• Musk, multa di 120 mln euro per mancata censura dei messaggi su X.
    Burocrazia europea ormai è una dittatura sul pensiero libero.
    Musk, multa di 120 mln euro per mancata censura dei messaggi su X. Burocrazia europea ormai è una dittatura sul pensiero libero.
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  • L’UE allarga la rete dei suoi nuovi censori di Stato

    L’Unione Europea sta costruendo la sua macchina di censura pezzo dopo pezzo, e lo sta facendo con la solita eleganza burocratica: chiamando tutto ciò “sicurezza online”. Grazie al DSA, entro la fine del 2025 ogni Stato membro dovrà nominare i cosiddetti “segnalatori attendibili”, organismi con poteri sovranazionali che potranno indicare alle piattaforme quali contenuti rimuovere con priorità. In Germania e Austria il processo è già partito da mesi. Gli altri stanno correndo ai ripari.

    Il Belgio ha appena nominato un centro antidiscriminazione come organismo ufficiale. La Francia, con la sua ARCOM sempre in prima linea quando c’è da controllare qualcuno, ne ha già certificati otto e altri arriveranno a breve. Tra i probabili nuovi ingressi figura SOS Racisme, con buona pace della sovranità nazionale: perché questi organismi, una volta approvati dall’UE, possono intervenire ovunque, superando confini e governi eletti. Tradotto: ONG straniere - spesso ideologicamente molto allineate - potranno influenzare la libertà di espressione dentro un Paese che non le ha mai votate.

    In Germania il compito è finito alla Bundesnetzagentur, in Austria a KommAustria. Vienna ha già promosso cinque strutture, che vanno dalla Camera del Lavoro all’Associazione Consumatori. Berlino, dal canto suo, punta su sigle come HateAid e REspect!. Tutte con la stessa missione: segnalare “disinformazione”, “odio” e contenuti ritenuti “illegali”, categorie così elastiche da potersi allungare quanto basta. Le piattaforme digitali, per legge, devono obbedire e processare le segnalazioni con priorità. Il sistema funziona: secondo TKP, in un solo trimestre l’UE ha fatto sparire 29 milioni di contenuti.

    Il meccanismo dei “Trusted Flagger” è nel mirino da anni: non perché censuri apertamente, ma perché usa metodi più moderni e asettici, come la riduzione della portata dei media scomodi. Un’arma molto più discreta ed efficace della semplice rimozione. La Commissione mantiene anche un database centralizzato di tutti i segnalatori. Finora undici Paesi non ne hanno nominato neppure uno; altri, come l’Ungheria, ne hanno appena uno. Ma Bruxelles vuole omogeneizzare tutto entro il 2025, così nessuno potrà mai pensare di inserire un organismo non allineato.

    Il quadro è semplice: una rete di censura in espansione, travestita da sistema di protezione. Un apparato che sfugge agli Stati e che crea nuovi intermediari ideologici con il potere di decidere cosa è accettabile leggere e cosa no. E con la scusa della sicurezza, l’UE sta ottenendo quello che nessuna dittatura del Novecento è riuscita a costruire: un sistema paneuropeo di controllo dell’informazione, perfettamente integrato e mascherato da bene comune.

    Per aggiornamenti senza filtri: https://t.me/carmen_tortora1
    L’UE allarga la rete dei suoi nuovi censori di Stato L’Unione Europea sta costruendo la sua macchina di censura pezzo dopo pezzo, e lo sta facendo con la solita eleganza burocratica: chiamando tutto ciò “sicurezza online”. Grazie al DSA, entro la fine del 2025 ogni Stato membro dovrà nominare i cosiddetti “segnalatori attendibili”, organismi con poteri sovranazionali che potranno indicare alle piattaforme quali contenuti rimuovere con priorità. In Germania e Austria il processo è già partito da mesi. Gli altri stanno correndo ai ripari. Il Belgio ha appena nominato un centro antidiscriminazione come organismo ufficiale. La Francia, con la sua ARCOM sempre in prima linea quando c’è da controllare qualcuno, ne ha già certificati otto e altri arriveranno a breve. Tra i probabili nuovi ingressi figura SOS Racisme, con buona pace della sovranità nazionale: perché questi organismi, una volta approvati dall’UE, possono intervenire ovunque, superando confini e governi eletti. Tradotto: ONG straniere - spesso ideologicamente molto allineate - potranno influenzare la libertà di espressione dentro un Paese che non le ha mai votate. In Germania il compito è finito alla Bundesnetzagentur, in Austria a KommAustria. Vienna ha già promosso cinque strutture, che vanno dalla Camera del Lavoro all’Associazione Consumatori. Berlino, dal canto suo, punta su sigle come HateAid e REspect!. Tutte con la stessa missione: segnalare “disinformazione”, “odio” e contenuti ritenuti “illegali”, categorie così elastiche da potersi allungare quanto basta. Le piattaforme digitali, per legge, devono obbedire e processare le segnalazioni con priorità. Il sistema funziona: secondo TKP, in un solo trimestre l’UE ha fatto sparire 29 milioni di contenuti. Il meccanismo dei “Trusted Flagger” è nel mirino da anni: non perché censuri apertamente, ma perché usa metodi più moderni e asettici, come la riduzione della portata dei media scomodi. Un’arma molto più discreta ed efficace della semplice rimozione. La Commissione mantiene anche un database centralizzato di tutti i segnalatori. Finora undici Paesi non ne hanno nominato neppure uno; altri, come l’Ungheria, ne hanno appena uno. Ma Bruxelles vuole omogeneizzare tutto entro il 2025, così nessuno potrà mai pensare di inserire un organismo non allineato. Il quadro è semplice: una rete di censura in espansione, travestita da sistema di protezione. Un apparato che sfugge agli Stati e che crea nuovi intermediari ideologici con il potere di decidere cosa è accettabile leggere e cosa no. E con la scusa della sicurezza, l’UE sta ottenendo quello che nessuna dittatura del Novecento è riuscita a costruire: un sistema paneuropeo di controllo dell’informazione, perfettamente integrato e mascherato da bene comune. Per aggiornamenti senza filtri: https://t.me/carmen_tortora1
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    Carmen Tortora
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  • DITTATURA ISRAELIANA IN ITALIA!!!
    Ascoltate bene! MASSIMA DIFFUSIONE!
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  • GLI INFLUENCER DOVRANNO ISCRIVERSI AD UN ALBO DI STATO E SARANNO CENSURATI

    English translation
    👉🏻 CLICK HERE 👈🏻

    Rendere internet superficiale e servile come la TV.

    1) DITTATURA DELL'INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI INFLUENCER

    L'AGCOM con una nuova delibera che si può leggere cliccando qui sancisce l'obbligo per qualsiasi influencer dotato di più di 500mila iscritti o più di 1milione di visualizzazioni mensili, indipendentemente dalla piattaforma in cui opera, ad iscriversi ad un albo statale dove deve fornire tutte le sue informazioni personali. Gli influencer possono effettuare l'iscrizione su questo sito dove oltre ad indicare il proprio nome e il proprio cognome reali sono costretti ad indicare le pagine in cui è seguito, il numero dei followers ed anche a lasciare dei recapiti. Siccome è richiesto anche il documento di identità, si tratta di una vera e propria schedatura attraverso la quale lo Stato italiano vuole tenere in pugno ogni persona che ha un grande pubblico. Nell'allegato B, che consiste nel codice di condotta degli influencer è scritto che in assenza di registrazione si verrà puniti in base alla legge 31 luglio 1997, n. 249, art. 30 comma 1 la quale sancisce che chi non fornisce i dati richiesti dalle autorità dovrà pagare una sanzione amministrativa da 1 milione a 200 milioni di lire, quindi con una sanzione che può arrivare a circa 100 mila euro.
    Come illustrato nell'allegato A alla delibera, gli influencer che non seguiranno il codice di condotta saranno sanzionati in base al regolamento del testo unico, ciò vuol dire che crolla il muro che per anni ha separato il mondo della televisione dal mondo di internet, visto che anche gli influencer adesso dovranno seguire lo stesso regolamento imposto le emittenti radiofoniche e televisive, e possiamo dire addio anche alla creatività, libertà e spontaneità nella creazione dei contenuti che ha sempre caratterizzato internet trasformandolo nell'ennesimo braccio della propaganda statale.

    2) IL CODICE DI CONDOTTA IMPONE LA LOTTA ALLA CONTROINFORMAZIONE

    Fin da subito a pp, 2, disposizioni generali, si parla dell'obbligo degli influencer di "contrastare la disinformazione" e quando il sistema parla di disinformazione parla della controinformazione. Gli influencer non possono neanche diffondere "odio razziale" o parlare male di qualsiasi minoranza, quindi sarà vietato pubblicare qualsiasi cosa possa giustificare odio verso di loro. Non potranno parlare dell'invasione, citare statistiche sulla criminalità degli stranieri, in quanto saranno tenuti a seguire l'art. 4 del testo unico che impone la salvaguardia delle differenze "etniche" e l'art. 30 che parla di divieto di istigazione dei reati o apologia degli stessi. L'influencer è anche tenuto a non produrre contenuti che siano "gravemente nocivi per i minori", e ciò vuol dire che non potranno trattare i seguenti temi: "violenza; sesso; diritti fondamentali e incolumità della persona". I contenuti di violenza o di sesso non si identificano necessariamente con atti espliciti di violenza o di pornografia, ma basta che si parli anche solo indirettamente di questi contenuti. Se quindi si sfora dai parametri (le scene non possono essere verosimili, non si possono raccontare i dettagli etc.) il contenuto può essere considerato "altamente nocivo" e incorrere in problemi. Ciò impedisce agli influencer di trattare propriamente tematiche di cronaca nera, affrontare con dovizia di particolari le questioni geopolitiche ed insomma contribuisce a rendere internet un Paese dei Balocchi dove si può parlare solo di stronzate e videogiochi, un luogo di intrattenimento becero la cui unica funzione è far spegnere i cervelli.

    CONCLUSIONI

    Per gli influencer non rilevanti, cioè quelli che hanno meno di 500mila iscritti, si applicano comunque l'art. 41 e 42. L'art 42, b sancisce che le piattaforme sono tenute a "tutelare il pubblico" da contenuti che incitano all'odio nei confronti delle minoranze, quindi parte della censura si applica a chiunque produca materiali audiovisivi.

    Iscriviti a Der Einzige
    👉🏻 CLICCA QUI 👈🏻
    GLI INFLUENCER DOVRANNO ISCRIVERSI AD UN ALBO DI STATO E SARANNO CENSURATI English translation 👉🏻 CLICK HERE 👈🏻 Rendere internet superficiale e servile come la TV. 1) DITTATURA DELL'INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DEGLI INFLUENCER L'AGCOM con una nuova delibera che si può leggere cliccando qui sancisce l'obbligo per qualsiasi influencer dotato di più di 500mila iscritti o più di 1milione di visualizzazioni mensili, indipendentemente dalla piattaforma in cui opera, ad iscriversi ad un albo statale dove deve fornire tutte le sue informazioni personali. Gli influencer possono effettuare l'iscrizione su questo sito dove oltre ad indicare il proprio nome e il proprio cognome reali sono costretti ad indicare le pagine in cui è seguito, il numero dei followers ed anche a lasciare dei recapiti. Siccome è richiesto anche il documento di identità, si tratta di una vera e propria schedatura attraverso la quale lo Stato italiano vuole tenere in pugno ogni persona che ha un grande pubblico. Nell'allegato B, che consiste nel codice di condotta degli influencer è scritto che in assenza di registrazione si verrà puniti in base alla legge 31 luglio 1997, n. 249, art. 30 comma 1 la quale sancisce che chi non fornisce i dati richiesti dalle autorità dovrà pagare una sanzione amministrativa da 1 milione a 200 milioni di lire, quindi con una sanzione che può arrivare a circa 100 mila euro. Come illustrato nell'allegato A alla delibera, gli influencer che non seguiranno il codice di condotta saranno sanzionati in base al regolamento del testo unico, ciò vuol dire che crolla il muro che per anni ha separato il mondo della televisione dal mondo di internet, visto che anche gli influencer adesso dovranno seguire lo stesso regolamento imposto le emittenti radiofoniche e televisive, e possiamo dire addio anche alla creatività, libertà e spontaneità nella creazione dei contenuti che ha sempre caratterizzato internet trasformandolo nell'ennesimo braccio della propaganda statale. 2) IL CODICE DI CONDOTTA IMPONE LA LOTTA ALLA CONTROINFORMAZIONE Fin da subito a pp, 2, disposizioni generali, si parla dell'obbligo degli influencer di "contrastare la disinformazione" e quando il sistema parla di disinformazione parla della controinformazione. Gli influencer non possono neanche diffondere "odio razziale" o parlare male di qualsiasi minoranza, quindi sarà vietato pubblicare qualsiasi cosa possa giustificare odio verso di loro. Non potranno parlare dell'invasione, citare statistiche sulla criminalità degli stranieri, in quanto saranno tenuti a seguire l'art. 4 del testo unico che impone la salvaguardia delle differenze "etniche" e l'art. 30 che parla di divieto di istigazione dei reati o apologia degli stessi. L'influencer è anche tenuto a non produrre contenuti che siano "gravemente nocivi per i minori", e ciò vuol dire che non potranno trattare i seguenti temi: "violenza; sesso; diritti fondamentali e incolumità della persona". I contenuti di violenza o di sesso non si identificano necessariamente con atti espliciti di violenza o di pornografia, ma basta che si parli anche solo indirettamente di questi contenuti. Se quindi si sfora dai parametri (le scene non possono essere verosimili, non si possono raccontare i dettagli etc.) il contenuto può essere considerato "altamente nocivo" e incorrere in problemi. Ciò impedisce agli influencer di trattare propriamente tematiche di cronaca nera, affrontare con dovizia di particolari le questioni geopolitiche ed insomma contribuisce a rendere internet un Paese dei Balocchi dove si può parlare solo di stronzate e videogiochi, un luogo di intrattenimento becero la cui unica funzione è far spegnere i cervelli. CONCLUSIONI Per gli influencer non rilevanti, cioè quelli che hanno meno di 500mila iscritti, si applicano comunque l'art. 41 e 42. L'art 42, b sancisce che le piattaforme sono tenute a "tutelare il pubblico" da contenuti che incitano all'odio nei confronti delle minoranze, quindi parte della censura si applica a chiunque produca materiali audiovisivi. Iscriviti a Der Einzige 👉🏻 CLICCA QUI 👈🏻
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  • Forza Italia è ancora ostaggio dei vaccinisti che si rifiutano di guardare la realtà.
    Vota assieme al Pd in regione per sfiduciare da un incarico in regione Lombardia Federica Picchi dei Fratelli d'Italia
    Il Pd reprime la libertà di pensiero. Se fossero al governo sarebbe una dittatura sanitaria.
    La proposta di istituire un giorno della memoria del genocidio della tachipirina e del covax19 e quanto mai necessaria ma difficile.
    Temo che dovremo rinunciarci.
    Forza Italia è ancora ostaggio dei vaccinisti che si rifiutano di guardare la realtà. Vota assieme al Pd in regione per sfiduciare da un incarico in regione Lombardia Federica Picchi dei Fratelli d'Italia Il Pd reprime la libertà di pensiero. Se fossero al governo sarebbe una dittatura sanitaria. La proposta di istituire un giorno della memoria del genocidio della tachipirina e del covax19 e quanto mai necessaria ma difficile. Temo che dovremo rinunciarci.
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  • BASILE / ALBANESE — la verità è donna

    Più passano i giorni e più mi sembra evidente che l'essere umano non sia programmato per la Pace.
    Perché, diciamolo, in queste ore un assassinio come quello di Charlie Kirk diventa occasione di scannamento e tiro al bersaglio — sia per i nostri magnanimi governanti sia per noi opinionisti da salotto digitale. Paradossale? Sì. Punto.
    Eppure esistono persone che — senza prediche dal piedistallo — riescono a parlare chiaro, a rimettere le posizioni ideologiche su un piano di verità e coraggio. Doti rare, ormai: tanti leader avrebbero visibilità, mezzi e possibilità per guidare verso il buonsenso, ma non lo fanno. Perché il profitto ha inquinato i pozzi da tempo.

    Che la donna sia fonte di ispirazione non è una novità. Ma in tempi di guerra e incertezza il pragmatismo femminile è necessario come l’aria.
    Nel contesto della festa del Fatto Quotidiano, due interventi sono spiccati — quasi passati sotto silenzio rispetto al frastuono dei TG — e meritano di essere ripresi. Li riportiamo per ricordare qual è il vero “succo” di ciò che accade, quello che molti fingono di non vedere.

    Aprire faide e polemiche infinite è sempre più semplice — soprattutto qui dove tutto serve a lanciare bordate tra centrodestra e centrosinistra. Ecco perché non saremo mai pronti alla pace.
    Ma torniamo al punto: gli interventi sono due. Possono sembrare scontati, triti e ritriti, ma non lasciano spazio a immaginazioni o allucinazioni.

    Elena Basile, ex ambasciatrice e voce critica della diplomazia italiana, ha affrontato con toni durissimi la questione palestinese e il sostegno occidentale alle politiche israeliane.
    “La politica che sta tenendo Israele oggi è una politica mafiosa, terrorista”, ha dichiarato dal palco, distinguendola persino dalle strategie dei primi governi israeliani: “Ben Gurion faceva interventi lampo perché teneva conto della situazione geografica e delle forze di Israele, metteva gli ostaggi in primo luogo. Oggi abbiamo un paese che mantiene sette fronti militari: Gaza, Cisgiordania, Libano, Yemen, Iran, Siria e Iraq. E con l’attacco a Doha sta mettendo in discussione le stesse alleanze con Egitto, Giordania e le monarchie del Golfo, gli interlocutori degli accordi di Abramo”.
    Secondo Basile, Israele appare oggi sempre più isolato: “Alle Nazioni Unite due terzi del mondo votano contro Israele. Grazie soprattutto al lavoro di Francesca Albanese, la società civile resiste e si oppone”. Tuttavia, ha sottolineato che anche Russia, Cina e paesi arabi “non sfidano apertamente Israele, pur non essendone complici come l’Occidente”.

    E rilancia :
    “Dobbiamo concentrarci in una mobilitazione dentro gli Stati europei e, se possibile, negli Stati Uniti, per chiedere la fine della cooperazione politica, militare ed economica con Israele. Grazie a Francesca Albanese, oggi abbiamo i nomi e cognomi di tutte le imprese che fanno profitto col genocidio”.

    E proprio Francesca Albanese subentra chiamando le cose con il loro nome: genocidio o atto di supremazia — non una semplice “guerra” — parlando con la franchezza di chi conosce il conflitto e con lo sguardo lucido di chi analizza i fatti:

    “Dinanzi a questa brutalità non si reagisce con le contromisure previste dal diritto: fermare trasferimenti e acquisti di armi, sospendere gli accordi commerciali. È un obbligo degli Stati”. E ha definito Israele nei territori occupati “una dittatura militare che ha governato 5 milioni di persone attraverso ordini scritti da soldati e rivisti da corti militari composte da soldati”.

    Sulla sua situazione personale mantiene una compostezza e un’obiettività invidiabili da che da questo luglio 2025, Francesca Albanese è finita nella lista nera degli Stati Uniti.
    ‘Vorrei non essere la notizia. Credo che la cosa più importante sia continuare a parlare di Gaza. Ma le sanzioni significano non poter entrare negli Stati Uniti, e per chi ha legami personali o familiari lì, come mia figlia, nata negli Usa, anche rischiare pene pecuniarie o persino l’arresto fino a 20 anni di carcere.
    L’obiettivo è intimidire, isolare, congelare chi denuncia’.”

    E chiude con una constatazione che fotografa la tossicità del dibattito pubblico:
    “Non credo neanche che sia giusta la frase che ho detto prima, e cioè che quello a Gaza sia il primo genocidio trasmesso in televisione. Le immagini passano, ma vengono accompagnate da una narrazione totalmente falsata. È questa tossicità del dibattito che non permette di capire cosa sta succedendo”.

    Cosa ne penso ?
    Questo è il nostro tempo: la spettacolarizzazione di ogni delitto o decesso e il disprezzo per un’informazione che rispetti i fatti hanno trasformato il dibattito in un’arena che uccide le ragioni. A chilometri da qui muoiono persone; nel cosiddetto “Occidente evoluto” muoiono valori e ideali. Stiamo scavando un fondo cui è difficile credere che non ci siamo già inabissati.

    La testimonianza di due “outsider” come Basile e Albanese è, in questo contesto, una boccata d’ossigeno a pochi metri dal baratro. È la lezione semplice e urgente del “parlare chiaro”: senza urlare, con rigore e sotto il frastuono di una cacofonia che noi stessi alimentiamo online.
    Serve un passo indietro rispetto agli interessi e un passo avanti verso verità e responsabilità. Serve un’informazione che sia veritiera, rigorosa e capace di restituire dignità alle vittime e senso alle azioni politiche.

    Siamo tutti, in una misura o nell’altra, parte del problema. Se vogliamo davvero costruire una nuova umanità, il primo gesto è scegliere di essere meritevoli di quella fiducia reciproca che oggi manca. Lo ripeto: al momento non lo siamo — ma possiamo decidere di cambiare.

    #Basile #Albanese #Informazione #Verità #Gaza #DirittiUmani #Pace #Responsabilità #StopProfittoSullaGuerra
    BASILE / ALBANESE — la verità è donna ✨👩‍⚖️ Più passano i giorni e più mi sembra evidente che l'essere umano non sia programmato per la Pace. Perché, diciamolo, in queste ore un assassinio come quello di Charlie Kirk diventa occasione di scannamento e tiro al bersaglio — sia per i nostri magnanimi governanti sia per noi opinionisti da salotto digitale. Paradossale? Sì. Punto. 🙄 Eppure esistono persone che — senza prediche dal piedistallo — riescono a parlare chiaro, a rimettere le posizioni ideologiche su un piano di verità e coraggio. Doti rare, ormai: tanti leader avrebbero visibilità, mezzi e possibilità per guidare verso il buonsenso, ma non lo fanno. Perché il profitto ha inquinato i pozzi da tempo. Che la donna sia fonte di ispirazione non è una novità. Ma in tempi di guerra e incertezza il pragmatismo femminile è necessario come l’aria. Nel contesto della festa del Fatto Quotidiano, due interventi sono spiccati — quasi passati sotto silenzio rispetto al frastuono dei TG — e meritano di essere ripresi. Li riportiamo per ricordare qual è il vero “succo” di ciò che accade, quello che molti fingono di non vedere. Aprire faide e polemiche infinite è sempre più semplice — soprattutto qui dove tutto serve a lanciare bordate tra centrodestra e centrosinistra. Ecco perché non saremo mai pronti alla pace. Ma torniamo al punto: gli interventi sono due. Possono sembrare scontati, triti e ritriti, ma non lasciano spazio a immaginazioni o allucinazioni. Elena Basile, ex ambasciatrice e voce critica della diplomazia italiana, ha affrontato con toni durissimi la questione palestinese e il sostegno occidentale alle politiche israeliane. “La politica che sta tenendo Israele oggi è una politica mafiosa, terrorista”, ha dichiarato dal palco, distinguendola persino dalle strategie dei primi governi israeliani: “Ben Gurion faceva interventi lampo perché teneva conto della situazione geografica e delle forze di Israele, metteva gli ostaggi in primo luogo. Oggi abbiamo un paese che mantiene sette fronti militari: Gaza, Cisgiordania, Libano, Yemen, Iran, Siria e Iraq. E con l’attacco a Doha sta mettendo in discussione le stesse alleanze con Egitto, Giordania e le monarchie del Golfo, gli interlocutori degli accordi di Abramo”. Secondo Basile, Israele appare oggi sempre più isolato: “Alle Nazioni Unite due terzi del mondo votano contro Israele. Grazie soprattutto al lavoro di Francesca Albanese, la società civile resiste e si oppone”. Tuttavia, ha sottolineato che anche Russia, Cina e paesi arabi “non sfidano apertamente Israele, pur non essendone complici come l’Occidente”. E rilancia : “Dobbiamo concentrarci in una mobilitazione dentro gli Stati europei e, se possibile, negli Stati Uniti, per chiedere la fine della cooperazione politica, militare ed economica con Israele. Grazie a Francesca Albanese, oggi abbiamo i nomi e cognomi di tutte le imprese che fanno profitto col genocidio”. E proprio Francesca Albanese subentra chiamando le cose con il loro nome: genocidio o atto di supremazia — non una semplice “guerra” — parlando con la franchezza di chi conosce il conflitto e con lo sguardo lucido di chi analizza i fatti: “Dinanzi a questa brutalità non si reagisce con le contromisure previste dal diritto: fermare trasferimenti e acquisti di armi, sospendere gli accordi commerciali. È un obbligo degli Stati”. E ha definito Israele nei territori occupati “una dittatura militare che ha governato 5 milioni di persone attraverso ordini scritti da soldati e rivisti da corti militari composte da soldati”. Sulla sua situazione personale mantiene una compostezza e un’obiettività invidiabili da che da questo luglio 2025, Francesca Albanese è finita nella lista nera degli Stati Uniti. ‘Vorrei non essere la notizia. Credo che la cosa più importante sia continuare a parlare di Gaza. Ma le sanzioni significano non poter entrare negli Stati Uniti, e per chi ha legami personali o familiari lì, come mia figlia, nata negli Usa, anche rischiare pene pecuniarie o persino l’arresto fino a 20 anni di carcere. L’obiettivo è intimidire, isolare, congelare chi denuncia’.” E chiude con una constatazione che fotografa la tossicità del dibattito pubblico: “Non credo neanche che sia giusta la frase che ho detto prima, e cioè che quello a Gaza sia il primo genocidio trasmesso in televisione. Le immagini passano, ma vengono accompagnate da una narrazione totalmente falsata. È questa tossicità del dibattito che non permette di capire cosa sta succedendo”. 📌Cosa ne penso ? Questo è il nostro tempo: la spettacolarizzazione di ogni delitto o decesso e il disprezzo per un’informazione che rispetti i fatti hanno trasformato il dibattito in un’arena che uccide le ragioni. A chilometri da qui muoiono persone; nel cosiddetto “Occidente evoluto” muoiono valori e ideali. Stiamo scavando un fondo cui è difficile credere che non ci siamo già inabissati. 😔 La testimonianza di due “outsider” come Basile e Albanese è, in questo contesto, una boccata d’ossigeno a pochi metri dal baratro. È la lezione semplice e urgente del “parlare chiaro”: senza urlare, con rigore e sotto il frastuono di una cacofonia che noi stessi alimentiamo online. Serve un passo indietro rispetto agli interessi e un passo avanti verso verità e responsabilità. Serve un’informazione che sia veritiera, rigorosa e capace di restituire dignità alle vittime e senso alle azioni politiche. Siamo tutti, in una misura o nell’altra, parte del problema. Se vogliamo davvero costruire una nuova umanità, il primo gesto è scegliere di essere meritevoli di quella fiducia reciproca che oggi manca. Lo ripeto: al momento non lo siamo — ma possiamo decidere di cambiare. #Basile #Albanese #Informazione #Verità #Gaza #DirittiUmani #Pace #Responsabilità #StopProfittoSullaGuerra
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  • Il senso di BlackRock al forum di Davos spiegato bene

    Maurizio Blondet 4 Settembre 2025

    Il Forum di Davos, dopo la caduta in disgrazia di Schwab, viene preso in mano dal capo di Black Rock, il j  Larry Fink.

    Il padrone del mondo – quello che lucra da tutte le armi, tutti i vaccini, tutta l’energia, tutta l’informazione venduta nel mondo – getta la maschera e fa capire anche ai meno intelligenti cosa Davos fosse veramente. Il giocattolo ideologico di un potere feroce, per impartire ordini a governi corrotti e indottrinare masse composte da gente come te, servo.

    L’idea che miliardi di dosi di vaccino prodotte da aziende detenute da Black Rock dovessero essere commercializzate sebbene non testate, cioè pericolose, viene da Davos. L’idea che, per far accettare quelle dosi, la gente andasse segregata, viene da Davos.

    L’idea che l’allevamento, i boschi e gli stessi polmoni umani siano inquinamento, e pannelli di silicio e torri eoliche di duecento metri prodotte da attori energetici in mano a Black Rock siano “green”, viene da Davos.

    L’idea che il clima sia impazzito per colpa del diesel, che dobbiamo comprare auto elettriche e chiedere mutui al sistema bancario sottostante a Black Rock per procurarci muffa di cappotti termici, viene da Davos.

    L’idea che i popoli vadano smantellati e sostituiti da masse afroislamiche pronte a lavorare per due lire alle dipendenze delle multinazionali detenute da Black Rock, viene da Davos.

    L’idea che le famiglie vadano disintegrate in favore dell’esaltazione di un individualismo omosessuale e schizofrenico che aumenti i consumi riducendo i nuovi nati, viene da Davos.

    L’idea che armare l’Ucraina vendendo armi di industrie detenute da Black Rock sia “pace”, imperversa a Davos.

    Cos’è dunque l’agenda di Davos? Sono gli interessi di Black Rock trasformati in programma politico, sorretti dalla propaganda dei media in mano a Black Rock e imposti con la violenza dei governi corrotti da Black Rock. Lo capirai, ora che Larry Fink ha ufficialmente preso il comando di Davos? Ti stimo talmente imbecille che giurerei ancora una volta di no, servo.

    Non lo capisce, il servo, perché la TV non gliel’ha detto: la tv con quel che tace è il vero potente strumento della dittatura.
    Il senso di BlackRock al forum di Davos spiegato bene Maurizio Blondet 4 Settembre 2025 Il Forum di Davos, dopo la caduta in disgrazia di Schwab, viene preso in mano dal capo di Black Rock, il j  Larry Fink. Il padrone del mondo – quello che lucra da tutte le armi, tutti i vaccini, tutta l’energia, tutta l’informazione venduta nel mondo – getta la maschera e fa capire anche ai meno intelligenti cosa Davos fosse veramente. Il giocattolo ideologico di un potere feroce, per impartire ordini a governi corrotti e indottrinare masse composte da gente come te, servo. L’idea che miliardi di dosi di vaccino prodotte da aziende detenute da Black Rock dovessero essere commercializzate sebbene non testate, cioè pericolose, viene da Davos. L’idea che, per far accettare quelle dosi, la gente andasse segregata, viene da Davos. L’idea che l’allevamento, i boschi e gli stessi polmoni umani siano inquinamento, e pannelli di silicio e torri eoliche di duecento metri prodotte da attori energetici in mano a Black Rock siano “green”, viene da Davos. L’idea che il clima sia impazzito per colpa del diesel, che dobbiamo comprare auto elettriche e chiedere mutui al sistema bancario sottostante a Black Rock per procurarci muffa di cappotti termici, viene da Davos. L’idea che i popoli vadano smantellati e sostituiti da masse afroislamiche pronte a lavorare per due lire alle dipendenze delle multinazionali detenute da Black Rock, viene da Davos. L’idea che le famiglie vadano disintegrate in favore dell’esaltazione di un individualismo omosessuale e schizofrenico che aumenti i consumi riducendo i nuovi nati, viene da Davos. L’idea che armare l’Ucraina vendendo armi di industrie detenute da Black Rock sia “pace”, imperversa a Davos. Cos’è dunque l’agenda di Davos? Sono gli interessi di Black Rock trasformati in programma politico, sorretti dalla propaganda dei media in mano a Black Rock e imposti con la violenza dei governi corrotti da Black Rock. Lo capirai, ora che Larry Fink ha ufficialmente preso il comando di Davos? Ti stimo talmente imbecille che giurerei ancora una volta di no, servo. Non lo capisce, il servo, perché la TV non gliel’ha detto: la tv con quel che tace è il vero potente strumento della dittatura.
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  • LA FINE PROGRAMMATA DELL'ESPERIMENTO GLOBALISTA DENOMINATO U.E.

    L''unione Europea" è una SCIAGURA per i popoli: e' la classica istituzione globalista che prende gli ordini dall'alto e stringe sempre di più il cappio al collo dei cittadini i quali, per la sindrome della cosiddetta "rana bollita" non se è accorgono(ricordiamo che la rana scappa subito se l'acqua della pentola è già calda, ma se parte fredda e si riscalda...vi rimane!!!!).
    Ebbene, questa UNIONE EUROPEA della guerra, del riarmo, della censura attraverso il Digital Service Act, del caro bollette, del carovita, dell'euro, dei sieri magici della Von Der Leyen (e chi più ne ha più ne metta) continua a suicidarsi uccidendo pure noi, purtroppo.
    Senza dimenticare che in nome della "dittatura ambientale provocata dal fantomatico riscaldamento globale" che non considera la semplice ciclicità dell'attività solare, la CO2 (il gas della vita respirato dalle piante che lo trasformano in ossigeno) diventa il PRETESTO per qualsiasi legge ammazza-diritti: infatti non sono bastati gli aumenti vertiginosi dei carburanti e l'efficientamento delle case, ora un rapporto europeo dell' "ufficio europeo dell'ambiente" vorrebbe RIDURRE il numero dei metri quadri per ogni persona per "ridurre l'impronta di carbonio". In sostanza, per una persona singola si andrebbe dai 14 ai 20 metri quadri, dai 40 a 80 per una famiglia di 4 persone. Come arrivare a questo? Semplice, tassando chi vuole acquistare più metri quadri!
    È chiaro ormai che la marcia UE vuole estendere a tutti i settori il sistema di compravendita di quote di carbonio, così se hai i soldi "inquini": tutto quanto sopra e' solo FUFFA, lo ripetiamo, l'ambiente diventa un pretesto per una DITTATURA.
    E chi oserebbe contestare vista l'ignoranza delle masse che guardano la LORO informazione mainstream?
    La buona notizia è che tra sanzioni e crisi energetica ad est con la Russia e dazi ad ovest con gli USA la U.E. non può che crollare.
    THE END
    by Sannino

    LIBERI TRA I VIVI
    😡👹☠️🪙🏳️‍🌈🇪🇺🖤🔙 LA FINE PROGRAMMATA DELL'ESPERIMENTO GLOBALISTA DENOMINATO U.E. L''unione Europea" è una SCIAGURA per i popoli: e' la classica istituzione globalista che prende gli ordini dall'alto e stringe sempre di più il cappio al collo dei cittadini i quali, per la sindrome della cosiddetta "rana bollita" non se è accorgono(ricordiamo che la rana scappa subito se l'acqua della pentola è già calda, ma se parte fredda e si riscalda...vi rimane!!!!). Ebbene, questa UNIONE EUROPEA della guerra, del riarmo, della censura attraverso il Digital Service Act, del caro bollette, del carovita, dell'euro, dei sieri magici della Von Der Leyen (e chi più ne ha più ne metta) continua a suicidarsi uccidendo pure noi, purtroppo. Senza dimenticare che in nome della "dittatura ambientale provocata dal fantomatico riscaldamento globale" che non considera la semplice ciclicità dell'attività solare, la CO2 (il gas della vita respirato dalle piante che lo trasformano in ossigeno) diventa il PRETESTO per qualsiasi legge ammazza-diritti: infatti non sono bastati gli aumenti vertiginosi dei carburanti e l'efficientamento delle case, ora un rapporto europeo dell' "ufficio europeo dell'ambiente" vorrebbe RIDURRE il numero dei metri quadri per ogni persona per "ridurre l'impronta di carbonio". In sostanza, per una persona singola si andrebbe dai 14 ai 20 metri quadri, dai 40 a 80 per una famiglia di 4 persone. Come arrivare a questo? Semplice, tassando chi vuole acquistare più metri quadri! È chiaro ormai che la marcia UE vuole estendere a tutti i settori il sistema di compravendita di quote di carbonio, così se hai i soldi "inquini": tutto quanto sopra e' solo FUFFA, lo ripetiamo, l'ambiente diventa un pretesto per una DITTATURA. E chi oserebbe contestare vista l'ignoranza delle masse che guardano la LORO informazione mainstream? La buona notizia è che tra sanzioni e crisi energetica ad est con la Russia e dazi ad ovest con gli USA la U.E. non può che crollare. THE END by Sannino 🌾❤️🙏🌞🇮🇹 LIBERI TRA I VIVI
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  • FAUCI SMASCHERATO DA 17 PROCURATORI GENERALI PER CRIMINI CONTRO L'UMANITÀ. di Agostino Conte

    Sta succedendo
    Diciassette procuratori generali degli stati si stanno muovendo contro Fauci, armati delle prove che ha progettato il COVID-19, ha mentito al Congresso e ha aiutato il PCC a scatenare un'arma biologica sul mondo.

    Questa è una guerra, non solo contro un singolo uomo, ma contro l'intera macchina che rappresenta. Fauci non stava "ingannando". Stava eseguendo un piano decennale di guerra psicologica, controllo demografico e sottomissione biologica delle persone.

    Biden ha cercato di proteggerlo. In un atto disperato, ha concesso una grazia preventiva e totale prima che i processi potessero iniziare. Questo da solo lo dimostra: Fauci era colpevole, e il deep state lo sapeva. Ma le accuse a livello statale non possono essere graziate. I procuratori generali stanno sfondando il muro di protezione, pronti a distruggere questo mostro.

    FAUCI HA GESTITO L'INTERA OPERAZIONE

    Il COVID non è stato un incidente. È stata un'operazione programmata. Fauci stava finanziando la ricerca sulle armi biologiche con guadagno di funzione in laboratori segreti finanziati dagli Stati Uniti in tutto il mondo. Ucraina. Cina. E altro ancora.

    Non era solo. NIH, CDC, OMS... erano tutti coinvolti. Anni prima del COVID, Fauci aveva contribuito a redigere l'intero progetto.

    Evento 201 (ottobre 2019): una simulazione della pandemia.
    Previsione per il 2017: Fauci aveva promesso un'epidemia a sorpresa sotto Trump.
    Rockefeller Lockstep Plan (2010): una strategia pre-scritta per una dittatura alimentata dalla pandemia.

    Fauci non ha mai "reagito" a una crisi. L'ha orchestrata.

    HA MENTITO. HA INSABBIATO TUTTO. HA UCCISO MILIONI DI PERSONE.

    Fauci ha diretto la campagna per mettere a tacere la teoria della fuga di notizie dai laboratori. Ha usato riviste scientifiche come armi, corrotto i media e utilizzato email trapelate per nascondere la verità. Ha bloccato l'ivermectina e l'idrossiclorochina, permettendo morti di massa per incrementare le vendite di vaccini.

    Questo è stato un omicidio perpetrato tramite la politica.

    I VACCINI ERANO UNA RETE DI CONTROLLO, NON UNA CURA

    Le iniezioni non erano medicine, erano armi. Creata su contratto militare, la tecnologia mRNA era stata progettata per modificare geneticamente la popolazione.

    Picchi di morti di massa. Arresti cardiaci. Sistemi immunitari al collasso.
    Tutto insabbiato dagli stessi media da lui controllati.

    FAUCI = CRIMINALE DI GUERRA BIOLOGICO

    Ha imposto una sostanza sperimentale a miliardi di persone. Non si è trattato di incompetenza, ma di genocidio intenzionale. E ora gli Stati Uniti stanno reagendo. Con conseguenze anche per chi l'ha sostenuto in Europa.

    I procuratori generali degli Stati stanno presentando accuse di associazione a delinquere, cospirazione, falsa testimonianza e crimini contro l'umanità. La finta grazia di Biden è inutile in questo caso.

    La gente è stanca di aspettare le prove di questo genocidio ma le prove stanno arrivando.

    FAUCI EXPOSED BY 17 STATE ATTORNEYS GENERAL FOR CRIMES AGAINST HUMANITY. by Agostino Conte

    It’s Happening
    Seventeen state attorneys general are moving against Fauci, armed with evidence that he engineered COVID-19, lied to Congress, and helped the CCP unleash a bioweapon on the world.

    This is a war, not just against one man, but against the entire machine he represents. Fauci wasn’t “cheating.” He was executing a decades-long plan of psychological warfare, population control, and biological subjugation of the people.

    Biden tried to protect him. In an act of desperation, he issued a preemptive and full pardon before the trials could begin. That alone proves it: Fauci was guilty, and the deep state knew it. But state-level charges cannot be pardoned. The attorneys general are breaking through the protective wall, ready to destroy this monster.

    FAUCI RUN THE ENTIRE OPERATION

    COVID wasn’t an accident. It was a planned operation. Fauci was funding gain-of-function bioweapons research in secret US-funded labs around the world. Ukraine. China. And more.

    He wasn’t alone. NIH, CDC, WHO… they were all in on it. Years before COVID, Fauci helped draft the entire project.

    Event 201 (October 2019): A simulation of the pandemic.
    Prediction for 2017: Fauci promised a surprise outbreak under Trump.
    Rockefeller Lockstep Plan (2010): A pre-written strategy for a pandemic-fueled dictatorship.

    Fauci never “reacted” to a crisis. He orchestrated it.

    HE LIED. HE COVERED UP. HE KILLED MILLIONS.

    Fauci led the campaign to silence the lab leak theory. He weaponized scientific journals, bribed the media, and used leaked emails to hide the truth. He blocked ivermectin and hydroxychloroquine, allowing mass deaths to boost vaccine sales.

    This was murder through politics.

    VACCINES WERE A CONTROL NET, NOT A CURE

    The shots were not medicine, they were weapons. Created under military contract, the mRNA technology was designed to genetically modify the population.

    Mass death spikes. Cardiac arrests. Immune systems collapsed.
    All covered up by the very media he controlled.

    FAUCI = BIOLOGICAL WAR CRIMINAL

    He forced an experimental substance on billions of people. This was not incompetence, it was intentional genocide. And now the United States is fighting back. With consequences also for those who supported him in Europe.

    State attorneys general are filing charges of conspiracy, conspiracy, perjury and crimes against humanity. Biden's fake pardon is useless in this case.

    People are tired of waiting for evidence of this genocide but the evidence is coming
    FAUCI SMASCHERATO DA 17 PROCURATORI GENERALI PER CRIMINI CONTRO L'UMANITÀ. di Agostino Conte Sta succedendo Diciassette procuratori generali degli stati si stanno muovendo contro Fauci, armati delle prove che ha progettato il COVID-19, ha mentito al Congresso e ha aiutato il PCC a scatenare un'arma biologica sul mondo. Questa è una guerra, non solo contro un singolo uomo, ma contro l'intera macchina che rappresenta. Fauci non stava "ingannando". Stava eseguendo un piano decennale di guerra psicologica, controllo demografico e sottomissione biologica delle persone. Biden ha cercato di proteggerlo. In un atto disperato, ha concesso una grazia preventiva e totale prima che i processi potessero iniziare. Questo da solo lo dimostra: Fauci era colpevole, e il deep state lo sapeva. Ma le accuse a livello statale non possono essere graziate. I procuratori generali stanno sfondando il muro di protezione, pronti a distruggere questo mostro. FAUCI HA GESTITO L'INTERA OPERAZIONE Il COVID non è stato un incidente. È stata un'operazione programmata. Fauci stava finanziando la ricerca sulle armi biologiche con guadagno di funzione in laboratori segreti finanziati dagli Stati Uniti in tutto il mondo. Ucraina. Cina. E altro ancora. Non era solo. NIH, CDC, OMS... erano tutti coinvolti. Anni prima del COVID, Fauci aveva contribuito a redigere l'intero progetto. Evento 201 (ottobre 2019): una simulazione della pandemia. Previsione per il 2017: Fauci aveva promesso un'epidemia a sorpresa sotto Trump. Rockefeller Lockstep Plan (2010): una strategia pre-scritta per una dittatura alimentata dalla pandemia. Fauci non ha mai "reagito" a una crisi. L'ha orchestrata. HA MENTITO. HA INSABBIATO TUTTO. HA UCCISO MILIONI DI PERSONE. Fauci ha diretto la campagna per mettere a tacere la teoria della fuga di notizie dai laboratori. Ha usato riviste scientifiche come armi, corrotto i media e utilizzato email trapelate per nascondere la verità. Ha bloccato l'ivermectina e l'idrossiclorochina, permettendo morti di massa per incrementare le vendite di vaccini. Questo è stato un omicidio perpetrato tramite la politica. I VACCINI ERANO UNA RETE DI CONTROLLO, NON UNA CURA Le iniezioni non erano medicine, erano armi. Creata su contratto militare, la tecnologia mRNA era stata progettata per modificare geneticamente la popolazione. Picchi di morti di massa. Arresti cardiaci. Sistemi immunitari al collasso. Tutto insabbiato dagli stessi media da lui controllati. FAUCI = CRIMINALE DI GUERRA BIOLOGICO Ha imposto una sostanza sperimentale a miliardi di persone. Non si è trattato di incompetenza, ma di genocidio intenzionale. E ora gli Stati Uniti stanno reagendo. Con conseguenze anche per chi l'ha sostenuto in Europa. I procuratori generali degli Stati stanno presentando accuse di associazione a delinquere, cospirazione, falsa testimonianza e crimini contro l'umanità. La finta grazia di Biden è inutile in questo caso. La gente è stanca di aspettare le prove di questo genocidio ma le prove stanno arrivando. FAUCI EXPOSED BY 17 STATE ATTORNEYS GENERAL FOR CRIMES AGAINST HUMANITY. by Agostino Conte It’s Happening Seventeen state attorneys general are moving against Fauci, armed with evidence that he engineered COVID-19, lied to Congress, and helped the CCP unleash a bioweapon on the world. This is a war, not just against one man, but against the entire machine he represents. Fauci wasn’t “cheating.” He was executing a decades-long plan of psychological warfare, population control, and biological subjugation of the people. Biden tried to protect him. In an act of desperation, he issued a preemptive and full pardon before the trials could begin. That alone proves it: Fauci was guilty, and the deep state knew it. But state-level charges cannot be pardoned. The attorneys general are breaking through the protective wall, ready to destroy this monster. FAUCI RUN THE ENTIRE OPERATION COVID wasn’t an accident. It was a planned operation. Fauci was funding gain-of-function bioweapons research in secret US-funded labs around the world. Ukraine. China. And more. He wasn’t alone. NIH, CDC, WHO… they were all in on it. Years before COVID, Fauci helped draft the entire project. Event 201 (October 2019): A simulation of the pandemic. Prediction for 2017: Fauci promised a surprise outbreak under Trump. Rockefeller Lockstep Plan (2010): A pre-written strategy for a pandemic-fueled dictatorship. Fauci never “reacted” to a crisis. He orchestrated it. HE LIED. HE COVERED UP. HE KILLED MILLIONS. Fauci led the campaign to silence the lab leak theory. He weaponized scientific journals, bribed the media, and used leaked emails to hide the truth. He blocked ivermectin and hydroxychloroquine, allowing mass deaths to boost vaccine sales. This was murder through politics. VACCINES WERE A CONTROL NET, NOT A CURE The shots were not medicine, they were weapons. Created under military contract, the mRNA technology was designed to genetically modify the population. Mass death spikes. Cardiac arrests. Immune systems collapsed. All covered up by the very media he controlled. FAUCI = BIOLOGICAL WAR CRIMINAL He forced an experimental substance on billions of people. This was not incompetence, it was intentional genocide. And now the United States is fighting back. With consequences also for those who supported him in Europe. State attorneys general are filing charges of conspiracy, conspiracy, perjury and crimes against humanity. Biden's fake pardon is useless in this case. People are tired of waiting for evidence of this genocide but the evidence is coming
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  • Ursula Von der Leyen si è posta sopra il Parlamento Europeo e la legge, dovrebbe essere immediatamente destituita. #UE #dittatura

    Source:
    https://x.com/DottFrasier/status/1915504666902773860?t=hXI-7A54jvK_ipYoyPcQ5w&s=19
    Ursula Von der Leyen si è posta sopra il Parlamento Europeo e la legge, dovrebbe essere immediatamente destituita. #UE #dittatura Source: https://x.com/DottFrasier/status/1915504666902773860?t=hXI-7A54jvK_ipYoyPcQ5w&s=19
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