• Non toccare chi ha più di cinquant’anni. Sul serio.
    Non sono solo un’altra generazione: sono veri sopravvissuti.
    Duri come pane raffermo, rapidi come la ciabatta di una nonna arrabbiata, quella che volava con precisione chirurgica.

    A cinque anni capivano l’umore della madre dal rumore del coperchio sulla pentola.
    A sette, avevano già le chiavi di casa e le istruzioni:
    «C’è da mangiare in frigo. Scaldalo, ma non rovesciare niente.»

    A nove preparavano la pastina per i fratelli.
    A dieci sapevano chiudere il rubinetto dell’acqua e scappare dal cane del vicino con un secchio in testa.
    Stavano fuori tutto il giorno, senza cellulare,
    con un programma preciso: sbarra, campo, bicicletta, rientro a casa quando faceva buio.
    Le ginocchia, coperte di croste e cicatrici, erano una mappa vivente delle loro avventure.

    E sono sopravvissuti.
    Le sbucciature si curavano con la saliva o con una foglia di piantaggine.
    E quando si lamentavano, la risposta era:
    «Se non c’è sangue, non è niente.»

    Mangiavano pane e zucchero, oppure pane e olio.
    Bevevano dal tubo dell’acqua del giardino,
    un sistema immunitario che oggi farebbe scuola.
    e se avevano allergie, nessuno ci badava.

    Sanno come togliere le macchie di erba, di sugo, di biro o di ruggine,
    perché “non si usciva di casa vestiti male”, neanche per andare a giocare.

    E poi… hanno visto e vissuto cose che oggi sembrano preistoria:
    – la radio col manopolone,
    – la TV in bianco e nero,
    – il giradischi con i vinili,
    – il mangianastri, le cassette,
    – il walkman e i CD…
    e oggi ascoltano migliaia di canzoni dallo smartphone,
    ma rimpiangono il suono della cassetta che frusciava e si riavvolgeva con una penna.

    Con la patente appena presa attraversavano l’Italia con la 127,
    senza aria condizionata, senza hotel, senza navigatore.
    Solo una cartina stradale dell’ACI e un panino avvolto nella stagnola.
    Eppure arrivavano sempre a destinazione.
    Senza Google Translate. Con un sorriso e due parole in dialetto.

    Sono l’ultima generazione cresciuta senza internet,
    senza powerbank,
    senza ansia da “batteria al 2%”.
    Si ricordano il telefono a disco nel corridoio,
    i quaderni di ricette scritte a mano,
    e i compleanni segnati sul calendario della cucina.

    Loro:
    – aggiustano tutto con lo scotch, una graffetta o una molletta,
    – avevano un solo canale TV (poi due), e non si annoiavano,
    – “sfogliavano” l’elenco telefonico, non le notifiche,
    – e una chiamata persa voleva dire solo: “Ti ho pensato.”

    Sono diversi.
    Hanno una specie di “amianto emotivo”,
    un sistema immunitario forgiato tra freddo, strada e poco zucchero,
    e riflessi da ninja metropolitano.

    Non stuzzicare un cinquantenne o un sessantenne.
    Ha visto più cose di te, ha vissuto più in profondità.
    E in tasca ha ancora una caramella alla menta
    rimasta lì “per ogni evenienza”.

    È sopravvissuto a un’infanzia senza seggiolino, senza casco, senza crema solare.
    Alla scuola senza LIM, senza computer, con il sussidiario in cartella.
    Alla giovinezza senza social, senza filtri, senza selfie.

    Non cerca risposte su Google: si fida del suo istinto.
    E ha più ricordi di quante foto tu abbia nel tuo cloud.

    - Dal web
    Non toccare chi ha più di cinquant’anni. Sul serio. Non sono solo un’altra generazione: sono veri sopravvissuti. Duri come pane raffermo, rapidi come la ciabatta di una nonna arrabbiata, quella che volava con precisione chirurgica. A cinque anni capivano l’umore della madre dal rumore del coperchio sulla pentola. A sette, avevano già le chiavi di casa e le istruzioni: «C’è da mangiare in frigo. Scaldalo, ma non rovesciare niente.» A nove preparavano la pastina per i fratelli. A dieci sapevano chiudere il rubinetto dell’acqua e scappare dal cane del vicino con un secchio in testa. Stavano fuori tutto il giorno, senza cellulare, con un programma preciso: sbarra, campo, bicicletta, rientro a casa quando faceva buio. Le ginocchia, coperte di croste e cicatrici, erano una mappa vivente delle loro avventure. E sono sopravvissuti. Le sbucciature si curavano con la saliva o con una foglia di piantaggine. E quando si lamentavano, la risposta era: «Se non c’è sangue, non è niente.» Mangiavano pane e zucchero, oppure pane e olio. Bevevano dal tubo dell’acqua del giardino, un sistema immunitario che oggi farebbe scuola. e se avevano allergie, nessuno ci badava. Sanno come togliere le macchie di erba, di sugo, di biro o di ruggine, perché “non si usciva di casa vestiti male”, neanche per andare a giocare. E poi… hanno visto e vissuto cose che oggi sembrano preistoria: – la radio col manopolone, – la TV in bianco e nero, – il giradischi con i vinili, – il mangianastri, le cassette, – il walkman e i CD… e oggi ascoltano migliaia di canzoni dallo smartphone, ma rimpiangono il suono della cassetta che frusciava e si riavvolgeva con una penna. Con la patente appena presa attraversavano l’Italia con la 127, senza aria condizionata, senza hotel, senza navigatore. Solo una cartina stradale dell’ACI e un panino avvolto nella stagnola. Eppure arrivavano sempre a destinazione. Senza Google Translate. Con un sorriso e due parole in dialetto. Sono l’ultima generazione cresciuta senza internet, senza powerbank, senza ansia da “batteria al 2%”. Si ricordano il telefono a disco nel corridoio, i quaderni di ricette scritte a mano, e i compleanni segnati sul calendario della cucina. Loro: – aggiustano tutto con lo scotch, una graffetta o una molletta, – avevano un solo canale TV (poi due), e non si annoiavano, – “sfogliavano” l’elenco telefonico, non le notifiche, – e una chiamata persa voleva dire solo: “Ti ho pensato.” Sono diversi. Hanno una specie di “amianto emotivo”, un sistema immunitario forgiato tra freddo, strada e poco zucchero, e riflessi da ninja metropolitano. Non stuzzicare un cinquantenne o un sessantenne. Ha visto più cose di te, ha vissuto più in profondità. E in tasca ha ancora una caramella alla menta rimasta lì “per ogni evenienza”. È sopravvissuto a un’infanzia senza seggiolino, senza casco, senza crema solare. Alla scuola senza LIM, senza computer, con il sussidiario in cartella. Alla giovinezza senza social, senza filtri, senza selfie. Non cerca risposte su Google: si fida del suo istinto. E ha più ricordi di quante foto tu abbia nel tuo cloud. - Dal web
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  • ⚡️ L’APPELLO “RIPORTIAMO L’ORO ITALIANO DALLA FED DEGLI USA NEL NOSTRO PAESE”
    Chiediamo al governo Meloni di riportare in Italia nell’interesse nazionale l’oro italiano stoccato negli Stati Uniti. È noto che il 43% delle riserve auree di Bankitalia, per un valore di mercato pari a circa 102,5 miliardi di dollari, è fisicamente immagazzinato presso la Federal Reserve. Riteniamo che non esista più alcuna valida ragione per la quale l’oro di proprietà di Banca d’Italia continua ad essere stoccato in un paese straniero, anche se considerato amico e alleato. [continua...]
    https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-lappello_riportiamo_loro_italiano_dalla_fed_degli_usa_nel_nostro_paese/45289_61779/

    Segui @ComitatoDonbass
    🇮🇹⚡️🇺🇸 L’APPELLO “RIPORTIAMO L’ORO ITALIANO DALLA FED DEGLI USA NEL NOSTRO PAESE” Chiediamo al governo Meloni di riportare in Italia nell’interesse nazionale l’oro italiano stoccato negli Stati Uniti. È noto che il 43% delle riserve auree di Bankitalia, per un valore di mercato pari a circa 102,5 miliardi di dollari, è fisicamente immagazzinato presso la Federal Reserve. Riteniamo che non esista più alcuna valida ragione per la quale l’oro di proprietà di Banca d’Italia continua ad essere stoccato in un paese straniero, anche se considerato amico e alleato. [continua...] https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-lappello_riportiamo_loro_italiano_dalla_fed_degli_usa_nel_nostro_paese/45289_61779/ Segui 👉@ComitatoDonbass
    WWW.LANTIDIPLOMATICO.IT
    L'appello: “Riportiamo l’oro italiano dalla Fed degli Usa nel nostro paese”
    L'appello: “Riportiamo l’oro italiano dalla Fed degli Usa nel nostro paese”
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  • ECCOCI QUI GIÀ SOSTITUITI!!!
    Firenze, tra i banchi dei nuovi informatici dove si impara senza insegnanti: «Qui impari ad essere responsabile di te stesso»
    All’Innovation Center c’è «42 Firenze»: dopo i corsi il tasso di assunzione è del 100%. La scuola è gratuita. Per entrare bisogna superare un test online...
    https://corrierefiorentino.corriere.it/notizie/cronaca/25_luglio_07/firenze-tra-i-banchi-dei-nuovi-informatici-dove-si-impara-senza-insegnanti-qui-impari-ad-essere-responsabile-di-te-stesso-fbb4cb7b-446d-47c2-ad7f-61d3010a9xlk_amp.shtml
    ECCOCI QUI GIÀ SOSTITUITI!!! Firenze, tra i banchi dei nuovi informatici dove si impara senza insegnanti: «Qui impari ad essere responsabile di te stesso» All’Innovation Center c’è «42 Firenze»: dopo i corsi il tasso di assunzione è del 100%. La scuola è gratuita. Per entrare bisogna superare un test online... https://corrierefiorentino.corriere.it/notizie/cronaca/25_luglio_07/firenze-tra-i-banchi-dei-nuovi-informatici-dove-si-impara-senza-insegnanti-qui-impari-ad-essere-responsabile-di-te-stesso-fbb4cb7b-446d-47c2-ad7f-61d3010a9xlk_amp.shtml
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  • E' UNA FOLLIA ASSOLUTA! CI SONO GOVERNI e LOBBIES che CI VOGLIONO PORTARE ALLA GUERRA!
    Mine antiuomo, decenni di battaglie per vietarle messi a rischio dai Paesi dell'Europa dell'Est
    Dal Nobel per la Pace del 1997 al crollo degli accordi: cosa sta succedendo con le mine antiuomo ai confini della NATO
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/07/mine-antiuomo-convenzione-ottawa-ritiro-paesi-notizie/8049131/
    E' UNA FOLLIA ASSOLUTA! CI SONO GOVERNI e LOBBIES che CI VOGLIONO PORTARE ALLA GUERRA! Mine antiuomo, decenni di battaglie per vietarle messi a rischio dai Paesi dell'Europa dell'Est Dal Nobel per la Pace del 1997 al crollo degli accordi: cosa sta succedendo con le mine antiuomo ai confini della NATO https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/07/mine-antiuomo-convenzione-ottawa-ritiro-paesi-notizie/8049131/
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    Mine antiuomo, decenni di battaglie per vietarle messi a rischio dai Paesi dell'Europa dell'Est
    Dal Nobel per la Pace del 1997 al crollo degli accordi: cosa sta succedendo con le mine antiuomo ai confini della NATO
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  • Conte e i cinque stelle sono Agenti del globalismo. Ce ne siamo accorti tardi e non abbiamo fatto nulla per fermarli, anzi inconsapevolmente siamo stati al loro gioco.
    Mediocri al potere pronti ad ubbidire ai loro capi senza neppure sapere chi sono.
    Ma chi ancora adesso li sostiene non ha più scuse.
    Conte e i cinque stelle sono Agenti del globalismo. Ce ne siamo accorti tardi e non abbiamo fatto nulla per fermarli, anzi inconsapevolmente siamo stati al loro gioco. Mediocri al potere pronti ad ubbidire ai loro capi senza neppure sapere chi sono. Ma chi ancora adesso li sostiene non ha più scuse.
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  • Il giornalismo di inchiesta è merce sempre più rara.
    In Italia è quasi scomparso, per la gioia di certi politici ed ex ministri che si sentono così al riparo da scomode verità.

    Questo è lo speech della giornalista @SharylAttkisson vincitrice di 5 Emmy Awards, al Hillsdale College di Phoenix:

    Negli ultimi anni Big Pharma si è silenziosamente insinuata in quasi tutte le istituzioni responsabili della formazione della salute pubblica, università comprese, nei media tradizionali, nelle scuole di medicina, nelle organizzazioni no profit, nelle riviste mediche perfino nelle agenzie sanitarie nazionali al punto tale che nulla è più affidabile.

    L'influenza inizia nelle scuole di medicina. Il testo fondamentale utilizzato dagli studenti di medicina negli USA (Manuale Merck) è scritto e pubblicato dalla stessa azienda farmaceutica che produce vaccini.

    I medici dopo la laurea sono tenuti a seguire corsi spesso finanziati da aziende farmaceutiche.

    Le riviste mediche sono infiltrate da interessi farmaceutici al punto che bloccano la pubblicazione di studi a loro sfavorevoli. Gran parte se non la maggior parte della scienza pubblicata in queste riviste, come il NEJM, non è credibile perché le pubblicazioni sono a tal punto assorbite da Big Pharma che non si ottiene affatto la verità.

    Un tempo i giornalisti erano i difensori dell'interesse pubblico, oggi che Big Pharma è diventata inserzionista dominante, le notizie imparziali sono sparite.

    Gli algoritmi dei social spingono le narrazioni mainstream e fanno shadow banning sui contenuti di denuncia.

    Non dobbiamo mai dimenticare che nessuna istituzione, nessuna azienda privata, nessun presunto esperto deve mai fare scelte sulla nostra salute e sul nostro corpo, senza il nostro pieno consenso informato.

    https://youtu.be/lyU_VSqMfQU?feature=shared

    Source: https://x.com/heather_parisi/status/1941889308601827563?s=19
    Il giornalismo di inchiesta è merce sempre più rara. In Italia è quasi scomparso, per la gioia di certi politici ed ex ministri che si sentono così al riparo da scomode verità. Questo è lo speech della giornalista @SharylAttkisson vincitrice di 5 Emmy Awards, al Hillsdale College di Phoenix: Negli ultimi anni Big Pharma si è silenziosamente insinuata in quasi tutte le istituzioni responsabili della formazione della salute pubblica, università comprese, nei media tradizionali, nelle scuole di medicina, nelle organizzazioni no profit, nelle riviste mediche perfino nelle agenzie sanitarie nazionali al punto tale che nulla è più affidabile. L'influenza inizia nelle scuole di medicina. Il testo fondamentale utilizzato dagli studenti di medicina negli USA (Manuale Merck) è scritto e pubblicato dalla stessa azienda farmaceutica che produce vaccini. I medici dopo la laurea sono tenuti a seguire corsi spesso finanziati da aziende farmaceutiche. Le riviste mediche sono infiltrate da interessi farmaceutici al punto che bloccano la pubblicazione di studi a loro sfavorevoli. Gran parte se non la maggior parte della scienza pubblicata in queste riviste, come il NEJM, non è credibile perché le pubblicazioni sono a tal punto assorbite da Big Pharma che non si ottiene affatto la verità. Un tempo i giornalisti erano i difensori dell'interesse pubblico, oggi che Big Pharma è diventata inserzionista dominante, le notizie imparziali sono sparite. Gli algoritmi dei social spingono le narrazioni mainstream e fanno shadow banning sui contenuti di denuncia. Non dobbiamo mai dimenticare che nessuna istituzione, nessuna azienda privata, nessun presunto esperto deve mai fare scelte sulla nostra salute e sul nostro corpo, senza il nostro pieno consenso informato. https://youtu.be/lyU_VSqMfQU?feature=shared Source: https://x.com/heather_parisi/status/1941889308601827563?s=19
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  • GAVI è l’organizzazione mondiale di lobbying di Bill Gates e dei big della produzione dei vaccini o di quanto tale viene definito.
    L’attuale CEO di GAVI è l’ex Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso che su richiesta di Gates & Co. nel 2009 ha portato la Commissione Europea ad escludere con Regolamento 2009/120

    https://t.co/45MakPDbXY
    dalla definizione di prodotto di terapia genica, sostanze che solo formalmente vengono definiti “vaccini contro infezioni virali”, che però nella loro composizione (acido nucleico … RNA modificata, ora anche autoamplificante, impacchettata in nanolipidi) e nel loro modo d’azione corrispondono esattamente alla definizione giuridica eurounionale dei prodotti di terapia genica.
    GAVI è il driver per l’Agenda di immunizzazione 2030 dell’OMS e cioè di Bill Gates & Co. a livello mondiale
    https://t.co/xWz9FL44QY
    e a livello europeo
    https://t.co/4kvSSCC15y
    L’interesse dei mandanti di GAVI non è certo la preservazione della salute della popolazione mondiale!
    È un immenso scandalo che Antonio Tajani abbia in nome della Repubblica Italiana regalato recentemente un quarto miliardo di euro dei nostri soldi a questa organizzazione di Bill Gates & Co.
    Leggete qui cosa spiega oggi il Prof. Dott. Mariani Bizzarri (Università La Sapienza) riguardo a GAVI.

    drive.google.com/file/d/1vik47G…
    Tutti devono sapere. Divulgate, perché la gente deve smettere di credere che GAVI e i suoi mandanti (in prima linea Bill Gates) siano dei benefattori. È vero giusto il contrario!
    ‼️GAVI è l’organizzazione mondiale di lobbying di Bill Gates e dei big della produzione dei vaccini o di quanto tale viene definito. L’attuale CEO di GAVI è l’ex Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso che su richiesta di Gates & Co. nel 2009 ha portato la Commissione Europea ad escludere con Regolamento 2009/120 https://t.co/45MakPDbXY dalla definizione di prodotto di terapia genica, sostanze che solo formalmente vengono definiti “vaccini contro infezioni virali”, che però nella loro composizione (acido nucleico … RNA modificata, ora anche autoamplificante, impacchettata in nanolipidi) e nel loro modo d’azione corrispondono esattamente alla definizione giuridica eurounionale dei prodotti di terapia genica. GAVI è il driver per l’Agenda di immunizzazione 2030 dell’OMS e cioè di Bill Gates & Co. a livello mondiale https://t.co/xWz9FL44QY e a livello europeo https://t.co/4kvSSCC15y L’interesse dei mandanti di GAVI non è certo la preservazione della salute della popolazione mondiale! È un immenso scandalo che Antonio Tajani abbia in nome della Repubblica Italiana regalato recentemente un quarto miliardo di euro dei nostri soldi a questa organizzazione di Bill Gates & Co. Leggete qui cosa spiega oggi il Prof. Dott. Mariani Bizzarri (Università La Sapienza) riguardo a GAVI. 👇👇👇 drive.google.com/file/d/1vik47G… Tutti devono sapere. Divulgate, perché la gente deve smettere di credere che GAVI e i suoi mandanti (in prima linea Bill Gates) siano dei benefattori. È vero giusto il contrario!
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  • È vergognoso sia l'attacco arrivato dagli Usa, dove non solo chiedono ufficialmente la rimozione di Francesca Albanese, ma anche quello di cui la accusano: "Virulento antisemitismo e sostegno al terrorismo", oltre a una campagna diffamatoria e denigratoria senza precedenti. Il Presidente della Repubblica e quello del Consiglio dovrebbero insorgere a difesa di una cittadina italiana, così come il resto della politica. Ignobile quello che sta succedendo. Vergognoso il silenzio delle istituzioni italiane. Ripeto: vergognoso!

    #NonInMioNome
    È vergognoso sia l'attacco arrivato dagli Usa, dove non solo chiedono ufficialmente la rimozione di Francesca Albanese, ma anche quello di cui la accusano: "Virulento antisemitismo e sostegno al terrorismo", oltre a una campagna diffamatoria e denigratoria senza precedenti. Il Presidente della Repubblica e quello del Consiglio dovrebbero insorgere a difesa di una cittadina italiana, così come il resto della politica. Ignobile quello che sta succedendo. Vergognoso il silenzio delle istituzioni italiane. Ripeto: vergognoso! #NonInMioNome
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  • L'OPERAZIONE A KURSK PROCEDE BENE!!!

    Pare che i caduti ucraini nell'invasione della Russia siano arrivati a 25.000.
    E' una mattanza, un macello.
    Risultati strategici ottenuti: ZERO.
    I russi con molta calma stanno falcidiando i soldati ucraini che invece di ritirarsi, con le sacche tattiche che si chiudono su di loro, continuano a ricevere rinforzi tolti dal fronte a ovest nel Donbass che sta crollando alla velocità della luce.
    La guerra per l'Ucraina è persa ma esattamente come i nonni tedeschi combatteranno fino all'ultimo uomo.
    La popolazione del paese ha perso 10 milioni di persone dal 2022 ad oggi.
    Gli Usa dovranno rispondere per questo crimine perpetrato sul popolo ucraino.

    THE OPERATION IN KURSK IS PROCEEDING WELL!!!

    It seems that the Ukrainian casualties in the invasion of Russia have reached 25,000.
    It's a massacre, a slaughterhouse.
    Strategic results obtained: ZERO.
    The Russians are very calmly decimating the Ukrainian soldiers who, instead of retreating, with tactical pockets closing in on them, continue to receive reinforcements taken from the western front in Donbass which is collapsing at the speed of light.
    The war for Ukraine is lost but exactly like the German grandfathers they will fight to the last man.
    The country's population has lost 10 million people from 2022 to today.
    The US will have to answer for this crime perpetrated on the Ukrainian people.

    SIC SEMPER TYRANNIS

    Unisciti a TERZO MILLENNIO: https://t.me/terzomillennioanni20
    L'OPERAZIONE A KURSK PROCEDE BENE!!! Pare che i caduti ucraini nell'invasione della Russia siano arrivati a 25.000. E' una mattanza, un macello. Risultati strategici ottenuti: ZERO. I russi con molta calma stanno falcidiando i soldati ucraini che invece di ritirarsi, con le sacche tattiche che si chiudono su di loro, continuano a ricevere rinforzi tolti dal fronte a ovest nel Donbass che sta crollando alla velocità della luce. La guerra per l'Ucraina è persa ma esattamente come i nonni tedeschi combatteranno fino all'ultimo uomo. La popolazione del paese ha perso 10 milioni di persone dal 2022 ad oggi. Gli Usa dovranno rispondere per questo crimine perpetrato sul popolo ucraino. THE OPERATION IN KURSK IS PROCEEDING WELL!!! It seems that the Ukrainian casualties in the invasion of Russia have reached 25,000. It's a massacre, a slaughterhouse. Strategic results obtained: ZERO. The Russians are very calmly decimating the Ukrainian soldiers who, instead of retreating, with tactical pockets closing in on them, continue to receive reinforcements taken from the western front in Donbass which is collapsing at the speed of light. The war for Ukraine is lost but exactly like the German grandfathers they will fight to the last man. The country's population has lost 10 million people from 2022 to today. The US will have to answer for this crime perpetrated on the Ukrainian people. SIC SEMPER TYRANNIS Unisciti a TERZO MILLENNIO: https://t.me/terzomillennioanni20
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  • “IL GENIO NON SI SPEGNE” – CONFERENZA PUBBLICA @Leonardo3

    🗓 05/07/2025 – h 17:00
    Museo Leonardo3 – Galleria Vittorio Emanuele II, Milano


    Un pomeriggio carico di energia, parole forti e verità scomode, in una Milano che sembra aver perso l’orientamento culturale.
    Il Museo Leonardo3 è sotto sfratto. Sì, avete capito bene: uno dei cuori pulsanti della cultura milanese rischia la chiusura.

    Post completo + reportage:
    https://www.facebook.com/share/p/1F9hPVNiMi/

    #IlGenioNonSiSpegne #Leonardo3 #MilanoResiste #CulturaSottoAttacco #MuseoLeonardo3 #DifendiamoLaCultura #StopSfrattiCulturali #GiuntaSala #ResistenzaCulturale #MilanoÈDiChiLaVive #NoSgomberoLeonardo3 #MuseoInPericolo #CallToAction #AttivismoCulturale
    🧠 “IL GENIO NON SI SPEGNE” – CONFERENZA PUBBLICA @Leonardo3 🗓 05/07/2025 – h 17:00 📍 Museo Leonardo3 – Galleria Vittorio Emanuele II, Milano Un pomeriggio carico di energia, parole forti e verità scomode, in una Milano che sembra aver perso l’orientamento culturale. Il Museo Leonardo3 è sotto sfratto. Sì, avete capito bene: uno dei cuori pulsanti della cultura milanese rischia la chiusura. Post completo + 📷 reportage: https://www.facebook.com/share/p/1F9hPVNiMi/ #IlGenioNonSiSpegne #Leonardo3 #MilanoResiste #CulturaSottoAttacco #MuseoLeonardo3 #DifendiamoLaCultura #StopSfrattiCulturali #GiuntaSala #ResistenzaCulturale #MilanoÈDiChiLaVive #NoSgomberoLeonardo3 #MuseoInPericolo #CallToAction #AttivismoCulturale
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