• Meloni "L'arma nucleare in mano all'Iran una minaccia per tutti noi"
    ROMA (ITALPRESS) - "Noi sappiamo che oggi c'è una minaccia e che bisogna lavorare per disinnescarla. Siamo tutti convinti che vada disinnescata con delle negoziazioni, ma un tentativo è stato fatto e purtroppo non si è arrivati al risultato". Così la premier Giorgia Meloni, parlando del conflitto tra Iran e Israele al termine del G7 in Canada, rispondendo a chi le chiedeva un commento sulle parole del cancelliere Friedrich Merz, secondo cui Israele "sta facendo il lavoro sporco per tutti noi". "Penso che sia possibile oggi - aggiunge - uno scenario diverso in cui si arriva a delle negoziazioni e si arriva all'obiettivo che tutti condividiamo, che è la rinuncia da parte dell'Iran a essere una potenza nucleare. Sono d'accordo sul fatto - aggiunge - che l'Iran come potenza nucleare non sarebbe una minaccia solamente per Israele, sarebbe una minaccia anche per tutti noi".

    https://www.youtube.com/watch?v=D14k40w5zjM
    Meloni "L'arma nucleare in mano all'Iran una minaccia per tutti noi" ROMA (ITALPRESS) - "Noi sappiamo che oggi c'è una minaccia e che bisogna lavorare per disinnescarla. Siamo tutti convinti che vada disinnescata con delle negoziazioni, ma un tentativo è stato fatto e purtroppo non si è arrivati al risultato". Così la premier Giorgia Meloni, parlando del conflitto tra Iran e Israele al termine del G7 in Canada, rispondendo a chi le chiedeva un commento sulle parole del cancelliere Friedrich Merz, secondo cui Israele "sta facendo il lavoro sporco per tutti noi". "Penso che sia possibile oggi - aggiunge - uno scenario diverso in cui si arriva a delle negoziazioni e si arriva all'obiettivo che tutti condividiamo, che è la rinuncia da parte dell'Iran a essere una potenza nucleare. Sono d'accordo sul fatto - aggiunge - che l'Iran come potenza nucleare non sarebbe una minaccia solamente per Israele, sarebbe una minaccia anche per tutti noi". https://www.youtube.com/watch?v=D14k40w5zjM
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  • Mentre i telegiornali italiani mandavano in onda servizi su gossip e meteo, qualcosa di ben più grave veniva deciso lontano dai riflettori. I leader della NATO, con in testa il presidente americano Donald Trump, siglavano un accordo destinato a cambiare per sempre la vita di ogni cittadino europeo. Si tratta dell’impegno a portare la spesa militare al 5% del PIL entro il 2035; una cifra enorme che trasformerà inevitabilmente il bilancio pubblico, costringendo a tagli su welfare, sanità, scuola e servizi essenziali. Mentre la retorica ufficiale parla di “sicurezza” e “difesa”, la realtà è che questo patto rappresenta un giuramento di obbedienza al Nuovo Ordine Mondiale, un vincolo che obbliga l’Italia a investire miliardi nelle guerre del futuro.
    Nel summit, il Presidente Trump ha rivestito un ruolo chiave. Non più solo voce fuori dal coro, ma il volto autorevole che ha imposto il diktat agli alleati europei. Con minacce di dazi e pressioni serrate, ha costretto paesi come la Spagna a cedere, segnando il tono duro di un’alleanza sempre più militarizzata e meno democratica. La sua immagine da salvatore populista è servita a mascherare la realtà: Trump ha legittimato e accelerato la trasformazione della NATO in un apparato di potere globale, a cui l’Italia ha consegnato mani e piedi.
    Dal 2026, gli effetti di questo accordo si faranno sentire pesantemente nelle tasche e nella vita quotidiana di ogni italiano. Le tasse aumenteranno, mentre i servizi essenziali diminuiranno. Il sistema scolastico sarà sottoposto a una militarizzazione silenziosa: programmi di “resilienza” e “educazione digitale” che celano un controllo sempre più capillare sulle giovani generazioni.
    Le famiglie saranno al centro di un attacco che mira a spezzare l’unità e a instaurare una sorveglianza capillare, dal controllo sanitario obbligatorio a bonus sociali condizionati all’obbedienza digitale.
    La guerra del futuro non esploderà con armi convenzionali, ma con pandemie simulate, blackout mirati, cyberattacchi pilotati e campagne di disinformazione. Ogni emergenza servirà a giustificare misure di controllo più stringenti: dalla censura preventiva alla profilazione digitale.
    Nel 2035, questa guerra simulata diventerà realtà consolidata: un sistema di sorveglianza totale, una digitalizzazione integrale della vita, con il cittadino ridotto a pedina di un gioco globale che non perdona. E i media tacciono o minimizzano.
    Il messaggio ufficiale resta rassicurante: tutto è per il bene comune, per la pace, per la sicurezza. Ma dietro le quinte, la NATO si trasforma in un ordine autoritario mascherato da alleanza difensiva, perché l’Italia ha firmato un patto che la lega a un futuro di guerre, controlli e sacrifici. Lo ha fatto senza consultare i cittadini, senza un dibattito reale, senza trasparenza.
    Chi capisce oggi questo ha una responsabilità enorme: svegliarsi, informarsi, raccontare la verità. Perché domani potrebbe essere troppo tardi.

    Mauro Bertamè
    Mentre i telegiornali italiani mandavano in onda servizi su gossip e meteo, qualcosa di ben più grave veniva deciso lontano dai riflettori. I leader della NATO, con in testa il presidente americano Donald Trump, siglavano un accordo destinato a cambiare per sempre la vita di ogni cittadino europeo. Si tratta dell’impegno a portare la spesa militare al 5% del PIL entro il 2035; una cifra enorme che trasformerà inevitabilmente il bilancio pubblico, costringendo a tagli su welfare, sanità, scuola e servizi essenziali. Mentre la retorica ufficiale parla di “sicurezza” e “difesa”, la realtà è che questo patto rappresenta un giuramento di obbedienza al Nuovo Ordine Mondiale, un vincolo che obbliga l’Italia a investire miliardi nelle guerre del futuro. Nel summit, il Presidente Trump ha rivestito un ruolo chiave. Non più solo voce fuori dal coro, ma il volto autorevole che ha imposto il diktat agli alleati europei. Con minacce di dazi e pressioni serrate, ha costretto paesi come la Spagna a cedere, segnando il tono duro di un’alleanza sempre più militarizzata e meno democratica. La sua immagine da salvatore populista è servita a mascherare la realtà: Trump ha legittimato e accelerato la trasformazione della NATO in un apparato di potere globale, a cui l’Italia ha consegnato mani e piedi. Dal 2026, gli effetti di questo accordo si faranno sentire pesantemente nelle tasche e nella vita quotidiana di ogni italiano. Le tasse aumenteranno, mentre i servizi essenziali diminuiranno. Il sistema scolastico sarà sottoposto a una militarizzazione silenziosa: programmi di “resilienza” e “educazione digitale” che celano un controllo sempre più capillare sulle giovani generazioni. Le famiglie saranno al centro di un attacco che mira a spezzare l’unità e a instaurare una sorveglianza capillare, dal controllo sanitario obbligatorio a bonus sociali condizionati all’obbedienza digitale. La guerra del futuro non esploderà con armi convenzionali, ma con pandemie simulate, blackout mirati, cyberattacchi pilotati e campagne di disinformazione. Ogni emergenza servirà a giustificare misure di controllo più stringenti: dalla censura preventiva alla profilazione digitale. Nel 2035, questa guerra simulata diventerà realtà consolidata: un sistema di sorveglianza totale, una digitalizzazione integrale della vita, con il cittadino ridotto a pedina di un gioco globale che non perdona. E i media tacciono o minimizzano. Il messaggio ufficiale resta rassicurante: tutto è per il bene comune, per la pace, per la sicurezza. Ma dietro le quinte, la NATO si trasforma in un ordine autoritario mascherato da alleanza difensiva, perché l’Italia ha firmato un patto che la lega a un futuro di guerre, controlli e sacrifici. Lo ha fatto senza consultare i cittadini, senza un dibattito reale, senza trasparenza. Chi capisce oggi questo ha una responsabilità enorme: svegliarsi, informarsi, raccontare la verità. Perché domani potrebbe essere troppo tardi. Mauro Bertamè
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  • ECCO COME METTERE in GINOCCHIO UN INTERO PAESE e CONTINENTE! E a PAGARE SARANNO i CITTADINI non CERTO la Von der Leyen!
    DEVE ESSERE PROCESSATA per LO SCANDALO "VACCINI" e DESTITUITA IMMEDIATAMENTE!
    Riarmo, sarà un disastro per i conti pubblici: 700 miliardi in 10 anni - Il Fatto Quotidiano
    Altro che “si vis pacem para bellum”: occorrerà tagliare la spesa sanitaria, decimare quella per l’istruzione, ridurre le pensioni. Oppure fare esplodere le tasse. Non c’è alternativa se si vorranno trovare 700 miliardi nei prossimi dieci anni per il riarmo deciso dalla Nato e firmato da Giorgia Meloni nell’accordo di ieri al vertice dell’Aja. Sono
    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/06/26/disastro-conti-pubblici-700-miliardi-in-10-anni/8039839/
    ECCO COME METTERE in GINOCCHIO UN INTERO PAESE e CONTINENTE! E a PAGARE SARANNO i CITTADINI non CERTO la Von der Leyen! DEVE ESSERE PROCESSATA per LO SCANDALO "VACCINI" e DESTITUITA IMMEDIATAMENTE! Riarmo, sarà un disastro per i conti pubblici: 700 miliardi in 10 anni - Il Fatto Quotidiano Altro che “si vis pacem para bellum”: occorrerà tagliare la spesa sanitaria, decimare quella per l’istruzione, ridurre le pensioni. Oppure fare esplodere le tasse. Non c’è alternativa se si vorranno trovare 700 miliardi nei prossimi dieci anni per il riarmo deciso dalla Nato e firmato da Giorgia Meloni nell’accordo di ieri al vertice dell’Aja. Sono https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/06/26/disastro-conti-pubblici-700-miliardi-in-10-anni/8039839/
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    Riarmo, sarà un disastro per i conti pubblici: 700 miliardi in 10 anni - Il Fatto Quotidiano
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  • Grande Sanchez. "La Russia non è mio nemico"
    Spese militari al 5%, il video in cui Sanchez annuncia che la Spagna non aderirà al piano Nato: “In guerra nessun vincitore”

    “I tecnici delle nostre forze armate sono stati chiari, concisi e molto professionali nei loro calcoli: secondo le loro stime, la Spagna dovrà destinare circa il 2%, precisamente il 2,1% del Pil per l’acquisto e il mantenimento di tutto il personale, tutte le attrezzature e tutte le infrastrutture richieste dall’Alleanza per far fronte con le nostre capacità alle minacce e alle sfide” che dobbiamo affrontare, pertanto “per il governo spagnolo non ha senso spendere il 5% del Pil” per la difesa. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in una dichiarazione istituzionale dal Palazzo della Moncloa in cui ha dato notizia del raggiungimento di un accordo con la Nato rispetto alla percentuale di spesa per la difesa.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/25/spese-militari-5-sanchez-video-nato/8038800/
    Grande Sanchez. "La Russia non è mio nemico" Spese militari al 5%, il video in cui Sanchez annuncia che la Spagna non aderirà al piano Nato: “In guerra nessun vincitore” “I tecnici delle nostre forze armate sono stati chiari, concisi e molto professionali nei loro calcoli: secondo le loro stime, la Spagna dovrà destinare circa il 2%, precisamente il 2,1% del Pil per l’acquisto e il mantenimento di tutto il personale, tutte le attrezzature e tutte le infrastrutture richieste dall’Alleanza per far fronte con le nostre capacità alle minacce e alle sfide” che dobbiamo affrontare, pertanto “per il governo spagnolo non ha senso spendere il 5% del Pil” per la difesa. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in una dichiarazione istituzionale dal Palazzo della Moncloa in cui ha dato notizia del raggiungimento di un accordo con la Nato rispetto alla percentuale di spesa per la difesa. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/25/spese-militari-5-sanchez-video-nato/8038800/
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    Sanchez: "Non aderiamo al 5% di spese militari". Il video
    "Dobbiamo puntare al disarmo, alla diplomazia, alla prosperità e alla pace" [Video]
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  • MA COME MAI UN ESSERE TALE NON E' IN GALERA? VORREI UNA RISPOSTA!
    Erano tutti daccordo per portare avanti la truffa / Covid

    Source: https://x.com/Adriano72197026/status/1935740918981599275
    MA COME MAI UN ESSERE TALE NON E' IN GALERA? VORREI UNA RISPOSTA! Erano tutti daccordo per portare avanti la truffa / Covid Source: https://x.com/Adriano72197026/status/1935740918981599275
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  • Sono perfettamente d'accordo con la disamina!
    Il Sistema lentamente ma inesorabilmente va nella direzione di una totale disumanizzazione.
    La psicopandeminchia da questo punto di vista è stata funzionale!
    Ricordo che una società priva di umanità è l'apripista del transumanesimo!
    Sono perfettamente d'accordo con la disamina! Il Sistema lentamente ma inesorabilmente va nella direzione di una totale disumanizzazione. La psicopandeminchia da questo punto di vista è stata funzionale! Ricordo che una società priva di umanità è l'apripista del transumanesimo!
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  • IL GIORNO DOPO (la guerra)

    Non basteranno decenni per ripristinare il ricordo delle anime interrotte dalle guerre sparse in ogni angolo del mondo.
    Questo è un punto fermo. Incontrovertibile.
    Ma ci sono aggravanti che spesso non nominiamo.

    Effetti collaterali che non colpiscono solo chi vive nei territori sotto attacco, ma anche chi — in silenzio — respira da lontano le conseguenze di ogni bomba sganciata.
    Viviamo in un’epoca in cui gli appelli per la salvaguardia del pianeta vengono regolarmente ignorati, ogni volta che la guerra bussa alle porte della politica.
    E non è catastrofismo. È solo realismo lucido, se dico che a tratti mi sembra di rivivere l’atmosfera disturbante di uno dei film simbolo degli anni '80: “The Day After”.

    Le guerre non distruggono solo città e vite. Le guerre contaminano e lo fanno in silenzio.
    Pensate che solo nei primi 18 mesi del conflitto in Ucraina si sono generati tra 97 e 120 milioni di tonnellate di CO₂e, secondo il Conflict and Environment Observatory.
    Un impatto pari a quello di un’intera nazione europea come l’Olanda❗️

    Nel 2017, il solo Dipartimento della Difesa statunitense ha emesso 59 milioni di tonnellate di CO₂e. Più delle emissioni annuali della Svezia❗️

    E il dato non include conflitti attivi.
    Il perché Le emissioni belliche non vengono conteggiate.
    Non sono incluse negli obblighi dell’Accordo di Parigi, né nei report climatici internazionali. È come se non esistessero.Ma esistono. Eccome.

    I carburanti militari, come il JP-8, inquinano fino al 20% in più rispetto a quelli civili.
    Un jet da combattimento come l’F-35 consuma 5.600 litri di carburante ogni ora, emettendo fino a 13 tonnellate di CO₂.
    Le esplosioni urbane rilasciano PM2.5, ossidi di azoto, piombo e cadmio.
    Quando vengono colpite raffinerie o impianti chimici, le sostanze rilasciate — diossine, PCB, IPA — si accumulano nel suolo e nelle falde, compromettendo la qualità dell’acqua anche a 50 km di distanza.

    E poi c’è il vento. Che porta con sé le polveri e i residui tossici a centinaia di chilometri dal punto d’impatto.
    Dopo i raid in Siria, particelle inquinanti sono state rilevate in Cipro, Israele e Turchia.
    In Siria e Yemen, oltretutto il 40% delle infrastrutture idriche è stato danneggiato.
    Risultato: desertificazione, crollo dei raccolti, crisi ecologiche irreversibili.
    In Afghanistan, Iraq e Ucraina, intere aree naturali sono oggi zone morte: terre non più coltivabili, ecosistemi perduti.

    Eppure, nessuno ne parla.
    Non lo fanno le conferenze ONU sul clima.
    Non lo fanno i report ufficiali.
    Non lo fanno nemmeno molte ONG, per timore di apparire “politiche”
    Intanto il pianeta non distingue tra un conflitto legittimo o illegittimo.
    Il pianeta subisce è basta.

    Se una multinazionale contaminasse l’atmosfera come fanno i bombardamenti, verrebbe denunciata.
    Quando lo fa uno Stato in guerra, si chiama geopolitica.

    La guerra è incompatibile con la transizione ecologica (di cui già sappiamo poco e male...)

    E finché non lo diremo chiaramente, sarà il clima – non la diplomazia – a presentarci il conto.

    #IlGiornoDopo #GuerraEInquinamento #BombaClimatica #ClimateConflict #PeaceForPlanet #AmbienteEGuerra #CO2War #Ecocide #GuerraClimatica #TransizioneEcologica
    🌍 IL GIORNO DOPO (la guerra) Non basteranno decenni per ripristinare il ricordo delle anime interrotte dalle guerre sparse in ogni angolo del mondo. Questo è un punto fermo. Incontrovertibile. Ma ci sono aggravanti che spesso non nominiamo. Effetti collaterali che non colpiscono solo chi vive nei territori sotto attacco, ma anche chi — in silenzio — respira da lontano le conseguenze di ogni bomba sganciata. Viviamo in un’epoca in cui gli appelli per la salvaguardia del pianeta vengono regolarmente ignorati, ogni volta che la guerra bussa alle porte della politica. E non è catastrofismo. È solo realismo lucido, se dico che a tratti mi sembra di rivivere l’atmosfera disturbante di uno dei film simbolo degli anni '80: “The Day After”. Le guerre non distruggono solo città e vite. Le guerre contaminano e lo fanno in silenzio. Pensate che solo nei primi 18 mesi del conflitto in Ucraina si sono generati tra 97 e 120 milioni di tonnellate di CO₂e, secondo il Conflict and Environment Observatory. Un impatto pari a quello di un’intera nazione europea come l’Olanda❗️ Nel 2017, il solo Dipartimento della Difesa statunitense ha emesso 59 milioni di tonnellate di CO₂e. Più delle emissioni annuali della Svezia❗️ E il dato non include conflitti attivi. Il perché ⁉️ Le emissioni belliche non vengono conteggiate. Non sono incluse negli obblighi dell’Accordo di Parigi, né nei report climatici internazionali. È come se non esistessero.Ma esistono. Eccome. I carburanti militari, come il JP-8, inquinano fino al 20% in più rispetto a quelli civili. Un jet da combattimento come l’F-35 consuma 5.600 litri di carburante ogni ora, emettendo fino a 13 tonnellate di CO₂. Le esplosioni urbane rilasciano PM2.5, ossidi di azoto, piombo e cadmio. Quando vengono colpite raffinerie o impianti chimici, le sostanze rilasciate — diossine, PCB, IPA — si accumulano nel suolo e nelle falde, compromettendo la qualità dell’acqua anche a 50 km di distanza. E poi c’è il vento. Che porta con sé le polveri e i residui tossici a centinaia di chilometri dal punto d’impatto. Dopo i raid in Siria, particelle inquinanti sono state rilevate in Cipro, Israele e Turchia. In Siria e Yemen, oltretutto il 40% delle infrastrutture idriche è stato danneggiato. Risultato: desertificazione, crollo dei raccolti, crisi ecologiche irreversibili. In Afghanistan, Iraq e Ucraina, intere aree naturali sono oggi zone morte: terre non più coltivabili, ecosistemi perduti. 🧱 Eppure, nessuno ne parla. Non lo fanno le conferenze ONU sul clima. Non lo fanno i report ufficiali. Non lo fanno nemmeno molte ONG, per timore di apparire “politiche” Intanto il pianeta non distingue tra un conflitto legittimo o illegittimo. Il pianeta subisce è basta. 👉 Se una multinazionale contaminasse l’atmosfera come fanno i bombardamenti, verrebbe denunciata. Quando lo fa uno Stato in guerra, si chiama geopolitica. 👉 La guerra è incompatibile con la transizione ecologica (di cui già sappiamo poco e male...) E finché non lo diremo chiaramente, sarà il clima – non la diplomazia – a presentarci il conto. #IlGiornoDopo #GuerraEInquinamento #BombaClimatica #ClimateConflict #PeaceForPlanet #AmbienteEGuerra #CO2War #Ecocide #GuerraClimatica #TransizioneEcologica
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  • ⭕️La Commissione Medico Scientifica Indipendente ha pubblicato un comunicato allarmante, che si basa sulle conclusioni di uno studio di Maurizio Federico, ricercatore virologo e responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità. Dunque uno dei massimi esperti italiani.
    In estrema sintesi:
    • Sta per essere commercializzato in Europa Kostaive, il primo vaccino antiCovid autoreplicante. Ultima frontiera della vaccinologia, ha la capacità di riprodursi per un tempo indefinito non solo nel corpo di chi lo riceve, ma può trasmettersi anche ad altre persone e animali, senza barriere di specie persino per via aerea.
    • Il meccanismo biologico di diffusione e i gravi possibili effetti avversi sono descritti in dettaglio in una recente ricerca pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences a firma appunto di Maurizio Federico, dell’Istituto Superiore di Sanità.
    • Si tratta di un azzardo senza precedenti, che coinvolge tutta l’umanità e di cui non si capisce né l'utilità né la necessità. La Commissione indipendente ritiene che gli studi effettuati a livello europeo per l'approvazione di un prodotto farmaceutico inedito siano decisamente lacunosi. Tuttavia la Commissione europea lo ha approvato lo scorso febbraio, dando tempo agli Stati membri di esprimersi. Il tema è rimasto sotto traccia ma sta emergendo prepotentemente in queste ore.
    • L’Italia infatti può opporsi alla decisione della Commissione Europea entro lunedì 9 giugno. Tale decisione meriterebbe un serio confronto scientifico e un ampio dibattito pubblico. Vogliamo davvero correre il rischio di contaminare il Pianeta con un ‘vaccino’ autoreplicante dagli effetti in gran parte sconosciuti?

    Mi associo pertanto all'appello della Commissione indipendente al #Governo Meloni presti ascolto ai parlamentari della maggioranza e agli scienziati che in queste ore si stanno prodigando, nonostante il silenzio dei media, affinché l'Italia si opponga a questo provvedimento in via prudenziale, nell'attesa di valutare appieno utilità e rischi di questa nuova tecnica.
    Sei d'accordo? Diffondi questo appello.

    @GiorgiaMeloni @FDI_Parlamento @LegaSalvini

    Source: https://x.com/MarcelloFoa/status/1930856848908800256?t=86WRghuvLfS7IuHpR7M4HA&s=19
    ‼️⭕️La Commissione Medico Scientifica Indipendente ha pubblicato un comunicato allarmante, che si basa sulle conclusioni di uno studio di Maurizio Federico, ricercatore virologo e responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità. Dunque uno dei massimi esperti italiani. In estrema sintesi: • Sta per essere commercializzato in Europa Kostaive, il primo vaccino antiCovid autoreplicante. Ultima frontiera della vaccinologia, ha la capacità di riprodursi per un tempo indefinito non solo nel corpo di chi lo riceve, ma può trasmettersi anche ad altre persone e animali, senza barriere di specie persino per via aerea. • Il meccanismo biologico di diffusione e i gravi possibili effetti avversi sono descritti in dettaglio in una recente ricerca pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences a firma appunto di Maurizio Federico, dell’Istituto Superiore di Sanità. • Si tratta di un azzardo senza precedenti, che coinvolge tutta l’umanità e di cui non si capisce né l'utilità né la necessità. La Commissione indipendente ritiene che gli studi effettuati a livello europeo per l'approvazione di un prodotto farmaceutico inedito siano decisamente lacunosi. Tuttavia la Commissione europea lo ha approvato lo scorso febbraio, dando tempo agli Stati membri di esprimersi. Il tema è rimasto sotto traccia ma sta emergendo prepotentemente in queste ore. • L’Italia infatti può opporsi alla decisione della Commissione Europea entro lunedì 9 giugno. Tale decisione meriterebbe un serio confronto scientifico e un ampio dibattito pubblico. Vogliamo davvero correre il rischio di contaminare il Pianeta con un ‘vaccino’ autoreplicante dagli effetti in gran parte sconosciuti? Mi associo pertanto all'appello della Commissione indipendente al #Governo Meloni presti ascolto ai parlamentari della maggioranza e agli scienziati che in queste ore si stanno prodigando, nonostante il silenzio dei media, affinché l'Italia si opponga a questo provvedimento in via prudenziale, nell'attesa di valutare appieno utilità e rischi di questa nuova tecnica. Sei d'accordo? Diffondi questo appello. @GiorgiaMeloni @FDI_Parlamento @LegaSalvini Source: https://x.com/MarcelloFoa/status/1930856848908800256?t=86WRghuvLfS7IuHpR7M4HA&s=19
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  • FORZA. BISOGNA ISOLARE ISRAELE dal RESTO del MONDO!
    Gaza, dieci giuristi diffidano il governo: "Non rinnovi l'accordo militare con Israele, rischia di contribuire a crimini" - Il Fatto Quotidiano
    I firmatari evidenziano due profili di possibile incostituzionalità del patto: le violazioni dei diritti umani compiute da Tel Aviv e il mancato rispetto del diritto all'informazione dei cittadini

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/23/diffida-rinnovo-memorandum-italia-israele-news/7999587/
    FORZA. BISOGNA ISOLARE ISRAELE dal RESTO del MONDO! Gaza, dieci giuristi diffidano il governo: "Non rinnovi l'accordo militare con Israele, rischia di contribuire a crimini" - Il Fatto Quotidiano I firmatari evidenziano due profili di possibile incostituzionalità del patto: le violazioni dei diritti umani compiute da Tel Aviv e il mancato rispetto del diritto all'informazione dei cittadini https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/23/diffida-rinnovo-memorandum-italia-israele-news/7999587/
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    Gaza, dieci giuristi diffidano il governo: "Non rinnovi l'accordo militare con Israele, rischia di contribuire a crimini" - Il Fatto Quotidiano
    I firmatari evidenziano due profili di possibile incostituzionalità del patto: le violazioni dei diritti umani compiute da Tel Aviv e il mancato rispetto del diritto all'informazione dei cittadini
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  • CARI AMICI, GRAZIE DEI VOSTRI LIKE. SONO CONTENTA CHE SEGUITE SEMPRE QUELLO CHE SCRIVO.CERCATE DI ASCOLTARE IL VIDEO SULLA QUESTIONE DEI MIGRANTI ILLEGALI. NOTIZIA DI OGGI E' CHE LA MASSONA MELONA SI PONE MEDIATRICE DELL'ACCORDO O MEGLIO DEGLI ACCORDI TRA LA RUSSIA E IL SUO AMICO ZELENSKY !!!! MA LO SA CHE PUTIN NON PUO' VENIRE IN EUROPA, PER ORDINANZA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE ???? O PENSA DI VOLARE NEGLI USA, COSI' ALLA PRESENZA DI TRUMP, PUTIN SI POTREBBE INCONTRARE CON IL SUO AMICO UCRAINO ??? BUONA GIORNATA ED UN ABBRACCIO.
    CARI AMICI, GRAZIE DEI VOSTRI LIKE. SONO CONTENTA CHE SEGUITE SEMPRE QUELLO CHE SCRIVO.CERCATE DI ASCOLTARE IL VIDEO SULLA QUESTIONE DEI MIGRANTI ILLEGALI. NOTIZIA DI OGGI E' CHE LA MASSONA MELONA SI PONE MEDIATRICE DELL'ACCORDO O MEGLIO DEGLI ACCORDI TRA LA RUSSIA E IL SUO AMICO ZELENSKY !!!! MA LO SA CHE PUTIN NON PUO' VENIRE IN EUROPA, PER ORDINANZA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE ???? O PENSA DI VOLARE NEGLI USA, COSI' ALLA PRESENZA DI TRUMP, PUTIN SI POTREBBE INCONTRARE CON IL SUO AMICO UCRAINO ??? BUONA GIORNATA ED UN ABBRACCIO.
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Arama Sonuçları