• LA VERITÀ SUI DRONI RUSSI!
    Secondo i comandi dell' aeronautica di Kiev ( dalla rivista RID del 10 settembre) la Russia aveva lanciato 415 droni e una quarantina di missili, una quindicina di quei droni, del tipo " esca " ossia privi di testata, hanno sorvolato, violandolo, lo spazio aereo polacco.
    Per un errore tecnico? Per testare il dispositivo di difesa aerea polacco? Per saggiare le reazioni dei comandi polacchi, NATO e dell' UE ? Quei droni provenivano dalle ff aa ucraine sotto mentite spoglie al fine di esacerbare ulteriormente i toni bellicisti dell' UE o addirittura per orientare le opinioni pubbliche europee verso chi fomenta il conflitto russo ucraino?
    Secondo la redazione di Analisi Difesa se venisse confermato, escludendo qualsivoglia dubbio, che quei droni appartengono alle ff aa russe ( sempreché, io penso, non ne fossero in possesso le ff aa ucraine ed usate dalle stesse per attribuire la responsabilità dell' azione ai russi) si tratterebbe del primo intervento a fuoco di mezzi militari di una nazione NATO, la Polonia, contro quelli della Russia.
    Occorrerebbe, credo, non trascurare che in Polonia ha sede, in località Rzeszow, un aeroporto dotato di una adeguata struttura presso la quale vengono immagazzinati gli aiuti militari provenienti dall' Europa e dagli USA destinati alle ff aa ucraine. Orbene, dacché le ff. aa. resistono all' offensiva russa anche grazie, se non soprattutto, a quegli stessi rifornimenti militari che le giungono dalla città di Rzeszow, perché i governi occidentali debbono stupirsi, rabbuiarsi, gridare allo scandolo se la Russia, ammesso e non concesso fino a prova contraria, davvero ha violato lo spazio aereo polacco con l' intenzione, perché no, di attaccare chi sostiene le ff aa ucraine?
    L' Europa e gli USA non stanno, nonostante le loro apparenti dichiarazioni volte a ristabilire la loro pace giusta e duratura, da tempo supportando le forze ucraine ? Se sì, allora sono anch' esse in guerra contro la Russia, la quale perché mai non dovrebbe ritenere legittimo colpire un Paese come la Polonia, sul cui territorio ha sede un " generoso" magazzino di armi le quali poi vengono destinate all' Ucraina?
    LA VERITÀ SUI DRONI RUSSI! Secondo i comandi dell' aeronautica di Kiev ( dalla rivista RID del 10 settembre) la Russia aveva lanciato 415 droni e una quarantina di missili, una quindicina di quei droni, del tipo " esca " ossia privi di testata, hanno sorvolato, violandolo, lo spazio aereo polacco. Per un errore tecnico? Per testare il dispositivo di difesa aerea polacco? Per saggiare le reazioni dei comandi polacchi, NATO e dell' UE ? Quei droni provenivano dalle ff aa ucraine sotto mentite spoglie al fine di esacerbare ulteriormente i toni bellicisti dell' UE o addirittura per orientare le opinioni pubbliche europee verso chi fomenta il conflitto russo ucraino? Secondo la redazione di Analisi Difesa se venisse confermato, escludendo qualsivoglia dubbio, che quei droni appartengono alle ff aa russe ( sempreché, io penso, non ne fossero in possesso le ff aa ucraine ed usate dalle stesse per attribuire la responsabilità dell' azione ai russi) si tratterebbe del primo intervento a fuoco di mezzi militari di una nazione NATO, la Polonia, contro quelli della Russia. Occorrerebbe, credo, non trascurare che in Polonia ha sede, in località Rzeszow, un aeroporto dotato di una adeguata struttura presso la quale vengono immagazzinati gli aiuti militari provenienti dall' Europa e dagli USA destinati alle ff aa ucraine. Orbene, dacché le ff. aa. resistono all' offensiva russa anche grazie, se non soprattutto, a quegli stessi rifornimenti militari che le giungono dalla città di Rzeszow, perché i governi occidentali debbono stupirsi, rabbuiarsi, gridare allo scandolo se la Russia, ammesso e non concesso fino a prova contraria, davvero ha violato lo spazio aereo polacco con l' intenzione, perché no, di attaccare chi sostiene le ff aa ucraine? L' Europa e gli USA non stanno, nonostante le loro apparenti dichiarazioni volte a ristabilire la loro pace giusta e duratura, da tempo supportando le forze ucraine ? Se sì, allora sono anch' esse in guerra contro la Russia, la quale perché mai non dovrebbe ritenere legittimo colpire un Paese come la Polonia, sul cui territorio ha sede un " generoso" magazzino di armi le quali poi vengono destinate all' Ucraina?
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  • QUESTA mi SEMBRA un'ottima ANALISI!
    Blog | Altro che ‘campo largo’: il nuovo stadio di San Siro rischia di essere il camposanto della sinistra
    Uno degli obiettivi dichiarati è quello di poter attrezzare postazioni Vip, dove alle partite più importanti si dovranno pagare biglietti da centinaia di euro...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/04/san-siro-meazza-milano-beppe-sala-camposanto/8115307/
    QUESTA mi SEMBRA un'ottima ANALISI! Blog | Altro che ‘campo largo’: il nuovo stadio di San Siro rischia di essere il camposanto della sinistra Uno degli obiettivi dichiarati è quello di poter attrezzare postazioni Vip, dove alle partite più importanti si dovranno pagare biglietti da centinaia di euro... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/04/san-siro-meazza-milano-beppe-sala-camposanto/8115307/
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    Blog | Altro che ‘campo largo’: il nuovo stadio di San Siro rischia di essere il camposanto della sinistra
    Uno degli obiettivi dichiarati è quello di poter attrezzare postazioni Vip, dove alle partite più importanti si dovranno pagare biglietti da centinaia di euro
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  • CATTIVE NOTIZIE! E ANDRÀ SEMPRE PEGGIO!
    L'intelligenza artificiale sta riducendo le opportunità di lavoro per i giovani USA: lo conferma uno studio di Stanford
    Un'analisi dei ricercatori della Stanford University rivela che dal 2022 i lavoratori più giovani in ruoli esposti all'automazione da AI hanno subito un calo occupazionale del 13%. La ricerca evidenzia inoltre la stagnazione dei salari, con le ripercussioni...

    https://www.hwupgrade.it/news/apple/l-intelligenza-artificiale-sta-riducendo-le-opportunita-di-lavoro-per-i-giovani-usa-lo-conferma-uno-studio-di-stanford_142803.html
    CATTIVE NOTIZIE! E ANDRÀ SEMPRE PEGGIO! L'intelligenza artificiale sta riducendo le opportunità di lavoro per i giovani USA: lo conferma uno studio di Stanford Un'analisi dei ricercatori della Stanford University rivela che dal 2022 i lavoratori più giovani in ruoli esposti all'automazione da AI hanno subito un calo occupazionale del 13%. La ricerca evidenzia inoltre la stagnazione dei salari, con le ripercussioni... https://www.hwupgrade.it/news/apple/l-intelligenza-artificiale-sta-riducendo-le-opportunita-di-lavoro-per-i-giovani-usa-lo-conferma-uno-studio-di-stanford_142803.html
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    Un?analisi dei ricercatori della Stanford University rivela che dal 2022 i lavoratori pi? giovani in ruoli esposti all?automazione da AI hanno subito un calo occupazionale del 13%. La ricerca evidenzia inoltre la stagnazione dei salari, con le ripercussioni sugli entry-level destinate a durare nel tempo
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  • COLPO di SCENA nell'omicidio di CHIARA POGGI!
    Caso Garlasco, spunta un nuovo Dna sul pollice destro di Chiara Poggi
    Nel 2007 il campione era risultato non interpretabile. Il profilo, già anche secondo le analisi dell’epoca, è maschile. Restano sotto esame anche tre tracce femminili rinvenute sulla scena del delitto
    https://www.vanityfair.it/article/caso-garlasco-spunta-un-nuovo-dna-sul-pollice-destro-di-chiara-poggi
    COLPO di SCENA nell'omicidio di CHIARA POGGI! Caso Garlasco, spunta un nuovo Dna sul pollice destro di Chiara Poggi Nel 2007 il campione era risultato non interpretabile. Il profilo, già anche secondo le analisi dell’epoca, è maschile. Restano sotto esame anche tre tracce femminili rinvenute sulla scena del delitto https://www.vanityfair.it/article/caso-garlasco-spunta-un-nuovo-dna-sul-pollice-destro-di-chiara-poggi
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    Caso Garlasco, spunta un nuovo Dna sul pollice destro di Chiara Poggi
    Nel 2007 il campione era risultato non interpretabile. Il profilo, già anche secondo le analisi dell’epoca, è maschile. Restano sotto esame anche tre tracce femminili rinvenute sulla scena del delitto
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  • "VACCINI" COVID mRNA.

    Bassetti, #Schillaci e voi che volete la vera scienza, eccola: due nuovissimi studi sottoposti a revisione paritaria affermano "+510% rischio di miocardite; +286% infarti, +240% ictus, +199% aritmie. I soggetti che hanno ricevuto due dosi hanno perso il 37% della durata di vita prevista negli studi di follow-up. Il rapporto Pfizer del 2021 ha mostrato un tasso di aborto spontaneo dell'81% nelle gravidanze precoci; la rianalisi del NEJM ha confermato un tasso di perdita dell'82%, paragonabile a quello dei farmaci abortivi. Più del 90% dei pensionati danneggiati dai vaccini ha mostrato una riattivazione latente del virus. Aumento dei tumori aggressivi (digestivi, cerebrali, mammari). I vaccini ingegnerizzati che devastano i sistemi immunologico, cardiovascolare, riproduttivo e neurologico hanno causato un'enorme morbilità e mortalità, con effetti che difficilmente potrebbero essere accidentali... le iniezioni di mRNA rappresentano violazioni della Convenzione sulle armi biologiche... il governo ha nascosto questi dati e ha invece promosso la falsa affermazione che le iniezioni prevenivano malattie gravi... Sulla base delle prove accumulate fino ad oggi, la continua somministrazione di vaccini genetici contro il SARS-CoV-2 pone notevoli preoccupazioni per la salute pubblica. Pertanto, la revoca della loro approvazione normativa e l'immediato ritiro dal mercato dovrebbero essere seriamente considerati dalle autorità competenti".
    11 segnalazioni hanno rilevato una contaminazione del DNA nei vaccini contro il COVID-19, documentata da diversi produttori, piattaforme vaccinali e regioni geografiche, con livelli che superano di gran lunga le soglie normative fino al 65.500%. Superate le soglie di richiamo: i vaccini precedenti sono stati ritirati dopo 10-53 decessi (poliomielite da Cutter, influenza suina, Rotashield). I vaccini contro il COVID-19 sono stati collegati a decine di migliaia di decessi in più nel VAERS, fino al 375.340% oltre i criteri di richiamo di Classe I della FDA.
    MASSIMA DIFFUSIONE!

    QUI POTETE TROVARE il LINK per firmare la nostra petizione per mettere in stato di accusa l'ex Ministro Speranza e Nicola Magrini ex direttore generale di AIFA:
    https://www.scenario.press/petition
    PIU' di 13.000 FIRME RAGGIUNTE.
    ABBIAMO BISOGNO del SOSTEGNO di TUTTI! Grazie per firmare e condividere!

    Source: https://x.com/itsmeback_/status/1961674742869401750
    "VACCINI" COVID mRNA. Bassetti🤡, #Schillaci e voi che volete la vera scienza, eccola: due nuovissimi studi sottoposti a revisione paritaria affermano "+510% rischio di miocardite; +286% infarti, +240% ictus, +199% aritmie. I soggetti che hanno ricevuto due dosi hanno perso il 37% della durata di vita prevista negli studi di follow-up. Il rapporto Pfizer del 2021 ha mostrato un tasso di aborto spontaneo dell'81% nelle gravidanze precoci; la rianalisi del NEJM ha confermato un tasso di perdita dell'82%, paragonabile a quello dei farmaci abortivi. Più del 90% dei pensionati danneggiati dai vaccini ha mostrato una riattivazione latente del virus. Aumento dei tumori aggressivi (digestivi, cerebrali, mammari). I vaccini ingegnerizzati che devastano i sistemi immunologico, cardiovascolare, riproduttivo e neurologico hanno causato un'enorme morbilità e mortalità, con effetti che difficilmente potrebbero essere accidentali... le iniezioni di mRNA rappresentano violazioni della Convenzione sulle armi biologiche... il governo ha nascosto questi dati e ha invece promosso la falsa affermazione che le iniezioni prevenivano malattie gravi... Sulla base delle prove accumulate fino ad oggi, la continua somministrazione di vaccini genetici contro il SARS-CoV-2 pone notevoli preoccupazioni per la salute pubblica. Pertanto, la revoca della loro approvazione normativa e l'immediato ritiro dal mercato dovrebbero essere seriamente considerati dalle autorità competenti". 11 segnalazioni hanno rilevato una contaminazione del DNA nei vaccini contro il COVID-19, documentata da diversi produttori, piattaforme vaccinali e regioni geografiche, con livelli che superano di gran lunga le soglie normative fino al 65.500%. Superate le soglie di richiamo: i vaccini precedenti sono stati ritirati dopo 10-53 decessi (poliomielite da Cutter, influenza suina, Rotashield). I vaccini contro il COVID-19 sono stati collegati a decine di migliaia di decessi in più nel VAERS, fino al 375.340% oltre i criteri di richiamo di Classe I della FDA. MASSIMA DIFFUSIONE! QUI POTETE TROVARE il LINK per firmare la nostra petizione per mettere in stato di accusa l'ex Ministro Speranza e Nicola Magrini ex direttore generale di AIFA: https://www.scenario.press/petition PIU' di 13.000 FIRME RAGGIUNTE. ABBIAMO BISOGNO del SOSTEGNO di TUTTI! Grazie per firmare e condividere! Source: https://x.com/itsmeback_/status/1961674742869401750
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  • Proprio nei giorni in cui il pecorume urlante sui social firma petizioni a comando delle virostar chiedendo al ministro Schillaci di rimuovere i dr. Bellavite e Serravalle dal NITAG “in nome della scienza”, la scienza, evidentemente distratta, si è fatta sentire con uno studio svizzero pubblicato su Communication Medicine del gruppo Nature, secondo cui un maggior numero di vaccinazioni contro il SARS-CoV-2 è associato a un rischio maggiore di malattie respiratorie simil-influenzali e di giornate lavorative perse. Così scrive in proposito il prof. Marco Cosentino sul suo canale Telegram:

    OUTTA THE GODDAMN WALLS
    di Marco Cosentino
    E niente, ormai i novax sono dappertutto! Vengono fuori dalle fottute pareti come certi alieni cinematografici e finiscono addirittura su rispettabilissime riviste scientifiche come Communication Medicine, del gruppo Nature, che pubblica qualche giorno fa uno studio svizzero che correla lo stato vaccinale covid con l'insorgenza di sindromi influenzali. Questi i risultati e le conclusioni degli autori: "In entrambe le analisi, dimostriamo che un maggior numero di vaccinazioni contro il SARS-CoV-2 è associato a un rischio maggiore di malattie respiratorie simil-influenzali e di giornate lavorative perse. [...] Sulla base dei nostri dati, concludiamo che la vaccinazione di richiamo contro il SARS-CoV-2 non contribuisce alla protezione del personale sanitario in un contesto post-pandemico. La vaccinazione contro il SARS-CoV-2 può persino aumentare temporaneamente la probabilità di infezione sintomatica e di perdita di giornate lavorative."
    Che nostalgia per i tempi pandemici emergenziali, quando certe affermazioni potevano essere soppresse prima ancora di vedere la luce! Ora invece, che roba contessa!, pare che qualsiasi ricercatore con dei dati possa dire la sua. Dove si finirà di questo passo...
    Proprio nei giorni in cui il pecorume urlante sui social firma petizioni a comando delle virostar chiedendo al ministro Schillaci di rimuovere i dr. Bellavite e Serravalle dal NITAG “in nome della scienza”, la scienza, evidentemente distratta, si è fatta sentire con uno studio svizzero pubblicato su Communication Medicine del gruppo Nature, secondo cui un maggior numero di vaccinazioni contro il SARS-CoV-2 è associato a un rischio maggiore di malattie respiratorie simil-influenzali e di giornate lavorative perse. Così scrive in proposito il prof. Marco Cosentino sul suo canale Telegram: OUTTA THE GODDAMN WALLS di Marco Cosentino E niente, ormai i novax sono dappertutto! Vengono fuori dalle fottute pareti come certi alieni cinematografici e finiscono addirittura su rispettabilissime riviste scientifiche come Communication Medicine, del gruppo Nature, che pubblica qualche giorno fa uno studio svizzero che correla lo stato vaccinale covid con l'insorgenza di sindromi influenzali. Questi i risultati e le conclusioni degli autori: "In entrambe le analisi, dimostriamo che un maggior numero di vaccinazioni contro il SARS-CoV-2 è associato a un rischio maggiore di malattie respiratorie simil-influenzali e di giornate lavorative perse. [...] Sulla base dei nostri dati, concludiamo che la vaccinazione di richiamo contro il SARS-CoV-2 non contribuisce alla protezione del personale sanitario in un contesto post-pandemico. La vaccinazione contro il SARS-CoV-2 può persino aumentare temporaneamente la probabilità di infezione sintomatica e di perdita di giornate lavorative." Che nostalgia per i tempi pandemici emergenziali, quando certe affermazioni potevano essere soppresse prima ancora di vedere la luce! Ora invece, che roba contessa!, pare che qualsiasi ricercatore con dei dati possa dire la sua. Dove si finirà di questo passo...
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  • RICORDO BENE SE DICO CHE SOLO QUATTRO ANNI FA VENIVO DEFINITO "COMPLOTTISTA" : EPPURE NON ERO UN MEDICO ALLORA COME NON LO SONO OGGI MA UN COMUNE LIBERO PROFESSIONISTA, NE' ERO E SONO TUTTORA UN ECONOMISTA PIUTTOSTO UN BUON PADRE DI FAMIGLIA(cosi dicono).

    "FALSI ED IPOCRITI", cosi gia' li definiva l'evangelista Matteo circa 2000 anni; siete pieni di avidita', non avete ancora imparato nulla tanto che ancora oggi qlcuno di voi osa sostenere la "causa malata" e di questo vi ringraziano dall'aldila' Angelo, Antonio, Laura,Paolo(e potrei continuare con un elenco imbarazzante)tutti amici a me molti cari che non ci sono piu quando avrebbero potuto esserci ancora.
    Dopo questo "sfogo", vi invito SEMPLICEMENTE a leggere alcuni stralci del primo articolo sottoposto a peer-review che definisce il “turbo cancro” indotto dal vaccino COVID-19.

    PREFAZIO:Per la prima volta, i “tumori turbo” passano dalla censura alla letteratura medica sottoposta a revisione paritaria.
    Per anni, il termine "turbocancro" è stato ridicolizzato come una teoria del complotto anti-vaccino: infatti le autorità sanitarie ed i media tradizionali hanno insistito sul fatto che "non ci fossero prove(evidenze scientifiche, si dice cosi!!!) dell'esistenza di un fenomeno del genere.
    Tuttavia, una recentissima revisione della letteratura ha delineato oltre 100 studi(non casi!!!) sottoposti a revisione paritaria che indicano SENZA ALCUN DUBBIO DI SORTA che le iniezioni di mRNA possono causare o accelerare il cancro attraverso 17 distinti meccanismi biologici.
    Ora, per la prima volta in qs giorni è stato pubblicato sul "Journal of Independent Medicine"(non certo un giornale scientifico complottista!!!)un articolo scientifico sottoposto a revisione paritaria intitolato "Turbo Cancers indotti dall'mRNA del COVID-19", che definisce formalmente il "turbo cancer" e raccoglie il crescente numero di casi clinici, segnali epidemiologici e percorsi meccanicistici che spiegano come le iniezioni di mRNA del COVID-19 e la proteina spike possano causare tumori improvvisi, aggressivi e resistenti al trattamento: i "tumori turbo" sono definiti tumori maligni insolitamente aggressivi e in rapida progressione; sono caratterizzati da improvvise ricadute nei pazienti precedentemente in remissione e da una nuova insorgenza nei soggetti più giovani in fase avanzata.
    I dati provenienti da Stati Uniti, Regno Unito e Giappone(l'Italia non e' da meno ma da noi i dati NON VENGONO ANCORA PUBBLICATI E CHISSA' PERCHE'!!!) mostrano un brusco aumento dell'incidenza e della mortalità per cancro a partire dal 2021 ,proprio in linea con le campagne di vaccinazione di massa, guardacaso che stranissima coincidenza!!!!

    -TRADUZIONI UFFICIALE DI ALCUNI PASSAGGI DELL'ARTICOLO-(ad opera di Nicolas Hulscher, MPH)

    "L'analisi VAERS rivela che le segnalazioni più sproporzionate riguardano tumori dell'appendice, del seno, del colon-retto, dell'endometrio, della laringe, del fegato e del cervello.
    La proteina spike del SARS-CoV-2 interrompe i sistemi fondamentali di difesa contro il cancro, tra cui:
    - Riprogrammazione metabolica (che costringe le cellule a produrre energia simile a quella del cancro).
    - Resistenza all'apoptosi (interferenza con i soppressori tumorali p53 e BRCA1).
    - Attivazione delle cellule staminali cancerose (tramite le vie Wnt, Notch, NF-κB e del recettore degli estrogeni).
    - Angiogenesi e metastasi (attraverso il mimetismo di VEGF, MMP9 e galectina-3).
    - Evasione immunitaria (induzione di IgG4, linfopenia, soppressione delle cellule NK).
    RISCHI ONCOGENI NASCOSTI NELLE INIEZIONI:
    - Riattivazione dell'EBV dopo i richiami.
    - Sequenze del promotore del DNA SV40 rilevate nelle fiale del vaccino.
    - La N1-metil-pseudouridina (m1Ψ) ha dimostrato di accelerare la crescita del tumore nei modelli.
    - Possibile trascrizione inversa e integrazione genomica dell'mRNA.
    POPOLAZIONI AD ALTO RISCHIO
    - Sopravvissuti al cancro in remissione.
    - Individui con una forte storia familiare di tumori maligni.
    - Gli anziani (75+).
    - Coloro che ricevono più dosi di richiamo.

    Gli autori raccomandano il protocollo ROOT4: EGCG come profilassi antitumorale sicura e a basso costo per gli individui ad alto rischio.
    CONCLUSIONI
    L'insorgenza di tumori turbo in seguito alla vaccinazione contro il COVID-19 – caratterizzata da un comportamento insolitamente aggressivo, ricadute nei casi di remissione e insorgenza in individui più giovani – rappresenta un quadro clinico preoccupante che richiede un urgente riesame scientifico. Mentre il dibattito pubblico ha ampiamente liquidato questi tumori come casuali o biologicamente improbabili, i dati scientifico/ meccanicistici presentati in questa revisione suggeriscono il contrario. La proteina spike del SARS-CoV-2 potrebbe interferire con i principali percorsi regolatori della carcinogenesi, tra cui la riprogrammazione metabolica, la sorveglianza immunitaria, la resistenza all'apoptosi e la proliferazione delle cellule staminali cancerogene".
    🔥🔥🔥RICORDO BENE SE DICO CHE SOLO QUATTRO ANNI FA VENIVO DEFINITO "COMPLOTTISTA" : EPPURE NON ERO UN MEDICO ALLORA COME NON LO SONO OGGI MA UN COMUNE LIBERO PROFESSIONISTA, NE' ERO E SONO TUTTORA UN ECONOMISTA PIUTTOSTO UN BUON PADRE DI FAMIGLIA(cosi dicono). "FALSI ED IPOCRITI", cosi gia' li definiva l'evangelista Matteo circa 2000 anni; siete pieni di avidita', non avete ancora imparato nulla tanto che ancora oggi qlcuno di voi osa sostenere la "causa malata" e di questo vi ringraziano dall'aldila' Angelo, Antonio, Laura,Paolo(e potrei continuare con un elenco imbarazzante)tutti amici a me molti cari che non ci sono piu quando avrebbero potuto esserci ancora🙏❤️🙏. Dopo questo "sfogo", vi invito SEMPLICEMENTE a leggere alcuni stralci del primo articolo sottoposto a peer-review che definisce il “turbo cancro” indotto dal vaccino COVID-19. PREFAZIO:Per la prima volta, i “tumori turbo” passano dalla censura alla letteratura medica sottoposta a revisione paritaria. Per anni, il termine "turbocancro" è stato ridicolizzato come una teoria del complotto anti-vaccino: infatti le autorità sanitarie ed i media tradizionali hanno insistito sul fatto che "non ci fossero prove(evidenze scientifiche, si dice cosi!!!) dell'esistenza di un fenomeno del genere. Tuttavia, una recentissima revisione della letteratura ha delineato oltre 100 studi(non casi!!!) sottoposti a revisione paritaria che indicano SENZA ALCUN DUBBIO DI SORTA che le iniezioni di mRNA possono causare o accelerare il cancro attraverso 17 distinti meccanismi biologici. Ora, per la prima volta in qs giorni è stato pubblicato sul "Journal of Independent Medicine"(non certo un giornale scientifico complottista!!!)un articolo scientifico sottoposto a revisione paritaria intitolato "Turbo Cancers indotti dall'mRNA del COVID-19", che definisce formalmente il "turbo cancer" e raccoglie il crescente numero di casi clinici, segnali epidemiologici e percorsi meccanicistici che spiegano come le iniezioni di mRNA del COVID-19 e la proteina spike possano causare tumori improvvisi, aggressivi e resistenti al trattamento: i "tumori turbo" sono definiti tumori maligni insolitamente aggressivi e in rapida progressione; sono caratterizzati da improvvise ricadute nei pazienti precedentemente in remissione e da una nuova insorgenza nei soggetti più giovani in fase avanzata. I dati provenienti da Stati Uniti, Regno Unito e Giappone(l'Italia non e' da meno ma da noi i dati NON VENGONO ANCORA PUBBLICATI E CHISSA' PERCHE'!!!) mostrano un brusco aumento dell'incidenza e della mortalità per cancro a partire dal 2021 ,proprio in linea con le campagne di vaccinazione di massa, guardacaso che stranissima coincidenza!!!! -TRADUZIONI UFFICIALE DI ALCUNI PASSAGGI DELL'ARTICOLO-(ad opera di Nicolas Hulscher, MPH) "L'analisi VAERS rivela che le segnalazioni più sproporzionate riguardano tumori dell'appendice, del seno, del colon-retto, dell'endometrio, della laringe, del fegato e del cervello. La proteina spike del SARS-CoV-2 interrompe i sistemi fondamentali di difesa contro il cancro, tra cui: - Riprogrammazione metabolica (che costringe le cellule a produrre energia simile a quella del cancro). - Resistenza all'apoptosi (interferenza con i soppressori tumorali p53 e BRCA1). - Attivazione delle cellule staminali cancerose (tramite le vie Wnt, Notch, NF-κB e del recettore degli estrogeni). - Angiogenesi e metastasi (attraverso il mimetismo di VEGF, MMP9 e galectina-3). - Evasione immunitaria (induzione di IgG4, linfopenia, soppressione delle cellule NK). RISCHI ONCOGENI NASCOSTI NELLE INIEZIONI: - Riattivazione dell'EBV dopo i richiami. - Sequenze del promotore del DNA SV40 rilevate nelle fiale del vaccino. - La N1-metil-pseudouridina (m1Ψ) ha dimostrato di accelerare la crescita del tumore nei modelli. - Possibile trascrizione inversa e integrazione genomica dell'mRNA. POPOLAZIONI AD ALTO RISCHIO - Sopravvissuti al cancro in remissione. - Individui con una forte storia familiare di tumori maligni. - Gli anziani (75+). - Coloro che ricevono più dosi di richiamo. Gli autori raccomandano il protocollo ROOT4: EGCG come profilassi antitumorale sicura e a basso costo per gli individui ad alto rischio. CONCLUSIONI L'insorgenza di tumori turbo in seguito alla vaccinazione contro il COVID-19 – caratterizzata da un comportamento insolitamente aggressivo, ricadute nei casi di remissione e insorgenza in individui più giovani – rappresenta un quadro clinico preoccupante che richiede un urgente riesame scientifico. Mentre il dibattito pubblico ha ampiamente liquidato questi tumori come casuali o biologicamente improbabili, i dati scientifico/ meccanicistici presentati in questa revisione suggeriscono il contrario. La proteina spike del SARS-CoV-2 potrebbe interferire con i principali percorsi regolatori della carcinogenesi, tra cui la riprogrammazione metabolica, la sorveglianza immunitaria, la resistenza all'apoptosi e la proliferazione delle cellule staminali cancerogene". 👹😡🖤
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  • 19 - 20 - 21 SETTEMBRE 2025 PRESSO IL C.I.Q. CENTRO INTERNAZIONALE DI QUARTIERE, VIA FABIO MASSIMO 19 - MILANO (MM3 PORTO DI MARE)

    Il tema di questa terza edizione della Tre giorni per la Pace, che riprende e attualizza la denuncia, l'analisi, le riflessioni e le proposte d'azione delle edizioni precedenti, parte dalla sollecitazione di una frase di Gino Strada: “Non ci sono popoli che vogliono la guerra, altrimenti i governi non dovrebbero raccontare palle per mandare la gente in guerra”.

    In opposizione al pensiero unico del sistema guerra, con la manipolazione dell’opinione pubblica, ci poniamo la domanda “Perché la Guerra?” a cui il sistema, come avvenuto per la Jugoslavia, l’Iraq o la Libia, risponde sempre con false motivazioni.

    Info e dettagli sulla Tre Giorni per la Pace al seguente link:

    https://www.facebook.com/share/1HYXm45P1m/



    Coordinamento per la Pace - Milano
    19 - 20 - 21 SETTEMBRE 2025 PRESSO IL C.I.Q. CENTRO INTERNAZIONALE DI QUARTIERE, VIA FABIO MASSIMO 19 - MILANO (MM3 PORTO DI MARE) Il tema di questa terza edizione della Tre giorni per la Pace, che riprende e attualizza la denuncia, l'analisi, le riflessioni e le proposte d'azione delle edizioni precedenti, parte dalla sollecitazione di una frase di Gino Strada: “Non ci sono popoli che vogliono la guerra, altrimenti i governi non dovrebbero raccontare palle per mandare la gente in guerra”. In opposizione al pensiero unico del sistema guerra, con la manipolazione dell’opinione pubblica, ci poniamo la domanda “Perché la Guerra?” a cui il sistema, come avvenuto per la Jugoslavia, l’Iraq o la Libia, risponde sempre con false motivazioni. Info e dettagli sulla Tre Giorni per la Pace al seguente link: https://www.facebook.com/share/1HYXm45P1m/ Coordinamento per la Pace - Milano
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  • Proprio nei giorni in cui il pecorume urlante sui social firma petizioni a comando delle virostar chiedendo al ministro Schillaci di rimuovere i dr. Bellavite e Serravalle dal NITAG “in nome della scienza”, la scienza, evidentemente distratta, si è fatta sentire con uno studio svizzero pubblicato su Communication Medicine del gruppo Nature, secondo cui un maggior numero di vaccinazioni contro il SARS-CoV-2 è associato a un rischio maggiore di malattie respiratorie simil-influenzali e di giornate lavorative perse. Così scrive in proposito il prof. Marco Cosentino sul suo canale Telegram:

    OUTTA THE GODDAMN WALLS
    di Marco Cosentino
    E niente, ormai i novax sono dappertutto! Vengono fuori dalle fottute pareti come certi alieni cinematografici e finiscono addirittura su rispettabilissime riviste scientifiche come Communication Medicine, del gruppo Nature, che pubblica qualche giorno fa uno studio svizzero che correla lo stato vaccinale covid con l'insorgenza di sindromi influenzali. Questi i risultati e le conclusioni degli autori: "In entrambe le analisi, dimostriamo che un maggior numero di vaccinazioni contro il SARS-CoV-2 è associato a un rischio maggiore di malattie respiratorie simil-influenzali e di giornate lavorative perse. [...] Sulla base dei nostri dati, concludiamo che la vaccinazione di richiamo contro il SARS-CoV-2 non contribuisce alla protezione del personale sanitario in un contesto post-pandemico. La vaccinazione contro il SARS-CoV-2 può persino aumentare temporaneamente la probabilità di infezione sintomatica e di perdita di giornate lavorative."
    Che nostalgia per i tempi pandemici emergenziali, quando certe affermazioni potevano essere soppresse prima ancora di vedere la luce! Ora invece, che roba contessa!, pare che qualsiasi ricercatore con dei dati possa dire la sua. Dove si finirà di questo passo...

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    Proprio nei giorni in cui il pecorume urlante sui social firma petizioni a comando delle virostar chiedendo al ministro Schillaci di rimuovere i dr. Bellavite e Serravalle dal NITAG “in nome della scienza”, la scienza, evidentemente distratta, si è fatta sentire con uno studio svizzero pubblicato su Communication Medicine del gruppo Nature, secondo cui un maggior numero di vaccinazioni contro il SARS-CoV-2 è associato a un rischio maggiore di malattie respiratorie simil-influenzali e di giornate lavorative perse. Così scrive in proposito il prof. Marco Cosentino sul suo canale Telegram: OUTTA THE GODDAMN WALLS di Marco Cosentino E niente, ormai i novax sono dappertutto! Vengono fuori dalle fottute pareti come certi alieni cinematografici e finiscono addirittura su rispettabilissime riviste scientifiche come Communication Medicine, del gruppo Nature, che pubblica qualche giorno fa uno studio svizzero che correla lo stato vaccinale covid con l'insorgenza di sindromi influenzali. Questi i risultati e le conclusioni degli autori: "In entrambe le analisi, dimostriamo che un maggior numero di vaccinazioni contro il SARS-CoV-2 è associato a un rischio maggiore di malattie respiratorie simil-influenzali e di giornate lavorative perse. [...] Sulla base dei nostri dati, concludiamo che la vaccinazione di richiamo contro il SARS-CoV-2 non contribuisce alla protezione del personale sanitario in un contesto post-pandemico. La vaccinazione contro il SARS-CoV-2 può persino aumentare temporaneamente la probabilità di infezione sintomatica e di perdita di giornate lavorative." Che nostalgia per i tempi pandemici emergenziali, quando certe affermazioni potevano essere soppresse prima ancora di vedere la luce! Ora invece, che roba contessa!, pare che qualsiasi ricercatore con dei dati possa dire la sua. Dove si finirà di questo passo... 🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Facebook | Instagram | YouTube
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  • AI, parte la corsa degli hedge funds: miliardi d’investimenti verso la rivoluzione tech e rendimenti fino al 47%
    di Peter Rudegeair (Wall Street Journal)

    A soli 23 anni, Leopold Aschenbrenner ha raccolto oltre 1,5 miliardi di dollari per il suo hedge fund Situational Awareness, puntando su titoli legati all’intelligenza artificiale e ottenendo rendimenti straordinari
    Leopold Aschenbrenner è emerso lo scorso anno come un precoce influencer nel campo dell’intelligenza artificiale dopo aver pubblicato un manifesto molto letto. Poi ha deciso di cimentarsi nella selezione di titoli azionari. Il 23enne, senza alcuna esperienza professionale negli investimenti, ha rapidamente raccolto più fondi per un hedge fund di quanto riescano a fare la maggior parte dei gestori con pedigree quando decidono di mettersi in proprio. Con le valutazioni di Nvidia, OpenAI e altre aziende legate all’intelligenza artificiale in continua ascesa, aumentano anche gli investimenti negli hedge fund che sperano di cavalcare l’onda dell’AI.


    La società di Aschenbrenner, Situational Awareness, con sede a San Francisco, ora gestisce oltre 1,5 miliardi di dollari, secondo fonti informate. Ha descritto la società come un «think tank sull’AI». La sua strategia prevede di puntare su titoli globali che possono trarre beneficio dallo sviluppo della tecnologia AI, come aziende di semiconduttori, infrastrutture e energia, insieme a investimenti in alcune startup, tra cui Anthropic. Ha detto agli investitori di voler compensare queste posizioni con piccole scommesse al ribasso su settori che potrebbero essere lasciati indietro.


    Situational Awareness ha ottenuto un rendimento del 47% al netto delle commissioni nella prima metà dell’anno, secondo una delle fonti. Nello stesso periodo, l’S&P 500 è cresciuto di circa il 6%, dividendi inclusi, mentre un indice di hedge fund tecnologici compilato dalla società di ricerca PivotalPath ha guadagnato circa il 7%.


    Aschenbrenner, originario della Germania, ha lavorato brevemente come ricercatore presso OpenAI prima di esserne allontanato. Ha chiamato la sua società Situational Awareness in onore del saggio di 165 pagine che ha scritto sul potenziale e i rischi dell’intelligenza artificiale. Ha reclutato Carl Shulman, un altro intellettuale nel campo dell’AI che in passato ha lavorato per il fondo macro hedge fund di Peter Thiel come direttore della ricerca.

    Tra i finanziatori della società figurano Patrick e John Collison, i fratelli miliardari fondatori della società di pagamenti Stripe, così come Daniel Gross e Nat Friedman, che Mark Zuckerberg ha recentemente incaricato di aiutare a guidare gli sforzi di Meta nell’ambito dell’AI. Graham Duncan, un noto investitore che organizza la Sohn Investment Conference, è uno dei consulenti. «Avremo molta più situational awareness rispetto a chiunque gestisca denaro a New York», ha detto Aschenbrenner al podcaster Dwarkesh Patel lo scorso anno. «Faremo sicuramente benissimo con gli investimenti».

    Leggi anche: Volatilità dei mercati e investitori retail, gli hedge fund sono la soluzione?
    Aumenta la concorrenza nel settore
    Un ulteriore segnale della forte domanda per i servizi di Aschenbrenner è il fatto che molti investitori abbiano accettato di vincolare il proprio denaro con lui per anni. Altri lanci recenti includono un hedge fund focalizzato sull’AI di Value Aligned Research Advisors (Var), una società d’investimento con sede a Princeton, New Jersey, fondata dagli ex quants Ben Hoskin e David Field. Il fondo, lanciato a marzo, ha già raccolto circa 1 miliardo di dollari in asset, secondo una fonte informata. Var gestisce anche circa 2 miliardi di dollari in altre strategie di investimento focalizzate sull’AI. Tra gli investitori di Var c’è anche la fondazione filantropica del co-fondatore di Facebook, Dustin Moskovitz, secondo documenti regolatori esaminati dalla società di analisi dati Old Well Labs.

    Anche hedge fund più affermati stanno entrando in questo campo. Lo scorso anno, Steve Cohen ha incaricato uno dei suoi gestori di portafoglio presso Point72 Asset Management, Eric Sanchez, di avviare un hedge fund incentrato sull’AI, che Cohen avrebbe finanziato con 150 milioni di dollari di capitale proprio. Il fondo, chiamato Turion, in onore del teorico dell’AI Alan Turing, ora supera i 2 miliardi di dollari in asset, secondo fonti informate. Turion ha registrato un rendimento di circa 11% quest’anno fino a luglio, dopo un guadagno di circa 7% solo nel mese scorso, hanno detto le fonti.

    Non sorprende che stiano nascendo numerosi fondi tematici per capitalizzare sull’entusiasmo attorno all’intelligenza artificiale. Negli anni passati, gli hedge fund specializzati nella transizione verso l’energia pulita e negli investimenti con un approccio ambientale, sociale e di governance aziendale (Esg) si sono moltiplicati in risposta alla domanda dei clienti. Tuttavia, identificare un tema vincente non è la stessa cosa che saperlo tradare bene. I gusti degli investitori possono essere volubili; molti hedge fund Esg di rilievo si sono ridimensionati o hanno chiuso i battenti.

    Il calo dei mercati seguito al rilascio, a gennaio, di un modello linguistico avanzato e a basso costo da parte della società cinese DeepSeek ha mostrato quanto siano fragili le valutazioni delle aziende considerate vincitrici nell’ambito dell’AI, anche se da allora il mercato è rimbalzato con forza.

    Gli investitori focalizzati sull’AI sostengono che la tendenza a lungo termine dello sviluppo e dell’adozione sia inevitabile, anche se lungo il percorso ci possono essere degli ostacoli. Con un numero limitato di aziende quotate in borsa che operano oggi nell’economia adiacente all’AI, i fondi specializzati nella selezione di titoli spesso finiscono per accumulare le stesse posizioni tra loro e con hedge fund più generalisti. Vistra, un produttore di energia che fornisce energia ai data center dell’AI, era una delle prime tre posizioni negli Stati Uniti sia per Situational Awareness sia per Var Advisors al 31 marzo, secondo le loro più recenti dichiarazioni sui titoli.

    Altri gestori di hedge fund stanno lanciando fondi per investire in aziende private e startup nel campo dell’AI. Atreides Management di Gavin Baker ha collaborato con Valor Equity Partners per lanciare all’inizio di quest’anno un fondo di venture capital che ha raccolto milioni da investitori tra cui il fondo sovrano dell’Oman. Entrambe le società hanno inoltre investito separatamente in xAI di Elon Musk.

    Almeno un gestore di portafoglio sta pianificando un hedge fund sull’AI come veicolo di rilancio. Sean Ma ha chiuso la sua società con sede a Hong Kong, Snow Lake Capital, dopo aver accettato di pagare circa 2,8 milioni di dollari per risolvere le accuse della Securities and Exchange Commission dello scorso anno, secondo cui la società aveva partecipato a offerte di azioni di aziende sulle quali aveva anche scommesso contro. All’inizio di quest’anno, Ma ha rilevato una società di investimento chiamata M37 Management a Menlo Park, in California. Attualmente sta raccogliendo fondi per un hedge fund focalizzato su software e hardware per l’intelligenza artificiale.

    Source: https://www.milanofinanza.it/news/la-corsa-agli-ai-hedge-funds-miliardi-di-dollari-investiti-in-nuovi-fondi-legati-all-intelligenza-202508111045005286?refresh_cens
    AI, parte la corsa degli hedge funds: miliardi d’investimenti verso la rivoluzione tech e rendimenti fino al 47% di Peter Rudegeair (Wall Street Journal) A soli 23 anni, Leopold Aschenbrenner ha raccolto oltre 1,5 miliardi di dollari per il suo hedge fund Situational Awareness, puntando su titoli legati all’intelligenza artificiale e ottenendo rendimenti straordinari Leopold Aschenbrenner è emerso lo scorso anno come un precoce influencer nel campo dell’intelligenza artificiale dopo aver pubblicato un manifesto molto letto. Poi ha deciso di cimentarsi nella selezione di titoli azionari. Il 23enne, senza alcuna esperienza professionale negli investimenti, ha rapidamente raccolto più fondi per un hedge fund di quanto riescano a fare la maggior parte dei gestori con pedigree quando decidono di mettersi in proprio. Con le valutazioni di Nvidia, OpenAI e altre aziende legate all’intelligenza artificiale in continua ascesa, aumentano anche gli investimenti negli hedge fund che sperano di cavalcare l’onda dell’AI. La società di Aschenbrenner, Situational Awareness, con sede a San Francisco, ora gestisce oltre 1,5 miliardi di dollari, secondo fonti informate. Ha descritto la società come un «think tank sull’AI». La sua strategia prevede di puntare su titoli globali che possono trarre beneficio dallo sviluppo della tecnologia AI, come aziende di semiconduttori, infrastrutture e energia, insieme a investimenti in alcune startup, tra cui Anthropic. Ha detto agli investitori di voler compensare queste posizioni con piccole scommesse al ribasso su settori che potrebbero essere lasciati indietro. Situational Awareness ha ottenuto un rendimento del 47% al netto delle commissioni nella prima metà dell’anno, secondo una delle fonti. Nello stesso periodo, l’S&P 500 è cresciuto di circa il 6%, dividendi inclusi, mentre un indice di hedge fund tecnologici compilato dalla società di ricerca PivotalPath ha guadagnato circa il 7%. Aschenbrenner, originario della Germania, ha lavorato brevemente come ricercatore presso OpenAI prima di esserne allontanato. Ha chiamato la sua società Situational Awareness in onore del saggio di 165 pagine che ha scritto sul potenziale e i rischi dell’intelligenza artificiale. Ha reclutato Carl Shulman, un altro intellettuale nel campo dell’AI che in passato ha lavorato per il fondo macro hedge fund di Peter Thiel come direttore della ricerca. Tra i finanziatori della società figurano Patrick e John Collison, i fratelli miliardari fondatori della società di pagamenti Stripe, così come Daniel Gross e Nat Friedman, che Mark Zuckerberg ha recentemente incaricato di aiutare a guidare gli sforzi di Meta nell’ambito dell’AI. Graham Duncan, un noto investitore che organizza la Sohn Investment Conference, è uno dei consulenti. «Avremo molta più situational awareness rispetto a chiunque gestisca denaro a New York», ha detto Aschenbrenner al podcaster Dwarkesh Patel lo scorso anno. «Faremo sicuramente benissimo con gli investimenti». Leggi anche: Volatilità dei mercati e investitori retail, gli hedge fund sono la soluzione? Aumenta la concorrenza nel settore Un ulteriore segnale della forte domanda per i servizi di Aschenbrenner è il fatto che molti investitori abbiano accettato di vincolare il proprio denaro con lui per anni. Altri lanci recenti includono un hedge fund focalizzato sull’AI di Value Aligned Research Advisors (Var), una società d’investimento con sede a Princeton, New Jersey, fondata dagli ex quants Ben Hoskin e David Field. Il fondo, lanciato a marzo, ha già raccolto circa 1 miliardo di dollari in asset, secondo una fonte informata. Var gestisce anche circa 2 miliardi di dollari in altre strategie di investimento focalizzate sull’AI. Tra gli investitori di Var c’è anche la fondazione filantropica del co-fondatore di Facebook, Dustin Moskovitz, secondo documenti regolatori esaminati dalla società di analisi dati Old Well Labs. Anche hedge fund più affermati stanno entrando in questo campo. Lo scorso anno, Steve Cohen ha incaricato uno dei suoi gestori di portafoglio presso Point72 Asset Management, Eric Sanchez, di avviare un hedge fund incentrato sull’AI, che Cohen avrebbe finanziato con 150 milioni di dollari di capitale proprio. Il fondo, chiamato Turion, in onore del teorico dell’AI Alan Turing, ora supera i 2 miliardi di dollari in asset, secondo fonti informate. Turion ha registrato un rendimento di circa 11% quest’anno fino a luglio, dopo un guadagno di circa 7% solo nel mese scorso, hanno detto le fonti. Non sorprende che stiano nascendo numerosi fondi tematici per capitalizzare sull’entusiasmo attorno all’intelligenza artificiale. Negli anni passati, gli hedge fund specializzati nella transizione verso l’energia pulita e negli investimenti con un approccio ambientale, sociale e di governance aziendale (Esg) si sono moltiplicati in risposta alla domanda dei clienti. Tuttavia, identificare un tema vincente non è la stessa cosa che saperlo tradare bene. I gusti degli investitori possono essere volubili; molti hedge fund Esg di rilievo si sono ridimensionati o hanno chiuso i battenti. Il calo dei mercati seguito al rilascio, a gennaio, di un modello linguistico avanzato e a basso costo da parte della società cinese DeepSeek ha mostrato quanto siano fragili le valutazioni delle aziende considerate vincitrici nell’ambito dell’AI, anche se da allora il mercato è rimbalzato con forza. Gli investitori focalizzati sull’AI sostengono che la tendenza a lungo termine dello sviluppo e dell’adozione sia inevitabile, anche se lungo il percorso ci possono essere degli ostacoli. Con un numero limitato di aziende quotate in borsa che operano oggi nell’economia adiacente all’AI, i fondi specializzati nella selezione di titoli spesso finiscono per accumulare le stesse posizioni tra loro e con hedge fund più generalisti. Vistra, un produttore di energia che fornisce energia ai data center dell’AI, era una delle prime tre posizioni negli Stati Uniti sia per Situational Awareness sia per Var Advisors al 31 marzo, secondo le loro più recenti dichiarazioni sui titoli. Altri gestori di hedge fund stanno lanciando fondi per investire in aziende private e startup nel campo dell’AI. Atreides Management di Gavin Baker ha collaborato con Valor Equity Partners per lanciare all’inizio di quest’anno un fondo di venture capital che ha raccolto milioni da investitori tra cui il fondo sovrano dell’Oman. Entrambe le società hanno inoltre investito separatamente in xAI di Elon Musk. Almeno un gestore di portafoglio sta pianificando un hedge fund sull’AI come veicolo di rilancio. Sean Ma ha chiuso la sua società con sede a Hong Kong, Snow Lake Capital, dopo aver accettato di pagare circa 2,8 milioni di dollari per risolvere le accuse della Securities and Exchange Commission dello scorso anno, secondo cui la società aveva partecipato a offerte di azioni di aziende sulle quali aveva anche scommesso contro. All’inizio di quest’anno, Ma ha rilevato una società di investimento chiamata M37 Management a Menlo Park, in California. Attualmente sta raccogliendo fondi per un hedge fund focalizzato su software e hardware per l’intelligenza artificiale. Source: https://www.milanofinanza.it/news/la-corsa-agli-ai-hedge-funds-miliardi-di-dollari-investiti-in-nuovi-fondi-legati-all-intelligenza-202508111045005286?refresh_cens
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