• NASCE Scenario.press - libera espressione - UN SOCIAL CONTRO LA CENSURA dei GROSSI GRUPPI INTERNAZIONALI
    https://youtu.be/paU-Wwj9nxI

    UN Social Network LIBERO da OGNI TIPO di CONDIZIONAMENTO
    e in FAVORE DELLA LIBERTÀ di STAMPA

    UNA COMUNITA' di PERSONE CHE CREDONO NELLA LIBERTÀ di
    ESPRESSIONE e NON ACCETTANO ALCUN CONDIZIONAMENTO

    SE SEI STANCO di VEDERE CENSURATI I TUOI PENSIERI E LE TUE OPINIONI POLITICHE e PERSONALI?
    ALLORA TI ASPETTIAMO su www.scenario.press - libera espressione

    COSA ASPETTI a UNIRTI alla PIÚ GRANDE RETE SOCIALE di PERSONE LIBERE?

    Scenario.press - libera espressione - Non esiste democrazia senza libertà di informazione!

    Scenario.press is born - free expression - A SOCIAL MEDIA AGAINST CENSORSHIP by BIG INTERNATIONAL GROUPS

    A Social Network FREE from ANY TYPE of CONDITIONING
    and in FAVOR OF FREEDOM of the PRESS

    A COMMUNITY of PEOPLE WHO BELIEVE IN THE FREEDOM of
    EXPRESSION and DO NOT ACCEPT ANY CONDITIONS

    IF YOU ARE TIRED OF SEEING YOUR POLITICAL AND PERSONAL THOUGHTS AND OPINIONS CENSORED?
    THEN WE ARE WAITING FOR YOU on www.scenario.press - free expression

    WHAT ARE YOU WAITING FOR to JOIN THE LARGEST SOCIAL NETWORK of FREE PEOPLE?

    Scenario.press - free expression - There is no democracy without freedom of information!
    NASCE Scenario.press - libera espressione - UN SOCIAL CONTRO LA CENSURA dei GROSSI GRUPPI INTERNAZIONALI https://youtu.be/paU-Wwj9nxI UN Social Network LIBERO da OGNI TIPO di CONDIZIONAMENTO e in FAVORE DELLA LIBERTÀ di STAMPA UNA COMUNITA' di PERSONE CHE CREDONO NELLA LIBERTÀ di ESPRESSIONE e NON ACCETTANO ALCUN CONDIZIONAMENTO SE SEI STANCO di VEDERE CENSURATI I TUOI PENSIERI E LE TUE OPINIONI POLITICHE e PERSONALI? ALLORA TI ASPETTIAMO su www.scenario.press - libera espressione COSA ASPETTI a UNIRTI alla PIÚ GRANDE RETE SOCIALE di PERSONE LIBERE? Scenario.press - libera espressione - Non esiste democrazia senza libertà di informazione! Scenario.press is born - free expression - A SOCIAL MEDIA AGAINST CENSORSHIP by BIG INTERNATIONAL GROUPS A Social Network FREE from ANY TYPE of CONDITIONING and in FAVOR OF FREEDOM of the PRESS A COMMUNITY of PEOPLE WHO BELIEVE IN THE FREEDOM of EXPRESSION and DO NOT ACCEPT ANY CONDITIONS IF YOU ARE TIRED OF SEEING YOUR POLITICAL AND PERSONAL THOUGHTS AND OPINIONS CENSORED? THEN WE ARE WAITING FOR YOU on www.scenario.press - free expression WHAT ARE YOU WAITING FOR to JOIN THE LARGEST SOCIAL NETWORK of FREE PEOPLE? Scenario.press - free expression - There is no democracy without freedom of information!
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  • PER UNA VOCE SOLA
    Ok firmiamo, spammiamo, ma non dimentichiamo quello che siamo...

    Sarò impopolare, tanto per cambiare. Ma c’è qualcosa che mi urta sempre quando l’attivismo diventa un talent show travestito da buona causa.
    L’impressione? Che ogni volta che scoppia un caso mediatico, si scateni la gara a chi riesce per primo a piantare la propria bandierina sulla Luna del giorno .
    Un mix esplosivo di voga e foga — il cocktail preferito dell’attivista social 3.0.

    🏼 Individua il tema "caldo".
    🏼 Lancia la petizione.
    🏼 Ritagliati un posto da protagonista nel feed.

    Sì, lo abbiamo fatto tutti. Nessuno escluso.
    E va pure bene: l’attivismo vive di reattività. Ma reagire non significa sempre frazionare.

    Entriamo di prepotenza nel caso di Francesca Albanese.
    In due giorni: valanghe di petizioni, candidature a premi, appelli, endorsement e probabilmente a breve anche spillette e magliette a tiratura limitata.

    Tutto nobile, per carità.
    E io firmo.
    Firmerei anche bendato. 😶‍🌫️
    👉Chi ha sostenuto Julian Assange non può che stare dalla parte degli "outsiders"che pagano il prezzo di dire ciò che è scomodo.

    👉Ma c’è un problema: la mancanza totale di coesione.
    Tutti propongono, tutti firmano, tutti rilanciano… ma ognuno per conto suo.
    Il risultato? Un rumore di fondo talmente disordinato che più che sostenere Albanese, sembra voler promuovere chi lancia l’iniziativa.
    ❗️E il rischio è il solito: boicottaggi incrociati, gelosie da primo firmatario, orgoglio di bottega che manda tutto in corto circuito.

    Più luci sparse fanno effetto, ma quanto sarebbe più potente un unico fascio di luce concentrato in una sola direzione?

    Ho fatto un pippotto?
    Sì, certamente.
    Ma chi mi legge sa quanto tengo alla causa.
    Francesca Albanese non è un nome da talk show, ma una voce scomoda per chi non accetta che i diritti umani valgano per tutti.
    E ora sta pagando il prezzo di questa posizione con sanzioni gravi che non possiamo ignorare:

    Congelamento di eventuali beni e conti bancari negli Stati Uniti
    Divieto di ingresso per lei e i suoi familiari
    Divieto di collaborazione economica con enti o cittadini americani
    Rischio di isolamento accademico e diplomatico internazionale

    Una punizione che sa di intimidazione, in pieno stile "legge del più forte". E che mina, ancora una volta, la credibilità già traballante dell’ONU.

    Per questo vi propongo di convogliare le energie su una delle iniziative già più strutturate e trasversali, con un buon livello di rappresentanza:

    Firma la petizione su Change.org:

    https://chng.it/Wkp9QccdYZ

    Ma, al di là della singola petizione, non possiamo fermarci qui.
    Serve una rete di supporto vera: politica, mediatica, diplomatica, umana.
    Perché quando una persona diventa scomoda o politicamente pericolosa, il passo verso la sua eliminazione (fisica o simbolica) è breve.
    E il silenzio o la frammentazione di chi dovrebbe proteggerla è una complicità indiretta.

    👉Quindi sì: firmiamo, giriamo e inoltriamo,ma non dimentichiamo quello che siamo e per cosa ci battiamo.

    #FrancescaAlbanese #FreeSpeech #HumanRights #StopCensorship #ONU #NobelPerLaPace #AttivismoResponsabile #Dignità #DirittiUmani #GiustiziaPerTutti #SupportFrancescaAlbanese #UnaVoceSola #AttivismoEtico #unitisivince
    🔦 PER UNA VOCE SOLA Ok firmiamo, spammiamo, ma non dimentichiamo quello che siamo... Sarò impopolare, tanto per cambiare. 🙃Ma c’è qualcosa che mi urta sempre quando l’attivismo diventa un talent show travestito da buona causa. L’impressione? Che ogni volta che scoppia un caso mediatico, si scateni la gara a chi riesce per primo a piantare la propria bandierina sulla Luna del giorno 🏁🌕. Un mix esplosivo di voga e foga — il cocktail preferito dell’attivista social 3.0. 👉🏼 Individua il tema "caldo". 👉🏼 Lancia la petizione. 👉🏼 Ritagliati un posto da protagonista nel feed. Sì, lo abbiamo fatto tutti. Nessuno escluso. E va pure bene: l’attivismo vive di reattività. Ma reagire non significa sempre frazionare. Entriamo di prepotenza nel caso di Francesca Albanese. In due giorni: valanghe di petizioni, candidature a premi, appelli, endorsement e probabilmente a breve anche spillette e magliette a tiratura limitata. Tutto nobile, per carità. E io firmo. Firmerei anche bendato. 😶‍🌫️ 👉Chi ha sostenuto Julian Assange non può che stare dalla parte degli "outsiders"che pagano il prezzo di dire ciò che è scomodo. 👉Ma c’è un problema: la mancanza totale di coesione. Tutti propongono, tutti firmano, tutti rilanciano… ma ognuno per conto suo. Il risultato? Un rumore di fondo talmente disordinato che più che sostenere Albanese, sembra voler promuovere chi lancia l’iniziativa. 🙄 ❗️E il rischio è il solito: boicottaggi incrociati, gelosie da primo firmatario, orgoglio di bottega che manda tutto in corto circuito. 🔦 Più luci sparse fanno effetto, ma quanto sarebbe più potente un unico fascio di luce concentrato in una sola direzione? Ho fatto un pippotto? Sì, certamente. 🤷‍♂️ Ma chi mi legge sa quanto tengo alla causa. Francesca Albanese non è un nome da talk show, ma una voce scomoda per chi non accetta che i diritti umani valgano per tutti. E ora sta pagando il prezzo di questa posizione con sanzioni gravi che non possiamo ignorare: 📍 Congelamento di eventuali beni e conti bancari negli Stati Uniti 📍 Divieto di ingresso per lei e i suoi familiari 📍 Divieto di collaborazione economica con enti o cittadini americani 📍 Rischio di isolamento accademico e diplomatico internazionale Una punizione che sa di intimidazione, in pieno stile "legge del più forte". E che mina, ancora una volta, la credibilità già traballante dell’ONU. Per questo vi propongo di convogliare le energie su una delle iniziative già più strutturate e trasversali, con un buon livello di rappresentanza: 🔗 Firma la petizione su Change.org: https://chng.it/Wkp9QccdYZ 🔴Ma, al di là della singola petizione, non possiamo fermarci qui. Serve una rete di supporto vera: politica, mediatica, diplomatica, umana. Perché quando una persona diventa scomoda o politicamente pericolosa, il passo verso la sua eliminazione (fisica o simbolica) è breve. E il silenzio o la frammentazione di chi dovrebbe proteggerla è una complicità indiretta. 👉Quindi sì: firmiamo, giriamo e inoltriamo,ma non dimentichiamo quello che siamo e per cosa ci battiamo. ✊ #FrancescaAlbanese #FreeSpeech #HumanRights #StopCensorship #ONU #NobelPerLaPace #AttivismoResponsabile #Dignità #DirittiUmani #GiustiziaPerTutti #SupportFrancescaAlbanese #UnaVoceSola #AttivismoEtico #unitisivince
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  • VIDEO CENSURATO SU INSTAGRAM ma NON da Scenario.press il Social contro la CENSURA!
    BISOGNA RIMANDARLI AL LORO PAESE PER DIRETTISSIMA!

    In Finlandia, una ragazza originaria del posto è stata aggredita da alcune giovani musulmane, che giudicavano il suo abbigliamento inappropriato.

    VIDEO CENSORED ON INSTAGRAM but NOT by Scenario.press the Social against CENSORSHIP!
    THEY NEED TO BE SENT BACK TO THEIR COUNTRY DIRECTLY!

    In Finland, a girl originally from the place was attacked by some young Muslims, who judged her clothing inappropriate.

    Fonte: https://linktr.ee/consenso_disinformato
    🚫 VIDEO CENSURATO SU INSTAGRAM ma NON da Scenario.press il Social contro la CENSURA! BISOGNA RIMANDARLI AL LORO PAESE PER DIRETTISSIMA! 🇫🇮 In Finlandia, una ragazza originaria del posto è stata aggredita da alcune giovani musulmane, che giudicavano il suo abbigliamento inappropriato. 🚫 VIDEO CENSORED ON INSTAGRAM but NOT by Scenario.press the Social against CENSORSHIP! THEY NEED TO BE SENT BACK TO THEIR COUNTRY DIRECTLY! 🇫🇮 In Finland, a girl originally from the place was attacked by some young Muslims, who judged her clothing inappropriate. Fonte: https://linktr.ee/consenso_disinformato
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  • Anonymous Vpn Service

    Safe Net VPN is a one of the best VPN Provider in 2023. VPN constructs a secure tunnel using different protocols between your computer and your desired destination on the internet.

    About Company:-

    We have optimised streaming servers around the globe. Allowing you to get the most from your existing streaming subscriptions. Blazing fast speeds and avoid censorship.
    A VPN is a much more sophisticated tool as compared to a proxy. A VPN not only facilitates you to cope with censorship concerns but it also takes care of your security. VPN constructs a secure tunnel using different protocols (IKEv2 IPsec, OpenVPN, SSTP, SoftEther, WireGuard) between your computer and your desired destination on the internet. That’s not it, A VPN also uses high level encryption to encrypt all the traffic passing through its servers.

    Click Here For More Info:- https://safenetvpn.com/

    Social Media Links:- https://www.instagram.com/safenetvpn/
    Anonymous Vpn Service Safe Net VPN is a one of the best VPN Provider in 2023. VPN constructs a secure tunnel using different protocols between your computer and your desired destination on the internet. About Company:- We have optimised streaming servers around the globe. Allowing you to get the most from your existing streaming subscriptions. Blazing fast speeds and avoid censorship. A VPN is a much more sophisticated tool as compared to a proxy. A VPN not only facilitates you to cope with censorship concerns but it also takes care of your security. VPN constructs a secure tunnel using different protocols (IKEv2 IPsec, OpenVPN, SSTP, SoftEther, WireGuard) between your computer and your desired destination on the internet. That’s not it, A VPN also uses high level encryption to encrypt all the traffic passing through its servers. Click Here For More Info:- https://safenetvpn.com/ Social Media Links:- https://www.instagram.com/safenetvpn/
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  • STOP WAR ON JOURNALISM!

    #PardonAssangeNow

    La battaglia non è mai terminata veramente.
    È proprio adesso che la nostra voce si risolleva per difendere valori universali: libertà d'informazione, verità e giustizia.
    Dalla figura di Julian Assange si dipana un filo che tocca ogni angolo del mondo del giornalismo e della comunicazione libera.

    Martedì 24 giugno 2025
    Dalle ore 19.00
    Piazza dei Mercanti, Milano
    Presidio parallelo a Napoli, in Piazza Dante, a cura degli amici di Free Assange Napoli

    Partecipa all’evento su Facebook:
    https://facebook.com/events/s/stop-war-on-journalism-pardona/1891404388065215/

    Il 24 giugno 2024 Julian Assange ha riacquistato la libertà dopo 14 anni di persecuzione.
    Una libertà ottenuta al prezzo di un’ammissione paradossale: essersi "dichiarato colpevole"… di giornalismo.
    Ma la verità non può essere un crimine.

    Il suo caso è solo la punta dell’iceberg di un sistema bellico globale che colpisce per primo la trasparenza e il diritto all'informazione.

    Ne sono prova:

    L’assassinio del fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, ucciso da fuoco ucraino.

    Gli oltre 200 giornalisti palestinesi assassinati nel genocidio in corso.

    Unisciti a noi!
    Questa non è solo una commemorazione, ma il proseguimento di un lungo cammino di resistenza e consapevolezza.
    Abbiamo bisogno del contributo di tutte e tutti.
    Facciamoci sentire: per Julian, per il giornalismo, per la verità.

    #FreeAssange
    #StopWarOnJournalism
    #FreedomOfPress
    #GiornalismoNonÈUnCrimine
    #AssangeLibero
    #MilanoPerAssange
    #NoMoreCensorship
    #TruthMatters
    .
    🗞️ STOP WAR ON JOURNALISM! ✊ #PardonAssangeNow 🗣️ La battaglia non è mai terminata veramente. È proprio adesso che la nostra voce si risolleva per difendere valori universali: libertà d'informazione, verità e giustizia. Dalla figura di Julian Assange si dipana un filo che tocca ogni angolo del mondo del giornalismo e della comunicazione libera. 📅 Martedì 24 giugno 2025 🕖 Dalle ore 19.00 📍 Piazza dei Mercanti, Milano 📍 Presidio parallelo a Napoli, in Piazza Dante, a cura degli amici di Free Assange Napoli 🔗 Partecipa all’evento su Facebook: 👉 https://facebook.com/events/s/stop-war-on-journalism-pardona/1891404388065215/ Il 24 giugno 2024 Julian Assange ha riacquistato la libertà dopo 14 anni di persecuzione. Una libertà ottenuta al prezzo di un’ammissione paradossale: essersi "dichiarato colpevole"… di giornalismo. Ma la verità non può essere un crimine. Il suo caso è solo la punta dell’iceberg di un sistema bellico globale che colpisce per primo la trasparenza e il diritto all'informazione. 📸 Ne sono prova: L’assassinio del fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, ucciso da fuoco ucraino. Gli oltre 200 giornalisti palestinesi assassinati nel genocidio in corso. ✊ Unisciti a noi! Questa non è solo una commemorazione, ma il proseguimento di un lungo cammino di resistenza e consapevolezza. Abbiamo bisogno del contributo di tutte e tutti. 📢 Facciamoci sentire: per Julian, per il giornalismo, per la verità. 🔖 #FreeAssange #StopWarOnJournalism #FreedomOfPress #GiornalismoNonÈUnCrimine #AssangeLibero #MilanoPerAssange #NoMoreCensorship #TruthMatters .
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  • Vpn Service

    Safe Net VPN is a one of the best VPN Provider in 2023. VPN constructs a secure tunnel using different protocols between your computer and your desired destination on the internet.

    About Company:-

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    A VPN is a much more sophisticated tool as compared to a proxy. A VPN not only facilitates you to cope with censorship concerns but it also takes care of your security. VPN constructs a secure tunnel using different protocols (IKEv2 IPsec, OpenVPN, SSTP, SoftEther, WireGuard) between your computer and your desired destination on the internet. That’s not it, A VPN also uses high level encryption to encrypt all the traffic passing through its servers.

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    Vpn Service Safe Net VPN is a one of the best VPN Provider in 2023. VPN constructs a secure tunnel using different protocols between your computer and your desired destination on the internet. About Company:- We have optimised streaming servers around the globe. Allowing you to get the most from your existing streaming subscriptions. Blazing fast speeds and avoid censorship. A VPN is a much more sophisticated tool as compared to a proxy. A VPN not only facilitates you to cope with censorship concerns but it also takes care of your security. VPN constructs a secure tunnel using different protocols (IKEv2 IPsec, OpenVPN, SSTP, SoftEther, WireGuard) between your computer and your desired destination on the internet. That’s not it, A VPN also uses high level encryption to encrypt all the traffic passing through its servers. Click Here For More Info:- https://safenetvpn.com/ Social Media Links :- https://www.instagram.com/safenetvpn/
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  • GATES SVELA LE CARTE: L'ID DIGITALE COME ARMA FINALE CONTRO IL LIBERO PENSIERO
    Eccolo di nuovo. L'architetto della sorveglianza globale, il profeta autoproclamato delle emergenze sanitarie, il miliardario che sussurra all'orecchio dei governi avanza l'ennesimo tassello del suo progetto tecnocratico. Bill Gates – che non si nasconde più dietro veli di filantropia – articola con disarmante chiarezza la prossima fase: un sistema di identificazione digitale per soffocare quella che lui chiama "disinformazione".

    "Gli Stati Uniti rappresentano un caso complesso a causa del Primo Emendamento. Quali eccezioni possiamo contemplare?" Non è una domanda, è una strategia. Il Primo Emendamento – questo fastidioso ostacolo alla censura totale – viene trattato come un bug da correggere nel sistema operativo della società che immagina.

    La sua rivelazione prosegue senza filtri: "Credo che col tempo... vorremmo operare in un ambiente dove le persone siano veramente identificate... Dovremo sviluppare sistemi e comportamenti che ci permettano di essere più consapevoli riguardo a chi dice cosa, chi ha creato questo contenuto."

    Traduzione: nessuna voce anonima, nessun rifugio digitale, nessuna opinione senza un collare elettronico che ne tracci la provenienza. L'uomo che ha costruito un impero sul controllo dei sistemi operativi ora ambisce al controllo dell'ecosistema informativo globale.

    Non è un'evoluzione inaspettata per chi segue la traiettoria di Gates. Dal dominio dei computer personali alla manipolazione dei sistemi alimentari globali, dall'influenza sulla sanità mondiale all'ingegneria climatica – il pattern è sempre lo stesso: centralizzazione, controllo, abolizione delle alternative.
    L'ID digitale rappresenta semplicemente l'anello mancante – il dispositivo che salda definitivamente persona fisica e identità digitale, trasformando ogni espressione umana in dato tracciabile, classificabile, eventualmente censurabile.

    La tecnocrazia di cui Gates è portavoce non ha bisogno di campi di concentramento o plotoni d'esecuzione. Le bastano database, algoritmi e l'eliminazione sistematica dell'anonimato. Il dissenso non viene fucilato – viene semplicemente reso invisibile, relegato negli angoli più oscuri e inaccessibili della rete, privato di ossigeno mediatico.

    Chi ha seguito l'ascesa di questa élite tecnocratica riconosce i segnali. Gates non sta improvvisando – sta eseguendo il copione previsto, rivelando pubblicamente ciò che è stato pianificato nelle stanze dei bottoni della governance globale.
    L'ID digitale non è uno strumento isolato – è il fulcro di un ecosistema di controllo che include moneta digitale, credito sociale e biosorveglianza permanente. La "lotta alla disinformazione" è solo il pretesto nobile dietro cui nascondere l'obiettivo reale: la fine definitiva della privacy e dell'autonomia individuale.

    La domanda non è più "se" ma "quando" questo sistema verrà implementato. E soprattutto: quale resistenza siamo disposti a opporre?

    GATES SHOWS HIS CARDS: DIGITAL ID AS THE ULTIMATE WEAPON AGAINST FREE THOUGHT
    Here he goes again. The architect of global surveillance, the self-proclaimed prophet of health emergencies, the billionaire who whispers in the ear of governments, advances yet another piece of his technocratic project. Bill Gates – no longer hiding behind veils of philanthropy – articulates with disarming clarity the next phase: a digital identification system to stifle what he calls “misinformation.”

    “The United States is a complex case because of the First Amendment. What exceptions can we contemplate?” It’s not a question, it’s a strategy. The First Amendment – ​​that pesky obstacle to total censorship – is treated as a bug to be fixed in the operating system of the society he imagines.

    His revelation continues without filters: "I think that over time... we would like to operate in an environment where people are truly identified... We will have to develop systems and behaviors that allow us to be more aware of who says what, who created this content."

    Translation: no anonymous voice, no digital refuge, no opinion without an electronic collar that traces its origin. The man who built an empire on the control of operating systems now aspires to control the global information ecosystem.

    This is not an unexpected evolution for those who follow Gates' trajectory. From the domination of personal computers to the manipulation of global food systems, from influencing global health to climate engineering – the pattern is always the same: centralization, control, abolition of alternatives.

    The digital ID is simply the missing link – the device that definitively welds the physical person and digital identity, transforming every human expression into traceable, classifiable, possibly censorable data.

    The technocracy that Gates champions does not need concentration camps or firing squads. Databases, algorithms, and the systematic elimination of anonymity are enough. Dissent is not shot – it is simply made invisible, relegated to the darkest and most inaccessible corners of the internet, deprived of media oxygen.

    Anyone who has followed the rise of this technocratic elite recognizes the signs. Gates is not improvising – he is following the expected script, publicly revealing what has been planned in the control rooms of global governance.
    The digital ID is not an isolated tool – it is the centerpiece of an ecosystem of control that includes digital currency, social credit, and permanent biosurveillance. The "fight against disinformation" is just the noble pretext behind which to hide the real goal: the definitive end of privacy and individual autonomy.

    The question is no longer "if" but "when" this system will be implemented. And above all: what resistance are we willing to put up?

    t.me/lacivettabianca
    GATES SVELA LE CARTE: L'ID DIGITALE COME ARMA FINALE CONTRO IL LIBERO PENSIERO Eccolo di nuovo. L'architetto della sorveglianza globale, il profeta autoproclamato delle emergenze sanitarie, il miliardario che sussurra all'orecchio dei governi avanza l'ennesimo tassello del suo progetto tecnocratico. Bill Gates – che non si nasconde più dietro veli di filantropia – articola con disarmante chiarezza la prossima fase: un sistema di identificazione digitale per soffocare quella che lui chiama "disinformazione". "Gli Stati Uniti rappresentano un caso complesso a causa del Primo Emendamento. Quali eccezioni possiamo contemplare?" Non è una domanda, è una strategia. Il Primo Emendamento – questo fastidioso ostacolo alla censura totale – viene trattato come un bug da correggere nel sistema operativo della società che immagina. La sua rivelazione prosegue senza filtri: "Credo che col tempo... vorremmo operare in un ambiente dove le persone siano veramente identificate... Dovremo sviluppare sistemi e comportamenti che ci permettano di essere più consapevoli riguardo a chi dice cosa, chi ha creato questo contenuto." Traduzione: nessuna voce anonima, nessun rifugio digitale, nessuna opinione senza un collare elettronico che ne tracci la provenienza. L'uomo che ha costruito un impero sul controllo dei sistemi operativi ora ambisce al controllo dell'ecosistema informativo globale. Non è un'evoluzione inaspettata per chi segue la traiettoria di Gates. Dal dominio dei computer personali alla manipolazione dei sistemi alimentari globali, dall'influenza sulla sanità mondiale all'ingegneria climatica – il pattern è sempre lo stesso: centralizzazione, controllo, abolizione delle alternative. L'ID digitale rappresenta semplicemente l'anello mancante – il dispositivo che salda definitivamente persona fisica e identità digitale, trasformando ogni espressione umana in dato tracciabile, classificabile, eventualmente censurabile. La tecnocrazia di cui Gates è portavoce non ha bisogno di campi di concentramento o plotoni d'esecuzione. Le bastano database, algoritmi e l'eliminazione sistematica dell'anonimato. Il dissenso non viene fucilato – viene semplicemente reso invisibile, relegato negli angoli più oscuri e inaccessibili della rete, privato di ossigeno mediatico. Chi ha seguito l'ascesa di questa élite tecnocratica riconosce i segnali. Gates non sta improvvisando – sta eseguendo il copione previsto, rivelando pubblicamente ciò che è stato pianificato nelle stanze dei bottoni della governance globale. L'ID digitale non è uno strumento isolato – è il fulcro di un ecosistema di controllo che include moneta digitale, credito sociale e biosorveglianza permanente. La "lotta alla disinformazione" è solo il pretesto nobile dietro cui nascondere l'obiettivo reale: la fine definitiva della privacy e dell'autonomia individuale. La domanda non è più "se" ma "quando" questo sistema verrà implementato. E soprattutto: quale resistenza siamo disposti a opporre? GATES SHOWS HIS CARDS: DIGITAL ID AS THE ULTIMATE WEAPON AGAINST FREE THOUGHT Here he goes again. The architect of global surveillance, the self-proclaimed prophet of health emergencies, the billionaire who whispers in the ear of governments, advances yet another piece of his technocratic project. Bill Gates – no longer hiding behind veils of philanthropy – articulates with disarming clarity the next phase: a digital identification system to stifle what he calls “misinformation.” “The United States is a complex case because of the First Amendment. What exceptions can we contemplate?” It’s not a question, it’s a strategy. The First Amendment – ​​that pesky obstacle to total censorship – is treated as a bug to be fixed in the operating system of the society he imagines. His revelation continues without filters: "I think that over time... we would like to operate in an environment where people are truly identified... We will have to develop systems and behaviors that allow us to be more aware of who says what, who created this content." Translation: no anonymous voice, no digital refuge, no opinion without an electronic collar that traces its origin. The man who built an empire on the control of operating systems now aspires to control the global information ecosystem. This is not an unexpected evolution for those who follow Gates' trajectory. From the domination of personal computers to the manipulation of global food systems, from influencing global health to climate engineering – the pattern is always the same: centralization, control, abolition of alternatives. The digital ID is simply the missing link – the device that definitively welds the physical person and digital identity, transforming every human expression into traceable, classifiable, possibly censorable data. The technocracy that Gates champions does not need concentration camps or firing squads. Databases, algorithms, and the systematic elimination of anonymity are enough. Dissent is not shot – it is simply made invisible, relegated to the darkest and most inaccessible corners of the internet, deprived of media oxygen. Anyone who has followed the rise of this technocratic elite recognizes the signs. Gates is not improvising – he is following the expected script, publicly revealing what has been planned in the control rooms of global governance. The digital ID is not an isolated tool – it is the centerpiece of an ecosystem of control that includes digital currency, social credit, and permanent biosurveillance. The "fight against disinformation" is just the noble pretext behind which to hide the real goal: the definitive end of privacy and individual autonomy. The question is no longer "if" but "when" this system will be implemented. And above all: what resistance are we willing to put up? t.me/lacivettabianca
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  • ECCO DOVE VOGLIONO ARRIVARE AL CONTROLLO GLOBALE!

    #UE lancia ProtectEU, un piano per trasformare ogni cittadino europeo in un potenziale sospetto.
    Tracciamento telefonico, censura algoritmica, sorveglianza predittiva
    Sta costruendo uno Stato in cui la libertà diventa un'anomalia.
    Brava come sempre

    THIS IS WHERE THEY WANT TO GET TO GLOBAL CONTROL!

    #EU launches ProtectEU, a plan to turn every European citizen into a potential suspect.
    Phone tracking, algorithmic censorship, predictive surveillance
    She is building a state where freedom becomes an anomaly.
    Good as always

    Source: https://x.com/anubi77787292/status/1916611556034671035?t=dARXLI6ugI3k0gf68TB35g&s=19
    ECCO DOVE VOGLIONO ARRIVARE AL CONTROLLO GLOBALE! #UE lancia ProtectEU, un piano per trasformare ogni cittadino europeo in un potenziale sospetto. Tracciamento telefonico, censura algoritmica, sorveglianza predittiva Sta costruendo uno Stato in cui la libertà diventa un'anomalia. Brava come sempre THIS IS WHERE THEY WANT TO GET TO GLOBAL CONTROL! #EU launches ProtectEU, a plan to turn every European citizen into a potential suspect. Phone tracking, algorithmic censorship, predictive surveillance She is building a state where freedom becomes an anomaly. Good as always Source: https://x.com/anubi77787292/status/1916611556034671035?t=dARXLI6ugI3k0gf68TB35g&s=19
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  • Per Ursula Von der Leyen, la libertà di espressione è un virus e la censura è il vaccino. Queste persone vogliono farci tacere, sono loro il vero nemico che minaccia il popolo europeo.
    DOBBIAMO FERMARLI!

    For Ursula Von der Leyen, freedom of expression is a virus and censorship is the vaccine. These people want to silence us, they are the real enemy that threatens the European people.
    WE HAVE TO STOP THEM!

    Source:
    https://x.com/RobertoAvventu2/status/1912871149391749368?t=K5YvPgJfOckLUOszDxPVwQ&s=19
    Per Ursula Von der Leyen, la libertà di espressione è un virus e la censura è il vaccino. Queste persone vogliono farci tacere, sono loro il vero nemico che minaccia il popolo europeo. DOBBIAMO FERMARLI! For Ursula Von der Leyen, freedom of expression is a virus and censorship is the vaccine. These people want to silence us, they are the real enemy that threatens the European people. WE HAVE TO STOP THEM! Source: https://x.com/RobertoAvventu2/status/1912871149391749368?t=K5YvPgJfOckLUOszDxPVwQ&s=19
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  • "Palestina: parole di verità per la pace" con Moni Ovadia e Gianni Vacchelli - Audio Rimasterizzato
    Mercoledì 26 Marzo 2025 - ore 21:00 - presso il Teatro Civico "Roberto De Silva" in P.za Iannacci 1 a Rho (MI) - Diretta completa dell'evento.
    MASSIMA DIFFUSIONE!

    Evento pubblico dove si è parlato di ciò che è successo e sta ancora accadendo a Gaza e in Palestina e di come sia necessario comprendere, in generale, le radici brutalmente belliche del sistema omicidario e suicidario in cui viviamo, per coltivare una visione diversa, nuova, un'altra possibilità umana, pena l'estinzione.

    Sponsor e organizzatore della serata Scenario.press - libera esperessione - e Comune di Rho - Assessorato alla Cultura.
    Si ringrazia anche Radio Libera FM 96.1 per la promozione dell'evento.

    Se non l'hai già fatto iscriviti a www.scenario.press - libera espressione - il Social contro la censura dei grossi gruppi internazionali e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione.

    "Palestine: words of truth for peace" with Moni Ovadia and Gianni Vacchelli
    Wednesday 26 March 2025 - 9:00 pm - at the Teatro Civico "Roberto De Silva" in P.za Iannacci 1 in Rho (MI) - Full live broadcast of the event.

    Public event where we talked about what happened and is still happening in Gaza and Palestine and how it is necessary to understand, in general, the brutally warlike roots of the murderous and suicidal system in which we live, to cultivate a different, new vision, another human possibility, under penalty of extinction.

    Sponsor and organizer of the evening Scenario.press - libera espressione - and Municipality of Rho - Department of Culture.
    We also thank Radio Libera FM 96.1 for promoting the event.

    If you haven't already done so, sign up to www.scenario.press - free expression - the Social against the censorship of large international groups and against the silence of the European mass media. There is no democracy without freedom of information.


    https://youtu.be/5-Zup4Ba880
    "Palestina: parole di verità per la pace" con Moni Ovadia e Gianni Vacchelli - Audio Rimasterizzato Mercoledì 26 Marzo 2025 - ore 21:00 - presso il Teatro Civico "Roberto De Silva" in P.za Iannacci 1 a Rho (MI) - Diretta completa dell'evento. MASSIMA DIFFUSIONE! Evento pubblico dove si è parlato di ciò che è successo e sta ancora accadendo a Gaza e in Palestina e di come sia necessario comprendere, in generale, le radici brutalmente belliche del sistema omicidario e suicidario in cui viviamo, per coltivare una visione diversa, nuova, un'altra possibilità umana, pena l'estinzione. Sponsor e organizzatore della serata Scenario.press - libera esperessione - e Comune di Rho - Assessorato alla Cultura. Si ringrazia anche Radio Libera FM 96.1 per la promozione dell'evento. Se non l'hai già fatto iscriviti a www.scenario.press - libera espressione - il Social contro la censura dei grossi gruppi internazionali e contro il silenzio dei mass-media europei. Non c'è democrazia senza libertà di informazione. "Palestine: words of truth for peace" with Moni Ovadia and Gianni Vacchelli Wednesday 26 March 2025 - 9:00 pm - at the Teatro Civico "Roberto De Silva" in P.za Iannacci 1 in Rho (MI) - Full live broadcast of the event. Public event where we talked about what happened and is still happening in Gaza and Palestine and how it is necessary to understand, in general, the brutally warlike roots of the murderous and suicidal system in which we live, to cultivate a different, new vision, another human possibility, under penalty of extinction. Sponsor and organizer of the evening Scenario.press - libera espressione - and Municipality of Rho - Department of Culture. We also thank Radio Libera FM 96.1 for promoting the event. If you haven't already done so, sign up to www.scenario.press - free expression - the Social against the censorship of large international groups and against the silence of the European mass media. There is no democracy without freedom of information. https://youtu.be/5-Zup4Ba880
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