• QUESTO significa PARLAR CHIARO!
    Papato, omosessuali, dottrina. Il cardinale Müller: “Basta lobby, non voglio un nuovo Francesco” - Il Fatto Quotidiano
    Un papa che non sia schiavo delle lobby e che non sia la copia del suo immediato predecessore. È ciò che si augura il cardinale Gerhard Ludwig Müller, 77 anni, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede e curatore dell’Opera Omnia di Benedetto XVI. Chiamato a Roma proprio da Joseph Ratzinger, nel 2012, …

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/05/01/papato-omosessuali-dottrina-il-cardinale-muller-basta-lobby-non-voglio-un-nuovo-francesco/7971372/
    QUESTO significa PARLAR CHIARO! Papato, omosessuali, dottrina. Il cardinale Müller: “Basta lobby, non voglio un nuovo Francesco” - Il Fatto Quotidiano Un papa che non sia schiavo delle lobby e che non sia la copia del suo immediato predecessore. È ciò che si augura il cardinale Gerhard Ludwig Müller, 77 anni, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede e curatore dell’Opera Omnia di Benedetto XVI. Chiamato a Roma proprio da Joseph Ratzinger, nel 2012, … https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/05/01/papato-omosessuali-dottrina-il-cardinale-muller-basta-lobby-non-voglio-un-nuovo-francesco/7971372/
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    Papato, omosessuali, dottrina. Il cardinale Müller: “Basta lobby, non voglio un nuovo Francesco” - Il Fatto Quotidiano
    Un papa che non sia schiavo delle lobby e che non sia la copia del suo immediato predecessore. È ciò che si augura il cardinale Gerhard Ludwig Müller, 77 anni, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede e curatore dell’Opera Omnia di Benedetto XVI. Chiamato a Roma proprio da Joseph Ratzinger, nel 2012, …
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  • "La carità di Francesco si è fermata ai dipendenti del Vaticano: se non si vaccinavano, venivano licenziati."

    Massimo Viglione (storico e saggista) a CHE IDEA TI SEI FATTO?

    Guardaci in Tv – Canale 262 del digitale terrestre, Canale 816 di Sky, Canale 462 di TivùSat
    "La carità di Francesco si è fermata ai dipendenti del Vaticano: se non si vaccinavano, venivano licenziati." Massimo Viglione (storico e saggista) a CHE IDEA TI SEI FATTO? 📺 Guardaci in Tv – Canale 262 del digitale terrestre, Canale 816 di Sky, Canale 462 di TivùSat
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  • VI SBLOCCHIAMO un RICORDO!
    Per non dimenticare chi si è opposto con tutte le sue forze alla follia pandemica.
    Don Pietro Cesena come poch altri aveva capito giò tutto, fin da subito.
    Durante la pandemenza, mentre Papa Francesco parlava di vaccini come "atto d’amore", c’era chi, come Don Pietro, aveva il coraggio di smascherare la verità.

    È quello che vi ripetiamo da sempre: la paura è stata l’arma, il controllo il vero obiettivo. E chi ha osato dirlo, è stato messo a tacere.
    VI SBLOCCHIAMO un RICORDO! Per non dimenticare chi si è opposto con tutte le sue forze alla follia pandemica. Don Pietro Cesena come poch altri aveva capito giò tutto, fin da subito. Durante la pandemenza, mentre Papa Francesco parlava di vaccini come "atto d’amore", c’era chi, come Don Pietro, aveva il coraggio di smascherare la verità. È quello che vi ripetiamo da sempre: la paura è stata l’arma, il controllo il vero obiettivo. E chi ha osato dirlo, è stato messo a tacere.
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  • https://indisponente24.blogspot.com/2025/04/francesco-il-mondo-e-la-chiesa.html
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    FRANCESCO, IL MONDO E LA CHIESA
    informazione indipendente Africa diritto politica geopolitica scuola insegnamento cultura giudizio commenti
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  • «Francesco l'antipapa», rimosso il Direttore della Giustizia Minorile delle Regioni Emilia Romagna e Marche Antonio Pappalardo

    Siamo giunti al punto più liberticida, profetizzato da George Orwell: la punizione di un individuo colpevole di aver commesso uno psicoreato

    Mentre guitti come Roberto Benigni al soldo della RAI cantano “la Costituzione più bella del mondo” (definita “la peggiore dei Paesi Occidentali” da Francesco Cossiga), ancora una volta – come già accaduto in tempi pandemici – la ratio legis di una norma costituzionale viene calpestata in danno di un cittadino italiano reo questa volta di avere commesso uno psicoreato. Il Dottor Antonio Pappalardo, direttore della Giustizia Minorile di Emilia Romagna e Marche, è stato rimosso dal suo incarico da parte del Ministero della Giustizia perché reo di avere esercitato il proprio sacrosanto diritto di pensarla come molti altri (ma non come il mainstream) su una questione estremamente complessa. L'articolo 21 della Costituzione recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
    Non è un segreto che in molti aderiscano alla tesi secondo la quale Benedetto XVI non avrebbe inteso rinunziare al munus apostolico ma soltanto al ministerium. Esistono libri estremamente seri sul tema, scritti da studiosi che hanno approfondito la tematica e portato prove a sostegno della tesi esposta. Ciò nonostante, quando Antonio Pappalardo ha commentato sul canale Telegram Logos et Libertas che Bergoglio era l'antipapa e un usurpatore (e che per questo meritava una pena giusta), si è scatenato il finimondo, la lapidazione mediatica, le solite accuse infamanti (no-vax, contrario alle migrazioni, ai diritti Lgbtq+ e alle politiche dell’Ue e dell'OMS) e in men che non si dica il Ministero della Giustizia lo ha sollevato dall'incarico.
    Lo psicoreato (thoughtcrime in lingua inglese, crimethink in neolingua) è la denominazione che George Orwell, nel suo romanzo 1984, dà al più pervasivo strumento repressivo delle istituzioni totalitarie. Commette uno psicoreato chiunque contrasti le teorie del Grande Fratello. Il Grande Fratello non tollera il dissenso. Non importa se la tesi sostenuta sia avvalorata da studi scientifici. Meno ancora importa se la tesi sostenuta sia oggettivamente e incontrovertibilmente vera: lo psicocriminale va punito.
    Oggi è toccato al Dottor Antonio Pappalardo, domani potrebbe toccare ad Antonio Socci o ad Alessandro Barbero, rei di psicoreati.
    Rischia molto il Professor Barbero, che in un video che circola (senza tagli o censure) paragona il nostro tempo agli anni immediatamente precedenti la Prima Guerra Mondiale e avverte che il riarmo nel Secolo scorso non portò a maggior sicurezza, ma direttamente alla guerra. In sintesi, il riarmo porta alla guerra, la guerra non è pace, e – checché ne pensino le Signore von der Leyen e Kallas – sarebbe il caso di considerare che la convivenza pacifica si fonda sul rispetto reciproco, non sulla deterrenza armata.
    Io sono d'accordo al 100% col Dottor Antonio Pappalardo, ma anche se non lo fossi sarei pronto a difenderlo per affermare l'importanza nel diritto costituzionale dell'Art. 21.
    Purtroppo, bastardi liberticidi ricoprono incarichi apicali e fanno della nostra Costituzione, dei nostri diritti fondamentali, carta straccia, perché temono il dissenso. E le pecore li venerano, in gregge credono a tutte le balle propinate per mantenerle docili, asservite.

    di Alfredo Tocchi, Il Giornale d'Italia, 25 aprile 2025
    «Francesco l'antipapa», rimosso il Direttore della Giustizia Minorile delle Regioni Emilia Romagna e Marche Antonio Pappalardo Siamo giunti al punto più liberticida, profetizzato da George Orwell: la punizione di un individuo colpevole di aver commesso uno psicoreato Mentre guitti come Roberto Benigni al soldo della RAI cantano “la Costituzione più bella del mondo” (definita “la peggiore dei Paesi Occidentali” da Francesco Cossiga), ancora una volta – come già accaduto in tempi pandemici – la ratio legis di una norma costituzionale viene calpestata in danno di un cittadino italiano reo questa volta di avere commesso uno psicoreato. Il Dottor Antonio Pappalardo, direttore della Giustizia Minorile di Emilia Romagna e Marche, è stato rimosso dal suo incarico da parte del Ministero della Giustizia perché reo di avere esercitato il proprio sacrosanto diritto di pensarla come molti altri (ma non come il mainstream) su una questione estremamente complessa. L'articolo 21 della Costituzione recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Non è un segreto che in molti aderiscano alla tesi secondo la quale Benedetto XVI non avrebbe inteso rinunziare al munus apostolico ma soltanto al ministerium. Esistono libri estremamente seri sul tema, scritti da studiosi che hanno approfondito la tematica e portato prove a sostegno della tesi esposta. Ciò nonostante, quando Antonio Pappalardo ha commentato sul canale Telegram Logos et Libertas che Bergoglio era l'antipapa e un usurpatore (e che per questo meritava una pena giusta), si è scatenato il finimondo, la lapidazione mediatica, le solite accuse infamanti (no-vax, contrario alle migrazioni, ai diritti Lgbtq+ e alle politiche dell’Ue e dell'OMS) e in men che non si dica il Ministero della Giustizia lo ha sollevato dall'incarico. Lo psicoreato (thoughtcrime in lingua inglese, crimethink in neolingua) è la denominazione che George Orwell, nel suo romanzo 1984, dà al più pervasivo strumento repressivo delle istituzioni totalitarie. Commette uno psicoreato chiunque contrasti le teorie del Grande Fratello. Il Grande Fratello non tollera il dissenso. Non importa se la tesi sostenuta sia avvalorata da studi scientifici. Meno ancora importa se la tesi sostenuta sia oggettivamente e incontrovertibilmente vera: lo psicocriminale va punito. Oggi è toccato al Dottor Antonio Pappalardo, domani potrebbe toccare ad Antonio Socci o ad Alessandro Barbero, rei di psicoreati. Rischia molto il Professor Barbero, che in un video che circola (senza tagli o censure) paragona il nostro tempo agli anni immediatamente precedenti la Prima Guerra Mondiale e avverte che il riarmo nel Secolo scorso non portò a maggior sicurezza, ma direttamente alla guerra. In sintesi, il riarmo porta alla guerra, la guerra non è pace, e – checché ne pensino le Signore von der Leyen e Kallas – sarebbe il caso di considerare che la convivenza pacifica si fonda sul rispetto reciproco, non sulla deterrenza armata. Io sono d'accordo al 100% col Dottor Antonio Pappalardo, ma anche se non lo fossi sarei pronto a difenderlo per affermare l'importanza nel diritto costituzionale dell'Art. 21. Purtroppo, bastardi liberticidi ricoprono incarichi apicali e fanno della nostra Costituzione, dei nostri diritti fondamentali, carta straccia, perché temono il dissenso. E le pecore li venerano, in gregge credono a tutte le balle propinate per mantenerle docili, asservite. di Alfredo Tocchi, Il Giornale d'Italia, 25 aprile 2025
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  • Ora potete capire tante cose…

    Ascolta attentamente:
    "L'intero programma del Nuovo Ordine Mondiale è stato bloccato da Ratzinger": il giorno in cui i globalisti hanno tagliato fuori il Vaticano dal sistema SWIFT per rovesciare Benedetto XVI.

    Benedetto XVI è stato "il peggior incubo dei globalisti", riassume Liz Yore.
    Nel gennaio 2013, la Banca del Vaticano (IOR) è stato tagliato fuori dal sistema bancario internazionale SWIFT, congelando improvvisamente tutte le transazioni finanziarie vaticane nel mondo.
    Poche settimane dopo, Papa Benedetto XVI annunciò le sue dimissioni, una prima volta in 1.000 anni, e fuggì dal Vaticano in elicottero.
    E Liz Yore ricorda a Steve Bannon il ruolo del consigliere ecclesiastico di Obama e del suo vicepresidente Biden, Theodore McCarrick, una sorta di Victoria Nuland del progetto di acquisizione del Vaticano.
    McCarrick era profondamente coinvolto nell'operazione di collocamento di Jorge Bergoglio Francesco. Dal 2013, Papa Francesco e McCarrick sono stati coinvolti in numerose rivoluzioni colorate in tutto il mondo.
    Anche quella che chiamano la "Primavera cattolica" è stata una rivoluzione colorata.

    Che ne pensa @CionciAndrea ?

    Source:
    https://x.com/AStramezzi/status/1914710882052891070?t=-BH1Hgd313Ra3X5RfWXX8g&s=19
    Ora potete capire tante cose… Ascolta attentamente: "L'intero programma del Nuovo Ordine Mondiale è stato bloccato da Ratzinger": il giorno in cui i globalisti hanno tagliato fuori il Vaticano dal sistema SWIFT per rovesciare Benedetto XVI. Benedetto XVI è stato "il peggior incubo dei globalisti", riassume Liz Yore. Nel gennaio 2013, la Banca del Vaticano (IOR) è stato tagliato fuori dal sistema bancario internazionale SWIFT, congelando improvvisamente tutte le transazioni finanziarie vaticane nel mondo. Poche settimane dopo, Papa Benedetto XVI annunciò le sue dimissioni, una prima volta in 1.000 anni, e fuggì dal Vaticano in elicottero. E Liz Yore ricorda a Steve Bannon il ruolo del consigliere ecclesiastico di Obama e del suo vicepresidente Biden, Theodore McCarrick, una sorta di Victoria Nuland del progetto di acquisizione del Vaticano. McCarrick era profondamente coinvolto nell'operazione di collocamento di Jorge Bergoglio [Francesco]. Dal 2013, Papa Francesco e McCarrick sono stati coinvolti in numerose rivoluzioni colorate in tutto il mondo. Anche quella che chiamano la "Primavera cattolica" è stata una rivoluzione colorata. Che ne pensa @CionciAndrea ? Source: https://x.com/AStramezzi/status/1914710882052891070?t=-BH1Hgd313Ra3X5RfWXX8g&s=19
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  • “Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco”. Il cardinale Müller sulle “ambiguità” di Bergoglio

    Il teologo conservatore: "Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale"

    “”Ogni Papa deve servire la missione di San Pietro: è servus servorum Dei. Il futuro Papa non è un successore del suo predecessore ma un successore di Pietro”. In vista del Conclave, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, teologo ed esponente dell’ala conservatrice del collegio cardinalizio, ci tiene a precisarlo. Anzi, ad auspicarlo, viste le critiche che, in un’intervista a Repubblica, rinnova al Papato di Francesco. “Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale. Questo piace a tanta gente secolarizzata, l’élite, gli oligarchi, che vorrebbero il Papa come un simbolo della loro religione, ma il Papa non è un simbolo della religione secolarizzata”.

    “Si è chiuso un capitolo nella storia della Chiesa – afferma Müller – Chiaramente l’ultimo giudizio tocca a Dio, non possiamo giudicare le persone. Se parliamo del pontificato, invece, ci sono diverse opinioni. È unanime l’apprezzamento per l’impegno di Francesco con i migranti, i poveri e per superare le divisioni tra il centro e la periferia. Dall’altra parte, però, in alcuni momenti è stato un pò ambiguo, ad esempio quando con Eugenio Scalfari ha parlato di resurrezione. Con papa Benedetto abbiamo avuto la chiarezza teologica perfetta, ma ognuno ha i suoi carismi e le sue capacità e penso che papa Francesco li avesse più nella dimensione sociale”.

    Già in passato il cardinale ha criticato le assemblee convocate dal Papa, definendole un semplice simposio: “I vescovi hanno una autorità che non si può confondere con la possibilità di tutti i battezzati di parlare. È un simposio, legittimo, ma non è un sinodo, non è un’espressione del magistero della Chiesa. Chiaramente quelli che capiscono nulla o poco della teologia cattolica dicono: adesso il Papa cambia la Chiesa da autocrazia a democrazia. Ma la premessa sbagliata è confondere la Chiesa con un’organizzazione politica, come il World economic forum o l’Onu”.

    Quanto al confronto con i musulmani “dialogo sì, ma evitare ogni forma di relativismo: la fede cattolica non è un’espressione singolare di una religione universale del mondo creata dal forum di Davos”. Ancora, in merito alla benedizione delle coppie omosessuali, Muller afferma che il prossimo Papa “deve chiarire. Il documento approvato sotto Francesco voleva aiutare pastoralmente queste persone ma non si deve relativizzare la dottrina cattolica del matrimonio”. Infine, la Cina: “Si deve fare un compromesso con questi potenti dittatori ma non possiamo tradire i principi della nostra fede, – ha sottolineato Muller – non possiamo accettare che i comunisti atei, nemici dell’umanità, scrivano i nostri libri del catechismo o portino nelle chiese l’immagine di Xi Jinping. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi”.

    Source:

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/24/il-conclave-non-eleggera-il-successore-di-francesco-il-cardinale-muller-sulle-ambiguita-di-bergoglio/7963801/
    “Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco”. Il cardinale Müller sulle “ambiguità” di Bergoglio Il teologo conservatore: "Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale" “”Ogni Papa deve servire la missione di San Pietro: è servus servorum Dei. Il futuro Papa non è un successore del suo predecessore ma un successore di Pietro”. In vista del Conclave, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, teologo ed esponente dell’ala conservatrice del collegio cardinalizio, ci tiene a precisarlo. Anzi, ad auspicarlo, viste le critiche che, in un’intervista a Repubblica, rinnova al Papato di Francesco. “Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale. Questo piace a tanta gente secolarizzata, l’élite, gli oligarchi, che vorrebbero il Papa come un simbolo della loro religione, ma il Papa non è un simbolo della religione secolarizzata”. “Si è chiuso un capitolo nella storia della Chiesa – afferma Müller – Chiaramente l’ultimo giudizio tocca a Dio, non possiamo giudicare le persone. Se parliamo del pontificato, invece, ci sono diverse opinioni. È unanime l’apprezzamento per l’impegno di Francesco con i migranti, i poveri e per superare le divisioni tra il centro e la periferia. Dall’altra parte, però, in alcuni momenti è stato un pò ambiguo, ad esempio quando con Eugenio Scalfari ha parlato di resurrezione. Con papa Benedetto abbiamo avuto la chiarezza teologica perfetta, ma ognuno ha i suoi carismi e le sue capacità e penso che papa Francesco li avesse più nella dimensione sociale”. Già in passato il cardinale ha criticato le assemblee convocate dal Papa, definendole un semplice simposio: “I vescovi hanno una autorità che non si può confondere con la possibilità di tutti i battezzati di parlare. È un simposio, legittimo, ma non è un sinodo, non è un’espressione del magistero della Chiesa. Chiaramente quelli che capiscono nulla o poco della teologia cattolica dicono: adesso il Papa cambia la Chiesa da autocrazia a democrazia. Ma la premessa sbagliata è confondere la Chiesa con un’organizzazione politica, come il World economic forum o l’Onu”. Quanto al confronto con i musulmani “dialogo sì, ma evitare ogni forma di relativismo: la fede cattolica non è un’espressione singolare di una religione universale del mondo creata dal forum di Davos”. Ancora, in merito alla benedizione delle coppie omosessuali, Muller afferma che il prossimo Papa “deve chiarire. Il documento approvato sotto Francesco voleva aiutare pastoralmente queste persone ma non si deve relativizzare la dottrina cattolica del matrimonio”. Infine, la Cina: “Si deve fare un compromesso con questi potenti dittatori ma non possiamo tradire i principi della nostra fede, – ha sottolineato Muller – non possiamo accettare che i comunisti atei, nemici dell’umanità, scrivano i nostri libri del catechismo o portino nelle chiese l’immagine di Xi Jinping. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi”. Source: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/24/il-conclave-non-eleggera-il-successore-di-francesco-il-cardinale-muller-sulle-ambiguita-di-bergoglio/7963801/
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  • "CONCLAVE? VI SPIEGO PERCHÉ SUI CARDINALI DI BERGOGLIO QUALCOSA NON TORNA" ▷ ANDREA CIONCI
    Con la morte di Papa Francesco, si apre inevitabilmente la questione inerente alla sua successione. Il conclave non si terrà prima di una ventina giorni; sarà necessario del tempo affinché tutte le celebrazioni funebri vengano portate a compimento. Tuttavia, è già possibile fare dei ragionamenti su quelli che saranno i cardinali che parteciperanno alla votazione: 108 elettori su 135 sono stati nominati dallo stesso Bergoglio. Ma dal punto vista canonico, ci sarebbero delle criticità non indifferenti.

    Andrea Cionci, autore del libro "Codice Ratzinger", in diretta su "Lavori in Corso" con Stefano Molinari ha espresso quelli che sono i suoi dubbi tecnici e giuridici in merito al prossimo conclave e al pontificato appena concluso. "Dopo anni di studio, mi sento di affermare che la nomina di Bergoglio a Papa non fosse valida. Di conseguenza, non lo è neanche quella dei cardinali da lui scelti, che dovrebbero dunque essere esclusi dalle prossime elezioni".

    Le ragioni dell'invalidità: "All'epoca, Benedetto XVI non ha mai rinunciato munus petrino, ma solo al ministerium. Ratzinger, da fine conoscitore del diritto canonico, non ha mai realmente abdicato. Ma semplicemente si è consegnato per 'alla sua sede impedita': Uno status in cui il Papa è confinato, esiliato, imprigionato".

    https://www.youtube.com/watch?v=iGqyMbSWM_A
    "CONCLAVE? VI SPIEGO PERCHÉ SUI CARDINALI DI BERGOGLIO QUALCOSA NON TORNA" ▷ ANDREA CIONCI Con la morte di Papa Francesco, si apre inevitabilmente la questione inerente alla sua successione. Il conclave non si terrà prima di una ventina giorni; sarà necessario del tempo affinché tutte le celebrazioni funebri vengano portate a compimento. Tuttavia, è già possibile fare dei ragionamenti su quelli che saranno i cardinali che parteciperanno alla votazione: 108 elettori su 135 sono stati nominati dallo stesso Bergoglio. Ma dal punto vista canonico, ci sarebbero delle criticità non indifferenti. Andrea Cionci, autore del libro "Codice Ratzinger", in diretta su "Lavori in Corso" con Stefano Molinari ha espresso quelli che sono i suoi dubbi tecnici e giuridici in merito al prossimo conclave e al pontificato appena concluso. "Dopo anni di studio, mi sento di affermare che la nomina di Bergoglio a Papa non fosse valida. Di conseguenza, non lo è neanche quella dei cardinali da lui scelti, che dovrebbero dunque essere esclusi dalle prossime elezioni". Le ragioni dell'invalidità: "All'epoca, Benedetto XVI non ha mai rinunciato munus petrino, ma solo al ministerium. Ratzinger, da fine conoscitore del diritto canonico, non ha mai realmente abdicato. Ma semplicemente si è consegnato per 'alla sua sede impedita': Uno status in cui il Papa è confinato, esiliato, imprigionato". https://www.youtube.com/watch?v=iGqyMbSWM_A
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  • Di #PapaFrancesco piegavano le parole, citandolo solo se parlava di migranti e lgbtq. Ma quando diceva che abortire era affittare un sicario, che il gender è uno sbaglio della mente umana o che la famiglia è sotto attacco, diventava scomodo e spariva dai giornaloni. Il pensiero progressista ha trasformato la #LaudatoSii in manifesto ecologista, e sull’omosessualità usava la frase “chi sono io per giudicare” in modo parziale per cambiarne il senso...
    https://x.com/CathVoicesITA/status/1914923372359692734?t=NDbtZQgJEVNo3w0QCg1K_g&s=19
    Di #PapaFrancesco piegavano le parole, citandolo solo se parlava di migranti e lgbtq. Ma quando diceva che abortire era affittare un sicario, che il gender è uno sbaglio della mente umana o che la famiglia è sotto attacco, diventava scomodo e spariva dai giornaloni. Il pensiero progressista ha trasformato la #LaudatoSii in manifesto ecologista, e sull’omosessualità usava la frase “chi sono io per giudicare” in modo parziale per cambiarne il senso... https://x.com/CathVoicesITA/status/1914923372359692734?t=NDbtZQgJEVNo3w0QCg1K_g&s=19
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