RANCORI & RINCARI
Una resa emotiva in tempi di resa politica.
Sempre più convinto, sempre meno sorpreso.
Sì, riusciamo ancora a commuoverci per tragedie lontane, a farci attraversare dal dolore altrui, a firmare petizioni per popoli che non vedremo mai. E questo è un bene.
Ma poi?
Poi ci guardiamo intorno e sembriamo incapaci di tollerare perfino lo sguardo del vicino.
Viviamo compressi tra invidie, rancori cronici e rincari morali che ci fanno sentire in perenne competizione.
Ma per cosa?
Per un misero "hai ragione tu" sussurrato tra un tiro di sigaretta e un silenzio più vuoto del precedente?
Siamo un Paese in cui il fuoco interiore brucia più di qualsiasi bomba all’estero.
Si sogna il cessate il fuoco in Medio Oriente, in Ucraina, ovunque — ma mai ci si interroga su come spegnere il fuoco dentro di noi.
E no, non siamo programmati per la pace. O almeno, non questa generazione. Non questa società.
E intanto, l’ennesima occasione per dire qualcosa, per scegliere, per agire — sprecata.
⚫️Cinque quesiti referendari. Cinque fallimenti.
Non per colpa del merito, ma dell’indifferenza.
Nessun dibattito. Nessuna visione. Solo il solito teatrino tra centrodestra e centrosinistra, a spalleggiarsi nelle ombre dell’irrilevanza.
Il costo della democrazia? Altissimo.
Il risultato? Nullo.
E nel nulla è finita anche l’ultima speranza che avevamo di contare davvero qualcosa.
Quindi sì, col senno di poi, forse è stato meglio che il Rosatellum non sia nemmeno arrivato a consultazione.
Risparmiata l’illusione. Risparmiata la farsa.
Non ha perso solo la politica.
Ha perso il popolo italiano.
Un popolo ormai ridotto alla comfort zone della lamentela, incollato a uno schermo, a un tweet, a un "tanto non serve a nulla".
Ha perso chi pensa che partecipare significhi solo condividere un post indignato.
Ha perso chi ha barattato l’impegno con l’apatia, la speranza con l’ironia stanca.
I referendum? Solo l’ennesima scaramuccia tra partiti che non parlano più al Paese.
E no, questa non è l’ennesima lamentela.
È un dato di fatto.
E allora vi chiedo una cosa. Una soltanto:
Davvero, oggi, ha ancora senso provare a combattere in politica?
Aspetto una risposta. Ma vera, non da bar.
Non da social.
Una risposta da cittadini.
#RancoriERincari #Italia2025 #PoliticaItaliana #ReferendumFalliti #ApatiaCivica #FuocoInteriore #CrisiCulturale #Disillusione #DemocraziaSprecata #RiflessionePolitica #ResponsabilitàCollettiva #CambiareNoiStessi #partecipanonlamentarti
Una resa emotiva in tempi di resa politica.
Sempre più convinto, sempre meno sorpreso.
Sì, riusciamo ancora a commuoverci per tragedie lontane, a farci attraversare dal dolore altrui, a firmare petizioni per popoli che non vedremo mai. E questo è un bene.
Ma poi?
Poi ci guardiamo intorno e sembriamo incapaci di tollerare perfino lo sguardo del vicino.
Viviamo compressi tra invidie, rancori cronici e rincari morali che ci fanno sentire in perenne competizione.
Ma per cosa?
Per un misero "hai ragione tu" sussurrato tra un tiro di sigaretta e un silenzio più vuoto del precedente?
Siamo un Paese in cui il fuoco interiore brucia più di qualsiasi bomba all’estero.
Si sogna il cessate il fuoco in Medio Oriente, in Ucraina, ovunque — ma mai ci si interroga su come spegnere il fuoco dentro di noi.
E no, non siamo programmati per la pace. O almeno, non questa generazione. Non questa società.
E intanto, l’ennesima occasione per dire qualcosa, per scegliere, per agire — sprecata.
⚫️Cinque quesiti referendari. Cinque fallimenti.
Non per colpa del merito, ma dell’indifferenza.
Nessun dibattito. Nessuna visione. Solo il solito teatrino tra centrodestra e centrosinistra, a spalleggiarsi nelle ombre dell’irrilevanza.
Il costo della democrazia? Altissimo.
Il risultato? Nullo.
E nel nulla è finita anche l’ultima speranza che avevamo di contare davvero qualcosa.
Quindi sì, col senno di poi, forse è stato meglio che il Rosatellum non sia nemmeno arrivato a consultazione.
Risparmiata l’illusione. Risparmiata la farsa.
Non ha perso solo la politica.
Ha perso il popolo italiano.
Un popolo ormai ridotto alla comfort zone della lamentela, incollato a uno schermo, a un tweet, a un "tanto non serve a nulla".
Ha perso chi pensa che partecipare significhi solo condividere un post indignato.
Ha perso chi ha barattato l’impegno con l’apatia, la speranza con l’ironia stanca.
I referendum? Solo l’ennesima scaramuccia tra partiti che non parlano più al Paese.
E no, questa non è l’ennesima lamentela.
È un dato di fatto.
E allora vi chiedo una cosa. Una soltanto:
Davvero, oggi, ha ancora senso provare a combattere in politica?
Aspetto una risposta. Ma vera, non da bar.
Non da social.
Una risposta da cittadini.
#RancoriERincari #Italia2025 #PoliticaItaliana #ReferendumFalliti #ApatiaCivica #FuocoInteriore #CrisiCulturale #Disillusione #DemocraziaSprecata #RiflessionePolitica #ResponsabilitàCollettiva #CambiareNoiStessi #partecipanonlamentarti
🇮🇹 RANCORI & RINCARI 🔥
Una resa emotiva in tempi di resa politica.
Sempre più convinto, sempre meno sorpreso.
Sì, riusciamo ancora a commuoverci per tragedie lontane, a farci attraversare dal dolore altrui, a firmare petizioni per popoli che non vedremo mai. E questo è un bene.
Ma poi?
Poi ci guardiamo intorno e sembriamo incapaci di tollerare perfino lo sguardo del vicino.
Viviamo compressi tra invidie, rancori cronici e rincari morali che ci fanno sentire in perenne competizione.
Ma per cosa?
Per un misero "hai ragione tu" sussurrato tra un tiro di sigaretta e un silenzio più vuoto del precedente?
🔥 Siamo un Paese in cui il fuoco interiore brucia più di qualsiasi bomba all’estero.
Si sogna il cessate il fuoco in Medio Oriente, in Ucraina, ovunque — ma mai ci si interroga su come spegnere il fuoco dentro di noi.
E no, non siamo programmati per la pace. O almeno, non questa generazione. Non questa società.
E intanto, l’ennesima occasione per dire qualcosa, per scegliere, per agire — sprecata.
⚫️Cinque quesiti referendari. Cinque fallimenti.
Non per colpa del merito, ma dell’indifferenza.
Nessun dibattito. Nessuna visione. Solo il solito teatrino tra centrodestra e centrosinistra, a spalleggiarsi nelle ombre dell’irrilevanza.
Il costo della democrazia? Altissimo.
Il risultato? Nullo.
E nel nulla è finita anche l’ultima speranza che avevamo di contare davvero qualcosa.
Quindi sì, col senno di poi, forse è stato meglio che il Rosatellum non sia nemmeno arrivato a consultazione.
Risparmiata l’illusione. Risparmiata la farsa.
Non ha perso solo la politica.
Ha perso il popolo italiano.
Un popolo ormai ridotto alla comfort zone della lamentela, incollato a uno schermo, a un tweet, a un "tanto non serve a nulla".
Ha perso chi pensa che partecipare significhi solo condividere un post indignato.
Ha perso chi ha barattato l’impegno con l’apatia, la speranza con l’ironia stanca.
I referendum? Solo l’ennesima scaramuccia tra partiti che non parlano più al Paese.
E no, questa non è l’ennesima lamentela.
È un dato di fatto.
E allora vi chiedo una cosa. Una soltanto:
Davvero, oggi, ha ancora senso provare a combattere in politica?
Aspetto una risposta. Ma vera, non da bar.
Non da social.
Una risposta da cittadini.
#RancoriERincari #Italia2025 #PoliticaItaliana #ReferendumFalliti #ApatiaCivica #FuocoInteriore #CrisiCulturale #Disillusione #DemocraziaSprecata #RiflessionePolitica #ResponsabilitàCollettiva #CambiareNoiStessi #partecipanonlamentarti
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