• IL DIGITALE STA RUBANDO L'INFANZIA!
    Mentre Microsoft, Google e Apple cercano di piazzare i loro programmi dentro ogni scuola pubblica, nella Silicon Valley e in altre aree abitate da dirigenti del settore tecnologico l'approccio ai dispositivi digitali per i loro figli è stato sempre centellinato.
    Come mai questa discrepanza?
    Steve Jobs, il fondatore di Apple, non permetteva alle figlie adolescenti di usare la sua invenzione: l'iPhone. Bill Gates non ha dato ai figli il cellulare prima dei 14 anni. Sundar Pichai, il CEO di Alphabet e Google ha vietato lo smartphone ai figli fino ai 14 anni. Satya Nadella, CEO di Microsoft monitora attentamente i siti visitati dai figli. Chris Anderson, ex editore di Wired e CEO di 3D Robotics ha educato i figli imponendo limiti di tempo e controlli su ogni dispositivo presente in casa. Evan Williams, co-fondatore di Twitter ai figli adolescenti ha sempre preferito comprare libri anziché gadget tecnologici, mentre Tim Cook, CEO di Apple ha proibito al nipote i social. Susan Wojcicki, CEO di YouTube ha autorizzato lo smartphone quando i suoi figli hanno cominciato ad uscire da soli, ed Evan Spiegel, co-fondatore e CEO di Snapchat ha permesso al figliastro massimo un'ora e mezza alla settimana davanti agli schermi.
    Non solo i Big che costruiscono e progettano dispositivi tecnologici, software e social, non fanno usare il digitale ai propri figli, ma questi vengono educati nelle scuole Waldorf!
    Le scuole Waldorf, dette anche steineriane sono nate nel 1919 a Stoccarda grazie al filosofo e scienziato austriaco Rudolf Steiner.
    Tanto per capirci a Los Altos c’è la Waldorf School of the Peninsula, con circa 320 studenti, due terzi dei quali hanno genitori che lavorano per i giganti del web. Per loro niente cellulare, ma solo giocattoli in legno e interazioni all’aria aperta.
    Si tratta di uno dei 270 istituti steineriani negli Stati Uniti, di cui 52 solo in California, quindi nella Silicon Valley, mentre da noi in Italia ce ne sono meno di un centinaio!
    La pedagogia steineriana punta a sviluppare individualità libere, facendo emergere le potenzialità proprie di ogni bambino, rispettando i tempi di evoluzione fisica e mentale diversi per ognuno.
    Come mai chi costruisce i dispositivi digitali porta i propri figli nelle scuole Waldorf? Sicuramente deriva da una paura sempre più concreta e studiata: la perdita di vivacità nei bambini correlata a un abuso di nuove tecnologie.
    Sempre più studi confermano infatti che i bambini e gli adolescenti passano più ore davanti a uno schermo rispetto a dormire, e per questo manifestano inclinazione a depressione, solitudine, scarsa concentrazione, instabilità emotiva per arrivare all'autolesionismo e al suicidio. Il disagio generazionale risulta raddoppiato solo negli ultimi 5-6 anni.
    Lo psicoterapeuta Alberto Pellai utilizza una azzeccata metafora: “Il cervello dei bambini è come il DAS: morbido e plasmabile finché lo lavori, ma se lo lasci riposare, si indurisce”. Il cervello è infatti neuroplastico, capace cioè di creare connessioni sinaptiche in modo esponenziale. Tuttavia, l’esposizione precoce agli schermi depotenzia questa capacità. Tradotto: rende più cretini! Ed è proprio quello che desidera il Sistema.
    Ha perfettamente ragione Pellai quando dice che “il digitale sta rubando l’infanzia", e la responsabilità è dei genitori!
    IL DIGITALE STA RUBANDO L'INFANZIA! Mentre Microsoft, Google e Apple cercano di piazzare i loro programmi dentro ogni scuola pubblica, nella Silicon Valley e in altre aree abitate da dirigenti del settore tecnologico l'approccio ai dispositivi digitali per i loro figli è stato sempre centellinato. Come mai questa discrepanza? Steve Jobs, il fondatore di Apple, non permetteva alle figlie adolescenti di usare la sua invenzione: l'iPhone. Bill Gates non ha dato ai figli il cellulare prima dei 14 anni. Sundar Pichai, il CEO di Alphabet e Google ha vietato lo smartphone ai figli fino ai 14 anni. Satya Nadella, CEO di Microsoft monitora attentamente i siti visitati dai figli. Chris Anderson, ex editore di Wired e CEO di 3D Robotics ha educato i figli imponendo limiti di tempo e controlli su ogni dispositivo presente in casa. Evan Williams, co-fondatore di Twitter ai figli adolescenti ha sempre preferito comprare libri anziché gadget tecnologici, mentre Tim Cook, CEO di Apple ha proibito al nipote i social. Susan Wojcicki, CEO di YouTube ha autorizzato lo smartphone quando i suoi figli hanno cominciato ad uscire da soli, ed Evan Spiegel, co-fondatore e CEO di Snapchat ha permesso al figliastro massimo un'ora e mezza alla settimana davanti agli schermi. Non solo i Big che costruiscono e progettano dispositivi tecnologici, software e social, non fanno usare il digitale ai propri figli, ma questi vengono educati nelle scuole Waldorf! Le scuole Waldorf, dette anche steineriane sono nate nel 1919 a Stoccarda grazie al filosofo e scienziato austriaco Rudolf Steiner. Tanto per capirci a Los Altos c’è la Waldorf School of the Peninsula, con circa 320 studenti, due terzi dei quali hanno genitori che lavorano per i giganti del web. Per loro niente cellulare, ma solo giocattoli in legno e interazioni all’aria aperta. Si tratta di uno dei 270 istituti steineriani negli Stati Uniti, di cui 52 solo in California, quindi nella Silicon Valley, mentre da noi in Italia ce ne sono meno di un centinaio! La pedagogia steineriana punta a sviluppare individualità libere, facendo emergere le potenzialità proprie di ogni bambino, rispettando i tempi di evoluzione fisica e mentale diversi per ognuno. Come mai chi costruisce i dispositivi digitali porta i propri figli nelle scuole Waldorf? Sicuramente deriva da una paura sempre più concreta e studiata: la perdita di vivacità nei bambini correlata a un abuso di nuove tecnologie. Sempre più studi confermano infatti che i bambini e gli adolescenti passano più ore davanti a uno schermo rispetto a dormire, e per questo manifestano inclinazione a depressione, solitudine, scarsa concentrazione, instabilità emotiva per arrivare all'autolesionismo e al suicidio. Il disagio generazionale risulta raddoppiato solo negli ultimi 5-6 anni. Lo psicoterapeuta Alberto Pellai utilizza una azzeccata metafora: “Il cervello dei bambini è come il DAS: morbido e plasmabile finché lo lavori, ma se lo lasci riposare, si indurisce”. Il cervello è infatti neuroplastico, capace cioè di creare connessioni sinaptiche in modo esponenziale. Tuttavia, l’esposizione precoce agli schermi depotenzia questa capacità. Tradotto: rende più cretini! Ed è proprio quello che desidera il Sistema. Ha perfettamente ragione Pellai quando dice che “il digitale sta rubando l’infanzia", e la responsabilità è dei genitori!
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  • Allarme legionella a Milano, un morto e diversi contagiati. Scattano i controlli, chiusa l'acqua calda nel condominio
    MM ha provveduto alla disinfezione degli impianti in via precauzionale. Giovedì pomeriggio la conferma di Ats
    https://www.milanotoday.it/cronaca/casi_legionella-via-rizzoli-mm-.html
    Allarme legionella a Milano, un morto e diversi contagiati. Scattano i controlli, chiusa l'acqua calda nel condominio MM ha provveduto alla disinfezione degli impianti in via precauzionale. Giovedì pomeriggio la conferma di Ats https://www.milanotoday.it/cronaca/casi_legionella-via-rizzoli-mm-.html
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    Allarme legionella a Milano, un morto e diversi contagiati. Scattano i controlli, chiusa l'acqua calda nel condominio
    MM ha provveduto alla disinfezione degli impianti in via precauzionale. Giovedì pomeriggio la conferma di Ats
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  • Healthy Tips to Controlling Your Ejaculation Timing
    Healthy Tips to Controlling Your Ejaculation Timing
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  • 8 Pro Tips For Controlling Your Ejaculation
    8 Pro Tips For Controlling Your Ejaculation
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  • Mentre i telegiornali italiani mandavano in onda servizi su gossip e meteo, qualcosa di ben più grave veniva deciso lontano dai riflettori. I leader della NATO, con in testa il presidente americano Donald Trump, siglavano un accordo destinato a cambiare per sempre la vita di ogni cittadino europeo. Si tratta dell’impegno a portare la spesa militare al 5% del PIL entro il 2035; una cifra enorme che trasformerà inevitabilmente il bilancio pubblico, costringendo a tagli su welfare, sanità, scuola e servizi essenziali. Mentre la retorica ufficiale parla di “sicurezza” e “difesa”, la realtà è che questo patto rappresenta un giuramento di obbedienza al Nuovo Ordine Mondiale, un vincolo che obbliga l’Italia a investire miliardi nelle guerre del futuro.
    Nel summit, il Presidente Trump ha rivestito un ruolo chiave. Non più solo voce fuori dal coro, ma il volto autorevole che ha imposto il diktat agli alleati europei. Con minacce di dazi e pressioni serrate, ha costretto paesi come la Spagna a cedere, segnando il tono duro di un’alleanza sempre più militarizzata e meno democratica. La sua immagine da salvatore populista è servita a mascherare la realtà: Trump ha legittimato e accelerato la trasformazione della NATO in un apparato di potere globale, a cui l’Italia ha consegnato mani e piedi.
    Dal 2026, gli effetti di questo accordo si faranno sentire pesantemente nelle tasche e nella vita quotidiana di ogni italiano. Le tasse aumenteranno, mentre i servizi essenziali diminuiranno. Il sistema scolastico sarà sottoposto a una militarizzazione silenziosa: programmi di “resilienza” e “educazione digitale” che celano un controllo sempre più capillare sulle giovani generazioni.
    Le famiglie saranno al centro di un attacco che mira a spezzare l’unità e a instaurare una sorveglianza capillare, dal controllo sanitario obbligatorio a bonus sociali condizionati all’obbedienza digitale.
    La guerra del futuro non esploderà con armi convenzionali, ma con pandemie simulate, blackout mirati, cyberattacchi pilotati e campagne di disinformazione. Ogni emergenza servirà a giustificare misure di controllo più stringenti: dalla censura preventiva alla profilazione digitale.
    Nel 2035, questa guerra simulata diventerà realtà consolidata: un sistema di sorveglianza totale, una digitalizzazione integrale della vita, con il cittadino ridotto a pedina di un gioco globale che non perdona. E i media tacciono o minimizzano.
    Il messaggio ufficiale resta rassicurante: tutto è per il bene comune, per la pace, per la sicurezza. Ma dietro le quinte, la NATO si trasforma in un ordine autoritario mascherato da alleanza difensiva, perché l’Italia ha firmato un patto che la lega a un futuro di guerre, controlli e sacrifici. Lo ha fatto senza consultare i cittadini, senza un dibattito reale, senza trasparenza.
    Chi capisce oggi questo ha una responsabilità enorme: svegliarsi, informarsi, raccontare la verità. Perché domani potrebbe essere troppo tardi.

    Mauro Bertamè
    Mentre i telegiornali italiani mandavano in onda servizi su gossip e meteo, qualcosa di ben più grave veniva deciso lontano dai riflettori. I leader della NATO, con in testa il presidente americano Donald Trump, siglavano un accordo destinato a cambiare per sempre la vita di ogni cittadino europeo. Si tratta dell’impegno a portare la spesa militare al 5% del PIL entro il 2035; una cifra enorme che trasformerà inevitabilmente il bilancio pubblico, costringendo a tagli su welfare, sanità, scuola e servizi essenziali. Mentre la retorica ufficiale parla di “sicurezza” e “difesa”, la realtà è che questo patto rappresenta un giuramento di obbedienza al Nuovo Ordine Mondiale, un vincolo che obbliga l’Italia a investire miliardi nelle guerre del futuro. Nel summit, il Presidente Trump ha rivestito un ruolo chiave. Non più solo voce fuori dal coro, ma il volto autorevole che ha imposto il diktat agli alleati europei. Con minacce di dazi e pressioni serrate, ha costretto paesi come la Spagna a cedere, segnando il tono duro di un’alleanza sempre più militarizzata e meno democratica. La sua immagine da salvatore populista è servita a mascherare la realtà: Trump ha legittimato e accelerato la trasformazione della NATO in un apparato di potere globale, a cui l’Italia ha consegnato mani e piedi. Dal 2026, gli effetti di questo accordo si faranno sentire pesantemente nelle tasche e nella vita quotidiana di ogni italiano. Le tasse aumenteranno, mentre i servizi essenziali diminuiranno. Il sistema scolastico sarà sottoposto a una militarizzazione silenziosa: programmi di “resilienza” e “educazione digitale” che celano un controllo sempre più capillare sulle giovani generazioni. Le famiglie saranno al centro di un attacco che mira a spezzare l’unità e a instaurare una sorveglianza capillare, dal controllo sanitario obbligatorio a bonus sociali condizionati all’obbedienza digitale. La guerra del futuro non esploderà con armi convenzionali, ma con pandemie simulate, blackout mirati, cyberattacchi pilotati e campagne di disinformazione. Ogni emergenza servirà a giustificare misure di controllo più stringenti: dalla censura preventiva alla profilazione digitale. Nel 2035, questa guerra simulata diventerà realtà consolidata: un sistema di sorveglianza totale, una digitalizzazione integrale della vita, con il cittadino ridotto a pedina di un gioco globale che non perdona. E i media tacciono o minimizzano. Il messaggio ufficiale resta rassicurante: tutto è per il bene comune, per la pace, per la sicurezza. Ma dietro le quinte, la NATO si trasforma in un ordine autoritario mascherato da alleanza difensiva, perché l’Italia ha firmato un patto che la lega a un futuro di guerre, controlli e sacrifici. Lo ha fatto senza consultare i cittadini, senza un dibattito reale, senza trasparenza. Chi capisce oggi questo ha una responsabilità enorme: svegliarsi, informarsi, raccontare la verità. Perché domani potrebbe essere troppo tardi. Mauro Bertamè
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  • From Power Suits to Regal Lehenga: Bhumi Pednekar’s Standout Looks in The Royals Series

    When it comes to conquering the red carpet and the small screen, Bhumi Pednekar knows how to deliver looks that captivate us mid-scroll. Bhumi not only plays a part in the recent popular series The Royals but also becomes a fashion force, controlling every scene with great confidence, striking silhouettes and a wardrobe screaming royal aspirations. Read More - https://blog.indianweddingsaree.com/from-power-suits-to-regal-lehenga-bhumi-pednekars-standout-looks-in-the-royals-series
    From Power Suits to Regal Lehenga: Bhumi Pednekar’s Standout Looks in The Royals Series When it comes to conquering the red carpet and the small screen, Bhumi Pednekar knows how to deliver looks that captivate us mid-scroll. Bhumi not only plays a part in the recent popular series The Royals but also becomes a fashion force, controlling every scene with great confidence, striking silhouettes and a wardrobe screaming royal aspirations. Read More - https://blog.indianweddingsaree.com/from-power-suits-to-regal-lehenga-bhumi-pednekars-standout-looks-in-the-royals-series
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  • LA TRUFFA SUL CLIMA
    SI STA SVELANDO,
    E I GLOBALISTI SONO NELLA MERDA

    Il vicepresidente #JDVance ha appena detto ciò che milioni di persone sanno ma temono di dire:
    La “crisi climatica” non riguarda la salvezza del pianeta, ma il controllo delle persone.

    Chiudono le fattorie.
    Vietano le auto a benzina.

    Fanno blackout mentre volano su jet privati ​​verso Davos.
    E tutto questo mentre alimenta la tua paura e la chiama "scienza".

    Di cosa si tratta REALMENTE:
    Un tentativo di accaparramento di potere da mille miliardi di dollari avvolto nella propaganda ambientalista.

    Tu sei il carbonio che vogliono ridurre.
    Il vero obiettivo è la tua libertà, non la temperatura.
    NON ABBIAMO BISOGNO DI UN RESET.
    ABBIAMO BISOGNO DI UNA RIPULITA.

    Via Amerigo Lodovici

    THE CLIMATE SCAM
    IS EXPLORING,
    AND THE GLOBALISTS ARE IN THE ****

    Vice President #JDVance just said what millions of people know but are afraid to say:
    The “climate crisis” is not about saving the planet, it’s about controlling people.

    They close down farms.
    They ban gasoline-powered cars.

    They blackout while flying private jets to Davos.

    All this while stoking your fear and calling it “science.”

    What it’s REALLY about:
    A trillion dollar power grab wrapped in environmental propaganda.

    You are the carbon they want to reduce.
    The real goal is your freedom, not the temperature.
    WE DON’T NEED A RESET.
    WE NEED A CLEAN-UP.

    Via Amerigo Lodovici
    LA TRUFFA SUL CLIMA SI STA SVELANDO, E I GLOBALISTI SONO NELLA MERDA Il vicepresidente #JDVance ha appena detto ciò che milioni di persone sanno ma temono di dire: 🌍 La “crisi climatica” non riguarda la salvezza del pianeta, ma il controllo delle persone. 💸 Chiudono le fattorie. 🚫 Vietano le auto a benzina. 💡 Fanno blackout mentre volano su jet privati ​​verso Davos. E tutto questo mentre alimenta la tua paura e la chiama "scienza". 📢 Di cosa si tratta REALMENTE: Un tentativo di accaparramento di potere da mille miliardi di dollari avvolto nella propaganda ambientalista. Tu sei il carbonio che vogliono ridurre. 🔥 Il vero obiettivo è la tua libertà, non la temperatura. NON ABBIAMO BISOGNO DI UN RESET. ABBIAMO BISOGNO DI UNA RIPULITA. Via Amerigo Lodovici THE CLIMATE SCAM IS EXPLORING, AND THE GLOBALISTS ARE IN THE SHIT Vice President #JDVance just said what millions of people know but are afraid to say: 🌍 The “climate crisis” is not about saving the planet, it’s about controlling people. 💸 They close down farms. 🚫 They ban gasoline-powered cars. 💡 They blackout while flying private jets to Davos. All this while stoking your fear and calling it “science.” 📢 What it’s REALLY about: A trillion dollar power grab wrapped in environmental propaganda. You are the carbon they want to reduce. 🔥 The real goal is your freedom, not the temperature. WE DON’T NEED A RESET. WE NEED A CLEAN-UP. Via Amerigo Lodovici
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  • URBANISTOPOLI: LAVORATORI-CAPRI ESPIATORI, POLITICI INTOCCABILI (Com. Sind. l.300.1970)
    La bufera di articoli, video, inchieste, voci che si accavallano in questi giorni riguardanti le accresciute responsabilità e reati ascrivibili a tre colleghi con l’arresto ai domiciliari del nostro ex direttore Oggioni ha lasciato tutti i lavoratori del Comune di Milano interdetti. E’ necessario però, anche vista la ormai massiccia presenza di colleghi neoassunti dal 2018 ad oggi, che non conoscono gli antefatti riguardanti la nostra direzione, porre dei punti fermi che possano essere utilizzati da chiave di lettura a quanto sta succedendo alla Direzione Urbanistica, infaustamente ridenominata 'Rigenerazione Urbana'.
    #Fintincreduli
    Sentire nel consiglio comunale dello scorso lunedì i vertici dell’amministrazione definire ‘mele marce’ i colleghi indagati senza specificare chi, apre un interrogativo sulla decisione del Comune di non costituirsi parte civile nei procedimenti avviati, scelta che sembra essere confermata anche per il processo Park Tower di Crescenzago/Parco Lambro, ma non è chiaro se verrà mantenuta. A tal proposito giovedì scorso si è svolta una riunione lampo nell’androne del sesto piano, in cui il neodirettore Lippi si è detto disponibile a verificare tali affermazioni e a farci conoscere l’esito. Noi lavoratori, finora silenti sia attraverso i singoli che in merito a comunicati ufficiali delle Organizzazioni Sindacali, non possiamo però continuare a non rispondere allo stupore simulato, a quel finto ‘noi non sapevamo’ che accomuna molti dei responsabili decisionali dell’Edilizia e dell’Urbanistica degli ultimi 15 anni e la maggior parte dei giornalisti. Dove hanno vissuto costoro dal 2011 ad oggi? Se anche fossero dimostrate le accuse ai colleghi, evento tutto da verificare, si tratterebbe comunque di esecutori. Chi materialmente ha commesso un reato, non accorgendosi nemmeno che fosse tale. Ma quando verranno individuati i mandanti? Cioè i veri responsabili di quanto sta succedendo? Tra politici che hanno deliberato un PGT che non ha tenuto in nessuna considerazione le norme che vengono oggi contestate ai lavoratori, esponendoli a rischi erariali e legali esiziali. Tra i ‘tecnici’ presenti nelle 3 Giunte che si sono succedute dal mandato Pisapia-De Cesaris, tra cui annoveriamo avvocati di primo livello, docenti del Politecnico, architetti di fama internazionale. Molti di loro, inoltre, sono passati da un ruolo pubblico a funzioni private, molto spesso nei campi urbanistico, edilizio, costruttivo-finanziario, senza che nessuno abbia mai avuto nulla da obiettare. Sappiamo bene che i dipendenti, anche i dirigenti, non hanno poteri di libera scelta discrezionale ma si attivano su input di Sindaci, Assessori Direttori generali, cioè dei vertici dell’amministrazione. L’indirizzo è sempre frutto di scelte politiche, l’impulso decisionale viene dai vertici non promana da un lavoratore pur dirigente che sia. Per quale motivo indagini, opinione pubblica e campagne stampa puntano il dito sempre e solo contro gli esecutori, cioè l’anello debole della catena di comando?
    #CommissionePaesaggio & #ConfittidiInteresse
    I particolari più compromettenti che stanno emergendo dalle indagini sono concentrati soprattutto sulla Commissione per il paesaggio e i plurimi conflitti di interesse presenti al suo interno. Un organismo nominato dal Sindaco in cui emergono commistioni tanto evidenti che anche un ragazzino di prima media, inserendo i nomi dei componenti su google poteva individuarli, non da adesso ma da almeno 15 anni. Legami così evidenti che se le redazioni e i giornalisti che stanno pubblicando decine di pagine oggi, avessero approfondito prima, avrebbero potuto davvero evitare la figuraccia che sta ricadendo sugli incolpevoli dipendenti. Anche qui è necessario un approfondimento. Il garante dell’anticorruzione del Comune di Milano dov’era quando mariti e mogli si scambiavano i ruoli di presentatore e giudice delle pratiche inoltrate? Dove quando architetti con decine di pratiche in corso nella stessa città, erano chiamati a decidere di pratiche simili di colleghi e soci? Che tipo di indipendenza può avere un organo composto da ingegneri e architetti coinvolti per interessi propri nelle pratiche edilizie, presentate da altri architetti e ingegneri che devono valutare sotto profili ampiamente discrezionali? E soprattutto, come può un dirigente che ha svolto questo ruolo per anni dentro l’edilizia del Comune di Milano, diventare membro della Commissione per il Paesaggio senza che nessuno dei responsabili dei controlli interni del Comune di Milano, nessun dei 46 consiglieri comunali, nessuno degli 8 assessori in Giunta, abbia avuto delle note da opporre quantomeno di opportunità.
    #Municipi: chi li ha visti?
    Ma veniamo anche ai Municipi visto che dal territorio provengono il 90% degli esposti collettivi che hanno portato la Procura ad approfondimenti che durano ormai da oltre due anni, come successo per i palazzoni bordo Parco delle cave le residenze Lac di via Cancano a Baggio (in foto). Il neonato regolamento di Municipio nonostante le roboanti dichiarazioni al momento della sua creazione non ha prodotto nessun correttivo in tema urbanistico. Sarebbe bastato rendere pubbliche e con un calendario diffuso le sedute della Commissione del paesaggio quando chiamata a decidere su progetti molto impattanti sulla vita dei quartieri e dei suoi abitanti, legando maggiormente il parere del rappresentante del Municipio alla decisione finale. Provocando una partecipazione vera dei cittadini interessati, capace di evidenziare quell’opposizione che si è poi scaricata nelle cancellerie del tribunale inguaiando i dipendenti comunali. Invece no, anche in questo caso il rappresentante del Municipio eletto dai cittadini non ha nessun potere in commissione. Anche in questo caso la responsabilità ultima di interventi che vengono contestati da comitati e cittadini ricade per la vulgata comune sui lavoratori. Quasi fossimo noi a produrre fotomontaggi e render amazzonici, pieni di alberi di alto fusto e verde pubblicati per anni dai giornali e siti ‘amici’ del Comune (da Repubblica, a Urban Files a Corriere) e megafonati dall’ufficio stampa a nascondere alti palazzoni e imbarazzanti volumetrie che emergono puntualmente alla fine dei cantieri, spesso provocando l’indignazione dei residenti.
    #LeResponsabilità del Comune
    In due anni e mezzo di articoli sui giornali, servizi dei tg e approfondimenti, il Comune di Milano nonostante i solleciti durante gli incontri con le organizzazioni sindacali, non ha svolto nessuna campagna di informazione, nessun comunicato che potesse render chiari cosa sia una SCIA o una SCIA alternativa al permesso di costruire, contribuendo col suo silenzio a ingenerare tra l’opinione pubblica il dubbio, il sospetto e le accuse di corruzione che ormai ci coinvolgono tutti, facendo venir meno l’autorevolezza non di qualche mela marcia come dichiarato dai vertici, ma di tutta la direzione Urbanistica con effetti letali sui lavoratori più esposti.
    La denuncia per diffamazione al giornalista Gianni Barbacetto deliberata dalla Giunta inoltre, non ha fatto altro che far moltiplicare l'attenzione sui casi, aumentando articoli, servizi televisivi e approfondimenti, oltre a rappresentare una inopportuna ammissione di colpa.
    Il mancato spostamento degli indagati dai loro uffici, come richiederebbe un minimo di buonsenso, oltre a rappresentare un rischio per tutti i 14 colleghi coinvolti ha avuto il pessimo risultato di aver peggiorato la situazione per due di loro, Carla Barone e Andrea Viaroli, che ora rischiano l'interdizione dai pubblici uffici.
    Non siamo noi dipendenti che abbiamo scritto sul d.p.r. 380.2001 e sulla l.r. 12.2005 che la demolizione e ricostruzione integrale di un edificio con forme, altezze e sagome diverse possa essere considerata una ristrutturazione, con un risparmio del 68% di oneri rispetto alla nuova costruzione. Così come non siamo noi lavoratori a non aver previsto nel PGT delle norme che impedissero, come invece è successo di fianco al parco Lambro e al Parco delle Cave, di edificare palazzi altri più di 60 metri di fronte a un Parco pubblico togliendo aria, luce e vedute alla fruizione pubblica senza nemmeno inoltrare una pec al presidente del Consiglio Comunale. Non siamo noi lavoratori ad aver prima promosso addirittura con convegni e poi esaltato l’idea della ‘Città che sale’ così osteggiata da comitati cittadini e magistrati, ma siamo solo colpevoli di aver firmato per lavoro atti che dessero sostanza a questo input, una scelta che lo ripetiamo è sempre politica. Così come non siamo noi ad aver previsto che le coperture di box ed edifici sotterranei andassero computate nel ‘verde’ quasi che fossero boschi e non semplice verde estetico di nessun valore ecosistemico o naturalistico. Non siamo stati noi neppure a escludere nei calcoli sulle volumetrie massime da edificare, Housing sociale e funzioni simili, come sta succedendo nel cantiere di via dei Rospigliosi a San Siro, quasi che i palazzoni con quella destinazione d’uso fossero trasparenti e lasciassero passare l’aria, la luce indispensabili per il rispetto dei quartieri e degli abitanti che hanno la sfortuna di viverci accanto.
    Non possiamo sapere come si evolveranno le indagini ma è importante definire in maniera precisa le responsabilità.
    Quando verranno indagati e chiamati a processo i decisori?
    URBANISTOPOLI: LAVORATORI-CAPRI ESPIATORI, POLITICI INTOCCABILI (Com. Sind. l.300.1970) La bufera di articoli, video, inchieste, voci che si accavallano in questi giorni riguardanti le accresciute responsabilità e reati ascrivibili a tre colleghi con l’arresto ai domiciliari del nostro ex direttore Oggioni ha lasciato tutti i lavoratori del Comune di Milano interdetti. E’ necessario però, anche vista la ormai massiccia presenza di colleghi neoassunti dal 2018 ad oggi, che non conoscono gli antefatti riguardanti la nostra direzione, porre dei punti fermi che possano essere utilizzati da chiave di lettura a quanto sta succedendo alla Direzione Urbanistica, infaustamente ridenominata 'Rigenerazione Urbana'. #Fintincreduli Sentire nel consiglio comunale dello scorso lunedì i vertici dell’amministrazione definire ‘mele marce’ i colleghi indagati senza specificare chi, apre un interrogativo sulla decisione del Comune di non costituirsi parte civile nei procedimenti avviati, scelta che sembra essere confermata anche per il processo Park Tower di Crescenzago/Parco Lambro, ma non è chiaro se verrà mantenuta. A tal proposito giovedì scorso si è svolta una riunione lampo nell’androne del sesto piano, in cui il neodirettore Lippi si è detto disponibile a verificare tali affermazioni e a farci conoscere l’esito. Noi lavoratori, finora silenti sia attraverso i singoli che in merito a comunicati ufficiali delle Organizzazioni Sindacali, non possiamo però continuare a non rispondere allo stupore simulato, a quel finto ‘noi non sapevamo’ che accomuna molti dei responsabili decisionali dell’Edilizia e dell’Urbanistica degli ultimi 15 anni e la maggior parte dei giornalisti. Dove hanno vissuto costoro dal 2011 ad oggi? Se anche fossero dimostrate le accuse ai colleghi, evento tutto da verificare, si tratterebbe comunque di esecutori. Chi materialmente ha commesso un reato, non accorgendosi nemmeno che fosse tale. Ma quando verranno individuati i mandanti? Cioè i veri responsabili di quanto sta succedendo? Tra politici che hanno deliberato un PGT che non ha tenuto in nessuna considerazione le norme che vengono oggi contestate ai lavoratori, esponendoli a rischi erariali e legali esiziali. Tra i ‘tecnici’ presenti nelle 3 Giunte che si sono succedute dal mandato Pisapia-De Cesaris, tra cui annoveriamo avvocati di primo livello, docenti del Politecnico, architetti di fama internazionale. Molti di loro, inoltre, sono passati da un ruolo pubblico a funzioni private, molto spesso nei campi urbanistico, edilizio, costruttivo-finanziario, senza che nessuno abbia mai avuto nulla da obiettare. Sappiamo bene che i dipendenti, anche i dirigenti, non hanno poteri di libera scelta discrezionale ma si attivano su input di Sindaci, Assessori Direttori generali, cioè dei vertici dell’amministrazione. L’indirizzo è sempre frutto di scelte politiche, l’impulso decisionale viene dai vertici non promana da un lavoratore pur dirigente che sia. Per quale motivo indagini, opinione pubblica e campagne stampa puntano il dito sempre e solo contro gli esecutori, cioè l’anello debole della catena di comando? #CommissionePaesaggio & #ConfittidiInteresse I particolari più compromettenti che stanno emergendo dalle indagini sono concentrati soprattutto sulla Commissione per il paesaggio e i plurimi conflitti di interesse presenti al suo interno. Un organismo nominato dal Sindaco in cui emergono commistioni tanto evidenti che anche un ragazzino di prima media, inserendo i nomi dei componenti su google poteva individuarli, non da adesso ma da almeno 15 anni. Legami così evidenti che se le redazioni e i giornalisti che stanno pubblicando decine di pagine oggi, avessero approfondito prima, avrebbero potuto davvero evitare la figuraccia che sta ricadendo sugli incolpevoli dipendenti. Anche qui è necessario un approfondimento. Il garante dell’anticorruzione del Comune di Milano dov’era quando mariti e mogli si scambiavano i ruoli di presentatore e giudice delle pratiche inoltrate? Dove quando architetti con decine di pratiche in corso nella stessa città, erano chiamati a decidere di pratiche simili di colleghi e soci? Che tipo di indipendenza può avere un organo composto da ingegneri e architetti coinvolti per interessi propri nelle pratiche edilizie, presentate da altri architetti e ingegneri che devono valutare sotto profili ampiamente discrezionali? E soprattutto, come può un dirigente che ha svolto questo ruolo per anni dentro l’edilizia del Comune di Milano, diventare membro della Commissione per il Paesaggio senza che nessuno dei responsabili dei controlli interni del Comune di Milano, nessun dei 46 consiglieri comunali, nessuno degli 8 assessori in Giunta, abbia avuto delle note da opporre quantomeno di opportunità. #Municipi: chi li ha visti? Ma veniamo anche ai Municipi visto che dal territorio provengono il 90% degli esposti collettivi che hanno portato la Procura ad approfondimenti che durano ormai da oltre due anni, come successo per i palazzoni bordo Parco delle cave le residenze Lac di via Cancano a Baggio (in foto). Il neonato regolamento di Municipio nonostante le roboanti dichiarazioni al momento della sua creazione non ha prodotto nessun correttivo in tema urbanistico. Sarebbe bastato rendere pubbliche e con un calendario diffuso le sedute della Commissione del paesaggio quando chiamata a decidere su progetti molto impattanti sulla vita dei quartieri e dei suoi abitanti, legando maggiormente il parere del rappresentante del Municipio alla decisione finale. Provocando una partecipazione vera dei cittadini interessati, capace di evidenziare quell’opposizione che si è poi scaricata nelle cancellerie del tribunale inguaiando i dipendenti comunali. Invece no, anche in questo caso il rappresentante del Municipio eletto dai cittadini non ha nessun potere in commissione. Anche in questo caso la responsabilità ultima di interventi che vengono contestati da comitati e cittadini ricade per la vulgata comune sui lavoratori. Quasi fossimo noi a produrre fotomontaggi e render amazzonici, pieni di alberi di alto fusto e verde pubblicati per anni dai giornali e siti ‘amici’ del Comune (da Repubblica, a Urban Files a Corriere) e megafonati dall’ufficio stampa a nascondere alti palazzoni e imbarazzanti volumetrie che emergono puntualmente alla fine dei cantieri, spesso provocando l’indignazione dei residenti. #LeResponsabilità del Comune In due anni e mezzo di articoli sui giornali, servizi dei tg e approfondimenti, il Comune di Milano nonostante i solleciti durante gli incontri con le organizzazioni sindacali, non ha svolto nessuna campagna di informazione, nessun comunicato che potesse render chiari cosa sia una SCIA o una SCIA alternativa al permesso di costruire, contribuendo col suo silenzio a ingenerare tra l’opinione pubblica il dubbio, il sospetto e le accuse di corruzione che ormai ci coinvolgono tutti, facendo venir meno l’autorevolezza non di qualche mela marcia come dichiarato dai vertici, ma di tutta la direzione Urbanistica con effetti letali sui lavoratori più esposti. La denuncia per diffamazione al giornalista Gianni Barbacetto deliberata dalla Giunta inoltre, non ha fatto altro che far moltiplicare l'attenzione sui casi, aumentando articoli, servizi televisivi e approfondimenti, oltre a rappresentare una inopportuna ammissione di colpa. Il mancato spostamento degli indagati dai loro uffici, come richiederebbe un minimo di buonsenso, oltre a rappresentare un rischio per tutti i 14 colleghi coinvolti ha avuto il pessimo risultato di aver peggiorato la situazione per due di loro, Carla Barone e Andrea Viaroli, che ora rischiano l'interdizione dai pubblici uffici. Non siamo noi dipendenti che abbiamo scritto sul d.p.r. 380.2001 e sulla l.r. 12.2005 che la demolizione e ricostruzione integrale di un edificio con forme, altezze e sagome diverse possa essere considerata una ristrutturazione, con un risparmio del 68% di oneri rispetto alla nuova costruzione. Così come non siamo noi lavoratori a non aver previsto nel PGT delle norme che impedissero, come invece è successo di fianco al parco Lambro e al Parco delle Cave, di edificare palazzi altri più di 60 metri di fronte a un Parco pubblico togliendo aria, luce e vedute alla fruizione pubblica senza nemmeno inoltrare una pec al presidente del Consiglio Comunale. Non siamo noi lavoratori ad aver prima promosso addirittura con convegni e poi esaltato l’idea della ‘Città che sale’ così osteggiata da comitati cittadini e magistrati, ma siamo solo colpevoli di aver firmato per lavoro atti che dessero sostanza a questo input, una scelta che lo ripetiamo è sempre politica. Così come non siamo noi ad aver previsto che le coperture di box ed edifici sotterranei andassero computate nel ‘verde’ quasi che fossero boschi e non semplice verde estetico di nessun valore ecosistemico o naturalistico. Non siamo stati noi neppure a escludere nei calcoli sulle volumetrie massime da edificare, Housing sociale e funzioni simili, come sta succedendo nel cantiere di via dei Rospigliosi a San Siro, quasi che i palazzoni con quella destinazione d’uso fossero trasparenti e lasciassero passare l’aria, la luce indispensabili per il rispetto dei quartieri e degli abitanti che hanno la sfortuna di viverci accanto. Non possiamo sapere come si evolveranno le indagini ma è importante definire in maniera precisa le responsabilità. Quando verranno indagati e chiamati a processo i decisori?
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  • In the fast-evolving healthcare industry, the demand for skilled hospital administrators is at an all-time high. Hospital administration is crucial for the efficient functioning of healthcare institutions, ensuring that they provide the best patient care while maintaining high standards of management, legal compliance, financial stability, and operational efficiency. At IMS Business School in Kerala, specialized hospital administration courses are designed to equip students with the essential knowledge and practical skills needed for a successful career in healthcare management. These courses blend theoretical learning with real-world experience, ensuring that graduates are fully prepared to meet the demands of this dynamic and challenging sector.

    Curriculum Overview
    IMS Business School offers comprehensive hospital administration courses that cover a wide array of essential topics required for effective management of healthcare facilities. These courses are carefully structured to provide students with an in-depth understanding of hospital operations, financial management, healthcare policies, quality assurance, human resource management, and much more. The curriculum is meticulously crafted to incorporate the latest industry trends, healthcare reforms, and technological advancements, ensuring that students are well-equipped to thrive in the ever-changing healthcare landscape.

    Some of the key topics included in the curriculum are:

    Healthcare Policies: Understanding the structure, policies, and regulations governing the healthcare sector is essential for effective administration. Students explore both national and international healthcare systems, the challenges they face, and how policies influence healthcare delivery.

    Hospital Operations: The courses provide in-depth insights into the day-to-day management of hospitals, including workflow optimization, resource allocation, and operational efficiency. Students learn how to manage the entire hospital system, from patient admissions to discharges, while ensuring high-quality service delivery.

    Financial Management in Healthcare: A crucial aspect of hospital administration, financial management covers budgeting, financial planning, revenue cycle management, and cost control. Hospital administrators need to ensure that the facility operates within budget while providing the best possible care for patients.

    Healthcare Information Systems: With technology playing a key role in modern healthcare, students gain hands-on experience with healthcare management software, electronic health records (EHRs), and telemedicine systems that are essential for enhancing patient care, improving communication, and streamlining administrative tasks.

    Quality Assurance: Hospital administrators must ensure that their institutions comply with the highest quality standards in healthcare. Students learn to implement quality control programs, measure performance indicators, and continually improve service delivery through systems like Six Sigma and Lean management.

    Human Resource Management: One of the most important components of hospital administration is managing the workforce. Students delve into recruitment, training, performance management, and labor relations, focusing on how to build a motivated and effective healthcare team.

    Hands-On Learning and Real-World Experience
    IMS Business School ensures that students gain practical experience in addition to their theoretical knowledge. Through internships and training programs at leading hospitals and healthcare institutions in Kochi, students are given the opportunity to work in real-world healthcare settings. This hands-on experience is invaluable in developing the practical skills required to manage hospital operations effectively.

    By working alongside seasoned professionals in a hospital environment, students can apply their classroom learning to practical challenges, such as patient care coordination, managing healthcare teams, and implementing quality improvement programs. These internships also allow students to build professional networks, gain industry insights, and establish connections that can be beneficial throughout their careers.

    Guest Lectures and Industry Exposure
    IMS Business School frequently organizes guest lectures, seminars, and workshops with prominent figures from the healthcare industry. These events provide students with exposure to the latest trends in hospital administration, healthcare policies, and technological advancements. By learning from experienced professionals and thought leaders, students get a broader perspective on the healthcare sector and understand its evolving challenges and opportunities.

    In addition, the school hosts industry events and conferences where students can interact with top-tier healthcare administrators, medical professionals, and healthcare executives. These events are an excellent opportunity for students to learn about the future of healthcare, network with potential employers, and stay updated with industry innovations.

    The Importance of Hospital Administration Courses (https://imsgroupofinstitutions.com/digital-marketing-courses/
    Hospital administration courses are designed to meet the growing demand for professionals who can effectively manage healthcare institutions and ensure high-quality patient care. The importance of these courses cannot be overstated, as healthcare administrators play a pivotal role in the success of hospitals and healthcare systems. Here are several reasons why hospital administration courses are vital:

    1. Enhancing Healthcare Management
    Hospital administration courses offer in-depth knowledge of healthcare management principles, including planning, organizing, staffing, and controlling hospital operations. Effective management is directly tied to the quality of patient care, as administrators make critical decisions that impact hospital efficiency and patient outcomes. Students are taught to manage the hospital’s resources efficiently while ensuring that patients receive the highest standard of care.

    2. Ensuring Compliance with Healthcare Regulations
    The healthcare industry is one of the most heavily regulated sectors worldwide. Administrators must stay abreast of laws and regulations set by government bodies and health authorities. Hospital administration courses teach students about compliance issues, including patient rights, confidentiality, and adherence to regulatory standards. Understanding these legal requirements helps administrators mitigate legal risks, maintain ethical practices, and ensure that healthcare facilities operate within the bounds of the law.

    3. Financial Management and Resource Allocation
    Financial management is crucial in any business, and hospitals are no exception. Hospital administrators are responsible for managing budgets, ensuring financial stability, reducing operational costs, and making sound financial decisions that do not compromise patient care. Courses in hospital administration provide students with the knowledge of healthcare economics, accounting, and financial analysis, empowering them to make informed decisions that support the financial health of the organization.

    4. Improving Patient Care and Satisfaction
    One of the most critical objectives of hospital administration is to ensure high-quality patient care. Students in hospital administration courses learn how to implement patient-centered care models, improve communication within healthcare teams, and streamline operations to enhance the overall patient experience. Administrators are taught how to develop strategies that improve patient satisfaction, reduce wait times, and ensure positive health outcomes.

    5. Human Resource Management and Workforce Optimization
    Hospitals rely on highly skilled and dedicated professionals to provide exceptional care. Hospital administration courses focus on human resource management, teaching students how to recruit, train, and retain a talented workforce. By fostering a supportive work environment and ensuring effective performance management, hospital administrators help build cohesive teams that work together to deliver top-notch patient care.

    6. Leadership and Strategic Planning
    Effective leadership is a hallmark of successful hospital administration. Hospital administrators are responsible for setting the strategic direction of their institutions and making decisions that align with organizational goals. Hospital administration courses equip students with leadership and management skills, including decision-making, strategic planning, problem-solving, and crisis management. These skills are critical for guiding hospitals through change, adapting to new technologies, and responding to shifts in patient demographics or healthcare policies.

    7. Integration of Technology in Healthcare
    Technology plays a transformative role in healthcare today. Hospital administration courses provide students with the skills to manage healthcare information systems, including electronic health records (EHRs), telemedicine platforms, and health management software. Administrators learn how to harness technology to improve patient care, protect data security, and streamline hospital processes, thereby enhancing overall efficiency.

    8. Crisis Management and Emergency Preparedness
    Hospitals must be equipped to handle emergencies such as natural disasters, pandemics, or mass casualty events. Hospital administration courses teach students how to develop emergency preparedness plans, allocate resources during crises, and ensure the continuity of care in challenging situations. With proper training, administrators can lead their hospitals through emergencies, safeguarding both patients and staff.


    In the fast-evolving healthcare industry, the demand for skilled hospital administrators is at an all-time high. Hospital administration is crucial for the efficient functioning of healthcare institutions, ensuring that they provide the best patient care while maintaining high standards of management, legal compliance, financial stability, and operational efficiency. At IMS Business School in Kerala, specialized hospital administration courses are designed to equip students with the essential knowledge and practical skills needed for a successful career in healthcare management. These courses blend theoretical learning with real-world experience, ensuring that graduates are fully prepared to meet the demands of this dynamic and challenging sector. Curriculum Overview IMS Business School offers comprehensive hospital administration courses that cover a wide array of essential topics required for effective management of healthcare facilities. These courses are carefully structured to provide students with an in-depth understanding of hospital operations, financial management, healthcare policies, quality assurance, human resource management, and much more. The curriculum is meticulously crafted to incorporate the latest industry trends, healthcare reforms, and technological advancements, ensuring that students are well-equipped to thrive in the ever-changing healthcare landscape. Some of the key topics included in the curriculum are: Healthcare Policies: Understanding the structure, policies, and regulations governing the healthcare sector is essential for effective administration. Students explore both national and international healthcare systems, the challenges they face, and how policies influence healthcare delivery. Hospital Operations: The courses provide in-depth insights into the day-to-day management of hospitals, including workflow optimization, resource allocation, and operational efficiency. Students learn how to manage the entire hospital system, from patient admissions to discharges, while ensuring high-quality service delivery. Financial Management in Healthcare: A crucial aspect of hospital administration, financial management covers budgeting, financial planning, revenue cycle management, and cost control. Hospital administrators need to ensure that the facility operates within budget while providing the best possible care for patients. Healthcare Information Systems: With technology playing a key role in modern healthcare, students gain hands-on experience with healthcare management software, electronic health records (EHRs), and telemedicine systems that are essential for enhancing patient care, improving communication, and streamlining administrative tasks. Quality Assurance: Hospital administrators must ensure that their institutions comply with the highest quality standards in healthcare. Students learn to implement quality control programs, measure performance indicators, and continually improve service delivery through systems like Six Sigma and Lean management. Human Resource Management: One of the most important components of hospital administration is managing the workforce. Students delve into recruitment, training, performance management, and labor relations, focusing on how to build a motivated and effective healthcare team. Hands-On Learning and Real-World Experience IMS Business School ensures that students gain practical experience in addition to their theoretical knowledge. Through internships and training programs at leading hospitals and healthcare institutions in Kochi, students are given the opportunity to work in real-world healthcare settings. This hands-on experience is invaluable in developing the practical skills required to manage hospital operations effectively. By working alongside seasoned professionals in a hospital environment, students can apply their classroom learning to practical challenges, such as patient care coordination, managing healthcare teams, and implementing quality improvement programs. These internships also allow students to build professional networks, gain industry insights, and establish connections that can be beneficial throughout their careers. Guest Lectures and Industry Exposure IMS Business School frequently organizes guest lectures, seminars, and workshops with prominent figures from the healthcare industry. These events provide students with exposure to the latest trends in hospital administration, healthcare policies, and technological advancements. By learning from experienced professionals and thought leaders, students get a broader perspective on the healthcare sector and understand its evolving challenges and opportunities. 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Enhancing Healthcare Management Hospital administration courses offer in-depth knowledge of healthcare management principles, including planning, organizing, staffing, and controlling hospital operations. Effective management is directly tied to the quality of patient care, as administrators make critical decisions that impact hospital efficiency and patient outcomes. Students are taught to manage the hospital’s resources efficiently while ensuring that patients receive the highest standard of care. 2. Ensuring Compliance with Healthcare Regulations The healthcare industry is one of the most heavily regulated sectors worldwide. Administrators must stay abreast of laws and regulations set by government bodies and health authorities. Hospital administration courses teach students about compliance issues, including patient rights, confidentiality, and adherence to regulatory standards. Understanding these legal requirements helps administrators mitigate legal risks, maintain ethical practices, and ensure that healthcare facilities operate within the bounds of the law. 3. Financial Management and Resource Allocation Financial management is crucial in any business, and hospitals are no exception. Hospital administrators are responsible for managing budgets, ensuring financial stability, reducing operational costs, and making sound financial decisions that do not compromise patient care. Courses in hospital administration provide students with the knowledge of healthcare economics, accounting, and financial analysis, empowering them to make informed decisions that support the financial health of the organization. 4. Improving Patient Care and Satisfaction One of the most critical objectives of hospital administration is to ensure high-quality patient care. Students in hospital administration courses learn how to implement patient-centered care models, improve communication within healthcare teams, and streamline operations to enhance the overall patient experience. Administrators are taught how to develop strategies that improve patient satisfaction, reduce wait times, and ensure positive health outcomes. 5. Human Resource Management and Workforce Optimization Hospitals rely on highly skilled and dedicated professionals to provide exceptional care. Hospital administration courses focus on human resource management, teaching students how to recruit, train, and retain a talented workforce. By fostering a supportive work environment and ensuring effective performance management, hospital administrators help build cohesive teams that work together to deliver top-notch patient care. 6. Leadership and Strategic Planning Effective leadership is a hallmark of successful hospital administration. Hospital administrators are responsible for setting the strategic direction of their institutions and making decisions that align with organizational goals. Hospital administration courses equip students with leadership and management skills, including decision-making, strategic planning, problem-solving, and crisis management. These skills are critical for guiding hospitals through change, adapting to new technologies, and responding to shifts in patient demographics or healthcare policies. 7. Integration of Technology in Healthcare Technology plays a transformative role in healthcare today. Hospital administration courses provide students with the skills to manage healthcare information systems, including electronic health records (EHRs), telemedicine platforms, and health management software. Administrators learn how to harness technology to improve patient care, protect data security, and streamline hospital processes, thereby enhancing overall efficiency. 8. 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  • Automotive Fuel Injection Systems Market Analysis by Size, Share, Growth, Trends, Opportunities and Forecast (2022-2028)

    The Automotive Fuel Injection Systems Market is expected to grow at a steady rate of around 6% during the forecast period. Automotive fuel injection systems are a system that mixes the appropriate air and fuel in the internal combustion engine through pressure from a pump. Moreover, this system helps in improving engine efficiency and reducing exhaust emissions.

    For a detailed analysis of the Global Automotive Fuel Injection Systems Market browses through https://univdatos.com/reports/automotive-fuel-injection-systems-market

    · Based on components, the market is segmented into electronic control units (ECU), fuel injectors, pressure regulators, and others. The electronic control unit is to witness lucrative growth in this market. The electronic control unit is an embedded system in automotive electronics that controls one or more of the electrical systems or subsystems in a car or other motor vehicle. Factors like maintaining fuel injection, cabin temperature, and controlling braking and suspension are driving the growth of the market.

    Contact Us:

    UnivDatos Market Insights

    Contact Number - +19787330253

    Email - contact@univdatos.com

    Website - www.univdatos.com

    Linkedin- https://www.linkedin.com/company/univ-datos-market-insight/mycompany/
    Automotive Fuel Injection Systems Market Analysis by Size, Share, Growth, Trends, Opportunities and Forecast (2022-2028) The Automotive Fuel Injection Systems Market is expected to grow at a steady rate of around 6% during the forecast period. Automotive fuel injection systems are a system that mixes the appropriate air and fuel in the internal combustion engine through pressure from a pump. Moreover, this system helps in improving engine efficiency and reducing exhaust emissions. For a detailed analysis of the Global Automotive Fuel Injection Systems Market browses through https://univdatos.com/reports/automotive-fuel-injection-systems-market · Based on components, the market is segmented into electronic control units (ECU), fuel injectors, pressure regulators, and others. The electronic control unit is to witness lucrative growth in this market. The electronic control unit is an embedded system in automotive electronics that controls one or more of the electrical systems or subsystems in a car or other motor vehicle. Factors like maintaining fuel injection, cabin temperature, and controlling braking and suspension are driving the growth of the market. Contact Us: UnivDatos Market Insights Contact Number - +19787330253 Email - contact@univdatos.com Website - www.univdatos.com Linkedin- https://www.linkedin.com/company/univ-datos-market-insight/mycompany/
    UNIVDATOS.COM
    Automotive Fuel Injection Systems Market: Current Analysis and Forecast (2022-2028)
    Emphasis on Components (Electronic Control Units (ECU), Fuel Injectors, Pressure Regulators, and Others); Vehicle Type (Passenger Cars, Light Commercial Vehicle, and Heavy Commercial Vehicle); Fuel Type (Gasoline and Diesel); Region/Country
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