• "TRAGEDIA" DI SUPERGA:
    FU ATTENTATO.

    I MAGISTRATI LUTERANI DELLA PROCURA DI TORINO BLOCCARONO LE INDAGINI.

    VERSO LA RIAPERTURA INDAGINI.

    MORIRONO TUTTI I GIOCATORI DEL GRANDE TORINO CHE DAVA 10 GIOCATORI SU 11 ALLA NAZIONALE CHE STAVA VINCENDO TUTTE LE GARE INTERNAZIONALI DA 19 ANNI APPLICANDO GLI STUDI BIOLOGICI NUTRIZIONALI DELL' ISTITUTO ITALIANO TUMORI DEGLI ANNI 30,  SULLA COMPLETA REGRESSIONE DEI TUMORI AL QUARTO STADIO, STUDI BIOLOGICI NUTRIZIONALI, MESSI SOTTO SEGRETO NEL 1945 COL COPYRIGHT PERCHE' NON BREVETTABILI.

    I media dissero subito che fu un errore dei piloti che non avevano visto il monte di Superga per la foschia . Era il 4 maggio alle ore 17.
    E che  l' aereo si era schiantato contro la Basilica e che non si era sviluppato alcun incendio.

    Ma i due medici legali intervenuti per primi constatarono che la cabina di pilotaggio presentava un chiaro squarcio e che i corpi dei piloti presentavano evidenti segni di bruciature. Chiamarono gli artificieri.  Gli artificieri per primi intervenuti  constatorono che vi era un enorme squarcio nella cabina di pilotaggio e che era compatibile solo con uno scoppio di un ordigno avvenuto nella cabina di pilotaggio, una bomba ad orologeria. Trovarono evidenti tracce di esplosivo sul luogo.

    Mandanti : 
    grandi famiglie luterane tedesco orientali Rothshild/ Rockfeller e le loro
    multinazionali farmacologiche produttrici di preparati chemioterapici,

    la terapia biologica nutrizionale dell' Istituto Italiano Tumori andava contro la chemioterapia e il Grande Torino e la nazionale italiana di calcio erano l' emblema nel mondo dell' efficacia di questa  terapia biologica nutrizionale che faceva regredire ogni tipo di patologia. 

    Sui preparati chemioterapici i Rothshild/Rockfeller dal 1903 guadagnavano 80 volte i loro costi di produzione, il massimo guadagno realizzabile sulla Terra.


    Esecutori : Ndrangheta, le prime indagini si volsero subito verso l' Ndrangheta che avesse fatto scoppiare la bomba al passaggio dell' aereo sul monte di Superga.
    E' nota,  da tutti gli atti di indagine,  l' estrazione evangelica luterana dei membri della Ndrangheta.

    Le indagini furono tolte agli inquirenti primi assegnatari, i primi medici legali e artificieri intervenuti furono destituiti dall' incarico e la perizia medico legale  sui corpi fu assegnata ad altri medici legali e cosi anche la perizia scientifica sulla cabina di pilotaggio e i resti del resto dell' aereo fu assegnata ad altri artificieri che suffragarono la tesi subito diffusa dai media, che fu un errore dei piloti che a causa della foschia del 4  maggio di giorno non avevano visto un monte di 600 metri che avevano sorvolato già migliaia di volte per poi planare nell' aereoporto di Caselle,  se proveniente dalla Francia.

    Il Grande Torino aveva giocato in Portogallo contro il Benfica.

    La nazionale italiana di calcio con questa tragedia fu decapitata.
      Il Presidente dell' Istituto Italiano Tumori, il Prof. medico chirurgo Gaetano Fichera, fondatore del Cagliari calcio nel 1907, presidente del Milan nel 1927/28,   era stato chiamato nel 1929  da Vittorio Pozzo come nutrizionista sportivo della Nazionale di calcio.

    La Nazionale italiana di calcio vinse tutto dal 1930 a  maggio 1949: Coppa internazionale nel 1930 battendo l' Ungheria di Puskas 5-0, Mondiali nel 1934 e 1938 e Olimpiadi nel 1936.
    Dopo la sosta obbligata della guerra, la Nazionale italiana di calcio, dal 1946 a maggio 1949 aveva vinto  26  partite consecutivamente.

    Nel 1945,  la polizia scientifica tedesco  orientale (Gestapo),  giunta in Italia, elimino'  dal settembre 1943  tutti i medici chirurgo che componevano l' Istituto Italiano Tumori e mise sotto segreto questi studi biologici nutrizionali perché non brevettabili.
    "TRAGEDIA" DI SUPERGA: FU ATTENTATO. I MAGISTRATI LUTERANI DELLA PROCURA DI TORINO BLOCCARONO LE INDAGINI. VERSO LA RIAPERTURA INDAGINI. MORIRONO TUTTI I GIOCATORI DEL GRANDE TORINO CHE DAVA 10 GIOCATORI SU 11 ALLA NAZIONALE CHE STAVA VINCENDO TUTTE LE GARE INTERNAZIONALI DA 19 ANNI APPLICANDO GLI STUDI BIOLOGICI NUTRIZIONALI DELL' ISTITUTO ITALIANO TUMORI DEGLI ANNI 30,  SULLA COMPLETA REGRESSIONE DEI TUMORI AL QUARTO STADIO, STUDI BIOLOGICI NUTRIZIONALI, MESSI SOTTO SEGRETO NEL 1945 COL COPYRIGHT PERCHE' NON BREVETTABILI. I media dissero subito che fu un errore dei piloti che non avevano visto il monte di Superga per la foschia . Era il 4 maggio alle ore 17. E che  l' aereo si era schiantato contro la Basilica e che non si era sviluppato alcun incendio. Ma i due medici legali intervenuti per primi constatarono che la cabina di pilotaggio presentava un chiaro squarcio e che i corpi dei piloti presentavano evidenti segni di bruciature. Chiamarono gli artificieri.  Gli artificieri per primi intervenuti  constatorono che vi era un enorme squarcio nella cabina di pilotaggio e che era compatibile solo con uno scoppio di un ordigno avvenuto nella cabina di pilotaggio, una bomba ad orologeria. Trovarono evidenti tracce di esplosivo sul luogo. Mandanti :  grandi famiglie luterane tedesco orientali Rothshild/ Rockfeller e le loro multinazionali farmacologiche produttrici di preparati chemioterapici, la terapia biologica nutrizionale dell' Istituto Italiano Tumori andava contro la chemioterapia e il Grande Torino e la nazionale italiana di calcio erano l' emblema nel mondo dell' efficacia di questa  terapia biologica nutrizionale che faceva regredire ogni tipo di patologia.  Sui preparati chemioterapici i Rothshild/Rockfeller dal 1903 guadagnavano 80 volte i loro costi di produzione, il massimo guadagno realizzabile sulla Terra. Esecutori : Ndrangheta, le prime indagini si volsero subito verso l' Ndrangheta che avesse fatto scoppiare la bomba al passaggio dell' aereo sul monte di Superga. E' nota,  da tutti gli atti di indagine,  l' estrazione evangelica luterana dei membri della Ndrangheta. Le indagini furono tolte agli inquirenti primi assegnatari, i primi medici legali e artificieri intervenuti furono destituiti dall' incarico e la perizia medico legale  sui corpi fu assegnata ad altri medici legali e cosi anche la perizia scientifica sulla cabina di pilotaggio e i resti del resto dell' aereo fu assegnata ad altri artificieri che suffragarono la tesi subito diffusa dai media, che fu un errore dei piloti che a causa della foschia del 4  maggio di giorno non avevano visto un monte di 600 metri che avevano sorvolato già migliaia di volte per poi planare nell' aereoporto di Caselle,  se proveniente dalla Francia. Il Grande Torino aveva giocato in Portogallo contro il Benfica. La nazionale italiana di calcio con questa tragedia fu decapitata.   Il Presidente dell' Istituto Italiano Tumori, il Prof. medico chirurgo Gaetano Fichera, fondatore del Cagliari calcio nel 1907, presidente del Milan nel 1927/28,   era stato chiamato nel 1929  da Vittorio Pozzo come nutrizionista sportivo della Nazionale di calcio. La Nazionale italiana di calcio vinse tutto dal 1930 a  maggio 1949: Coppa internazionale nel 1930 battendo l' Ungheria di Puskas 5-0, Mondiali nel 1934 e 1938 e Olimpiadi nel 1936. Dopo la sosta obbligata della guerra, la Nazionale italiana di calcio, dal 1946 a maggio 1949 aveva vinto  26  partite consecutivamente. Nel 1945,  la polizia scientifica tedesco  orientale (Gestapo),  giunta in Italia, elimino'  dal settembre 1943  tutti i medici chirurgo che componevano l' Istituto Italiano Tumori e mise sotto segreto questi studi biologici nutrizionali perché non brevettabili.
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  • BREAKING:

    China's Supreme Court chief justice urges the International Criminal Court to prosecute Netanyahu with the maximum penalties under international law.

    ULTIMA ORA:

    Il presidente della Corte Suprema cinese esorta la Corte Penale Internazionale a perseguire Netanyahu con le massime pene previste dal diritto internazionale.
    🚨 🇨🇳🇮🇱 BREAKING: China's Supreme Court chief justice urges the International Criminal Court to prosecute Netanyahu with the maximum penalties under international law. 🚨 🇨🇳🇮🇱 ULTIMA ORA: Il presidente della Corte Suprema cinese esorta la Corte Penale Internazionale a perseguire Netanyahu con le massime pene previste dal diritto internazionale.
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  • Il vero problema di Milano è che non è più una città
    L’inchiesta sul sistema immobiliare milanese, al di là dei presunti illeciti da accertare, mostra impietosa una città in cui sempre più le case sono rendite finanziarie, nella mani di fondi esteri. E in cui si costruisce per loro, contro chi abita a Milano.

    https://www.fanpage.it/milano/il-vero-problema-di-milano-e-che-non-e-piu-una-citta/
    Il vero problema di Milano è che non è più una città L’inchiesta sul sistema immobiliare milanese, al di là dei presunti illeciti da accertare, mostra impietosa una città in cui sempre più le case sono rendite finanziarie, nella mani di fondi esteri. E in cui si costruisce per loro, contro chi abita a Milano. https://www.fanpage.it/milano/il-vero-problema-di-milano-e-che-non-e-piu-una-citta/
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  • IL BIVIO È ADESSO

    Amici e amiche,
    stiamo assistendo in questi giorni a un caso giudiziario che potrebbe rappresentare molto più di uno scandalo. Potrebbe essere il bivio storico per Milano.
    Da una parte c’è chi spera nello "scoperchiamento del vaso di Pandora", dall’altra chi già teme – o si augura – che tutto finisca in quel tipico “grande boh” milanese. Tradotto: nulla di fatto, come accadde dopo Expo 2015, quando la città si prese uno schiaffo giuridico condito da assoluzioni e pernacchie.

    Ma oggi, lasciatemelo dire, il clima è diverso. E forse persino più incerto.

    Stiamo tutti aspettando le parole del Sindaco Sala in aula lunedì 21 luglio, ma il centro del discorso non può e non deve essere la solita gara a chi spara il colpo più duro. Non si tratta di delegittimare con nuove invettive o rincorrere il titolo più roboante.
    Tutto questo lo conosciamo già. E sappiamo anche che potrebbe concludersi, come spesso accade, in un buco nell'acqua per chi non è attivista, per chi vive Milano senza partecipare.

    Nel frattempo, si è aperta la solita danza delle ipocrisie politiche.
    Il centrodestra, da sempre vicino agli affari col centrosinistra quando c’era da spartirsi opportunità, oggi alza la voce. Chiede la testa del Sindaco, come se non fosse stato “compagno di merende” nel sostegno alle Olimpiadi invernali e ad altri progetti di potere condiviso.

    Così, tra un centrodestra ambivalente e un centrosinistra frantumato in mille sensibilità e rivoli ideologici, chi ne paga il prezzo è sempre e solo la cittadinanza attiva.
    Quella vera. Quella che ha già dato tanto e ricevuto troppo poco.

    Allora la vera domanda oggi è:
    Che cosa vogliamo fare noi?
    Che cosa vogliamo scegliere davanti a un’estate che rischia di passare, ancora una volta, tra indignazione passeggera, una manifestazione sotto il sole e un ritorno alla vita di sempre… fino al prossimo scandalo?

    Per questo ho scritto, giorni fa, “Se non ora, quando?”.
    E oggi torno con forza a dire: non è una battaglia tra opposti politici.
    Non è una sfida tra destra e sinistra.
    La vera battaglia è psicologica. Ed è nostra.

    Perché il problema non è scegliere il male minore.
    Il problema è che non vogliamo più scegliere affatto.
    Per paura. Per stanchezza. Per cinismo.
    Perché crediamo che la politica sia solo di chi comanda, e non di chi vive.

    Eppure, non possiamo più permetterci di restare immobili.

    O decidiamo di aprire un fronte comune, per scrivere insieme un programma vero per la città – fatto di lavoro, servizi, cultura, spazi pubblici, trasparenza –
    oppure restiamo nel solito loop:
    scandalo → indignazione → corteo → commenti → silenzio → nuovo scandalo.

    È un copione che conosciamo. E non possiamo più accettarlo.

    Non è questione di ideologie. È questione di decidere se vogliamo ancora partecipare o se preferiamo vivere da spettatori, lamentandoci del palcoscenico.

    Non è il momento dei “troppo occupati”.
    Non è il momento degli “io ve l’avevo detto”.
    Non è nemmeno il momento dei “meglio restare fuori, tanto non serve a niente”.

    Non serve fare gli splendidi. Non serve fare gli schizzinosi.
    E soprattutto, non serve aspettare che qualcun altro si muova al posto nostro.

    Non è un “armiamoci e partite”.
    È un “rigiochiamocela”. È un “riproviamoci”.
    È un “usciamo dal loop”.

    Io ci sono. E vi aspetto.

    #MilanoCambia
    #Riproviamoci
    #OltreIlLoop
    #MilanoCivica
    #PartecipazioneAttiva
    #RinascitaPolitica
    #Rigiochiamocela
    #IlBivioÈOra
    #ControLaRassegnazione
    #milanoèditutti
    ⚖️ IL BIVIO È ADESSO⏳ Amici e amiche, stiamo assistendo in questi giorni a un caso giudiziario che potrebbe rappresentare molto più di uno scandalo. Potrebbe essere il bivio storico per Milano. Da una parte c’è chi spera nello "scoperchiamento del vaso di Pandora", dall’altra chi già teme – o si augura – che tutto finisca in quel tipico “grande boh” milanese. Tradotto: nulla di fatto, come accadde dopo Expo 2015, quando la città si prese uno schiaffo giuridico condito da assoluzioni e pernacchie. Ma oggi, lasciatemelo dire, il clima è diverso. E forse persino più incerto. Stiamo tutti aspettando le parole del Sindaco Sala in aula lunedì 21 luglio, ma il centro del discorso non può e non deve essere la solita gara a chi spara il colpo più duro. Non si tratta di delegittimare con nuove invettive o rincorrere il titolo più roboante. Tutto questo lo conosciamo già. E sappiamo anche che potrebbe concludersi, come spesso accade, in un buco nell'acqua per chi non è attivista, per chi vive Milano senza partecipare. Nel frattempo, si è aperta la solita danza delle ipocrisie politiche. Il centrodestra, da sempre vicino agli affari col centrosinistra quando c’era da spartirsi opportunità, oggi alza la voce. Chiede la testa del Sindaco, come se non fosse stato “compagno di merende” nel sostegno alle Olimpiadi invernali e ad altri progetti di potere condiviso. Così, tra un centrodestra ambivalente e un centrosinistra frantumato in mille sensibilità e rivoli ideologici, chi ne paga il prezzo è sempre e solo la cittadinanza attiva. Quella vera. Quella che ha già dato tanto e ricevuto troppo poco. Allora la vera domanda oggi è: Che cosa vogliamo fare noi? Che cosa vogliamo scegliere davanti a un’estate che rischia di passare, ancora una volta, tra indignazione passeggera, una manifestazione sotto il sole e un ritorno alla vita di sempre… fino al prossimo scandalo? Per questo ho scritto, giorni fa, “Se non ora, quando?”. E oggi torno con forza a dire: non è una battaglia tra opposti politici. Non è una sfida tra destra e sinistra. La vera battaglia è psicologica. Ed è nostra. Perché il problema non è scegliere il male minore. Il problema è che non vogliamo più scegliere affatto. Per paura. Per stanchezza. Per cinismo. Perché crediamo che la politica sia solo di chi comanda, e non di chi vive. Eppure, non possiamo più permetterci di restare immobili. O decidiamo di aprire un fronte comune, per scrivere insieme un programma vero per la città – fatto di lavoro, servizi, cultura, spazi pubblici, trasparenza – oppure restiamo nel solito loop: scandalo → indignazione → corteo → commenti → silenzio → nuovo scandalo. È un copione che conosciamo. E non possiamo più accettarlo. Non è questione di ideologie. È questione di decidere se vogliamo ancora partecipare o se preferiamo vivere da spettatori, lamentandoci del palcoscenico. Non è il momento dei “troppo occupati”. Non è il momento degli “io ve l’avevo detto”. Non è nemmeno il momento dei “meglio restare fuori, tanto non serve a niente”. Non serve fare gli splendidi. Non serve fare gli schizzinosi. E soprattutto, non serve aspettare che qualcun altro si muova al posto nostro. Non è un “armiamoci e partite”. È un “rigiochiamocela”. È un “riproviamoci”. È un “usciamo dal loop”. Io ci sono. E vi aspetto. #MilanoCambia #Riproviamoci #OltreIlLoop #MilanoCivica #PartecipazioneAttiva #RinascitaPolitica #Rigiochiamocela #IlBivioÈOra #ControLaRassegnazione #milanoèditutti
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  • Best Skin Care Service Provider in Alhambra CA

    Happy Hands Aesthetics offers Belotero, Botox, Dysport, Juvederm, Kybella, Radiesse, and Restylane injections in Alhambra, CA

    About Company
    Dr. Charlotte Sarshad is a board-certified physician who has perfected the art of providing medical cosmetic treatments with remarkable patient comfort. The results reflect her attention to detail and ability to enhance a patient's natural beauty.
    Dr. Sarshad received her bachelor's degree in Psychobiology from UCLA, where she graduated with high honors. She continued her medical education at Western University, where she progressed at following her vision of wholistic medicine and treating the patient as a whole. She then completed her pediatric residency at one of the finest children's hospitals in Southern California, after which she became a board-certified physician.

    Click Here For more Info- https://www.bestfillersla.com/injectables-alhambra-ca/

    Best Skin Care Service Provider in Alhambra CA Happy Hands Aesthetics offers Belotero, Botox, Dysport, Juvederm, Kybella, Radiesse, and Restylane injections in Alhambra, CA About Company Dr. Charlotte Sarshad is a board-certified physician who has perfected the art of providing medical cosmetic treatments with remarkable patient comfort. The results reflect her attention to detail and ability to enhance a patient's natural beauty. Dr. Sarshad received her bachelor's degree in Psychobiology from UCLA, where she graduated with high honors. She continued her medical education at Western University, where she progressed at following her vision of wholistic medicine and treating the patient as a whole. She then completed her pediatric residency at one of the finest children's hospitals in Southern California, after which she became a board-certified physician. Click Here For more Info- https://www.bestfillersla.com/injectables-alhambra-ca/
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  • IL DIGITALE STA RUBANDO L'INFANZIA!
    Mentre Microsoft, Google e Apple cercano di piazzare i loro programmi dentro ogni scuola pubblica, nella Silicon Valley e in altre aree abitate da dirigenti del settore tecnologico l'approccio ai dispositivi digitali per i loro figli è stato sempre centellinato.
    Come mai questa discrepanza?
    Steve Jobs, il fondatore di Apple, non permetteva alle figlie adolescenti di usare la sua invenzione: l'iPhone. Bill Gates non ha dato ai figli il cellulare prima dei 14 anni. Sundar Pichai, il CEO di Alphabet e Google ha vietato lo smartphone ai figli fino ai 14 anni. Satya Nadella, CEO di Microsoft monitora attentamente i siti visitati dai figli. Chris Anderson, ex editore di Wired e CEO di 3D Robotics ha educato i figli imponendo limiti di tempo e controlli su ogni dispositivo presente in casa. Evan Williams, co-fondatore di Twitter ai figli adolescenti ha sempre preferito comprare libri anziché gadget tecnologici, mentre Tim Cook, CEO di Apple ha proibito al nipote i social. Susan Wojcicki, CEO di YouTube ha autorizzato lo smartphone quando i suoi figli hanno cominciato ad uscire da soli, ed Evan Spiegel, co-fondatore e CEO di Snapchat ha permesso al figliastro massimo un'ora e mezza alla settimana davanti agli schermi.
    Non solo i Big che costruiscono e progettano dispositivi tecnologici, software e social, non fanno usare il digitale ai propri figli, ma questi vengono educati nelle scuole Waldorf!
    Le scuole Waldorf, dette anche steineriane sono nate nel 1919 a Stoccarda grazie al filosofo e scienziato austriaco Rudolf Steiner.
    Tanto per capirci a Los Altos c’è la Waldorf School of the Peninsula, con circa 320 studenti, due terzi dei quali hanno genitori che lavorano per i giganti del web. Per loro niente cellulare, ma solo giocattoli in legno e interazioni all’aria aperta.
    Si tratta di uno dei 270 istituti steineriani negli Stati Uniti, di cui 52 solo in California, quindi nella Silicon Valley, mentre da noi in Italia ce ne sono meno di un centinaio!
    La pedagogia steineriana punta a sviluppare individualità libere, facendo emergere le potenzialità proprie di ogni bambino, rispettando i tempi di evoluzione fisica e mentale diversi per ognuno.
    Come mai chi costruisce i dispositivi digitali porta i propri figli nelle scuole Waldorf? Sicuramente deriva da una paura sempre più concreta e studiata: la perdita di vivacità nei bambini correlata a un abuso di nuove tecnologie.
    Sempre più studi confermano infatti che i bambini e gli adolescenti passano più ore davanti a uno schermo rispetto a dormire, e per questo manifestano inclinazione a depressione, solitudine, scarsa concentrazione, instabilità emotiva per arrivare all'autolesionismo e al suicidio. Il disagio generazionale risulta raddoppiato solo negli ultimi 5-6 anni.
    Lo psicoterapeuta Alberto Pellai utilizza una azzeccata metafora: “Il cervello dei bambini è come il DAS: morbido e plasmabile finché lo lavori, ma se lo lasci riposare, si indurisce”. Il cervello è infatti neuroplastico, capace cioè di creare connessioni sinaptiche in modo esponenziale. Tuttavia, l’esposizione precoce agli schermi depotenzia questa capacità. Tradotto: rende più cretini! Ed è proprio quello che desidera il Sistema.
    Ha perfettamente ragione Pellai quando dice che “il digitale sta rubando l’infanzia", e la responsabilità è dei genitori!
    IL DIGITALE STA RUBANDO L'INFANZIA! Mentre Microsoft, Google e Apple cercano di piazzare i loro programmi dentro ogni scuola pubblica, nella Silicon Valley e in altre aree abitate da dirigenti del settore tecnologico l'approccio ai dispositivi digitali per i loro figli è stato sempre centellinato. Come mai questa discrepanza? Steve Jobs, il fondatore di Apple, non permetteva alle figlie adolescenti di usare la sua invenzione: l'iPhone. Bill Gates non ha dato ai figli il cellulare prima dei 14 anni. Sundar Pichai, il CEO di Alphabet e Google ha vietato lo smartphone ai figli fino ai 14 anni. Satya Nadella, CEO di Microsoft monitora attentamente i siti visitati dai figli. Chris Anderson, ex editore di Wired e CEO di 3D Robotics ha educato i figli imponendo limiti di tempo e controlli su ogni dispositivo presente in casa. Evan Williams, co-fondatore di Twitter ai figli adolescenti ha sempre preferito comprare libri anziché gadget tecnologici, mentre Tim Cook, CEO di Apple ha proibito al nipote i social. Susan Wojcicki, CEO di YouTube ha autorizzato lo smartphone quando i suoi figli hanno cominciato ad uscire da soli, ed Evan Spiegel, co-fondatore e CEO di Snapchat ha permesso al figliastro massimo un'ora e mezza alla settimana davanti agli schermi. Non solo i Big che costruiscono e progettano dispositivi tecnologici, software e social, non fanno usare il digitale ai propri figli, ma questi vengono educati nelle scuole Waldorf! Le scuole Waldorf, dette anche steineriane sono nate nel 1919 a Stoccarda grazie al filosofo e scienziato austriaco Rudolf Steiner. Tanto per capirci a Los Altos c’è la Waldorf School of the Peninsula, con circa 320 studenti, due terzi dei quali hanno genitori che lavorano per i giganti del web. Per loro niente cellulare, ma solo giocattoli in legno e interazioni all’aria aperta. Si tratta di uno dei 270 istituti steineriani negli Stati Uniti, di cui 52 solo in California, quindi nella Silicon Valley, mentre da noi in Italia ce ne sono meno di un centinaio! La pedagogia steineriana punta a sviluppare individualità libere, facendo emergere le potenzialità proprie di ogni bambino, rispettando i tempi di evoluzione fisica e mentale diversi per ognuno. Come mai chi costruisce i dispositivi digitali porta i propri figli nelle scuole Waldorf? Sicuramente deriva da una paura sempre più concreta e studiata: la perdita di vivacità nei bambini correlata a un abuso di nuove tecnologie. Sempre più studi confermano infatti che i bambini e gli adolescenti passano più ore davanti a uno schermo rispetto a dormire, e per questo manifestano inclinazione a depressione, solitudine, scarsa concentrazione, instabilità emotiva per arrivare all'autolesionismo e al suicidio. Il disagio generazionale risulta raddoppiato solo negli ultimi 5-6 anni. Lo psicoterapeuta Alberto Pellai utilizza una azzeccata metafora: “Il cervello dei bambini è come il DAS: morbido e plasmabile finché lo lavori, ma se lo lasci riposare, si indurisce”. Il cervello è infatti neuroplastico, capace cioè di creare connessioni sinaptiche in modo esponenziale. Tuttavia, l’esposizione precoce agli schermi depotenzia questa capacità. Tradotto: rende più cretini! Ed è proprio quello che desidera il Sistema. Ha perfettamente ragione Pellai quando dice che “il digitale sta rubando l’infanzia", e la responsabilità è dei genitori!
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  • Affordable Digital Marketing Solutions in Lucknow | Dominate Your Market Online
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  • scrub dispensing machine

    Clothes dispenser, uniform dispenser, clothes vending machine. Automatic clothes dispensing machines. rfid hospitals. traceability

    Acerca de la compañía:-

    La Fábrica de Software es una empresa de ingeniería especializada en el desarrollo de sistemas informáticos integrados con nuestros equipos y máquinas, para la gestión automatizada y control textil en hospitales, fábricas, lavanderías industriales, tintorerías, etc.

    Contamos con personal cualificado dedicado a la investigación y desarrollo de soluciones innovadoras orientadas a atender las necesidades específicas de cada uno de nuestros clientes. Somos creadores del Lavander 4, un sistema informático diseñado para ofrecer, desde cualquier dispositivo, el control real e inmediato de albaranes, facturas, stocks, producción y rentabilidad de una planta, entre otras muchas funcionalidades.

    Ofrecemos sistemas de última generación para el control de vestuario profesional, entre lo que destacamos nuestros dispensadores automáticos de ropa laboral, máquinas de retorno de unformidad y sistemas de taquillas inteligentes.

    Haga clic aquí para más información.:- https://lafabricadesoftware.es/en/dispensadora-de-ropa/

    Enlaces de perfil de redes sociales-
    https://www.facebook.com/LaFabricaSoft/
    https://twitter.com/LaFabricaSoft
    https://www.linkedin.com/company/la-fabrica-de-software-sl/?viewAsMember=true
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  • Occupational therapy NDIS

    Kate Helping Angel offers comprehensive NDIS plan management services, including allied health support like occupational therapy, speech pathology and physiotherapy.

    About Company-

    "Locally Registered NDIS Provider Offering Care with Respect, Equality, and Empathy
    At Kate Helping Angel, we pride ourselves on delivering on-demand, person-centered care tailored to the unique needs of our clients and their families.
    As a trusted Sydney-based, NDIS-registered provider of Disability Support Services, we are committed to offering transparent and responsive support solutions with a strong focus on personalisation.
    Our goal is to empower individuals by providing compassionate care while helping them develop the skills and abilities they need to lead more proactive, independent, and fulfilling lives.
    Choose Kate Helping Angel for disability support that truly makes a difference."
    "Looking for the perfect disability accommodation that supports your independence?
    At Kate Helping Angel, we specialize in providing NDIS-approved Supported Independent Living (SIL) services, tailored to meet your unique needs across Sydney.
    Whether you need help with personal care, medical assistance, meal preparation, social skills development, or 24/7 support, we are here to ensure your comfort, dignity, and quality of life at every step.
    Discover flexible and compassionate solutions designed to empower your independence.
    Contact us today for professional support you can trust!"

    Click Here For More Info:- https://katehelping.com.au/services/

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    Occupational therapy NDIS Kate Helping Angel offers comprehensive NDIS plan management services, including allied health support like occupational therapy, speech pathology and physiotherapy. About Company- "Locally Registered NDIS Provider Offering Care with Respect, Equality, and Empathy At Kate Helping Angel, we pride ourselves on delivering on-demand, person-centered care tailored to the unique needs of our clients and their families. As a trusted Sydney-based, NDIS-registered provider of Disability Support Services, we are committed to offering transparent and responsive support solutions with a strong focus on personalisation. Our goal is to empower individuals by providing compassionate care while helping them develop the skills and abilities they need to lead more proactive, independent, and fulfilling lives. Choose Kate Helping Angel for disability support that truly makes a difference." "Looking for the perfect disability accommodation that supports your independence? At Kate Helping Angel, we specialize in providing NDIS-approved Supported Independent Living (SIL) services, tailored to meet your unique needs across Sydney. Whether you need help with personal care, medical assistance, meal preparation, social skills development, or 24/7 support, we are here to ensure your comfort, dignity, and quality of life at every step. Discover flexible and compassionate solutions designed to empower your independence. Contact us today for professional support you can trust!" Click Here For More Info:- https://katehelping.com.au/services/ Social Media URL:- https://www.instagram.com/katehelpingangel/
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