• E ORA ANCHE LA SIRIA. SI RISCHIA UNA TERZA GUERRA MONDIALE!
    Israele bombarda Damasco: nel mirino la sede dell'esercito siriano
    Il ministro Katz: "I colpi più pesanti sono partiti". Netanyahu esorta i drusi israeliani a non attraversare il confine...

    Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz aveva avvertito: se le forze del regime non si fossero ritirate da Sweida, una città drusa nel sud, sarebbero arrivate le bombe. E così è stato: è stato colpito il ministero della Difesa siriano, il quartier generale dell’esercito e il perimetro del ‘Palazzo del Popolo’, come viene chiamato il palazzo presidenziale, riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Un’azione che lo stesso Katz ha comunicato via social, pubblicando un video della televisione siriana che mostra un conduttore sorpreso da un attacco israeliano sullo sfondo nel centro di Damasco, mentre la tv di Stato ha riferito di raid vicino al quartier generale del ministero della Difesa. “I colpi più pesanti sono partiti”, ha scritto, mentre Benjamin Netanyahu ha poi esortato i drusi israeliani a non attraversare il confine con la Siria ed ha descritto la situazione a Sweida come “molto grave”. Israele, ha dichiarato Netanyahu in una nota ai media, sta operando “contro le bande del regime” in Siria e “sta lavorando per salvare i nostri fratelli drusi”. Si tratta di una comunità legata a livello confessionale e familiare alla comunità drusa in Israele e a quella in Libano. E il premier israeliano ha inoltre chiesto ai drusi israeliani di non attraversare il confine: “Potreste essere uccisi, potreste essere rapiti e state danneggiando gli sforzi delle Idf”, ha aggiunto. Il quotidiano Haaretz ha riferito di decine di loro che stanno cercando di raggiungere la Siria attraverso la città settentrionale di Majdal Shams, nelle alture del Golan. In Israele, si teme che il regime voglia privare i drusi delle loro armi. Il leader spirituale della comunità in Israele, Sheikh Muwaffaq Tarif, ha convocato una protesta proprio nel Golan, spiegando di essersi appellato a Netanyahu e al suo ministro Katz per una azione contro il regime siriano. Un’escalation di tensioni che preoccupa Europa e Stati Uniti. “Esortiamo tutti gli attori esterni a rispettare pienamente la sovranità e l’integrità territoriale della Siria”, ha detto un portavoce del Servizio per l’Azione esterna dell’Ue in una nota, aggiungendo che “l’Ue è allarmata dai continui scontri a Sweida, che hanno causato numerose vittime, e condanna fermamente le violenze contro i civili segnalate – aggiunge -. Esortiamo tutte le parti ad attuare immediatamente l’accordo di cessate il fuoco raggiunto ieri, a proteggere i civili senza distinzioni e a porre fine ai discorsi d’odio e settari”. Poi sottolinea che “le autorità di transizione hanno la responsabilità di allentare la tensione e ripristinare la calma, di garantire la responsabilità per tutti i crimini e di portare avanti una transizione inclusiva. L’Ue è pronta a fornire assistenza”. Anche da Washington l’inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria, Tom Barrack, condanna le violenze contro i civili e chiede che “tutte le parti facciano un passo indietro e si impegnino per un dialogo significativo che porti ad un cessate il fuoco duraturo”. A condannare gli attacchi israeliani interviene anche Ankara, che bolla i raid come “un tentativo di sabotare gli sforzi della Siria per stabilire pace, stabilità e sicurezza”.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/16/israele-attacca-damasco-raid-ministero-difesa-news/8063495/
    E ORA ANCHE LA SIRIA. SI RISCHIA UNA TERZA GUERRA MONDIALE! Israele bombarda Damasco: nel mirino la sede dell'esercito siriano Il ministro Katz: "I colpi più pesanti sono partiti". Netanyahu esorta i drusi israeliani a non attraversare il confine... Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz aveva avvertito: se le forze del regime non si fossero ritirate da Sweida, una città drusa nel sud, sarebbero arrivate le bombe. E così è stato: è stato colpito il ministero della Difesa siriano, il quartier generale dell’esercito e il perimetro del ‘Palazzo del Popolo’, come viene chiamato il palazzo presidenziale, riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Un’azione che lo stesso Katz ha comunicato via social, pubblicando un video della televisione siriana che mostra un conduttore sorpreso da un attacco israeliano sullo sfondo nel centro di Damasco, mentre la tv di Stato ha riferito di raid vicino al quartier generale del ministero della Difesa. “I colpi più pesanti sono partiti”, ha scritto, mentre Benjamin Netanyahu ha poi esortato i drusi israeliani a non attraversare il confine con la Siria ed ha descritto la situazione a Sweida come “molto grave”. Israele, ha dichiarato Netanyahu in una nota ai media, sta operando “contro le bande del regime” in Siria e “sta lavorando per salvare i nostri fratelli drusi”. Si tratta di una comunità legata a livello confessionale e familiare alla comunità drusa in Israele e a quella in Libano. E il premier israeliano ha inoltre chiesto ai drusi israeliani di non attraversare il confine: “Potreste essere uccisi, potreste essere rapiti e state danneggiando gli sforzi delle Idf”, ha aggiunto. Il quotidiano Haaretz ha riferito di decine di loro che stanno cercando di raggiungere la Siria attraverso la città settentrionale di Majdal Shams, nelle alture del Golan. In Israele, si teme che il regime voglia privare i drusi delle loro armi. Il leader spirituale della comunità in Israele, Sheikh Muwaffaq Tarif, ha convocato una protesta proprio nel Golan, spiegando di essersi appellato a Netanyahu e al suo ministro Katz per una azione contro il regime siriano. Un’escalation di tensioni che preoccupa Europa e Stati Uniti. “Esortiamo tutti gli attori esterni a rispettare pienamente la sovranità e l’integrità territoriale della Siria”, ha detto un portavoce del Servizio per l’Azione esterna dell’Ue in una nota, aggiungendo che “l’Ue è allarmata dai continui scontri a Sweida, che hanno causato numerose vittime, e condanna fermamente le violenze contro i civili segnalate – aggiunge -. Esortiamo tutte le parti ad attuare immediatamente l’accordo di cessate il fuoco raggiunto ieri, a proteggere i civili senza distinzioni e a porre fine ai discorsi d’odio e settari”. Poi sottolinea che “le autorità di transizione hanno la responsabilità di allentare la tensione e ripristinare la calma, di garantire la responsabilità per tutti i crimini e di portare avanti una transizione inclusiva. L’Ue è pronta a fornire assistenza”. Anche da Washington l’inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria, Tom Barrack, condanna le violenze contro i civili e chiede che “tutte le parti facciano un passo indietro e si impegnino per un dialogo significativo che porti ad un cessate il fuoco duraturo”. A condannare gli attacchi israeliani interviene anche Ankara, che bolla i raid come “un tentativo di sabotare gli sforzi della Siria per stabilire pace, stabilità e sicurezza”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/07/16/israele-attacca-damasco-raid-ministero-difesa-news/8063495/
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  • Non toccare chi ha più di cinquant’anni. Sul serio.
    Non sono solo un’altra generazione: sono veri sopravvissuti.
    Duri come pane raffermo, rapidi come la ciabatta di una nonna arrabbiata, quella che volava con precisione chirurgica.

    A cinque anni capivano l’umore della madre dal rumore del coperchio sulla pentola.
    A sette, avevano già le chiavi di casa e le istruzioni:
    «C’è da mangiare in frigo. Scaldalo, ma non rovesciare niente.»

    A nove preparavano la pastina per i fratelli.
    A dieci sapevano chiudere il rubinetto dell’acqua e scappare dal cane del vicino con un secchio in testa.
    Stavano fuori tutto il giorno, senza cellulare,
    con un programma preciso: sbarra, campo, bicicletta, rientro a casa quando faceva buio.
    Le ginocchia, coperte di croste e cicatrici, erano una mappa vivente delle loro avventure.

    E sono sopravvissuti.
    Le sbucciature si curavano con la saliva o con una foglia di piantaggine.
    E quando si lamentavano, la risposta era:
    «Se non c’è sangue, non è niente.»

    Mangiavano pane e zucchero, oppure pane e olio.
    Bevevano dal tubo dell’acqua del giardino,
    un sistema immunitario che oggi farebbe scuola.
    e se avevano allergie, nessuno ci badava.

    Sanno come togliere le macchie di erba, di sugo, di biro o di ruggine,
    perché “non si usciva di casa vestiti male”, neanche per andare a giocare.

    E poi… hanno visto e vissuto cose che oggi sembrano preistoria:
    – la radio col manopolone,
    – la TV in bianco e nero,
    – il giradischi con i vinili,
    – il mangianastri, le cassette,
    – il walkman e i CD…
    e oggi ascoltano migliaia di canzoni dallo smartphone,
    ma rimpiangono il suono della cassetta che frusciava e si riavvolgeva con una penna.

    Con la patente appena presa attraversavano l’Italia con la 127,
    senza aria condizionata, senza hotel, senza navigatore.
    Solo una cartina stradale dell’ACI e un panino avvolto nella stagnola.
    Eppure arrivavano sempre a destinazione.
    Senza Google Translate. Con un sorriso e due parole in dialetto.

    Sono l’ultima generazione cresciuta senza internet,
    senza powerbank,
    senza ansia da “batteria al 2%”.
    Si ricordano il telefono a disco nel corridoio,
    i quaderni di ricette scritte a mano,
    e i compleanni segnati sul calendario della cucina.

    Loro:
    – aggiustano tutto con lo scotch, una graffetta o una molletta,
    – avevano un solo canale TV (poi due), e non si annoiavano,
    – “sfogliavano” l’elenco telefonico, non le notifiche,
    – e una chiamata persa voleva dire solo: “Ti ho pensato.”

    Sono diversi.
    Hanno una specie di “amianto emotivo”,
    un sistema immunitario forgiato tra freddo, strada e poco zucchero,
    e riflessi da ninja metropolitano.

    Non stuzzicare un cinquantenne o un sessantenne.
    Ha visto più cose di te, ha vissuto più in profondità.
    E in tasca ha ancora una caramella alla menta
    rimasta lì “per ogni evenienza”.

    È sopravvissuto a un’infanzia senza seggiolino, senza casco, senza crema solare.
    Alla scuola senza LIM, senza computer, con il sussidiario in cartella.
    Alla giovinezza senza social, senza filtri, senza selfie.

    Non cerca risposte su Google: si fida del suo istinto.
    E ha più ricordi di quante foto tu abbia nel tuo cloud.

    - Dal web
    Non toccare chi ha più di cinquant’anni. Sul serio. Non sono solo un’altra generazione: sono veri sopravvissuti. Duri come pane raffermo, rapidi come la ciabatta di una nonna arrabbiata, quella che volava con precisione chirurgica. A cinque anni capivano l’umore della madre dal rumore del coperchio sulla pentola. A sette, avevano già le chiavi di casa e le istruzioni: «C’è da mangiare in frigo. Scaldalo, ma non rovesciare niente.» A nove preparavano la pastina per i fratelli. A dieci sapevano chiudere il rubinetto dell’acqua e scappare dal cane del vicino con un secchio in testa. Stavano fuori tutto il giorno, senza cellulare, con un programma preciso: sbarra, campo, bicicletta, rientro a casa quando faceva buio. Le ginocchia, coperte di croste e cicatrici, erano una mappa vivente delle loro avventure. E sono sopravvissuti. Le sbucciature si curavano con la saliva o con una foglia di piantaggine. E quando si lamentavano, la risposta era: «Se non c’è sangue, non è niente.» Mangiavano pane e zucchero, oppure pane e olio. Bevevano dal tubo dell’acqua del giardino, un sistema immunitario che oggi farebbe scuola. e se avevano allergie, nessuno ci badava. Sanno come togliere le macchie di erba, di sugo, di biro o di ruggine, perché “non si usciva di casa vestiti male”, neanche per andare a giocare. E poi… hanno visto e vissuto cose che oggi sembrano preistoria: – la radio col manopolone, – la TV in bianco e nero, – il giradischi con i vinili, – il mangianastri, le cassette, – il walkman e i CD… e oggi ascoltano migliaia di canzoni dallo smartphone, ma rimpiangono il suono della cassetta che frusciava e si riavvolgeva con una penna. Con la patente appena presa attraversavano l’Italia con la 127, senza aria condizionata, senza hotel, senza navigatore. Solo una cartina stradale dell’ACI e un panino avvolto nella stagnola. Eppure arrivavano sempre a destinazione. Senza Google Translate. Con un sorriso e due parole in dialetto. Sono l’ultima generazione cresciuta senza internet, senza powerbank, senza ansia da “batteria al 2%”. Si ricordano il telefono a disco nel corridoio, i quaderni di ricette scritte a mano, e i compleanni segnati sul calendario della cucina. Loro: – aggiustano tutto con lo scotch, una graffetta o una molletta, – avevano un solo canale TV (poi due), e non si annoiavano, – “sfogliavano” l’elenco telefonico, non le notifiche, – e una chiamata persa voleva dire solo: “Ti ho pensato.” Sono diversi. Hanno una specie di “amianto emotivo”, un sistema immunitario forgiato tra freddo, strada e poco zucchero, e riflessi da ninja metropolitano. Non stuzzicare un cinquantenne o un sessantenne. Ha visto più cose di te, ha vissuto più in profondità. E in tasca ha ancora una caramella alla menta rimasta lì “per ogni evenienza”. È sopravvissuto a un’infanzia senza seggiolino, senza casco, senza crema solare. Alla scuola senza LIM, senza computer, con il sussidiario in cartella. Alla giovinezza senza social, senza filtri, senza selfie. Non cerca risposte su Google: si fida del suo istinto. E ha più ricordi di quante foto tu abbia nel tuo cloud. - Dal web
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  • Vedo in TV i vari Tozzi che vengono invitati a commentare il caldo di questi giorni. E giù a inveire sul cambiamento climatico di origine antropica.
    Se però usi la scienza e allarghi l'orizzonte da Roma a tutto il globo, scopri che il 3 luglio 2025 la Tm è più bassa (-0,029°C) della media del trentennio 1991-2020.
    Ma in tv invitano scienziati o ciarlatani prezzolati?

    Source: https://x.com/climacritic/status/1941059913410572709
    Vedo in TV i vari Tozzi che vengono invitati a commentare il caldo di questi giorni. E giù a inveire sul cambiamento climatico di origine antropica. Se però usi la scienza e allarghi l'orizzonte da Roma a tutto il globo, scopri che il 3 luglio 2025 la Tm è più bassa (-0,029°C) della media del trentennio 1991-2020. Ma in tv invitano scienziati o ciarlatani prezzolati? Source: https://x.com/climacritic/status/1941059913410572709
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  • Il documentario che non vedrete mai in tv

    Cosa succede quando la salute pubblica viene sacrificata sull'altare del profitto?
    “Sistema Malato" è un viaggio senza filtri nel lato oscuro della sanità italiana e internazionale. Un racconto documentato che svela scandali, conflitti d’interesse e connivenze tra politica, industria farmaceutica e istituzioni sanitarie.
    Attraverso immagini di repertorio, testimonianze e dati ufficiali, il documentario ricostruisce decenni di abusi e silenzi: dal caso Poggiolini-De Lorenzo negli anni ’90 alla gestione del Covid-19, passando per il decreto Lorenzin, il ruolo di GAVI e il peso crescente delle lobby farmaceutiche.
    Un’inchiesta che non si limita a denunciare, ma invita lo spettatore a riflettere: chi decide davvero sulle nostre cure? Possiamo ancora fidarci del sistema sanitario? E soprattutto: esiste una via d’uscita? ⛔️

    È da circa 6 mesi che lavoro a questo documentario. Ora è vostro!

    L'avevo promesso: non ci fermeremo finché non verrà fatta Verità e Giustizia.

    https://www.youtube.com/watch?v=pDRMmNZ1qL8
    Il documentario che non vedrete mai in tv 📺 ❌ Cosa succede quando la salute pubblica viene sacrificata sull'altare del profitto? “Sistema Malato" è un viaggio senza filtri nel lato oscuro della sanità italiana e internazionale. Un racconto documentato che svela scandali, conflitti d’interesse e connivenze tra politica, industria farmaceutica e istituzioni sanitarie. Attraverso immagini di repertorio, testimonianze e dati ufficiali, il documentario ricostruisce decenni di abusi e silenzi: dal caso Poggiolini-De Lorenzo negli anni ’90 alla gestione del Covid-19, passando per il decreto Lorenzin, il ruolo di GAVI e il peso crescente delle lobby farmaceutiche. Un’inchiesta che non si limita a denunciare, ma invita lo spettatore a riflettere: chi decide davvero sulle nostre cure? Possiamo ancora fidarci del sistema sanitario? E soprattutto: esiste una via d’uscita? ⛔️ È da circa 6 mesi che lavoro a questo documentario. Ora è vostro! L'avevo promesso: non ci fermeremo finché non verrà fatta Verità e Giustizia. 📌 https://www.youtube.com/watch?v=pDRMmNZ1qL8
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  • Pagare giornali e tv per screditare Kennedy perché è contro i vaccini.
    E a noi Google non da pubblicità per lo stesso motivo.
    Pagare giornali e tv per screditare Kennedy perché è contro i vaccini. E a noi Google non da pubblicità per lo stesso motivo.
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  • È arrivato il nuovo numero de il SUD Milano – Luglio 2025!

    Prima della pausa estiva, torniamo puntuali con un’edizione ricca di contenuti, voci dal territorio e rubriche tutte da scoprire.
    Un saluto speciale a voi lettori, con l’augurio di un’estate serena e rigenerante… ma sempre in buona compagnia: quella della nostra informazione libera, partecipata e radicata nei quartieri del Sud Milano!

    In questo numero:
    Approfondimenti e servizi sui fatti più rilevanti della zona
    Interviste esclusive e storie di impegno civile
    Cultura, teatro, musica e società
    Rubriche dedicate a serie TV, libri e lifestyle

    Buona lettura e buone vacanze da tutta la redazione!

    Scopri l’edizione digitale qui + Numero di Luglio scaricabile in Pdf Home - Il Sud Milano https://www.ilsudmilano.it/

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    #ilsudmilano #estate2025 #milano #cultura #territori #cronacalocale #attualità #rubriche #interviste #giornalismoindipendente #freepress #SudMilanoInforma
    📢 È arrivato il nuovo numero de il SUD Milano – Luglio 2025! 📢 Prima della pausa estiva, torniamo puntuali con un’edizione ricca di contenuti, voci dal territorio e rubriche tutte da scoprire. Un saluto speciale a voi lettori, con l’augurio di un’estate serena e rigenerante… ma sempre in buona compagnia: quella della nostra informazione libera, partecipata e radicata nei quartieri del Sud Milano! 🌞🗞️ 👉 In questo numero: ✔️ Approfondimenti e servizi sui fatti più rilevanti della zona ✔️ Interviste esclusive e storie di impegno civile ✔️ Cultura, teatro, musica e società ✔️ Rubriche dedicate a serie TV, libri e lifestyle đź“– Buona lettura e buone vacanze da tutta la redazione! Scopri l’edizione digitale qui + Numero di Luglio scaricabile in Pdf 👉 Home - Il Sud Milano https://www.ilsudmilano.it/ đź”— Seguici anche su Facebook: facebook.com/ilSUDMilano #ilsudmilano #estate2025 #milano #cultura #territori #cronacalocale #attualità #rubriche #interviste #giornalismoindipendente #freepress #SudMilanoInforma
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  • Apply Multiple Entry Visa Dubai

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    Beginner-friendly approach
    Real-world coding examples
    Master concepts like loops, arrays, pointers & more
    Build logic that translates across all programming languages
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  • L'invasione degli ultrabot - Link
    Sono ovunque. Ci mettono like sui social, copiano le nostre identità digitali, scrivono articoli e consigliano prodotti. I bot si stanno prendendo internet, ma a noi resta ancora la scelta: reagire o essere sostituiti.

    Qualche settimana fa, un mio contatto su Facebook ha pubblicato un post in cui spiegava di aver da poco ripreso possesso del suo profilo dopo aver subito un qualche tipo di attacco informatico. Ad attirare la mia attenzione non era stato il post in sé, ma i commenti che uno dopo l’altro si susseguivano. E che, con qualche variazione, ripetevano tutti le stesse parole: “Mi spiace che tu abbia subito un attacco, contattami per sapere come difenderti ed evitare che ti capiti di nuovo in futuro”

    Nonostante fossero dotati di nomi e cognomi verosimili e di un’immagine dalle sembianze umane, tutti i profili che avevano commentato per rammaricarsi e offrire assistenza non erano veri utenti di Facebook, ma dei bot: account automatizzati, controllati da software, progettati per simulare il comportamento umano e interagire sui social media. Gli obiettivi, come vedremo meglio più avanti, possono variare, ma in questo caso era evidentemente quello di offrire qualche servizio a pagamento – nella maggior parte dei casi delle truffe – o di raccogliere i dati personali degli utenti, per perpetrare ulteriori attacchi informatici ai loro danni.

    https://www.linkideeperlatv.it/linvasione-degli-ultrabot/?utm_source=firefox-newtab-it-it
    L'invasione degli ultrabot - Link Sono ovunque. Ci mettono like sui social, copiano le nostre identità digitali, scrivono articoli e consigliano prodotti. I bot si stanno prendendo internet, ma a noi resta ancora la scelta: reagire o essere sostituiti. Qualche settimana fa, un mio contatto su Facebook ha pubblicato un post in cui spiegava di aver da poco ripreso possesso del suo profilo dopo aver subito un qualche tipo di attacco informatico. Ad attirare la mia attenzione non era stato il post in sé, ma i commenti che uno dopo l’altro si susseguivano. E che, con qualche variazione, ripetevano tutti le stesse parole: “Mi spiace che tu abbia subito un attacco, contattami per sapere come difenderti ed evitare che ti capiti di nuovo in futuro” Nonostante fossero dotati di nomi e cognomi verosimili e di un’immagine dalle sembianze umane, tutti i profili che avevano commentato per rammaricarsi e offrire assistenza non erano veri utenti di Facebook, ma dei bot: account automatizzati, controllati da software, progettati per simulare il comportamento umano e interagire sui social media. Gli obiettivi, come vedremo meglio più avanti, possono variare, ma in questo caso era evidentemente quello di offrire qualche servizio a pagamento – nella maggior parte dei casi delle truffe – o di raccogliere i dati personali degli utenti, per perpetrare ulteriori attacchi informatici ai loro danni. https://www.linkideeperlatv.it/linvasione-degli-ultrabot/?utm_source=firefox-newtab-it-it
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  • Kinder Kampfkunst

    Entdecken Sie Kampfschulen in der Nähe für Kinder. Lernen Sie Karate und andere Kampfsportarten im SAO Dojo. Besuchen Sie uns für die besten Kinder Kampfkunst Kurse in Ihrer Umgebung

    About Company:-

    Das 2014 von Andre Otte gegründete SAO-DOJO Geldern hat sich zu einer der führenden Kampfsport- und Selbstverteidigungsschulen entwickelt. Mit einer Reise, die von Leidenschaft und Verpflichtung für die Kampfsportarten geprägt ist, haben wir Anerkennungen wie die 5-Sterne-Bewertung durch den Berufsverband Kampfkunst im Jahr 2019 und die Auszeichnung als „Bestes Kampfkunstsystem für Kinder und Jugendliche“ im Jahr 2022 erhalten.

    Klicken Sie hier für weitere Informationen:- https://sao-dojo.de/
    Kinder Kampfkunst Entdecken Sie Kampfschulen in der Nähe für Kinder. Lernen Sie Karate und andere Kampfsportarten im SAO Dojo. Besuchen Sie uns für die besten Kinder Kampfkunst Kurse in Ihrer Umgebung About Company:- Das 2014 von Andre Otte gegründete SAO-DOJO Geldern hat sich zu einer der führenden Kampfsport- und Selbstverteidigungsschulen entwickelt. Mit einer Reise, die von Leidenschaft und Verpflichtung für die Kampfsportarten geprägt ist, haben wir Anerkennungen wie die 5-Sterne-Bewertung durch den Berufsverband Kampfkunst im Jahr 2019 und die Auszeichnung als „Bestes Kampfkunstsystem für Kinder und Jugendliche“ im Jahr 2022 erhalten. Klicken Sie hier für weitere Informationen:- https://sao-dojo.de/
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