• DAI TACCHI ALLA SEDIA A ROTELLE DOPO IL 2021: "DICEVANO CHE ERA TUTTA UNA MIA QUESTIONE MENTALE".
    Si fa fatica a capire che non è strumentalizzazione del dolore, è portare alla luce qualcuno che viene costantemente lasciato all'ombra dell'attenzione mediatica.
    Dal 2021 il tema degli #effettiavversi è un tabù che resta insopportabile ai più e allo stesso tempo rimane una necessità impellente di divulgare la propria storia: quella di qualcuno a cui era stato consigliato un trattamento che poi ha portato a nefaste conseguenze senza che nessuno se ne assumesse la responsabilità.

    La storia di Elisa

    Polarizzare il dibattito diventa la parola d'ordine quando non si può lasciare la libertà di scegliere. Elisa Napolitano non si sente come se avesse scelto liberamente di fare il vaccino che - non - l'avrebbe protetta dal Covid. Questo perché all'epoca in cui scoprì di non aver sviluppato anticorpi dalla malattia naturale (e neppure dalla prima dose) le è stato consigliato di ricorrere a più dosi booster.
    "E' questo quello che mi ha fatto molto arrabbiare: oggi la stessa soluzione viene sconsigliata alle persone con malattie autoimmuni come la mia, perché può scatenare una nuova reazione autoimmune".

    Era tutto qua il surreale dibattito dell'epoca covid: non negare, divulgare i numeri per come erano, assumersi la responsabilità per quelli che loro dicevano essere "fisiologici" effetti avversi.
    Come è finita lo sappiamo: archiviazioni a gogo e tutti che alzano le mani, ma nel frattempo Elisa deve continuare a vivere, benché in sedia a rotelle. "Il mio sistema da quel momento è andato in tilt, è arrivata questa febbre che non andava via e non avevo risposte nonostante i numerosi esami".

    "La febbre non passò più"

    Ovviamente non è arrivata nemmeno la protezione dal covid: "Un mese dopo aver fatto la prima dose l'ho ripreso e l'ha ripreso tutta la mia famiglia, tutti vaccinati", figli inclusi, "poi ho studiato che gli anticorpi naturali mi avrebbero protetto, ma solo in seguito. Fino ad allora sapevo che per la macchina si va dal meccanico e per la salute dal medico, come tutte le persone comuni".
    Di chiarezza non c'è traccia, anche perché nelle considerazioni medico-legali ottenute su sua richiesta, il medico scrive che "attualmente i dati della letteratura scientifica non sono sufficienti a stabilire un nesso causale specifico, per quanto precede nel caso in esame, risulta soddisfatto esclusivamente il criterio cronologico, quindi si ritiene di esprimere parere non favorevole alla concessione del beneficio richiesto", cioè il rimborso per danni.

    "Ma non bisogna arrendersi mai": Elisa lo dice guardando le foto delle sue torte, che ora è troppo faticoso realizzare.
    Nel video l'intervista di Fabio Duranti.

    https://youtu.be/J9xXCdTqnF0?si=DzVME5ZW-G-6YkHW
    DAI TACCHI ALLA SEDIA A ROTELLE DOPO IL 2021: "DICEVANO CHE ERA TUTTA UNA MIA QUESTIONE MENTALE". Si fa fatica a capire che non è strumentalizzazione del dolore, è portare alla luce qualcuno che viene costantemente lasciato all'ombra dell'attenzione mediatica. Dal 2021 il tema degli #effettiavversi è un tabù che resta insopportabile ai più e allo stesso tempo rimane una necessità impellente di divulgare la propria storia: quella di qualcuno a cui era stato consigliato un trattamento che poi ha portato a nefaste conseguenze senza che nessuno se ne assumesse la responsabilità. La storia di Elisa Polarizzare il dibattito diventa la parola d'ordine quando non si può lasciare la libertà di scegliere. Elisa Napolitano non si sente come se avesse scelto liberamente di fare il vaccino che - non - l'avrebbe protetta dal Covid. Questo perché all'epoca in cui scoprì di non aver sviluppato anticorpi dalla malattia naturale (e neppure dalla prima dose) le è stato consigliato di ricorrere a più dosi booster. "E' questo quello che mi ha fatto molto arrabbiare: oggi la stessa soluzione viene sconsigliata alle persone con malattie autoimmuni come la mia, perché può scatenare una nuova reazione autoimmune". Era tutto qua il surreale dibattito dell'epoca covid: non negare, divulgare i numeri per come erano, assumersi la responsabilità per quelli che loro dicevano essere "fisiologici" effetti avversi. Come è finita lo sappiamo: archiviazioni a gogo e tutti che alzano le mani, ma nel frattempo Elisa deve continuare a vivere, benché in sedia a rotelle. "Il mio sistema da quel momento è andato in tilt, è arrivata questa febbre che non andava via e non avevo risposte nonostante i numerosi esami". "La febbre non passò più" Ovviamente non è arrivata nemmeno la protezione dal covid: "Un mese dopo aver fatto la prima dose l'ho ripreso e l'ha ripreso tutta la mia famiglia, tutti vaccinati", figli inclusi, "poi ho studiato che gli anticorpi naturali mi avrebbero protetto, ma solo in seguito. Fino ad allora sapevo che per la macchina si va dal meccanico e per la salute dal medico, come tutte le persone comuni". Di chiarezza non c'è traccia, anche perché nelle considerazioni medico-legali ottenute su sua richiesta, il medico scrive che "attualmente i dati della letteratura scientifica non sono sufficienti a stabilire un nesso causale specifico, per quanto precede nel caso in esame, risulta soddisfatto esclusivamente il criterio cronologico, quindi si ritiene di esprimere parere non favorevole alla concessione del beneficio richiesto", cioè il rimborso per danni. "Ma non bisogna arrendersi mai": Elisa lo dice guardando le foto delle sue torte, che ora è troppo faticoso realizzare. Nel video l'intervista di Fabio Duranti. https://youtu.be/J9xXCdTqnF0?si=DzVME5ZW-G-6YkHW
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  • LA GRANDE PRESA PER IL CULO! MA CI RENDIAMO CONTO quanto BASTARDI sono QUESTI SIONISTI?
    Atroce dichiarazione degli avvocati Israele: "Con la guerra a Gaza benefici per l'obesità della popolazione" - Il Fatto Quotidiano
    Avvocati inglesi pro Israele: "La guerra fa bene agli abitanti di Gaza, diminuisce l'obesità"
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/11/atroce-dichiarazione-del-gruppo-pro-israele-uklfi-con-la-guerra-a-gaza-benefici-per-il-tasso-di-obesita-della-popolazione/7983406/
    LA GRANDE PRESA PER IL CULO! MA CI RENDIAMO CONTO quanto BASTARDI sono QUESTI SIONISTI? Atroce dichiarazione degli avvocati Israele: "Con la guerra a Gaza benefici per l'obesità della popolazione" - Il Fatto Quotidiano Avvocati inglesi pro Israele: "La guerra fa bene agli abitanti di Gaza, diminuisce l'obesità" https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/11/atroce-dichiarazione-del-gruppo-pro-israele-uklfi-con-la-guerra-a-gaza-benefici-per-il-tasso-di-obesita-della-popolazione/7983406/
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  • Amarene, quanti benefici! I valori nutrizionali e la differenza con le ciliegie
    I benefici della amarene, i valori nutrizionali tra cui calorie, vitamine e minerali contenuti, le differenze con le ciliegie e le diverse varietà.

    https://www.gazzetta.it/alimentazione/storie/09-05-2025/amarene-benefici-valori-nutrizionali-differenza-con-ciliegie/le-amarene.shtml?utm_source=firefox-newtab-it-it
    Amarene, quanti benefici! I valori nutrizionali e la differenza con le ciliegie I benefici della amarene, i valori nutrizionali tra cui calorie, vitamine e minerali contenuti, le differenze con le ciliegie e le diverse varietà. https://www.gazzetta.it/alimentazione/storie/09-05-2025/amarene-benefici-valori-nutrizionali-differenza-con-ciliegie/le-amarene.shtml?utm_source=firefox-newtab-it-it
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    Amarene, quanti benefici! I valori nutrizionali e la differenza con le ciliegie
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  • JONATHAN OFIR - ALLA FINE, L' EREDITÀ DEL SIONISMO SARÀ IL GENOCIDIO, E SOLO IL GENOCIDIO

    Di Jonathan Ofir - 27 aprile 2025

    Molti hanno attribuito tratti positivi al Sionismo, e molti lo fanno ancora. Una risposta alla persecuzione degli ebrei, pensavano molti, e sulla scia della Seconda Guerra Mondiale, anche una risposta all'Olocausto.

    Una risposta al Genocidio degli ebrei, forse, ma ora dovrebbe essere chiaro a tutti che non è mai stato un antidoto al Genocidio in generale. Direi anzi che, nella sua intrinseca vena ultranazionalista, è stato ed è un prevedibile Catalizzatore del Genocidio.

    La vena giudeo-centrista del Sionismo ha sempre mantenuto l'idea centrale che "ci prendiamo cura di noi stessi". I cinici direbbero che non possiamo risolvere i problemi del mondo intero; tuttavia, quando i mezzi per tale presunta autoconservazione sono così intrinsecamente legati all'espropriazione dei palestinesi, allora il Genocidio è insito nelle fondamenta del Sionismo. La creazione della "Nazione" nello "Stato Nazione" diventa la distruzione del nativo.

    La Pulizia Etnica è stata l'atto fondante dello Stato. I Crimini coinvolti sono stati tenuti nascosti dai Sionisti per decenni, ma alla fine è diventato ampiamente noto che questo è ciò che è accaduto. Persino gli storici Sionisti più convinti come Benny Morris lo capiscono: la spoliazione era insita e inevitabile nel Sionismo. Si tratta, infatti, di un atto in corso.

    E ora, nonostante la disperata negazione da parte di molti, compresi ovviamente i Sionisti, del Genocidio.

    I negazionisti sono ancora in modalità accusatoria. Ma la colpa non cambierà ciò che è.

    E non scrivo questo per incolpare gli israeliani del Genocidio che perpetrano. Responsabilità e attribuzione di responsabilità sono ben altro che la semplice colpa, e in effetti, i processi legali devono culminare in un'efficace azione penale per almeno i principali responsabili. Sarebbe irrealistico perseguire penalmente tutti i sostenitori, o tutti i silenziosi sostenitori, anche a livello internazionale, sebbene si dovrebbero fare dei tentativi.

    In realtà, sto parlando di qualcosa di più ampio dei singoli autori: si tratta dell'ideologia che essi sottoscrivono, che è, senza dubbio, il Sionismo.

    In un certo senso, attribuire il più grave Crimine contro l'Umanità a un'ideologia può sembrare troppo indulgente, troppo impersonale. Come si può perseguire un'ideologia? Ma c'è un significato morale nel comprendere il problema morale insito in un'ideologia, al fine di condannarla.

    E abbiamo precedenti storici. Il Nazismo è diventato noto come un'ideologia ripugnante, per la quale il Genocidio era naturale. Coloro che aderiscono al Nazismo oggi non hanno bisogno di commettere un Genocidio per essere visti come persone che ne acclamano l'idea stessa, e questo è sufficiente.

    Non è necessario equiparare Sionismo e Nazismo per comprendere questa logica.

    E se il Genocidio è davvero il culmine naturale del Sionismo, allora è prevedibile che i suoi seguaci finiscano per sostenerlo.

    Questo è in effetti ciò a cui stiamo assistendo, cosa che a molti appare scioccante, perché pensavano che il Sionismo, dopotutto, mirasse a prevenire il Genocidio, non a perpetrarlo.

    Ma questo è il culmine della Logica di Eliminazione del Colonialismo d'Insediamento. Questa non è un'aberrazione del Sionismo, ne è la realizzazione.

    Questo è, in senso essenziale, il Genocidio Sionista.

    Che debba essere fermato, è ovvio. Ma la centralità dell'ideologia Sionista nella sua formazione deve essere compresa. Non solo i Genocidi futuri non saranno impediti se il Sionismo non verrà abbandonato, ma servirà nella loro preparazione.

    I Sionisti non abbandoneranno volontariamente la loro ideologia Suprematista ebraica, finché ne trarranno beneficio. E così, la lotta contro il Genocidio diventa una lotta contro il Sionismo.

    Il Sionismo può essere stato noto per ogni sorta di cose apparentemente positive, ma in definitiva, è il suo Crimine più grande a definirne l'eredità. Il Genocidio prevale su tutti gli aspetti positivi, poiché la sua essenza è lo sradicamento dell'Umanità.

    Jonathan Ofir è un direttore d'orchestra, musicista, scrittore e blogger israelo-danese, che scrive regolarmente per Mondoweiss.

    Traduzione: La Zona Grigia

    Fonte: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10162293043044342&id=771374341
    JONATHAN OFIR - ALLA FINE, L' EREDITÀ DEL SIONISMO SARÀ IL GENOCIDIO, E SOLO IL GENOCIDIO Di Jonathan Ofir - 27 aprile 2025 Molti hanno attribuito tratti positivi al Sionismo, e molti lo fanno ancora. Una risposta alla persecuzione degli ebrei, pensavano molti, e sulla scia della Seconda Guerra Mondiale, anche una risposta all'Olocausto. Una risposta al Genocidio degli ebrei, forse, ma ora dovrebbe essere chiaro a tutti che non è mai stato un antidoto al Genocidio in generale. Direi anzi che, nella sua intrinseca vena ultranazionalista, è stato ed è un prevedibile Catalizzatore del Genocidio. La vena giudeo-centrista del Sionismo ha sempre mantenuto l'idea centrale che "ci prendiamo cura di noi stessi". I cinici direbbero che non possiamo risolvere i problemi del mondo intero; tuttavia, quando i mezzi per tale presunta autoconservazione sono così intrinsecamente legati all'espropriazione dei palestinesi, allora il Genocidio è insito nelle fondamenta del Sionismo. La creazione della "Nazione" nello "Stato Nazione" diventa la distruzione del nativo. La Pulizia Etnica è stata l'atto fondante dello Stato. I Crimini coinvolti sono stati tenuti nascosti dai Sionisti per decenni, ma alla fine è diventato ampiamente noto che questo è ciò che è accaduto. Persino gli storici Sionisti più convinti come Benny Morris lo capiscono: la spoliazione era insita e inevitabile nel Sionismo. Si tratta, infatti, di un atto in corso. E ora, nonostante la disperata negazione da parte di molti, compresi ovviamente i Sionisti, del Genocidio. I negazionisti sono ancora in modalità accusatoria. Ma la colpa non cambierà ciò che è. E non scrivo questo per incolpare gli israeliani del Genocidio che perpetrano. Responsabilità e attribuzione di responsabilità sono ben altro che la semplice colpa, e in effetti, i processi legali devono culminare in un'efficace azione penale per almeno i principali responsabili. Sarebbe irrealistico perseguire penalmente tutti i sostenitori, o tutti i silenziosi sostenitori, anche a livello internazionale, sebbene si dovrebbero fare dei tentativi. In realtà, sto parlando di qualcosa di più ampio dei singoli autori: si tratta dell'ideologia che essi sottoscrivono, che è, senza dubbio, il Sionismo. In un certo senso, attribuire il più grave Crimine contro l'Umanità a un'ideologia può sembrare troppo indulgente, troppo impersonale. Come si può perseguire un'ideologia? Ma c'è un significato morale nel comprendere il problema morale insito in un'ideologia, al fine di condannarla. E abbiamo precedenti storici. Il Nazismo è diventato noto come un'ideologia ripugnante, per la quale il Genocidio era naturale. Coloro che aderiscono al Nazismo oggi non hanno bisogno di commettere un Genocidio per essere visti come persone che ne acclamano l'idea stessa, e questo è sufficiente. Non è necessario equiparare Sionismo e Nazismo per comprendere questa logica. E se il Genocidio è davvero il culmine naturale del Sionismo, allora è prevedibile che i suoi seguaci finiscano per sostenerlo. Questo è in effetti ciò a cui stiamo assistendo, cosa che a molti appare scioccante, perché pensavano che il Sionismo, dopotutto, mirasse a prevenire il Genocidio, non a perpetrarlo. Ma questo è il culmine della Logica di Eliminazione del Colonialismo d'Insediamento. Questa non è un'aberrazione del Sionismo, ne è la realizzazione. Questo è, in senso essenziale, il Genocidio Sionista. Che debba essere fermato, è ovvio. Ma la centralità dell'ideologia Sionista nella sua formazione deve essere compresa. Non solo i Genocidi futuri non saranno impediti se il Sionismo non verrà abbandonato, ma servirà nella loro preparazione. I Sionisti non abbandoneranno volontariamente la loro ideologia Suprematista ebraica, finché ne trarranno beneficio. E così, la lotta contro il Genocidio diventa una lotta contro il Sionismo. Il Sionismo può essere stato noto per ogni sorta di cose apparentemente positive, ma in definitiva, è il suo Crimine più grande a definirne l'eredità. Il Genocidio prevale su tutti gli aspetti positivi, poiché la sua essenza è lo sradicamento dell'Umanità. Jonathan Ofir è un direttore d'orchestra, musicista, scrittore e blogger israelo-danese, che scrive regolarmente per Mondoweiss. Traduzione: La Zona Grigia Fonte: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10162293043044342&id=771374341
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  • The global inoculants market size is expected to reach USD 2.49 billion by 2032, according to a new study by Polaris Market Research.This expansion is primarily fueled by the increasing adoption of sustainable farming practices, heightened awareness of environmental concerns, and the growing demand for organic agricultural products.

    Market Overview

    Inoculants are formulations containing beneficial microorganisms, such as bacteria, fungi, and other microbes, that are applied to soil, seeds, or plants to enhance plant growth, improve nutrient uptake, and suppress plant diseases. These biological agents serve as eco-friendly alternatives to chemical fertilizers and pesticides, aligning with the global shift towards sustainable agriculture.

    The market is segmented into two primary categories:

    Agricultural Inoculants: These are used to promote plant growth by enhancing nutrient availability and improving soil health.

    Silage Inoculants: Applied in livestock feed production to improve fermentation processes and increase the nutritional value of silage.

    Key Market Drivers

    Several factors are contributing to the robust growth of the inoculants market:

    Sustainable Farming Practices: There is a growing emphasis on reducing chemical inputs in agriculture. Inoculants offer a natural solution to enhance soil fertility and plant health, thereby supporting sustainable farming practices.

    Organic Farming Growth: The increasing consumer demand for organic products is driving farmers to adopt biological inputs like inoculants to meet market requirements.

    Soil Health Awareness: Degradation of soil health due to over-reliance on chemical fertilizers has led to a shift towards biological solutions that promote long-term soil fertility.

    Government Initiatives: Policies and subsidies promoting the use of bio-based agricultural inputs are accelerating the adoption of inoculants.

    𝐄𝐱𝐩𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐡𝐞𝐧𝐬𝐢𝐯𝐞 𝐑𝐞𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐇𝐞𝐫𝐞: https://www.polarismarketresearch.com/industry-analysis/inoculants-market

    Regional Insights

    North America: The United States and Canada are leading the adoption of inoculants, driven by advanced agricultural practices and strong regulatory support for sustainable farming.

    Europe: Countries like Germany, France, and the UK are witnessing significant growth in the use of inoculants, supported by stringent environmental regulations and a strong emphasis on organic farming.

    Asia-Pacific: The region is experiencing rapid growth, particularly in countries like China and India, where there is a pressing need to enhance food production and ensure soil health amidst growing populations.

    Latin America: Brazil and Argentina are key markets, with large-scale agricultural activities and increasing awareness of the benefits of microbial inoculants.

    Middle East and Africa: The region presents untapped potential for market growth, with opportunities arising from the need to improve soil fertility and agricultural productivity in arid and semi-arid regions.

    Competitive Landscape

    The inoculants market is characterized by the presence of several key players who are actively involved in research and development, product innovation, and strategic partnerships:

    BASF SE: A leading player in the development of microbial solutions, BASF offers a range of agricultural inoculants aimed at enhancing crop productivity and sustainability.

    Bayer AG: Bayer's Crop Science division is engaged in the development of innovative microbial products to support sustainable agriculture practices.

    Novozymes A/S: Specializing in microbial solutions, Novozymes provides a comprehensive portfolio of agricultural inoculants to improve soil health and plant performance.

    Verdesian Life Sciences: Known for its nutrient efficiency and biological products, Verdesian Life Sciences offers microbial inoculants that promote plant growth and soil health.

    Lallemand Inc.: Lallemand develops and markets microbial products for agriculture, focusing on improving soil fertility and plant health.

    XiteBio Technologies Inc.: XiteBio offers a range of inoculants designed to enhance nutrient uptake and promote sustainable farming practices.

    Market Outlook

    The inoculants market is poised for continued growth, driven by technological advancements in microbial research, formulation technologies, and application methods. The increasing adoption of precision agriculture, integration of digital tools, and emphasis on sustainable farming practices are anticipated to further propel market growth.

    In conclusion, inoculants represent a pivotal component in the evolution of modern farming, offering sustainable solutions to enhance crop productivity, improve soil health, and reduce environmental impact. As the global agricultural landscape continues to evolve, the role of microbial inoculants in shaping the future of agriculture becomes increasingly significant.

    More Trending Latest Reports By Polaris Market Research:

    Corn Market

    Fitness App Market- update

    Riflescope & Red Dot Sight Market

    Metaverse Market

    Envelope Market

    Subcutaneous Drug Delivery Devices Market

    Anti-Vascular Endothelial Growth Factor Therapeutics Market

    Aluminum Bags and Pouches Market

    Waterjet Cutting Machine Market
    The global inoculants market size is expected to reach USD 2.49 billion by 2032, according to a new study by Polaris Market Research.This expansion is primarily fueled by the increasing adoption of sustainable farming practices, heightened awareness of environmental concerns, and the growing demand for organic agricultural products. Market Overview Inoculants are formulations containing beneficial microorganisms, such as bacteria, fungi, and other microbes, that are applied to soil, seeds, or plants to enhance plant growth, improve nutrient uptake, and suppress plant diseases. These biological agents serve as eco-friendly alternatives to chemical fertilizers and pesticides, aligning with the global shift towards sustainable agriculture. The market is segmented into two primary categories: Agricultural Inoculants: These are used to promote plant growth by enhancing nutrient availability and improving soil health. Silage Inoculants: Applied in livestock feed production to improve fermentation processes and increase the nutritional value of silage. Key Market Drivers Several factors are contributing to the robust growth of the inoculants market: Sustainable Farming Practices: There is a growing emphasis on reducing chemical inputs in agriculture. Inoculants offer a natural solution to enhance soil fertility and plant health, thereby supporting sustainable farming practices. Organic Farming Growth: The increasing consumer demand for organic products is driving farmers to adopt biological inputs like inoculants to meet market requirements. Soil Health Awareness: Degradation of soil health due to over-reliance on chemical fertilizers has led to a shift towards biological solutions that promote long-term soil fertility. Government Initiatives: Policies and subsidies promoting the use of bio-based agricultural inputs are accelerating the adoption of inoculants. 𝐄𝐱𝐩𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐡𝐞𝐧𝐬𝐢𝐯𝐞 𝐑𝐞𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐇𝐞𝐫𝐞: https://www.polarismarketresearch.com/industry-analysis/inoculants-market Regional Insights North America: The United States and Canada are leading the adoption of inoculants, driven by advanced agricultural practices and strong regulatory support for sustainable farming. Europe: Countries like Germany, France, and the UK are witnessing significant growth in the use of inoculants, supported by stringent environmental regulations and a strong emphasis on organic farming. Asia-Pacific: The region is experiencing rapid growth, particularly in countries like China and India, where there is a pressing need to enhance food production and ensure soil health amidst growing populations. Latin America: Brazil and Argentina are key markets, with large-scale agricultural activities and increasing awareness of the benefits of microbial inoculants. Middle East and Africa: The region presents untapped potential for market growth, with opportunities arising from the need to improve soil fertility and agricultural productivity in arid and semi-arid regions. Competitive Landscape The inoculants market is characterized by the presence of several key players who are actively involved in research and development, product innovation, and strategic partnerships: BASF SE: A leading player in the development of microbial solutions, BASF offers a range of agricultural inoculants aimed at enhancing crop productivity and sustainability. Bayer AG: Bayer's Crop Science division is engaged in the development of innovative microbial products to support sustainable agriculture practices. Novozymes A/S: Specializing in microbial solutions, Novozymes provides a comprehensive portfolio of agricultural inoculants to improve soil health and plant performance. Verdesian Life Sciences: Known for its nutrient efficiency and biological products, Verdesian Life Sciences offers microbial inoculants that promote plant growth and soil health. Lallemand Inc.: Lallemand develops and markets microbial products for agriculture, focusing on improving soil fertility and plant health. XiteBio Technologies Inc.: XiteBio offers a range of inoculants designed to enhance nutrient uptake and promote sustainable farming practices. Market Outlook The inoculants market is poised for continued growth, driven by technological advancements in microbial research, formulation technologies, and application methods. The increasing adoption of precision agriculture, integration of digital tools, and emphasis on sustainable farming practices are anticipated to further propel market growth. In conclusion, inoculants represent a pivotal component in the evolution of modern farming, offering sustainable solutions to enhance crop productivity, improve soil health, and reduce environmental impact. As the global agricultural landscape continues to evolve, the role of microbial inoculants in shaping the future of agriculture becomes increasingly significant. More Trending Latest Reports By Polaris Market Research: Corn Market Fitness App Market- update Riflescope & Red Dot Sight Market Metaverse Market Envelope Market Subcutaneous Drug Delivery Devices Market Anti-Vascular Endothelial Growth Factor Therapeutics Market Aluminum Bags and Pouches Market Waterjet Cutting Machine Market
    WWW.POLARISMARKETRESEARCH.COM
    Inoculants Market, Size, Share, Strategy, Opportunity 2023-2032
    With a predicted CAGR of 8.9%, the Global Inoculants Market is USD 2.49 Billion positioned to be a thriving industry, offering lucrative opportunities by 2032.
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  • Meta addestra l'AI in Europa coi dati degli utenti: ecco chi riguarda e come evitarlo - Il Fatto Quotidiano
    Le informazioni usate saranno quelle relative alle interazioni con l’intelligenza artificiale su Instagram e Messenger, non quelli su WhatsApp...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/14/meta-intelligenza-artificiale-europa-dati-utenti-ecco-chi-cosa-riguarda/7952802/

    Userà i dati degli utenti per implementare la sua intelligenza artificiale, ma solo di quelli maggiorenni nell’Unione europea, senza includere i messaggi privati scambiati con amici e familiari. E chi non vuole può opporsi compilando un modulo. La comunicazione arriva da Meta, che inizierà la sperimentazione questa settimana. La novità riguarda gli over 18 anni e i contenuti, post e interazioni pubbliche, anche di Meta AI lanciata a marzo. “Questo addestramento – afferma – consentirà di supportare meglio milioni di persone e aziende nell’Ue insegnando all’IA di Meta – il chatbot lanciato di recente in Ue e reso disponibile attraverso le proprie app di messaggistica – a comprendere e riflettere più accuratamente le culture. Stiamo seguendo l’esempio di altre aziende come Google e OpenAI“. Dunque, a partire da questa settimana, spiega l’azienda di Mark Zuckerberg, “le persone che si trovano nell’Unione Europea e utilizzano le piattaforme di Meta inizieranno a ricevere notifiche in app e via email che spiegano la tipologia di dati che la società comincerà a utilizzare”. Le notifiche, specifica, “includeranno anche un link ad un modulo attraverso il quale sarà possibile opporsi in qualsiasi momento all’utilizzo dei propri dati in questo modo. Abbiamo reso questo modulo facile da trovare, leggere e compilare, e rispetteremo tutte le richieste già ricevute di non utilizzare i dati, così come quelle che verranno inviate in futuro”. Il modulo di opposizione, fa sapere l’azienda, sarà facilmente accessibile e ogni richiesta già presentata sarà rispettata.

    Riguardo Meta AI lanciato lo scorso mese sui suoi prodotti, i dati usati per l’addestramento saranno quelli relativi alle interazioni con l’intelligenza artificiale su Instagram e Messenger, non quelli su WhatsApp.
    La società ricorda che lo scorso anno ha posticipato l’addestramento dei modelli linguistici di grandi dimensioni utilizzando contenuti pubblici, “in attesa che i regolatori chiarissero i requisiti legali”. “Accogliamo con favore il parere fornito dal Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb) a dicembre – osserva – che ha confermato come il nostro approccio iniziale fosse conforme ai nostri obblighi legali. Da allora, abbiamo collaborato in modo costruttivo con la Commissione irlandese per la protezione dei dati (Idpc) e non vediamo l’ora di continuare a portare tutti i benefici dell’IA generativa alle persone in Europa“. “È fondamentale che i nostri modelli di IA generativa vengano addestrati su una varietà di dati che permettano di comprendere le incredibili e variegate sfumature e complessità che caratterizzano le comunità europee – conclude Meta – Si tratta di un aspetto particolarmente importante in un momento in cui i modelli di intelligenza artificiale stanno diventando sempre più avanzati, con funzionalità multimodali che comprendono testo, voce, video e immagini”.

    Meta sottolinea il proprio dispiacere per il fatto che ci sia voluto quasi un anno per poter avviare il processo, sentimento già condiviso al momento del lancio di Meta AI (avvenuto in forte ritardo rispetto ad altri mercati come gli Usa) e dovuto, secondo all’azienda, a un contesto regolatorio complesso e nebuloso. “Accogliamo con favore la chiarezza fornita sia dalla Irish Data Protection Commission che dallo European Data Protection Board“, gli organi a difesa della privacy che hanno giurisdizione sulle attività europee del colosso statunitense, “che ci ha permesso di compiere questo passo successivo”, si legge nel comunicato.
    Meta addestra l'AI in Europa coi dati degli utenti: ecco chi riguarda e come evitarlo - Il Fatto Quotidiano Le informazioni usate saranno quelle relative alle interazioni con l’intelligenza artificiale su Instagram e Messenger, non quelli su WhatsApp... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/14/meta-intelligenza-artificiale-europa-dati-utenti-ecco-chi-cosa-riguarda/7952802/ Userà i dati degli utenti per implementare la sua intelligenza artificiale, ma solo di quelli maggiorenni nell’Unione europea, senza includere i messaggi privati scambiati con amici e familiari. E chi non vuole può opporsi compilando un modulo. La comunicazione arriva da Meta, che inizierà la sperimentazione questa settimana. La novità riguarda gli over 18 anni e i contenuti, post e interazioni pubbliche, anche di Meta AI lanciata a marzo. “Questo addestramento – afferma – consentirà di supportare meglio milioni di persone e aziende nell’Ue insegnando all’IA di Meta – il chatbot lanciato di recente in Ue e reso disponibile attraverso le proprie app di messaggistica – a comprendere e riflettere più accuratamente le culture. Stiamo seguendo l’esempio di altre aziende come Google e OpenAI“. Dunque, a partire da questa settimana, spiega l’azienda di Mark Zuckerberg, “le persone che si trovano nell’Unione Europea e utilizzano le piattaforme di Meta inizieranno a ricevere notifiche in app e via email che spiegano la tipologia di dati che la società comincerà a utilizzare”. Le notifiche, specifica, “includeranno anche un link ad un modulo attraverso il quale sarà possibile opporsi in qualsiasi momento all’utilizzo dei propri dati in questo modo. Abbiamo reso questo modulo facile da trovare, leggere e compilare, e rispetteremo tutte le richieste già ricevute di non utilizzare i dati, così come quelle che verranno inviate in futuro”. Il modulo di opposizione, fa sapere l’azienda, sarà facilmente accessibile e ogni richiesta già presentata sarà rispettata. Riguardo Meta AI lanciato lo scorso mese sui suoi prodotti, i dati usati per l’addestramento saranno quelli relativi alle interazioni con l’intelligenza artificiale su Instagram e Messenger, non quelli su WhatsApp. La società ricorda che lo scorso anno ha posticipato l’addestramento dei modelli linguistici di grandi dimensioni utilizzando contenuti pubblici, “in attesa che i regolatori chiarissero i requisiti legali”. “Accogliamo con favore il parere fornito dal Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb) a dicembre – osserva – che ha confermato come il nostro approccio iniziale fosse conforme ai nostri obblighi legali. Da allora, abbiamo collaborato in modo costruttivo con la Commissione irlandese per la protezione dei dati (Idpc) e non vediamo l’ora di continuare a portare tutti i benefici dell’IA generativa alle persone in Europa“. “È fondamentale che i nostri modelli di IA generativa vengano addestrati su una varietà di dati che permettano di comprendere le incredibili e variegate sfumature e complessità che caratterizzano le comunità europee – conclude Meta – Si tratta di un aspetto particolarmente importante in un momento in cui i modelli di intelligenza artificiale stanno diventando sempre più avanzati, con funzionalità multimodali che comprendono testo, voce, video e immagini”. Meta sottolinea il proprio dispiacere per il fatto che ci sia voluto quasi un anno per poter avviare il processo, sentimento già condiviso al momento del lancio di Meta AI (avvenuto in forte ritardo rispetto ad altri mercati come gli Usa) e dovuto, secondo all’azienda, a un contesto regolatorio complesso e nebuloso. “Accogliamo con favore la chiarezza fornita sia dalla Irish Data Protection Commission che dallo European Data Protection Board“, gli organi a difesa della privacy che hanno giurisdizione sulle attività europee del colosso statunitense, “che ci ha permesso di compiere questo passo successivo”, si legge nel comunicato.
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  • SMEMBRANDO QUARTIERI

    Quello che fa inorridire non è solo la solita speculazione edilizia, l’ennesima cementificazione selvaggia che di certo non arricchirà il tessuto sociale, ma piuttosto i conti bancari di qualche investitore. No, la vera tragedia è culturale. Perché il problema non è solo cosa si costruisce, ma cosa si distrugge per farlo.

    Milano sta vivendo un lento processo di cancellazione della propria storia urbana, una rimozione sistematica di edifici e simboli che hanno dato identità ai quartieri. Non sono solo palazzi da riempire e svuotare come camere d’albergo, ma spazi che hanno segnato la crescita e l’evoluzione di intere comunità. Eppure, la città continua a smantellare tutto senza memoria, senza rispetto, senza una visione che vada oltre il profitto immediato. Decostruendo i quartieri, si cancella la storia. E nemmeno con la certezza che le casse pubbliche ne trarranno beneficio.

    Il caso del "Tamburello" di Affori

    L’ultimo esempio di questa politica dello sfregio urbano è il Tamburello, storico edificio tra via Astesani e la stazione FN di Affori. Un nome che forse non tutti conoscono, ma che per decenni ha rappresentato un punto fermo per il Municipio 9. Costruito negli anni ’60 su progetto degli architetti Vito e Gustavo Latis, ha ospitato una filiale della Banca Nazionale del Lavoro, poi un’edicola, un parcheggio, e infine è diventato uno spazio sociale con il collettivo Ri-make, prima dello sgombero nel 2018.
    Oggi, il Tamburello è destinato alla demolizione per far posto all’ennesimo complesso residenziale: nove piani, 21 appartamenti, spazi commerciali. Un progetto curato dalla società immobiliare Rehalta, parte del gruppo FG Invest, e affidato a Coima Image. La costruzione sarebbe dovuta partire da tempo, ma i lavori ancora non sono iniziati.

    Non si tratta solo di un vecchio edificio abbandonato. Il Tamburello era e poteva essere ancora un luogo di aggregazione, un punto di riferimento per il quartiere. La cittadinanza, consapevole di ciò che si sta per perdere, non è rimasta a guardare e ha lanciato una raccolta firme per chiedere al Comune di Milano di fermare la demolizione e valutare alternative concrete. La proposta è chiara: riqualificare invece di abbattere, trasformando l’edificio in un centro polifunzionale per associazioni, eventi culturali, laboratori artigianali e servizi di welfare.

    Ancora una volta, la città si muove senza la politica, perché tanto l’interesse per i quartieri si accende solo sotto elezioni. Milano si racconta come città europea, innovativa, inclusiva. Ma la verità è che le manca quella mentalità creativa che altrove ha permesso di valorizzare il patrimonio esistente senza distruggerlo.

    A Rotterdam bastano quattro case cubiche per fare scuola di architettura. A Londra si reinventano interi quartieri con moduli abitativi sostenibili. Qui, invece, si abbatte e si ricostruisce senza logica, senza sensibilità, senza una strategia che non sia quella del guadagno immediato.
    Ma tutto si altera. E tutto si deteriora. E comunque, il passato non ritorna.

    #SalviamoIlTamburello #Affori #Milano #RigenerazioneUrbana #SpeculazioneEdilizia #PartecipazioneCivica #CulturaNonSiDemolisce
    SMEMBRANDO QUARTIERI 🏗️💔 Quello che fa inorridire non è solo la solita speculazione edilizia, l’ennesima cementificazione selvaggia che di certo non arricchirà il tessuto sociale, ma piuttosto i conti bancari di qualche investitore. No, la vera tragedia è culturale. Perché il problema non è solo cosa si costruisce, ma cosa si distrugge per farlo. Milano sta vivendo un lento processo di cancellazione della propria storia urbana, una rimozione sistematica di edifici e simboli che hanno dato identità ai quartieri. Non sono solo palazzi da riempire e svuotare come camere d’albergo, ma spazi che hanno segnato la crescita e l’evoluzione di intere comunità. Eppure, la città continua a smantellare tutto senza memoria, senza rispetto, senza una visione che vada oltre il profitto immediato. Decostruendo i quartieri, si cancella la storia. E nemmeno con la certezza che le casse pubbliche ne trarranno beneficio. 📍 Il caso del "Tamburello" di Affori L’ultimo esempio di questa politica dello sfregio urbano è il Tamburello, storico edificio tra via Astesani e la stazione FN di Affori. Un nome che forse non tutti conoscono, ma che per decenni ha rappresentato un punto fermo per il Municipio 9. Costruito negli anni ’60 su progetto degli architetti Vito e Gustavo Latis, ha ospitato una filiale della Banca Nazionale del Lavoro, poi un’edicola, un parcheggio, e infine è diventato uno spazio sociale con il collettivo Ri-make, prima dello sgombero nel 2018. Oggi, il Tamburello è destinato alla demolizione per far posto all’ennesimo complesso residenziale: nove piani, 21 appartamenti, spazi commerciali. Un progetto curato dalla società immobiliare Rehalta, parte del gruppo FG Invest, e affidato a Coima Image. La costruzione sarebbe dovuta partire da tempo, ma i lavori ancora non sono iniziati. 🔎 Non si tratta solo di un vecchio edificio abbandonato. Il Tamburello era e poteva essere ancora un luogo di aggregazione, un punto di riferimento per il quartiere. La cittadinanza, consapevole di ciò che si sta per perdere, non è rimasta a guardare e ha lanciato una raccolta firme per chiedere al Comune di Milano di fermare la demolizione e valutare alternative concrete. La proposta è chiara: riqualificare invece di abbattere, trasformando l’edificio in un centro polifunzionale per associazioni, eventi culturali, laboratori artigianali e servizi di welfare. 💬 Ancora una volta, la città si muove senza la politica, perché tanto l’interesse per i quartieri si accende solo sotto elezioni. Milano si racconta come città europea, innovativa, inclusiva. Ma la verità è che le manca quella mentalità creativa che altrove ha permesso di valorizzare il patrimonio esistente senza distruggerlo. A Rotterdam bastano quattro case cubiche per fare scuola di architettura. A Londra si reinventano interi quartieri con moduli abitativi sostenibili. Qui, invece, si abbatte e si ricostruisce senza logica, senza sensibilità, senza una strategia che non sia quella del guadagno immediato. Ma tutto si altera. E tutto si deteriora. E comunque, il passato non ritorna. #SalviamoIlTamburello 🥁 #Affori #Milano #RigenerazioneUrbana #SpeculazioneEdilizia #PartecipazioneCivica #CulturaNonSiDemolisce
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  • La vestale del neoliberismo europeo Ursula von der Leyen e il presidente del partito popolare europeo, Weber (da non confondersi in alcun modo con il grande filosofo), hanno recentemente dichiarato che il demenziale programma rearm Europe potrebbe costituire per l'Italia "una grande opportunità". La scena, tragicamente comica, ricorda inevitabilmente quella del gatto e la volpe che, nel celebre libro di Collodi, provano a persuadere l'ingenuo Pinocchio a seppellire le proprie monete nel campo miracoloso della città di Acchiappacitrulli affinché, in poco tempo, si moltiplichino a suo beneficio. Nel tempo in cui ormai Orwell stesso appare come un dilettante rispetto a una realtà che ha superato la fantasia distopica, non soltanto ci spiegano con zelo che la guerra è pace ("guerra è pace", variando il titolo del capolavoro di Tolstoj): adesso ci insegnano pure che sprecare i soldi per le armi, evitando accuratamente di investirli nella sanità e nell'istruzione pubbliche, rappresenta una grande opportunità per l'Italia. Forse per le industrie belliche italiane, ci permettiamo di precisare. Non certo per i lavoratori, per i ceti medi e per le classi nazionali popolari, che con ogni probabilità dovranno anzi finanziare di tasca propria il folle programma di riarmo con cui l'Unione Europea dice di volersi difendere da una aggressione inventata dai menestrelli dell'ordine mentale dominante con il solo scopo di giustificare gli investimenti nel capitale finanziario. L'abbiamo detto infinite volte: se la Russia avesse realmente voluto invadere l'Europa, l'avrebbe già fatto, senza attendere il suo riarmo. La verità è che è semmai l'Europa che vuole continuare sciaguratamente a provocare la Russia magari fino al punto da costringerla ad attaccare davvero l'Europa stessa. Ciò mi permette di ribadire, una volta di più, che il nostro nemico non è a Mosca e non è a Pechino, ma è a Bruxelles. Il nostro nemico è chi ci vuole trascinare nella Guerra, chiamandola ipocritamente pace, e adesso anzi spiegandoci che il riarmo a spese dei cittadini rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese. Ancora una volta, la situazione è tragica senza però riuscire in alcun modo a essere seria.

    Source:
    http://youtube.com/post/UgkxQqr2CkA-gSWYvx5EJn0je39fnpfCNhpx?si=AIC-QL-E3uL1b5qk
    La vestale del neoliberismo europeo Ursula von der Leyen e il presidente del partito popolare europeo, Weber (da non confondersi in alcun modo con il grande filosofo), hanno recentemente dichiarato che il demenziale programma rearm Europe potrebbe costituire per l'Italia "una grande opportunità". La scena, tragicamente comica, ricorda inevitabilmente quella del gatto e la volpe che, nel celebre libro di Collodi, provano a persuadere l'ingenuo Pinocchio a seppellire le proprie monete nel campo miracoloso della città di Acchiappacitrulli affinché, in poco tempo, si moltiplichino a suo beneficio. Nel tempo in cui ormai Orwell stesso appare come un dilettante rispetto a una realtà che ha superato la fantasia distopica, non soltanto ci spiegano con zelo che la guerra è pace ("guerra è pace", variando il titolo del capolavoro di Tolstoj): adesso ci insegnano pure che sprecare i soldi per le armi, evitando accuratamente di investirli nella sanità e nell'istruzione pubbliche, rappresenta una grande opportunità per l'Italia. Forse per le industrie belliche italiane, ci permettiamo di precisare. Non certo per i lavoratori, per i ceti medi e per le classi nazionali popolari, che con ogni probabilità dovranno anzi finanziare di tasca propria il folle programma di riarmo con cui l'Unione Europea dice di volersi difendere da una aggressione inventata dai menestrelli dell'ordine mentale dominante con il solo scopo di giustificare gli investimenti nel capitale finanziario. L'abbiamo detto infinite volte: se la Russia avesse realmente voluto invadere l'Europa, l'avrebbe già fatto, senza attendere il suo riarmo. La verità è che è semmai l'Europa che vuole continuare sciaguratamente a provocare la Russia magari fino al punto da costringerla ad attaccare davvero l'Europa stessa. Ciò mi permette di ribadire, una volta di più, che il nostro nemico non è a Mosca e non è a Pechino, ma è a Bruxelles. Il nostro nemico è chi ci vuole trascinare nella Guerra, chiamandola ipocritamente pace, e adesso anzi spiegandoci che il riarmo a spese dei cittadini rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese. Ancora una volta, la situazione è tragica senza però riuscire in alcun modo a essere seria. Source: http://youtube.com/post/UgkxQqr2CkA-gSWYvx5EJn0je39fnpfCNhpx?si=AIC-QL-E3uL1b5qk
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  • -PER URSULA IL RIARMO FARÀ BENE AGLI OSPEDALI. L'HA DETTO DAVVERO!-
    di Giuseppe Salamone
    "Non ci volevo credere quando ho letto quello che è riuscita a dire Ursula bomber Leyen al Corriere della Sera. Si riferiva al piano di riarmo da 800 miliardi:
    “L’Italia ne trarrà un grande beneficio. È un programma di investimenti che aumenterà la prosperità. E questo va a vantaggio dell’economia e della società italiane, ma anche delle infrastrutture al servizio delle persone, come gli ospedali”.
    Ora ci dovrebbe spiegare bene in che modo gli ospedali ne beneficeranno. Questa parla di armi e tira in ballo benefici per gli ospedali. Una cosa talmente surreale che sembra scritta da Orwell. Per le infrastrutture c’era invece bisogno di un riarmo per metterle a posto? Quindi se non si fosse presa questa deriva guerrafondaia potevano pure aspettare? Ovviamente non è assolutamente vero nemmeno quest’ultima cosa. E sapere perché? Perché per far viaggiare più velocemente le armi stanno già usando i soldi del PNRR. Sì, è vero! E di benefici per i cittadini non se ne vedono visto che oggi viaggiare o essere pendolari in Italia è una via crucis.
    Tornando a noi, l’anno scorso, esattamente il 14 aprile 2024, Ferrovie dello Stato e Leonardo hanno firmato un accordo che dice testualmente: “Un’iniziativa Ue finalizzata ad aumentare le capacità infrastrutturali e digitali esistenti, per assicurare la movimentazione di risorse militari, all’interno e all’esterno dell’Europa, anche con breve preavviso e su larga scala, garantendo capacità di trasporto sicure, sostenibili e resilienti.”
    Questi ci prendono per il culo spudoratamente. Sono arrivati a dire che riarmarsi farà bene agli ospedali. Ci rendiamo conto vero? Ora spesso mi dite che bisogna fare qualcosa. Con Associazione Schierarsi stiamo portando avanti una campagna di sensibilizzazione e di coinvolgimento dell’opinione pubblica. Perché è necessario far aprire gli occhi a quante più persone possibili. Andremo in tutte le piazze d’Italia a oltranza. Più siamo e meglio è. Venite con noi!"

    Source:
    https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1906272995363967369?t=RBtLIPFVrY4sqngoYMImNg&s=19
    -PER URSULA IL RIARMO FARÀ BENE AGLI OSPEDALI. L'HA DETTO DAVVERO!- di Giuseppe Salamone "Non ci volevo credere quando ho letto quello che è riuscita a dire Ursula bomber Leyen al Corriere della Sera. Si riferiva al piano di riarmo da 800 miliardi: “L’Italia ne trarrà un grande beneficio. È un programma di investimenti che aumenterà la prosperità. E questo va a vantaggio dell’economia e della società italiane, ma anche delle infrastrutture al servizio delle persone, come gli ospedali”. Ora ci dovrebbe spiegare bene in che modo gli ospedali ne beneficeranno. Questa parla di armi e tira in ballo benefici per gli ospedali. Una cosa talmente surreale che sembra scritta da Orwell. Per le infrastrutture c’era invece bisogno di un riarmo per metterle a posto? Quindi se non si fosse presa questa deriva guerrafondaia potevano pure aspettare? Ovviamente non è assolutamente vero nemmeno quest’ultima cosa. E sapere perché? Perché per far viaggiare più velocemente le armi stanno già usando i soldi del PNRR. Sì, è vero! E di benefici per i cittadini non se ne vedono visto che oggi viaggiare o essere pendolari in Italia è una via crucis. Tornando a noi, l’anno scorso, esattamente il 14 aprile 2024, Ferrovie dello Stato e Leonardo hanno firmato un accordo che dice testualmente: “Un’iniziativa Ue finalizzata ad aumentare le capacità infrastrutturali e digitali esistenti, per assicurare la movimentazione di risorse militari, all’interno e all’esterno dell’Europa, anche con breve preavviso e su larga scala, garantendo capacità di trasporto sicure, sostenibili e resilienti.” Questi ci prendono per il culo spudoratamente. Sono arrivati a dire che riarmarsi farà bene agli ospedali. Ci rendiamo conto vero? Ora spesso mi dite che bisogna fare qualcosa. Con Associazione Schierarsi stiamo portando avanti una campagna di sensibilizzazione e di coinvolgimento dell’opinione pubblica. Perché è necessario far aprire gli occhi a quante più persone possibili. Andremo in tutte le piazze d’Italia a oltranza. Più siamo e meglio è. Venite con noi!" Source: https://x.com/GiorgiaSalvagn1/status/1906272995363967369?t=RBtLIPFVrY4sqngoYMImNg&s=19
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  • In the fast-evolving healthcare industry, the demand for skilled hospital administrators is at an all-time high. Hospital administration is crucial for the efficient functioning of healthcare institutions, ensuring that they provide the best patient care while maintaining high standards of management, legal compliance, financial stability, and operational efficiency. At IMS Business School in Kerala, specialized hospital administration courses are designed to equip students with the essential knowledge and practical skills needed for a successful career in healthcare management. These courses blend theoretical learning with real-world experience, ensuring that graduates are fully prepared to meet the demands of this dynamic and challenging sector.

    Curriculum Overview
    IMS Business School offers comprehensive hospital administration courses that cover a wide array of essential topics required for effective management of healthcare facilities. These courses are carefully structured to provide students with an in-depth understanding of hospital operations, financial management, healthcare policies, quality assurance, human resource management, and much more. The curriculum is meticulously crafted to incorporate the latest industry trends, healthcare reforms, and technological advancements, ensuring that students are well-equipped to thrive in the ever-changing healthcare landscape.

    Some of the key topics included in the curriculum are:

    Healthcare Policies: Understanding the structure, policies, and regulations governing the healthcare sector is essential for effective administration. Students explore both national and international healthcare systems, the challenges they face, and how policies influence healthcare delivery.

    Hospital Operations: The courses provide in-depth insights into the day-to-day management of hospitals, including workflow optimization, resource allocation, and operational efficiency. Students learn how to manage the entire hospital system, from patient admissions to discharges, while ensuring high-quality service delivery.

    Financial Management in Healthcare: A crucial aspect of hospital administration, financial management covers budgeting, financial planning, revenue cycle management, and cost control. Hospital administrators need to ensure that the facility operates within budget while providing the best possible care for patients.

    Healthcare Information Systems: With technology playing a key role in modern healthcare, students gain hands-on experience with healthcare management software, electronic health records (EHRs), and telemedicine systems that are essential for enhancing patient care, improving communication, and streamlining administrative tasks.

    Quality Assurance: Hospital administrators must ensure that their institutions comply with the highest quality standards in healthcare. Students learn to implement quality control programs, measure performance indicators, and continually improve service delivery through systems like Six Sigma and Lean management.

    Human Resource Management: One of the most important components of hospital administration is managing the workforce. Students delve into recruitment, training, performance management, and labor relations, focusing on how to build a motivated and effective healthcare team.

    Hands-On Learning and Real-World Experience
    IMS Business School ensures that students gain practical experience in addition to their theoretical knowledge. Through internships and training programs at leading hospitals and healthcare institutions in Kochi, students are given the opportunity to work in real-world healthcare settings. This hands-on experience is invaluable in developing the practical skills required to manage hospital operations effectively.

    By working alongside seasoned professionals in a hospital environment, students can apply their classroom learning to practical challenges, such as patient care coordination, managing healthcare teams, and implementing quality improvement programs. These internships also allow students to build professional networks, gain industry insights, and establish connections that can be beneficial throughout their careers.

    Guest Lectures and Industry Exposure
    IMS Business School frequently organizes guest lectures, seminars, and workshops with prominent figures from the healthcare industry. These events provide students with exposure to the latest trends in hospital administration, healthcare policies, and technological advancements. By learning from experienced professionals and thought leaders, students get a broader perspective on the healthcare sector and understand its evolving challenges and opportunities.

    In addition, the school hosts industry events and conferences where students can interact with top-tier healthcare administrators, medical professionals, and healthcare executives. These events are an excellent opportunity for students to learn about the future of healthcare, network with potential employers, and stay updated with industry innovations.

    The Importance of Hospital Administration Courses (https://imsgroupofinstitutions.com/digital-marketing-courses/
    Hospital administration courses are designed to meet the growing demand for professionals who can effectively manage healthcare institutions and ensure high-quality patient care. The importance of these courses cannot be overstated, as healthcare administrators play a pivotal role in the success of hospitals and healthcare systems. Here are several reasons why hospital administration courses are vital:

    1. Enhancing Healthcare Management
    Hospital administration courses offer in-depth knowledge of healthcare management principles, including planning, organizing, staffing, and controlling hospital operations. Effective management is directly tied to the quality of patient care, as administrators make critical decisions that impact hospital efficiency and patient outcomes. Students are taught to manage the hospital’s resources efficiently while ensuring that patients receive the highest standard of care.

    2. Ensuring Compliance with Healthcare Regulations
    The healthcare industry is one of the most heavily regulated sectors worldwide. Administrators must stay abreast of laws and regulations set by government bodies and health authorities. Hospital administration courses teach students about compliance issues, including patient rights, confidentiality, and adherence to regulatory standards. Understanding these legal requirements helps administrators mitigate legal risks, maintain ethical practices, and ensure that healthcare facilities operate within the bounds of the law.

    3. Financial Management and Resource Allocation
    Financial management is crucial in any business, and hospitals are no exception. Hospital administrators are responsible for managing budgets, ensuring financial stability, reducing operational costs, and making sound financial decisions that do not compromise patient care. Courses in hospital administration provide students with the knowledge of healthcare economics, accounting, and financial analysis, empowering them to make informed decisions that support the financial health of the organization.

    4. Improving Patient Care and Satisfaction
    One of the most critical objectives of hospital administration is to ensure high-quality patient care. Students in hospital administration courses learn how to implement patient-centered care models, improve communication within healthcare teams, and streamline operations to enhance the overall patient experience. Administrators are taught how to develop strategies that improve patient satisfaction, reduce wait times, and ensure positive health outcomes.

    5. Human Resource Management and Workforce Optimization
    Hospitals rely on highly skilled and dedicated professionals to provide exceptional care. Hospital administration courses focus on human resource management, teaching students how to recruit, train, and retain a talented workforce. By fostering a supportive work environment and ensuring effective performance management, hospital administrators help build cohesive teams that work together to deliver top-notch patient care.

    6. Leadership and Strategic Planning
    Effective leadership is a hallmark of successful hospital administration. Hospital administrators are responsible for setting the strategic direction of their institutions and making decisions that align with organizational goals. Hospital administration courses equip students with leadership and management skills, including decision-making, strategic planning, problem-solving, and crisis management. These skills are critical for guiding hospitals through change, adapting to new technologies, and responding to shifts in patient demographics or healthcare policies.

    7. Integration of Technology in Healthcare
    Technology plays a transformative role in healthcare today. Hospital administration courses provide students with the skills to manage healthcare information systems, including electronic health records (EHRs), telemedicine platforms, and health management software. Administrators learn how to harness technology to improve patient care, protect data security, and streamline hospital processes, thereby enhancing overall efficiency.

    8. Crisis Management and Emergency Preparedness
    Hospitals must be equipped to handle emergencies such as natural disasters, pandemics, or mass casualty events. Hospital administration courses teach students how to develop emergency preparedness plans, allocate resources during crises, and ensure the continuity of care in challenging situations. With proper training, administrators can lead their hospitals through emergencies, safeguarding both patients and staff.


    In the fast-evolving healthcare industry, the demand for skilled hospital administrators is at an all-time high. Hospital administration is crucial for the efficient functioning of healthcare institutions, ensuring that they provide the best patient care while maintaining high standards of management, legal compliance, financial stability, and operational efficiency. At IMS Business School in Kerala, specialized hospital administration courses are designed to equip students with the essential knowledge and practical skills needed for a successful career in healthcare management. These courses blend theoretical learning with real-world experience, ensuring that graduates are fully prepared to meet the demands of this dynamic and challenging sector. Curriculum Overview IMS Business School offers comprehensive hospital administration courses that cover a wide array of essential topics required for effective management of healthcare facilities. These courses are carefully structured to provide students with an in-depth understanding of hospital operations, financial management, healthcare policies, quality assurance, human resource management, and much more. The curriculum is meticulously crafted to incorporate the latest industry trends, healthcare reforms, and technological advancements, ensuring that students are well-equipped to thrive in the ever-changing healthcare landscape. Some of the key topics included in the curriculum are: Healthcare Policies: Understanding the structure, policies, and regulations governing the healthcare sector is essential for effective administration. Students explore both national and international healthcare systems, the challenges they face, and how policies influence healthcare delivery. Hospital Operations: The courses provide in-depth insights into the day-to-day management of hospitals, including workflow optimization, resource allocation, and operational efficiency. Students learn how to manage the entire hospital system, from patient admissions to discharges, while ensuring high-quality service delivery. Financial Management in Healthcare: A crucial aspect of hospital administration, financial management covers budgeting, financial planning, revenue cycle management, and cost control. Hospital administrators need to ensure that the facility operates within budget while providing the best possible care for patients. Healthcare Information Systems: With technology playing a key role in modern healthcare, students gain hands-on experience with healthcare management software, electronic health records (EHRs), and telemedicine systems that are essential for enhancing patient care, improving communication, and streamlining administrative tasks. Quality Assurance: Hospital administrators must ensure that their institutions comply with the highest quality standards in healthcare. Students learn to implement quality control programs, measure performance indicators, and continually improve service delivery through systems like Six Sigma and Lean management. Human Resource Management: One of the most important components of hospital administration is managing the workforce. Students delve into recruitment, training, performance management, and labor relations, focusing on how to build a motivated and effective healthcare team. Hands-On Learning and Real-World Experience IMS Business School ensures that students gain practical experience in addition to their theoretical knowledge. Through internships and training programs at leading hospitals and healthcare institutions in Kochi, students are given the opportunity to work in real-world healthcare settings. This hands-on experience is invaluable in developing the practical skills required to manage hospital operations effectively. By working alongside seasoned professionals in a hospital environment, students can apply their classroom learning to practical challenges, such as patient care coordination, managing healthcare teams, and implementing quality improvement programs. These internships also allow students to build professional networks, gain industry insights, and establish connections that can be beneficial throughout their careers. Guest Lectures and Industry Exposure IMS Business School frequently organizes guest lectures, seminars, and workshops with prominent figures from the healthcare industry. These events provide students with exposure to the latest trends in hospital administration, healthcare policies, and technological advancements. By learning from experienced professionals and thought leaders, students get a broader perspective on the healthcare sector and understand its evolving challenges and opportunities. In addition, the school hosts industry events and conferences where students can interact with top-tier healthcare administrators, medical professionals, and healthcare executives. These events are an excellent opportunity for students to learn about the future of healthcare, network with potential employers, and stay updated with industry innovations. The Importance of Hospital Administration Courses (https://imsgroupofinstitutions.com/digital-marketing-courses/ Hospital administration courses are designed to meet the growing demand for professionals who can effectively manage healthcare institutions and ensure high-quality patient care. The importance of these courses cannot be overstated, as healthcare administrators play a pivotal role in the success of hospitals and healthcare systems. Here are several reasons why hospital administration courses are vital: 1. Enhancing Healthcare Management Hospital administration courses offer in-depth knowledge of healthcare management principles, including planning, organizing, staffing, and controlling hospital operations. Effective management is directly tied to the quality of patient care, as administrators make critical decisions that impact hospital efficiency and patient outcomes. Students are taught to manage the hospital’s resources efficiently while ensuring that patients receive the highest standard of care. 2. Ensuring Compliance with Healthcare Regulations The healthcare industry is one of the most heavily regulated sectors worldwide. Administrators must stay abreast of laws and regulations set by government bodies and health authorities. Hospital administration courses teach students about compliance issues, including patient rights, confidentiality, and adherence to regulatory standards. Understanding these legal requirements helps administrators mitigate legal risks, maintain ethical practices, and ensure that healthcare facilities operate within the bounds of the law. 3. Financial Management and Resource Allocation Financial management is crucial in any business, and hospitals are no exception. Hospital administrators are responsible for managing budgets, ensuring financial stability, reducing operational costs, and making sound financial decisions that do not compromise patient care. Courses in hospital administration provide students with the knowledge of healthcare economics, accounting, and financial analysis, empowering them to make informed decisions that support the financial health of the organization. 4. Improving Patient Care and Satisfaction One of the most critical objectives of hospital administration is to ensure high-quality patient care. Students in hospital administration courses learn how to implement patient-centered care models, improve communication within healthcare teams, and streamline operations to enhance the overall patient experience. Administrators are taught how to develop strategies that improve patient satisfaction, reduce wait times, and ensure positive health outcomes. 5. Human Resource Management and Workforce Optimization Hospitals rely on highly skilled and dedicated professionals to provide exceptional care. Hospital administration courses focus on human resource management, teaching students how to recruit, train, and retain a talented workforce. By fostering a supportive work environment and ensuring effective performance management, hospital administrators help build cohesive teams that work together to deliver top-notch patient care. 6. Leadership and Strategic Planning Effective leadership is a hallmark of successful hospital administration. Hospital administrators are responsible for setting the strategic direction of their institutions and making decisions that align with organizational goals. Hospital administration courses equip students with leadership and management skills, including decision-making, strategic planning, problem-solving, and crisis management. These skills are critical for guiding hospitals through change, adapting to new technologies, and responding to shifts in patient demographics or healthcare policies. 7. Integration of Technology in Healthcare Technology plays a transformative role in healthcare today. Hospital administration courses provide students with the skills to manage healthcare information systems, including electronic health records (EHRs), telemedicine platforms, and health management software. Administrators learn how to harness technology to improve patient care, protect data security, and streamline hospital processes, thereby enhancing overall efficiency. 8. Crisis Management and Emergency Preparedness Hospitals must be equipped to handle emergencies such as natural disasters, pandemics, or mass casualty events. Hospital administration courses teach students how to develop emergency preparedness plans, allocate resources during crises, and ensure the continuity of care in challenging situations. With proper training, administrators can lead their hospitals through emergencies, safeguarding both patients and staff.
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