• Dopo l'ondata di eventi avversi e dimissioni, per attirare nuovi volontari l'esercito americano rinuncia a chiedere la vaccinazione.
    Liberum notitia.
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  • 14 metodi di estinzione portati avanti dalle elite globaliste mai elette ma che stampano il denaro.
    https://www.focus.it/ambiente/ecologia/14-modi-in-cui-umanita-potrebbe-autotraghettarsi-verso-estinzione?_gl=1*qewc73*_ga*Z2kyS3VoMnRsYTdHR0ZfajVTaWVhYlFZeG9yekpQZldIQzR0OTk5YzZIbXZsTmJTbEZFZGVxLXlWdFlzTzhUTw..*_ga_VS3JPLQVBN*MTcwMDk5ODg3OS4zLjEuMTcwMDk5ODg3OS4wLjAuMA..
    14 metodi di estinzione portati avanti dalle elite globaliste mai elette ma che stampano il denaro. https://www.focus.it/ambiente/ecologia/14-modi-in-cui-umanita-potrebbe-autotraghettarsi-verso-estinzione?_gl=1*qewc73*_ga*Z2kyS3VoMnRsYTdHR0ZfajVTaWVhYlFZeG9yekpQZldIQzR0OTk5YzZIbXZsTmJTbEZFZGVxLXlWdFlzTzhUTw..*_ga_VS3JPLQVBN*MTcwMDk5ODg3OS4zLjEuMTcwMDk5ODg3OS4wLjAuMA..
    WWW.FOCUS.IT
    Ecco 14 modi in cui l'umanità potrebbe autotraghettarsi verso l'estinzione - Focus.it
    Sarà la nostra creatività a condurci all'estinzione? Queste 14 crisi già avviate potrebbero segnare la fine dell'Antropocene (e della nostra specie).
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  • Rilassiamoci un po' giocando con il nuovo Monopoli Per video e commenti iscriviti a @liberumnotitia su Telegram #greatreset
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  • Una rivista da leggere?Eccola Per video e commenti iscriviti a @liberumnotitia su Telegram
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  • Credi al main stream ecco un uomo felice di lavorare per finanziare stermini con le sue tasse in giro per il mondo Per video e commenti segui @liberumnoritia su Telegram #war #ukraine #gaza
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  • A proposito del PNRR.... siccome se ne parla in maniera molto parziale e tendenzialmente strumentale, ho scritto un articolo per cercare di spiegare che cosa effettivamente sia "Italia domani", cioè il Piano di Ripresa e Resilienza

    Si parla molto del PNRR e troppo spesso si dà un giudizio parziale se non addirittura negativo sullo stesso, senza esattamente sapere né cosa sia né come possa essere utilizzato concretamente. Quasi sempre poi i mezzi di comunicazione enfatizzano l’aspetto della digitalizzazione, che, come vedremo, è solo una delle sei “missioni” del Piano stesso. Diciamo anzitutto che l’elaborazione di tale Piano fu iniziata dal Governo Conte II e poi portata a termine dal Governo di Mario Draghi.
    Ma che cos’è il PNRR? Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si inserisce all’interno del NGEU, (Next Generation Europea Union), che è il Programma dell’Unione Europea per la Generazione Futura, un pacchetto di 750 miliardi di euro: un fiume di denaro da immettere nelle economie dei Paesi UE, per reagire alla crisi economica conseguente alla pandemia. Denaro che viene erogato sotto due forme: le sovvenzioni (che sono a fondo perduto, cioè i soldi non devono essere restituiti) e prestiti a tassi agevolati (molto più bassi dei tassi d’interesse del mercato). La principale componente del NGEU è il RRF (Recovery and Resilience Facility), Dispositivo per la Ripresa e Resilienza, che ha a disposizione 672,5 miliardi di euro, di cui 312,5 sono sovvenzioni e 360 prestiti a tassi agevolati. Questo a livello europeo; e all’Italia, cosa spetta? Per il nostro Paese sono stati stanziati 222,1 miliardi di euro, a cui bisogna aggiungere altri 26 miliardi per il reintegro delle risorse del “Fondo Sviluppo e Coesione”; in totale perciò sono 248 miliardi di euro. Per impiegare tali fondi
    il Governo italiano ha presentato “Italia Domani”, appunto il nome del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede investimenti, collegati ad un pacchetto di riforme, finanziati per 191,5 miliardi dall’RRF - Dispositivo per la Ripresa e Resilienza, di cui 68,9 miliardi in sovvenzioni a fondo perduto; e 122,6 miliardi in prestiti. La Commissione ha anticipato il 13% del totale per avviare gli interventi ma l’erogazione degli importi successivi è vincolata al raggiungimento di specifici Milestone e Target (M&T). Per realizzare tutti gli investimenti l’Italia ha integrato il Piano con altre fonti di finanziamento. In particolare: 30,6 miliardi provenienti dal Fondo Nazionale Complementare.
    A che cosa sono destinati tutti questi soldi?
    Gli obiettivi generali sono tre:
    1) digitalizzazione e innovazione;
    2) transizione ecologica;
    3) inclusione sociale.
    Questi “assi strategici” vengono poi declinati in sei ambiti di applicazione, denominati “missioni”:
    1) Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura (a cui vengono destinati in totale 49,36 miliardi);
    2) Rivoluzione verde e Transizione Ecologica (68,34);
    3) Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile (31,46);
    4) Istruzione e Ricerca (33,81);
    5) Inclusione e Coesione (29,83);
    6) Salute (20,29).
    Come si può vedere (anche sul sito del Governo italiano), i finanziamenti sono abbastanza distribuiti, pur essendo privilegiata la missione della Rivoluzione Verde e quella della Digitalizzazione.
    Essendo un insegnante e avendo la preoccupazione di poter lavorare in sicurezza e con condizioni di salute accettabili, io sono particolarmente attento alle possibilità che il PNRR offre di ristrutturare gli edifici scolastici. Perciò vorrei porre l’attenzione sulla quarta missione, Istruzione e ricerca, che, per quanto riguarda gli investimenti in infrastrutture, prevede:

    M2C3 - Investimento 1.1 «Costruzione di nuove scuole» Le nuove scuole saranno sicure, inclusive, innovative, altamente sostenibili.
    M4C1 - Investimento 1.1 «Asili nido e scuole dell’infanzia» Si prevedono la costruzione o la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell’infanzia, per aumentare l’offerta di servizi educativi della fascia 0-6. M4C1 - Investimento 1.3 «Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola» Si prevedono palestre nuove o rinnovate per aumentare l’offerta di attività sportiva già dalle prime classi della primaria su tutto il territorio nazionale.
    M4C1 - Investimento 3.3 «Messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole» L’investimento si concentrerà sulla ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici.
    Detto in termini più concreti, ristrutturazione di scuole per 2,4 milioni di metri quadrati.
    Come realizzare tali obiettivi?
    Occorre che siano presentati progetti per effettuare tali investimenti, e tali progetti devono essere preparati dall’Ente competente (per i locali scolastici – la Città Metropolitana), spediti al Ministro responsabile del PNRR (Raffaele Fitto) che li invierà alla Commissione europea.
    Va aggiunto infine che spesso la Pubblica Amministrazione italiana non impiega tutti i fondi a sua disposizione in quanto non presenta i progetti relativi, perciò non è male sollecitare la predisposizione degli stessi e il loro invio alle autorità competenti.

    prof. Pietro Marinelli

    A proposito del PNRR.... siccome se ne parla in maniera molto parziale e tendenzialmente strumentale, ho scritto un articolo per cercare di spiegare che cosa effettivamente sia "Italia domani", cioè il Piano di Ripresa e Resilienza Si parla molto del PNRR e troppo spesso si dà un giudizio parziale se non addirittura negativo sullo stesso, senza esattamente sapere né cosa sia né come possa essere utilizzato concretamente. Quasi sempre poi i mezzi di comunicazione enfatizzano l’aspetto della digitalizzazione, che, come vedremo, è solo una delle sei “missioni” del Piano stesso. Diciamo anzitutto che l’elaborazione di tale Piano fu iniziata dal Governo Conte II e poi portata a termine dal Governo di Mario Draghi. Ma che cos’è il PNRR? Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si inserisce all’interno del NGEU, (Next Generation Europea Union), che è il Programma dell’Unione Europea per la Generazione Futura, un pacchetto di 750 miliardi di euro: un fiume di denaro da immettere nelle economie dei Paesi UE, per reagire alla crisi economica conseguente alla pandemia. Denaro che viene erogato sotto due forme: le sovvenzioni (che sono a fondo perduto, cioè i soldi non devono essere restituiti) e prestiti a tassi agevolati (molto più bassi dei tassi d’interesse del mercato). La principale componente del NGEU è il RRF (Recovery and Resilience Facility), Dispositivo per la Ripresa e Resilienza, che ha a disposizione 672,5 miliardi di euro, di cui 312,5 sono sovvenzioni e 360 prestiti a tassi agevolati. Questo a livello europeo; e all’Italia, cosa spetta? Per il nostro Paese sono stati stanziati 222,1 miliardi di euro, a cui bisogna aggiungere altri 26 miliardi per il reintegro delle risorse del “Fondo Sviluppo e Coesione”; in totale perciò sono 248 miliardi di euro. Per impiegare tali fondi il Governo italiano ha presentato “Italia Domani”, appunto il nome del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede investimenti, collegati ad un pacchetto di riforme, finanziati per 191,5 miliardi dall’RRF - Dispositivo per la Ripresa e Resilienza, di cui 68,9 miliardi in sovvenzioni a fondo perduto; e 122,6 miliardi in prestiti. La Commissione ha anticipato il 13% del totale per avviare gli interventi ma l’erogazione degli importi successivi è vincolata al raggiungimento di specifici Milestone e Target (M&T). Per realizzare tutti gli investimenti l’Italia ha integrato il Piano con altre fonti di finanziamento. In particolare: 30,6 miliardi provenienti dal Fondo Nazionale Complementare. A che cosa sono destinati tutti questi soldi? Gli obiettivi generali sono tre: 1) digitalizzazione e innovazione; 2) transizione ecologica; 3) inclusione sociale. Questi “assi strategici” vengono poi declinati in sei ambiti di applicazione, denominati “missioni”: 1) Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura (a cui vengono destinati in totale 49,36 miliardi); 2) Rivoluzione verde e Transizione Ecologica (68,34); 3) Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile (31,46); 4) Istruzione e Ricerca (33,81); 5) Inclusione e Coesione (29,83); 6) Salute (20,29). Come si può vedere (anche sul sito del Governo italiano), i finanziamenti sono abbastanza distribuiti, pur essendo privilegiata la missione della Rivoluzione Verde e quella della Digitalizzazione. Essendo un insegnante e avendo la preoccupazione di poter lavorare in sicurezza e con condizioni di salute accettabili, io sono particolarmente attento alle possibilità che il PNRR offre di ristrutturare gli edifici scolastici. Perciò vorrei porre l’attenzione sulla quarta missione, Istruzione e ricerca, che, per quanto riguarda gli investimenti in infrastrutture, prevede: M2C3 - Investimento 1.1 «Costruzione di nuove scuole» Le nuove scuole saranno sicure, inclusive, innovative, altamente sostenibili. M4C1 - Investimento 1.1 «Asili nido e scuole dell’infanzia» Si prevedono la costruzione o la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell’infanzia, per aumentare l’offerta di servizi educativi della fascia 0-6. M4C1 - Investimento 1.3 «Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola» Si prevedono palestre nuove o rinnovate per aumentare l’offerta di attività sportiva già dalle prime classi della primaria su tutto il territorio nazionale. M4C1 - Investimento 3.3 «Messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole» L’investimento si concentrerà sulla ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici. Detto in termini più concreti, ristrutturazione di scuole per 2,4 milioni di metri quadrati. Come realizzare tali obiettivi? Occorre che siano presentati progetti per effettuare tali investimenti, e tali progetti devono essere preparati dall’Ente competente (per i locali scolastici – la Città Metropolitana), spediti al Ministro responsabile del PNRR (Raffaele Fitto) che li invierà alla Commissione europea. Va aggiunto infine che spesso la Pubblica Amministrazione italiana non impiega tutti i fondi a sua disposizione in quanto non presenta i progetti relativi, perciò non è male sollecitare la predisposizione degli stessi e il loro invio alle autorità competenti. prof. Pietro Marinelli
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  • La Polonia rifiuta i "vaccini" per il covid negoziati dalla UE per conto loro.
    La Pfizer gli fa causa per chiedere conto di 1.2 miliardi di euro di fatturato perduto.

    A questo serve un Governo che fa davvero gli interessi dei cittadini.

    Il governo "sovranista" della Meloni, rispetta i diktat, negoziati per SMS della Von Der Leyen con Bourla, e riempie i frigoriferi di fiale al grafene che, ormai, nessuno vuole e che saranno poi buttate nei cassonetti.

    https://www.politico.eu/article/pfizer-is-suing-poland-over-covid-vaccines-this-is-how-we-got-here/
    La Polonia rifiuta i "vaccini" per il covid negoziati dalla UE per conto loro. La Pfizer gli fa causa per chiedere conto di 1.2 miliardi di euro di fatturato perduto. A questo serve un Governo che fa davvero gli interessi dei cittadini. Il governo "sovranista" della Meloni, rispetta i diktat, negoziati per SMS della Von Der Leyen con Bourla, e riempie i frigoriferi di fiale al grafene che, ormai, nessuno vuole e che saranno poi buttate nei cassonetti. https://www.politico.eu/article/pfizer-is-suing-poland-over-covid-vaccines-this-is-how-we-got-here/
    WWW.POLITICO.EU
    Pfizer is suing Poland over vaccines. This is how we got here
    The court case is the latest fallout from Ursula von der Leyen’s massive COVID-19 vaccine contract.
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  • CASO GIULIA: LA PROPAGANDA FEMMINISTA ALZA I TONI DELLA VIOLENZA SOCIALE. I Cattolici scordano Cristo e si accodano ai Teatrini.

    https://www.gospanews.net/2023/11/26/caso-giulia-la-propaganda-femminista-alza-i-toni-della-violenza-sociale-i-cattolici-scordano-cristo-e-si-accodano-ai-teatrini/
    CASO GIULIA: LA PROPAGANDA FEMMINISTA ALZA I TONI DELLA VIOLENZA SOCIALE. I Cattolici scordano Cristo e si accodano ai Teatrini. https://www.gospanews.net/2023/11/26/caso-giulia-la-propaganda-femminista-alza-i-toni-della-violenza-sociale-i-cattolici-scordano-cristo-e-si-accodano-ai-teatrini/
    WWW.GOSPANEWS.NET
    CASO GIULIA: LA PROPAGANDA FEMMINISTA ALZA I TONI DELLA VIOLENZA SOCIALE. I Cattolici scordano Cristo e si accodano ai Teatrini
    Nell'immagine di copertina Giulia Cecchettin in un momento felice col fidanzato Filippo Turetta accusato del suo assassiniodi don Marco Begatosacerdote, preside e docente di una scuola cattolica bresciana – membro del Collegio degli Autori dell’Osservatorio Van ThuanTutti i link ai pre
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  • Et voilà ! Après le fiasco criminel des injections, au tour des masques : une étude norvégienne publiée le 13 novembre 2023 (voir sur le site de l’Université de Cambridge : cambridge.org/core/services/… ) démontre :
    - « Notre étude conclut sur le fait que porter un #masque peut être associé à une hausse des contaminations » ! (3209 participants à l’étude)

    - Cette hausse est précisément chiffrée : +33% chez les utilisateurs « réguliers » du masque et +40% chez ceux qui le mettent « souvent ou tout le temps » !

    Là aussi il va falloir que les covidistes, les ministres et autres autorités paient cher !

    Ed ecco qua! Dopo il fiasco criminale delle iniezioni, è la volta delle mascherine: uno studio norvegese pubblicato il 13 novembre 2023 (vedi sul sito dell'Università di Cambridge: cambridge.org/core/services/…) dimostra:
    - “Il nostro studio conclude che indossare una #maschera può essere associato ad un aumento della contaminazione”! (3209 partecipanti allo studio)

    - Questo aumento è quantificato con precisione: +33% tra gli utilizzatori “regolari” della maschera e +40% tra coloro che la indossano “spesso o sempre”!

    Anche qui covidisti, ministri e altre autorità dovranno pagare caro!

    https://twitter.com/f_philippot/status/1728470828390523160?t=UuWnxboOC8P1DDKHTrh5qQ&s=19
    Et voilà ! Après le fiasco criminel des injections, au tour des masques : une étude norvégienne publiée le 13 novembre 2023 (voir sur le site de l’Université de Cambridge : cambridge.org/core/services/… ) démontre : - « Notre étude conclut sur le fait que porter un #masque peut être associé à une hausse des contaminations » ! (3209 participants à l’étude) - Cette hausse est précisément chiffrée : +33% chez les utilisateurs « réguliers » du masque et +40% chez ceux qui le mettent « souvent ou tout le temps » ! Là aussi il va falloir que les covidistes, les ministres et autres autorités paient cher ! Ed ecco qua! Dopo il fiasco criminale delle iniezioni, è la volta delle mascherine: uno studio norvegese pubblicato il 13 novembre 2023 (vedi sul sito dell'Università di Cambridge: cambridge.org/core/services/…) dimostra: - “Il nostro studio conclude che indossare una #maschera può essere associato ad un aumento della contaminazione”! (3209 partecipanti allo studio) - Questo aumento è quantificato con precisione: +33% tra gli utilizzatori “regolari” della maschera e +40% tra coloro che la indossano “spesso o sempre”! Anche qui covidisti, ministri e altre autorità dovranno pagare caro! https://twitter.com/f_philippot/status/1728470828390523160?t=UuWnxboOC8P1DDKHTrh5qQ&s=19
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  • PERCHÉ EMERGONO LE ACCUSE RUSSE SULLE FALSITÀ DELLE MISSIONI APOLLO
    Naturalmente sui Media Mainstream e sui motori di ricerca americani (che applicano una forma di censura e filtraggio delle notizie) non c'è una parola sulle pesanti accuse di falsità delle foto lunari americane formulate in questi giorni in Russia alla presenza di Putin stesso. Presumo inoltre che la NASA, che ha a libro paga migliaia di falsi "informatori scientifici", debunker e troll li stia già attivando per nascondere lo scandalo sui Social (non erano loro che fino a ieri dicevano: "È tutto vero! Se mentissimo i russi lo direbbero!"?).
    Alcune considerazioni sono però necessarie.
    Anzitutto non si devono abbracciare teorie per partito preso, come fosse una guerra d'informazione. C'è sempre la possibilità che gli attacchi russi siano strumentali, e i dati su cui si basano le accuse di falsità delle foto lunari NASA (che non sono stati divulgati) siano errati, e abbiano ragione gli americani.
    Ma la vicenda probabilmente ha poco a che fare con "dispetti reciproci" dovuti alla tensione USA/Russia. Le grandi potenze non agiscono in modo umorale, ma per calcolo, quando c'è la possibilità di una vantaggio politico ed economico.
    Pochi sanno che gli americani stanno facendo firmare ai loro amici e alleati (l'Italia ha subito aderito, l'ultima in ordine di tempo è stata l'india) una serie di accordi internazionali, denominati Artemis Accords, che in cambio di un qualche coinvolgimento nei nuovi programmi lunari, di fatto assicurano agli USA ampie zone di sfruttamento esclusivo della Luna. E ciò in corrispondenza dei siti di tutti gli allunaggi Apollo o di discesa della sonde Surveyor degli anni '60.
    E'ovvio che la "cordata" concorrente, a guida cinese e russa (esponenti del PC cinese già tre anni fa avevano insinuato che le missioni Apollo non fossero mai esistite), ha tutto l'interesse a contestare il fondamento stesso di queste aree di esclusiva.
    Le grandi potenze ragionano in prospettiva, e qualcuno ricorderà un mio post nel quale mesi fa riferivo che un amico banchiere mi aveva confidato che stavano già cercando fondi per lo sfruttamento minerario della Luna, suddividendola in lotti.
    Che le missioni Apollo siano molto dubbie si può comunque dedurre anche da considerazioni generali.
    Se gli USA non hanno oggi la tecnologia nemmeno per avvicinarsi con una sonda (tenteranno forse tra qualche mese), e l'improbabile super missile di Musk esplode sempre, come fecero con la tecnologia degli anni '60 ad andare e tornare senza test preliminari per sei volte assicurando anche il supporto vitale a tre astronauti per 8-10 giorni ogni volta
    Infine, le recenti rivelazioni russe sembrano basarsi anche su una netta differenza, finora osservata da pochi, tra le foto lunari americane e quelle cinesi.
    La Luna non ha né atmosfera, né vulcanismo, ne masse d'acqua e quindi il suolo dovrebbe essere geologicamente abbastanza uniforme. Però nelle foto in piena luce fatte dai cinesi la sabbia lunare appare sempre giallastra, mentre in quelle americane sempre grigio chiaro e molto riflettente (un po' come ce la siamo sempre immaginata noi da Terra).
    Una delle due serie fotografiche perciò è probabilmente falsa.
    I software russi, anche sulla base di altri elementi (che non sono stati divulgati), hanno concluso che sono false tutte le foto della NASA, e autentiche quelle cinesi.

    https://twitter.com/M25016096/status/1728791495765823610?t=EVaD8t-mEsnDZShn0VlXqA&s=19
    PERCHÉ EMERGONO LE ACCUSE RUSSE SULLE FALSITÀ DELLE MISSIONI APOLLO Naturalmente sui Media Mainstream e sui motori di ricerca americani (che applicano una forma di censura e filtraggio delle notizie) non c'è una parola sulle pesanti accuse di falsità delle foto lunari americane formulate in questi giorni in Russia alla presenza di Putin stesso. Presumo inoltre che la NASA, che ha a libro paga migliaia di falsi "informatori scientifici", debunker e troll li stia già attivando per nascondere lo scandalo sui Social (non erano loro che fino a ieri dicevano: "È tutto vero! Se mentissimo i russi lo direbbero!"?). Alcune considerazioni sono però necessarie. Anzitutto non si devono abbracciare teorie per partito preso, come fosse una guerra d'informazione. C'è sempre la possibilità che gli attacchi russi siano strumentali, e i dati su cui si basano le accuse di falsità delle foto lunari NASA (che non sono stati divulgati) siano errati, e abbiano ragione gli americani. Ma la vicenda probabilmente ha poco a che fare con "dispetti reciproci" dovuti alla tensione USA/Russia. Le grandi potenze non agiscono in modo umorale, ma per calcolo, quando c'è la possibilità di una vantaggio politico ed economico. Pochi sanno che gli americani stanno facendo firmare ai loro amici e alleati (l'Italia ha subito aderito, l'ultima in ordine di tempo è stata l'india) una serie di accordi internazionali, denominati Artemis Accords, che in cambio di un qualche coinvolgimento nei nuovi programmi lunari, di fatto assicurano agli USA ampie zone di sfruttamento esclusivo della Luna. E ciò in corrispondenza dei siti di tutti gli allunaggi Apollo o di discesa della sonde Surveyor degli anni '60. E'ovvio che la "cordata" concorrente, a guida cinese e russa (esponenti del PC cinese già tre anni fa avevano insinuato che le missioni Apollo non fossero mai esistite), ha tutto l'interesse a contestare il fondamento stesso di queste aree di esclusiva. Le grandi potenze ragionano in prospettiva, e qualcuno ricorderà un mio post nel quale mesi fa riferivo che un amico banchiere mi aveva confidato che stavano già cercando fondi per lo sfruttamento minerario della Luna, suddividendola in lotti. Che le missioni Apollo siano molto dubbie si può comunque dedurre anche da considerazioni generali. Se gli USA non hanno oggi la tecnologia nemmeno per avvicinarsi con una sonda (tenteranno forse tra qualche mese), e l'improbabile super missile di Musk esplode sempre, come fecero con la tecnologia degli anni '60 ad andare e tornare senza test preliminari per sei volte assicurando anche il supporto vitale a tre astronauti per 8-10 giorni ogni volta❓ Infine, le recenti rivelazioni russe sembrano basarsi anche su una netta differenza, finora osservata da pochi, tra le foto lunari americane e quelle cinesi. La Luna non ha né atmosfera, né vulcanismo, ne masse d'acqua e quindi il suolo dovrebbe essere geologicamente abbastanza uniforme. Però nelle foto in piena luce fatte dai cinesi la sabbia lunare appare sempre giallastra, mentre in quelle americane sempre grigio chiaro e molto riflettente (un po' come ce la siamo sempre immaginata noi da Terra). Una delle due serie fotografiche perciò è probabilmente falsa. I software russi, anche sulla base di altri elementi (che non sono stati divulgati), hanno concluso che sono false tutte le foto della NASA, e autentiche quelle cinesi. 😏 https://twitter.com/M25016096/status/1728791495765823610?t=EVaD8t-mEsnDZShn0VlXqA&s=19
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