VOLERE È POT3RE
Quando sento che la politica è morta e non ha più nulla da dire o da dare mi infurio davvero, perché alla fine la società civile e altre realtà parallele come quella sindacale ci offrono una delle lezioni più elementari e basilari di sempre.
E ci vogliono 3 elementi che mancano nella nostra realtà nazionale come locale.
Non fa differenza, perché l'animo umano è uno solo e la persona apolitica alla fine non la puoi scindere da quella quotidiana del padre di famiglia, della madre, ecc.
Ci vuole:
- Capacità di fare squadra per guardare ad obiettivi più aulici e saper trascendere dalla appartenenza politica.
- Il coraggio di prendere delle scelte.
- Perseguirle insieme, pianificando le conseguenze ma restando uniti, sapendo che non possiamo permetterci di perdere pezzi per strada.
Nel silenzio dei media mainstream, un fatto comunque gravissimo e bellissimo insieme: tre container Evergreen, con armamenti destinati a Israele, non saranno scaricati in Italia.
Dopo una segnalazione dal porto del Pireo e l’annuncio ,non lo sciopero effettivo , di una mobilitazione al terminal PSA di Genova Pra’, la Cosco Shipping Pisces ha fatto marcia indietro.
Carico respinto. Ritorno a Singapore. Obiettivo centrato, ancora prima di scioperare.
José Nivoi (USB Mari e Porti, Calp) ha dichiarato:
“È una vittoria impensabile. Non era mai successo: è bastato l’annuncio dello sciopero perché la compagnia rinunciasse allo scarico"
Lo conferma il CALP:
“Eravamo pronti a bloccare tutto. Ma non pensavamo bastasse l’annuncio. È un segnale forte: oggi l’indignazione arriva anche dentro i colossi della logistica come Cosco, Evergreen e PSA.”
La miccia è partita dal porto del Pireo, grazie al sindacalista Damianos Voudigaris (Enedep), che ha segnalato pubblicamente la presenza del carico bellico.
Nel giro di poche ore, il Coordinamento internazionale dei porti contro la guerra si è attivato, collegando il fronte greco a quello genovese, con USB in prima linea. Questo si chiama "gioco di squadra" con un appello che ha saputo viaggiare dal Piero a Genova.
Cosco ha capito che rischiava di perdere tempo, denaro e faccia: ha scelto di fuggire.
“Siamo stati il proverbiale sassolino capace, per una volta, di inceppare davvero l’ingranaggio della logistica bellica”, ha detto ancora Nivoi.
Un episodio isolato? Forse.
Ma può essere il primo capitolo di una lunga serie di mobilitazioni che si possono vincere.
Solo se facciamo squadra. Solo se smettiamo di guardarci l’ombelico.
A Genova ci hanno dato una lezione. E ora che quell’eco arrivi anche a Milano.
Perché la pace la si costruisce con gli atti. Con i corpi. Con il coraggio. Non con le sole invettive.
Che sia la volta buona. Prendiamoci questa lezione ma anche il nostro posto nella storia.
#NoArmi #PortualiInLotta #GenovaNonSiPiega #AttivismoPolitico #MilanoResiste
#BastaGuerra #CoscoOut #Evergreen #USB #CALP #PeaceNotWar #DisarmoSubito #milanochiama
Quando sento che la politica è morta e non ha più nulla da dire o da dare mi infurio davvero, perché alla fine la società civile e altre realtà parallele come quella sindacale ci offrono una delle lezioni più elementari e basilari di sempre.
E ci vogliono 3 elementi che mancano nella nostra realtà nazionale come locale.
Non fa differenza, perché l'animo umano è uno solo e la persona apolitica alla fine non la puoi scindere da quella quotidiana del padre di famiglia, della madre, ecc.
Ci vuole:
- Capacità di fare squadra per guardare ad obiettivi più aulici e saper trascendere dalla appartenenza politica.
- Il coraggio di prendere delle scelte.
- Perseguirle insieme, pianificando le conseguenze ma restando uniti, sapendo che non possiamo permetterci di perdere pezzi per strada.
Nel silenzio dei media mainstream, un fatto comunque gravissimo e bellissimo insieme: tre container Evergreen, con armamenti destinati a Israele, non saranno scaricati in Italia.
Dopo una segnalazione dal porto del Pireo e l’annuncio ,non lo sciopero effettivo , di una mobilitazione al terminal PSA di Genova Pra’, la Cosco Shipping Pisces ha fatto marcia indietro.
Carico respinto. Ritorno a Singapore. Obiettivo centrato, ancora prima di scioperare.
José Nivoi (USB Mari e Porti, Calp) ha dichiarato:
“È una vittoria impensabile. Non era mai successo: è bastato l’annuncio dello sciopero perché la compagnia rinunciasse allo scarico"
Lo conferma il CALP:
“Eravamo pronti a bloccare tutto. Ma non pensavamo bastasse l’annuncio. È un segnale forte: oggi l’indignazione arriva anche dentro i colossi della logistica come Cosco, Evergreen e PSA.”
La miccia è partita dal porto del Pireo, grazie al sindacalista Damianos Voudigaris (Enedep), che ha segnalato pubblicamente la presenza del carico bellico.
Nel giro di poche ore, il Coordinamento internazionale dei porti contro la guerra si è attivato, collegando il fronte greco a quello genovese, con USB in prima linea. Questo si chiama "gioco di squadra" con un appello che ha saputo viaggiare dal Piero a Genova.
Cosco ha capito che rischiava di perdere tempo, denaro e faccia: ha scelto di fuggire.
“Siamo stati il proverbiale sassolino capace, per una volta, di inceppare davvero l’ingranaggio della logistica bellica”, ha detto ancora Nivoi.
Un episodio isolato? Forse.
Ma può essere il primo capitolo di una lunga serie di mobilitazioni che si possono vincere.
Solo se facciamo squadra. Solo se smettiamo di guardarci l’ombelico.
A Genova ci hanno dato una lezione. E ora che quell’eco arrivi anche a Milano.
Perché la pace la si costruisce con gli atti. Con i corpi. Con il coraggio. Non con le sole invettive.
Che sia la volta buona. Prendiamoci questa lezione ma anche il nostro posto nella storia.
#NoArmi #PortualiInLotta #GenovaNonSiPiega #AttivismoPolitico #MilanoResiste
#BastaGuerra #CoscoOut #Evergreen #USB #CALP #PeaceNotWar #DisarmoSubito #milanochiama
✊📦 VOLERE È POT3RE 🌍🚢
Quando sento che la politica è morta e non ha più nulla da dire o da dare mi infurio davvero, perché alla fine la società civile e altre realtà parallele come quella sindacale ci offrono una delle lezioni più elementari e basilari di sempre.
E ci vogliono 3 elementi che mancano nella nostra realtà nazionale come locale.
Non fa differenza, perché l'animo umano è uno solo e la persona apolitica alla fine non la puoi scindere da quella quotidiana del padre di famiglia, della madre, ecc.
Ci vuole:
- Capacità di fare squadra per guardare ad obiettivi più aulici e saper trascendere dalla appartenenza politica.
- Il coraggio di prendere delle scelte.
- Perseguirle insieme, pianificando le conseguenze ma restando uniti, sapendo che non possiamo permetterci di perdere pezzi per strada.
Nel silenzio dei media mainstream, un fatto comunque gravissimo e bellissimo insieme: tre container Evergreen, con armamenti destinati a Israele, non saranno scaricati in Italia.
Dopo una segnalazione dal porto del Pireo e l’annuncio ,non lo sciopero effettivo , di una mobilitazione al terminal PSA di Genova Pra’, la Cosco Shipping Pisces ha fatto marcia indietro.
Carico respinto. Ritorno a Singapore. Obiettivo centrato, ancora prima di scioperare.
👉José Nivoi (USB Mari e Porti, Calp) ha dichiarato:
“È una vittoria impensabile. Non era mai successo: è bastato l’annuncio dello sciopero perché la compagnia rinunciasse allo scarico"
Lo conferma il CALP:
“Eravamo pronti a bloccare tutto. Ma non pensavamo bastasse l’annuncio. È un segnale forte: oggi l’indignazione arriva anche dentro i colossi della logistica come Cosco, Evergreen e PSA.”
La miccia è partita dal porto del Pireo, grazie al sindacalista Damianos Voudigaris (Enedep), che ha segnalato pubblicamente la presenza del carico bellico.
Nel giro di poche ore, il Coordinamento internazionale dei porti contro la guerra si è attivato, collegando il fronte greco a quello genovese, con USB in prima linea. Questo si chiama "gioco di squadra" con un appello che ha saputo viaggiare dal Piero a Genova.
Cosco ha capito che rischiava di perdere tempo, denaro e faccia: ha scelto di fuggire.
“Siamo stati il proverbiale sassolino capace, per una volta, di inceppare davvero l’ingranaggio della logistica bellica”, ha detto ancora Nivoi.
Un episodio isolato? Forse.
Ma può essere il primo capitolo di una lunga serie di mobilitazioni che si possono vincere.
Solo se facciamo squadra. Solo se smettiamo di guardarci l’ombelico.
A Genova ci hanno dato una lezione. E ora che quell’eco arrivi anche a Milano.
Perché la pace la si costruisce con gli atti. Con i corpi. Con il coraggio. Non con le sole invettive.
✊ Che sia la volta buona. Prendiamoci questa lezione ma anche il nostro posto nella storia.
#NoArmi #PortualiInLotta #GenovaNonSiPiega #AttivismoPolitico #MilanoResiste
#BastaGuerra #CoscoOut #Evergreen #USB #CALP #PeaceNotWar #DisarmoSubito #milanochiama
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