• PODCAST | Zelensky, le trattative di pace incagliate sul destino del Donbass. Pier Silvio Berlusconi, “In Forza Italia servono facce nuove". #ANSA

    Source: https://x.com/Agenzia_Ansa/status/1999374164528914514?t=nbs-mar7BzR2560xgZ8pvQ&s=19
    PODCAST | Zelensky, le trattative di pace incagliate sul destino del Donbass. Pier Silvio Berlusconi, “In Forza Italia servono facce nuove". #ANSA Source: https://x.com/Agenzia_Ansa/status/1999374164528914514?t=nbs-mar7BzR2560xgZ8pvQ&s=19
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  • Speriamo che giunga a una decisione in tempi rapidi!
    Zelensky: "Gli Usa premono per il nostro ritiro dal Donbass, vogliono una zona smilitarizzata". Putin: "Avanziamo in modo sostenuto"
    Il presidente dell'Ucraina parla dopo aver inviato la risposta al piano di pace americano: "Donetsk e Zaporizhzhia nodi irrisolti, eventuale cessioni di terr...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/mondo/live-post/2025/12/11/summit-ucraina-meloni-attacco-droni-russia-news/8223704/
    Speriamo che giunga a una decisione in tempi rapidi! Zelensky: "Gli Usa premono per il nostro ritiro dal Donbass, vogliono una zona smilitarizzata". Putin: "Avanziamo in modo sostenuto" Il presidente dell'Ucraina parla dopo aver inviato la risposta al piano di pace americano: "Donetsk e Zaporizhzhia nodi irrisolti, eventuale cessioni di terr... https://www.ilfattoquotidiano.it/mondo/live-post/2025/12/11/summit-ucraina-meloni-attacco-droni-russia-news/8223704/
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    Zelensky: "Gli Usa premono per il nostro ritiro dal Donbass, vogliono una zona smilitarizzata". Putin: "Avanziamo in modo sostenuto"
    Il presidente dell'Ucraina parla dopo aver inviato la risposta al piano di pace americano: "Donetsk e Zaporizhzhia nodi irrisolti, eventuale cessioni di terr...
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  • Se l'Ucraina seguise i consigli di Der Spiegel o i punti suggeriti dall'EU andremmo dritti dritti verso la terza guerra mondiale.
    IL VERO pericolo è LA GERMANIA!
    FOLLIA COLLETTIVA!
    Ucraina, Der Spiegel: "Ue e Nato a Zelensky: 'non fidarti degli Usa'". Putin: "Kiev via dal Donbass, o lo prenderemo con la forza" - Il Fatto Quotidiano
    Trump dà credito allo zar: "Vuole finire la guerra". Vertice Macron-Xi, il presidente francese in pressing sulla Cina per la tregua. Il negoziatore di Kiev Rustem Umerov incontra oggi gli inviati Usa Witkoff e Kushner. Raid russi nella notte, Kiev: "50 mila persone senza elettricità a Odessa, 40 mila senza riscaldamento a Kherson"
    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/12/04/ucraina-putin-kiev-via-dal-donbass-o-lo-prenderemo-con-la-forza-trump-colloqui-buoni-percorso-accidentato-incontro-a-miami-tra-luomo-di-zelensky-e-gli-inviati-usa/8216498/
    Se l'Ucraina seguise i consigli di Der Spiegel o i punti suggeriti dall'EU andremmo dritti dritti verso la terza guerra mondiale. IL VERO pericolo è LA GERMANIA! FOLLIA COLLETTIVA! Ucraina, Der Spiegel: "Ue e Nato a Zelensky: 'non fidarti degli Usa'". Putin: "Kiev via dal Donbass, o lo prenderemo con la forza" - Il Fatto Quotidiano Trump dà credito allo zar: "Vuole finire la guerra". Vertice Macron-Xi, il presidente francese in pressing sulla Cina per la tregua. Il negoziatore di Kiev Rustem Umerov incontra oggi gli inviati Usa Witkoff e Kushner. Raid russi nella notte, Kiev: "50 mila persone senza elettricità a Odessa, 40 mila senza riscaldamento a Kherson" https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/12/04/ucraina-putin-kiev-via-dal-donbass-o-lo-prenderemo-con-la-forza-trump-colloqui-buoni-percorso-accidentato-incontro-a-miami-tra-luomo-di-zelensky-e-gli-inviati-usa/8216498/
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    Ucraina, Der Spiegel: "Ue e Nato a Zelensky: 'non fidarti degli Usa'". Putin: "Kiev via dal Donbass, o lo prenderemo con la forza" - Il Fatto Quotidiano
    Trump dà credito allo zar: "Vuole finire la guerra". Vertice Macron-Xi, il presidente francese in pressing sulla Cina per la tregua. Il negoziatore di Kiev Rustem Umerov incontra oggi gli inviati Usa Witkoff e Kushner. Raid russi nella notte, Kiev: "50 mila persone senza elettricità a Odessa, 40 mila senza riscaldamento a Kherson"
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  • Ucraina, Putin: "Cessate il fuoco se Kiev si ritira dal Donbass. Assurdo pensare che vogliamo attaccare l'Europa" - Il Fatto Quotidiano
    Il presidente russo ha parlato in conferenza stampa a Bishkek: "Raggiungere un accordo ora è impossibile perché Zelensky è illegittimo". La prossima settimana una delegazione Usa attesa in Russia. Wsj: "Mosca pronta a colpire la Nato entro il...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/11/27/putin-cessate-fuoco-donbass-asset-russi-diretta-news/8210048/
    Ucraina, Putin: "Cessate il fuoco se Kiev si ritira dal Donbass. Assurdo pensare che vogliamo attaccare l'Europa" - Il Fatto Quotidiano Il presidente russo ha parlato in conferenza stampa a Bishkek: "Raggiungere un accordo ora è impossibile perché Zelensky è illegittimo". La prossima settimana una delegazione Usa attesa in Russia. Wsj: "Mosca pronta a colpire la Nato entro il... https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2025/11/27/putin-cessate-fuoco-donbass-asset-russi-diretta-news/8210048/
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    Ucraina, Putin: "Cessate il fuoco se Kiev si ritira dal Donbass. Assurdo pensare che vogliamo attaccare l'Europa" - Il Fatto Quotidiano
    Il presidente russo ha parlato in conferenza stampa a Bishkek: "Raggiungere un accordo ora è impossibile perché Zelensky è illegittimo". La prossima settimana una delegazione Usa attesa in Russia. Wsj: "Mosca pronta a colpire la Nato entro il 2029"
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  • Stamattina quei FALSI giornalai di sistema di @SkyTG24 apre con un delirante servizio dove si illustrava le formidabili linee di difesa ucraine affermando che i russi conquisteranno il Donbass in 2 anni al costo di milioni di morti.

    La realtà è ovviamente diversa.

    Le linee di difesa mostrate da questi ciarlatani non esistono. Trattasi di progetti di difesa finanziati dalla UE per 86 milioni di euro che dovevano essere costruite nel 2024 dopo le roccaforti attualmente sotto attacco.
    Queste linee di difesa non sono mai state costruite e i soldi (vostri) spariti.

    Le roccaforti stanno progressivamente cedendo e nel solo mese di novembre si registrano: 6875 soldati ucraini morti. 12.672 feriti e 14275 disersioni. Le perdite russe sono un decimo in quanto usano prevalentemente droni, artiglieria e missili.

    Un consiglio alla redazione e giornalisti di sky24.
    Siate meno ciarlatani poiché la propaganda di guerra deve essere svolta in maniera seria e professionale.
    Stamattina quei FALSI giornalai di sistema di @SkyTG24 apre con un delirante servizio dove si illustrava le formidabili linee di difesa ucraine affermando che i russi conquisteranno il Donbass in 2 anni al costo di milioni di morti. La realtà è ovviamente diversa. Le linee di difesa mostrate da questi ciarlatani non esistono. Trattasi di progetti di difesa finanziati dalla UE per 86 milioni di euro che dovevano essere costruite nel 2024 dopo le roccaforti attualmente sotto attacco. Queste linee di difesa non sono mai state costruite e i soldi (vostri) spariti. Le roccaforti stanno progressivamente cedendo e nel solo mese di novembre si registrano: 6875 soldati ucraini morti. 12.672 feriti e 14275 disersioni. Le perdite russe sono un decimo in quanto usano prevalentemente droni, artiglieria e missili. Un consiglio alla redazione e giornalisti di sky24. Siate meno ciarlatani poiché la propaganda di guerra deve essere svolta in maniera seria e professionale.
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  • Donbass - Fronte Nord: Seversk
    Il Gruppo "Sud" assalta il centro di Seversk, sfondando la più potente area fortificata ucraina nel Donbass

    https://x.com/Lukyluke311/status/1993796322466676777?t=-abdRCWuhiorwqdaQxbOgQ&s=19
    Donbass - Fronte Nord: Seversk ▶️ Il Gruppo 🇷🇺 "Sud" assalta il centro di Seversk, sfondando la più potente area fortificata ucraina nel Donbass https://x.com/Lukyluke311/status/1993796322466676777?t=-abdRCWuhiorwqdaQxbOgQ&s=19
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  • Che Severgnini non fosse un'aquila l'avevo ben chiaro. Travaglio gliele canta in maniera chiara!!!
    Scontro Severgnini-Travaglio. "La Russia non avanza, è ferma al Donbass". "Avevi detto che sarebbe arrivata a Lisbona. Deciditi"
    "È possibile che chi contraddice Putin sia un bellicista?". "Siete voi che dite continuamente da 3 anni tutto e il contrario di tutto". Lo scontro rovente tra Severgnini e Travaglio sul piano di pace in Ucraina - Guarda il video
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/26/scontro-severgnini-travaglio-ucraina-russia-trump/8208038/
    Che Severgnini non fosse un'aquila l'avevo ben chiaro. Travaglio gliele canta in maniera chiara!!! Scontro Severgnini-Travaglio. "La Russia non avanza, è ferma al Donbass". "Avevi detto che sarebbe arrivata a Lisbona. Deciditi" "È possibile che chi contraddice Putin sia un bellicista?". "Siete voi che dite continuamente da 3 anni tutto e il contrario di tutto". Lo scontro rovente tra Severgnini e Travaglio sul piano di pace in Ucraina - Guarda il video https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/11/26/scontro-severgnini-travaglio-ucraina-russia-trump/8208038/
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    Scontro Severgnini-Travaglio. "La Russia non avanza, è ferma al Donbass". "Avevi detto che sarebbe arrivata a Lisbona. Deciditi"
    "È possibile che chi contraddice Putin sia un bellicista?". "Siete voi che dite continuamente da 3 anni tutto e il contrario di tutto". Lo scontro rovente tra Severgnini e Travaglio sul piano di pace in Ucraina - Guarda il video
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  • QUELLO CHE NON VOGLIONO FAR SAPERE SULLE VERE CAUSE DELL’AZIONE RUSSA IN UCRAINA

    di Ivan Zeno

    La verità è semplice, ma viene scientemente nascosta. Per anni la Russia ha chiesto un’unica cosa: protezione per quasi dieci milioni di russofoni in Ucraina. Non l’annessione dell’Ucraina, non la ricostruzione dell’URSS, non le fantasie propagandistiche diffuse in Occidente. Solo una tutela minima, formalizzata negli accordi di Minsk I e II, rispettivamente nel 2014 e nel 2015. Cosa hanno fatto Kiev, Washington e Bruxelles? Assolutamente nulla.

    Hanno ignorato, rinviato, deriso.

    Perché diciamola tutta: l’Ucraina quegli accordi non li ha mai voluti. Li ha spacciati per “punitivi”, quando non prevedevano nemmeno un centimetro di territorio ceduto. Si chiedeva solo un’autonomia speciale, sul modello di qualsiasi regione europea plurilingue. Ma Kiev – con il beneplacito dell’Occidente – ha preferito l’intransigenza totale, arroccandosi dietro slogan identitari invece che affrontare una questione etnica e linguistica reale.

    E allora, quale strada si è scelta? Quella delle armi. Otto anni di bombardamenti sul Donbass, otto anni di vittime civili, otto anni di una guerra che l’Occidente fingendo di non vedere ha semplicemente lasciato marcire. Anzi: ha alimentato politicamente e militarmente, pur di mantenere il conflitto congelato e funzionale ai propri obiettivi geopolitici.

    Nel 2019 Zelensky ha vinto promettendo pace, dialogo e applicazione degli accordi di Minsk. Una menzogna elettorale: una volta al potere ha fatto l’esatto opposto. Nel 2022 preparava l’offensiva finale contro Lugansk e Donetsk, con colonne corazzate pronte a schiacciare le repubbliche separatiste.

    Nessuna autonomia. Nessun compromesso. Solo muscoli e propaganda.

    E sul fronte diplomatico? Putin chiedeva – ancora una volta – un tavolo sulla sicurezza europea. E gli Stati Uniti hanno risposto con un arroganza degna di un impero in decadenza: “Non è in agenda.” Fine della conversazione. Poi però si permettono di impartire lezioni su “dialogo” e “multilateralismo”.

    Il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti. Le regioni a maggioranza russofona coincidono quasi perfettamente con i territori ora controllati dalla Russia, salvo Odessa e parte di Kharkov. In pratica, Putin si è preso ciò che per anni americani ed europei hanno disprezzato, ignorato o trattato come un fastidio geopolitico.

    Quello che si poteva garantire con la politica lo si è regalato alla forza militare. Una cecità strategica impressionante.

    E nonostante questa catena di fallimenti, si continua a ripetere la solita favola: “invasori e invasi”, “imperialismo russo”, “Putin vuole conquistare l’Europa”. Una narrazione bambinesca, funzionale solo a coprire responsabilità enormi. Perché se si riconoscesse la verità, bisognerebbe ammettere che l’Occidente ha sbagliato tutto: analisi, diplomazia, strategia e tempistiche.

    E invece si persevera. Ancora armi, ancora miliardi, ancora propaganda.

    E soprattutto un’escalation sempre più vicina alla linea rossa di uno scontro diretto tra NATO e Russia. Una follia geopolitica che nessuno ha il coraggio di ammettere, perché significherebbe riconoscere che l’intera architettura occidentale – politica, militare e mediatica – ha costruito per anni una narrazione completamente scollegata dalla realtà.
    QUELLO CHE NON VOGLIONO FAR SAPERE SULLE VERE CAUSE DELL’AZIONE RUSSA IN UCRAINA di Ivan Zeno La verità è semplice, ma viene scientemente nascosta. Per anni la Russia ha chiesto un’unica cosa: protezione per quasi dieci milioni di russofoni in Ucraina. Non l’annessione dell’Ucraina, non la ricostruzione dell’URSS, non le fantasie propagandistiche diffuse in Occidente. Solo una tutela minima, formalizzata negli accordi di Minsk I e II, rispettivamente nel 2014 e nel 2015. Cosa hanno fatto Kiev, Washington e Bruxelles? Assolutamente nulla. Hanno ignorato, rinviato, deriso. Perché diciamola tutta: l’Ucraina quegli accordi non li ha mai voluti. Li ha spacciati per “punitivi”, quando non prevedevano nemmeno un centimetro di territorio ceduto. Si chiedeva solo un’autonomia speciale, sul modello di qualsiasi regione europea plurilingue. Ma Kiev – con il beneplacito dell’Occidente – ha preferito l’intransigenza totale, arroccandosi dietro slogan identitari invece che affrontare una questione etnica e linguistica reale. E allora, quale strada si è scelta? Quella delle armi. Otto anni di bombardamenti sul Donbass, otto anni di vittime civili, otto anni di una guerra che l’Occidente fingendo di non vedere ha semplicemente lasciato marcire. Anzi: ha alimentato politicamente e militarmente, pur di mantenere il conflitto congelato e funzionale ai propri obiettivi geopolitici. Nel 2019 Zelensky ha vinto promettendo pace, dialogo e applicazione degli accordi di Minsk. Una menzogna elettorale: una volta al potere ha fatto l’esatto opposto. Nel 2022 preparava l’offensiva finale contro Lugansk e Donetsk, con colonne corazzate pronte a schiacciare le repubbliche separatiste. Nessuna autonomia. Nessun compromesso. Solo muscoli e propaganda. E sul fronte diplomatico? Putin chiedeva – ancora una volta – un tavolo sulla sicurezza europea. E gli Stati Uniti hanno risposto con un arroganza degna di un impero in decadenza: “Non è in agenda.” Fine della conversazione. Poi però si permettono di impartire lezioni su “dialogo” e “multilateralismo”. Il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti. Le regioni a maggioranza russofona coincidono quasi perfettamente con i territori ora controllati dalla Russia, salvo Odessa e parte di Kharkov. In pratica, Putin si è preso ciò che per anni americani ed europei hanno disprezzato, ignorato o trattato come un fastidio geopolitico. Quello che si poteva garantire con la politica lo si è regalato alla forza militare. Una cecità strategica impressionante. E nonostante questa catena di fallimenti, si continua a ripetere la solita favola: “invasori e invasi”, “imperialismo russo”, “Putin vuole conquistare l’Europa”. Una narrazione bambinesca, funzionale solo a coprire responsabilità enormi. Perché se si riconoscesse la verità, bisognerebbe ammettere che l’Occidente ha sbagliato tutto: analisi, diplomazia, strategia e tempistiche. E invece si persevera. Ancora armi, ancora miliardi, ancora propaganda. E soprattutto un’escalation sempre più vicina alla linea rossa di uno scontro diretto tra NATO e Russia. Una follia geopolitica che nessuno ha il coraggio di ammettere, perché significherebbe riconoscere che l’intera architettura occidentale – politica, militare e mediatica – ha costruito per anni una narrazione completamente scollegata dalla realtà.
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  • KALLAS e Tajani FATEVENE una ragione l'UE NON CONTA un *****. LA guerra l'Ucraina l'ha persa e ora deve accettare le condizioni del vincitore. NON CI SONO ALTERNATIVE!
    Ucraina - Russia, le notizie sul conflitto in diretta | Il piano di pace Usa prevede la cessione del Donbass, Zelensky contrario. Kallas: «La pace funziona se si coinvolgono Europa e Kiev»
    Le notizie di giovedì 20 novembre sul conflitto in Ucraina, in diretta. Rubio: «Le parti accettino condizioni difficili». Tajani: «L'Ue deve avere un ruolo nella pace»

    Source: https://www.corriere.it/esteri/diretta-live/25_novembre_20/ucraina-russia-le-notizie-sul-conflitto-in-diretta-trump-a-putin-fammi-risolvere-la-tua-cavolo-di-guerra-e-lancia-il-piano_amp.shtml
    KALLAS e Tajani FATEVENE una ragione l'UE NON CONTA un CAZZO. LA guerra l'Ucraina l'ha persa e ora deve accettare le condizioni del vincitore. NON CI SONO ALTERNATIVE! Ucraina - Russia, le notizie sul conflitto in diretta | Il piano di pace Usa prevede la cessione del Donbass, Zelensky contrario. Kallas: «La pace funziona se si coinvolgono Europa e Kiev» Le notizie di giovedì 20 novembre sul conflitto in Ucraina, in diretta. Rubio: «Le parti accettino condizioni difficili». Tajani: «L'Ue deve avere un ruolo nella pace» Source: https://www.corriere.it/esteri/diretta-live/25_novembre_20/ucraina-russia-le-notizie-sul-conflitto-in-diretta-trump-a-putin-fammi-risolvere-la-tua-cavolo-di-guerra-e-lancia-il-piano_amp.shtml
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  • Per quelli che
    esordiscono con:
    "C'E' UN AGGRESSORE (Putin) ED UN AGGREDITO (Zelensky)...
    Perché non è così:

    Putin è la tipica risposta della Russia a chi vuole distruggerla.

    Facciamo un ripassino?

    Nel 1991, Gorbaciov scioglie a luglio il patto di Varsavia senza chiedere in cambio lo scioglimento della NATO, accontentandosi della promessa americana di non allagare l'alleanza atlantica.

    Un mese dopo, in agosto, Eltsin destituisce Gorbaciov e scioglie l'Unione sovietica.

    Durante gli anni di Eltsin, la Russia viene spolpata dagli oligarchi corrotti, dalle mafie e dalla finanza internazionale filo occidentale e la popolazione invece del benessere si ritrova alla fame.

    Nel 1999, la NATO rompe la promessa di non allargarsi e, a marzo, ingloba tre paesi dell'ex patto di Varsavia: Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria.

    Sempre nel marzo 1999, la NATO bombarda la Serbia violando le risoluzioni ONU e ignorando il veto di Russia e Cina. Dopodiché piazza basi militari in Kosovo e non si schioda più da lì.

    I russi si incazzano e 5 mesi dopo, agosto 1999, danno un calcio in culo a Eltsin, che in cambio dell'immunità per le ruberie e tutto il resto nomina come nuovo premier il direttore dell'ex KGB, un tale chiamato Vladimir Putin.

    Prima mossa di Putin: spazzare via i separatisti ceceni, che stavano vendendo il paese, petrolio compreso, alle multinazionali occidentali.

    L'anno dopo Putin diventa presidente, fa arrestare gli oligarchi e riprende il controllo dell'economia russa, poi allaccia relazioni strette con Cina e India e si oppone alla seconda guerra del golfo degli USA e soci.

    Nel marzo 2004 la NATO si allarga ancora e fa entrare le Repubbliche baltiche, Bulgaria, Romania, Slovacchia e Slovenia, praticamente si mangia tutto l'ex patto di Varsavia, si piazza al confine con la Russia e mette un'altra zampa nei Balcani.

    Sempre a marzo 2004, Putin viene rieletto presidente e riarma la Russia per difendersi dall'allargamento della NATO che la stringe ormai in una morsa.

    Risponde all'espansionismo della NATO vincendo la guerra in Ossezia contro la Georgia, che stava effettuando esercitazioni congiunte con l'esercito USA a due passi da Mosca.

    Stringe ancora i rapporti con i BRIC, con la Turchia (paese NATO ribelle) e con l'Ucraina, bastione europeo per bloccare l'ulteriore avvicinamento delle basi NATO alla Russia. Inoltre si salda alla Bielorussia.

    Nel 2011, si oppone all'invasione della NATO (che nel frattempo si allarga pure in Albania e Croazia) in Libia.

    Quando nel 2014 la NATO prova a ripetere il giochino in Siria, manda l'esercito russo e vince la guerra, mantenendo Assad al potere.
    NEL FRATTEMPO LA NATO ADDESTRA 10 MILA NAZISTI UCRAINI

    Sempre nel 2014, risponde al colpo di stato in Ucraina organizzato dagli USA annettendosi la Crimea e piazzando i suoi a dare man forte alla popolazione ucraina (filo-russa) nel Donbass.

    Nel 2017 la NATO si allarga al Montenegro e nel 2020 si piglia pure la Macedonia del nord.

    Nel 2022, in risposta all'addestramento ed al finanziamento dell'esercito golpista ucraino da parte della NATO e 8 anni di bombardamenti nel Donbass penetra nel paese e si annette il Donbass e altre due regioni.

    Nel 2023 la NATO annette anche la Finlandia, stringendo ancora la morsa intorno alla Russia.

    Da oltre 20 anni funziona così: più la NATO insiste con le aggressioni, più la Russia risponde.

    L'unica via d'uscita è smettere di rompere i coglioni alla Russia e lasciare in pace il resto del mondo.

    Diritti e cooperazione non vanno d'accordo con l'imperialismo della NATO.

    - Andrea Katsumoto
    Per quelli che esordiscono con: "C'E' UN AGGRESSORE (Putin) ED UN AGGREDITO (Zelensky)... Perché non è così: Putin è la tipica risposta della Russia a chi vuole distruggerla. Facciamo un ripassino? Nel 1991, Gorbaciov scioglie a luglio il patto di Varsavia senza chiedere in cambio lo scioglimento della NATO, accontentandosi della promessa americana di non allagare l'alleanza atlantica. Un mese dopo, in agosto, Eltsin destituisce Gorbaciov e scioglie l'Unione sovietica. Durante gli anni di Eltsin, la Russia viene spolpata dagli oligarchi corrotti, dalle mafie e dalla finanza internazionale filo occidentale e la popolazione invece del benessere si ritrova alla fame. Nel 1999, la NATO rompe la promessa di non allargarsi e, a marzo, ingloba tre paesi dell'ex patto di Varsavia: Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. Sempre nel marzo 1999, la NATO bombarda la Serbia violando le risoluzioni ONU e ignorando il veto di Russia e Cina. Dopodiché piazza basi militari in Kosovo e non si schioda più da lì. I russi si incazzano e 5 mesi dopo, agosto 1999, danno un calcio in culo a Eltsin, che in cambio dell'immunità per le ruberie e tutto il resto nomina come nuovo premier il direttore dell'ex KGB, un tale chiamato Vladimir Putin. Prima mossa di Putin: spazzare via i separatisti ceceni, che stavano vendendo il paese, petrolio compreso, alle multinazionali occidentali. L'anno dopo Putin diventa presidente, fa arrestare gli oligarchi e riprende il controllo dell'economia russa, poi allaccia relazioni strette con Cina e India e si oppone alla seconda guerra del golfo degli USA e soci. Nel marzo 2004 la NATO si allarga ancora e fa entrare le Repubbliche baltiche, Bulgaria, Romania, Slovacchia e Slovenia, praticamente si mangia tutto l'ex patto di Varsavia, si piazza al confine con la Russia e mette un'altra zampa nei Balcani. Sempre a marzo 2004, Putin viene rieletto presidente e riarma la Russia per difendersi dall'allargamento della NATO che la stringe ormai in una morsa. Risponde all'espansionismo della NATO vincendo la guerra in Ossezia contro la Georgia, che stava effettuando esercitazioni congiunte con l'esercito USA a due passi da Mosca. Stringe ancora i rapporti con i BRIC, con la Turchia (paese NATO ribelle) e con l'Ucraina, bastione europeo per bloccare l'ulteriore avvicinamento delle basi NATO alla Russia. Inoltre si salda alla Bielorussia. Nel 2011, si oppone all'invasione della NATO (che nel frattempo si allarga pure in Albania e Croazia) in Libia. Quando nel 2014 la NATO prova a ripetere il giochino in Siria, manda l'esercito russo e vince la guerra, mantenendo Assad al potere. NEL FRATTEMPO LA NATO ADDESTRA 10 MILA NAZISTI UCRAINI Sempre nel 2014, risponde al colpo di stato in Ucraina organizzato dagli USA annettendosi la Crimea e piazzando i suoi a dare man forte alla popolazione ucraina (filo-russa) nel Donbass. Nel 2017 la NATO si allarga al Montenegro e nel 2020 si piglia pure la Macedonia del nord. Nel 2022, in risposta all'addestramento ed al finanziamento dell'esercito golpista ucraino da parte della NATO e 8 anni di bombardamenti nel Donbass penetra nel paese e si annette il Donbass e altre due regioni. Nel 2023 la NATO annette anche la Finlandia, stringendo ancora la morsa intorno alla Russia. Da oltre 20 anni funziona così: più la NATO insiste con le aggressioni, più la Russia risponde. L'unica via d'uscita è smettere di rompere i coglioni alla Russia e lasciare in pace il resto del mondo. Diritti e cooperazione non vanno d'accordo con l'imperialismo della NATO. - Andrea Katsumoto
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