• Qualche anno dopo la mia nascita, mio padre conobbe una sconosciuta appena arrivata nel nostro piccolo paese.
    Fin da subito ne fu affascinato…
    Tanto da invitarla a vivere con noi.

    La sconosciuta accettò. E, sorprendentemente, anche mia madre lo fece.

    Crescendo, quella presenza diventò parte della mia vita.
    Aveva un posto tutto suo nella nostra casa e nella mia mente.

    Mia madre mi insegnava il bene e il male.
    Mio padre mi insegnava l’obbedienza.
    Ma lei…
    Lei era più forte.

    Ci parlava per ore di misteri, avventure, emozioni.
    Aveva sempre una risposta a tutto.
    Conosceva il passato, il presente… e prevedeva il futuro.
    Non si poteva discutere con lei.
    Aveva sempre l’ultima parola.

    Fu lei a portarci per la prima volta a una partita di calcio,
    a farci ridere, a farci piangere.
    Parlava senza sosta, e mio padre la adorava.
    Mia madre, un po’ gelosa, ci diceva: «Zitti, ascoltiamo».

    Mio padre, a volte, la portava in camera sua… e ci dormiva accanto.
    A mia madre non piaceva, ma la accettò.

    E ora mi chiedo: avrà mai pregato che se ne andasse?

    Mio padre gestiva la casa con principi morali forti.
    Ma lei non era tenuta a seguirli.

    Niente parolacce, niente litigi tra noi.
    Ma lei?
    Parlava in modo volgare, libero, a volte offensivo.
    Faceva arrossire mio padre e mia madre.

    Ci era vietato fumare o bere.
    Ma lei ci incoraggiava, diceva che era “normale”.
    Parlava apertamente (forse troppo) di sesso.
    E oggi so: ha influenzato il mio modo di vedere le relazioni.

    L’abbiamo criticata tante volte.
    Ma non se n’è mai andata.
    Anzi.
    Siamo stati noi a darle spazio. A farla restare.

    Sono passati più di cinquant’anni.
    Lei è ancora lì.
    È cambiata. È più giovane. Più elegante. Più “smart”.
    Sta lì, in silenzio,
    aspettando che qualcuno le dedichi del tempo.

    Il suo nome?

    La Televisione.

    Ora è sposata con il Computer,
    ha un figlio chiamato Tablet,
    e un nipote chiamato Cellulare.

    La sconosciuta ha una famiglia.

    E la nostra?
    Ognuno più distante dall’altro…
    Qualche anno dopo la mia nascita, mio padre conobbe una sconosciuta appena arrivata nel nostro piccolo paese. Fin da subito ne fu affascinato… Tanto da invitarla a vivere con noi. La sconosciuta accettò. E, sorprendentemente, anche mia madre lo fece. Crescendo, quella presenza diventò parte della mia vita. Aveva un posto tutto suo nella nostra casa e nella mia mente. Mia madre mi insegnava il bene e il male. Mio padre mi insegnava l’obbedienza. Ma lei… Lei era più forte. Ci parlava per ore di misteri, avventure, emozioni. Aveva sempre una risposta a tutto. Conosceva il passato, il presente… e prevedeva il futuro. Non si poteva discutere con lei. Aveva sempre l’ultima parola. Fu lei a portarci per la prima volta a una partita di calcio, a farci ridere, a farci piangere. Parlava senza sosta, e mio padre la adorava. Mia madre, un po’ gelosa, ci diceva: «Zitti, ascoltiamo». Mio padre, a volte, la portava in camera sua… e ci dormiva accanto. A mia madre non piaceva, ma la accettò. E ora mi chiedo: avrà mai pregato che se ne andasse? Mio padre gestiva la casa con principi morali forti. Ma lei non era tenuta a seguirli. Niente parolacce, niente litigi tra noi. Ma lei? Parlava in modo volgare, libero, a volte offensivo. Faceva arrossire mio padre e mia madre. Ci era vietato fumare o bere. Ma lei ci incoraggiava, diceva che era “normale”. Parlava apertamente (forse troppo) di sesso. E oggi so: ha influenzato il mio modo di vedere le relazioni. L’abbiamo criticata tante volte. Ma non se n’è mai andata. Anzi. Siamo stati noi a darle spazio. A farla restare. Sono passati più di cinquant’anni. Lei è ancora lì. È cambiata. È più giovane. Più elegante. Più “smart”. Sta lì, in silenzio, aspettando che qualcuno le dedichi del tempo. Il suo nome? La Televisione. 📺 Ora è sposata con il Computer, ha un figlio chiamato Tablet, e un nipote chiamato Cellulare. La sconosciuta ha una famiglia. E la nostra? Ognuno più distante dall’altro…
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  • Market Overview
    The automotive blind spot detection system market has emerged as a vital segment of the broader ADAS market, gaining significant traction in recent years. Blind spot detection systems are designed to alert drivers about the presence of other vehicles or objects in areas that are not visible through traditional mirrors—commonly known as the "blind spot." These systems utilize radar sensors, cameras, and ultrasonic technologies to monitor adjacent lanes and provide timely alerts, thereby enhancing vehicle safety.

    The global automotive blind spot detection system market size is expected to reach USD 38.68 billion by 2032, according to a new study by Polaris Market Research.

    As automakers ramp up investments in smart mobility and governments introduce stringent vehicle safety norms, blind spot detection systems are becoming a standard offering in both luxury and mid-range vehicles.

    Key Market Growth Drivers
    1. Rising Demand for Safety and Comfort
    Consumer awareness surrounding road safety has surged in the past decade. The World Health Organization reports over 1.3 million road traffic deaths annually, many of which are attributed to lane-change and side-impact collisions. As a result, vehicle manufacturers are prioritizing the integration of safety features such as lane change assist, collision avoidance system, and blind spot monitoring.

    OEMs are increasingly equipping new vehicles with blind spot detection technologies as part of their standard or optional safety packages. Furthermore, aftermarket solutions are now widely available, making this safety feature more accessible for older vehicles.

    2. Stringent Government Regulations
    Governments across North America, Europe, and parts of Asia have enacted safety regulations mandating the inclusion of advanced driver-assistance systems in vehicles. In the European Union, the General Safety Regulation mandates the inclusion of multiple ADAS features, including blind spot monitoring, for all new vehicles sold after 2024.

    Similarly, the U.S. National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) supports voluntary guidelines that promote the integration of blind spot detection systems. These regulatory frameworks act as key catalysts for market growth, compelling both OEMs and aftermarket players to accelerate product development and deployment.

    3. Integration with ADAS and Autonomous Driving
    Blind spot detection is increasingly being integrated into more comprehensive driver assistance systems, including autonomous emergency braking (AEB) and adaptive cruise control. As vehicles progress toward higher levels of autonomy, blind spot systems play a crucial role in ensuring safe maneuvering, particularly during lane changes and overtaking.

    This integration enhances the value proposition of blind spot detection systems, making them essential components in the evolution toward semi-autonomous and fully autonomous vehicles.

    4. Growing Penetration of Electric and Luxury Vehicles
    The rise of electric vehicles (EVs) and premium vehicle segments has fueled the adoption of advanced safety features. Companies like Tesla, BMW, Mercedes-Benz, and Audi are leading the charge in integrating comprehensive safety technologies, including blind spot monitoring, as a standard or optional feature. As EV sales continue to climb, this trend is expected to further expand the blind spot detection market.

    𝐄𝐱𝐩𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐡𝐞𝐧𝐬𝐢𝐯𝐞 𝐑𝐞𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐇𝐞𝐫𝐞 https://www.polarismarketresearch.com/industry-analysis/automotive-blind-spot-detection-system-market
    Market Challenges
    Despite the promising growth trajectory, the blind spot detection system market faces several challenges:

    High Cost of Implementation
    One of the primary barriers to widespread adoption is the high cost associated with these systems. Blind spot detection technologies involve sophisticated sensors, software algorithms, and hardware integration, which can add significantly to the manufacturing cost of a vehicle. This cost barrier is particularly pronounced in emerging markets, where price sensitivity is high.

    Technical Limitations and False Positives
    While blind spot monitoring systems are generally reliable, they are not immune to errors. False alerts and system malfunctions due to poor weather, sensor obstruction, or calibration issues can compromise user trust and system effectiveness. Manufacturers must continue to refine algorithms and sensor technologies to enhance accuracy and reliability.

    Privacy and Data Concerns
    As blind spot detection systems become part of broader vehicle telematics and connected car ecosystems, concerns around data privacy and cybersecurity are gaining traction. Ensuring secure communication between sensors, ECUs, and vehicle networks remains a significant challenge for OEMs and system developers.

    Regional Analysis
    North America
    North America is currently the largest market for automotive blind spot detection systems, driven by strong regulatory support and high consumer awareness of vehicle safety. The U.S., in particular, has seen rapid adoption of ADAS features across both luxury and mid-range vehicles. Major automotive players in the region continue to invest in R&D to improve sensor technology and system integration.

    Europe
    Europe follows closely, with stringent safety regulations and strong presence of premium automotive brands fueling market demand. The EU’s safety mandates are expected to significantly boost adoption over the next five years. Germany, France, and the UK remain key contributors due to their advanced automotive manufacturing ecosystems.

    Asia-Pacific
    The Asia-Pacific region is projected to witness the fastest growth during the forecast period. Countries such as China, Japan, and South Korea are at the forefront of technological innovation and vehicle electrification. Increasing disposable incomes and a growing middle class in countries like India and Southeast Asia are also expected to drive market expansion as safety becomes a higher priority for consumers.

    Latin America and Middle East & Africa
    These regions are still in the early stages of adopting blind spot detection technologies. However, urbanization, rising vehicle ownership, and gradual regulatory improvements may open new growth avenues in the future.

    Key Companies and Competitive Landscape
    The global automotive blind spot detection system market is moderately consolidated, with several leading companies competing on the basis of technological innovation, product quality, and strategic partnerships.

    Prominent Players Include:
    Bosch Mobility Solutions: A pioneer in ADAS technology, Bosch offers state-of-the-art radar and camera-based blind spot detection solutions integrated with other safety systems.

    Continental AG: Known for its robust sensor technologies, Continental provides scalable blind spot systems adaptable for various vehicle types.

    Denso Corporation: A leading supplier to Japanese automakers, Denso focuses on compact, energy-efficient detection systems optimized for high-traffic environments.

    Valeo S.A.: Valeo's innovations in radar-based sensing and smart software algorithms have positioned it as a major player in the European market.

    Magna International: With a strong presence in North America, Magna offers complete ADAS packages including lane-keeping assist and blind spot monitoring.

    Other notable companies include ZF Friedrichshafen AG, Autoliv Inc., Hyundai Mobis, and Aptiv PLC. Start-ups and niche players are also entering the market with specialized technologies and competitive pricing, especially in the aftermarket segment.

    Conclusion
    The automotive blind spot detection system market is on a clear upward trajectory, underpinned by growing demand for vehicle safety, regulatory pressure, and advancements in autonomous vehicle technologies. While challenges such as high implementation costs and technical limitations remain, continued R&D investment and government support are expected to unlock new opportunities.

    As automakers increasingly commit to zero-accident goals and smarter mobility solutions, blind spot detection systems will remain at the forefront of the global push toward safer, more intelligent transportation.

    More Trending Latest Reports By Polaris Market Research:

    Wood Coatings Market

    AI Video Generator Market

    Anti-Migrating Agent Market

    Waste to Energy Market

    Green Data Center Market

    U.S. Viral Vector And Plasmid DNA Manufacturing Market

    Synchronous Condenser Market

    Sandarac Market

    Over-The-Top Devices And Services Market
    Market Overview The automotive blind spot detection system market has emerged as a vital segment of the broader ADAS market, gaining significant traction in recent years. Blind spot detection systems are designed to alert drivers about the presence of other vehicles or objects in areas that are not visible through traditional mirrors—commonly known as the "blind spot." These systems utilize radar sensors, cameras, and ultrasonic technologies to monitor adjacent lanes and provide timely alerts, thereby enhancing vehicle safety. The global automotive blind spot detection system market size is expected to reach USD 38.68 billion by 2032, according to a new study by Polaris Market Research. As automakers ramp up investments in smart mobility and governments introduce stringent vehicle safety norms, blind spot detection systems are becoming a standard offering in both luxury and mid-range vehicles. Key Market Growth Drivers 1. Rising Demand for Safety and Comfort Consumer awareness surrounding road safety has surged in the past decade. The World Health Organization reports over 1.3 million road traffic deaths annually, many of which are attributed to lane-change and side-impact collisions. As a result, vehicle manufacturers are prioritizing the integration of safety features such as lane change assist, collision avoidance system, and blind spot monitoring. OEMs are increasingly equipping new vehicles with blind spot detection technologies as part of their standard or optional safety packages. Furthermore, aftermarket solutions are now widely available, making this safety feature more accessible for older vehicles. 2. Stringent Government Regulations Governments across North America, Europe, and parts of Asia have enacted safety regulations mandating the inclusion of advanced driver-assistance systems in vehicles. In the European Union, the General Safety Regulation mandates the inclusion of multiple ADAS features, including blind spot monitoring, for all new vehicles sold after 2024. Similarly, the U.S. National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) supports voluntary guidelines that promote the integration of blind spot detection systems. These regulatory frameworks act as key catalysts for market growth, compelling both OEMs and aftermarket players to accelerate product development and deployment. 3. Integration with ADAS and Autonomous Driving Blind spot detection is increasingly being integrated into more comprehensive driver assistance systems, including autonomous emergency braking (AEB) and adaptive cruise control. As vehicles progress toward higher levels of autonomy, blind spot systems play a crucial role in ensuring safe maneuvering, particularly during lane changes and overtaking. This integration enhances the value proposition of blind spot detection systems, making them essential components in the evolution toward semi-autonomous and fully autonomous vehicles. 4. Growing Penetration of Electric and Luxury Vehicles The rise of electric vehicles (EVs) and premium vehicle segments has fueled the adoption of advanced safety features. Companies like Tesla, BMW, Mercedes-Benz, and Audi are leading the charge in integrating comprehensive safety technologies, including blind spot monitoring, as a standard or optional feature. As EV sales continue to climb, this trend is expected to further expand the blind spot detection market. 𝐄𝐱𝐩𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐡𝐞𝐧𝐬𝐢𝐯𝐞 𝐑𝐞𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐇𝐞𝐫𝐞 https://www.polarismarketresearch.com/industry-analysis/automotive-blind-spot-detection-system-market Market Challenges Despite the promising growth trajectory, the blind spot detection system market faces several challenges: High Cost of Implementation One of the primary barriers to widespread adoption is the high cost associated with these systems. Blind spot detection technologies involve sophisticated sensors, software algorithms, and hardware integration, which can add significantly to the manufacturing cost of a vehicle. This cost barrier is particularly pronounced in emerging markets, where price sensitivity is high. Technical Limitations and False Positives While blind spot monitoring systems are generally reliable, they are not immune to errors. False alerts and system malfunctions due to poor weather, sensor obstruction, or calibration issues can compromise user trust and system effectiveness. Manufacturers must continue to refine algorithms and sensor technologies to enhance accuracy and reliability. Privacy and Data Concerns As blind spot detection systems become part of broader vehicle telematics and connected car ecosystems, concerns around data privacy and cybersecurity are gaining traction. Ensuring secure communication between sensors, ECUs, and vehicle networks remains a significant challenge for OEMs and system developers. Regional Analysis North America North America is currently the largest market for automotive blind spot detection systems, driven by strong regulatory support and high consumer awareness of vehicle safety. The U.S., in particular, has seen rapid adoption of ADAS features across both luxury and mid-range vehicles. Major automotive players in the region continue to invest in R&D to improve sensor technology and system integration. Europe Europe follows closely, with stringent safety regulations and strong presence of premium automotive brands fueling market demand. The EU’s safety mandates are expected to significantly boost adoption over the next five years. Germany, France, and the UK remain key contributors due to their advanced automotive manufacturing ecosystems. Asia-Pacific The Asia-Pacific region is projected to witness the fastest growth during the forecast period. Countries such as China, Japan, and South Korea are at the forefront of technological innovation and vehicle electrification. Increasing disposable incomes and a growing middle class in countries like India and Southeast Asia are also expected to drive market expansion as safety becomes a higher priority for consumers. Latin America and Middle East & Africa These regions are still in the early stages of adopting blind spot detection technologies. However, urbanization, rising vehicle ownership, and gradual regulatory improvements may open new growth avenues in the future. Key Companies and Competitive Landscape The global automotive blind spot detection system market is moderately consolidated, with several leading companies competing on the basis of technological innovation, product quality, and strategic partnerships. Prominent Players Include: Bosch Mobility Solutions: A pioneer in ADAS technology, Bosch offers state-of-the-art radar and camera-based blind spot detection solutions integrated with other safety systems. Continental AG: Known for its robust sensor technologies, Continental provides scalable blind spot systems adaptable for various vehicle types. Denso Corporation: A leading supplier to Japanese automakers, Denso focuses on compact, energy-efficient detection systems optimized for high-traffic environments. Valeo S.A.: Valeo's innovations in radar-based sensing and smart software algorithms have positioned it as a major player in the European market. Magna International: With a strong presence in North America, Magna offers complete ADAS packages including lane-keeping assist and blind spot monitoring. Other notable companies include ZF Friedrichshafen AG, Autoliv Inc., Hyundai Mobis, and Aptiv PLC. Start-ups and niche players are also entering the market with specialized technologies and competitive pricing, especially in the aftermarket segment. Conclusion The automotive blind spot detection system market is on a clear upward trajectory, underpinned by growing demand for vehicle safety, regulatory pressure, and advancements in autonomous vehicle technologies. While challenges such as high implementation costs and technical limitations remain, continued R&D investment and government support are expected to unlock new opportunities. As automakers increasingly commit to zero-accident goals and smarter mobility solutions, blind spot detection systems will remain at the forefront of the global push toward safer, more intelligent transportation. More Trending Latest Reports By Polaris Market Research: Wood Coatings Market AI Video Generator Market Anti-Migrating Agent Market Waste to Energy Market Green Data Center Market U.S. Viral Vector And Plasmid DNA Manufacturing Market Synchronous Condenser Market Sandarac Market Over-The-Top Devices And Services Market
    WWW.POLARISMARKETRESEARCH.COM
    Automotive Blind Spot Detection System Market Growth Analysis, 2024-2032
    Automotive Blind Spot Detection System Market size is projected to reach 38.68 Billion by 2032, growing at a CAGR of 18.4% from 2024-2032
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  • The electric commercial vehicle (ECV) market is experiencing unprecedented growth, driven by advancements in battery technology, supportive government policies, and the global shift towards sustainable transportation solutions. The global electric commercial vehicle market size is expected to reach USD 356.25 billion by 2032, according to a new study by Polaris Market Research.

    Market Overview
    Electric commercial vehicles, including electric trucks, vans, and buses, offer a sustainable alternative to traditional fossil fuel-powered vehicles. These vehicles are powered by rechargeable batteries, reducing greenhouse gas emissions and contributing to cleaner urban environments. The increasing adoption of ECVs is fueled by stringent emission regulations, rising fuel costs, and the need for cost-effective logistics solutions.

    The market's expansion is further supported by technological advancements in battery management systems, electric drivetrains, and regenerative braking systems. These innovations enhance the efficiency, range, and performance of ECVs, making them viable for a wide range of commercial applications.

    Market Segmentation
    The electric commercial vehicle market can be segmented based on vehicle type, propulsion type, battery capacity, end-use industry, and region.

    1. Vehicle Type:

    Light Commercial Vehicles (LCVs): These include electric vans and pickups used for urban deliveries and last-mile logistics.

    Medium and Heavy-Duty Trucks: These vehicles are employed for regional and long-haul transportation, offering higher payload capacities.

    Electric Buses: Used for public transportation, these buses contribute to reducing urban air pollution.

    2. Propulsion Type:

    Battery Electric Vehicles (BEVs): Fully electric vehicles powered by rechargeable batteries.

    Plug-in Hybrid Electric Vehicles (PHEVs): Vehicles that combine an internal combustion engine with an electric motor, allowing for extended range.

    3. Battery Capacity:

    Below 100 kWh: Suitable for short-distance urban deliveries.

    100–300 kWh: Ideal for regional transportation needs.

    Above 300 kWh: Designed for long-haul applications requiring extended range.

    4. End-Use Industry:

    Logistics and Warehousing: Adoption of ECVs for efficient goods transportation.

    Public Transportation: Deployment of electric buses for sustainable urban mobility.

    E-commerce and Retail: Use of electric vans for last-mile deliveries.

    Regional Analysis
    Asia Pacific: Dominating the global ECV market, the Asia Pacific region accounted for 55.8% of the market share in 2022 . China, in particular, leads in ECV adoption, driven by government incentives, stringent emission norms, and a robust manufacturing base. The proliferation of e-commerce and last-mile delivery services further fuels demand for electric commercial vehicles.

    Europe: The European market is witnessing significant growth, with countries like Germany, the Netherlands, and the UK leading the adoption of electric commercial vehicles. Government policies such as the EU’s Fit for 55 Plan and incentives for zero-emission vehicles contribute to the market's expansion.

    North America: The United States and Canada are investing heavily in electric vehicle infrastructure and offering tax incentives to promote ECV adoption. Companies like Tesla, Rivian, and Ford are at the forefront of developing electric commercial vehicles tailored for the North American market.

    Key Players in the Market
    Several companies are leading the charge in the electric commercial vehicle market:

    BYD (China): A global leader in electric vehicles, BYD manufactures a range of electric buses and trucks.

    Mercedes-Benz Group AG (Germany): Offers the eActros electric truck, catering to the European market.

    AB Volvo (Sweden): Provides electric trucks and buses, focusing on sustainability and innovation.

    Ford Motor Company (USA): Develops electric delivery vans and trucks, including the E-Transit and F-150 Lightning.

    Rivian (USA): Specializes in electric adventure vehicles and commercial delivery vans.

    Tesla (USA): Known for the Tesla Semi, an all-electric Class 8 truck designed for long-haul freight.

    Technological Advancements
    Advancements in battery technology are pivotal to the growth of the electric commercial vehicle market. The adoption of lithium-ion batteries, particularly NMC (Nickel Manganese Cobalt) batteries, offers higher energy density and longer lifespan, enhancing the range and efficiency of ECVs .

    Additionally, the development of fast-charging infrastructure and battery swapping stations addresses range anxiety and reduces downtime for commercial fleets. Integration of renewable energy sources with charging stations further promotes the sustainability of electric commercial vehicles.

    Challenges and Opportunities
    While the electric commercial vehicle market presents significant growth prospects, challenges such as high initial costs, limited charging infrastructure, and range limitations persist. However, ongoing research and development efforts, coupled with supportive government policies, are expected to mitigate these challenges.

    Opportunities lie in the development of affordable electric commercial vehicles, expansion of charging networks, and integration of smart technologies such as vehicle-to-grid systems and autonomous driving capabilities.

    Conclusion
    The electric commercial vehicle market is poised for transformative growth, driven by technological innovations, supportive policies, and the global shift towards sustainable transportation solutions. As governments and industries collaborate to overcome existing challenges, the widespread adoption of electric commercial vehicles will contribute to cleaner, more efficient, and cost-effective transportation systems worldwide.

    More Trending Latest Reports By Polaris Market Research:

    Cryptocurrency Market

    Virtual Clinical Trials Market- update

    Pharmaceutical Aseptic Transfer Market

    Piezoelectric Devices Market

    Organic Rankine Cycle Market

    FEP Heat Shrink Medical Tubing Market

    Camera Modules Market

    Painting Robots Market

    Queue Management System Market
    The electric commercial vehicle (ECV) market is experiencing unprecedented growth, driven by advancements in battery technology, supportive government policies, and the global shift towards sustainable transportation solutions. The global electric commercial vehicle market size is expected to reach USD 356.25 billion by 2032, according to a new study by Polaris Market Research. Market Overview Electric commercial vehicles, including electric trucks, vans, and buses, offer a sustainable alternative to traditional fossil fuel-powered vehicles. These vehicles are powered by rechargeable batteries, reducing greenhouse gas emissions and contributing to cleaner urban environments. The increasing adoption of ECVs is fueled by stringent emission regulations, rising fuel costs, and the need for cost-effective logistics solutions. The market's expansion is further supported by technological advancements in battery management systems, electric drivetrains, and regenerative braking systems. These innovations enhance the efficiency, range, and performance of ECVs, making them viable for a wide range of commercial applications. Market Segmentation The electric commercial vehicle market can be segmented based on vehicle type, propulsion type, battery capacity, end-use industry, and region. 1. Vehicle Type: Light Commercial Vehicles (LCVs): These include electric vans and pickups used for urban deliveries and last-mile logistics. Medium and Heavy-Duty Trucks: These vehicles are employed for regional and long-haul transportation, offering higher payload capacities. Electric Buses: Used for public transportation, these buses contribute to reducing urban air pollution. 2. Propulsion Type: Battery Electric Vehicles (BEVs): Fully electric vehicles powered by rechargeable batteries. Plug-in Hybrid Electric Vehicles (PHEVs): Vehicles that combine an internal combustion engine with an electric motor, allowing for extended range. 3. Battery Capacity: Below 100 kWh: Suitable for short-distance urban deliveries. 100–300 kWh: Ideal for regional transportation needs. Above 300 kWh: Designed for long-haul applications requiring extended range. 4. End-Use Industry: Logistics and Warehousing: Adoption of ECVs for efficient goods transportation. Public Transportation: Deployment of electric buses for sustainable urban mobility. E-commerce and Retail: Use of electric vans for last-mile deliveries. Regional Analysis Asia Pacific: Dominating the global ECV market, the Asia Pacific region accounted for 55.8% of the market share in 2022 . China, in particular, leads in ECV adoption, driven by government incentives, stringent emission norms, and a robust manufacturing base. The proliferation of e-commerce and last-mile delivery services further fuels demand for electric commercial vehicles. Europe: The European market is witnessing significant growth, with countries like Germany, the Netherlands, and the UK leading the adoption of electric commercial vehicles. Government policies such as the EU’s Fit for 55 Plan and incentives for zero-emission vehicles contribute to the market's expansion. North America: The United States and Canada are investing heavily in electric vehicle infrastructure and offering tax incentives to promote ECV adoption. Companies like Tesla, Rivian, and Ford are at the forefront of developing electric commercial vehicles tailored for the North American market. Key Players in the Market Several companies are leading the charge in the electric commercial vehicle market: BYD (China): A global leader in electric vehicles, BYD manufactures a range of electric buses and trucks. Mercedes-Benz Group AG (Germany): Offers the eActros electric truck, catering to the European market. AB Volvo (Sweden): Provides electric trucks and buses, focusing on sustainability and innovation. Ford Motor Company (USA): Develops electric delivery vans and trucks, including the E-Transit and F-150 Lightning. Rivian (USA): Specializes in electric adventure vehicles and commercial delivery vans. Tesla (USA): Known for the Tesla Semi, an all-electric Class 8 truck designed for long-haul freight. Technological Advancements Advancements in battery technology are pivotal to the growth of the electric commercial vehicle market. The adoption of lithium-ion batteries, particularly NMC (Nickel Manganese Cobalt) batteries, offers higher energy density and longer lifespan, enhancing the range and efficiency of ECVs . Additionally, the development of fast-charging infrastructure and battery swapping stations addresses range anxiety and reduces downtime for commercial fleets. Integration of renewable energy sources with charging stations further promotes the sustainability of electric commercial vehicles. Challenges and Opportunities While the electric commercial vehicle market presents significant growth prospects, challenges such as high initial costs, limited charging infrastructure, and range limitations persist. However, ongoing research and development efforts, coupled with supportive government policies, are expected to mitigate these challenges. Opportunities lie in the development of affordable electric commercial vehicles, expansion of charging networks, and integration of smart technologies such as vehicle-to-grid systems and autonomous driving capabilities. Conclusion The electric commercial vehicle market is poised for transformative growth, driven by technological innovations, supportive policies, and the global shift towards sustainable transportation solutions. As governments and industries collaborate to overcome existing challenges, the widespread adoption of electric commercial vehicles will contribute to cleaner, more efficient, and cost-effective transportation systems worldwide. More Trending Latest Reports By Polaris Market Research: Cryptocurrency Market Virtual Clinical Trials Market- update Pharmaceutical Aseptic Transfer Market Piezoelectric Devices Market Organic Rankine Cycle Market FEP Heat Shrink Medical Tubing Market Camera Modules Market Painting Robots Market Queue Management System Market
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  • Ogni tanto qualche bella notizia ma non succederà un bel ***** come al solito!!!
    "Scavalcare il voto del Parlamento sul riarmo Ue è illegittimo": Eurocamera contro la mossa di von der Leyen - Il Fatto Quotidiano
    L'uso dell'articolo 122, che permette in casi straordinari di approvare provvedimenti senza l'ok del Parlamento, era stato bocciato dal servizio giuridico
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/23/scavalcare-parlamento-ue-illegittimo-von-der-leyen-riarmo/7962453/
    Ogni tanto qualche bella notizia ma non succederà un bel cazzo come al solito!!!😬 "Scavalcare il voto del Parlamento sul riarmo Ue è illegittimo": Eurocamera contro la mossa di von der Leyen - Il Fatto Quotidiano L'uso dell'articolo 122, che permette in casi straordinari di approvare provvedimenti senza l'ok del Parlamento, era stato bocciato dal servizio giuridico https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/23/scavalcare-parlamento-ue-illegittimo-von-der-leyen-riarmo/7962453/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    "Scavalcare il voto del Parlamento sul riarmo Ue è illegittimo": Eurocamera contro la mossa di von der Leyen - Il Fatto Quotidiano
    L'uso dell'articolo 122, che permette in casi straordinari di approvare provvedimenti senza l'ok del Parlamento, era stato bocciato dal servizio giuridico
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  • IL FURBETTO. SPERIAMO PAGHI!

    https://www.corriere.it/tecnologia/25_aprile_16/zuckerberg-a-processo-l-acquisto-di-instagram-e-dura-fare-nuove-app-per-chiudere-la-causa-ha-offerto-fino-a-un-miliardo-di-dollari-6814aefb-27ef-40f9-beb9-937e86570xlk_amp.shtml

    Secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, prima dell'inizio del processo Zuckerberg avrebbe provato a trovare un accordo con la Federal Trade Commission. La difesa in aula

    In una mail, nel 2012, Mark Zuckerberg discuteva con l’allora direttore finanziario di Facebook l’acquisizione di Instagram. Una mossa definita utile per «neutralizzare un potenziale concorrente». Un anno dopo ragionava con un altro dirigente sulla crescita di WhatsApp. Si parla di «notti insonni» per capire come migliorare la propria messaggistica. «Ora o mai più». Due startup, due idee poco più che embrionali che potevano rappresentare una minaccia per gli affari della società che oggi chiamiamo Meta. E che proprio da Meta hanno finito per essere comprate.

    Sono alcune delle prove raccolte in anni di indagini dalla Federal Trade Commission, l’agenzia che controlla il commercio negli Usa, per dimostrare come il colosso dei social media abbia usato pratiche anticoncorrenziali per costruire un monopolio illegale. Un processo, quello iniziato lunedì in un tribunale di Washington, che potrebbe incrinare il business della società. Anzi, potrebbe distruggerlo: se il giudice James Boasberg confermerà le accuse potrebbe anche chiedere a Meta di rinunciare alle sue colonne portanti: Instagram e Whatsapp.

    Due acquisizioni — nel 2012 e nel 2014 — che secondo la Ftc sono state concluse mettendo sul piatto cifre maggiorate (un miliardo e 19 miliardi di dollari) per soffocare potenziali concorrenti. Seguendo la strategia «buy or bury», compra o sotterra.

    La difesa di Meta ha ricordato come le acquisizioni sono state ai tempi approvate dalla stessa Ftc e hanno portato le piattaforme a fiorire e diventare realtà molto diverse da quelle originarie. E che, oggi, si muovono in un panorama dove la competizione non manca: è soprattutto la presenza (e concorrenza) di TikTok a dimostrare la salute del mercato.

    Ci sarà tempo di ascoltare tutti i protagonisti. Ma il primo chiamato a testimoniare è Zuckerberg. Nei primi due giorni di processo ha passato ore a rispondere alle domande sulle sue parole all’epoca delle acquisizioni. E sulle motivazioni che stavano dietro. Che si possono riassumere con una frase detta ieri dal ceo: «Costruire nuove app è difficile». Ha ammesso che ha voluto Instagram perché, in fondo, era migliore di Facebook: «L’app per la fotocamera funzionava meglio quindi ho pensato di comprarla. Quando abbiamo provato a costruirne una, non ha avuto successo». Ancora su Instagram è stata presentata una mail del 2018 dove Zuckerberg, preoccupato per il successo dell’app e degli effetti su Facebook, avrebbe ipotizzato di separare le due divisioni «e forse Whatsapp nei prossimi 5-10 anni». Si è poi parlato di Snapchat e dell'offerta fatta al fondatore (6 miliardi) per comprarla. Offerta rifiutata. Ma, assicura Zuckerberg, «se l'avessi comprata, probabilmente ne avrei accelerato la crescita».

    In totale la deposizione del ceo di Meta è durata circa sei ore. Dopo di lui, toccherà alla sua ex Chief Operating Officer Sheryl Sandberg, e poi ai fondatori di Instagram (Kevin Systrom e Mike Krieger) e WhatsApp (Jan Koum e Brian Acton), Sono mesi che Zuckerberg prova a evitare il processo con un accordo. Ma a nulla sembrano essere serviti gli sforzi per guadagnare il favore di Trump. C'è da precisare che era stato proprio durante l'amministrazione Trump (la prima) che le indagini erano iniziate, nel 2020. Durante i quattro anni di Biden alla Casa Bianca la battaglia della Federal Trade Commission contro le Big Tech non ha fatto che rafforzarsi. Ora, con il nuovo inquilino e un nuovo capo dell'agenzia - il repubblicano Andrew Ferguson - la speranza era quella di poter risolvere la causa senza passare dal tribunale. Secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, Zuckerberg a fine marzo avrebbe offerto 450 milioni di dollari per accordarsi, cifra poi alzata fino a un miliardo. La richiesta di Ferguson e della Ftc sarebbe stata molto più elevata: 30 miliardi. Il WsJournal aggiunge anche che Trump «in vari momenti è apparso aperto» a trovare una via di negoziazione e avrebbe chiesto come potrebbe funzionare. Il processo, in ogni caso, è iniziato e, se le accuse fossero confermate, potrebbe portare al primo smembramento di una società dopo 40 anni. L’ultima è stata At&t: era il 1982.
    IL FURBETTO. SPERIAMO PAGHI! https://www.corriere.it/tecnologia/25_aprile_16/zuckerberg-a-processo-l-acquisto-di-instagram-e-dura-fare-nuove-app-per-chiudere-la-causa-ha-offerto-fino-a-un-miliardo-di-dollari-6814aefb-27ef-40f9-beb9-937e86570xlk_amp.shtml Secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, prima dell'inizio del processo Zuckerberg avrebbe provato a trovare un accordo con la Federal Trade Commission. La difesa in aula In una mail, nel 2012, Mark Zuckerberg discuteva con l’allora direttore finanziario di Facebook l’acquisizione di Instagram. Una mossa definita utile per «neutralizzare un potenziale concorrente». Un anno dopo ragionava con un altro dirigente sulla crescita di WhatsApp. Si parla di «notti insonni» per capire come migliorare la propria messaggistica. «Ora o mai più». Due startup, due idee poco più che embrionali che potevano rappresentare una minaccia per gli affari della società che oggi chiamiamo Meta. E che proprio da Meta hanno finito per essere comprate. Sono alcune delle prove raccolte in anni di indagini dalla Federal Trade Commission, l’agenzia che controlla il commercio negli Usa, per dimostrare come il colosso dei social media abbia usato pratiche anticoncorrenziali per costruire un monopolio illegale. Un processo, quello iniziato lunedì in un tribunale di Washington, che potrebbe incrinare il business della società. Anzi, potrebbe distruggerlo: se il giudice James Boasberg confermerà le accuse potrebbe anche chiedere a Meta di rinunciare alle sue colonne portanti: Instagram e Whatsapp. Due acquisizioni — nel 2012 e nel 2014 — che secondo la Ftc sono state concluse mettendo sul piatto cifre maggiorate (un miliardo e 19 miliardi di dollari) per soffocare potenziali concorrenti. Seguendo la strategia «buy or bury», compra o sotterra. La difesa di Meta ha ricordato come le acquisizioni sono state ai tempi approvate dalla stessa Ftc e hanno portato le piattaforme a fiorire e diventare realtà molto diverse da quelle originarie. E che, oggi, si muovono in un panorama dove la competizione non manca: è soprattutto la presenza (e concorrenza) di TikTok a dimostrare la salute del mercato. Ci sarà tempo di ascoltare tutti i protagonisti. Ma il primo chiamato a testimoniare è Zuckerberg. Nei primi due giorni di processo ha passato ore a rispondere alle domande sulle sue parole all’epoca delle acquisizioni. E sulle motivazioni che stavano dietro. Che si possono riassumere con una frase detta ieri dal ceo: «Costruire nuove app è difficile». Ha ammesso che ha voluto Instagram perché, in fondo, era migliore di Facebook: «L’app per la fotocamera funzionava meglio quindi ho pensato di comprarla. Quando abbiamo provato a costruirne una, non ha avuto successo». Ancora su Instagram è stata presentata una mail del 2018 dove Zuckerberg, preoccupato per il successo dell’app e degli effetti su Facebook, avrebbe ipotizzato di separare le due divisioni «e forse Whatsapp nei prossimi 5-10 anni». Si è poi parlato di Snapchat e dell'offerta fatta al fondatore (6 miliardi) per comprarla. Offerta rifiutata. Ma, assicura Zuckerberg, «se l'avessi comprata, probabilmente ne avrei accelerato la crescita». In totale la deposizione del ceo di Meta è durata circa sei ore. Dopo di lui, toccherà alla sua ex Chief Operating Officer Sheryl Sandberg, e poi ai fondatori di Instagram (Kevin Systrom e Mike Krieger) e WhatsApp (Jan Koum e Brian Acton), Sono mesi che Zuckerberg prova a evitare il processo con un accordo. Ma a nulla sembrano essere serviti gli sforzi per guadagnare il favore di Trump. C'è da precisare che era stato proprio durante l'amministrazione Trump (la prima) che le indagini erano iniziate, nel 2020. Durante i quattro anni di Biden alla Casa Bianca la battaglia della Federal Trade Commission contro le Big Tech non ha fatto che rafforzarsi. Ora, con il nuovo inquilino e un nuovo capo dell'agenzia - il repubblicano Andrew Ferguson - la speranza era quella di poter risolvere la causa senza passare dal tribunale. Secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, Zuckerberg a fine marzo avrebbe offerto 450 milioni di dollari per accordarsi, cifra poi alzata fino a un miliardo. La richiesta di Ferguson e della Ftc sarebbe stata molto più elevata: 30 miliardi. Il WsJournal aggiunge anche che Trump «in vari momenti è apparso aperto» a trovare una via di negoziazione e avrebbe chiesto come potrebbe funzionare. Il processo, in ogni caso, è iniziato e, se le accuse fossero confermate, potrebbe portare al primo smembramento di una società dopo 40 anni. L’ultima è stata At&t: era il 1982.
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  • Nuove Indicazioni Nazionali scuola primaria, finita consultazione. Associazioni scrivono a Mattarella: "Farsa colossale"
    Oggi, 17 aprile, si è tenuta una conferenza stampa con protagonista il mondo dell’educazione, della scuola e della ricerca sulle nuove indicazioni nazionali per la scuola primaria alla Camera dei Deputati per ribadire il “no” al documento presentato..
    https://www.tecnicadellascuola.it/nuove-indicazioni-nazionali-scuola-primaria-finita-consultazione-associazioni-scrivono-a-mattarella-farsa-colossale
    Nuove Indicazioni Nazionali scuola primaria, finita consultazione. Associazioni scrivono a Mattarella: "Farsa colossale" Oggi, 17 aprile, si è tenuta una conferenza stampa con protagonista il mondo dell’educazione, della scuola e della ricerca sulle nuove indicazioni nazionali per la scuola primaria alla Camera dei Deputati per ribadire il “no” al documento presentato.. https://www.tecnicadellascuola.it/nuove-indicazioni-nazionali-scuola-primaria-finita-consultazione-associazioni-scrivono-a-mattarella-farsa-colossale
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    Nuove Indicazioni Nazionali scuola primaria, finita consultazione. Associazioni scrivono a Mattarella: "Farsa colossale"
    Oggi, 17 aprile, si è tenuta una conferenza stampa con protagonista il mondo dell’educazione, della scuola e della ricerca sulle nuove indicazioni nazionali per la scuola primaria alla Camera dei Deputati per ribadire il “no” al documento presentato come bozza lo scorso 11 marzo. Tra i promotori Avs e Flc Cgil. “Inaccettabile” Un impianto inaccettabile, […]
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  • GRAZIE A VOI SEMPRE, CARI AMICI, DEL VOSTRO LIKE. OGGI ALLA CAMERA SI VOTA LA SFIDUCIA AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA NORDIO, PER QUELLO CHE E' SUCCESSO SUL RIMPATRIO DEL TERRORISTA LIBICO ALMASRI, A TRIPOLI, SULL'AEREO DI STATO ITALIANO, IL FALCON 900, QUALCHE MESE FA. LA MOZIONE DI SFIDUCIA NON AVRA' I VOTI NECESSARI E QUINDI E' UN ALTRO ELEMENTO PER DISTRARRE LA OPINIONE PUBBLICA DALLE GRAVI QUESTIONI, CHE NON SOLO NON VENGONO RISOLTE, MA NEPPURE AFFRONTATE DAL PESSIMO GOVERNO ANCORA IN PIEDI !!!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA.
    GRAZIE A VOI SEMPRE, CARI AMICI, DEL VOSTRO LIKE. OGGI ALLA CAMERA SI VOTA LA SFIDUCIA AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA NORDIO, PER QUELLO CHE E' SUCCESSO SUL RIMPATRIO DEL TERRORISTA LIBICO ALMASRI, A TRIPOLI, SULL'AEREO DI STATO ITALIANO, IL FALCON 900, QUALCHE MESE FA. LA MOZIONE DI SFIDUCIA NON AVRA' I VOTI NECESSARI E QUINDI E' UN ALTRO ELEMENTO PER DISTRARRE LA OPINIONE PUBBLICA DALLE GRAVI QUESTIONI, CHE NON SOLO NON VENGONO RISOLTE, MA NEPPURE AFFRONTATE DAL PESSIMO GOVERNO ANCORA IN PIEDI !!!!! UN ABBRACCIO E BUONA GIORNATA.
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  • Usa: "Intesa con Ucraina e Russia per navigazione sicura nel Mar Nero". Kiev colpisce la Crimea con il nuovo missile - Il Fatto Quotidiano
    Terminati i colloqui Usa-Russia a Riad, in Arabia Saudita. Mosca: "Non saranno resi noti i contenuti". Giovedì a Parigi la riunione dei paesi "volenterosi"...

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/25/ucraina-zelensky-macron-base-kursk-uccisi-30-soldati/7927168/

    I colloqui a Riad, in Arabia Saudita, tra gli Stati Uniti e la Russia sono terminati lunedì sera. Le delegazioni di Washington e Mosca hanno già inviato relazioni ai leader di entrambi i Paesi. I rappresentanti degli Usa e quelli ucraini, invece, si sono visti martedì mattina per il secondo round di negoziati. Nessuna dichiarazione congiunta ma la Casa Bianca diffonde due differenti testi per ciascun colloquio, facendo sapere che gli esperti dei gruppi di lavoro Usa-Russia hanno concordato a Riad sugli stessi punti condivisi da Washington e Kiev. Ma mentre si apre uno spiraglio per garantire anche la navigazione sicura nel Mar Nero, su fronte della guerra continuano i raid e i bombardamenti con Kiev che ha anche annunciato di avere utilizzato il nuovissimo missile da crociera Long-Neptune anche contro la Crimea.

    Le dichiarazioni della Casa Bianca – “Gli Stati Uniti, la Russia e l’Ucraina hanno concordato di garantire la sicurezza della navigazione, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero”, rende noto la Casa Bianca. Al punto 2 della dichiarazione con Mosca si legge che gli Stati Uniti contribuiranno a ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti, a ridurre i costi delle assicurazioni marittime e a migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni. Mentre il secondo punto della dichiarazione con Kiev afferma che gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno concordato che gli Usa rimangono impegnati a contribuire allo scambio di prigionieri di guerra, al rilascio di detenuti civili e al ritorno dei bambini ucraini trasferiti con la forza. Tra i punti concordati dai tre Paesi, fa sapere Washington, anche lo sviluppo di misure per l’attuazione dell’accordo del presidente Trump e del presidente Putin e del presidente Zelensky per vietare gli attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina e l’accoglimento “con favore” dei “buoni uffici di Paesi Terzi al fine di sostenere l’applicazione degli accordi su energia e traffico marittimo”.

    “Trump vuole fermare le uccisioni” – Entrambe le note si concludono con la riaffermazione che gli Stati Uniti hanno ribadito a Mosca e Kiev “l’imperativo del presidente Trump di fermare le uccisioni da entrambe le parti del conflitto, come passo necessario per raggiungere una soluzione di pace duratura. A tal fine, gli Stati Uniti continueranno a facilitare i negoziati tra le due parti per raggiungere una risoluzione pacifica, in linea con gli accordi presi a Riad”.

    Le razioni – Il governo ucraino, confermando l’intesa raggiunta con gli Stati Uniti a Riad, ha allo stesso tempo avvertito che “tutti i movimenti delle navi militari russe al di fuori della parte orientale del Mar Nero costituiranno una violazione dello spirito di questo accordo, saranno considerati una violazione dell’impegno a garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e una minaccia alla sicurezza nazionale dell’Ucraina. In questo caso l’Ucraina avrà pieno diritto di esercitare il diritto all’autodifesa“, ha scritto su X il ministro della Difesa Rustem Umerov, che ha guidato la delegazione ucraina in Arabia Saudita. Dal fronte russo, invece, il primo vice capo del Comitato di difesa e sicurezza del Consiglio della Federazione Russa, Vladimir Chizhov, ha tenuto a specificare che Russia e Stati Uniti non hanno adottato una dichiarazione congiunta dopo i colloqui di Riad a causa della posizione dell’Ucraina: “Anche il fatto che si siano seduti per 12 ore e si sia accordato su una dichiarazione congiunta, che però non è stata adottata a causa della posizione dell’Ucraina, è molto tipico e sintomatico”, ha detto Chizhov al canale televisivo Rossiya-24. I punti da chiarire rimangono, pertanto ancora, tanti.

    Il punto di Zelensky – L’Ucraina intende “attuare” gli accordi annunciati dalla Casa Bianca, in particolare per quanto riguarda la tregua nel Mar Nero tra Kiev e Mosca. A dichiararlo, definendoli “buone misure“, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Faremo del nostro meglio per attuare gli accordi raggiunti nell’incontro tra Ucraina e Stati Uniti”, ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa. “Saremo costruttivi”, ha aggiunto. Ma “le infrastrutture civili non saranno incluse nell’accordo” che prevede la fine degli attacchi ucraini e russi alle rispettive strutture energetiche, ha precisato, Zelensky. Il presidente ucraino ha però criticato gli Usa per il ripristino delle esportazioni agricole russe: “Riteniamo che questo sia un indebolimento della posizione e un indebolimento delle sanzioni, a nostro avviso. Non conosciamo ancora i dettagli di questa voce”, ha detto. Zelensky ha anche mosso delle critiche all’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff per le sue dichiarazioni sui territori di cui la Russia rivendica l’annessione: “Molte delle informazioni diffuse da alcune persone e dalla persona che lei ha citato… sono molto in linea con i messaggi del Cremlino“, ha dichiarato rispondendo a una domanda su un’intervista rilasciata da Witkoff nei giorni scorsi.

    Il punto di Mosca – Il Cremlino, intanto, afferma che Russia e Stati Uniti “hanno concordato di sviluppare misure per attuare gli accordi dei presidenti dei due Paesi sul divieto di attacchi agli impianti energetici in Russia e Ucraina per un periodo di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025, con possibilità di estensione e ritiro dall’accordo in caso di mancato rispetto da parte di una delle parti”. Mosca è favorevole ad attuare un accordo sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero ma afferma che l’intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati. “La Russia e gli Stati Uniti continueranno a lavorare per raggiungere una pace solida e duratura” in Ucraina, si legge nella nota del Cremlino.

    L’incontro all’Eliseo – Intanto di certo al momento c’è, invece, che Emmanuel Macron accoglierà mercoledì sera all’Eliseo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “per un incontro seguito da una cena di lavoro”. Il capo dello stato francese – precisa la presidenza – “ribadirà a Zelensky che la Francia farà della continuazione e del rafforzamento del sostegno militare e finanziario all’Ucraina la sua priorità assoluta”. L’Eliseo aggiunge che l’incontro “consentirà ai due dirigenti di preparare la riunione sulla pace e la sicurezza per l’Ucraina che si terrà il giorno dopo a Parigi”, la riunione dei cosiddetti paesi “volenterosi” alla quale parteciperà anche Giorgia Meloni.

    La guerra sul campo – Sul fronte bellico, invece, fa rumore l’annuncio dell’aeronautica militare ucraina che afferma di aver colpito una base militare russa nella regione di Kursk, in Russia, eliminando circa 30 soldati russi. Lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev ha spiegato che la distruzione di questa base riduce la capacità dei russi di condurre operazioni di combattimento nelle regioni di Sumy e Kursk. In più, in un’intervista al giornale norvegese Nettavisen, il ministro delle industrie strategiche di Kiev, Herman Smetanin, ha fatto sapere che il nuovissimo missile da crociera di fabbricazione ucraina Long-Neptune – con una gittata di 1.000 chilometri – è stato utilizzato contro la Russia: non solo contro una raffineria di petrolio russa di Tuapse, ma in realtà “la prima volta che l’abbiamo utilizzato abbiamo attaccato un obiettivo militare nella penisola della Crimea occupata”, ha dichiarato. Mosca, da parte sua, accusa le forze ucraine di aver sparato volutamente su un gruppo di giornalisti e operatori di media russi nella zona del fronte provocando la morte di tre di loro. “Il fuoco era mirato, volevano specificamente ucciderli”, ha detto Peskov. Le accuse non sono verificabili in modo indipendente. Secondo il Cremlino e il ministero degli Esteri russo, ieri sono morti il giornalista di Izvestia, Aleksandr Fedorchak, il cameraman del canale televisivo Zvezda, Andrey Panov, e l’autista, Aleksandr Sirkeli, mentre altri due giornalisti sono rimasti feriti.
    Usa: "Intesa con Ucraina e Russia per navigazione sicura nel Mar Nero". Kiev colpisce la Crimea con il nuovo missile - Il Fatto Quotidiano Terminati i colloqui Usa-Russia a Riad, in Arabia Saudita. Mosca: "Non saranno resi noti i contenuti". Giovedì a Parigi la riunione dei paesi "volenterosi"... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/25/ucraina-zelensky-macron-base-kursk-uccisi-30-soldati/7927168/ I colloqui a Riad, in Arabia Saudita, tra gli Stati Uniti e la Russia sono terminati lunedì sera. Le delegazioni di Washington e Mosca hanno già inviato relazioni ai leader di entrambi i Paesi. I rappresentanti degli Usa e quelli ucraini, invece, si sono visti martedì mattina per il secondo round di negoziati. Nessuna dichiarazione congiunta ma la Casa Bianca diffonde due differenti testi per ciascun colloquio, facendo sapere che gli esperti dei gruppi di lavoro Usa-Russia hanno concordato a Riad sugli stessi punti condivisi da Washington e Kiev. Ma mentre si apre uno spiraglio per garantire anche la navigazione sicura nel Mar Nero, su fronte della guerra continuano i raid e i bombardamenti con Kiev che ha anche annunciato di avere utilizzato il nuovissimo missile da crociera Long-Neptune anche contro la Crimea. Le dichiarazioni della Casa Bianca – “Gli Stati Uniti, la Russia e l’Ucraina hanno concordato di garantire la sicurezza della navigazione, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero”, rende noto la Casa Bianca. Al punto 2 della dichiarazione con Mosca si legge che gli Stati Uniti contribuiranno a ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale per le esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti, a ridurre i costi delle assicurazioni marittime e a migliorare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni. Mentre il secondo punto della dichiarazione con Kiev afferma che gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno concordato che gli Usa rimangono impegnati a contribuire allo scambio di prigionieri di guerra, al rilascio di detenuti civili e al ritorno dei bambini ucraini trasferiti con la forza. Tra i punti concordati dai tre Paesi, fa sapere Washington, anche lo sviluppo di misure per l’attuazione dell’accordo del presidente Trump e del presidente Putin e del presidente Zelensky per vietare gli attacchi contro le strutture energetiche di Russia e Ucraina e l’accoglimento “con favore” dei “buoni uffici di Paesi Terzi al fine di sostenere l’applicazione degli accordi su energia e traffico marittimo”. “Trump vuole fermare le uccisioni” – Entrambe le note si concludono con la riaffermazione che gli Stati Uniti hanno ribadito a Mosca e Kiev “l’imperativo del presidente Trump di fermare le uccisioni da entrambe le parti del conflitto, come passo necessario per raggiungere una soluzione di pace duratura. A tal fine, gli Stati Uniti continueranno a facilitare i negoziati tra le due parti per raggiungere una risoluzione pacifica, in linea con gli accordi presi a Riad”. Le razioni – Il governo ucraino, confermando l’intesa raggiunta con gli Stati Uniti a Riad, ha allo stesso tempo avvertito che “tutti i movimenti delle navi militari russe al di fuori della parte orientale del Mar Nero costituiranno una violazione dello spirito di questo accordo, saranno considerati una violazione dell’impegno a garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e una minaccia alla sicurezza nazionale dell’Ucraina. In questo caso l’Ucraina avrà pieno diritto di esercitare il diritto all’autodifesa“, ha scritto su X il ministro della Difesa Rustem Umerov, che ha guidato la delegazione ucraina in Arabia Saudita. Dal fronte russo, invece, il primo vice capo del Comitato di difesa e sicurezza del Consiglio della Federazione Russa, Vladimir Chizhov, ha tenuto a specificare che Russia e Stati Uniti non hanno adottato una dichiarazione congiunta dopo i colloqui di Riad a causa della posizione dell’Ucraina: “Anche il fatto che si siano seduti per 12 ore e si sia accordato su una dichiarazione congiunta, che però non è stata adottata a causa della posizione dell’Ucraina, è molto tipico e sintomatico”, ha detto Chizhov al canale televisivo Rossiya-24. I punti da chiarire rimangono, pertanto ancora, tanti. Il punto di Zelensky – L’Ucraina intende “attuare” gli accordi annunciati dalla Casa Bianca, in particolare per quanto riguarda la tregua nel Mar Nero tra Kiev e Mosca. A dichiararlo, definendoli “buone misure“, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Faremo del nostro meglio per attuare gli accordi raggiunti nell’incontro tra Ucraina e Stati Uniti”, ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa. “Saremo costruttivi”, ha aggiunto. Ma “le infrastrutture civili non saranno incluse nell’accordo” che prevede la fine degli attacchi ucraini e russi alle rispettive strutture energetiche, ha precisato, Zelensky. Il presidente ucraino ha però criticato gli Usa per il ripristino delle esportazioni agricole russe: “Riteniamo che questo sia un indebolimento della posizione e un indebolimento delle sanzioni, a nostro avviso. Non conosciamo ancora i dettagli di questa voce”, ha detto. Zelensky ha anche mosso delle critiche all’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff per le sue dichiarazioni sui territori di cui la Russia rivendica l’annessione: “Molte delle informazioni diffuse da alcune persone e dalla persona che lei ha citato… sono molto in linea con i messaggi del Cremlino“, ha dichiarato rispondendo a una domanda su un’intervista rilasciata da Witkoff nei giorni scorsi. Il punto di Mosca – Il Cremlino, intanto, afferma che Russia e Stati Uniti “hanno concordato di sviluppare misure per attuare gli accordi dei presidenti dei due Paesi sul divieto di attacchi agli impianti energetici in Russia e Ucraina per un periodo di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025, con possibilità di estensione e ritiro dall’accordo in caso di mancato rispetto da parte di una delle parti”. Mosca è favorevole ad attuare un accordo sulla sicurezza della navigazione sul Mar Nero ma afferma che l’intesa con gli Usa entrerà in vigore dopo il ritiro delle sanzioni sulle esportazioni agricole russe e su alcuni settori collegati. “La Russia e gli Stati Uniti continueranno a lavorare per raggiungere una pace solida e duratura” in Ucraina, si legge nella nota del Cremlino. L’incontro all’Eliseo – Intanto di certo al momento c’è, invece, che Emmanuel Macron accoglierà mercoledì sera all’Eliseo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “per un incontro seguito da una cena di lavoro”. Il capo dello stato francese – precisa la presidenza – “ribadirà a Zelensky che la Francia farà della continuazione e del rafforzamento del sostegno militare e finanziario all’Ucraina la sua priorità assoluta”. L’Eliseo aggiunge che l’incontro “consentirà ai due dirigenti di preparare la riunione sulla pace e la sicurezza per l’Ucraina che si terrà il giorno dopo a Parigi”, la riunione dei cosiddetti paesi “volenterosi” alla quale parteciperà anche Giorgia Meloni. La guerra sul campo – Sul fronte bellico, invece, fa rumore l’annuncio dell’aeronautica militare ucraina che afferma di aver colpito una base militare russa nella regione di Kursk, in Russia, eliminando circa 30 soldati russi. Lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev ha spiegato che la distruzione di questa base riduce la capacità dei russi di condurre operazioni di combattimento nelle regioni di Sumy e Kursk. In più, in un’intervista al giornale norvegese Nettavisen, il ministro delle industrie strategiche di Kiev, Herman Smetanin, ha fatto sapere che il nuovissimo missile da crociera di fabbricazione ucraina Long-Neptune – con una gittata di 1.000 chilometri – è stato utilizzato contro la Russia: non solo contro una raffineria di petrolio russa di Tuapse, ma in realtà “la prima volta che l’abbiamo utilizzato abbiamo attaccato un obiettivo militare nella penisola della Crimea occupata”, ha dichiarato. Mosca, da parte sua, accusa le forze ucraine di aver sparato volutamente su un gruppo di giornalisti e operatori di media russi nella zona del fronte provocando la morte di tre di loro. “Il fuoco era mirato, volevano specificamente ucciderli”, ha detto Peskov. Le accuse non sono verificabili in modo indipendente. Secondo il Cremlino e il ministero degli Esteri russo, ieri sono morti il giornalista di Izvestia, Aleksandr Fedorchak, il cameraman del canale televisivo Zvezda, Andrey Panov, e l’autista, Aleksandr Sirkeli, mentre altri due giornalisti sono rimasti feriti.
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  • VENTOTENE - UN TORTO CIASCUNO (E UNA FIGURACCIA PER TUTTI)
    Parlamento Show

    Ci siamo cascati di nuovo…
    Chiedere maturità a questo Paese è come aspettarsi puntualità da un treno regionale: romantico, ma inutile. Ogni volta ripetiamo gli stessi errori, con la stessa tenacia con cui si difendono i parcheggi abusivi o le pizze surgelate.

    Con sanità al collasso, carovita, disoccupazione e un Paese in apnea… davvero, davvero, c’era bisogno di dissotterrare un documento fondativo della democrazia europea solo per fare a gara a chi lo cita peggio?
    E ovviamente, come ogni settimana che si rispetti, lo scontro politico si riduce a un teatrino da bar sport. Stavolta con ospite d’onore: il Manifesto di Ventotene.

    ❗️ Ma davvero non c’era un altro modo per affrontare il tema guerra-Ucraina-riarmo? Davvero non c’erano 100mila sfumature ideologiche possibili per parlarne con serietà?

    Come cittadini (e come comitati), ci stiamo sbattendo per portare avanti proposte concrete contro questo nuovo “Re-Arm”.
    E cosa fa il Parlamento? Ci regala l’ennesimo show tragicomico, in cui il torto – per equità e buon senso – va equamente distribuito a destra e a manca. Una standing ovation bipartisan dell’imbarazzo.

    ❗️❗️Un testo può anche essere anacronistico, superato, distante dal contesto storico che viviamo.
    Mai mi sognerei di applicare oggi, alla lettera, le teorie di un Bakunin o le leggi di Hammurabi.
    Ma una cosa è certa: non possono diventare pretesti beceri per prenderci a schiaffi ideologici.
    Citare fuori contesto, deformare, banalizzare: questo non è dibattito, è solo rumore.

    La polemica parte quando Giorgia Meloni decide di citare (con amorevole selettività) alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene durante un intervento alla Camera.
    Cita cose tipo:
    «La rivoluzione europea dovrà essere socialista»
    e
    «La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta»
    e chiude il siparietto con: «Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia».
    Standing ovation? Macché. Bagno di fischi.
    L'opposizione insorge, accusa la Premier di aver tagliato e incollato frasi fuori contesto per affondare uno dei pilastri dell'antifascismo e dell’integrazione europea.
    Risultato? Rissa verbale, cori da stadio, e indignazione a comando. Applausi registrati.
    Anche al Senato non si fanno mancare nulla: la bagarre continua, come da copione.

    Ora io mi domando (e domando anche a voi):
    Come si può pretendere che la politica torni a essere credibile, attraente, interessante, se continua a dimostrarsi così profondamente scollegata dalla realtà?
    Tiriamo fuori Ventotene come se fosse il Capitale di Marx al discount per discutere di inflazione e proprietà privata. Ok, l'esercizio storico va anche bene... ma intanto si perde fottutamente tempo.
    Da una parte, chi taglia frasi a caso per farci polemica a favore.
    Dall’altra, chi reagisce come se fossimo al derby Lazio-Roma.
    Nel mezzo, il dibattito vero – tipo quello sul riarmo – che finisce nel cassetto, insieme al buonsenso.

    E noi cittadini? Sempre più stanchi. Sempre più lontani. Sempre più presi per il culo.
    Forse chiedere contesto, serietà e rispetto delle priorità è troppo.
    Nel dubbio, attendiamo che questo delirio si estingua da solo.
    Povera Italia.

    #Ventotene #Meloni #ManifestoDiVentotene #PoliticaItaliana #ReArm #Parlamento #Europa #Antifascismo #Bagarre #TeatroDellaPolitica #SatiraPolitica #poveraitalia
    VENTOTENE - UN TORTO CIASCUNO (E UNA FIGURACCIA PER TUTTI) 🇮🇹🤡 Parlamento Show Ci siamo cascati di nuovo… 🤦‍♂️ Chiedere maturità a questo Paese è come aspettarsi puntualità da un treno regionale: romantico, ma inutile. Ogni volta ripetiamo gli stessi errori, con la stessa tenacia con cui si difendono i parcheggi abusivi o le pizze surgelate. Con sanità al collasso, carovita, disoccupazione e un Paese in apnea… davvero, davvero, c’era bisogno di dissotterrare un documento fondativo della democrazia europea solo per fare a gara a chi lo cita peggio? E ovviamente, come ogni settimana che si rispetti, lo scontro politico si riduce a un teatrino da bar sport. Stavolta con ospite d’onore: il Manifesto di Ventotene. 👉❗️ Ma davvero non c’era un altro modo per affrontare il tema guerra-Ucraina-riarmo? Davvero non c’erano 100mila sfumature ideologiche possibili per parlarne con serietà? Come cittadini (e come comitati), ci stiamo sbattendo per portare avanti proposte concrete contro questo nuovo “Re-Arm”. E cosa fa il Parlamento? Ci regala l’ennesimo show tragicomico, in cui il torto – per equità e buon senso – va equamente distribuito a destra e a manca. Una standing ovation bipartisan dell’imbarazzo. 👏 👉❗️❗️Un testo può anche essere anacronistico, superato, distante dal contesto storico che viviamo. Mai mi sognerei di applicare oggi, alla lettera, le teorie di un Bakunin o le leggi di Hammurabi. Ma una cosa è certa: non possono diventare pretesti beceri per prenderci a schiaffi ideologici. Citare fuori contesto, deformare, banalizzare: questo non è dibattito, è solo rumore. 😱La polemica parte quando Giorgia Meloni decide di citare (con amorevole selettività) alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene durante un intervento alla Camera. Cita cose tipo: «La rivoluzione europea dovrà essere socialista» e «La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta» e chiude il siparietto con: «Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia». Standing ovation? Macché. Bagno di fischi. 🎭 L'opposizione insorge, accusa la Premier di aver tagliato e incollato frasi fuori contesto per affondare uno dei pilastri dell'antifascismo e dell’integrazione europea. Risultato? Rissa verbale, cori da stadio, e indignazione a comando. Applausi registrati. Anche al Senato non si fanno mancare nulla: la bagarre continua, come da copione. Ora io mi domando (e domando anche a voi): Come si può pretendere che la politica torni a essere credibile, attraente, interessante, se continua a dimostrarsi così profondamente scollegata dalla realtà? Tiriamo fuori Ventotene come se fosse il Capitale di Marx al discount per discutere di inflazione e proprietà privata. Ok, l'esercizio storico va anche bene... ma intanto si perde fottutamente tempo. Da una parte, chi taglia frasi a caso per farci polemica a favore. Dall’altra, chi reagisce come se fossimo al derby Lazio-Roma. Nel mezzo, il dibattito vero – tipo quello sul riarmo – che finisce nel cassetto, insieme al buonsenso. E noi cittadini? Sempre più stanchi. Sempre più lontani. Sempre più presi per il culo. Forse chiedere contesto, serietà e rispetto delle priorità è troppo. Nel dubbio, attendiamo che questo delirio si estingua da solo. Povera Italia. 🇮🇹 #Ventotene #Meloni #ManifestoDiVentotene #PoliticaItaliana #ReArm #Parlamento #Europa #Antifascismo #Bagarre #TeatroDellaPolitica #SatiraPolitica #poveraitalia
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  • CARI MIEI, ASPETTIAMO L'ESITO DELLE VOTAZIONI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI , DI OGGI, SUL PIANO DI RIARMO DELLA EUROPA UNTA !!!!! VEDREMO COSA SUCCEDERA' !!!! CI SPERO POCO, COMUNQUE, LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE. !!!!
    CARI MIEI, ASPETTIAMO L'ESITO DELLE VOTAZIONI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI , DI OGGI, SUL PIANO DI RIARMO DELLA EUROPA UNTA !!!!! VEDREMO COSA SUCCEDERA' !!!! CI SPERO POCO, COMUNQUE, LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE. !!!!
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