• Nel corso della notte, è arrivata la reazione iraniana.
    Diverse ondate di missili balistici hanno colpito Tel Aviv, Gerusalemme e altre città della Palestina occupata. Ci sono stati ingenti danni materiali. Sono state colpite anche strutture governative e militari.
    Il regime s1onist4 invasato ha, invece, continuato a bombardare Teheran e varie città iraniane.
    Il boia Nethanyau ha lanciato un appello alla popolazione iraniana, invocando il "cambio di regime". Questo è stato accolto dai partiti monarchici, nostalgici dello Shah, e da qualche formazione curda.
    Temo che da oggi, per tentare il suddetto "colpaccio", Israele intensificherà gli attacchi contro l'economia iraniana, colpendo soprattutto i settori del petrolio e del gas.
    A livello "diplomatico" tutto è immutato.
    Trump, per chi si faceva illusioni, ha scoperto definitivamente le carte e ora è nella cabina di regia dell'aggressione israeliana.
    Gli accordi di pace che aveva proposto all'Iran si sono rivelati una trappola e hanno permesso a Israele di pianificare al meglio l'aggressione.
    I paesi UE sono accodati e allineati. I paesi arabi cosiddetti "moderati" fanno a gara a chi è più prono, offrendosi come supporto alla difesa aerea israeliana.
    Russia e Cina ovviamente condannano. Ma va detto che sono i grandi attori NON protagonisti di questa storia.
    La Cina per scelta, concentrandosi nelle contromisure agli attacchi economici di Trump e nella sua prospettiva maoista-confuciana dei "cent'anni". Ma, prima o poi, gli Usa busseranno alla porta nel suo cortile di casa e Pechino non potrà aspettare e rinviare per sempre.
    La Russia, invece, è impantanata in 3 anni e mezzo di guerra in Ucraina e, dopo la disfatta siriana, non ha più un ruolo attivo in Medio Oriente. Vorrebbe tenersi tutti amici: Nethanyau, Erdogan, l'Iran, i sauditi. Firma accordi di cooperazione militare con Teheran, senza effetti concreti, ma al contempo non se la vuole "spasciare" con Israele, dove vivono milioni di coloni russofoni. Vuole dimostrare di aver ancora un po' di voce, ma sostanzialmente non conta nulla, quantomeno su questo scacchiere.
    Diciamo che il "nuovo mondo multipolare" viene teorizzato, inneggiato, di tanto in tanto si compie qualche passo in quella direzione, ma è ancora ben lungi dal realizzarsi.
    Anzi, si vedono tutti i segnali di una ripresa di vigore dell'imperialismo Usa e delle sue mire espansionistiche. In Medio Oriente, appaltando il tutto a Israele. In America, minacciando di occupare Groenlandia e Panama e stringendo il cerchio verso i governi socialisti latinoamericani. In Europa e in Ucraina, dove Trump ha teso a Putin la stessa trappola predisposta per gli iraniani: parla di pace, ma in realtà sostiene il riarmo di Kiev e si prepara a far perdurare la guerra, tenendo a bada la Russia mentre prova a spianare l'Iran e a testare le prime linee difensive, per ora economiche, cinesi.

    Da Omar Minniti PrBs
    Nel corso della notte, è arrivata la reazione iraniana. Diverse ondate di missili balistici hanno colpito Tel Aviv, Gerusalemme e altre città della Palestina occupata. Ci sono stati ingenti danni materiali. Sono state colpite anche strutture governative e militari. Il regime s1onist4 invasato ha, invece, continuato a bombardare Teheran e varie città iraniane. Il boia Nethanyau ha lanciato un appello alla popolazione iraniana, invocando il "cambio di regime". Questo è stato accolto dai partiti monarchici, nostalgici dello Shah, e da qualche formazione curda. Temo che da oggi, per tentare il suddetto "colpaccio", Israele intensificherà gli attacchi contro l'economia iraniana, colpendo soprattutto i settori del petrolio e del gas. A livello "diplomatico" tutto è immutato. Trump, per chi si faceva illusioni, ha scoperto definitivamente le carte e ora è nella cabina di regia dell'aggressione israeliana. Gli accordi di pace che aveva proposto all'Iran si sono rivelati una trappola e hanno permesso a Israele di pianificare al meglio l'aggressione. I paesi UE sono accodati e allineati. I paesi arabi cosiddetti "moderati" fanno a gara a chi è più prono, offrendosi come supporto alla difesa aerea israeliana. Russia e Cina ovviamente condannano. Ma va detto che sono i grandi attori NON protagonisti di questa storia. La Cina per scelta, concentrandosi nelle contromisure agli attacchi economici di Trump e nella sua prospettiva maoista-confuciana dei "cent'anni". Ma, prima o poi, gli Usa busseranno alla porta nel suo cortile di casa e Pechino non potrà aspettare e rinviare per sempre. La Russia, invece, è impantanata in 3 anni e mezzo di guerra in Ucraina e, dopo la disfatta siriana, non ha più un ruolo attivo in Medio Oriente. Vorrebbe tenersi tutti amici: Nethanyau, Erdogan, l'Iran, i sauditi. Firma accordi di cooperazione militare con Teheran, senza effetti concreti, ma al contempo non se la vuole "spasciare" con Israele, dove vivono milioni di coloni russofoni. Vuole dimostrare di aver ancora un po' di voce, ma sostanzialmente non conta nulla, quantomeno su questo scacchiere. Diciamo che il "nuovo mondo multipolare" viene teorizzato, inneggiato, di tanto in tanto si compie qualche passo in quella direzione, ma è ancora ben lungi dal realizzarsi. Anzi, si vedono tutti i segnali di una ripresa di vigore dell'imperialismo Usa e delle sue mire espansionistiche. In Medio Oriente, appaltando il tutto a Israele. In America, minacciando di occupare Groenlandia e Panama e stringendo il cerchio verso i governi socialisti latinoamericani. In Europa e in Ucraina, dove Trump ha teso a Putin la stessa trappola predisposta per gli iraniani: parla di pace, ma in realtà sostiene il riarmo di Kiev e si prepara a far perdurare la guerra, tenendo a bada la Russia mentre prova a spianare l'Iran e a testare le prime linee difensive, per ora economiche, cinesi. Da Omar Minniti PrBs
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  • Grande Roy De Vita come sempre! MASSIMA CONDIVISIONE.
    Ci distraggono con il referendum e nel frattempo…

    Sta per arrivare qui in Europa Kostaive, il primo vax “antiCovid” autoreplicante.
    Ha la capacità di riprodursi all’infinito e può essere trasmesso da individuo ad individuo per via aerea.

    Come mai in pochi ne parlano?

    Pochi studi
    Nessuna sperimentazione

    Vogliono noi come cavie!!!!!

    Ascoltate il Prof De Vita
    Grande Roy De Vita come sempre! MASSIMA CONDIVISIONE. Ci distraggono con il referendum e nel frattempo… Sta per arrivare qui in Europa Kostaive, il primo vax “antiCovid” autoreplicante. Ha la capacità di riprodursi all’infinito e può essere trasmesso da individuo ad individuo per via aerea. Come mai in pochi ne parlano? Pochi studi Nessuna sperimentazione Vogliono noi come cavie!!!!! 👉Ascoltate il Prof De Vita
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  • ECCO CHI È IL CRIMINALE CHE L'EUROPA SOSTIENE E DIFENDE!
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  • ⭕️La Commissione Medico Scientifica Indipendente ha pubblicato un comunicato allarmante, che si basa sulle conclusioni di uno studio di Maurizio Federico, ricercatore virologo e responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità. Dunque uno dei massimi esperti italiani.
    In estrema sintesi:
    • Sta per essere commercializzato in Europa Kostaive, il primo vaccino antiCovid autoreplicante. Ultima frontiera della vaccinologia, ha la capacità di riprodursi per un tempo indefinito non solo nel corpo di chi lo riceve, ma può trasmettersi anche ad altre persone e animali, senza barriere di specie persino per via aerea.
    • Il meccanismo biologico di diffusione e i gravi possibili effetti avversi sono descritti in dettaglio in una recente ricerca pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences a firma appunto di Maurizio Federico, dell’Istituto Superiore di Sanità.
    • Si tratta di un azzardo senza precedenti, che coinvolge tutta l’umanità e di cui non si capisce né l'utilità né la necessità. La Commissione indipendente ritiene che gli studi effettuati a livello europeo per l'approvazione di un prodotto farmaceutico inedito siano decisamente lacunosi. Tuttavia la Commissione europea lo ha approvato lo scorso febbraio, dando tempo agli Stati membri di esprimersi. Il tema è rimasto sotto traccia ma sta emergendo prepotentemente in queste ore.
    • L’Italia infatti può opporsi alla decisione della Commissione Europea entro lunedì 9 giugno. Tale decisione meriterebbe un serio confronto scientifico e un ampio dibattito pubblico. Vogliamo davvero correre il rischio di contaminare il Pianeta con un ‘vaccino’ autoreplicante dagli effetti in gran parte sconosciuti?

    Mi associo pertanto all'appello della Commissione indipendente al #Governo Meloni presti ascolto ai parlamentari della maggioranza e agli scienziati che in queste ore si stanno prodigando, nonostante il silenzio dei media, affinché l'Italia si opponga a questo provvedimento in via prudenziale, nell'attesa di valutare appieno utilità e rischi di questa nuova tecnica.
    Sei d'accordo? Diffondi questo appello.

    @GiorgiaMeloni @FDI_Parlamento @LegaSalvini

    Source: https://x.com/MarcelloFoa/status/1930856848908800256?t=86WRghuvLfS7IuHpR7M4HA&s=19
    ‼️⭕️La Commissione Medico Scientifica Indipendente ha pubblicato un comunicato allarmante, che si basa sulle conclusioni di uno studio di Maurizio Federico, ricercatore virologo e responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità. Dunque uno dei massimi esperti italiani. In estrema sintesi: • Sta per essere commercializzato in Europa Kostaive, il primo vaccino antiCovid autoreplicante. Ultima frontiera della vaccinologia, ha la capacità di riprodursi per un tempo indefinito non solo nel corpo di chi lo riceve, ma può trasmettersi anche ad altre persone e animali, senza barriere di specie persino per via aerea. • Il meccanismo biologico di diffusione e i gravi possibili effetti avversi sono descritti in dettaglio in una recente ricerca pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences a firma appunto di Maurizio Federico, dell’Istituto Superiore di Sanità. • Si tratta di un azzardo senza precedenti, che coinvolge tutta l’umanità e di cui non si capisce né l'utilità né la necessità. La Commissione indipendente ritiene che gli studi effettuati a livello europeo per l'approvazione di un prodotto farmaceutico inedito siano decisamente lacunosi. Tuttavia la Commissione europea lo ha approvato lo scorso febbraio, dando tempo agli Stati membri di esprimersi. Il tema è rimasto sotto traccia ma sta emergendo prepotentemente in queste ore. • L’Italia infatti può opporsi alla decisione della Commissione Europea entro lunedì 9 giugno. Tale decisione meriterebbe un serio confronto scientifico e un ampio dibattito pubblico. Vogliamo davvero correre il rischio di contaminare il Pianeta con un ‘vaccino’ autoreplicante dagli effetti in gran parte sconosciuti? Mi associo pertanto all'appello della Commissione indipendente al #Governo Meloni presti ascolto ai parlamentari della maggioranza e agli scienziati che in queste ore si stanno prodigando, nonostante il silenzio dei media, affinché l'Italia si opponga a questo provvedimento in via prudenziale, nell'attesa di valutare appieno utilità e rischi di questa nuova tecnica. Sei d'accordo? Diffondi questo appello. @GiorgiaMeloni @FDI_Parlamento @LegaSalvini Source: https://x.com/MarcelloFoa/status/1930856848908800256?t=86WRghuvLfS7IuHpR7M4HA&s=19
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  • Why Choose Aspadol 200mg (Tapentadol) for Pain Relief?
    Aspadol 200mg (containing Tapentadol) is a powerful analgesic designed for moderate to severe pain when standard painkillers (like NSAIDs or weaker opioids) fail. Here’s why it’s prescribed:

    1. Dual-Action Pain Relief
    Opioid Effect: Binds to mu-opioid receptors in the brain, reducing pain perception.

    Noradrenaline Reuptake Inhibition (NRI): Enhances the body’s natural pain-blocking mechanism, making it effective for neuropathic pain (unlike traditional opioids).

    2. Effective for Severe & Chronic Pain
    Aspadol 200mg is used for:
    ✔ Post-surgical pain
    ✔ Cancer pain
    ✔ Severe back pain & arthritis
    ✔ Neuropathic pain (diabetic nerve pain, sciatica)
    ✔ Acute injuries & fractures
    https://buynetmeds.com/product/aspadol-200mg/
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  • QUESTA è PURA FOLLIA. COSA ASPETTIAMO a USCIRE da QUEST'EUROPA. VOGLIONO PORTARCI in GUERRA!
    Bruxelles all'Italia: "Bene il risanamento dei conti ma spendere di più per le armi" - Il Fatto Quotidiano
    La Commissione Europea promuove l'Italia nel Semestre Europeo, ma raccomanda di aumentare la spesa per la difesa e di contrastare l'evasione fiscale

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/04/commissione-ue-promuove-italia-niente-nuovi-tagli-conti-pubblici-news/8013847/
    QUESTA è PURA FOLLIA. COSA ASPETTIAMO a USCIRE da QUEST'EUROPA. VOGLIONO PORTARCI in GUERRA! Bruxelles all'Italia: "Bene il risanamento dei conti ma spendere di più per le armi" - Il Fatto Quotidiano La Commissione Europea promuove l'Italia nel Semestre Europeo, ma raccomanda di aumentare la spesa per la difesa e di contrastare l'evasione fiscale https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/06/04/commissione-ue-promuove-italia-niente-nuovi-tagli-conti-pubblici-news/8013847/
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    Bruxelles all'Italia: "Bene il risanamento dei conti ma spendere di più per le armi" - Il Fatto Quotidiano
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  • La Danimarca, la Finlandia, la Svezia, gli Stati Baltici vanno aggiornando [ notizia appresa dal quotidiano La Ragione di oggi ] le proprie ff aa, stipulando nuovi e più costosi contratti per l' acquisto di sistemi d' arma onde trovarsi preparati allorché la Russia dopo l' Ucraina si spingerà con le sue armate verso occidente. Già, il loro timore ( confezionato ad arte per millantare un pericolo che non sussiste, ma che permetterà di incrementare il pil del complesso militare industriale) è che la Russia voglia occupare l' Europa .
    La Finlandia è entrata nella NATO nel 2023 e di lì a poco ha portato la spesa militare al 2,4 %, ed ora ha siglato accordi per acquistare sistemi di difesa aerea dagli USA, dalla Svezia e ( può mai mancare ?) da Israele; non doma sta sviluppando droni da sorveglianza ( parola oramai molto diffusa ) in collaborazione con l' Ucraina ( i conflitti bellici portano distruzione, lutti, interrompono la normale quotidianità ma....non fermano la
    creatività e la laboriosità dell' industria militare ) e ha avviato trattative con la francese Parrot per l' acquisto di droni resistenti alle basse temperature.
    Il governo danese ha annunciato un investimento aggiuntivo nel settore militare di 5,4 miliardi di euro, portando così il proprio pil del comparto difesa al 2,4 %; sono stati acquistati nuovi caccia F35 e sta rafforzando il settore cibernetico e missilistico navale; ha inoltre deciso di prorogare il servizio militare obbligatorio, mentre dal 2026 lo estenderà anche alle donne, suppongo in ossequio al criterio della parità di genere e chissà che non venga offerto ad esse, nel corso dell' addestramento, quale modello al quale ispirarsi la bella e avvenente Kaja Kallas.
    La Svezia pur di entrare nella NATO ha gettato al vento la sua proverbiale neutralità, ha portato il famigerato pil quasi al 2,5 %, ha ordinato nuovi e più sofisticati ( ossia più mortiferi ) caccia e intende irrobustire la flotta di sottomarini entro il 2027.
    I Paesi Baltici sono quelli che attualmente hanno le più alte percentuali di spesa militare e pare siano fermamente intenzionati a non farsi surclassare in questo primato dagli altri Stati UE; sono impegnati nell' acquisto congiunto di sistemi di difesa antiaerea e di missili anticarro e sempre insieme come dei buoni amici hanno avviato una collaborazione per lo sviluppo di sistemi dronici avanzati.
    Finlandia, Svezia, Danimarca, Lituania, Lettonia ed Estonia, sempre mossi dal forte timore verso la Russia, stanno prendendo in seria considerazione di ritirarsi dal Trattato di Ottawa in ragione del fatto che " lo scenario della sicurezza è mutato " come dichiarato dal primo ministro finlandese Petteri Orpo.
    Il trattato in questione ( Ottawa 20 settembre 1951 ) vieta la produzione, la detenzione, il trasferimento, l' impiego delle mine antiuomo, impone la distruzione di quelle eventualmente possedute e l' assistenza alle vittime.
    Non sono sufficienti i droni, i sistemi satellitari...vogliono ancora produrre ed usare le mine antiuomo?
    Più che augurarsi che vadano TUTTI A CASA ( per usare lo slogan impiegato dagli organizzatori dell' incontro che si è tenuto a Milano sabato scorso ) vorrei sperare, quantomeno, che sorga un coraggioso drappello di psichiatri che provveda a prenderli in carico, portarli in una struttura di riabilitazione psichiatrica REMS ( residenze per l' esecuzione delle misure di sicurezza ) e avviarli in un percorso di cura obbligatorio per un tempo non inferiore ai venticinque anni, prorogabili a insindacabile giudizio dei curanti.

    Marzo 2025, il Parlamento tedesco approvava la riforma della costituzione in forza della quale la Germania potrà agevolmente fare debito, non più vincolata dalle regole del pareggio di bilancio, potendo così, se lo riterrà opportuno ( e il momento è giunto ) investire cospicue somme nel comparto della difesa. È di questi giorni la dichiarazione del neo primo ministro Merz circa la creazione di un fondo di 500 miliardi di euro per la difesa...Una somma considerevole se rapportata a quella annunciata dalla presidente della commissione europea da suddividere però fra gli Stati membri.
    Altrettanta recente la notizia che il governo tedesco starebbe o avrebbe il proposito di costituire una brigata speciale di 5000 unità da inviare in Lituania per difendere i confini europei ( difenderli da chi ? domanda retorica); ha inoltre in serbo di avviare un programma di addestramento breve per i soldati.
    I governi dell' UE reclamano la pace per l' Ucraina, biasimano aspramente il presidente Putin, le ff aa ucraine poche o tante che siano le forniture continuano a riceverle, anche quelle made in USA....e il
    " pazzo", l' insensato è sempre e soltanto Putin ( e i suoi sodali )....
    La Danimarca, la Finlandia, la Svezia, gli Stati Baltici vanno aggiornando [ notizia appresa dal quotidiano La Ragione di oggi ] le proprie ff aa, stipulando nuovi e più costosi contratti per l' acquisto di sistemi d' arma onde trovarsi preparati allorché la Russia dopo l' Ucraina si spingerà con le sue armate verso occidente. Già, il loro timore ( confezionato ad arte per millantare un pericolo che non sussiste, ma che permetterà di incrementare il pil del complesso militare industriale) è che la Russia voglia occupare l' Europa . La Finlandia è entrata nella NATO nel 2023 e di lì a poco ha portato la spesa militare al 2,4 %, ed ora ha siglato accordi per acquistare sistemi di difesa aerea dagli USA, dalla Svezia e ( può mai mancare ?) da Israele; non doma sta sviluppando droni da sorveglianza ( parola oramai molto diffusa ) in collaborazione con l' Ucraina ( i conflitti bellici portano distruzione, lutti, interrompono la normale quotidianità ma....non fermano la creatività e la laboriosità dell' industria militare ) e ha avviato trattative con la francese Parrot per l' acquisto di droni resistenti alle basse temperature. Il governo danese ha annunciato un investimento aggiuntivo nel settore militare di 5,4 miliardi di euro, portando così il proprio pil del comparto difesa al 2,4 %; sono stati acquistati nuovi caccia F35 e sta rafforzando il settore cibernetico e missilistico navale; ha inoltre deciso di prorogare il servizio militare obbligatorio, mentre dal 2026 lo estenderà anche alle donne, suppongo in ossequio al criterio della parità di genere e chissà che non venga offerto ad esse, nel corso dell' addestramento, quale modello al quale ispirarsi la bella e avvenente Kaja Kallas. La Svezia pur di entrare nella NATO ha gettato al vento la sua proverbiale neutralità, ha portato il famigerato pil quasi al 2,5 %, ha ordinato nuovi e più sofisticati ( ossia più mortiferi ) caccia e intende irrobustire la flotta di sottomarini entro il 2027. I Paesi Baltici sono quelli che attualmente hanno le più alte percentuali di spesa militare e pare siano fermamente intenzionati a non farsi surclassare in questo primato dagli altri Stati UE; sono impegnati nell' acquisto congiunto di sistemi di difesa antiaerea e di missili anticarro e sempre insieme come dei buoni amici hanno avviato una collaborazione per lo sviluppo di sistemi dronici avanzati. Finlandia, Svezia, Danimarca, Lituania, Lettonia ed Estonia, sempre mossi dal forte timore verso la Russia, stanno prendendo in seria considerazione di ritirarsi dal Trattato di Ottawa in ragione del fatto che " lo scenario della sicurezza è mutato " come dichiarato dal primo ministro finlandese Petteri Orpo. Il trattato in questione ( Ottawa 20 settembre 1951 ) vieta la produzione, la detenzione, il trasferimento, l' impiego delle mine antiuomo, impone la distruzione di quelle eventualmente possedute e l' assistenza alle vittime. Non sono sufficienti i droni, i sistemi satellitari...vogliono ancora produrre ed usare le mine antiuomo? Più che augurarsi che vadano TUTTI A CASA ( per usare lo slogan impiegato dagli organizzatori dell' incontro che si è tenuto a Milano sabato scorso ) vorrei sperare, quantomeno, che sorga un coraggioso drappello di psichiatri che provveda a prenderli in carico, portarli in una struttura di riabilitazione psichiatrica REMS ( residenze per l' esecuzione delle misure di sicurezza ) e avviarli in un percorso di cura obbligatorio per un tempo non inferiore ai venticinque anni, prorogabili a insindacabile giudizio dei curanti. Marzo 2025, il Parlamento tedesco approvava la riforma della costituzione in forza della quale la Germania potrà agevolmente fare debito, non più vincolata dalle regole del pareggio di bilancio, potendo così, se lo riterrà opportuno ( e il momento è giunto ) investire cospicue somme nel comparto della difesa. È di questi giorni la dichiarazione del neo primo ministro Merz circa la creazione di un fondo di 500 miliardi di euro per la difesa...Una somma considerevole se rapportata a quella annunciata dalla presidente della commissione europea da suddividere però fra gli Stati membri. Altrettanta recente la notizia che il governo tedesco starebbe o avrebbe il proposito di costituire una brigata speciale di 5000 unità da inviare in Lituania per difendere i confini europei ( difenderli da chi ? domanda retorica); ha inoltre in serbo di avviare un programma di addestramento breve per i soldati. I governi dell' UE reclamano la pace per l' Ucraina, biasimano aspramente il presidente Putin, le ff aa ucraine poche o tante che siano le forniture continuano a riceverle, anche quelle made in USA....e il " pazzo", l' insensato è sempre e soltanto Putin ( e i suoi sodali )....
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  • LA PRIVACY È MORTA L’11 SETTEMBRE. IL FUNERALE LO PAGHIAMO NOI.

    Un tempo la privacy era sacra. Oggi è un meme. Dal giorno in cui due aerei hanno sventrato Manhattan, ci hanno convinti che per “essere al sicuro” dovevamo consegnare tutto: dati, libertà, dignità, cervello.

    Ci hanno detto: “O rinunci alla tua privacy, o muori.”
    E noi, come pecore ben addestrate, abbiamo applaudito, scaricato l’app, fatto il check-in, accettato i cookie, autorizzato la fotocamera, geolocalizzati anche in bagno.

    Abbiamo scambiato la libertà per una promessa di protezione fatta da chi ci controlla.

    Da allora ogni legge “antiterrorismo” è diventata un cavallo di Troia: dentro c’erano le manette digitali.
    Il Patriot Act americano è stato la madre di tutte le autocastrazioni globali. L’Europa ha preso appunti, i governi hanno imparato il trucco: basta dire “emergenza” e la gente ti regala pure la password del Wi-Fi.

    Oggi siamo schedati, profilati, spiati, ma felici. Perché ci hanno venduto la sorveglianza come progresso.
    Alexa ascolta le nostre crisi matrimoniali, Siri memorizza le nostre perversioni, Google conosce le nostre paure meglio dello psicanalista.

    Il paradosso? Lottiamo per “diritti civili” ma accettiamo di vivere dentro un panopticon digitale.
    Ci indigniamo per un’intercettazione, poi raccontiamo i nostri segreti su Instagram, in diretta, con i cuoricini.

    Politicamente parlando, siamo passati dalla sovranità al consenso forzato, dalla democrazia alla piattaforma.
    Abbiamo rinunciato al diritto di essere dimenticati. Abbiamo accettato di essere prodotti. Merce. Codici. Target.

    E tutto questo mentre ci raccontano che lo facciamo per “partecipare”, per “inclusione”. Che meraviglia l’inclusione, se poi ti includono nel cloud e ti vendono ai cinesi.

    Il punto è semplice:
    Non ci hanno tolto la privacy.
    Ce l’hanno fatta odiare.
    E ce l’hanno sostituita con l’esibizionismo coatto, la falsa connessione, la dipendenza dallo sguardo altrui.

    Oggi non viviamo per essere liberi. Viviamo per essere osservati.
    E chi non lo capisce, è già morto. Solo che ancora non lo sa.

    — Dr. Cinismo
    “Non siamo cittadini. Siamo utenti. E paghiamo pure l’abbonamento alla prigione.”

    Source: https://x.com/drcinismo/status/1927963146364538947?t=-aReYyYV7M4ThCgQu9NmVg&s=19
    LA PRIVACY È MORTA L’11 SETTEMBRE. IL FUNERALE LO PAGHIAMO NOI. Un tempo la privacy era sacra. Oggi è un meme. Dal giorno in cui due aerei hanno sventrato Manhattan, ci hanno convinti che per “essere al sicuro” dovevamo consegnare tutto: dati, libertà, dignità, cervello. Ci hanno detto: “O rinunci alla tua privacy, o muori.” E noi, come pecore ben addestrate, abbiamo applaudito, scaricato l’app, fatto il check-in, accettato i cookie, autorizzato la fotocamera, geolocalizzati anche in bagno. Abbiamo scambiato la libertà per una promessa di protezione fatta da chi ci controlla. Da allora ogni legge “antiterrorismo” è diventata un cavallo di Troia: dentro c’erano le manette digitali. Il Patriot Act americano è stato la madre di tutte le autocastrazioni globali. L’Europa ha preso appunti, i governi hanno imparato il trucco: basta dire “emergenza” e la gente ti regala pure la password del Wi-Fi. Oggi siamo schedati, profilati, spiati, ma felici. Perché ci hanno venduto la sorveglianza come progresso. Alexa ascolta le nostre crisi matrimoniali, Siri memorizza le nostre perversioni, Google conosce le nostre paure meglio dello psicanalista. Il paradosso? Lottiamo per “diritti civili” ma accettiamo di vivere dentro un panopticon digitale. Ci indigniamo per un’intercettazione, poi raccontiamo i nostri segreti su Instagram, in diretta, con i cuoricini. Politicamente parlando, siamo passati dalla sovranità al consenso forzato, dalla democrazia alla piattaforma. Abbiamo rinunciato al diritto di essere dimenticati. Abbiamo accettato di essere prodotti. Merce. Codici. Target. E tutto questo mentre ci raccontano che lo facciamo per “partecipare”, per “inclusione”. Che meraviglia l’inclusione, se poi ti includono nel cloud e ti vendono ai cinesi. Il punto è semplice: Non ci hanno tolto la privacy. Ce l’hanno fatta odiare. E ce l’hanno sostituita con l’esibizionismo coatto, la falsa connessione, la dipendenza dallo sguardo altrui. Oggi non viviamo per essere liberi. Viviamo per essere osservati. E chi non lo capisce, è già morto. Solo che ancora non lo sa. — Dr. Cinismo “Non siamo cittadini. Siamo utenti. E paghiamo pure l’abbonamento alla prigione.” Source: https://x.com/drcinismo/status/1927963146364538947?t=-aReYyYV7M4ThCgQu9NmVg&s=19
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  • Denunciati per la manifestazione contro il taglio di alberi a viale Europa, il giurista Ugo Mattei: «Vi aiuteremo. Escalation della repressione contro cittadini inermi» | Corriere.it | Corriere.it -

    https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/25_maggio_27/denunciati-per-la-manifestazione-contro-il-taglio-di-alberi-a-viale-europa-il-giurista-ugo-mattei-vi-aiuteremo-escalation-della-56240802-87eb-45d9-85f8-6f836f795xlk.shtml
    Denunciati per la manifestazione contro il taglio di alberi a viale Europa, il giurista Ugo Mattei: «Vi aiuteremo. Escalation della repressione contro cittadini inermi» | Corriere.it | Corriere.it - https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/25_maggio_27/denunciati-per-la-manifestazione-contro-il-taglio-di-alberi-a-viale-europa-il-giurista-ugo-mattei-vi-aiuteremo-escalation-della-56240802-87eb-45d9-85f8-6f836f795xlk.shtml
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    Denunciati per la manifestazione contro il taglio di alberi a viale Europa, il giurista Ugo Mattei: «Vi aiuteremo. Escalation della repressione contro cittadini inermi»
    Il noto professore e presidente di Generazioni Future, che offre appoggio ai querelati: «Sta succendendo in altri casi simili, a Torino e Messina. C'è un salto di qualità contro chi si oppone»
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  • - TAURUS E DINTORNI
    I tedeschi ci hanno tentato, ma si sono ritirati in buon ordine (almeno per ora). Davvero pensavano che i russi avrebbero fatto spallucce alla consegna dei Taurus all'Ucraina. Così non è stato. La minaccia russa è stata chiara e senza alcun tentennamento.
    Rimango sempre più convinto che la classe dirigente che governa l'attuale Europa sia la peggiore degli ultimi mille anni. Incosciente, incapace di comprendere la storia, profondamente ignorante dei rapporti di forza internazionale, e fuori da ogni realtà, visto che pensa che il mondo inizi nella città a 15 minuti e finisca in un gay pride.
    Se finora non stiamo scrivendo da un bunker, è grazie alla pazienza dei russi e al rischio di guerra atomica. Ma fino a quando il filo anti-russo potrà essere tirato prima che si spezzi?
    Trump si è rivelato per quel che è: un bluff. Ma la colpa è soprattutto dei neocon di cui si è stupidamente circondato. Che lui abbia voglia di andare allo scontro con Putin è fuori di questione. In verità, non gliene frega nulla della guerra in Ucraina (non dopo che ha ottenuto le concessioni sulle terre rare). Abbaia più per dovere istituzionale che per convinzione personale, ben consapevole che una pace - che lui proclamava fattibile in 24 ore - per ora è solo una pia illusione. Una pace con l'attuale regime ucraino, sostenuto dai deliranti capi delle principali nazioni europee, è impossibile anche se Trump fosse stato Ghandi.
    La verità è che questo continente è destinato alla sconfitta. Qualsiasi essa sia: militare o solo economica. Comunque diplomatica. Del resto, i continui ragli delle cancellerie europee sono un sintomatico indicatore di debolezza e incapacità. Gli stessi deliranti pacchetti di sanzioni lo dimostrano.
    O forse c'è un'altra ragione del perché chi governa l'Europa non vuole la pace. Forse la guerra che loro vogliono non è contro la Russia, che non possono sconfiggere, ma contro i loro stessi cittadini. Forse traggono compiacimento dal terrore che noi proviamo ogni giorno davanti alle notizie di un possibile scontro militare con i russi; e traggono compiacimento dalle difficoltà economiche che ci infliggono con questo scontro fatto di sanzioni economiche e commerciali.
    Le probabilità che le deliranti cancellerie europee possano sconfiggere i russi sono estremamente basse. Ma con noi si stanno avverando.

    Source:
    https://x.com/ilpetulante/status/1927610656041152570?t=1VLPITqUi12FVz96jndmYg&s=19
    🖊️ - TAURUS E DINTORNI I tedeschi ci hanno tentato, ma si sono ritirati in buon ordine (almeno per ora). Davvero pensavano che i russi avrebbero fatto spallucce alla consegna dei Taurus all'Ucraina. Così non è stato. La minaccia russa è stata chiara e senza alcun tentennamento. Rimango sempre più convinto che la classe dirigente che governa l'attuale Europa sia la peggiore degli ultimi mille anni. Incosciente, incapace di comprendere la storia, profondamente ignorante dei rapporti di forza internazionale, e fuori da ogni realtà, visto che pensa che il mondo inizi nella città a 15 minuti e finisca in un gay pride. Se finora non stiamo scrivendo da un bunker, è grazie alla pazienza dei russi e al rischio di guerra atomica. Ma fino a quando il filo anti-russo potrà essere tirato prima che si spezzi? Trump si è rivelato per quel che è: un bluff. Ma la colpa è soprattutto dei neocon di cui si è stupidamente circondato. Che lui abbia voglia di andare allo scontro con Putin è fuori di questione. In verità, non gliene frega nulla della guerra in Ucraina (non dopo che ha ottenuto le concessioni sulle terre rare). Abbaia più per dovere istituzionale che per convinzione personale, ben consapevole che una pace - che lui proclamava fattibile in 24 ore - per ora è solo una pia illusione. Una pace con l'attuale regime ucraino, sostenuto dai deliranti capi delle principali nazioni europee, è impossibile anche se Trump fosse stato Ghandi. La verità è che questo continente è destinato alla sconfitta. Qualsiasi essa sia: militare o solo economica. Comunque diplomatica. Del resto, i continui ragli delle cancellerie europee sono un sintomatico indicatore di debolezza e incapacità. Gli stessi deliranti pacchetti di sanzioni lo dimostrano. O forse c'è un'altra ragione del perché chi governa l'Europa non vuole la pace. Forse la guerra che loro vogliono non è contro la Russia, che non possono sconfiggere, ma contro i loro stessi cittadini. Forse traggono compiacimento dal terrore che noi proviamo ogni giorno davanti alle notizie di un possibile scontro militare con i russi; e traggono compiacimento dalle difficoltà economiche che ci infliggono con questo scontro fatto di sanzioni economiche e commerciali. Le probabilità che le deliranti cancellerie europee possano sconfiggere i russi sono estremamente basse. Ma con noi si stanno avverando. Source: https://x.com/ilpetulante/status/1927610656041152570?t=1VLPITqUi12FVz96jndmYg&s=19
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