• ECCO SERVITO IL CONTROLLO GLOBALE e TOTALITARIO!

    Censura Made in EU: da “volontaria” a obbligatoria (ma sempre per il nostro bene, ovvio)

    Dal 1° luglio l’Unione Europea ha deciso di togliersi la maschera: il famigerato Codice di condotta contro la disinformazione, fino a ieri “volontario” (cioè facoltativo, ma con il colpo in canna), è ora ufficialmente un obbligo vincolante grazie al Digital Services Act, la legge che Bruxelles spaccia come salvaguardia della libertà ma che puzza di censura centralizzata da lontano un chilometro.

    Le piattaforme digitali - quelle statunitensi, ovviamente nel mirino - ora devono dimostrare di non promuovere quella che l’UE, con zelo da Ministero della Verità, definisce “disinformazione”. A stabilire cosa sia vero e cosa no ci pensa la Commissione stessa: se non sei un media finanziato da qualche ente europeo o statale, è molto probabile che tu sia tacciato di diffondere fake news. Alla faccia della stampa indipendente.

    E chi non si adegua? Audit annuali, standard di trasparenza “rafforzati”, e la promessa che “chi non supera una verifica deve aspettarsi di essere ritenuto responsabile dalle autorità”. La responsabilità, sia chiaro, non è verso i cittadini ma verso l’apparato.

    Gli attivisti di Reclaim the Net lo dicono chiaro: il messaggio è intimidatorio e politicamente mirato. E le conseguenze potrebbero non limitarsi all’ambito digitale. Negli Stati Uniti, dove le aziende Big Tech vedono questa normativa come un attacco diretto, il malumore è palese. E non è solo un problema industriale: tocca anche la diplomazia e il commercio.

    Non è un caso che gli americani abbiano ricordato quanto accaduto con il Canada quando osò introdurre una tassa simile: Trump la definì “una copia sbiadita dell’UE” e bloccò i negoziati finché Ottawa non fece marcia indietro. Una lezione che Bruxelles sembra voler ignorare, nel suo tentativo disperato di diventare la maestra del web e il giudice supremo della verità.

    Intanto, i funzionari europei balbettano difese penose: “Non censuriamo i contenuti, regoliamo i rischi sistemici degli algoritmi”. Certo. E la libertà di parola? Un fastidioso effetto collaterale.

    Per non apparire troppo totalitari, si sottolinea che aderire al Codice è “tecnicamente volontario”. Peccato che il rispetto del DSA sia tutto fuorché facoltativo.

    In sostanza, l’UE ha costruito un regime di censura soft, che nessuno può rifiutare senza pagarne le conseguenze. E ora deve venderlo come progresso. Buona fortuna, Bruxelles. Washington guarda e prende appunti. E il clima si fa sempre più gelido.

    Per aggiornamenti senza filtri: https://t.me/carmen_tortora1
    ECCO SERVITO IL CONTROLLO GLOBALE e TOTALITARIO! Censura Made in EU: da “volontaria” a obbligatoria (ma sempre per il nostro bene, ovvio) Dal 1° luglio l’Unione Europea ha deciso di togliersi la maschera: il famigerato Codice di condotta contro la disinformazione, fino a ieri “volontario” (cioè facoltativo, ma con il colpo in canna), è ora ufficialmente un obbligo vincolante grazie al Digital Services Act, la legge che Bruxelles spaccia come salvaguardia della libertà ma che puzza di censura centralizzata da lontano un chilometro. Le piattaforme digitali - quelle statunitensi, ovviamente nel mirino - ora devono dimostrare di non promuovere quella che l’UE, con zelo da Ministero della Verità, definisce “disinformazione”. A stabilire cosa sia vero e cosa no ci pensa la Commissione stessa: se non sei un media finanziato da qualche ente europeo o statale, è molto probabile che tu sia tacciato di diffondere fake news. Alla faccia della stampa indipendente. E chi non si adegua? Audit annuali, standard di trasparenza “rafforzati”, e la promessa che “chi non supera una verifica deve aspettarsi di essere ritenuto responsabile dalle autorità”. La responsabilità, sia chiaro, non è verso i cittadini ma verso l’apparato. Gli attivisti di Reclaim the Net lo dicono chiaro: il messaggio è intimidatorio e politicamente mirato. E le conseguenze potrebbero non limitarsi all’ambito digitale. Negli Stati Uniti, dove le aziende Big Tech vedono questa normativa come un attacco diretto, il malumore è palese. E non è solo un problema industriale: tocca anche la diplomazia e il commercio. Non è un caso che gli americani abbiano ricordato quanto accaduto con il Canada quando osò introdurre una tassa simile: Trump la definì “una copia sbiadita dell’UE” e bloccò i negoziati finché Ottawa non fece marcia indietro. Una lezione che Bruxelles sembra voler ignorare, nel suo tentativo disperato di diventare la maestra del web e il giudice supremo della verità. Intanto, i funzionari europei balbettano difese penose: “Non censuriamo i contenuti, regoliamo i rischi sistemici degli algoritmi”. Certo. E la libertà di parola? Un fastidioso effetto collaterale. Per non apparire troppo totalitari, si sottolinea che aderire al Codice è “tecnicamente volontario”. Peccato che il rispetto del DSA sia tutto fuorché facoltativo. In sostanza, l’UE ha costruito un regime di censura soft, che nessuno può rifiutare senza pagarne le conseguenze. E ora deve venderlo come progresso. Buona fortuna, Bruxelles. Washington guarda e prende appunti. E il clima si fa sempre più gelido. Per aggiornamenti senza filtri: https://t.me/carmen_tortora1
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    Carmen Tortora
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  • The 5G Radio Frequency (RF) chip market
    https://www.reportprime.com/5g-radio-frequency-chip-rf-chip-r5202
    The 5G Radio Frequency (RF) chip market is experiencing robust growth, driven by the global rollout of 5G networks, surging demand for high-speed connectivity, and rising integration of IoT devices. Enhanced mobile broadband, massive machine-type communication, and ultra-reliable low-latency communication are key trends fueling innovation.
    The 5G Radio Frequency (RF) chip market https://www.reportprime.com/5g-radio-frequency-chip-rf-chip-r5202 The 5G Radio Frequency (RF) chip market is experiencing robust growth, driven by the global rollout of 5G networks, surging demand for high-speed connectivity, and rising integration of IoT devices. Enhanced mobile broadband, massive machine-type communication, and ultra-reliable low-latency communication are key trends fueling innovation.
    WWW.REPORTPRIME.COM
    5 G Radio Frequency Chip RF Chip Market Size, Growth, Forecast Till 2031
    The 5G Radio Frequency Chip RF Chip Market is expected to grow from USD 1.10 Billion in 2024 to USD 1.58 Billion by 2031, at a CAGR of 5.30% during the forecast period.
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  • https://gurdeepandassociates.com/property/emaar-digi-homes-2
    https://gurdeepandassociates.com/property/emaar-digi-homes-2
    GURDEEPANDASSOCIATES.COM
    Emaar Amaris -Digi Homes 2 in Sector 62 Gurgaon | 3 & 4 BHK Luxury Homes
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  • MiC - la farsa continua”

    "Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso."
    Un detto antico, sì, ma talmente attuale da suonare come una sentenza scolpita sul marmo dell’inerzia politica.

    Perché poi non lamentiamoci se in Italia la Cultura resta ancora percepita come una roba da "intellettuali di sinistra con l’anello al naso" . E non serve nemmeno piangere dopo, quando si capisce che l’occasione era lì, pronta da cogliere. Ma non solo non si è colta — no — non ci si è nemmeno avvicinati.
    Il Ministero della Cultura (MiC) doveva rappresentare un punto di svolta per il governo Meloni. Un modo per dimostrare che anche il centrodestra può ragionare in termini artistici, simbolici, profondi, andando oltre lo slogan e la ruspa .
    E invece? Una maledizione istituzionale che pare scritta da Kafka e diretta da Nanni Moretti. Ma senza ironia.
    Ripercorriamo insieme le tappe di questo disastro annunciato. Così, giusto per lasciare ai posteri un pizzico di vergogna in più:

    Si parte con Gennaro Sangiuliano, ministro catapultato dalla cronaca politica a quella rosa. È bastata una liaison sentimentale per oscurare l’agenda culturale. Ché poi parlare di "agenda" è già generoso .

    Poi arriva Alessandro Giuli che riesce nel difficile compito di fare addirittura peggio. Inerzia totale, interventi sempre in ritardo, e il tocco finale: diserta la finale del Premio Strega, lasciando di stucco tutto il mondo culturale. Quando gli viene chiesto conto, se la cava con una battutina:

    “Non mi hanno fatto avere nemmeno i libri finalisti”
    (No tranquillo Ministro, nessuno dubitava del fatto che li avrebbe letti…)

    Ciliegina sulla torta: le dimissioni di Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, dopo il caso Kaufmann.
    Ricapitolando: il regista americano Kaufmann, sospettato del duplice omicidio a Villa Pamphilj, avrebbe ricevuto ben 863.000 € in tax credit per un film mai uscito: “Stelle della Notte”, che brilla solo negli archivi ministeriali .
    La procura vuole vederci chiaro: fondi solo deliberati o anche già versati? Si parla già di un nuovo filone d’indagine. E come minimo, l’odore di truffa allo Stato è forte come l’umidità nei palazzi romani.

    E sorvoliamo, per carità di patria, sulla gestione ordinaria del ministero: assenza totale di visione, dialogo con gli operatori ridotto ai minimi sindacali, Cinecittà abbandonata a sé stessa, simbolo di una cultura che da "fabbrica dei sogni" è diventata deposito della polvere e del disinteresse .
    Ma attenzione. Non è una lamentela sterile. E non ce la prendiamo nemmeno troppo con il popolo italiano, che ormai della Cultura si cura poco — o nulla.

    No, qui si parla prima di tutto di una classe politica che non ci crede, che non investe, che non immagina, che non costruisce alternative né simbologie collettive.
    E allora, di chi è la colpa adesso?
    Già nel 2022, all’alba delle Politiche, avevo evidenziato due fronti fondamentali per il Paese:
    la transizione ecologica
    e la transizione culturale
    Due occasioni storiche per alzare il livello, per pensare in chiave umanistica. E invece…
    Il centrodestra è rimasto fedele alla sua indole: pratico, grezzo, ruspante. Il centrosinistra, dal canto suo, non ha fatto di meglio: chiuso nel suo eterno girotondo autoreferenziale, perso dietro priorità che scaldano solo le proprie cerchie interne.

    E allora che facciamo? Ci arrendiamo?
    No. Perché prima o poi, arriverà una forza politica che crede davvero nello spirito umanistico come fondamento del vivere civile. Una forza che non teme la parola "Cultura" perché non produce consenso facile.
    Una forza che capisce che la Cultura è infrastruttura, che genera visione, coesione, valore.
    Sarà domani? Forse.

    Ma per oggi, possiamo solo dire, con l’amaro in bocca:
    "Molto bene… avanti così, mi raccomando."

    #MinisteroDellaCultura #CulturaItaliana #FallimentiIstituzionali #PremioStrega2025 #Cinecittà #TaxCreditGate #PoliticaItaliana #Sangiuliano #Giuli #Borrelli #CrisiCulturale #TransizioneCulturale #IdealiUmanistici #VisionePolitica #Italia2025
    🎭 MiC - la farsa continua” 🎬🤡 "Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso." Un detto antico, sì, ma talmente attuale da suonare come una sentenza scolpita sul marmo dell’inerzia politica. Perché poi non lamentiamoci se in Italia la Cultura resta ancora percepita come una roba da "intellettuali di sinistra con l’anello al naso" 🎨✊. E non serve nemmeno piangere dopo, quando si capisce che l’occasione era lì, pronta da cogliere. Ma non solo non si è colta — no — non ci si è nemmeno avvicinati. Il Ministero della Cultura (MiC) doveva rappresentare un punto di svolta per il governo Meloni. Un modo per dimostrare che anche il centrodestra può ragionare in termini artistici, simbolici, profondi, andando oltre lo slogan e la ruspa 🏗️📢. E invece? Una maledizione istituzionale che pare scritta da Kafka e diretta da Nanni Moretti. Ma senza ironia. 📉 Ripercorriamo insieme le tappe di questo disastro annunciato. Così, giusto per lasciare ai posteri un pizzico di vergogna in più: Si parte con Gennaro Sangiuliano, ministro catapultato dalla cronaca politica a quella rosa. È bastata una liaison sentimentale per oscurare l’agenda culturale. Ché poi parlare di "agenda" è già generoso 📕💔. Poi arriva Alessandro Giuli che riesce nel difficile compito di fare addirittura peggio. Inerzia totale, interventi sempre in ritardo, e il tocco finale: diserta la finale del Premio Strega, lasciando di stucco tutto il mondo culturale. Quando gli viene chiesto conto, se la cava con una battutina: “Non mi hanno fatto avere nemmeno i libri finalisti” 📚😅 (No tranquillo Ministro, nessuno dubitava del fatto che li avrebbe letti…) Ciliegina sulla torta: le dimissioni di Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo del MiC, dopo il caso Kaufmann. Ricapitolando: il regista americano Kaufmann, sospettato del duplice omicidio a Villa Pamphilj, avrebbe ricevuto ben 863.000 € in tax credit per un film mai uscito: “Stelle della Notte”, che brilla solo negli archivi ministeriali 🕵️‍♂️🎞️. La procura vuole vederci chiaro: fondi solo deliberati o anche già versati? Si parla già di un nuovo filone d’indagine. E come minimo, l’odore di truffa allo Stato è forte come l’umidità nei palazzi romani. E sorvoliamo, per carità di patria, sulla gestione ordinaria del ministero: assenza totale di visione, dialogo con gli operatori ridotto ai minimi sindacali, Cinecittà abbandonata a sé stessa, simbolo di una cultura che da "fabbrica dei sogni" è diventata deposito della polvere e del disinteresse 🕳️🎬. Ma attenzione. Non è una lamentela sterile. E non ce la prendiamo nemmeno troppo con il popolo italiano, che ormai della Cultura si cura poco — o nulla. 👉No, qui si parla prima di tutto di una classe politica che non ci crede, che non investe, che non immagina, che non costruisce alternative né simbologie collettive. E allora, di chi è la colpa adesso? Già nel 2022, all’alba delle Politiche, avevo evidenziato due fronti fondamentali per il Paese: la transizione ecologica 🌱 e la transizione culturale 📖 Due occasioni storiche per alzare il livello, per pensare in chiave umanistica. E invece… Il centrodestra è rimasto fedele alla sua indole: pratico, grezzo, ruspante. Il centrosinistra, dal canto suo, non ha fatto di meglio: chiuso nel suo eterno girotondo autoreferenziale, perso dietro priorità che scaldano solo le proprie cerchie interne. 🎯 E allora che facciamo? Ci arrendiamo? No. Perché prima o poi, arriverà una forza politica che crede davvero nello spirito umanistico come fondamento del vivere civile. Una forza che non teme la parola "Cultura" perché non produce consenso facile. Una forza che capisce che la Cultura è infrastruttura, che genera visione, coesione, valore. Sarà domani? Forse. Ma per oggi, possiamo solo dire, con l’amaro in bocca: "Molto bene… avanti così, mi raccomando." 🙃🇮🇹 #MinisteroDellaCultura #CulturaItaliana #FallimentiIstituzionali #PremioStrega2025 #Cinecittà #TaxCreditGate #PoliticaItaliana #Sangiuliano #Giuli #Borrelli #CrisiCulturale #TransizioneCulturale #IdealiUmanistici #VisionePolitica #Italia2025
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  • Il documentario che non vedrete mai in tv

    Cosa succede quando la salute pubblica viene sacrificata sull'altare del profitto?
    “Sistema Malato" è un viaggio senza filtri nel lato oscuro della sanità italiana e internazionale. Un racconto documentato che svela scandali, conflitti d’interesse e connivenze tra politica, industria farmaceutica e istituzioni sanitarie.
    Attraverso immagini di repertorio, testimonianze e dati ufficiali, il documentario ricostruisce decenni di abusi e silenzi: dal caso Poggiolini-De Lorenzo negli anni ’90 alla gestione del Covid-19, passando per il decreto Lorenzin, il ruolo di GAVI e il peso crescente delle lobby farmaceutiche.
    Un’inchiesta che non si limita a denunciare, ma invita lo spettatore a riflettere: chi decide davvero sulle nostre cure? Possiamo ancora fidarci del sistema sanitario? E soprattutto: esiste una via d’uscita? ⛔️

    È da circa 6 mesi che lavoro a questo documentario. Ora è vostro!

    L'avevo promesso: non ci fermeremo finché non verrà fatta Verità e Giustizia.

    https://www.youtube.com/watch?v=pDRMmNZ1qL8
    Il documentario che non vedrete mai in tv 📺 ❌ Cosa succede quando la salute pubblica viene sacrificata sull'altare del profitto? “Sistema Malato" è un viaggio senza filtri nel lato oscuro della sanità italiana e internazionale. Un racconto documentato che svela scandali, conflitti d’interesse e connivenze tra politica, industria farmaceutica e istituzioni sanitarie. Attraverso immagini di repertorio, testimonianze e dati ufficiali, il documentario ricostruisce decenni di abusi e silenzi: dal caso Poggiolini-De Lorenzo negli anni ’90 alla gestione del Covid-19, passando per il decreto Lorenzin, il ruolo di GAVI e il peso crescente delle lobby farmaceutiche. Un’inchiesta che non si limita a denunciare, ma invita lo spettatore a riflettere: chi decide davvero sulle nostre cure? Possiamo ancora fidarci del sistema sanitario? E soprattutto: esiste una via d’uscita? ⛔️ È da circa 6 mesi che lavoro a questo documentario. Ora è vostro! L'avevo promesso: non ci fermeremo finché non verrà fatta Verità e Giustizia. 📌 https://www.youtube.com/watch?v=pDRMmNZ1qL8
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  • ISRAELE. 14 MINISTRI CHIEDONO L'ANNESSIONE DELLA CISGIORDANIA
    Fonte: Anadolu

    Quattordici ministri israeliani, insieme al presidente della Knesset Amir Ohana, hanno firmato una lettera congiunta chiedendo al primo ministro Benjamin Netanyahu di annettere immediatamente la Cisgiordania occupata, come riportato dall'agenzia Anadolu.

    La lettera, condivisa pubblicamente dal ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich, chiede al governo di occupare "Giudea e Samaria" prima della fine della sessione estiva della Knesset, il 27 luglio.

    I ministri sostengono che l’attuale allineamento con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump rappresenta un “momento favorevole” per l’annessione.

    Tra i firmatari figurano ministri della sicurezza, della giustizia, dell'economia, dell'istruzione e altri, che rappresentano un'ampia fascia della leadership del governo. Sostengono che riconoscere gli insediamenti consentendo al tempo stesso la creazione di uno stato palestinese rappresenterebbe una "minaccia esistenziale" per Israele.
    Ormai Israele gioca a carte scoperte.

    In Cisgiordania vivono circa 2,9 milioni di palestinesi, secondo dati aggiornati al 2023. Questa cifra include la popolazione delle aree A, B e C, con città principali come Ramallah, Nablus, Betlemme e Hebron. Tuttavia, le stime possono variare leggermente a seconda delle fonti, con alcune che riportano numeri tra 2,8 e 3 milioni.
    ISRAELE. 14 MINISTRI CHIEDONO L'ANNESSIONE DELLA CISGIORDANIA Fonte: Anadolu Quattordici ministri israeliani, insieme al presidente della Knesset Amir Ohana, hanno firmato una lettera congiunta chiedendo al primo ministro Benjamin Netanyahu di annettere immediatamente la Cisgiordania occupata, come riportato dall'agenzia Anadolu. La lettera, condivisa pubblicamente dal ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich, chiede al governo di occupare "Giudea e Samaria" prima della fine della sessione estiva della Knesset, il 27 luglio. I ministri sostengono che l’attuale allineamento con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump rappresenta un “momento favorevole” per l’annessione. Tra i firmatari figurano ministri della sicurezza, della giustizia, dell'economia, dell'istruzione e altri, che rappresentano un'ampia fascia della leadership del governo. Sostengono che riconoscere gli insediamenti consentendo al tempo stesso la creazione di uno stato palestinese rappresenterebbe una "minaccia esistenziale" per Israele. Ormai Israele gioca a carte scoperte. In Cisgiordania vivono circa 2,9 milioni di palestinesi, secondo dati aggiornati al 2023. Questa cifra include la popolazione delle aree A, B e C, con città principali come Ramallah, Nablus, Betlemme e Hebron. Tuttavia, le stime possono variare leggermente a seconda delle fonti, con alcune che riportano numeri tra 2,8 e 3 milioni.
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  • ISRAELE. 14 MINISTRI CHIEDONO L'ANNESSIONE DELLA CISGIORDANIA
    Fonte: Anadolu

    Quattordici ministri israeliani, insieme al presidente della Knesset Amir Ohana, hanno firmato una lettera congiunta chiedendo al primo ministro Benjamin Netanyahu di annettere immediatamente la Cisgiordania occupata, come riportato dall'agenzia Anadolu.

    La lettera, condivisa pubblicamente dal ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich, chiede al governo di occupare "Giudea e Samaria" prima della fine della sessione estiva della Knesset, il 27 luglio.

    I ministri sostengono che l’attuale allineamento con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump rappresenta un “momento favorevole” per l’annessione.

    Tra i firmatari figurano ministri della sicurezza, della giustizia, dell'economia, dell'istruzione e altri, che rappresentano un'ampia fascia della leadership del governo. Sostengono che riconoscere gli insediamenti consentendo al tempo stesso la creazione di uno stato palestinese rappresenterebbe una "minaccia esistenziale" per Israele.
    Ormai Israele gioca a carte scoperte.

    In Cisgiordania vivono circa 2,9 milioni di palestinesi, secondo dati aggiornati al 2023. Questa cifra include la popolazione delle aree A, B e C, con città principali come Ramallah, Nablus, Betlemme e Hebron. Tuttavia, le stime possono variare leggermente a seconda delle fonti, con alcune che riportano numeri tra 2,8 e 3 milioni.
    🇮🇱🇵🇸 ISRAELE. 14 MINISTRI CHIEDONO L'ANNESSIONE DELLA CISGIORDANIA Fonte: Anadolu Quattordici ministri israeliani, insieme al presidente della Knesset Amir Ohana, hanno firmato una lettera congiunta chiedendo al primo ministro Benjamin Netanyahu di annettere immediatamente la Cisgiordania occupata, come riportato dall'agenzia Anadolu. La lettera, condivisa pubblicamente dal ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich, chiede al governo di occupare "Giudea e Samaria" prima della fine della sessione estiva della Knesset, il 27 luglio. I ministri sostengono che l’attuale allineamento con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump rappresenta un “momento favorevole” per l’annessione. Tra i firmatari figurano ministri della sicurezza, della giustizia, dell'economia, dell'istruzione e altri, che rappresentano un'ampia fascia della leadership del governo. Sostengono che riconoscere gli insediamenti consentendo al tempo stesso la creazione di uno stato palestinese rappresenterebbe una "minaccia esistenziale" per Israele. Ormai Israele gioca a carte scoperte. In Cisgiordania vivono circa 2,9 milioni di palestinesi, secondo dati aggiornati al 2023. Questa cifra include la popolazione delle aree A, B e C, con città principali come Ramallah, Nablus, Betlemme e Hebron. Tuttavia, le stime possono variare leggermente a seconda delle fonti, con alcune che riportano numeri tra 2,8 e 3 milioni.
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  • macchina per marcatura laser
    https://www.mopalaser.com/laser-marking-machine/
    La macchina per marcatura laser offre precisione estrema su metalli, plastica e altri materiali. Ideale per incisioni industriali, codici seriali e loghi permanenti. Compatta, veloce e affidabile, è perfetta per aziende che cercano efficienza e qualità nelle marcature.

    #macchinapermarcaturalaser #laserindustriale #incisionelaser #tecnologiaLaser #marcalaser #produzioneindustriale
    macchina per marcatura laser https://www.mopalaser.com/laser-marking-machine/ La macchina per marcatura laser offre precisione estrema su metalli, plastica e altri materiali. Ideale per incisioni industriali, codici seriali e loghi permanenti. Compatta, veloce e affidabile, è perfetta per aziende che cercano efficienza e qualità nelle marcature. #macchinapermarcaturalaser #laserindustriale #incisionelaser #tecnologiaLaser #marcalaser #produzioneindustriale
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  • Shree Vastu Devta Yantra - Power Pack Your Living & Office Space!

    https://bejandaruwalla.com/collections/buy-yantra-online/products/shree-vastu-devta-yantra

    Shree Vastu Devta Yantra takes away all the problems, negativity, and problematic issues in that place and helps to create a space with positivity and peace.
    Shree Vastu Devta Yantra - Power Pack Your Living & Office Space! https://bejandaruwalla.com/collections/buy-yantra-online/products/shree-vastu-devta-yantra Shree Vastu Devta Yantra takes away all the problems, negativity, and problematic issues in that place and helps to create a space with positivity and peace.
    BEJANDARUWALLA.COM
    Shree Vastu Devta Yantra - Power Pack Your Living & Office Space!
    The Shree Vastu Devta Yantra is one of the most incredible Yantra used for a house or office space. This Yantra holds good importance in Hindu tradition, and especially in Vedic Astrology. Whenever you build a place or buy space, like a house or office space in life. The first thing we do is look into the Vastu of the space, how it is built, and what the direction it is facing. What is the position of the sun? All these questions are answered in the Vastu of the place and how it will be beneficial for you. If you don’t have the proper idea about the directions for the house, then there will be less positive energy in it and it will create problems in it. And for that, Shree Vastu Devta Yantra is used. It takes away all the problems, negativity, and problematic issues in that place and helps to create a space with positivity and peace. This Yantra is necessary to use when you first and foremost move to a new house or new office space. Benefits of Shree Vastu Devta Yantra The Yantra guides and directs the space. This helps in defining the problematic areas in space. It will also give positivity to a place. This brings peace to that particular place. The yantra is used at a new office or house area. This also takes away all the negativity from one place. It cures the problematic issues in the house. The yantra helps in bonding with the family. This brings out the solutions for work or personal space. The yantra is kept in a temple with God’s idols. It brings peace and harmony. It also continuously blocks the negative energies. This Yantra creates protection for the place and people. Why Should Buy Vastu Dosh Nashak Yantra From House of Bejan Daruwalla The Yantra like this is very beneficial and beneficial in many ways. They have had their importance from ancient times and till now it is relevant for accurate results. In Hindu tradition in astrology, there is amazing importance of Vastu Dosh Nashak Yantra, this provides amazing results for your dear place. Whether it is a professional space or personal, this helps in removing the negativity, issues, and problems from it. It brings protection, happiness, peace, and harmony to the place. By using it you can get to know the most perfect direction of a place where everything will be in your favor and useful for you. You need to learn and gain knowledge about it so that you can try the online astrologer consultation which will give you proper guidance and understanding of this yantra. We at the house of Bejan Daruwalla know the importance of such incredible Yantra, which will help you and give ideas to you through every process of buying to changing or renovating the space by which you will get all the benefits and learning in that area. This will help you create a positive atmosphere and harmony in your space. But you need to be careful and advise to use it and have the proper knowledge and understanding about it. Otherwise, it won’t help you at all in life. This will just create more problems in your space, so be careful to use this divine Yantra and make it work in your favor with our help. Take all the benefits from this divine yantra and fill your personal or professional space with peace, harmony, and positivity in your life. Delivery Instructions Our team delivers Vastu Dosh Nashak Yantra all around the Globe. For Delivery in India, it takes Five or Seven days. You can also mail us at info@bejandaruwalla.com for any type of inquiry. For further inquiry, call us at 09825470377 ( For Shipping in India) or +919825470377 (For out of India)
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  • Mercoledì 2 luglio un attacco aereo israeliano ha ucciso uno dei medici più esperti di Gaza, con una perdita decisiva per un sistema sanitario già decimato.

    Il dottor Marwan al-Sultan, rinomato cardiologo e direttore dell'ospedale indonesiano nella Striscia di Gaza, è il 70° operatore sanitario ad essere ucciso negli attacchi israeliani negli ultimi 50 giorni, secondo Healthcare Workers Watch (HWW), un'organizzazione medica palestinese.

    "L'uccisione del dottor Marwan al-Sultan da parte dell'esercito israeliano è una perdita catastrofica per Gaza e per l'intera comunità medica e avrà un impatto devastante sul sistema sanitario di Gaza", ha affermato Muath Alser, direttore di HWW.

    Il giorno in cui Israele ha assassinato il dottor Marwan al-Sultan, veniva il documentario "Gaza: Medici sotto attacco" andava in onda su Channel 4 e Zeteo, il documentario che la BBC aveva commissionato  prima di cancellarlo bruscamente il 20 giugno.

    Da InsideOver

    Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
    Mercoledì 2 luglio un attacco aereo israeliano ha ucciso uno dei medici più esperti di Gaza, con una perdita decisiva per un sistema sanitario già decimato. Il dottor Marwan al-Sultan, rinomato cardiologo e direttore dell'ospedale indonesiano nella Striscia di Gaza, è il 70° operatore sanitario ad essere ucciso negli attacchi israeliani negli ultimi 50 giorni, secondo Healthcare Workers Watch (HWW), un'organizzazione medica palestinese. "L'uccisione del dottor Marwan al-Sultan da parte dell'esercito israeliano è una perdita catastrofica per Gaza e per l'intera comunità medica e avrà un impatto devastante sul sistema sanitario di Gaza", ha affermato Muath Alser, direttore di HWW. Il giorno in cui Israele ha assassinato il dottor Marwan al-Sultan, veniva il documentario "Gaza: Medici sotto attacco" andava in onda su Channel 4 e Zeteo, il documentario che la BBC aveva commissionato  prima di cancellarlo bruscamente il 20 giugno. Da InsideOver 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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