• MI SEMBRA UNA RICHIESTA PIU' CHE LEGITTIMA DA CONDIVIDERE. MASSIMA CONDIVISIONE!
    Navalnaya a Putin e Trump: liberate chi è stato imprigionato per la pace
    La vedova di Navalny esorta i leader a rilasciare attivisti, giornalisti e civili detenuti per essersi opposti alla guerra in Ucraina...
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/15/navalnaya-putin-trump-liberazione-prigionieri-news/8095904/
    MI SEMBRA UNA RICHIESTA PIU' CHE LEGITTIMA DA CONDIVIDERE. MASSIMA CONDIVISIONE! Navalnaya a Putin e Trump: liberate chi è stato imprigionato per la pace La vedova di Navalny esorta i leader a rilasciare attivisti, giornalisti e civili detenuti per essersi opposti alla guerra in Ucraina... https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/15/navalnaya-putin-trump-liberazione-prigionieri-news/8095904/
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    Navalnaya a Putin e Trump: liberate chi è stato imprigionato per la pace
    La vedova di Navalny esorta i leader a rilasciare attivisti, giornalisti e civili detenuti per essersi opposti alla guerra in Ucraina
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  • BUON FERRAGOSTO, MA NON PER TUTTI. SARA' UN GIORNO COME TUTTI GLI ALTRI per I DUE MILIONI di SFOLLATI PALESTINESI a GAZA! FREE GAZA NOW! MASSIMA CONDIVISIONE!

    Ecco cosa succede nella più grande democrazia del mondo!
    Davanti al quartier generale delle Nazioni Unite a New York, la polizia americana ha arrestato quattro medici dell’organizzazione “Doctors Against Genocide” per aver protestato contro i crimini di guerra israeliani, il blocco della fame e gli attacchi contro i giornalisti nella Striscia di Gaza.

    This is what happens in the largest democracy in the world!
    In front of the United Nations headquarters in New York, U.S. police arrested four doctors from the organization “Doctors Against Genocide” for protesting Israeli war crimes, the starvation blockade, and the targeting of journalists in the Gaza Strip.

    أمام مقر الأمم المتحدة في نيويورك الشرطة الأمريكية
    تعتقل 4 أطباء من منظمة "أطباء ضد الإبادة الجماعية" لاحتجاجهم على جرائم الحـ ـرب الإسرائيلية والتجويع واستهداف الاحـ ـتلال للصحفيين في قطاع غـ ـزة .
    BUON FERRAGOSTO, MA NON PER TUTTI. SARA' UN GIORNO COME TUTTI GLI ALTRI per I DUE MILIONI di SFOLLATI PALESTINESI a GAZA! FREE GAZA NOW! MASSIMA CONDIVISIONE! Ecco cosa succede nella più grande democrazia del mondo! Davanti al quartier generale delle Nazioni Unite a New York, la polizia americana ha arrestato quattro medici dell’organizzazione “Doctors Against Genocide” per aver protestato contro i crimini di guerra israeliani, il blocco della fame e gli attacchi contro i giornalisti nella Striscia di Gaza. This is what happens in the largest democracy in the world! In front of the United Nations headquarters in New York, U.S. police arrested four doctors from the organization “Doctors Against Genocide” for protesting Israeli war crimes, the starvation blockade, and the targeting of journalists in the Gaza Strip. أمام مقر الأمم المتحدة في نيويورك الشرطة الأمريكية تعتقل 4 أطباء من منظمة "أطباء ضد الإبادة الجماعية" لاحتجاجهم على جرائم الحـ ـرب الإسرائيلية والتجويع واستهداف الاحـ ـتلال للصحفيين في قطاع غـ ـزة .
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  • "ELIMINATO"

    Repubblica, versione A (che introietta la propaganda israeliana attribuendole veridicità) e B (con correzione). Dopo l'uccisione mirata da parte di Israele di 230 giornalisti ci vuole una bella faccia tosta a rilanciare sic et simpliciter le dichiarazioni di Netanyahu e forze di occupazione.

    Anas Al-Sharif, il giornalista ventottenne di Al-Jazeera, un milione e mezzo milione di followers sui social, marito e padre di due bambini, indomito operatore per la verità, era stato appellato come "terrorista" perché Israele così ne giustifica l'uccisione.
    "ELIMINATO" Repubblica, versione A (che introietta la propaganda israeliana attribuendole veridicità) e B (con correzione). Dopo l'uccisione mirata da parte di Israele di 230 giornalisti ci vuole una bella faccia tosta a rilanciare sic et simpliciter le dichiarazioni di Netanyahu e forze di occupazione. Anas Al-Sharif, il giornalista ventottenne di Al-Jazeera, un milione e mezzo milione di followers sui social, marito e padre di due bambini, indomito operatore per la verità, era stato appellato come "terrorista" perché Israele così ne giustifica l'uccisione.
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  • I BASTARDI SIONISTI FANNO STRAGE di GIORNALISTI PERCHÉ NON RIPORTINO LE ATROCITÀ COMMESSE DALL'IDF!
    MASSIMA DIFFUSIONE!
    Gaza, l’unità speciale dell’Idf che spia e ammazza i reporter della Striscia - Il Fatto Quotidiano
    Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Gaza, l’unità speciale dell’Idf che spia e ammazza i reporter della Striscia" pubblicato il 12 Agosto 2025 a firma di Fabio Scuto

    ZIONIST BASTARDS MASSACRE JOURNALISTS SO THEY WON'T REPORT THE IDF'S ATROCITIES!
    WIDE DISTRIBUTION!
    Gaza, the IDF special unit that spies on and kills Gaza Strip reporters - Il Fatto Quotidiano
    Read the article "Gaza, the IDF special unit that spies on and kills Gaza Strip reporters" published on August 12, 2025, by Fabio Scuto, in Il Fatto Quotidiano.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/08/12/lunita-speciale-dellidf-che-spia-e-ammazza-i-reporter-della-striscia/8092240/
    I BASTARDI SIONISTI FANNO STRAGE di GIORNALISTI PERCHÉ NON RIPORTINO LE ATROCITÀ COMMESSE DALL'IDF! MASSIMA DIFFUSIONE! Gaza, l’unità speciale dell’Idf che spia e ammazza i reporter della Striscia - Il Fatto Quotidiano Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Gaza, l’unità speciale dell’Idf che spia e ammazza i reporter della Striscia" pubblicato il 12 Agosto 2025 a firma di Fabio Scuto ZIONIST BASTARDS MASSACRE JOURNALISTS SO THEY WON'T REPORT THE IDF'S ATROCITIES! WIDE DISTRIBUTION! Gaza, the IDF special unit that spies on and kills Gaza Strip reporters - Il Fatto Quotidiano Read the article "Gaza, the IDF special unit that spies on and kills Gaza Strip reporters" published on August 12, 2025, by Fabio Scuto, in Il Fatto Quotidiano. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2025/08/12/lunita-speciale-dellidf-che-spia-e-ammazza-i-reporter-della-striscia/8092240/
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    Leggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo in edicola "Gaza, l’unità speciale dell’Idf che spia e ammazza i reporter della Striscia" pubblicato il 12 Agosto 2025 a firma di Fabio Scuto
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  • Here are the names of the journalists Israel killed in Gaza.
    Israel has killed nearly 270 journalists and media workers since it launched its war on Gaza.
    Ecco i nomi dei giornalisti uccisi da Israele a Gaza.
    Israele ha ucciso quasi 270 giornalisti e operatori dei media da quando ha iniziato la sua guerra a Gaza.

    https://aje.io/ieh8dd
    Here are the names of the journalists Israel killed in Gaza. Israel has killed nearly 270 journalists and media workers since it launched its war on Gaza. Ecco i nomi dei giornalisti uccisi da Israele a Gaza. Israele ha ucciso quasi 270 giornalisti e operatori dei media da quando ha iniziato la sua guerra a Gaza. https://aje.io/ieh8dd
    AJE.IO
    Here are the names of the journalists Israel killed in Gaza
    Israel has killed nearly 270 journalists and media workers since it launched its war on Gaza.
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  • Come russa che viene da un paese dove coesistono oltre cento etnie diverse, dalla Siberia al Caucaso, dalle repubbliche tatare a quelle buddhiste, trovo paradossale assistere a quello che sta accadendo in Italia con la copertura mediatica dello sport. Quando vedo che una vittoria straordinaria come quella di Enrica Saraceni viene trattata come un fatto di cronaca minore mentre altri successi ricevono trattamenti da prima pagina, capisco che qui non si tratta di sport ma di qualcos'altro.

    La vicenda di Enrica Saraceni al campionato europeo U20 di Tampere è emblematica di una strategia che ormai non si nasconde più. La ragazza ha dominato il salto triplo con 14.24 metri, stabilendo il record personale e dei campionati, battendo un primato che resisteva da 24 anni - roba da far tremare i polsi a chiunque capisca qualcosa di atletica. Eppure, se non fossi andata a cercare appositamente la notizia, non ne avrei mai sentito parlare. I grandi quotidiani l'hanno relegata in trafiletti anonimi, i telegiornali sportivi l'hanno liquidata in poche righe, come se fosse una vittoria di routine in una gara di paese.
    Ma cosa succede quando a vincere è Kelly Doualla? Titoloni a caratteri cubitali, servizi televisivi di tre minuti, interviste a tutto tondo, celebrazioni che toccano le corde dell'emotività nazionale. Non sto mettendo in discussione il valore atletico della Doualla - che peraltro è indiscutibile - ma la sproporzione nel trattamento mediatico è talmente evidente che persino un bambino se ne accorgerebbe. È come se avessimo due metri di misura diversi per lo stesso fenomeno, e questo dovrebbe far riflettere chiunque abbia ancora un briciolo di onestà intellettuale.

    La cosa che più mi colpisce, da russa da parte di padre, nascita e origini, e italiana da parte di madre e di adozione che ha scelto di interessarsi alle dinamiche culturali italiane, è come questa operazione venga presentata come normale, anzi come progressista.
    I media che orchestrano questa disparità di trattamento si ergono a paladini dell'inclusione, ma in realtà stanno operando la più subdola delle esclusioni: quella verso l'identità storica italiana. Non si tratta di essere contro qualcuno, ma di chiedersi perché mai una vittoria sportiva debba servire come megafono per un'agenda ideologica che ha poco a che vedere con lo sport stesso.
    Nella mia Russia abbiamo imparato a nostre spese cosa significhi quando i media smettono di raccontare la realtà per iniziare a plasmarla secondo visioni preconfezionate. Qui vedo lo stesso meccanismo all'opera, solo con obiettivi diversi. I giornalisti che decidono di enfatizzare alcune vittorie ignorandone altre non stanno facendo informazione, stanno facendo propaganda. E la propaganda, che venga da est o da ovest, che sia di destra o di sinistra, ha sempre lo stesso sapore amaro per chi cerca semplicemente di capire cosa sta succedendo.
    Il paradosso è che questa operazione, presentata come antirazzista, finisce per produrre esattamente l'effetto contrario. Quando le persone si accorgono che i propri figli, i propri talenti, le proprie eccellenze vengono sistematicamente ignorate a favore di altri secondo criteri che non hanno niente a che vedere con il merito sportivo, la reazione è prevedibile. Non è razzismo quello che nasce, è legittima indignazione verso un sistema mediatico che ha smesso di essere neutrale per diventare militante.

    Quello a cui stiamo assistendo non è sport, è ingegneria sociale applicata attraverso lo sport. E quando lo sport smette di essere celebrazione del talento per diventare strumento di trasformazione culturale forzata, perde la sua essenza più bella: quella di unire le persone attraverso l'ammirazione per l'eccellenza umana, indipendentemente da tutto il resto.
    Come russa che viene da un paese dove coesistono oltre cento etnie diverse, dalla Siberia al Caucaso, dalle repubbliche tatare a quelle buddhiste, trovo paradossale assistere a quello che sta accadendo in Italia con la copertura mediatica dello sport. Quando vedo che una vittoria straordinaria come quella di Enrica Saraceni viene trattata come un fatto di cronaca minore mentre altri successi ricevono trattamenti da prima pagina, capisco che qui non si tratta di sport ma di qualcos'altro. La vicenda di Enrica Saraceni al campionato europeo U20 di Tampere è emblematica di una strategia che ormai non si nasconde più. La ragazza ha dominato il salto triplo con 14.24 metri, stabilendo il record personale e dei campionati, battendo un primato che resisteva da 24 anni - roba da far tremare i polsi a chiunque capisca qualcosa di atletica. Eppure, se non fossi andata a cercare appositamente la notizia, non ne avrei mai sentito parlare. I grandi quotidiani l'hanno relegata in trafiletti anonimi, i telegiornali sportivi l'hanno liquidata in poche righe, come se fosse una vittoria di routine in una gara di paese. Ma cosa succede quando a vincere è Kelly Doualla? Titoloni a caratteri cubitali, servizi televisivi di tre minuti, interviste a tutto tondo, celebrazioni che toccano le corde dell'emotività nazionale. Non sto mettendo in discussione il valore atletico della Doualla - che peraltro è indiscutibile - ma la sproporzione nel trattamento mediatico è talmente evidente che persino un bambino se ne accorgerebbe. È come se avessimo due metri di misura diversi per lo stesso fenomeno, e questo dovrebbe far riflettere chiunque abbia ancora un briciolo di onestà intellettuale. La cosa che più mi colpisce, da russa da parte di padre, nascita e origini, e italiana da parte di madre e di adozione che ha scelto di interessarsi alle dinamiche culturali italiane, è come questa operazione venga presentata come normale, anzi come progressista. I media che orchestrano questa disparità di trattamento si ergono a paladini dell'inclusione, ma in realtà stanno operando la più subdola delle esclusioni: quella verso l'identità storica italiana. Non si tratta di essere contro qualcuno, ma di chiedersi perché mai una vittoria sportiva debba servire come megafono per un'agenda ideologica che ha poco a che vedere con lo sport stesso. Nella mia Russia abbiamo imparato a nostre spese cosa significhi quando i media smettono di raccontare la realtà per iniziare a plasmarla secondo visioni preconfezionate. Qui vedo lo stesso meccanismo all'opera, solo con obiettivi diversi. I giornalisti che decidono di enfatizzare alcune vittorie ignorandone altre non stanno facendo informazione, stanno facendo propaganda. E la propaganda, che venga da est o da ovest, che sia di destra o di sinistra, ha sempre lo stesso sapore amaro per chi cerca semplicemente di capire cosa sta succedendo. Il paradosso è che questa operazione, presentata come antirazzista, finisce per produrre esattamente l'effetto contrario. Quando le persone si accorgono che i propri figli, i propri talenti, le proprie eccellenze vengono sistematicamente ignorate a favore di altri secondo criteri che non hanno niente a che vedere con il merito sportivo, la reazione è prevedibile. Non è razzismo quello che nasce, è legittima indignazione verso un sistema mediatico che ha smesso di essere neutrale per diventare militante. Quello a cui stiamo assistendo non è sport, è ingegneria sociale applicata attraverso lo sport. E quando lo sport smette di essere celebrazione del talento per diventare strumento di trasformazione culturale forzata, perde la sua essenza più bella: quella di unire le persone attraverso l'ammirazione per l'eccellenza umana, indipendentemente da tutto il resto.
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  • Nuovo docufilm appena uscito. Puoi guardarlo qui gratuitamente: "Dentro le sperimentazioni sui vaccini." Tutti dovrebbero guardarlo per vedere come le aziende farmaceutiche ci hanno mentito e come i governi, i giornalisti, le tv e i cittadini di tutti i paesi lo hanno insabbiato.

    Fantastic new film just released. You can watch it right here for free. "Inside the Vaccine Trials." Everyone should watch this to see how the drug companies lied to us and all countries governments, journalists, TV and citizens covered it up.

    https://www.scenario.press/posts/139148

    Se non l'hai già fatto iscriviti a www.scenario.press - libera espressione - il Social contro la censura delle grosse multinazionali e contro il silenzio dei mass-media del main-stream. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.
    Se vuoi sostenere Scenario.press - libera espressione - puoi andare alla pagina: https://www.scenario.press/static/donations - L'informazione libera non ha prezzo.
    Nuovo docufilm appena uscito. Puoi guardarlo qui gratuitamente: "Dentro le sperimentazioni sui vaccini." Tutti dovrebbero guardarlo per vedere come le aziende farmaceutiche ci hanno mentito e come i governi, i giornalisti, le tv e i cittadini di tutti i paesi lo hanno insabbiato. Fantastic new film just released. You can watch it right here for free. "Inside the Vaccine Trials." Everyone should watch this to see how the drug companies lied to us and all countries governments, journalists, TV and citizens covered it up. https://www.scenario.press/posts/139148 Se non l'hai già fatto iscriviti a www.scenario.press - libera espressione - il Social contro la censura delle grosse multinazionali e contro il silenzio dei mass-media del main-stream. Non c'è democrazia senza libertà di informazione. Se vuoi sostenere Scenario.press - libera espressione - puoi andare alla pagina: https://www.scenario.press/static/donations - L'informazione libera non ha prezzo.
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    Inside the Vaccine Trials - Lived Experiences
    Nuovo fantastico film appena uscito. Puoi guardarlo qui gratuitamente. "Dentro le sperimentazioni sui vaccini." Tutti dovrebbero guardarlo per vedere come le aziende farmaceutiche ci hanno mentito e come i governi e i cittadini di tutti i paesi lo hanno insabbiato. Fantastic new film...
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  • Ieri una delegazione UE guidata da Ursula von der Leyen, António Costa e Kaja Kallas era a Pechino a trattare con il Presidente cinese Xi Jinping.

    Cosa poteva mai andare storto?

    Infatti la delegazione è rientrata anzitempo in Europa, con un nulla di fatto, dopo aver irritato per l'ennesima volta i negoziatori cinesi con la pretesa di impartirgli lezioni sui diritti umani e di strappare condizioni commerciali di favore, pur partendo da una posizione di umiliante debolezza contrattuale.

    Ma niente paura, nel frattempo l'UE ha anche accettato l'idea di subire dazi asimmetrici da parte degli USA (sembra con un differenziale del 15%).

    Questo mentre non passa giorno che Trump trolli gli europei in diretta mondiale, spiegando come loro (USA) forniscano in Ucraina e altrove armi e servizi bellici, che però pagano gli europei (risatina dei giornalisti presenti).

    Questo dopo che l'UE si è evirata dal punto di vista energetico (Libia, Russia, Iran) e acquista gas naturale liquefatto dagli USA, per un prezzo esorbitante, che mette l'industria europea fuori mercato.

    Ecco, io ricordo le infinite discussioni sul senso del "progetto europeo".
    Alla fine, a sostegno di tale progetto l'unico argomento che aveva qualche tenuta era che avrebbe permesso all'Europa di ottenere, attraverso l'unione economica, un maggiore potere contrattuale nei confronti dei suoi principali competitori (USA e Cina).

    Per tutto il resto il modello della CEE - mero mercato comune con facilitazioni agli scambi, senza moneta comune - era molto più agile e funzionale.

    Oggi l'UE è un'istituzione che esplica i suoi poteri soltanto nei confronti dei propri sudditi.

    Sul piano della contrattazione internazionale è l'equivalente di un botolo, parte remissivo, parte molesto, sempre inutile.

    In compenso può fare la faccia feroce verso i propri cittadini, censurandoli con iniziative come il Digital Services Act, imponendo normative "green" demenziali e autolesioniste, disseminando di oneri burocratici supplementari le legislazioni nazionali, richiedendo sforzi bellici straordinari con una tassazione dedicata, ecc.

    Per dirla con Quentin Tarantino, l'UE è utile quanto uno sfintere anale sul gomito.
    Però dolorante.

    Andrea Zhok
    Ieri una delegazione UE guidata da Ursula von der Leyen, António Costa e Kaja Kallas era a Pechino a trattare con il Presidente cinese Xi Jinping. Cosa poteva mai andare storto? Infatti la delegazione è rientrata anzitempo in Europa, con un nulla di fatto, dopo aver irritato per l'ennesima volta i negoziatori cinesi con la pretesa di impartirgli lezioni sui diritti umani e di strappare condizioni commerciali di favore, pur partendo da una posizione di umiliante debolezza contrattuale. Ma niente paura, nel frattempo l'UE ha anche accettato l'idea di subire dazi asimmetrici da parte degli USA (sembra con un differenziale del 15%). Questo mentre non passa giorno che Trump trolli gli europei in diretta mondiale, spiegando come loro (USA) forniscano in Ucraina e altrove armi e servizi bellici, che però pagano gli europei (risatina dei giornalisti presenti). Questo dopo che l'UE si è evirata dal punto di vista energetico (Libia, Russia, Iran) e acquista gas naturale liquefatto dagli USA, per un prezzo esorbitante, che mette l'industria europea fuori mercato. Ecco, io ricordo le infinite discussioni sul senso del "progetto europeo". Alla fine, a sostegno di tale progetto l'unico argomento che aveva qualche tenuta era che avrebbe permesso all'Europa di ottenere, attraverso l'unione economica, un maggiore potere contrattuale nei confronti dei suoi principali competitori (USA e Cina). Per tutto il resto il modello della CEE - mero mercato comune con facilitazioni agli scambi, senza moneta comune - era molto più agile e funzionale. Oggi l'UE è un'istituzione che esplica i suoi poteri soltanto nei confronti dei propri sudditi. Sul piano della contrattazione internazionale è l'equivalente di un botolo, parte remissivo, parte molesto, sempre inutile. In compenso può fare la faccia feroce verso i propri cittadini, censurandoli con iniziative come il Digital Services Act, imponendo normative "green" demenziali e autolesioniste, disseminando di oneri burocratici supplementari le legislazioni nazionali, richiedendo sforzi bellici straordinari con una tassazione dedicata, ecc. Per dirla con Quentin Tarantino, l'UE è utile quanto uno sfintere anale sul gomito. Però dolorante. Andrea Zhok
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  • I SOGNI MUOIONO ALL’ALBA (Ma l’impegno NO)

    Cosa ci aspettavamo?
    Una retata da film, tipo House of cards: Sala che viene portato via in manette dai carabinieri con lo sguardo basso e la cravatta storta? Dai, non siamo nati ieri.
    Idealisti sì… ma non proprio scemi.
    Anche se, va detto, ce l’hanno messa nel didietro per anni e noi lì, buoni buoni.

    Per un attimo — giusto il tempo di un weekend — abbiamo sperato.
    Ma niente. Sala resta. Più saldo in sella che mai . Con tanto di rinnovato pathos democratico per “una maggioranza responsabile” alla guida di Milano.
    Contenti? Non proprio. Ma il punto non è questo.

    Perché l’esito era già scritto:

    Due anni alla fine del mandato. Troppo tardi per mandare tutto a monte, troppo presto per compromettere gli equilibri. Meglio chiudere i giochi con calma: trattative, non processi.

    Tancredi? Un parafulmine con pedigree. Era lì per farsi bruciare, mica per riformare. Vittima sacrificale di lusso. Ma tranquilli, lo rivedremo: magari a una cena di gala o nella lista di qualche Cda pubblico.

    Garantismo bipartisan. Tajani, Meloni, Fontana… e pure qualche mezzobusto della sinistra chic. Tutti insieme appassionatamente a difendere l’uomo delle Olimpiadi. Perché mai smettere di mangiare allo stesso tavolo?

    Milano-Cortina 2026 incombe. Figurati se possono permettersi uno scandalo istituzionale mondiale. Meglio salvare la faccia e sacrificare qualche pedina minore. La reputazione viene prima della verità.

    Sì, i nostri sogni svaniscono all’alba.
    Ma lo sdegno – seppur a fasi alterne – torna come un’influenza stagionale .
    L’impegno no. Quello deve restare.
    E scusate se non riesco a prendere sul serio gli appelli degli intellettuali “ritrovati”, dei teatranti illuminati come la veterana André Ruth Shammah e dei giornalisti-pensatori improvvisamente indignati.
    Ma fino a ieri dov’eravate? In un bar di Brera a sorseggiare Spritz da 12€ mentre la città diventava Disneyland per affaristi?
    A quelli del centrodestra che oggi gridano alla “svolta per Milano”.
    Ai piddini che invocano una “nuova visione” mentre restano incollati alla poltrona.
    Ma che fate, vi parlate allo specchio?
    Destra e sinistra: stessi vestiti, stessa cena, stessi amici.
    Pappa & ciccia. Sempre loro.

    Ma davvero pensate che siamo così scemi? O siamo solo stanchi, anestetizzati, rassegnati a questa politica maleodorante e indigesta?
    No, non chiamatela resilienza.
    È nausea. È lucidità. È voglia di rigetto.

    È il momento di ripartire. Di reagire. Di non aspettare più.

    Questa sera (e tutte le prossime), mi dichiaro impunito.
    Mi dichiaro cittadino.
    Mi dichiaro libero.
    E non ho più voglia di stare a guardare.
    Serve una TERZA VIA. Serve un nuovo fronte civico. Serve un’alternativa.
    E ci serve ORA.

    #MilanoResiste #CivismoAttivo #SalaGate #PoliticaSpazzatura #MilanoNonDorme #GiùLeManiDallaCittà #CambiamoTutto #FuoriLeMasse #StanchiMaVivi #resamai
    🕯️ I SOGNI MUOIONO ALL’ALBA (Ma l’impegno NO) 💥 Cosa ci aspettavamo? Una retata da film, tipo House of cards: Sala che viene portato via in manette dai carabinieri con lo sguardo basso e la cravatta storta? Dai, non siamo nati ieri. Idealisti sì… ma non proprio scemi. Anche se, va detto, ce l’hanno messa nel didietro per anni e noi lì, buoni buoni. Per un attimo — giusto il tempo di un weekend — abbiamo sperato. Ma niente. Sala resta. Più saldo in sella che mai 🐴. Con tanto di rinnovato pathos democratico per “una maggioranza responsabile” alla guida di Milano. Contenti? Non proprio. Ma il punto non è questo. ❌ Perché l’esito era già scritto: ⏳ Due anni alla fine del mandato. Troppo tardi per mandare tutto a monte, troppo presto per compromettere gli equilibri. Meglio chiudere i giochi con calma: trattative, non processi. 🎭 Tancredi? Un parafulmine con pedigree. Era lì per farsi bruciare, mica per riformare. Vittima sacrificale di lusso. Ma tranquilli, lo rivedremo: magari a una cena di gala o nella lista di qualche Cda pubblico. 🤝 Garantismo bipartisan. Tajani, Meloni, Fontana… e pure qualche mezzobusto della sinistra chic. Tutti insieme appassionatamente a difendere l’uomo delle Olimpiadi. Perché mai smettere di mangiare allo stesso tavolo? 🍽️ 🏔️ Milano-Cortina 2026 incombe. Figurati se possono permettersi uno scandalo istituzionale mondiale. Meglio salvare la faccia e sacrificare qualche pedina minore. La reputazione viene prima della verità. Sì, i nostri sogni svaniscono all’alba. Ma lo sdegno – seppur a fasi alterne – torna come un’influenza stagionale 😷. L’impegno no. Quello deve restare. E scusate se non riesco a prendere sul serio gli appelli degli intellettuali “ritrovati”, dei teatranti illuminati come la veterana André Ruth Shammah e dei giornalisti-pensatori improvvisamente indignati. Ma fino a ieri dov’eravate? In un bar di Brera a sorseggiare Spritz da 12€ mentre la città diventava Disneyland per affaristi? 🍹 A quelli del centrodestra che oggi gridano alla “svolta per Milano”. Ai piddini che invocano una “nuova visione” mentre restano incollati alla poltrona. Ma che fate, vi parlate allo specchio? Destra e sinistra: stessi vestiti, stessa cena, stessi amici. Pappa & ciccia. Sempre loro. Ma davvero pensate che siamo così scemi? O siamo solo stanchi, anestetizzati, rassegnati a questa politica maleodorante e indigesta? No, non chiamatela resilienza. È nausea. È lucidità. È voglia di rigetto. 🚨 È il momento di ripartire. Di reagire. Di non aspettare più. Questa sera (e tutte le prossime), mi dichiaro impunito. Mi dichiaro cittadino. Mi dichiaro libero. E non ho più voglia di stare a guardare. Serve una TERZA VIA. Serve un nuovo fronte civico. Serve un’alternativa. E ci serve ORA. #MilanoResiste #CivismoAttivo #SalaGate #PoliticaSpazzatura #MilanoNonDorme #GiùLeManiDallaCittà #CambiamoTutto #FuoriLeMasse #StanchiMaVivi #resamai
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  • LA NUOVA SFORTUNATA NORMALITÀ. ANCHE PER I PERSONAGGI FAMOSI.
    Questo è un elenco incompleto di quello che è successo negli ultimi anni a parecchi cittadini italiani più o meno noti, fra di loro purtroppo molti giovani e alcune persone degne della massima stima. Altre un po’ meno.
    In un paese normale sarebbe logico indagare se questi soggetti (quelli che non lo hanno ammesso pubblicamente) si siano sottoposti o meno a certe iniezioni di farmaci sperimentali creati in due mesi da alcune aziende, fra cui la più condannata al mondo…che ha candidamente ammesso di essere stata a conoscenza fin dall’inizio dei gravissimi effetti collaterali dei prodotti, compresa la morte.
    Ma sfortunatamente non viene fatto.
    Ora moltiplicate questo elenco per 10.000 (i cittadini non famosi in percentuale più o meno) e otterrete quello che sta accadendo in Italia e nel mondo.
    Se io fossi nei panni delle persone che sono state inoculate con queste sostanze sarei perlomeno un po’ arrabbiato con i medici, i politici e i giornalisti collusi che le hanno spacciate per sieri miracolosi…e soprattuto farei esami approfonditi per prevenire seri problemi di salute. Lo consiglio caldamente e sono a conoscenza di vite salvate grazie a un pronto intervento.
    Michele Merlo, 28 anni, ex concorrente di “Amici”, leucemia fulminante, deceduto.
    Daniela Romano, 40 anni, ex concorrente di “Amici”, “una brutta malattia”, deceduta.
    Simone Roganti, 21 anni, ciclista, “malore improvviso”, deceduto.
    Luca Lazzari, 22 anni, nuotatore, “malore improvviso”, deceduto.
    Mattia Giani, 26 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto.
    Federico Bricco, 30 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto.
    Edoardo Fiore, 17 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduto.
    Valentina Sergi, 33 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduta.
    Romina De Angelis, 43 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta.
    Barbara Siciliano, 52 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta.
    Elena Cisonni, 34 anni, modella, “malore improvviso”, deceduta.
    Domenico Petrini, 38 ani, sindaco di Subiaco, “malore improvviso”, deceduto.
    Matteo Concari, 45 anni, sindaco di Soragna, “malore improvviso”, deceduto.
    Augusto Moretti, 54 anni, sindaco di Peschiera Borromeo, “malore improvviso”, deceduto.
    Gianni Ferretti, 60 anni, sindaco di Rozzano, “malore improvviso”, deceduto.
    Andrea Pardini, 34 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduto.
    Carlotta Dessí, 35 anni, giornalista, tumore, deceduta.
    Valentina Gerace, 40 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduta.
    Francesco Segato, in arte Frances, 46 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto.
    Manuel Fogliata, in arte Nuel, 46 anni, DJ, infarto, deceduto.
    Francesco "Ciccio" Milazzo, 53 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto.
    Massimo Cotto, 62 anni, giornalista e DJ, “malore improvviso”, deceduto.
    Sua moglie Chiara Buratti, 47 anni, attrice e cantante, ricoverata per una “sindrome rara”.
    Michela Murgia, 51 anni, scrittrice, tumore (aggravatosi velocemente), deceduta.
    Valentina Del Re, 44 anni, violinista del programma “Propaganda Live”, una “lunga malattia”, deceduta.
    Giovanni Di Cosimo, 61 anni, trombettista del programma “Propaganda Live”, tumore, deceduto.
    Andrea Savorelli, 30 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, leucemia, deceduto.
    Valentina Tomada, 55 anni, attrice, recitava nel “Paradiso delle Signore”, una “lunga malattia”, deceduta.
    Pietro Genuardi, 62 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, tumore del sangue, deceduto.
    Maurizio Bologna, 58 anni, attore, infarto, deceduto.
    Gianfranco Butinar, 51 anni, attore e imitatore, infarto, deceduto.
    Nazareno Darzillo, 45 anni, cantante lirico, “malore improvviso”, deceduto.
    Sinisa Mihajlovic, 53 anni, ex calciatore e allenatore, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto.
    Gianluca Vialli, 58 anni, ex calciatore, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto.
    Salvatore Schillaci detto Totó, 59 anni, ex calciatore, tumore, deceduto.
    Paola Marella, 61 anni, architetto e conduttrice TV, tumore, deceduta.
    Ernesto Assante, 66 anni, critico musicale, “malore improvviso”, deceduto.
    David Sassoli, 65 anni, giornalista e politico, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto.
    Franco di Mare, 68 anni, giornalista, tumore, deceduto.
    Armando Sommajuolo, 70 anni, giornalista, tumore, deceduto.
    Andrea Purgatori, 70 anni, giornalista, tumore e conseguente "catastrofica sequela di errori e omissioni", deceduto.
    Gino Strada, 73 anni, medico e fondatore di Emergency, problemi cardiaci non ben specificati, deceduto.
    Gigi Riva, 79 anni, ex calciatore, “malore improvviso peggiorato velocemente”, deceduto (per la cronaca Gianni Rivera, 81 anni, ex calciatore e protagonista di una memorabile puntata di “Porta a Porta” sta benissimo).
    Oliviero Toscani, 82 anni, fotografo, malattia rara incurabile, deceduto (aveva paragonato i cittadini che si battevano per la libertà di scelta terapeutica sancita dalla Costituzione ai terrapiattisti).
    Carla Fracci, 84 anni, ballerina (conoscevo personalmente lei e la sua grande vitalità prima di una certa puntura), tumore, deceduta.
    Silvio Berlusconi, 86 anni, imprenditore ed ex Presidente del Consiglio, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto.
    E poi…
    Edoardo Bove, 22 anni, calciatore, arresto cardiaco.
    Bianca Balti, modella, 40 anni, tumore.
    Costantino Vitagliano, 50 anni, tronista e attore, malattia autoimmune.
    Sabrina Salerno, 56 anni, cantante e showgirl, tumore.
    Giovanni Allevi, 55 anni, pianista, tumore.
    Piero Pelù, 62 anni, cantante, gravi acufeni.
    Simone Cristicchi, 48 anni, cantautore, paralisi di Bell (aveva chiesto fondi per finanziare la produzione di sieri italiani).
    Simona Ventura, 59 anni, conduttrice TV, paralisi di Bell.
    Mara Venier, 73 anni, conduttrice TV, paralisi facciale (ha dato la colpa al dentista che l’ha querelata).
    Suo genero Pier Francesco Forleo, 62 anni, dirigente RAI, tumore, deceduto.
    Mauro Coruzzi in arte Platinette, 69 anni, conduttore e opinionista, due ictus ischemici.
    Jerry Calá, 73 anni, attore, infarto.
    Max Del Papa, giornalista, tumore (fra i pochi a divulgare i suoi sospetti riguardo ai sieri).
    Antonino Spirlí, 63 anni, politico, ex presidente della Regione Calabria, tumore (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri).
    Roberto Castelli, 78 anni, politico, ex ministro della giustizia, grave infezione alla prostata (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri).
    Una approfondita analisi della genesi dei sieri sperimentali e delle conseguenze che stanno portando, corroborata dai pareri di medici autorevoli, da dati e da ricerche scientifiche è presente nel mio documentario.

    PAOLO CASSINA

    “NON È ANDATO TUTTO BENE” che vi invito a divulgare:
    LINK AL DOCUMENTARIO INTEGRALE “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN ITALIANO:
    https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le.../
    LINK AL DOCUMENTARIO “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN VERSIONE INGLESE:
    RUMBLE
    https://rumble.com/v6vrhu9-non-e-andato-tutto-bene-the...
    YOUTUBE
    https://www.youtube.com/watch?v=8PSxBxafO30
    #nonèandatotuttobene
    LA NUOVA SFORTUNATA NORMALITÀ. ANCHE PER I PERSONAGGI FAMOSI. Questo è un elenco incompleto di quello che è successo negli ultimi anni a parecchi cittadini italiani più o meno noti, fra di loro purtroppo molti giovani e alcune persone degne della massima stima. Altre un po’ meno. In un paese normale sarebbe logico indagare se questi soggetti (quelli che non lo hanno ammesso pubblicamente) si siano sottoposti o meno a certe iniezioni di farmaci sperimentali creati in due mesi da alcune aziende, fra cui la più condannata al mondo…che ha candidamente ammesso di essere stata a conoscenza fin dall’inizio dei gravissimi effetti collaterali dei prodotti, compresa la morte. Ma sfortunatamente non viene fatto. Ora moltiplicate questo elenco per 10.000 (i cittadini non famosi in percentuale più o meno) e otterrete quello che sta accadendo in Italia e nel mondo. Se io fossi nei panni delle persone che sono state inoculate con queste sostanze sarei perlomeno un po’ arrabbiato con i medici, i politici e i giornalisti collusi che le hanno spacciate per sieri miracolosi…e soprattuto farei esami approfonditi per prevenire seri problemi di salute. Lo consiglio caldamente e sono a conoscenza di vite salvate grazie a un pronto intervento. Michele Merlo, 28 anni, ex concorrente di “Amici”, leucemia fulminante, deceduto. Daniela Romano, 40 anni, ex concorrente di “Amici”, “una brutta malattia”, deceduta. Simone Roganti, 21 anni, ciclista, “malore improvviso”, deceduto. Luca Lazzari, 22 anni, nuotatore, “malore improvviso”, deceduto. Mattia Giani, 26 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto. Federico Bricco, 30 anni, calciatore, “malore improvviso”, deceduto. Edoardo Fiore, 17 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduto. Valentina Sergi, 33 anni, pallavolista, “malore improvviso”, deceduta. Romina De Angelis, 43 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta. Barbara Siciliano, 52 anni, ex pallavolista, “malore improvviso”, deceduta. Elena Cisonni, 34 anni, modella, “malore improvviso”, deceduta. Domenico Petrini, 38 ani, sindaco di Subiaco, “malore improvviso”, deceduto. Matteo Concari, 45 anni, sindaco di Soragna, “malore improvviso”, deceduto. Augusto Moretti, 54 anni, sindaco di Peschiera Borromeo, “malore improvviso”, deceduto. Gianni Ferretti, 60 anni, sindaco di Rozzano, “malore improvviso”, deceduto. Andrea Pardini, 34 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduto. Carlotta Dessí, 35 anni, giornalista, tumore, deceduta. Valentina Gerace, 40 anni, giornalista, “malore improvviso”, deceduta. Francesco Segato, in arte Frances, 46 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto. Manuel Fogliata, in arte Nuel, 46 anni, DJ, infarto, deceduto. Francesco "Ciccio" Milazzo, 53 anni, DJ, “malore improvviso”, deceduto. Massimo Cotto, 62 anni, giornalista e DJ, “malore improvviso”, deceduto. Sua moglie Chiara Buratti, 47 anni, attrice e cantante, ricoverata per una “sindrome rara”. Michela Murgia, 51 anni, scrittrice, tumore (aggravatosi velocemente), deceduta. Valentina Del Re, 44 anni, violinista del programma “Propaganda Live”, una “lunga malattia”, deceduta. Giovanni Di Cosimo, 61 anni, trombettista del programma “Propaganda Live”, tumore, deceduto. Andrea Savorelli, 30 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, leucemia, deceduto. Valentina Tomada, 55 anni, attrice, recitava nel “Paradiso delle Signore”, una “lunga malattia”, deceduta. Pietro Genuardi, 62 anni, attore, recitava nel “Paradiso delle Signore”, tumore del sangue, deceduto. Maurizio Bologna, 58 anni, attore, infarto, deceduto. Gianfranco Butinar, 51 anni, attore e imitatore, infarto, deceduto. Nazareno Darzillo, 45 anni, cantante lirico, “malore improvviso”, deceduto. Sinisa Mihajlovic, 53 anni, ex calciatore e allenatore, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto. Gianluca Vialli, 58 anni, ex calciatore, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto. Salvatore Schillaci detto Totó, 59 anni, ex calciatore, tumore, deceduto. Paola Marella, 61 anni, architetto e conduttrice TV, tumore, deceduta. Ernesto Assante, 66 anni, critico musicale, “malore improvviso”, deceduto. David Sassoli, 65 anni, giornalista e politico, tumore (aggravatosi velocemente), deceduto. Franco di Mare, 68 anni, giornalista, tumore, deceduto. Armando Sommajuolo, 70 anni, giornalista, tumore, deceduto. Andrea Purgatori, 70 anni, giornalista, tumore e conseguente "catastrofica sequela di errori e omissioni", deceduto. Gino Strada, 73 anni, medico e fondatore di Emergency, problemi cardiaci non ben specificati, deceduto. Gigi Riva, 79 anni, ex calciatore, “malore improvviso peggiorato velocemente”, deceduto (per la cronaca Gianni Rivera, 81 anni, ex calciatore e protagonista di una memorabile puntata di “Porta a Porta” sta benissimo). Oliviero Toscani, 82 anni, fotografo, malattia rara incurabile, deceduto (aveva paragonato i cittadini che si battevano per la libertà di scelta terapeutica sancita dalla Costituzione ai terrapiattisti). Carla Fracci, 84 anni, ballerina (conoscevo personalmente lei e la sua grande vitalità prima di una certa puntura), tumore, deceduta. Silvio Berlusconi, 86 anni, imprenditore ed ex Presidente del Consiglio, leucemia (aggravatasi velocemente), deceduto. E poi… Edoardo Bove, 22 anni, calciatore, arresto cardiaco. Bianca Balti, modella, 40 anni, tumore. Costantino Vitagliano, 50 anni, tronista e attore, malattia autoimmune. Sabrina Salerno, 56 anni, cantante e showgirl, tumore. Giovanni Allevi, 55 anni, pianista, tumore. Piero Pelù, 62 anni, cantante, gravi acufeni. Simone Cristicchi, 48 anni, cantautore, paralisi di Bell (aveva chiesto fondi per finanziare la produzione di sieri italiani). Simona Ventura, 59 anni, conduttrice TV, paralisi di Bell. Mara Venier, 73 anni, conduttrice TV, paralisi facciale (ha dato la colpa al dentista che l’ha querelata). Suo genero Pier Francesco Forleo, 62 anni, dirigente RAI, tumore, deceduto. Mauro Coruzzi in arte Platinette, 69 anni, conduttore e opinionista, due ictus ischemici. Jerry Calá, 73 anni, attore, infarto. Max Del Papa, giornalista, tumore (fra i pochi a divulgare i suoi sospetti riguardo ai sieri). Antonino Spirlí, 63 anni, politico, ex presidente della Regione Calabria, tumore (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri). Roberto Castelli, 78 anni, politico, ex ministro della giustizia, grave infezione alla prostata (fra i pochi ad esternare i suoi sospetti riguardo ai sieri). Una approfondita analisi della genesi dei sieri sperimentali e delle conseguenze che stanno portando, corroborata dai pareri di medici autorevoli, da dati e da ricerche scientifiche è presente nel mio documentario. PAOLO CASSINA “NON È ANDATO TUTTO BENE” che vi invito a divulgare: LINK AL DOCUMENTARIO INTEGRALE “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN ITALIANO: https://playmastermovie.com/non-e-andato-tutto-bene-le.../ LINK AL DOCUMENTARIO “NON È ANDATO TUTTO BENE” IN VERSIONE INGLESE: RUMBLE https://rumble.com/v6vrhu9-non-e-andato-tutto-bene-the... YOUTUBE https://www.youtube.com/watch?v=8PSxBxafO30 #nonèandatotuttobene
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