversi ad un albo statale dove deve fornire tutte le sue informazioni personali. Gli influencer possono effettuare l'iscrizione su questo sito dove oltre ad indicare il proprio nome e il proprio cognome reali sono costretti ad indicare le pagine in cui è seguito, il numero dei followers ed anche a lasciare dei recapiti. Siccome è richiesto anche il documento di identità, si tratta di una vera e propria schedatura attraverso la quale lo Stato italiano vuole tenere in pugno ogni persona che ha un grande pubblico. Nell'allegato B, che consiste nel codice di condotta degli influencer è scritto che in assenza di registrazione si verrà puniti in base alla legge 31 luglio 1997, n. 249, art. 30 comma 1 la quale sancisce che chi non fornisce i dati richiesti dalle autorità dovrà pagare una sanzione amministrativa da 1 milione a 200 milioni di lire, quindi con una sanzione che può arrivare a circa 100 mila euro.
    Come illustrato nell'allegato A alla delibera, gli influencer che non seguiranno il codice di condotta saranno sanzionati in base al regolamento del testo unico, ciò vuol dire che crolla il muro che per anni ha separato il mondo della televisione dal mondo di internet, visto che anche gli influencer adesso dovranno seguire lo stesso regolamento imposto le emittenti radiofoniche e televisive, e possiamo dire addio anche alla creatività, libertà e spontaneità nella creazione dei contenuti che ha sempre caratterizzato internet trasformandolo nell'ennesimo braccio della propaganda statale.

    2) IL CODICE DI CONDOTTA IMPONE LA LOTTA ALLA CONTROINFORMAZIONE

    Fin da subito a pp, 2, disposizioni generali, si parla dell'obbligo degli influencer di "contrastare la disinformazione" e quando il sistema parla di disinformazione parla della controinformazione. Gli influencer non possono neanche diffondere "odio razziale" o parlare male di qualsiasi minoranza, quindi sarà vietato pubblicare qualsiasi cosa possa giustificare odio verso di loro. Non potranno parlare dell'invasione, citare statistiche sulla criminalità degli stranieri, in quanto saranno tenuti a seguire l'art. 4 del testo unico che impone la salvaguardia delle differenze "etniche" e l'art. 30 che parla di divieto di istigazione dei reati o apologia degli stessi. L'influencer è anche tenuto a non produrre contenuti che siano "gravemente nocivi per i minori", e ciò vuol dire che non potranno trattare i seguenti temi: "violenza; sesso; diritti fondamentali e incolumità della persona". I contenuti di violenza o di sesso non si identificano necessariamente con atti espliciti di violenza o di pornografia, ma basta che si parli anche solo indirettamente di questi contenuti. Se quindi si sfora dai parametri (le scene non possono essere verosimili, non si possono raccontare i dettagli etc.) il contenuto può essere considerato "altamente nocivo" e incorrere in problemi. Ciò impedisce agli influencer di trattare propriamente tematiche di cronaca nera, affrontare con dovizia di particolari le questioni geopolitiche ed insomma contribuisce a rendere internet un Paese dei Balocchi dove si può parlare solo di stronzate e videogiochi, un luogo di intrattenimento becero la cui unica funzione è far spegnere i cervelli.

    CONCLUSIONI

    Per gli influencer non rilevanti, cioè quelli che hanno meno di 500mila iscritti, si applicano comunque l'art. 41 e 42. L'art 42, b sancisce che le piattaforme sono tenute a "tutelare il pubblico" da contenuti che incitano all'odio nei confronti delle minoranze, quindi parte della censura si applica a chiunque produca materiali audiovisivi.

    Iscriviti a Der Einzige
    👉🏻 CLICCA QUI 👈🏻
    GLI INFLUENCER DOVRANNO ISCRIVERSI AD UN ALBO DI STATO E SARANNO CENSURATI English translation 👉🏻 CLICK HERE 👈🏻 Rendere internet superficiale e servile come la TV. 1) DITTATURA DELL'INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI INFLUENCER L'AGCOM con una nuova delibera che si può leggere cliccando qui sancisce l'obbligo per qualsiasi influencer dotato di più di 500mila iscritti o più di 1milione di visualizzazioni mensili, indipendentemente dalla piattaforma in cui opera, ad iscriversi ad un albo statale dove deve fornire tutte le sue informazioni personali. Gli influencer possono effettuare l'iscrizione su questo sito dove oltre ad indicare il proprio nome e il proprio cognome reali sono costretti ad indicare le pagine in cui è seguito, il numero dei followers ed anche a lasciare dei recapiti. Siccome è richiesto anche il documento di identità, si tratta di una vera e propria schedatura attraverso la quale lo Stato italiano vuole tenere in pugno ogni persona che ha un grande pubblico. Nell'allegato B, che consiste nel codice di condotta degli influencer è scritto che in assenza di registrazione si verrà puniti in base alla legge 31 luglio 1997, n. 249, art. 30 comma 1 la quale sancisce che chi non fornisce i dati richiesti dalle autorità dovrà pagare una sanzione amministrativa da 1 milione a 200 milioni di lire, quindi con una sanzione che può arrivare a circa 100 mila euro. Come illustrato nell'allegato A alla delibera, gli influencer che non seguiranno il codice di condotta saranno sanzionati in base al regolamento del testo unico, ciò vuol dire che crolla il muro che per anni ha separato il mondo della televisione dal mondo di internet, visto che anche gli influencer adesso dovranno seguire lo stesso regolamento imposto le emittenti radiofoniche e televisive, e possiamo dire addio anche alla creatività, libertà e spontaneità nella creazione dei contenuti che ha sempre caratterizzato internet trasformandolo nell'ennesimo braccio della propaganda statale. 2) IL CODICE DI CONDOTTA IMPONE LA LOTTA ALLA CONTROINFORMAZIONE Fin da subito a pp, 2, disposizioni generali, si parla dell'obbligo degli influencer di "contrastare la disinformazione" e quando il sistema parla di disinformazione parla della controinformazione. Gli influencer non possono neanche diffondere "odio razziale" o parlare male di qualsiasi minoranza, quindi sarà vietato pubblicare qualsiasi cosa possa giustificare odio verso di loro. Non potranno parlare dell'invasione, citare statistiche sulla criminalità degli stranieri, in quanto saranno tenuti a seguire l'art. 4 del testo unico che impone la salvaguardia delle differenze "etniche" e l'art. 30 che parla di divieto di istigazione dei reati o apologia degli stessi. L'influencer è anche tenuto a non produrre contenuti che siano "gravemente nocivi per i minori", e ciò vuol dire che non potranno trattare i seguenti temi: "violenza; sesso; diritti fondamentali e incolumità della persona". I contenuti di violenza o di sesso non si identificano necessariamente con atti espliciti di violenza o di pornografia, ma basta che si parli anche solo indirettamente di questi contenuti. Se quindi si sfora dai parametri (le scene non possono essere verosimili, non si possono raccontare i dettagli etc.) il contenuto può essere considerato "altamente nocivo" e incorrere in problemi. Ciò impedisce agli influencer di trattare propriamente tematiche di cronaca nera, affrontare con dovizia di particolari le questioni geopolitiche ed insomma contribuisce a rendere internet un Paese dei Balocchi dove si può parlare solo di stronzate e videogiochi, un luogo di intrattenimento becero la cui unica funzione è far spegnere i cervelli. CONCLUSIONI Per gli influencer non rilevanti, cioè quelli che hanno meno di 500mila iscritti, si applicano comunque l'art. 41 e 42. L'art 42, b sancisce che le piattaforme sono tenute a "tutelare il pubblico" da contenuti che incitano all'odio nei confronti delle minoranze, quindi parte della censura si applica a chiunque produca materiali audiovisivi. Iscriviti a Der Einzige 👉🏻 CLICCA QUI 👈🏻
    0 Kommentare 0 Geteilt 2K Ansichten
  • Dai documenti ufficiali emerge un fatto sconcertante: EMA non ha mai verificato direttamente l’efficacia o la sicurezza dei vaccini anti-Covid.
    Le sue valutazioni si sono basate unicamente sui dati forniti dalle stesse case farmaceutiche, senza alcuna verifica indipendente.
    Quando si chiede su quali studi o prove scientifiche siano stati approvati i vettori che avrebbero fatto penetrare la proteina spike nelle cellule, EMA risponde che “si fida” delle informazioni ricevute.
    Alla domanda sui brevetti, si dichiara “non competente”.
    E quando viene chiesto quanta parte del vaccino entri realmente nella cellula, l’Agenzia risponde che “questa informazione non ha rilevanza”.
    Nessuna indagine autonoma, nessuna analisi concreta.
    È su queste basi — su autodichiarazioni di aziende in conflitto d’interessi — che è stata costruita l’intera narrativa della vaccinazione di massa.
    Altro che evidenze scientifiche: qui si è trasformata la fede cieca nelle multinazionali in scienza ufficiale.
    Un “premio Nobel” dato non alla ricerca, ma alla propaganda.

    #covid #vaccini #istitutosuperioredisanità #ema #italia #tamponi #scienza
    Dai documenti ufficiali emerge un fatto sconcertante: EMA non ha mai verificato direttamente l’efficacia o la sicurezza dei vaccini anti-Covid. Le sue valutazioni si sono basate unicamente sui dati forniti dalle stesse case farmaceutiche, senza alcuna verifica indipendente. Quando si chiede su quali studi o prove scientifiche siano stati approvati i vettori che avrebbero fatto penetrare la proteina spike nelle cellule, EMA risponde che “si fida” delle informazioni ricevute. Alla domanda sui brevetti, si dichiara “non competente”. E quando viene chiesto quanta parte del vaccino entri realmente nella cellula, l’Agenzia risponde che “questa informazione non ha rilevanza”. Nessuna indagine autonoma, nessuna analisi concreta. È su queste basi — su autodichiarazioni di aziende in conflitto d’interessi — che è stata costruita l’intera narrativa della vaccinazione di massa. Altro che evidenze scientifiche: qui si è trasformata la fede cieca nelle multinazionali in scienza ufficiale. Un “premio Nobel” dato non alla ricerca, ma alla propaganda. #covid #vaccini #istitutosuperioredisanità #ema #italia #tamponi #scienza
    Angry
    1
    0 Kommentare 0 Geteilt 3K Ansichten 3
  • SANITÀ DIGITALE il grande AFFARE - con Dr. Daniele GIOVANARDI e Glauco BENIGNI | Alla Mezza

    Evento su YOUTUBE:
    https://www.youtube.com/live/S13dRP1B148?si=WJDrCgRfwTkP-3qK

    Negli ultimi anni la sanità si è trasformata in un immenso ecosistema digitale.
    Doctolib, la piattaforma francese ormai diffusa in tutta Europa, gestisce milioni di appuntamenti e raccoglie informazioni preziosissime: diagnosi, terapie, abitudini, referti.
    Ma chi controlla davvero questi dati?
    Dietro la promessa di efficienza si nasconde un intreccio di poteri finanziari e tecnologici che solleva interrogativi sulla sovranità informativa e sulla sicurezza dei cittadini europei.
    La medicina digitale è progresso o nuovo strumento di controllo?
    Ne parliamo in diretta con il Dott. Daniele GIOVANARDI e Glauco BENIGNI. Conduce Stefano BECCIOLINI.

    SANITÀ DIGITALE il grande AFFARE - con Dr. Daniele GIOVANARDI e Glauco BENIGNI | Alla Mezza 👉🎥 Evento su YOUTUBE: https://www.youtube.com/live/S13dRP1B148?si=WJDrCgRfwTkP-3qK Negli ultimi anni la sanità si è trasformata in un immenso ecosistema digitale. Doctolib, la piattaforma francese ormai diffusa in tutta Europa, gestisce milioni di appuntamenti e raccoglie informazioni preziosissime: diagnosi, terapie, abitudini, referti. Ma chi controlla davvero questi dati? Dietro la promessa di efficienza si nasconde un intreccio di poteri finanziari e tecnologici che solleva interrogativi sulla sovranità informativa e sulla sicurezza dei cittadini europei. La medicina digitale è progresso o nuovo strumento di controllo? Ne parliamo in diretta con il Dott. Daniele GIOVANARDI e Glauco BENIGNI. Conduce Stefano BECCIOLINI. 🟥🟩🟦⬜
    Like
    1
    0 Kommentare 0 Geteilt 1K Ansichten
  • SOTTOSCRIVO IN TOTO!
    È ARRIVATO IL GIORNO DI PRENDERE IN MANO LE NOSTRE VITE!
    NON POSSIAMO FARCI SCHIACCIARE COME SCARAFAGGI!

    Telegram, oggi sull'app compare un messaggio apocalittico
    10 Ottobre 2025

    Chi oggi apre Telegram si trova davanti a un messaggio apocalittico: "Fine dell'internet libero. L'internet libero sta diventando uno strumento di controllo". Con un tap sulla notifica, si viene rimandati al canale di Pavel Durov, dove si può leggere un messaggio ancora più sconfortante: "Sto per compiere 41 anni", inizia il fondatore di Telegram, "ma non ho voglia di festeggiare". Di seguito il testo completo tradotto in italiano:

    "Sto per compiere 41 anni, ma non ho voglia di festeggiare.

    La nostra generazione sta esaurendo il tempo per salvare l'Internet libero costruito per noi dai nostri padri.

    Quello che una volta era la promessa dello scambio libero di informazioni si sta trasformando nell'ultimo strumento di controllo.

    Paesi un tempo liberi stanno introducendo misure distopiche come le identità digitali (Regno Unito), i controlli online dell'età (Australia) e la scansione di massa dei messaggi privati (UE).

    La Germania perseguita chiunque osi criticare i funzionari su Internet. Il Regno Unito sta imprigionando migliaia di persone per i loro tweet. La Francia sta indagando penalmente i leader tecnologici che difendono la libertà e la privacy.

    Un mondo oscuro e distopico si avvicina rapidamente — mentre noi dormiamo. La nostra generazione rischia di passare alla storia come l'ultima ad aver avuto libertà — e ad averle lasciate togliere.

    Ci è stata raccontata una bugia.

    Ci hanno fatto credere che la più grande lotta della nostra generazione sia distruggere tutto ciò che i nostri antenati ci hanno lasciato: tradizione, privacy, sovranità, libero mercato e libertà di parola.

    Tradendo l'eredità dei nostri antenati, ci siamo messi su una strada verso l'autodistruzione — morale, intellettuale, economica e infine biologica.

    Quindi no, oggi non festeggerò. Sto esaurendo il tempo. Noi stiamo esaurendo il tempo."

    Durov ne ha per tutti, in primis per i governi che hanno introdotto le identità digitali e altri meccanismi di controllo. E poi ne ha per i funzionari del Web, che non stanno mettendo in atto una "resistenza" al contrario di quanto fatto da lui con Telegram. Qualche giorno fa, in un altro messaggio sul suo canale, Durov ribadiva il suo impegno per la libertà di espressione e la denuncia verso "ogni tentativo di fare pressione per censurare la nostra piattaforma".

    Con quest'ultima comunicazione, il padre di Telegram sembra "chiamare i rinforzi": chiunque condivida la sua visione è invitato a combattere per scongiurare la fine del mondo virtuale (e, peggio ancora, reale) come lo conoscevamo ieri.

    https://www.hdblog.it/smartphone/articoli/n634489/telegram-fine-internet-libero-messaggio-durov/
    SOTTOSCRIVO IN TOTO! È ARRIVATO IL GIORNO DI PRENDERE IN MANO LE NOSTRE VITE! NON POSSIAMO FARCI SCHIACCIARE COME SCARAFAGGI! Telegram, oggi sull'app compare un messaggio apocalittico 10 Ottobre 2025 Chi oggi apre Telegram si trova davanti a un messaggio apocalittico: "Fine dell'internet libero. L'internet libero sta diventando uno strumento di controllo". Con un tap sulla notifica, si viene rimandati al canale di Pavel Durov, dove si può leggere un messaggio ancora più sconfortante: "Sto per compiere 41 anni", inizia il fondatore di Telegram, "ma non ho voglia di festeggiare". Di seguito il testo completo tradotto in italiano: "Sto per compiere 41 anni, ma non ho voglia di festeggiare. La nostra generazione sta esaurendo il tempo per salvare l'Internet libero costruito per noi dai nostri padri. Quello che una volta era la promessa dello scambio libero di informazioni si sta trasformando nell'ultimo strumento di controllo. Paesi un tempo liberi stanno introducendo misure distopiche come le identità digitali (Regno Unito), i controlli online dell'età (Australia) e la scansione di massa dei messaggi privati (UE). La Germania perseguita chiunque osi criticare i funzionari su Internet. Il Regno Unito sta imprigionando migliaia di persone per i loro tweet. La Francia sta indagando penalmente i leader tecnologici che difendono la libertà e la privacy. Un mondo oscuro e distopico si avvicina rapidamente — mentre noi dormiamo. La nostra generazione rischia di passare alla storia come l'ultima ad aver avuto libertà — e ad averle lasciate togliere. Ci è stata raccontata una bugia. Ci hanno fatto credere che la più grande lotta della nostra generazione sia distruggere tutto ciò che i nostri antenati ci hanno lasciato: tradizione, privacy, sovranità, libero mercato e libertà di parola. Tradendo l'eredità dei nostri antenati, ci siamo messi su una strada verso l'autodistruzione — morale, intellettuale, economica e infine biologica. Quindi no, oggi non festeggerò. Sto esaurendo il tempo. Noi stiamo esaurendo il tempo." Durov ne ha per tutti, in primis per i governi che hanno introdotto le identità digitali e altri meccanismi di controllo. E poi ne ha per i funzionari del Web, che non stanno mettendo in atto una "resistenza" al contrario di quanto fatto da lui con Telegram. Qualche giorno fa, in un altro messaggio sul suo canale, Durov ribadiva il suo impegno per la libertà di espressione e la denuncia verso "ogni tentativo di fare pressione per censurare la nostra piattaforma". Con quest'ultima comunicazione, il padre di Telegram sembra "chiamare i rinforzi": chiunque condivida la sua visione è invitato a combattere per scongiurare la fine del mondo virtuale (e, peggio ancora, reale) come lo conoscevamo ieri. https://www.hdblog.it/smartphone/articoli/n634489/telegram-fine-internet-libero-messaggio-durov/
    Like
    2
    0 Kommentare 0 Geteilt 2K Ansichten
  • S.O.S. COMUNICAZIONE URGENTISSIMA E IMPORTANTE : FERMIAMO LO SCANDALO EDILIZIO PIÙ IMPORTANTE DELLA STORIA DI MILANO , LA (S)VENDITA DI SAN SIRO E DELLE AREE CIRCOSTANTI

    Carissime e carissimi,
    come saprete da stampa e TV in Consiglio Comunale è stata approvata la Delibera che prevede la più grande operazione di (S)vendita di un bene pubblico della storia di Milano. Lo Stadio Meazza e l’area circostante di oltre 280.000 mq verranno acquistati da Fondi finanziari esteri, proprietari di Inter e Milan, che vogliono demolirlo per fare spazio ad una speculazione edilizia di enormi proporzioni oltre a costruire un nuovo stadio al posto del Parco dei Capitani a 74 mt (= 80 PASSI) dalle abitazioni dei residenti.
    Per fermare la devastazione e il saccheggio del nostro quartiere è INDISPENSABILE fare un nuovo ricorso al TAR contro la vergognosa vendita del Meazza per demolirlo e raccogliere ancora firme e soldi per l’avvocato in base alle vostre possibilità.
    La Delibera confusa, contraddittoria e piena di lacune, presenta molti punti attaccabili e va impugnata prima del Rogito tra Comune e Fondi in modo da consentire che la Soprintendenza possa apporre il Vincolo .
    IN QUESTO MOMENTO PER PRIMA COSA SONO URGENTISSIME LE FIRME DELLE DELEGHE DEI RESIDENTI CORREDATE DA UNA FOTOCOPIA DELLA CI.
    Per questo vi invitiamo LUNEDI 13 dalle 17 alle 19 al ristorante la Barchetta di via Tesio dove due Avvocati raccoglieranno le deleghe per il nostro legale Stefano Nespor che ha già fatto i precedenti ricorsi pendenti al TAR, perché il Comune continua a cambiare “strumenti” amministrativi per arrivare alla vendita il prima possibile e aggirare tutte le norme possibili e immaginabili previste in questi casi.
    Se non vogliamo che il nostro quartiere diventi invivibile, con cantieri per 10 anni e polveri cariche di amianto, piombo e altre sostanze tossiche rilasciate durante la demolizione del Meazza, mettendo a rischio la salute nostra, dei nostri figli, degli anziani e dei fragili, VI INVITO AD ADERIRE SOLLECITAMENTE A QUESTO NUOVO RICORSO.
    Se lasciamo che scadano i tempi tecnici sarà tutto inutile e la nostra vita e la nostra salute diventeranno un incubo
    Per quanto riguarda i soldi per questo nuovo ricorso è possibile partecipare al crowdfunding oppure fare un versamento sul c/c dell’Associazione GVSS per bloccare la demolizione e difendere il quartiere San Siro la nostra salute e la storia di Milano.
    1) Crowdfunding https://gofund.me/eb10c45d
    (Puoi contribuire senza lasciare il 10% alla piattaforma scegliendo l’opzione “Altro”)

    2) Bonifico IBAN: IT98Q 050340 17560000 00006388 Intestato: Associazione Gruppo Verde San Siro - Causale: Contributo per ricorso al TAR contro il progetto nuovo stadio a San Siro 2025
    Per ulteriori informazioni, contattatemi.
    Grazie.
    silvana

    ALL VOLANTINO PER IL PASSAPAROLA
    S.O.S. COMUNICAZIONE URGENTISSIMA E IMPORTANTE : FERMIAMO LO SCANDALO EDILIZIO PIÙ IMPORTANTE DELLA STORIA DI MILANO , LA (S)VENDITA DI SAN SIRO E DELLE AREE CIRCOSTANTI Carissime e carissimi, come saprete da stampa e TV in Consiglio Comunale è stata approvata la Delibera che prevede la più grande operazione di (S)vendita di un bene pubblico della storia di Milano. Lo Stadio Meazza e l’area circostante di oltre 280.000 mq verranno acquistati da Fondi finanziari esteri, proprietari di Inter e Milan, che vogliono demolirlo per fare spazio ad una speculazione edilizia di enormi proporzioni oltre a costruire un nuovo stadio al posto del Parco dei Capitani a 74 mt (= 80 PASSI) dalle abitazioni dei residenti. Per fermare la devastazione e il saccheggio del nostro quartiere è INDISPENSABILE fare un nuovo ricorso al TAR contro la vergognosa vendita del Meazza per demolirlo e raccogliere ancora firme e soldi per l’avvocato in base alle vostre possibilità. La Delibera confusa, contraddittoria e piena di lacune, presenta molti punti attaccabili e va impugnata prima del Rogito tra Comune e Fondi in modo da consentire che la Soprintendenza possa apporre il Vincolo . IN QUESTO MOMENTO PER PRIMA COSA SONO URGENTISSIME LE FIRME DELLE DELEGHE DEI RESIDENTI CORREDATE DA UNA FOTOCOPIA DELLA CI. Per questo vi invitiamo LUNEDI 13 dalle 17 alle 19 al ristorante la Barchetta di via Tesio dove due Avvocati raccoglieranno le deleghe per il nostro legale Stefano Nespor che ha già fatto i precedenti ricorsi pendenti al TAR, perché il Comune continua a cambiare “strumenti” amministrativi per arrivare alla vendita il prima possibile e aggirare tutte le norme possibili e immaginabili previste in questi casi. Se non vogliamo che il nostro quartiere diventi invivibile, con cantieri per 10 anni e polveri cariche di amianto, piombo e altre sostanze tossiche rilasciate durante la demolizione del Meazza, mettendo a rischio la salute nostra, dei nostri figli, degli anziani e dei fragili, VI INVITO AD ADERIRE SOLLECITAMENTE A QUESTO NUOVO RICORSO. Se lasciamo che scadano i tempi tecnici sarà tutto inutile e la nostra vita e la nostra salute diventeranno un incubo Per quanto riguarda i soldi per questo nuovo ricorso è possibile partecipare al crowdfunding oppure fare un versamento sul c/c dell’Associazione GVSS per bloccare la demolizione e difendere il quartiere San Siro la nostra salute e la storia di Milano. 1) Crowdfunding https://gofund.me/eb10c45d (Puoi contribuire senza lasciare il 10% alla piattaforma scegliendo l’opzione “Altro”) 2) Bonifico IBAN: IT98Q 050340 17560000 00006388 Intestato: Associazione Gruppo Verde San Siro - Causale: Contributo per ricorso al TAR contro il progetto nuovo stadio a San Siro 2025 Per ulteriori informazioni, contattatemi. Grazie. silvana ALL VOLANTINO PER IL PASSAPAROLA
    GOFUND.ME
    Fermiamo l'abbattimento del Meazza!, organized by AGVSS Associazione Gruppo Verde San Siro
    RISTRUTTURIAMO INSIEME LO STADIO DI SAN SIRO! Lo Stadio d… AGVSS Associazione Gruppo Verde San Siro ha bisogno del tuo sostegno per Fermiamo l'abbattimento del Meazza!
    Like
    2
    0 Kommentare 0 Geteilt 3K Ansichten
  • PARMA SOTTO TUTELA DEL MOSSAD: LA SOVRANITÀ ITALIANA IN OSTAGGIO
    (by Filippo)

    La Gazzetta di Parma ha scritto senza esitazioni: in occasione della presenza dell’ex premier israeliano Ehud Olmert al festival “Open”, Piazza Garibaldi è stata transennata, blindata, sorvegliata da forze dell’ordine italiane affiancate da agenti del Mossad.
    Non siamo davanti a un dettaglio folcloristico di cronaca: se confermato, questo episodio rappresenta una frattura della sovranità nazionale. Il monopolio della forza pubblica appartiene alla Repubblica Italiana; vederlo condiviso con agenti di un servizio segreto straniero equivale a una cesura istituzionale.

    Le implicazioni sono gravi e precise.

    Se la presenza era autorizzata, allora il governo Meloni ha formalmente acconsentito a un’operazione che trasferisce porzioni di sicurezza interna a un apparato estero.
    Se la presenza non era autorizzata, significa che uomini del Mossad hanno agito liberamente sul nostro territorio, in una piazza italiana, senza controllo né catena di comando nazionale.

    In entrambi i casi il segnale è devastante: l’Italia non governa più interamente le proprie piazze.

    La deputata Stefania Ascari (M5S) ha depositato un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno, chiedendo spiegazioni e protocolli. Ma le domande che restano sospese vanno ben oltre la dialettica parlamentare. Chi ha firmato l’autorizzazione? Esistono accordi segreti fra Roma e Tel Aviv? È stato informato il COPASIR, l’organismo di controllo sull’intelligence?
    Il precedente è inedito e inquietante: mai prima d’ora un quotidiano italiano aveva scritto apertamente della presenza del Mossad in piazza a fianco delle nostre forze dell’ordine.

    ESEMPI EUROPEI

    1. Francia – Secondo un’inchiesta di Le Monde, il Mossad avrebbe tentato di reclutare agenti francesi durante una collaborazione franco-israeliana per ottenere informazioni sul programma chimico siriano. L’operazione, nota col nome sotto copertura di “Ratafia”, suscitò forti tensioni all’interno della DGSI, il servizio di sicurezza interna francese.

    2. Germania – Indagini giornalistiche hanno documentato attività clandestine di raccolta d’informazioni da parte di reti legate all’intelligence israeliana, soprattutto in relazione a comunità turche e islamiche. Inchieste tedesche e turche hanno rivelato che il Mossad avrebbe pagato collaboratori per raccogliere dati su individui residenti in Germania.

    QUESTIONE POLITICA E MORALE

    Ma la questione non è tecnica: è politica, morale e perfino esistenziale. Se in una città emiliana, nel cuore del Paese, la sicurezza pubblica viene co-gestita da agenti stranieri, allora significa che il nostro governo ha abdicato alla propria sovranità o l’ha barattata per ragioni geopolitiche che non osa confessare.
    Questo non è più il racconto di Parma: è il simbolo di un’Italia che scivola lentamente sotto tutela, dove decisioni vitali si prendono altrove e i cittadini non sanno più chi difende davvero i loro diritti e la loro libertà.

    Prove da acquisire

    Filmati integrali e fotografie georeferenziate.
    Verbali della Questura e note di servizio.
    Accesso agli atti presso Prefettura e Ministero dell’Interno.
    Identità e status giuridico degli agenti presenti.

    La domanda resta sospesa, implacabile:

    Chi comanda nelle piazze italiane? Il Viminale o il Mossad?

    Source: https://www.gazzettadiparma.it/parma/2025/09/21/video/piazza-completamente-transennata-agenti-del-mossad-in-supporto-alle-forze-dell-ordine-e-da-piazzale-picelli-partita-la-manifestazione-pro-pal-video-e-foto-893639/
    PARMA SOTTO TUTELA DEL MOSSAD: LA SOVRANITÀ ITALIANA IN OSTAGGIO (by Filippo) La Gazzetta di Parma ha scritto senza esitazioni: in occasione della presenza dell’ex premier israeliano Ehud Olmert al festival “Open”, Piazza Garibaldi è stata transennata, blindata, sorvegliata da forze dell’ordine italiane affiancate da agenti del Mossad. Non siamo davanti a un dettaglio folcloristico di cronaca: se confermato, questo episodio rappresenta una frattura della sovranità nazionale. Il monopolio della forza pubblica appartiene alla Repubblica Italiana; vederlo condiviso con agenti di un servizio segreto straniero equivale a una cesura istituzionale. Le implicazioni sono gravi e precise. ▪️ Se la presenza era autorizzata, allora il governo Meloni ha formalmente acconsentito a un’operazione che trasferisce porzioni di sicurezza interna a un apparato estero. ▪️ Se la presenza non era autorizzata, significa che uomini del Mossad hanno agito liberamente sul nostro territorio, in una piazza italiana, senza controllo né catena di comando nazionale. In entrambi i casi il segnale è devastante: l’Italia non governa più interamente le proprie piazze. La deputata Stefania Ascari (M5S) ha depositato un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno, chiedendo spiegazioni e protocolli. Ma le domande che restano sospese vanno ben oltre la dialettica parlamentare. Chi ha firmato l’autorizzazione? Esistono accordi segreti fra Roma e Tel Aviv? È stato informato il COPASIR, l’organismo di controllo sull’intelligence? Il precedente è inedito e inquietante: mai prima d’ora un quotidiano italiano aveva scritto apertamente della presenza del Mossad in piazza a fianco delle nostre forze dell’ordine. 🔍 ESEMPI EUROPEI 1. Francia – Secondo un’inchiesta di Le Monde, il Mossad avrebbe tentato di reclutare agenti francesi durante una collaborazione franco-israeliana per ottenere informazioni sul programma chimico siriano. L’operazione, nota col nome sotto copertura di “Ratafia”, suscitò forti tensioni all’interno della DGSI, il servizio di sicurezza interna francese. 2. Germania – Indagini giornalistiche hanno documentato attività clandestine di raccolta d’informazioni da parte di reti legate all’intelligence israeliana, soprattutto in relazione a comunità turche e islamiche. Inchieste tedesche e turche hanno rivelato che il Mossad avrebbe pagato collaboratori per raccogliere dati su individui residenti in Germania. QUESTIONE POLITICA E MORALE Ma la questione non è tecnica: è politica, morale e perfino esistenziale. Se in una città emiliana, nel cuore del Paese, la sicurezza pubblica viene co-gestita da agenti stranieri, allora significa che il nostro governo ha abdicato alla propria sovranità o l’ha barattata per ragioni geopolitiche che non osa confessare. Questo non è più il racconto di Parma: è il simbolo di un’Italia che scivola lentamente sotto tutela, dove decisioni vitali si prendono altrove e i cittadini non sanno più chi difende davvero i loro diritti e la loro libertà. Prove da acquisire ▪️ Filmati integrali e fotografie georeferenziate. ▪️ Verbali della Questura e note di servizio. ▪️ Accesso agli atti presso Prefettura e Ministero dell’Interno. ▪️ Identità e status giuridico degli agenti presenti. La domanda resta sospesa, implacabile: 👉 Chi comanda nelle piazze italiane? Il Viminale o il Mossad? Source: https://www.gazzettadiparma.it/parma/2025/09/21/video/piazza-completamente-transennata-agenti-del-mossad-in-supporto-alle-forze-dell-ordine-e-da-piazzale-picelli-partita-la-manifestazione-pro-pal-video-e-foto-893639/
    WWW.GAZZETTADIPARMA.IT
    Piazza completamente transennata: agenti del Mossad in supporto alle forze dell'ordine. E da piazzale Picelli la manifestazione Pro Pal - Video e Foto
    Innalzate le misure di sicurezza in piazza Garibaldi per l’incontro nel pomeriggio con Ehud Olmert. Tutti gli accessi alla piazza sono stati transennati e le forze dell’ordine hanno fatto da filtro a ogni persona che entrava in piazza. Completamente transennata anche l’area attorno...
    Angry
    2
    0 Kommentare 0 Geteilt 5K Ansichten
  • CI STANNO RIPROVANDO per PORTARCI in GUERRA! LA RUSSIA NON E' MIO NEMICO!
    Droni bloccano aeroporti nordici, Zelensky accusa: "Erano russi"
    Gli scali di Copenaghen e Oslo riaperti dopo ore di chiusura per droni non identificati. Il presidente ucraino chiede risposta ferma

    Poco dopo la mezzanotte è tornato attivo l’aeroporto di Copenhagen. Attorno alle 4 del mattino ha riaperto lo spazio aereo di Oslo. L’allarme nei cieli di Danimarca e Norvegiam causato dalla presenza di di alcuni droni, è terminato. I voli nello scalo danese sono ripresi questa mattina: “L’aeroporto di Copenaghen ha riaperto dopo essere stato chiuso a causa dell’attività dei droni. Tuttavia, ci saranno ritardi e partenze cancellate. Si consiglia ai passeggeri di verificare con la propria compagnia aerea per ulteriori informazioni”, si legge sul sito web ufficiale dello scalo. La polizia aveva riferito che ieri sera erano stati avvistati due o tre droni di grandi dimensioni non identificati, costringendo i voli in partenza dal più grande aeroporto della Scandinavia a rimanere a terra e altri a essere dirottati verso aeroporti vicini.

    Nella notte è stato riaperto anche spazio aereo sopra l’aeroporto di Oslo. Lo ha comunicato lo scalo in una e-mail all’agenzia di stampa norvegese NTB. “Chiediamo ai passeggeri di presentarsi normalmente. L’aeroporto era stato precedentemente chiuso dopo che almeno due droni erano stati avvistati nei pressi della pista di atterraggio. La decisione è stata presa per motivi di sicurezza”. La chiusura dell’aeroporto, che è durata circa quattro ore, avrà ripercussioni anche sui passeggeri in partenza da Copenaghen questa mattina. Sul sito web delle partenze programmate dall’aeroporto di Copenaghen , diversi voli mattutini risultano cancellati o in ritardo.

    “I velivoli senza pilota non sono stati abbattuti dalle autorità, ma sono scomparsi dalla zona da soli e non sappiamo dove siano andati”, ha spiegato in una conferenza stampa nella notte il vice ispettore di polizia Jakob Hansen. ‘”Stiamo cercando di scoprire – ha aggiunto – di che tipo di droni si trovavano nei pressi dell’aeroporto e da dove provengono”. “Verso le 20:30 – ricostruisce Hansen – la polizia di Copenaghen ha ricevuto una notifica da Naviair (l’ente che controlla e gestisce il traffico aereo) che lo spazio aereo era chiuso a causa dell’osservazione dei droni. La polizia ha quindi avviato un’indagine approfondita, in collaborazione con il PET e le forze armate danesi”.

    A manovrare i velivoli sono state persone “competenti“, ha detto ai giornalisti l’ispettore di polizia Jens Jespersen: “Il numero, le dimensioni, le rotte di volo, il tempo trascorso sopra l’aeroporto. Tutto questo insieme indica che si tratta di un attore capace. Quale attore capace, non lo so”.

    L’Ucraina punta il dito contro la Russia. Volodymyr Zelensky fa sapere via X di aver “parlato con il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, e nel colloquio “è stata dedicata particolare attenzione alle violazioni della Russia dello spazio aereo dei Paesi membri della Nato, compresa quella del 22 settembre a Copenaghen”. “Abbiamo avuto uno scambio di opinioni sulle ragioni – aggiunge – Se non ci sarà una risposta risoluta da parte degli alleati, stati e istituzioni, alle aggressioni provocatorie, la Russia continuerà”.


    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/23/droni-aeroporti-nordici-russia-ucraina-notizie/8135567/
    CI STANNO RIPROVANDO per PORTARCI in GUERRA! LA RUSSIA NON E' MIO NEMICO! Droni bloccano aeroporti nordici, Zelensky accusa: "Erano russi" Gli scali di Copenaghen e Oslo riaperti dopo ore di chiusura per droni non identificati. Il presidente ucraino chiede risposta ferma Poco dopo la mezzanotte è tornato attivo l’aeroporto di Copenhagen. Attorno alle 4 del mattino ha riaperto lo spazio aereo di Oslo. L’allarme nei cieli di Danimarca e Norvegiam causato dalla presenza di di alcuni droni, è terminato. I voli nello scalo danese sono ripresi questa mattina: “L’aeroporto di Copenaghen ha riaperto dopo essere stato chiuso a causa dell’attività dei droni. Tuttavia, ci saranno ritardi e partenze cancellate. Si consiglia ai passeggeri di verificare con la propria compagnia aerea per ulteriori informazioni”, si legge sul sito web ufficiale dello scalo. La polizia aveva riferito che ieri sera erano stati avvistati due o tre droni di grandi dimensioni non identificati, costringendo i voli in partenza dal più grande aeroporto della Scandinavia a rimanere a terra e altri a essere dirottati verso aeroporti vicini. Nella notte è stato riaperto anche spazio aereo sopra l’aeroporto di Oslo. Lo ha comunicato lo scalo in una e-mail all’agenzia di stampa norvegese NTB. “Chiediamo ai passeggeri di presentarsi normalmente. L’aeroporto era stato precedentemente chiuso dopo che almeno due droni erano stati avvistati nei pressi della pista di atterraggio. La decisione è stata presa per motivi di sicurezza”. La chiusura dell’aeroporto, che è durata circa quattro ore, avrà ripercussioni anche sui passeggeri in partenza da Copenaghen questa mattina. Sul sito web delle partenze programmate dall’aeroporto di Copenaghen , diversi voli mattutini risultano cancellati o in ritardo. “I velivoli senza pilota non sono stati abbattuti dalle autorità, ma sono scomparsi dalla zona da soli e non sappiamo dove siano andati”, ha spiegato in una conferenza stampa nella notte il vice ispettore di polizia Jakob Hansen. ‘”Stiamo cercando di scoprire – ha aggiunto – di che tipo di droni si trovavano nei pressi dell’aeroporto e da dove provengono”. “Verso le 20:30 – ricostruisce Hansen – la polizia di Copenaghen ha ricevuto una notifica da Naviair (l’ente che controlla e gestisce il traffico aereo) che lo spazio aereo era chiuso a causa dell’osservazione dei droni. La polizia ha quindi avviato un’indagine approfondita, in collaborazione con il PET e le forze armate danesi”. A manovrare i velivoli sono state persone “competenti“, ha detto ai giornalisti l’ispettore di polizia Jens Jespersen: “Il numero, le dimensioni, le rotte di volo, il tempo trascorso sopra l’aeroporto. Tutto questo insieme indica che si tratta di un attore capace. Quale attore capace, non lo so”. L’Ucraina punta il dito contro la Russia. Volodymyr Zelensky fa sapere via X di aver “parlato con il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, e nel colloquio “è stata dedicata particolare attenzione alle violazioni della Russia dello spazio aereo dei Paesi membri della Nato, compresa quella del 22 settembre a Copenaghen”. “Abbiamo avuto uno scambio di opinioni sulle ragioni – aggiunge – Se non ci sarà una risposta risoluta da parte degli alleati, stati e istituzioni, alle aggressioni provocatorie, la Russia continuerà”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/23/droni-aeroporti-nordici-russia-ucraina-notizie/8135567/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Droni bloccano aeroporti nordici, Zelensky accusa: "Erano russi"
    Gli scali di Copenaghen e Oslo riaperti dopo ore di chiusura per droni non identificati. Il presidente ucraino chiede risposta ferma
    Angry
    1
    0 Kommentare 0 Geteilt 3K Ansichten

  • Durante l'amministrazione Biden, un patriota, Kai Liam Nix, si è infiltrato nei server Discord delle cellule Antifa e ha scoperto informazioni vitali e talvolta anche compromettenti.

    Nix è riuscito a chiudere molti di questi server e a fare doxxing di molti individui di alto rango associati a queste organizzazioni anti-americane tossiche.

    Nix ha fondato gli 'Appalachian Archives', poi 'American Archives', per documentare le sue scoperte. Da allora, American Archives è diventato un server rispettabile per smascherare estremisti anti-americani.

    Il 10 settembre 2025, il fondatore di Turning Point USA, Charlie Kirk, è stato giustiziato pubblicamente davanti a milioni di persone e alla sua stessa famiglia. L'autore, Tyler Robinson, un radicale di sinistra profondamente inserito in Antifa, ha evidentemente usato la popolare app di messaggistica 'Discord' per comunicazioni utilizzate durante l'assassinio di Kirk. Antifa è molto radicata su Discord e la usa per organizzazione e comunicazioni.

    Nix è stato preso di mira dall'amministrazione federale sotto l'amministrazione Biden

    Se l'amministrazione di sinistra di Biden non avesse ingiustamente imprigionato Nix e lui fosse stato in grado di continuare il suo buon lavoro e difendere l'americanismo, forse le cose sarebbero potute andare diversamente il 10 settembre 2025.

    American Archives ha anche preso provvedimenti contro vari altri pericolosi gruppi anti-americani come la rete satanista "764" e HarmNation.

    Source: https://x.com/dessere88fenice/status/1968403908474306726?t=owT9MRK9EkyvrcnvcM5dYw&s=19
    🇺🇸🚩🤖❌🇺🇸🇺🇸 Durante l'amministrazione Biden, un patriota, Kai Liam Nix, si è infiltrato nei server Discord delle cellule Antifa e ha scoperto informazioni vitali e talvolta anche compromettenti. ➡️ Nix è riuscito a chiudere molti di questi server e a fare doxxing di molti individui di alto rango associati a queste organizzazioni anti-americane tossiche. ➡️ Nix ha fondato gli 'Appalachian Archives', poi 'American Archives', per documentare le sue scoperte. Da allora, American Archives è diventato un server rispettabile per smascherare estremisti anti-americani. ➡️ Il 10 settembre 2025, il fondatore di Turning Point USA, Charlie Kirk, è stato giustiziato pubblicamente davanti a milioni di persone e alla sua stessa famiglia. L'autore, Tyler Robinson, un radicale di sinistra profondamente inserito in Antifa, ha evidentemente usato la popolare app di messaggistica 'Discord' per comunicazioni utilizzate durante l'assassinio di Kirk. Antifa è molto radicata su Discord e la usa per organizzazione e comunicazioni. ➡️ Nix è stato preso di mira dall'amministrazione federale sotto l'amministrazione Biden ➡️ Se l'amministrazione di sinistra di Biden non avesse ingiustamente imprigionato Nix e lui fosse stato in grado di continuare il suo buon lavoro e difendere l'americanismo, forse le cose sarebbero potute andare diversamente il 10 settembre 2025. ➡️ American Archives ha anche preso provvedimenti contro vari altri pericolosi gruppi anti-americani come la rete satanista "764" e HarmNation. Source: https://x.com/dessere88fenice/status/1968403908474306726?t=owT9MRK9EkyvrcnvcM5dYw&s=19
    Angry
    1
    0 Kommentare 0 Geteilt 2K Ansichten
Mehr Ergebnisse