• Il dottor Stramezzi a margine di un convegno intervistato dalla RAI, in un intervista che non vedremo mai trasmessa...chissà perché
    Il dottor Stramezzi a margine di un convegno intervistato dalla RAI, in un intervista che non vedremo mai trasmessa...chissà perché 😊
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  • Dmitry Medvedev mette in guardia i paesi NATO:

    "I paesi occidentali che potenzialmente hanno approvato l’uso delle loro armi a lungo raggio sul territorio russo devono comprendere chiaramente quanto segue:

    1. Tutto il loro equipaggiamento militare e gli specialisti che combattono contro di noi saranno distrutti sia nel territorio ucraino che sul territorio di altri paesi, se da lì vengono effettuati attacchi sul territorio russo.

    2. La Russia è consapevole dal fatto che tutte le armi a lungo raggio utilizzate dall'Ucraina sono già controllate direttamente dal personale militare dei paesi della NATO. Questa non è affatto assistenza militare, ma partecipazione a una guerra contro di noi. E tali loro azioni potrebbero diventare un casus belli.

    3. La NATO dovrà decidere come qualificare le conseguenze di possibili attacchi di ritorsione su attrezzature/strutture/personale militare dei singoli paesi del blocco nel contesto dell'Art. 4 e 5 del Trattato di Washington.

    Con ogni probabilità, la leadership della NATO vuole far finta che stiamo parlando di decisioni sovrane dei singoli paesi dell'Alleanza del Nord Atlantico di sostenere il regime di Kiev, e non c'è motivo di applicare qui la regola del Trattato del 1949 sull'autodifesa collettiva.

    Queste sono idee sbagliate, pericolose e dannose. Tale assistenza individuale da parte dei paesi della NATO contro la Russia, sia che si tratti del controllo dei loro missili da crociera a lungo raggio o dell’invio di un contingente di truppe in Ucraina, rappresenta una grave escalation del conflitto.

    L’ex Ucraina e i suoi alleati della NATO riceveranno una risposta di tale forza distruttiva che l’Alleanza stessa semplicemente non sarà in grado di resistere all’essere coinvolta nel conflitto.

    E non importa quanto la NATO chiacchieri sul fatto che la Russia non utilizzerà mai armi nucleari non strategiche contro l'Ucraina, e ancor di più nei singoli paesi della NATO. La vita è molto più dura dei loro ragionamenti frivoli.

    Alcuni anni fa insistevano sul fatto che la Russia non sarebbe entrata in un conflitto militare aperto con il regime di Bandera, per non litigare con l’Occidente. Hanno sbagliato i calcoli. C'è una guerra in corso.

    Anche l’uso delle armi nucleari tattiche può essere calcolato male. Anche se questo sarebbe un errore fatale. Dopotutto, come ha giustamente osservato il presidente russo, i paesi europei hanno una densità di popolazione molto elevata. E per quei paesi nemici i cui territori sono al di là dell’area di copertura tattica delle armi nucleari, esiste un potenziale strategico.

    E questa, ahimè, non è un’intimidazione o un bluff nucleare. L’attuale conflitto militare con l’Occidente si sta sviluppando secondo il peggiore scenario possibile. C’è una costante escalation nella potenza delle armi NATO applicabili.

    Pertanto, oggi nessuno può escludere il passaggio del conflitto alla sua fase finale".
    Dmitry Medvedev mette in guardia i paesi NATO: "I paesi occidentali che potenzialmente hanno approvato l’uso delle loro armi a lungo raggio sul territorio russo devono comprendere chiaramente quanto segue: 1. Tutto il loro equipaggiamento militare e gli specialisti che combattono contro di noi saranno distrutti sia nel territorio ucraino che sul territorio di altri paesi, se da lì vengono effettuati attacchi sul territorio russo. 2. La Russia è consapevole dal fatto che tutte le armi a lungo raggio utilizzate dall'Ucraina sono già controllate direttamente dal personale militare dei paesi della NATO. Questa non è affatto assistenza militare, ma partecipazione a una guerra contro di noi. E tali loro azioni potrebbero diventare un casus belli. 3. La NATO dovrà decidere come qualificare le conseguenze di possibili attacchi di ritorsione su attrezzature/strutture/personale militare dei singoli paesi del blocco nel contesto dell'Art. 4 e 5 del Trattato di Washington. Con ogni probabilità, la leadership della NATO vuole far finta che stiamo parlando di decisioni sovrane dei singoli paesi dell'Alleanza del Nord Atlantico di sostenere il regime di Kiev, e non c'è motivo di applicare qui la regola del Trattato del 1949 sull'autodifesa collettiva. Queste sono idee sbagliate, pericolose e dannose. Tale assistenza individuale da parte dei paesi della NATO contro la Russia, sia che si tratti del controllo dei loro missili da crociera a lungo raggio o dell’invio di un contingente di truppe in Ucraina, rappresenta una grave escalation del conflitto. L’ex Ucraina e i suoi alleati della NATO riceveranno una risposta di tale forza distruttiva che l’Alleanza stessa semplicemente non sarà in grado di resistere all’essere coinvolta nel conflitto. E non importa quanto la NATO chiacchieri sul fatto che la Russia non utilizzerà mai armi nucleari non strategiche contro l'Ucraina, e ancor di più nei singoli paesi della NATO. La vita è molto più dura dei loro ragionamenti frivoli. Alcuni anni fa insistevano sul fatto che la Russia non sarebbe entrata in un conflitto militare aperto con il regime di Bandera, per non litigare con l’Occidente. Hanno sbagliato i calcoli. C'è una guerra in corso. Anche l’uso delle armi nucleari tattiche può essere calcolato male. Anche se questo sarebbe un errore fatale. Dopotutto, come ha giustamente osservato il presidente russo, i paesi europei hanno una densità di popolazione molto elevata. E per quei paesi nemici i cui territori sono al di là dell’area di copertura tattica delle armi nucleari, esiste un potenziale strategico. E questa, ahimè, non è un’intimidazione o un bluff nucleare. L’attuale conflitto militare con l’Occidente si sta sviluppando secondo il peggiore scenario possibile. C’è una costante escalation nella potenza delle armi NATO applicabili. Pertanto, oggi nessuno può escludere il passaggio del conflitto alla sua fase finale".
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  • Nel totale silenzio dei media è cominciata ieri
    rigorosamente a porte chiuse, la riunione annuale del Bielderberg, dell'élite che crede di detenere le redini del potere nel mondo occidentale, (tradotto:
    la riunione delle bestie, dei satanisti, dei rettili, dei criminali assassini).
    Grazie a giornalisti indipendenti si sa che
    la riunione si tiene a Madrid presso l'hotel
    Eurostar Mirasierra.
    Si concluderà domenica
    e sono presenti circa 130 persone da 21 paesi.
    La zona dell'hotel è blindata e c'è il divieto
    di sosta fino al 2 giugno.
    I giornalisti non sono benvenuti e la stampa non è ammessa.
    Però alcuni media fanno parte del gruppo e sono presenti con i loro servi
    come ad esempio (faccia
    di plastica) Lilli Gruber.
    Ovviamente sono tenuti
    a rispettare la segretezza.

    Questi bastardi pensano
    di poter decidere le sorti
    dei popoli del mondo,
    ma noi terremo sempre
    gli occhi aperti e continueremo ad incularli boicottando i loro piani, come se non ci fosse un domani.
    Nel totale silenzio dei media è cominciata ieri rigorosamente a porte chiuse, la riunione annuale del Bielderberg, dell'élite che crede di detenere le redini del potere nel mondo occidentale, (tradotto: la riunione delle bestie, dei satanisti, dei rettili, dei criminali assassini). Grazie a giornalisti indipendenti si sa che la riunione si tiene a Madrid presso l'hotel Eurostar Mirasierra. Si concluderà domenica e sono presenti circa 130 persone da 21 paesi. La zona dell'hotel è blindata e c'è il divieto di sosta fino al 2 giugno. I giornalisti non sono benvenuti e la stampa non è ammessa. Però alcuni media fanno parte del gruppo e sono presenti con i loro servi come ad esempio (faccia di plastica) Lilli Gruber. Ovviamente sono tenuti a rispettare la segretezza. Questi bastardi pensano di poter decidere le sorti dei popoli del mondo, ma noi terremo sempre gli occhi aperti e continueremo ad incularli boicottando i loro piani, come se non ci fosse un domani. 😉
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  • CARI AMICI, APPUNTAMENTO A LUNEDI' 3 GIUGNO. BUON SABATO E BUONA DOMENICA
    CARI AMICI, APPUNTAMENTO A LUNEDI' 3 GIUGNO. BUON SABATO E BUONA DOMENICA
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  • Lecce, l’Asl “gela” la studentessa: «Non hai la quarta dose? Non puoi fare l’infermiera»

    https://ledicoladelsud.it/puglia/lecce/lecce-lasl-gela-la-studentessa-non-hai-la-quarta-dose-non-puoi-fare-linfermiera/
    Lecce, l’Asl “gela” la studentessa: «Non hai la quarta dose? Non puoi fare l’infermiera» https://ledicoladelsud.it/puglia/lecce/lecce-lasl-gela-la-studentessa-non-hai-la-quarta-dose-non-puoi-fare-linfermiera/
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    Lecce, l'Asl "gela" la studentessa: «Non hai la quarta dose? Non puoi fare l’infermiera»
    Una studentessa di infermieristica è stata "bloccata" dall’Asl di Lecce perché non ha fatto la quarta dose del vaccino anti-Covid
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  • Sempre loro, contro la libertà di cura, contro i diritti umani, contro la dignità dei lavoratori, contro le direttive del governo e il buon senso, nella Puglia piddina impongono la quarta dose di siero letale agli infermieri tirocinanti. Anche solo per votare contro questi dittatori bisogna andare a votare. Per non farsi prendere in giro dai santoni della finta controinformazione di regime che ti dicono di astenerti. Dai capetti che non hanno raccolto le firme, dagli influencer simpaticoni che ti raccontano che ci sono gli alieni sulla Luna, tutti a dirti di non votare.
    E il sistema ringrazia e va avanti come prima.
    Sempre loro, contro la libertà di cura, contro i diritti umani, contro la dignità dei lavoratori, contro le direttive del governo e il buon senso, nella Puglia piddina impongono la quarta dose di siero letale agli infermieri tirocinanti. Anche solo per votare contro questi dittatori bisogna andare a votare. Per non farsi prendere in giro dai santoni della finta controinformazione di regime che ti dicono di astenerti. Dai capetti che non hanno raccolto le firme, dagli influencer simpaticoni che ti raccontano che ci sono gli alieni sulla Luna, tutti a dirti di non votare. E il sistema ringrazia e va avanti come prima.
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  • 30 maggio 2024

    PUTIN COME DOVREBBE REAGIRE?
    di Mario Adinolfi

    Oggi e domani a Praga i ministri degli Esteri della NATO si incontrano per discutere una questione cruciale: come avviare la più pericolosa delle guerre verso un cessate il fuoco e il negoziato di pace? No. Sul piatto c’è l’autorizzazione a Kiev per usare le armi NATO per attacchi sul territorio russo a partire dalla città di Krasnodar. Gran Bretagna, Francia, Polonia, Finlandia, Repubblica Ceca, Olanda, Canada, Lituania, Lettonia e Estonia hanno già detto sì. Soprattutto questa è la linea del segretario generale della NATO, Stoltenberg, così come del segretario di Stato USA, Blinken. Sunak e Macron da tempo poi parlano di inviare direttamente i soldati NATO sul campo di battaglia. Ditemi voi come il “cattivo” Putin dovrebbe reagire a questi atti di ostilità militare.
    Noi abbiamo digerito per un biennio la balla dell’invio da parte dell’Italia e dell’Ue “solo di armi di difesa”. Per i primi tre mesi della guerra in Ucraina c’era chi faceva una diretta tv ogni giorno per glorificare la scelta di supportare Zelensky e mostrificare i russi. Le tv e i giornali martellavano ogni giorno su quanto fosse giusta ogni forma di russofobia, hanno cancellato addirittura il diritto per gli atleti russi e bielorussi di partecipare agli eventi sportivi con la loro bandiera, prossime Olimpiadi comprese. La stessa cosa non accade, ad esempio, per Israele e badate bene che io penso che invece nello sport nessuna bandiera debba essere ammainata, è una grande occasione di dialogo e pace.
    Comunque, l’Italia fornisce da tempo all’Ucraina missili a lunga gittata. Come cittadini non dovremmo saperlo, visto che l’elenco delle armi fornite da noi a Kiev è autorizzato dal Parlamento ma coperto da segreto di Stato. Il ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, si è però fatto sfuggire una dichiarazione: “I missili Storm Shadow sono un’arma straordinaria. L’Inghilterra, la Francia e l’Italia forniscono queste armi per essere utilizzate nella guerra in Ucraina, soprattutto in Crimea. Sono missili che stanno davvero facendo la differenza”. Fanno la differenza perché sono missili a lunga gittata, colpiscono obiettivi a 250 km di distanza. Perfetti per devastare Krasnodar, città russa con oltre un milione di abitanti. Se dovesse accadere, lo ripeto, ditemi come dovrebbe reagire Putin.
    Giorgia Meloni sa che gli italiani non sostengono l’invio di armi all’Ucraina e non vogliono fare la guerra alla Russia. Per questo ora dichiara che “bisogna evitare attacchi che provocherebbero una escalation”. Ci sono le elezioni tra 10 giorni e dunque tocca dare un colpo di freno. Ma se “bisogna evitare attacchi” perché l’Italia fornisce sistemi missilistici che servono solo ad attaccare, non certo a difendersi?
    Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, oggi ha dichiarato: “L'attuazione dei piani di dispiegamento di missili terrestri a medio e corto raggio non rimarrà senza la nostra reazione”. Il tipo di reazione la deciderà Putin, aggiunge Lavrov, inclusa la “deterrenza nucleare”. Allo stesso tempo Lavrov si è detto disposto ad “accelerare” una soluzione politica per il conflitto in Ucraina se “l’Occidente smetterà di fornire armi e Kiev cesserà le ostilità”. Quindi siamo davanti al solito bivio: Putin è come Hitler, un pazzo furioso che se lasciato fare porterà la guerra in tutta Europa? Allora bisogna fargli la guerra come la si fece a Hitler, costò ottanta milioni di morti. Oppure Putin è un nazionalista russo che vuole lo status di grande potenza e non vuole vivere sotto costante minaccia di una NATO ostile che si allarga sempre di più verso i suoi confini. Allora bisogna smettere di fornire armi e cominciare a negoziare la pace, visto che dopo due anni e mezzo è chiaro che Zelensky la guerra non la vince.
    Tutti i partiti da destra a sinistra hanno votato con questo governo o con il governo Draghi il sostegno armato alla guerra alla Russia. Credo sia il motivo principale per non votarli alle elezioni europee, specie i più ipocriti come M5S o il mitico Pd che candida Tarquinio che vuole uscire dalla NATO per poi rimbrottarlo e dire che “non è la linea del partito”. Elly Schlein ha superato con questo davvero i limiti dell’ambiguità indecente. Bisogna inviare un segnale di svolta storica all’Ue e anche per questo indico di votare per la lista Libertà che contiene il simbolo del Popolo della Famiglia, che da anni chiede la pace con una soluzione precisa ricalcata sul modello cipriota. Bisogna imboccare subito la via che noi indichiamo perché l’alternativa ormai è un conflitto mondiale che, viste anche le mosse di Xi Jinping nel Mar della Cina contro Taiwan, rischia di essere davvero dietro l’angolo.
    30 maggio 2024 PUTIN COME DOVREBBE REAGIRE? di Mario Adinolfi Oggi e domani a Praga i ministri degli Esteri della NATO si incontrano per discutere una questione cruciale: come avviare la più pericolosa delle guerre verso un cessate il fuoco e il negoziato di pace? No. Sul piatto c’è l’autorizzazione a Kiev per usare le armi NATO per attacchi sul territorio russo a partire dalla città di Krasnodar. Gran Bretagna, Francia, Polonia, Finlandia, Repubblica Ceca, Olanda, Canada, Lituania, Lettonia e Estonia hanno già detto sì. Soprattutto questa è la linea del segretario generale della NATO, Stoltenberg, così come del segretario di Stato USA, Blinken. Sunak e Macron da tempo poi parlano di inviare direttamente i soldati NATO sul campo di battaglia. Ditemi voi come il “cattivo” Putin dovrebbe reagire a questi atti di ostilità militare. Noi abbiamo digerito per un biennio la balla dell’invio da parte dell’Italia e dell’Ue “solo di armi di difesa”. Per i primi tre mesi della guerra in Ucraina c’era chi faceva una diretta tv ogni giorno per glorificare la scelta di supportare Zelensky e mostrificare i russi. Le tv e i giornali martellavano ogni giorno su quanto fosse giusta ogni forma di russofobia, hanno cancellato addirittura il diritto per gli atleti russi e bielorussi di partecipare agli eventi sportivi con la loro bandiera, prossime Olimpiadi comprese. La stessa cosa non accade, ad esempio, per Israele e badate bene che io penso che invece nello sport nessuna bandiera debba essere ammainata, è una grande occasione di dialogo e pace. Comunque, l’Italia fornisce da tempo all’Ucraina missili a lunga gittata. Come cittadini non dovremmo saperlo, visto che l’elenco delle armi fornite da noi a Kiev è autorizzato dal Parlamento ma coperto da segreto di Stato. Il ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, si è però fatto sfuggire una dichiarazione: “I missili Storm Shadow sono un’arma straordinaria. L’Inghilterra, la Francia e l’Italia forniscono queste armi per essere utilizzate nella guerra in Ucraina, soprattutto in Crimea. Sono missili che stanno davvero facendo la differenza”. Fanno la differenza perché sono missili a lunga gittata, colpiscono obiettivi a 250 km di distanza. Perfetti per devastare Krasnodar, città russa con oltre un milione di abitanti. Se dovesse accadere, lo ripeto, ditemi come dovrebbe reagire Putin. Giorgia Meloni sa che gli italiani non sostengono l’invio di armi all’Ucraina e non vogliono fare la guerra alla Russia. Per questo ora dichiara che “bisogna evitare attacchi che provocherebbero una escalation”. Ci sono le elezioni tra 10 giorni e dunque tocca dare un colpo di freno. Ma se “bisogna evitare attacchi” perché l’Italia fornisce sistemi missilistici che servono solo ad attaccare, non certo a difendersi? Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, oggi ha dichiarato: “L'attuazione dei piani di dispiegamento di missili terrestri a medio e corto raggio non rimarrà senza la nostra reazione”. Il tipo di reazione la deciderà Putin, aggiunge Lavrov, inclusa la “deterrenza nucleare”. Allo stesso tempo Lavrov si è detto disposto ad “accelerare” una soluzione politica per il conflitto in Ucraina se “l’Occidente smetterà di fornire armi e Kiev cesserà le ostilità”. Quindi siamo davanti al solito bivio: Putin è come Hitler, un pazzo furioso che se lasciato fare porterà la guerra in tutta Europa? Allora bisogna fargli la guerra come la si fece a Hitler, costò ottanta milioni di morti. Oppure Putin è un nazionalista russo che vuole lo status di grande potenza e non vuole vivere sotto costante minaccia di una NATO ostile che si allarga sempre di più verso i suoi confini. Allora bisogna smettere di fornire armi e cominciare a negoziare la pace, visto che dopo due anni e mezzo è chiaro che Zelensky la guerra non la vince. Tutti i partiti da destra a sinistra hanno votato con questo governo o con il governo Draghi il sostegno armato alla guerra alla Russia. Credo sia il motivo principale per non votarli alle elezioni europee, specie i più ipocriti come M5S o il mitico Pd che candida Tarquinio che vuole uscire dalla NATO per poi rimbrottarlo e dire che “non è la linea del partito”. Elly Schlein ha superato con questo davvero i limiti dell’ambiguità indecente. Bisogna inviare un segnale di svolta storica all’Ue e anche per questo indico di votare per la lista Libertà che contiene il simbolo del Popolo della Famiglia, che da anni chiede la pace con una soluzione precisa ricalcata sul modello cipriota. Bisogna imboccare subito la via che noi indichiamo perché l’alternativa ormai è un conflitto mondiale che, viste anche le mosse di Xi Jinping nel Mar della Cina contro Taiwan, rischia di essere davvero dietro l’angolo.
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  • Mettiamo.

    Mettiamo che una mattina ti svegli convinto di fare la tua solita colazione, ma il caffè ti va di traverso quando senti dire alla radio che stanno chiudendo delle zone per circoscrivere la diffusione di un pericolosissimo virus.

    Mettiamo che hai la fortuna di capire da subito che non è una questione sanitaria, ma c'è in gioco qualcosa di enormemente più grande che sta solo prendendo il via.

    Mettiamo che quando le massime cariche dello Stato proclamano a reti unificate che niente sarà più lo stesso, sai che dicono il vero perché quella è l'enunciazione di un programma.

    Mettiamo che quando senti parlare di resilienza, ti dici immediatamente che quello è il nuovo termine coniato dal regime per chiedere sacrifici e piazzare nuovi suppostoni nel deretano della gente comune.

    Mettiamo che vedi la logica di ogni provvedimento governativo andare a puttane giorno dopo giorno, ma la cosa non ti stupisce perché sai che non si tratta di semplice malagestione, bensì di un enorme test sulla popolazione.

    Mettiamo che fino a quel momento avevi già chiaro che le menzogne erano il pane quotidiano della classe politica e di quella dirigente, ma che cominci a intuire che le bugie che stanno apparecchiando ora hanno un qualcosa di molto più profondo e pervasivo.

    Mettiamo.

    E dopo tutto questo, ti stupiresti di scoprire che in realtà ti hanno sempre mentito su ogni cosa che tu davi per scontata, e quello che è cambiato sei solo tu, che finalmente hai aperto gli occhi?

    Ti stupiresti di sentire profondamente, con una convinzione mai provata prima, che c'è un filo conduttore che lega ogni menzogna che ti hanno rifilato, perché ognuna di queste è parte della struttura narrativa di un medesimo piano?

    Ti stupiresti di dare per certo che il detto "segui i soldi", che per te è sempre stato infallibile nel fornire ogni spiegazione, stavolta non sia più sufficiente perché hai finalmente capito che non è mai stata una questione di danaro, ma di prigionia ed energia?

    Mettiamo.

    Perché se hai il coraggio di riepilogare questi ultimi tre anni, e insieme hai il coraggio di stare ad ascoltarti, sai che non c'è più un'istituzione o un sistema su cui fare affidamento, e che da ora in poi l'unica soluzione a qualunque evento dovesse verificarsi dipenderà solo e soltanto da te.

    Senza deleghe a rappresentanti che non ti rappresentano. Senza istanze proposte a quello stesso sistema che ti vorrebbe soggiogare. Senza speranze in qualche possibile salvatore che si prenda a cuore il buono e il giusto. Senza cieca fiducia in qualche santone della controinformazione che ti dica la verità rivelata.

    Se hai il coraggio e soprattutto la forza di stare ad ascoltarti, sai che non c'è movimento, lista civica, gruppo politico di sorta che possa risolvere una situazione in cui la guerra contro i cittadini è ormai aperta e dichiarata.

    Certo: potresti continuare a seguire i vecchi schemi e le vecchie soluzioni. Ma non ti staresti ascoltando. Staresti solo calciando in avanti la lattina, rimandando una presa di coscienza che aspetta di incrociare il tuo sguardo proprio lì, nella tua immagine riflessa nello specchio.

    E allora, mettiamo che alla fine scegli di ascoltarti.
    Scegli di non aver paura di cambiare le tue domande.
    Scegli di ammettere di non sapere un *****, e di cambiare i tuoi schemi mentali.
    Scegli di provare a svelare gli inganni che costituiscono le grate di questa prigione.
    Scegli di farti prendere un po' meno per culo.

    E... Sì: scegli di guardarti finalmente allo specchio.

    Già. Mettiamo.
    Mettiamo. Mettiamo che una mattina ti svegli convinto di fare la tua solita colazione, ma il caffè ti va di traverso quando senti dire alla radio che stanno chiudendo delle zone per circoscrivere la diffusione di un pericolosissimo virus. Mettiamo che hai la fortuna di capire da subito che non è una questione sanitaria, ma c'è in gioco qualcosa di enormemente più grande che sta solo prendendo il via. Mettiamo che quando le massime cariche dello Stato proclamano a reti unificate che niente sarà più lo stesso, sai che dicono il vero perché quella è l'enunciazione di un programma. Mettiamo che quando senti parlare di resilienza, ti dici immediatamente che quello è il nuovo termine coniato dal regime per chiedere sacrifici e piazzare nuovi suppostoni nel deretano della gente comune. Mettiamo che vedi la logica di ogni provvedimento governativo andare a puttane giorno dopo giorno, ma la cosa non ti stupisce perché sai che non si tratta di semplice malagestione, bensì di un enorme test sulla popolazione. Mettiamo che fino a quel momento avevi già chiaro che le menzogne erano il pane quotidiano della classe politica e di quella dirigente, ma che cominci a intuire che le bugie che stanno apparecchiando ora hanno un qualcosa di molto più profondo e pervasivo. Mettiamo. E dopo tutto questo, ti stupiresti di scoprire che in realtà ti hanno sempre mentito su ogni cosa che tu davi per scontata, e quello che è cambiato sei solo tu, che finalmente hai aperto gli occhi? Ti stupiresti di sentire profondamente, con una convinzione mai provata prima, che c'è un filo conduttore che lega ogni menzogna che ti hanno rifilato, perché ognuna di queste è parte della struttura narrativa di un medesimo piano? Ti stupiresti di dare per certo che il detto "segui i soldi", che per te è sempre stato infallibile nel fornire ogni spiegazione, stavolta non sia più sufficiente perché hai finalmente capito che non è mai stata una questione di danaro, ma di prigionia ed energia? Mettiamo. Perché se hai il coraggio di riepilogare questi ultimi tre anni, e insieme hai il coraggio di stare ad ascoltarti, sai che non c'è più un'istituzione o un sistema su cui fare affidamento, e che da ora in poi l'unica soluzione a qualunque evento dovesse verificarsi dipenderà solo e soltanto da te. Senza deleghe a rappresentanti che non ti rappresentano. Senza istanze proposte a quello stesso sistema che ti vorrebbe soggiogare. Senza speranze in qualche possibile salvatore che si prenda a cuore il buono e il giusto. Senza cieca fiducia in qualche santone della controinformazione che ti dica la verità rivelata. Se hai il coraggio e soprattutto la forza di stare ad ascoltarti, sai che non c'è movimento, lista civica, gruppo politico di sorta che possa risolvere una situazione in cui la guerra contro i cittadini è ormai aperta e dichiarata. Certo: potresti continuare a seguire i vecchi schemi e le vecchie soluzioni. Ma non ti staresti ascoltando. Staresti solo calciando in avanti la lattina, rimandando una presa di coscienza che aspetta di incrociare il tuo sguardo proprio lì, nella tua immagine riflessa nello specchio. E allora, mettiamo che alla fine scegli di ascoltarti. Scegli di non aver paura di cambiare le tue domande. Scegli di ammettere di non sapere un cazzo, e di cambiare i tuoi schemi mentali. Scegli di provare a svelare gli inganni che costituiscono le grate di questa prigione. Scegli di farti prendere un po' meno per culo. E... Sì: scegli di guardarti finalmente allo specchio. Già. Mettiamo.
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  • A UN PASSO DALLA TERZA GUERRA MONDIALE: QUESTI FOLLI NON SANNO CON CHI STANNO SCHERZANDO?
    STANNO GIOCANDO sulla NOSTRA PELLE!

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/30/russia-lavrov-in-risposta-agli-usa-pronte-misure-di-deterrenza-nucleare-possibile-soluzione-politica-con-lo-stop-dellinvio-di-armi-a-kiev/7567946/
    A UN PASSO DALLA TERZA GUERRA MONDIALE: QUESTI FOLLI NON SANNO CON CHI STANNO SCHERZANDO? STANNO GIOCANDO sulla NOSTRA PELLE! https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/30/russia-lavrov-in-risposta-agli-usa-pronte-misure-di-deterrenza-nucleare-possibile-soluzione-politica-con-lo-stop-dellinvio-di-armi-a-kiev/7567946/
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  • EX UFFICIALE AMERICANO SENZA FILTRI DA CARLSON ▷ "ECCO QUANDO LA RUSSIA COMINCERÀ A DIVERTIRSI"

    Tirano forti venti di #guerra in Europa, soprattutto dopo le dichiarazioni di Jens Stoltenberg.
    Se fino a ora il focus geopolitico si è posato su Gaza, adesso tocca, di nuovo, preoccuparsi di ciò che succede tra #Russia e #Ucraina.
    Il segretario generale della #NATO ha infatti appesantito il clima bellico annunciando un cruciale cambiamento di posizioni.
    "Penso sia giunto il tempo per gli alleati della Nato di eliminare molte delle restrizioni imposte sull'uso delle armi donate all'Ucraina", dice al The Economist. "Negare all'Ucraina la possibilità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo renderebbe molto difficile per loro difendersi". Via così il divieto di colpire obiettivi militari russi in territorio nemico. Ora, se ciò dovesse avvenire nella pratica, il rischio escalation si farebbe molto serio, come se la situazione prettamente militare non lo fosse già abbastanza.

    https://youtu.be/8BZ882-x51w?si=q6fYJ_H1bK_ENRYO
    EX UFFICIALE AMERICANO SENZA FILTRI DA CARLSON ▷ "ECCO QUANDO LA RUSSIA COMINCERÀ A DIVERTIRSI" Tirano forti venti di #guerra in Europa, soprattutto dopo le dichiarazioni di Jens Stoltenberg. Se fino a ora il focus geopolitico si è posato su Gaza, adesso tocca, di nuovo, preoccuparsi di ciò che succede tra #Russia e #Ucraina. Il segretario generale della #NATO ha infatti appesantito il clima bellico annunciando un cruciale cambiamento di posizioni. "Penso sia giunto il tempo per gli alleati della Nato di eliminare molte delle restrizioni imposte sull'uso delle armi donate all'Ucraina", dice al The Economist. "Negare all'Ucraina la possibilità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo renderebbe molto difficile per loro difendersi". Via così il divieto di colpire obiettivi militari russi in territorio nemico. Ora, se ciò dovesse avvenire nella pratica, il rischio escalation si farebbe molto serio, come se la situazione prettamente militare non lo fosse già abbastanza. https://youtu.be/8BZ882-x51w?si=q6fYJ_H1bK_ENRYO
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