• Mattarella, adesso basta!

    “Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”, «Fino a quando, dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?», diceva Cicerone all’indirizzo di Catilina, un nobile decaduto che mirava a prendere il potere a Roma con un colpo di stato violento, pianificando omicidi e incendi per creare caos e rovesciare il governo.
    “Fino a quando, Mattarella, abuserai della pazienza del Popolo Italiano?”.
    Il quotidiano “La Verità”, ha svelato, a mezzo del suo Direttore, Maurizio Belpietro, che in occasione di un incontro conviviale si sono dette frasi sconcertanti sul futuro del governo Meloni.
    “Dicevano che bisognava organizzare una grande linea dell’opposizione di sinistra, mettere insieme una serie di voci. A un certo punto, si augurava un provvidenziale scossone che cambiasse lo scenario … Il consigliere non nega questo, non erano quattro chiacchere tra amici, c’erano circa venti persone a quella cena”.
    Le parole sul “provvidenziale scossone” sono state dette nel corso di una cena di beneficenza che si è tenuta il 13 novembre “in un ristorante romano che si affaccia su Piazza Navona, alla presenza di oltre venti persone”.
    Giorgia Meloni non poteva fare a meno di andare al Quirinale, per ricucire lo strappo. Ma sconcerta quanto ella ha dichiarato al Capo dello Stato, al quale ha manifestato “il suo rammarico per le parole istituzionalmente e politicamente inopportune pronunciate in un contesto pubblico dal Consigliere, Francesco Saverio Garofani, e riportate ieri da un noto quotidiano italiano".

    Le parole ci sono state e non possono essere liquidate con un “comunque volemose bene”. Già in passato governi di centrodestra sono stati liquidati con veri e propri colpi di stato da parte di Presidenti della Repubblica che hanno agito al di fuori di ogni norma costituzionale.
    Intanto il Garofani rimane al suo posto come se nulla fosse accaduto. Chi lo ha messo in un incarico che è sempre stato disimpegnato da un militare? Mattarella dimentica che la Presidenza della Repubblica non è una succursale dei partiti, per cui uno come Garofani, Consigliere per gli affari del Consiglio supremo di Difesa e segretario dell'organismo, un incarico prestigioso che ricopre dal 2022 come primo non-militare, più volte eletto nel PD, non poteva rivestire quella carica, che è data proprio ai militari per evitare deviazioni politiche.
    Ma Mattarella è credibile quando dice che non sa nulla della vicenda? Non è la prima volta che ciò accade.
    Vogliamo ricordare quando ha detto che i proiettili ad uranio impoverito non esistevano, subito smentito da organi ufficiali della NATO! Intanto tanti militari si sono ammalati di cancro, mentre lui sbatteva loro la porta in faccia, pur chiedendo essi la verità sui fatti.
    Vogliamo ricordare lo scandalo del Consiglio Superiore della Magistratura, in cui, come ha scritto Luca Palamara in un suo libro, avvenivano illeciti di ogni genere con promozioni e destinazioni pilotate, di cui nulla sapeva Sergio Mattarella, pur essendo il suo Presidente e pur essendo riportato un episodio in cui Palamara è stato minacciato dal Procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, per non aver accolto l’invito del Quirinale a destinare in quel Consiglio un uomo segnalato da Mattarella!
    Vogliamo ricordare che, quando sono stati consegnati a Sergio Mattarella, a detta di Filippo Salamone, notissimo collettore di tangenti per conto della mafia, 50 milioni di lire, lui ha dovuto ammettere, obtorto collo, che ne aveva presi solo 3 di milioni! Nel frattempo si è scoperto che quei soldi facevano parte dei 5.000 miliardi di lire, che dovevano essere distribuiti ai politici (il 2,5%, cioè 125 miliardi di lire), di cui oggi si sta occupando la Procura della Repubblica di Caltanissetta nella ben nota inchiesta Mafia/Appalti, in relazione alle uccisioni di Falcone e Borsellino con le loro scorte, in cui ho reso ampia testimonianza ad un Colonnello della Guardia di Finanza, di quell’Ufficio di Procura!
    Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica il 31 gennaio 2015 da Deputati (630) che non si erano ancora convalidati (si sono convalidati 5 mesi dopo, il 1° luglio 2015) e nulla ha obiettato in proposito, nemmeno sul fatto che 480 parlamentari, dichiarati anche da lui (all’epoca Consigliere della Consulta) illegittimi, lo avevano votato? Dove è andato a finire il senso del rispetto delle massime Istituzioni della Repubblica?
    Vogliamo ricordare il fatto che il 9 marzo 2000, nel momento in cui il Comandante Generale dell’Arma lo aveva cercato (lui all’epoca era Ministro della Difesa) perché si stavano approvando due emendamenti che di fatto avrebbero politicizzato l’Istituzione, lui è scomparso gettando nello sconcerto lo Stato Maggiore dell’Arma, che si è rivolta a me, nella mia veste di Presidente del COCER Carabinieri, per salvare l’Istituzione. Cosa che io feci, scontrandomi con veemenza con Massimo D’Alema (all’epoca Capo del Governo), che faceva lo gnorri, minacciandolo che il giorno dopo sarei andato con i Delegati del COCER Carabinieri, legandoci in uniforme, davanti a Palazzo Chigi?
    Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella ha accettato l’incarico di Ministro della Pubblica Istruzione nel 1989, nel governo presieduto da Giulio Andreotti, pur sapendo che costui, era stato condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo per le sue frequentazioni dei capi mafia, fatti confermati dalla Corte di Cassazione. In uno di questi incontri il capo mafia Bontate ha esortato Andreotti a incontrarlo. Nella circostanza, Bontate gli ha detto che la mafia (fatto riportato in sentenza) avrebbe ucciso suo fratello Piersanti, che stava venendo meno ai patti: aveva ricevuto voti e denaro da Cosa nostra e adesso aveva voltato le spalle ai mafiosi. Andreotti non avvisò né le forze di polizia, né l’interessato, che venne ucciso sei mesi dopo. Nonostante questo fatto sconcertante, stigmatizzato dal giornalista Travaglio, a lui ben noto, ha accettato l’incarico ministeriale.
    Vogliamo ricordare il fatto che per averlo materialmente arrestato il 21 dicembre 2017 per usurpazione di potere politico per non essere stato eletto legittimamente Presidente della Repubblica (il verbale, sottoscritto da ben 11 cittadini è ancora gli atti della Stazione Carabinieri di Roma/Quirinale) sono stato rinviato a giudizio, su richiesta del ben noto Procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone, oggi indagato dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta per aver favorito Cosa nostra, per vilipendio. Nel dicembre del 2024, dopo 7 anni di sofferenze, sono stato assolto, ma la Procura della Repubblica di Roma continua a non verificare se Mattarella sia stato regolarmente eletto, nonostante la dettagliata denuncia presentata.
    Vogliamo ricordare che suo padre Bernardo Mattarella è stato indicato anche in documenti della Commissione di inchiesta parlamentare sulla mafia, come colui che ha transitato i mafiosi nella DC. Di recente, il senatore Scarpinato del M5S, già Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, ha dichiarato più volte e pubblicamente che la strage di Portella della Ginestra, dove sono state uccisi, a colpi di mitraglia, 11 lavoratori, è stata una strage di Stato. Allora non è stato Salvatore Giuliano a uccidere i suoi compaesani. Ma, allora chi?
    Suonano terribili le parole di Gaspare Pisciotta pronunciate dinanzi al Presidente della Corte di Assisi di Viterbo: “Signor Presidente la strage di Portella della Ginestra è stata organizzata da Bernardo Mattarella, Giovanni Alliata di Montereale, Tommaso Leone Marchesano, Giacomo Cusumano Geloso e Mario Scelba”.
    Ma Mattarella non sa e non deve sapere. Silvio Berlusconi, però è stato condannato a 4 anni di reclusione per evasione fiscale “perché non poteva non sapere”.
    La legge non è uguale per tutti!
    “Fino a quando Mattarella abuserai della pazienza degli Italiani e non riterrai opportuno di dimetterti, in quanto – come diceva Falcone – la illegalità non premia mai”.

    Roma, 20 novembre 2025

    Antonio Pappalardo
    Mattarella, adesso basta! “Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”, «Fino a quando, dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?», diceva Cicerone all’indirizzo di Catilina, un nobile decaduto che mirava a prendere il potere a Roma con un colpo di stato violento, pianificando omicidi e incendi per creare caos e rovesciare il governo. “Fino a quando, Mattarella, abuserai della pazienza del Popolo Italiano?”. Il quotidiano “La Verità”, ha svelato, a mezzo del suo Direttore, Maurizio Belpietro, che in occasione di un incontro conviviale si sono dette frasi sconcertanti sul futuro del governo Meloni. “Dicevano che bisognava organizzare una grande linea dell’opposizione di sinistra, mettere insieme una serie di voci. A un certo punto, si augurava un provvidenziale scossone che cambiasse lo scenario … Il consigliere non nega questo, non erano quattro chiacchere tra amici, c’erano circa venti persone a quella cena”. Le parole sul “provvidenziale scossone” sono state dette nel corso di una cena di beneficenza che si è tenuta il 13 novembre “in un ristorante romano che si affaccia su Piazza Navona, alla presenza di oltre venti persone”. Giorgia Meloni non poteva fare a meno di andare al Quirinale, per ricucire lo strappo. Ma sconcerta quanto ella ha dichiarato al Capo dello Stato, al quale ha manifestato “il suo rammarico per le parole istituzionalmente e politicamente inopportune pronunciate in un contesto pubblico dal Consigliere, Francesco Saverio Garofani, e riportate ieri da un noto quotidiano italiano". Le parole ci sono state e non possono essere liquidate con un “comunque volemose bene”. Già in passato governi di centrodestra sono stati liquidati con veri e propri colpi di stato da parte di Presidenti della Repubblica che hanno agito al di fuori di ogni norma costituzionale. Intanto il Garofani rimane al suo posto come se nulla fosse accaduto. Chi lo ha messo in un incarico che è sempre stato disimpegnato da un militare? Mattarella dimentica che la Presidenza della Repubblica non è una succursale dei partiti, per cui uno come Garofani, Consigliere per gli affari del Consiglio supremo di Difesa e segretario dell'organismo, un incarico prestigioso che ricopre dal 2022 come primo non-militare, più volte eletto nel PD, non poteva rivestire quella carica, che è data proprio ai militari per evitare deviazioni politiche. Ma Mattarella è credibile quando dice che non sa nulla della vicenda? Non è la prima volta che ciò accade. Vogliamo ricordare quando ha detto che i proiettili ad uranio impoverito non esistevano, subito smentito da organi ufficiali della NATO! Intanto tanti militari si sono ammalati di cancro, mentre lui sbatteva loro la porta in faccia, pur chiedendo essi la verità sui fatti. Vogliamo ricordare lo scandalo del Consiglio Superiore della Magistratura, in cui, come ha scritto Luca Palamara in un suo libro, avvenivano illeciti di ogni genere con promozioni e destinazioni pilotate, di cui nulla sapeva Sergio Mattarella, pur essendo il suo Presidente e pur essendo riportato un episodio in cui Palamara è stato minacciato dal Procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, per non aver accolto l’invito del Quirinale a destinare in quel Consiglio un uomo segnalato da Mattarella! Vogliamo ricordare che, quando sono stati consegnati a Sergio Mattarella, a detta di Filippo Salamone, notissimo collettore di tangenti per conto della mafia, 50 milioni di lire, lui ha dovuto ammettere, obtorto collo, che ne aveva presi solo 3 di milioni! Nel frattempo si è scoperto che quei soldi facevano parte dei 5.000 miliardi di lire, che dovevano essere distribuiti ai politici (il 2,5%, cioè 125 miliardi di lire), di cui oggi si sta occupando la Procura della Repubblica di Caltanissetta nella ben nota inchiesta Mafia/Appalti, in relazione alle uccisioni di Falcone e Borsellino con le loro scorte, in cui ho reso ampia testimonianza ad un Colonnello della Guardia di Finanza, di quell’Ufficio di Procura! Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica il 31 gennaio 2015 da Deputati (630) che non si erano ancora convalidati (si sono convalidati 5 mesi dopo, il 1° luglio 2015) e nulla ha obiettato in proposito, nemmeno sul fatto che 480 parlamentari, dichiarati anche da lui (all’epoca Consigliere della Consulta) illegittimi, lo avevano votato? Dove è andato a finire il senso del rispetto delle massime Istituzioni della Repubblica? Vogliamo ricordare il fatto che il 9 marzo 2000, nel momento in cui il Comandante Generale dell’Arma lo aveva cercato (lui all’epoca era Ministro della Difesa) perché si stavano approvando due emendamenti che di fatto avrebbero politicizzato l’Istituzione, lui è scomparso gettando nello sconcerto lo Stato Maggiore dell’Arma, che si è rivolta a me, nella mia veste di Presidente del COCER Carabinieri, per salvare l’Istituzione. Cosa che io feci, scontrandomi con veemenza con Massimo D’Alema (all’epoca Capo del Governo), che faceva lo gnorri, minacciandolo che il giorno dopo sarei andato con i Delegati del COCER Carabinieri, legandoci in uniforme, davanti a Palazzo Chigi? Vogliamo ricordare il fatto che Sergio Mattarella ha accettato l’incarico di Ministro della Pubblica Istruzione nel 1989, nel governo presieduto da Giulio Andreotti, pur sapendo che costui, era stato condannato dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo per le sue frequentazioni dei capi mafia, fatti confermati dalla Corte di Cassazione. In uno di questi incontri il capo mafia Bontate ha esortato Andreotti a incontrarlo. Nella circostanza, Bontate gli ha detto che la mafia (fatto riportato in sentenza) avrebbe ucciso suo fratello Piersanti, che stava venendo meno ai patti: aveva ricevuto voti e denaro da Cosa nostra e adesso aveva voltato le spalle ai mafiosi. Andreotti non avvisò né le forze di polizia, né l’interessato, che venne ucciso sei mesi dopo. Nonostante questo fatto sconcertante, stigmatizzato dal giornalista Travaglio, a lui ben noto, ha accettato l’incarico ministeriale. Vogliamo ricordare il fatto che per averlo materialmente arrestato il 21 dicembre 2017 per usurpazione di potere politico per non essere stato eletto legittimamente Presidente della Repubblica (il verbale, sottoscritto da ben 11 cittadini è ancora gli atti della Stazione Carabinieri di Roma/Quirinale) sono stato rinviato a giudizio, su richiesta del ben noto Procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone, oggi indagato dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta per aver favorito Cosa nostra, per vilipendio. Nel dicembre del 2024, dopo 7 anni di sofferenze, sono stato assolto, ma la Procura della Repubblica di Roma continua a non verificare se Mattarella sia stato regolarmente eletto, nonostante la dettagliata denuncia presentata. Vogliamo ricordare che suo padre Bernardo Mattarella è stato indicato anche in documenti della Commissione di inchiesta parlamentare sulla mafia, come colui che ha transitato i mafiosi nella DC. Di recente, il senatore Scarpinato del M5S, già Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, ha dichiarato più volte e pubblicamente che la strage di Portella della Ginestra, dove sono state uccisi, a colpi di mitraglia, 11 lavoratori, è stata una strage di Stato. Allora non è stato Salvatore Giuliano a uccidere i suoi compaesani. Ma, allora chi? Suonano terribili le parole di Gaspare Pisciotta pronunciate dinanzi al Presidente della Corte di Assisi di Viterbo: “Signor Presidente la strage di Portella della Ginestra è stata organizzata da Bernardo Mattarella, Giovanni Alliata di Montereale, Tommaso Leone Marchesano, Giacomo Cusumano Geloso e Mario Scelba”. Ma Mattarella non sa e non deve sapere. Silvio Berlusconi, però è stato condannato a 4 anni di reclusione per evasione fiscale “perché non poteva non sapere”. La legge non è uguale per tutti! “Fino a quando Mattarella abuserai della pazienza degli Italiani e non riterrai opportuno di dimetterti, in quanto – come diceva Falcone – la illegalità non premia mai”. Roma, 20 novembre 2025 Antonio Pappalardo
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  • Global Mass Transit Security Market Projected to Strengthen in Value and Scale by 2029

    Grab 20% Off With Code ONLINE20 On Global market Reports – Evaluate Global Trends, Market Risks, and Competitive Intelligence

    What Is the Predicted Market Size and CAGR of the Mass Transit Security Market by the End of the 2029?
    The mass transit security market size has grown strongly in recent years. It will grow from $42.88 billion in 2024 to $46.12 billion in 2025 at a compound annual growth rate (CAGR) of 7.6%. The growth in the historic period can be attributed to public transportation systems, demand for innovative security solutions, increased investments in advanced surveillance, increased access control systems, increased biometrics, security breaches.

    The mass transit security market size is expected to see strong growth in the next few years. It will grow to $58.52 billion in 2029 at a compound annual growth rate (CAGR) of 6.1%. The growth in the forecast period can be attributed to increasing public incidents, deployment of biometric identification systems, terrorism threats, public awareness and cooperation, geopolitical tensions. Major trends in the forecast period include AI-driven threat detection, enhanced biometric identification, internet of things (IoT) security, mobile security solutions, drone detection and mitigation.

    Get your free report sample today:
    Mass Transit Security Market Report 2025, Growth and Analysis Sample (https://www.thebusinessresearchcompany.com/sample.aspx?id=14133&type=smp)

    What Are the Significant Market Forces Driving the Mass Transit Security Market Performance?
    The increasing threats and security concerns are expected to propel the growth of the mass transit security market going forward. Security threats and concerns refer to any potential danger or harmful event that can exploit a vulnerability and cause harm to any personnel. Public transit environments may be susceptible to criminal activities, including theft, assaults, and vandalism. Mass transit security plays a crucial role in addressing threats and security concerns by implementing measures to protect passengers, infrastructure, and operations from various risks. For instance, in April 2024, according to the Department for Science, Innovation and Technology, a UK-based government department, An estimated 22% of businesses and 14% of charities have encountered cyber crime in the past year. This figure increases to 45% for medium-sized businesses, 58% for large businesses, and 37% for high-income charities. Alternatively, among the 50% of businesses and 32% of charities reporting any cybersecurity breaches or attacks, just over two-fifths (44% of businesses and 42% of charities) ultimately fell victim to cyber crime. Therefore, increasing threats and security concerns are driving the mass transit security market.

    Which Segments Are Likely to Shape the Future Outlook of the Mass Transit Security Market?
    The mass transit securitymarket covered in this report is segmented –

    1) By Type: Airways Transit Security, Seaways Transit Security, Roadways Transit Security, Railways Transit Security, Other Types
    2) By Service Type: Managed Services, Professional Services
    3) By Solution: Surveillance and Monitoring, Screening System, Biometric Security And Authentication System, Fire Safety And Detection System, Perimeter Intrusion Detection, Access Control, Other Solutions
    4) By Application: Homeland Security, Industrial, Retail And Payment Industries, Logistics And Transportation Industries, Healthcare, Other Applications

    Subsegments:
    1) By Airways Transit Security: Airport Security Screening, Passenger And Baggage Screening, Perimeter Security Systems
    2) By Seaways Transit Security: Port Security Solutions, Vessel Monitoring Systems, Cargo Security Measures
    3) By Roadways Transit Security: Vehicle Surveillance Systems, Traffic Management Solutions, Emergency Response Systems
    4) By Railways Transit Security: Train Surveillance Systems, Station Security Solutions, Rail Network Monitoring
    5) By Other Types: Emergency Services Security, Public Transport Security Systems, Event Security Management

    What New Market Trends Are Emerging in the Mass Transit Security Market?
    Major companies operating in the mass transit security market are focusing on developing new technologies, such as AI-enabled video analytics platform. This platform process actionable insights and conclusions from digital video using AI techniques. For instance, in October 2024, PRAMA, an India-based manufacturer of video security products, launched transport security innovations, including AI-based cameras and traffic management solutions. PRAMA's transportation solutions uniquely focus on securing transportation hubs with advanced video surveillance systems, featuring a Command and Control solution for proactive video data monitoring. These products are specifically designed to enhance vehicle security and traffic management, ensuring a safe and efficient flow for travelers, vehicles, and pedestrians alike.

    Which Major Organizations Influence the Direction of the Mass Transit Security Market?
    Major companies operating in the mass transit security market are Siemens AG, Panasonic Corporation, Cisco Systems Inc., Hanwha Group, Honeywell International Inc, Johnson Controls International PLC, Thales Group, Tyco International PLC, L3Harris Technologies Inc, Analog Devices Inc., Hikvision Digital Technology Co. Ltd, Bosch Security Systems Inc., NICE Systems Ltd., Axis Communications AB, OSI Systems Inc, Kratos Defense & Security Solutions Inc. (KTOS), Flir Systems Inc., Smiths Detection Inc, Avigilon Corporation, Nuctech Company Limited, Rapiscan Systems Inc, Genetec Inc., Analogic Corporation, Teleste, SDI Presence LLC, March Networks Corporation, IndigoVision Group PLC, High Rise Security Systems LLC, AngelTrax, Fortem Technologies Inc.

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    Mass Transit Security Market Report 2025, Growth and Analysis (https://www.thebusinessresearchcompany.com/report/mass-transit-security-global-market-report)

    Which Region Holds the Largest Share of the Mass Transit Security Market?
    North America was the largest region in the mass transit security market in 2024. Asia-Pacific is expected to be the fastest-growing region in the forecast period. The regions covered in the mass transit security market report are Asia-Pacific, Western Europe, Eastern Europe, North America, South America, Middle East, Africa.

    #Contact Us:#
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    Americas +1 310-496-7795
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The growth in the forecast period can be attributed to increasing public incidents, deployment of biometric identification systems, terrorism threats, public awareness and cooperation, geopolitical tensions. Major trends in the forecast period include AI-driven threat detection, enhanced biometric identification, internet of things (IoT) security, mobile security solutions, drone detection and mitigation. Get your free report sample today: Mass Transit Security Market Report 2025, Growth and Analysis Sample (https://www.thebusinessresearchcompany.com/sample.aspx?id=14133&type=smp) What Are the Significant Market Forces Driving the Mass Transit Security Market Performance? The increasing threats and security concerns are expected to propel the growth of the mass transit security market going forward. Security threats and concerns refer to any potential danger or harmful event that can exploit a vulnerability and cause harm to any personnel. Public transit environments may be susceptible to criminal activities, including theft, assaults, and vandalism. Mass transit security plays a crucial role in addressing threats and security concerns by implementing measures to protect passengers, infrastructure, and operations from various risks. For instance, in April 2024, according to the Department for Science, Innovation and Technology, a UK-based government department, An estimated 22% of businesses and 14% of charities have encountered cyber crime in the past year. This figure increases to 45% for medium-sized businesses, 58% for large businesses, and 37% for high-income charities. Alternatively, among the 50% of businesses and 32% of charities reporting any cybersecurity breaches or attacks, just over two-fifths (44% of businesses and 42% of charities) ultimately fell victim to cyber crime. Therefore, increasing threats and security concerns are driving the mass transit security market. Which Segments Are Likely to Shape the Future Outlook of the Mass Transit Security Market? The mass transit securitymarket covered in this report is segmented – 1) By Type: Airways Transit Security, Seaways Transit Security, Roadways Transit Security, Railways Transit Security, Other Types 2) By Service Type: Managed Services, Professional Services 3) By Solution: Surveillance and Monitoring, Screening System, Biometric Security And Authentication System, Fire Safety And Detection System, Perimeter Intrusion Detection, Access Control, Other Solutions 4) By Application: Homeland Security, Industrial, Retail And Payment Industries, Logistics And Transportation Industries, Healthcare, Other Applications Subsegments: 1) By Airways Transit Security: Airport Security Screening, Passenger And Baggage Screening, Perimeter Security Systems 2) By Seaways Transit Security: Port Security Solutions, Vessel Monitoring Systems, Cargo Security Measures 3) By Roadways Transit Security: Vehicle Surveillance Systems, Traffic Management Solutions, Emergency Response Systems 4) By Railways Transit Security: Train Surveillance Systems, Station Security Solutions, Rail Network Monitoring 5) By Other Types: Emergency Services Security, Public Transport Security Systems, Event Security Management What New Market Trends Are Emerging in the Mass Transit Security Market? Major companies operating in the mass transit security market are focusing on developing new technologies, such as AI-enabled video analytics platform. This platform process actionable insights and conclusions from digital video using AI techniques. For instance, in October 2024, PRAMA, an India-based manufacturer of video security products, launched transport security innovations, including AI-based cameras and traffic management solutions. PRAMA's transportation solutions uniquely focus on securing transportation hubs with advanced video surveillance systems, featuring a Command and Control solution for proactive video data monitoring. These products are specifically designed to enhance vehicle security and traffic management, ensuring a safe and efficient flow for travelers, vehicles, and pedestrians alike. Which Major Organizations Influence the Direction of the Mass Transit Security Market? 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  • COSA vi ASPETTAVATE dopo AVERLI ALLONTANATI dalla FAMIGLIA?

    Famiglia nel bosco: il racconto dei genitori dei bimbi allontanati
    Il racconto dei genitori dei bambini che vivevano nel bosco di Palmoli, allontanati dal tribunale per le condizioni abitative considerate pericolose...
    Mentre la politica blatera, il ministro della Giustizia pensa di dover intervenire e i magistrati fanno quadrato intorno ai colleghi, i genitori dei bimbi allontanati dalla capanna in cui vivevano, prima di essere allontanati per ordine del Tribunale dell’Aquila, spiegano ai giornalisti cosa sta accadendo ai figli e cosa accade a loro. “C’è stata la fase della rabbia, poi quella della paura. Ora sono superate, sono fiducioso” confida al Corriere della Sera che vuole ricongiungersi con la sua famiglia. L’uomo spiega anche che l’abitazione – considerata inadatta per assenza di corrente elettrica e acqua – verrà migliorata. “Si tratta di un progetto studiato da un ingegnere al quale ci siamo rivolti. Prevede di aggiungere un locale alla casa. Ospiterà cucina e bagno“, dichiara rispondendo alle critiche sulla inadeguatezza delle condizioni abitative.

    Le criticità
    I piccoli, una bambina di 8 anni e due gemelli di 6, vivevano in quello che appare come un rudere fatiscente e privo di utenze e in una roulotte nel bosco a Palmoli (Chieti). per i magistrati è stato necessario allontanare i minori dall’abitazione familiare, “in considerazione del pericolo per l’integrità fisica derivante dalla condizione abitativa, nonché dal rifiuto da parte dei genitori di consentire le verifiche e i trattamenti sanitari obbligatori per legge”. Inoltre, “l’assenza di agibilità e pertanto di sicurezza statica, anche sotto il profilo del rischio sismico e della prevenzione di incendi, degli impianti elettrico, idrico e termico e delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità dell’abitazione, comporta la presunzione ex lege dell’esistenza del periodo di pregiudizio per l’integrità e l’incolumità fisica dei minori”.

    Solo latte di soia e niente tv
    A questi dati l’uomo replica così: “Hanno detto che viviamo nell’inconsapevolezza. Invece abbiamo il nostro know how – continua, ricordando la cura con cui gestiscono la vita familiare e le coltivazioni di frutta e verdura -. Vorrei dire qualcosa che non è stato compreso: noi proviamo una particolare soddisfazione a nutrirci dei prodotti della terra da noi stessi coltivata. Una soddisfazione nel fare a meno di tutto ciò che è in più”. Un’alimentazione di fatto vegana, ma non seguita da uno specialista e sconsigliata dalla letteratura scientifica e dalle società di pediatria. Almeno nei primi sei anni di vita, secondo gli esperti, i bambini non dovrebbero mai fare a meno dei derivati di origine animale. L’uomo tiene a specificare: “Niente latte di mucca. Non mangiamo animali), verdure e frutta solo delle nostre coltivazioni. Colazione? Tè con porridge. Voi continuate a concentrarvi su cose superflue. A noi non servono. Non abbiamo elettrodomestici, ma non ci servono. Non abbiamo la tv. In compenso abbiamo due pc che vengono utilizzati anche dai bambini per studiare”.

    “Sotto choc”, “euforici”
    Il padre dei piccoli dice che sono “Sono sotto choc per questa separazione. È difficile spiegare, si tratta di un equilibrio a cui sono abituati. La sera ci si ritrova tutti assieme per mangiare, scherzare, giocare. Questo è venuto meno. Sono distrutto. Li ho visti dieci minuti questa mattina, il tempo di lasciare indumenti e giocattoli e li ho dovuti lasciare. Nel centro dove li hanno portati non è prevista la mia presenza”.

    Anche la madre ritiene che i figli stiano vivendo un trauma: “Li vedo stranamente euforici, e capisco che è la dimostrazione della loro ansia. Vorrebbero tornare a casa, tornare ad essere un nucleo familiare. Io resto qui, non li lascio soli. I nostri figli non andranno in una scuola ortodossa, continueranno a ricevere un’educazione familiare e naturale, si chiama unschooling e ti connette con la parte destra del cervello” aggiunge ribadendo il loro progetto educativo. L’avvocato Giovanni Angelucci sta preparando l’appello contro l’ordinanza che ha tolto la potestà genitoriale. I genitori, intanto, confidano che il progetto edilizio, con stanze aggiuntive e bagno interno, possa migliorare le condizioni della casa e consentire il ritorno dei figli.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/23/famiglia-bosco-bambini-allontanati-palmoli-notizie/8204948/
    COSA vi ASPETTAVATE dopo AVERLI ALLONTANATI dalla FAMIGLIA? Famiglia nel bosco: il racconto dei genitori dei bimbi allontanati Il racconto dei genitori dei bambini che vivevano nel bosco di Palmoli, allontanati dal tribunale per le condizioni abitative considerate pericolose... Mentre la politica blatera, il ministro della Giustizia pensa di dover intervenire e i magistrati fanno quadrato intorno ai colleghi, i genitori dei bimbi allontanati dalla capanna in cui vivevano, prima di essere allontanati per ordine del Tribunale dell’Aquila, spiegano ai giornalisti cosa sta accadendo ai figli e cosa accade a loro. “C’è stata la fase della rabbia, poi quella della paura. Ora sono superate, sono fiducioso” confida al Corriere della Sera che vuole ricongiungersi con la sua famiglia. L’uomo spiega anche che l’abitazione – considerata inadatta per assenza di corrente elettrica e acqua – verrà migliorata. “Si tratta di un progetto studiato da un ingegnere al quale ci siamo rivolti. Prevede di aggiungere un locale alla casa. Ospiterà cucina e bagno“, dichiara rispondendo alle critiche sulla inadeguatezza delle condizioni abitative. Le criticità I piccoli, una bambina di 8 anni e due gemelli di 6, vivevano in quello che appare come un rudere fatiscente e privo di utenze e in una roulotte nel bosco a Palmoli (Chieti). per i magistrati è stato necessario allontanare i minori dall’abitazione familiare, “in considerazione del pericolo per l’integrità fisica derivante dalla condizione abitativa, nonché dal rifiuto da parte dei genitori di consentire le verifiche e i trattamenti sanitari obbligatori per legge”. Inoltre, “l’assenza di agibilità e pertanto di sicurezza statica, anche sotto il profilo del rischio sismico e della prevenzione di incendi, degli impianti elettrico, idrico e termico e delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità dell’abitazione, comporta la presunzione ex lege dell’esistenza del periodo di pregiudizio per l’integrità e l’incolumità fisica dei minori”. Solo latte di soia e niente tv A questi dati l’uomo replica così: “Hanno detto che viviamo nell’inconsapevolezza. Invece abbiamo il nostro know how – continua, ricordando la cura con cui gestiscono la vita familiare e le coltivazioni di frutta e verdura -. Vorrei dire qualcosa che non è stato compreso: noi proviamo una particolare soddisfazione a nutrirci dei prodotti della terra da noi stessi coltivata. Una soddisfazione nel fare a meno di tutto ciò che è in più”. Un’alimentazione di fatto vegana, ma non seguita da uno specialista e sconsigliata dalla letteratura scientifica e dalle società di pediatria. Almeno nei primi sei anni di vita, secondo gli esperti, i bambini non dovrebbero mai fare a meno dei derivati di origine animale. L’uomo tiene a specificare: “Niente latte di mucca. Non mangiamo animali), verdure e frutta solo delle nostre coltivazioni. Colazione? Tè con porridge. Voi continuate a concentrarvi su cose superflue. A noi non servono. Non abbiamo elettrodomestici, ma non ci servono. Non abbiamo la tv. In compenso abbiamo due pc che vengono utilizzati anche dai bambini per studiare”. “Sotto choc”, “euforici” Il padre dei piccoli dice che sono “Sono sotto choc per questa separazione. È difficile spiegare, si tratta di un equilibrio a cui sono abituati. La sera ci si ritrova tutti assieme per mangiare, scherzare, giocare. Questo è venuto meno. Sono distrutto. Li ho visti dieci minuti questa mattina, il tempo di lasciare indumenti e giocattoli e li ho dovuti lasciare. Nel centro dove li hanno portati non è prevista la mia presenza”. Anche la madre ritiene che i figli stiano vivendo un trauma: “Li vedo stranamente euforici, e capisco che è la dimostrazione della loro ansia. Vorrebbero tornare a casa, tornare ad essere un nucleo familiare. Io resto qui, non li lascio soli. I nostri figli non andranno in una scuola ortodossa, continueranno a ricevere un’educazione familiare e naturale, si chiama unschooling e ti connette con la parte destra del cervello” aggiunge ribadendo il loro progetto educativo. L’avvocato Giovanni Angelucci sta preparando l’appello contro l’ordinanza che ha tolto la potestà genitoriale. I genitori, intanto, confidano che il progetto edilizio, con stanze aggiuntive e bagno interno, possa migliorare le condizioni della casa e consentire il ritorno dei figli. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/23/famiglia-bosco-bambini-allontanati-palmoli-notizie/8204948/
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    Famiglia nel bosco: il racconto dei genitori dei bimbi allontanati
    Il racconto dei genitori dei bambini che vivevano nel bosco di Palmoli, allontanati dal tribunale per le condizioni abitative considerate pericolose.
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  • Allora, mettiamo assieme i pezzi.
    Una famiglia vive nei boschi. Una scelta che molti di noi non farebbero, d'accordo, ma va preso atto che gli esiti sono sorprendenti: sono felici, i figli sono circondati da amore, nutriti, sani e regolarmente istruiti. Non c'è traccia di violenza o abusi. Si tratta di una scelta libera che, piaccia o no, trasforma quel nucleo in simbolo radicale della "famiglia tradizionale". Si dice che tutto è partito perché tempo fa sono finiti in ospedale per intossicazione da funghi velenosi. Fosse vero sarebbe in effetti segno d'incuria, ma è una bugia: in realtà avevano fatto indigestione di funghi perfettamente commestibili, come può capitare a qualunque famiglia. Fatto sta che dall'ospedale parte la segnalazione.
    La cosa finisce in mano a una giudice (donna), Cecilia Angrisano, Presidente del Tribunale dei Minori de L'Aquila, che dispone casa famiglia per bambini e madre e allontanamento del padre. Durante il sequestro (perché di questo si tratta), ordina che i Carabinieri dispongano posti di blocco affinché il tutto avvenga senza problemi. Manco si trattasse di pericolosi terroristi.
    In tutto questo a molti qualcosa non torna. Vi spieghiamo noi per punti perché qualcosa non vi torna:

    - Cecilia Angrisano è una femminista, parte integrante dell'industria dell'antiviolenza del nostro paese. Qui è in un liceo locale a spargere la solita propaganda fasulla, senza contraddittorio: https://www.youtube.com/watch?v=r2bUTp1OM8g

    - Cecilia Angrisano è anche una sostenitrice delle famiglie arcobaleno o, come le chiama lei in questo convegno in cui è ospite d'onore insieme ad altri convegnisti improbabili, delle "genitorialità fuori dall'ordinario": https://www.psicologia.io/formazione-online/le-genitorialita-fuori-dallordinario

    Già così si sente puzza di un rigurgito di Bibbiano. Perché, non dimentichiamolo: Bibbiano è ovunque, Bibbiano è sempre. Anche lì c'erano presidenti di tribunale "woke", giudici onorari arruolati dall'industria dell'antiviolenza e operatrici LGBT. Soprattutto c'era un sistema basato su un'ideologia precisa. Scava scava e si trova la prova.

    - Qui Cecilia Angrisano viene intervistata e le viene lisciato il pelo dal CISMAI, nota lobby che elabora ideologie rigettate da tutto il mondo scientifico sul trattamento dei minori in sede giudiziaria. Sono quelli che "il bambino dice sempre la verità, va sempre creduto", favorevoli al sequestro dei minori e al loro più che profittevole collocamento in casa famiglia. Il CISMAI è il mandante ideologico di Bibbiano, dei "Diavoli della Bassa" e di tutti gli eventi similari precedenti. https://cismai.it/intervista-a-cecilia-angrisano/

    - Cecilia Angrisano è una fedele adepta del CISMAI. In questo articolo, relativo proprio alla vicenda di Bibbiano, fa endorsement delle posizioni del CISMAI, mentre partecipa a uno dei suoi convegni tossici. https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/infanzia_cismai_il_caso_bibbiano_ha_demonizzato_il_sistema_investire_in_prevenzione_

    La situazione è chiara, dunque: qui la distopia e il veleno ideologico che ODIA la famiglia tradizionale attacca e distrugge un simbolo radicale di famiglia tradizionale, come un maledetto virus fa con una cellula sana.
    In un paese normale i Carabinieri avrebbero già riportato a casa quella famiglia con tante scuse e un risarcimento dello Stato, un PM avrebbe indagato il giudice Angrisano per sequestro di persona, un altro avrebbe aperto un’inchiesta sul CISMAI per verificarne la trasparenza dell’operato.

    Source: https://www.facebook.com/share/p/17heVB37jU/
    Allora, mettiamo assieme i pezzi. Una famiglia vive nei boschi. Una scelta che molti di noi non farebbero, d'accordo, ma va preso atto che gli esiti sono sorprendenti: sono felici, i figli sono circondati da amore, nutriti, sani e regolarmente istruiti. Non c'è traccia di violenza o abusi. Si tratta di una scelta libera che, piaccia o no, trasforma quel nucleo in simbolo radicale della "famiglia tradizionale". Si dice che tutto è partito perché tempo fa sono finiti in ospedale per intossicazione da funghi velenosi. Fosse vero sarebbe in effetti segno d'incuria, ma è una bugia: in realtà avevano fatto indigestione di funghi perfettamente commestibili, come può capitare a qualunque famiglia. Fatto sta che dall'ospedale parte la segnalazione. La cosa finisce in mano a una giudice (donna), Cecilia Angrisano, Presidente del Tribunale dei Minori de L'Aquila, che dispone casa famiglia per bambini e madre e allontanamento del padre. Durante il sequestro (perché di questo si tratta), ordina che i Carabinieri dispongano posti di blocco affinché il tutto avvenga senza problemi. Manco si trattasse di pericolosi terroristi. In tutto questo a molti qualcosa non torna. Vi spieghiamo noi per punti perché qualcosa non vi torna: - Cecilia Angrisano è una femminista, parte integrante dell'industria dell'antiviolenza del nostro paese. Qui è in un liceo locale a spargere la solita propaganda fasulla, senza contraddittorio: https://www.youtube.com/watch?v=r2bUTp1OM8g - Cecilia Angrisano è anche una sostenitrice delle famiglie arcobaleno o, come le chiama lei in questo convegno in cui è ospite d'onore insieme ad altri convegnisti improbabili, delle "genitorialità fuori dall'ordinario": https://www.psicologia.io/formazione-online/le-genitorialita-fuori-dallordinario Già così si sente puzza di un rigurgito di Bibbiano. Perché, non dimentichiamolo: Bibbiano è ovunque, Bibbiano è sempre. Anche lì c'erano presidenti di tribunale "woke", giudici onorari arruolati dall'industria dell'antiviolenza e operatrici LGBT. Soprattutto c'era un sistema basato su un'ideologia precisa. Scava scava e si trova la prova. - Qui Cecilia Angrisano viene intervistata e le viene lisciato il pelo dal CISMAI, nota lobby che elabora ideologie rigettate da tutto il mondo scientifico sul trattamento dei minori in sede giudiziaria. Sono quelli che "il bambino dice sempre la verità, va sempre creduto", favorevoli al sequestro dei minori e al loro più che profittevole collocamento in casa famiglia. Il CISMAI è il mandante ideologico di Bibbiano, dei "Diavoli della Bassa" e di tutti gli eventi similari precedenti. https://cismai.it/intervista-a-cecilia-angrisano/ - Cecilia Angrisano è una fedele adepta del CISMAI. In questo articolo, relativo proprio alla vicenda di Bibbiano, fa endorsement delle posizioni del CISMAI, mentre partecipa a uno dei suoi convegni tossici. https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/infanzia_cismai_il_caso_bibbiano_ha_demonizzato_il_sistema_investire_in_prevenzione_ La situazione è chiara, dunque: qui la distopia e il veleno ideologico che ODIA la famiglia tradizionale attacca e distrugge un simbolo radicale di famiglia tradizionale, come un maledetto virus fa con una cellula sana. In un paese normale i Carabinieri avrebbero già riportato a casa quella famiglia con tante scuse e un risarcimento dello Stato, un PM avrebbe indagato il giudice Angrisano per sequestro di persona, un altro avrebbe aperto un’inchiesta sul CISMAI per verificarne la trasparenza dell’operato. Source: https://www.facebook.com/share/p/17heVB37jU/
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  • Sono uscite le previsioni di crescita dei 21 paesi della UE. L'Italia è ultima. ULTIMA come previsione 2026. Giorgetti e la Giorgia, riducendo il deficit dal 7% del 2022 al 2,8% sono riusciti ad azzerare la crescita.

    (assieme all'Irlanda noti, che però ha statistiche del PIL basate sulle tasse pagate o meno da multinazionali e per un particolare motivo ne pagano meno per cui il PIL si riduce...). Per cui se togli l'Irlanda, l'Italia è ultima

    "Giorgetti e la Giorgia, Mario Draghi e Monti, dove è la differenza ?"

    Source: https://x.com/pbecchi/status/1990872822017589626?t=DXfehuqVt43vb4M9xCwVqg&s=19
    Sono uscite le previsioni di crescita dei 21 paesi della UE. L'Italia è ultima. ULTIMA come previsione 2026. Giorgetti e la Giorgia, riducendo il deficit dal 7% del 2022 al 2,8% sono riusciti ad azzerare la crescita. (assieme all'Irlanda noti, che però ha statistiche del PIL basate sulle tasse pagate o meno da multinazionali e per un particolare motivo ne pagano meno per cui il PIL si riduce...). Per cui se togli l'Irlanda, l'Italia è ultima "Giorgetti e la Giorgia, Mario Draghi e Monti, dove è la differenza ?" Source: https://x.com/pbecchi/status/1990872822017589626?t=DXfehuqVt43vb4M9xCwVqg&s=19
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  • 🇺🇲 UNA MANO LAVA L'ALTRA
    Musk aveva detto di Trump: "È nella lista di Epstein!". Ma stasera ceneranno assieme. Trump aiuta Musk a fare affari miliardari con l'Arabia, e Musk gli assicura visibilità su X e fondi. Una ri-fusione fredda. Due squali. 🫣

    Source: https://x.com/M25016096/status/1990877755496333772?t=QhPNtUG-RfUAtxVHSj-OnA&s=19
    🟡 🇺🇲 UNA MANO LAVA L'ALTRA Musk aveva detto di Trump: "È nella lista di Epstein!". Ma stasera ceneranno assieme. Trump aiuta Musk a fare affari miliardari con l'Arabia, e Musk gli assicura visibilità su X e fondi. Una ri-fusione fredda. Due squali. 🫣 Source: https://x.com/M25016096/status/1990877755496333772?t=QhPNtUG-RfUAtxVHSj-OnA&s=19
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  • Titolo de ‘La Stampa’
    "Ville in Svizzera e milioni all’estero: ecco la Tangentopoli che assedia #Zelensky. Due ministri costretti alle dimissioni, fedelissimi in fuga: il presidente ora teme l’effetto valanga"
    Fino ad una settimana fa era a dir poco blasfemo sognare un titolo del genere su di un giornalone italiano. Certo, ancora sbaglia a chiamare il delinquente di Kiev: ‘presidente’, essendo scaduto da quasi un anno. Ma tutto non si può avere e Roma non fu costruita in una notte. Però il vento è cambiato e come buoni velisti alcuni editori stanno fiutando l’aria. Diamogli il tempo di prendere un po’ di coraggio.
    Il ‘presidente’ ora teme l’effetto valanga, scrivono … Ma davvero in questo Paese c’è ancora qualcuno che pensa che Zelensky non sia il capo assoluto di ogni traffico e maneggio appena scoperto?
    Timur Mindich, suo amico ed ex socio, quello che trasportava da Bruxelles borse piene di contanti; quello che nelle registrazioni della Nabu dice ad un collega: «Non sai quanto pesa un milione e mezzo di euri in contanti» (povera quattrosse di Bruxelles; è stata scoperta); quello che adesso le borse piene di milioni se l’è portate via un’ora prima dell’arresto ... lo chiamavano ‘il portafoglio di Zelensky’ … però il nanetto corrotto non ne sapeva niente, eh?
    Ma quanto la finite di pensare che siamo tutti stupidi? E’ vero, in tanti vi abbiamo votato, quindi così intelligenti non siamo, ma non ci avete mica tirato fuori dal Cottolengo. Crosetto ha ringraziato Zelensky per il coraggio di lottare contro la corruzione!
    Se continuate a foraggiare questo tossico, fate almeno come i ladri di Pesaro (il sorridente Matteo Ricci non c’entra nulla!): di giorno litigateci e di notte andate a rubare insieme! Basta baci, abbracci, slinguazzamenti, limonamenti e ospitate istituzionali. Non ne possiamo più!
    Nessuno lo arresterà questo delinquente impunito? Oggi è in Atene
    a chiedere il gas per l'Ucraina, dopo che ha distrutto il Nord Stream 2 e bombardato il Druzhba. Domani firmerà un accordo 'storico' a Parigi sulla difesa aerea. Poi il pezzente andrà in Spagna con la mano tesa già da ieri.
    Che figura ci fate a passare da utili idioti del Re dei Ladri?
    Sapete, le cose verranno fuori tutte quante. Ci sono dei libri in preparazione ed altri già editi. Nomi, date, luoghi, numeri, conti corrente, ville, case, palazzi, auto, yacht … che in confronti gli asset russi congelati sembrano la paghetta di Zelensky quando era un bambino scemo. Il nano non riuscirà a nascondere neanche un dollaro e forse non se li godrà, se gli americani non vogliono.
    Ma neppure voi fans dell’Impero del Bene riuscirete a nascondere al Popolo il dramma e gli sprechi che avete provocato. Ci vorrà un po’ di tempo, ma toccherà anche a voi.

    - Giuseppe Sardini

    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1990076739163222055?t=1t6OCPrVGEqIKQDJPomWOg&s=19
    Titolo de ‘La Stampa’ "Ville in Svizzera e milioni all’estero: ecco la Tangentopoli che assedia #Zelensky. Due ministri costretti alle dimissioni, fedelissimi in fuga: il presidente ora teme l’effetto valanga💩💩💩" Fino ad una settimana fa era a dir poco blasfemo sognare un titolo del genere su di un giornalone italiano. Certo, ancora sbaglia a chiamare il delinquente di Kiev: ‘presidente’, essendo scaduto da quasi un anno. Ma tutto non si può avere e Roma non fu costruita in una notte. Però il vento è cambiato e come buoni velisti alcuni editori stanno fiutando l’aria. Diamogli il tempo di prendere un po’ di coraggio. Il ‘presidente’ ora teme l’effetto valanga, scrivono … Ma davvero in questo Paese c’è ancora qualcuno che pensa che Zelensky non sia il capo assoluto di ogni traffico e maneggio appena scoperto? 🤔 Timur Mindich, suo amico ed ex socio, quello che trasportava da Bruxelles borse piene di contanti; quello che nelle registrazioni della Nabu dice ad un collega: «Non sai quanto pesa un milione e mezzo di euri in contanti» (povera quattrosse di Bruxelles; è stata scoperta); quello che adesso le borse piene di milioni se l’è portate via un’ora prima dell’arresto ... lo chiamavano ‘il portafoglio di Zelensky’ … però il nanetto corrotto non ne sapeva niente, eh? Ma quanto la finite di pensare che siamo tutti stupidi? E’ vero, in tanti vi abbiamo votato, quindi così intelligenti non siamo, ma non ci avete mica tirato fuori dal Cottolengo. Crosetto ha ringraziato Zelensky per il coraggio di lottare contro la corruzione! Se continuate a foraggiare questo tossico, fate almeno come i ladri di Pesaro (il sorridente Matteo Ricci non c’entra nulla!): di giorno litigateci e di notte andate a rubare insieme! Basta baci, abbracci, slinguazzamenti, limonamenti e ospitate istituzionali. Non ne possiamo più! Nessuno lo arresterà questo delinquente impunito? Oggi è in Atene a chiedere il gas per l'Ucraina, dopo che ha distrutto il Nord Stream 2 e bombardato il Druzhba. Domani firmerà un accordo 'storico' a Parigi sulla difesa aerea. Poi il pezzente andrà in Spagna con la mano tesa già da ieri. Che figura ci fate a passare da utili idioti del Re dei Ladri? Sapete, le cose verranno fuori tutte quante. Ci sono dei libri in preparazione ed altri già editi. Nomi, date, luoghi, numeri, conti corrente, ville, case, palazzi, auto, yacht … che in confronti gli asset russi congelati sembrano la paghetta di Zelensky quando era un bambino scemo. Il nano non riuscirà a nascondere neanche un dollaro e forse non se li godrà, se gli americani non vogliono. Ma neppure voi fans dell’Impero del Bene riuscirete a nascondere al Popolo il dramma e gli sprechi che avete provocato. Ci vorrà un po’ di tempo, ma toccherà anche a voi. - Giuseppe Sardini Source: https://x.com/itsmeback_/status/1990076739163222055?t=1t6OCPrVGEqIKQDJPomWOg&s=19
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  • NO OTHER LAND
    *Prima visione 15/11 - Rai3*

    Lasciamo che sia il cinema – quello che non ha paura di sporcare la pellicola con la realtà – a parlare per noi. Per una sera abbassiamo il volume delle polemiche, sospendiamo slogan e contrapposizioni, e concediamoci il tempo necessario per guardare dritto negli occhi una storia che non appartiene “a loro”, ma a tutti noi.

    “NO OTHER LAND” è molto più di un documentario: è un atto di resistenza visiva. Un film nato da cinque anni di registrazioni sul campo, dal 2019 al 2024, durante i quali l’attivista palestinese Basel Adra ha filmato, abitazione dopo abitazione, la progressiva demolizione delle case considerate “abusive” dal governo israeliano. Un lavoro che diventa ancora più potente nell’incontro con lo sguardo del giornalista israeliano Yuval Abraham, e con quello dei co-registi Hamdan Ballal e Rachel Szor.

    Quattro voci, quattro sensibilità, quattro sguardi che si intrecciano in un’opera che non cerca il sensazionalismo ma la verità, anche quando è scomoda, anche quando fa male. Un racconto duro, necessario, che mostra la violenza e la resistenza ma anche una rara e fragile possibilità di alleanza umana oltre le divisioni storiche e politiche.

    Un merito enorme a questo gruppo di autori che dimostra – con un film e non con proclami – che l’arte può davvero diventare un terreno comune, un ponte reale in un paesaggio di muri.

    Sostenuto da Amnesty International nella distribuzione e accompagnato da Medici Senza Frontiere, “No Other Land” ci consegna immagini che restano impresse come cicatrici, e parole che aprono spiragli. Un'opera che non pretende di dare risposte, ma ci invita con forza a non distogliere lo sguardo.


    SABATO 15 NOVEMBRE – ORE 21:20 – RAI 3 (prima visione)


    E allora sì: questa sera non dobbiamo mancare. Perché certe storie non si guardano soltanto — si attraversano insieme.


    #NoOtherLand #Documentario #DirittiUmani #Rai3 #Attivismo #CinemaDelReale #Palestina #Israele
    🎬NO OTHER LAND🎬 *Prima visione 15/11 - Rai3* Lasciamo che sia il cinema – quello che non ha paura di sporcare la pellicola con la realtà – a parlare per noi. Per una sera abbassiamo il volume delle polemiche, sospendiamo slogan e contrapposizioni, e concediamoci il tempo necessario per guardare dritto negli occhi una storia che non appartiene “a loro”, ma a tutti noi. “NO OTHER LAND” è molto più di un documentario: è un atto di resistenza visiva. Un film nato da cinque anni di registrazioni sul campo, dal 2019 al 2024, durante i quali l’attivista palestinese Basel Adra ha filmato, abitazione dopo abitazione, la progressiva demolizione delle case considerate “abusive” dal governo israeliano. Un lavoro che diventa ancora più potente nell’incontro con lo sguardo del giornalista israeliano Yuval Abraham, e con quello dei co-registi Hamdan Ballal e Rachel Szor. Quattro voci, quattro sensibilità, quattro sguardi che si intrecciano in un’opera che non cerca il sensazionalismo ma la verità, anche quando è scomoda, anche quando fa male. Un racconto duro, necessario, che mostra la violenza e la resistenza ma anche una rara e fragile possibilità di alleanza umana oltre le divisioni storiche e politiche. Un merito enorme a questo gruppo di autori che dimostra – con un film e non con proclami – che l’arte può davvero diventare un terreno comune, un ponte reale in un paesaggio di muri. Sostenuto da Amnesty International nella distribuzione e accompagnato da Medici Senza Frontiere, “No Other Land” ci consegna immagini che restano impresse come cicatrici, e parole che aprono spiragli. Un'opera che non pretende di dare risposte, ma ci invita con forza a non distogliere lo sguardo. 📌 📺 SABATO 15 NOVEMBRE – ORE 21:20 – RAI 3 (prima visione) E allora sì: questa sera non dobbiamo mancare. Perché certe storie non si guardano soltanto — si attraversano insieme. #NoOtherLand #Documentario #DirittiUmani #Rai3 #Attivismo #CinemaDelReale #Palestina #Israele
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  • LA SECONDA MORTE

    Una perdita umana è il pensiero ricorrente, la ferita più profonda e l’ossessione che accompagna ogni conflitto. Nulla da obiettare.
    Eppure, esiste una ferita ancora più silenziosa e nascosta, perché raramente percepita nella sua interezza. È la ferita della cancellazione.

    Un conflitto non porta con sé soltanto morti e dolore: diventa sinonimo di “annullamento”, di rimozione totale della memoria, della storia, dell’identità stessa di un popolo. Come se la sua cultura non avesse mai avuto diritto di esistere. Come se le sue pietre, le sue strade, i suoi teatri e le sue biblioteche non avessero mai parlato.

    Dal 2022 abbiamo pianto la distruzione del teatro di Odessa, simbolo di arte e bellezza in tempo di guerra. Ebbene, oggi lo stesso copione si ripete nella Gaza che non riconosce più se stessa, dove è difficile persino trovare qualcosa da salvare, se non la tenacia di chi, ancora, sopravvive fra le macerie.
    E sia chiaro: nessun edificio, nessuna chiesa, nessun archivio potrà mai valere quanto una vita umana.
    Ma distruggere i luoghi della memoria significa anche questo: lasciare che la verità di un popolo venga raccontata da altri.
    Da un sistema mediatico e storiografico che non può garantire il sacrosanto principio di imparzialità.

    Ci resta allora solo l’immaginazione.
    Immaginare ciò che non esiste più — o che forse tornerà a vivere, ma secondo i canoni della speculazione e dei progetti di chi costruirà nuovi viadotti, resort, infrastrutture che nulla hanno a che vedere con la memoria palestinese.

    E non è retorica.
    Secondo il report “All That is Lost” dell’organizzazione PEN America, sono oltre 300 i siti culturali distrutti o gravemente danneggiati a Gaza.
    Fra essi, la casa di Yasser Arafat, trasformata in centro culturale dopo la sua morte, oggi ridotta in rovina.
    Il Centro Culturale Rashad El Shawa, dove negli anni ’90 si discuteva di pace con Bill Clinton, è stato raso al suolo nel novembre 2024.
    E ancora la libreria di Samir Mansour, simbolo di resilienza culturale, e la Moschea Omari, che custodiva 20.000 volumi antichi — oggi polvere.

    Polvere come il pavimento a mosaico della Chiesa bizantina di Jabalia, costruita nel 444 d.C., testimone di secoli di convivenza religiosa e di storia condivisa. Colpita anch’essa, cancellata.

    E così, la cultura scivola via, insieme alla memoria.
    Perché la distruzione del patrimonio artistico non è mai solo un “danno collaterale”: è la seconda morte di un popolo, quella che lo priva della sua voce e del suo diritto di esistere nel racconto della storia.

    Forse, di tutto questo, resteranno solo le parole — e il dovere morale di ricordare che anche le pietre, come gli uomini, sanno gridare.

    #Palestina #MemoriaCulturale #PatrimoniPerduti #LaSecondaMorte #CulturaEDistruzione #Gaza #DirittiUmani #MemoriaStorica #ArteESopravvivenza #StoriaNegata #HumanityInRuins #PeaceThroughCulture
    🕯️ LA SECONDA MORTE Una perdita umana è il pensiero ricorrente, la ferita più profonda e l’ossessione che accompagna ogni conflitto. Nulla da obiettare. Eppure, esiste una ferita ancora più silenziosa e nascosta, perché raramente percepita nella sua interezza. È la ferita della cancellazione. Un conflitto non porta con sé soltanto morti e dolore: diventa sinonimo di “annullamento”, di rimozione totale della memoria, della storia, dell’identità stessa di un popolo. Come se la sua cultura non avesse mai avuto diritto di esistere. Come se le sue pietre, le sue strade, i suoi teatri e le sue biblioteche non avessero mai parlato. Dal 2022 abbiamo pianto la distruzione del teatro di Odessa, simbolo di arte e bellezza in tempo di guerra. Ebbene, oggi lo stesso copione si ripete nella Gaza che non riconosce più se stessa, dove è difficile persino trovare qualcosa da salvare, se non la tenacia di chi, ancora, sopravvive fra le macerie. E sia chiaro: nessun edificio, nessuna chiesa, nessun archivio potrà mai valere quanto una vita umana. 👉 Ma distruggere i luoghi della memoria significa anche questo: lasciare che la verità di un popolo venga raccontata da altri. Da un sistema mediatico e storiografico che non può garantire il sacrosanto principio di imparzialità. Ci resta allora solo l’immaginazione. Immaginare ciò che non esiste più — o che forse tornerà a vivere, ma secondo i canoni della speculazione e dei progetti di chi costruirà nuovi viadotti, resort, infrastrutture che nulla hanno a che vedere con la memoria palestinese. E non è retorica. Secondo il report “All That is Lost” dell’organizzazione PEN America, sono oltre 300 i siti culturali distrutti o gravemente danneggiati a Gaza. Fra essi, la casa di Yasser Arafat, trasformata in centro culturale dopo la sua morte, oggi ridotta in rovina. Il Centro Culturale Rashad El Shawa, dove negli anni ’90 si discuteva di pace con Bill Clinton, è stato raso al suolo nel novembre 2024. E ancora la libreria di Samir Mansour, simbolo di resilienza culturale, e la Moschea Omari, che custodiva 20.000 volumi antichi — oggi polvere. Polvere come il pavimento a mosaico della Chiesa bizantina di Jabalia, costruita nel 444 d.C., testimone di secoli di convivenza religiosa e di storia condivisa. Colpita anch’essa, cancellata. E così, la cultura scivola via, insieme alla memoria. Perché la distruzione del patrimonio artistico non è mai solo un “danno collaterale”: è la seconda morte di un popolo, quella che lo priva della sua voce e del suo diritto di esistere nel racconto della storia. Forse, di tutto questo, resteranno solo le parole — e il dovere morale di ricordare che anche le pietre, come gli uomini, sanno gridare. 🕯️ #Palestina #MemoriaCulturale #PatrimoniPerduti #LaSecondaMorte #CulturaEDistruzione #Gaza #DirittiUmani #MemoriaStorica #ArteESopravvivenza #StoriaNegata #HumanityInRuins #PeaceThroughCulture
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  • Il servizio sulle Iene si impegna per screditare l'inchiesta di @XavierPoussard e Natacha Rey, ma i risultati sono scarsi. Sostengono, senza indizi o prove, che Jean Michel Trogneux sia un tizio che si vede per un istante dietro Brigitte in una cerimonia ufficiale, ma non ci sono immagini degli ultimi 40/50 anni di Jean Michel e Brigitte insieme, nè tantomeno da soli. Se Brigitte Macron e Jean Michel Trogneux non sono la stessa persona, perché i due non compaiono assieme e smentiscono la storia oppure perché Jean Michel non si fa vivo per difendere la sorella?

    Il punto perciò resta lo stesso. Non c'è una sola immagine di Brigitte incinta che aspetta i suoi tre figli e la foto del matrimonio del'74 non è di Brigitte. È di Susan Spray. Dove sono quindi le tracce della presunta vita da donna di Brigitte Macron? Brigitte Trogneux appare soltanto verso la fine degli anni'80, quando viene assunta, senza credenziali, nel liceo La Providence di Amiens, e laddove abuserà del 14enne Macron. Siamo ancora in attesa che Brigitte e i suoi smentiscano con prove questa inchiesta che di prove e documenti ne ha invece portati. Segnalo infine che il servizio delle Iene è stato commentato con una voce dilatata dal "giornalista" per confondere volutamente lo spettatore.
    Il servizio sulle Iene si impegna per screditare l'inchiesta di @XavierPoussard e Natacha Rey, ma i risultati sono scarsi. Sostengono, senza indizi o prove, che Jean Michel Trogneux sia un tizio che si vede per un istante dietro Brigitte in una cerimonia ufficiale, ma non ci sono immagini degli ultimi 40/50 anni di Jean Michel e Brigitte insieme, nè tantomeno da soli. Se Brigitte Macron e Jean Michel Trogneux non sono la stessa persona, perché i due non compaiono assieme e smentiscono la storia oppure perché Jean Michel non si fa vivo per difendere la sorella? Il punto perciò resta lo stesso. Non c'è una sola immagine di Brigitte incinta che aspetta i suoi tre figli e la foto del matrimonio del'74 non è di Brigitte. È di Susan Spray. Dove sono quindi le tracce della presunta vita da donna di Brigitte Macron? Brigitte Trogneux appare soltanto verso la fine degli anni'80, quando viene assunta, senza credenziali, nel liceo La Providence di Amiens, e laddove abuserà del 14enne Macron. Siamo ancora in attesa che Brigitte e i suoi smentiscano con prove questa inchiesta che di prove e documenti ne ha invece portati. Segnalo infine che il servizio delle Iene è stato commentato con una voce dilatata dal "giornalista" per confondere volutamente lo spettatore.
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