• Crisanti CONFESSA: " Non abbiamo avuto il coraggio di dire fin dall'inizio che 160 MORTI al GIORNO non erano no vax ma ERANO FRAGILI VACCINATI".

    Source: https://x.com/Adriano72197026/status/1954145986927882608?t=3ZCQPkMnO2PoEuS5fuSBEQ&s=35
    Crisanti CONFESSA: " Non abbiamo avuto il coraggio di dire fin dall'inizio che 160 MORTI al GIORNO non erano no vax ma ERANO FRAGILI VACCINATI". Source: https://x.com/Adriano72197026/status/1954145986927882608?t=3ZCQPkMnO2PoEuS5fuSBEQ&s=35
    Like
    1
    0 Commentaires 0 Parts 10 Vue 2
  • SIAMO ALLA FOLLIA PIÙ COMPLETA!
    Biberon sequestrati in spiaggia: lido perquisisce borse dei clienti
    Lo staff del lido ha controllato i borsoni di una famiglia sottraendo biberon e alimenti: "Non potete introdurli".
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/10/lo-staff-del-lido-ci-ha-messo-le-mani-nei-borsoni-sottraendoci-i-biberon-dei-bambini-secondo-loro-non-potevamo-portarli-in-spiaggia-la-denuncia-di-una-mamma/8090448/
    SIAMO ALLA FOLLIA PIÙ COMPLETA! Biberon sequestrati in spiaggia: lido perquisisce borse dei clienti Lo staff del lido ha controllato i borsoni di una famiglia sottraendo biberon e alimenti: "Non potete introdurli". https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/10/lo-staff-del-lido-ci-ha-messo-le-mani-nei-borsoni-sottraendoci-i-biberon-dei-bambini-secondo-loro-non-potevamo-portarli-in-spiaggia-la-denuncia-di-una-mamma/8090448/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    Biberon sequestrati in spiaggia: lido perquisisce borse dei clienti
    Lo staff del lido ha controllato i borsoni di una famiglia sottraendo biberon e alimenti: "Non potete introdurli"
    Angry
    2
    0 Commentaires 0 Parts 11 Vue
  • CON STI PREZZI POSSONO ANDARE a PRENDERLO in SACCOCCIA.
    IO VADO ALL'ESTERO!
    https://www.repubblica.it/cronaca/2025/08/08/news/spiagge_vuote_caro_prezzi_puglia_sicilia_liguria_toscana-424780180/
    CON STI PREZZI POSSONO ANDARE a PRENDERLO in SACCOCCIA. IO VADO ALL'ESTERO! https://www.repubblica.it/cronaca/2025/08/08/news/spiagge_vuote_caro_prezzi_puglia_sicilia_liguria_toscana-424780180/
    WWW.REPUBBLICA.IT
    Prezzi folli e lidi semivuoti, rivolta dei bagnanti contro il mare salato. Il dossier in 10 regioni
    Assobalneari conferma rincari e crollo delle prenotazioni: “Colpa della crisi economica”. Consumatori e vip: “Macché, abbassate i list…
    Angry
    2
    0 Commentaires 0 Parts 8 Vue
  • Come russa che viene da un paese dove coesistono oltre cento etnie diverse, dalla Siberia al Caucaso, dalle repubbliche tatare a quelle buddhiste, trovo paradossale assistere a quello che sta accadendo in Italia con la copertura mediatica dello sport. Quando vedo che una vittoria straordinaria come quella di Enrica Saraceni viene trattata come un fatto di cronaca minore mentre altri successi ricevono trattamenti da prima pagina, capisco che qui non si tratta di sport ma di qualcos'altro.

    La vicenda di Enrica Saraceni al campionato europeo U20 di Tampere è emblematica di una strategia che ormai non si nasconde più. La ragazza ha dominato il salto triplo con 14.24 metri, stabilendo il record personale e dei campionati, battendo un primato che resisteva da 24 anni - roba da far tremare i polsi a chiunque capisca qualcosa di atletica. Eppure, se non fossi andata a cercare appositamente la notizia, non ne avrei mai sentito parlare. I grandi quotidiani l'hanno relegata in trafiletti anonimi, i telegiornali sportivi l'hanno liquidata in poche righe, come se fosse una vittoria di routine in una gara di paese.
    Ma cosa succede quando a vincere è Kelly Doualla? Titoloni a caratteri cubitali, servizi televisivi di tre minuti, interviste a tutto tondo, celebrazioni che toccano le corde dell'emotività nazionale. Non sto mettendo in discussione il valore atletico della Doualla - che peraltro è indiscutibile - ma la sproporzione nel trattamento mediatico è talmente evidente che persino un bambino se ne accorgerebbe. È come se avessimo due metri di misura diversi per lo stesso fenomeno, e questo dovrebbe far riflettere chiunque abbia ancora un briciolo di onestà intellettuale.

    La cosa che più mi colpisce, da russa da parte di padre, nascita e origini, e italiana da parte di madre e di adozione che ha scelto di interessarsi alle dinamiche culturali italiane, è come questa operazione venga presentata come normale, anzi come progressista.
    I media che orchestrano questa disparità di trattamento si ergono a paladini dell'inclusione, ma in realtà stanno operando la più subdola delle esclusioni: quella verso l'identità storica italiana. Non si tratta di essere contro qualcuno, ma di chiedersi perché mai una vittoria sportiva debba servire come megafono per un'agenda ideologica che ha poco a che vedere con lo sport stesso.
    Nella mia Russia abbiamo imparato a nostre spese cosa significhi quando i media smettono di raccontare la realtà per iniziare a plasmarla secondo visioni preconfezionate. Qui vedo lo stesso meccanismo all'opera, solo con obiettivi diversi. I giornalisti che decidono di enfatizzare alcune vittorie ignorandone altre non stanno facendo informazione, stanno facendo propaganda. E la propaganda, che venga da est o da ovest, che sia di destra o di sinistra, ha sempre lo stesso sapore amaro per chi cerca semplicemente di capire cosa sta succedendo.
    Il paradosso è che questa operazione, presentata come antirazzista, finisce per produrre esattamente l'effetto contrario. Quando le persone si accorgono che i propri figli, i propri talenti, le proprie eccellenze vengono sistematicamente ignorate a favore di altri secondo criteri che non hanno niente a che vedere con il merito sportivo, la reazione è prevedibile. Non è razzismo quello che nasce, è legittima indignazione verso un sistema mediatico che ha smesso di essere neutrale per diventare militante.

    Quello a cui stiamo assistendo non è sport, è ingegneria sociale applicata attraverso lo sport. E quando lo sport smette di essere celebrazione del talento per diventare strumento di trasformazione culturale forzata, perde la sua essenza più bella: quella di unire le persone attraverso l'ammirazione per l'eccellenza umana, indipendentemente da tutto il resto.
    Come russa che viene da un paese dove coesistono oltre cento etnie diverse, dalla Siberia al Caucaso, dalle repubbliche tatare a quelle buddhiste, trovo paradossale assistere a quello che sta accadendo in Italia con la copertura mediatica dello sport. Quando vedo che una vittoria straordinaria come quella di Enrica Saraceni viene trattata come un fatto di cronaca minore mentre altri successi ricevono trattamenti da prima pagina, capisco che qui non si tratta di sport ma di qualcos'altro. La vicenda di Enrica Saraceni al campionato europeo U20 di Tampere è emblematica di una strategia che ormai non si nasconde più. La ragazza ha dominato il salto triplo con 14.24 metri, stabilendo il record personale e dei campionati, battendo un primato che resisteva da 24 anni - roba da far tremare i polsi a chiunque capisca qualcosa di atletica. Eppure, se non fossi andata a cercare appositamente la notizia, non ne avrei mai sentito parlare. I grandi quotidiani l'hanno relegata in trafiletti anonimi, i telegiornali sportivi l'hanno liquidata in poche righe, come se fosse una vittoria di routine in una gara di paese. Ma cosa succede quando a vincere è Kelly Doualla? Titoloni a caratteri cubitali, servizi televisivi di tre minuti, interviste a tutto tondo, celebrazioni che toccano le corde dell'emotività nazionale. Non sto mettendo in discussione il valore atletico della Doualla - che peraltro è indiscutibile - ma la sproporzione nel trattamento mediatico è talmente evidente che persino un bambino se ne accorgerebbe. È come se avessimo due metri di misura diversi per lo stesso fenomeno, e questo dovrebbe far riflettere chiunque abbia ancora un briciolo di onestà intellettuale. La cosa che più mi colpisce, da russa da parte di padre, nascita e origini, e italiana da parte di madre e di adozione che ha scelto di interessarsi alle dinamiche culturali italiane, è come questa operazione venga presentata come normale, anzi come progressista. I media che orchestrano questa disparità di trattamento si ergono a paladini dell'inclusione, ma in realtà stanno operando la più subdola delle esclusioni: quella verso l'identità storica italiana. Non si tratta di essere contro qualcuno, ma di chiedersi perché mai una vittoria sportiva debba servire come megafono per un'agenda ideologica che ha poco a che vedere con lo sport stesso. Nella mia Russia abbiamo imparato a nostre spese cosa significhi quando i media smettono di raccontare la realtà per iniziare a plasmarla secondo visioni preconfezionate. Qui vedo lo stesso meccanismo all'opera, solo con obiettivi diversi. I giornalisti che decidono di enfatizzare alcune vittorie ignorandone altre non stanno facendo informazione, stanno facendo propaganda. E la propaganda, che venga da est o da ovest, che sia di destra o di sinistra, ha sempre lo stesso sapore amaro per chi cerca semplicemente di capire cosa sta succedendo. Il paradosso è che questa operazione, presentata come antirazzista, finisce per produrre esattamente l'effetto contrario. Quando le persone si accorgono che i propri figli, i propri talenti, le proprie eccellenze vengono sistematicamente ignorate a favore di altri secondo criteri che non hanno niente a che vedere con il merito sportivo, la reazione è prevedibile. Non è razzismo quello che nasce, è legittima indignazione verso un sistema mediatico che ha smesso di essere neutrale per diventare militante. Quello a cui stiamo assistendo non è sport, è ingegneria sociale applicata attraverso lo sport. E quando lo sport smette di essere celebrazione del talento per diventare strumento di trasformazione culturale forzata, perde la sua essenza più bella: quella di unire le persone attraverso l'ammirazione per l'eccellenza umana, indipendentemente da tutto il resto.
    Like
    2
    0 Commentaires 0 Parts 26 Vue
  • SARDEGNA: DERMATITE BOVINA❗️

    Vaccinata mandria di Martino Zoroddu a Orotelli, animali ammalatisi ugualmente!

    A tre giorni dalla grande passerella di Macomer nella quale l'assessore all'agricoltura e la presidente Todde invitavano tutti gli allevatori a vaccinare, è scoppiato quanto avevo previsto.

    Io ero un terrorista e di vaccini non ne capisco nulla? Certo, invece ne capiscono gli scienziati della regione. Ne capiscono tanto che hanno "vaccinato" tutti gli animali sani di Martino Zoroddu a Orotelli dicendogli che potevano dormire su due guanciali e invece dopo "sette giorni", si è ammalata tutta la sua splendida mandria.

    Capi famosi in tutta la provincia sono diventate cadaveri. Dodici non bevono neppure più acqua. In meno di dieci giorni è stato distrutto un allevamento che aveva cento anni di genetica.
    E i danni chi li paga? Che fanno gli scienziati della Regione? Pagano? Rifondono il povero Martino o lo lasciano in braghe di tela?

    Dai, scienziati della Regione, spiegateci che è successo. Anche con parole povere. Ma soprattutto, mettete mano al portafogli. Allevatori precipitosi volete vaccinare le vostre vacche? Accomodatevi. Le mie non le tocca nessuno.

    Antonangelo Liori via Massimiliano

    LIBERTÀ E DEMOCRAZIA
    Canale Libertà e democrazia
    @liberademocrazia

    https://x.com/Massi58618192/status/1952040999662092766?t=ElUfOXvilLHfXzismL9jgw&s=35
    ⚠️ SARDEGNA: DERMATITE BOVINA❗️ Vaccinata mandria di Martino Zoroddu a Orotelli, animali ammalatisi ugualmente! A tre giorni dalla grande passerella di Macomer nella quale l'assessore all'agricoltura e la presidente Todde invitavano tutti gli allevatori a vaccinare, è scoppiato quanto avevo previsto. Io ero un terrorista e di vaccini non ne capisco nulla? Certo, invece ne capiscono gli scienziati della regione. Ne capiscono tanto che hanno "vaccinato" tutti gli animali sani di Martino Zoroddu a Orotelli dicendogli che potevano dormire su due guanciali e invece dopo "sette giorni", si è ammalata tutta la sua splendida mandria. Capi famosi in tutta la provincia sono diventate cadaveri. Dodici non bevono neppure più acqua. In meno di dieci giorni è stato distrutto un allevamento che aveva cento anni di genetica. E i danni chi li paga? Che fanno gli scienziati della Regione? Pagano? Rifondono il povero Martino o lo lasciano in braghe di tela? Dai, scienziati della Regione, spiegateci che è successo. Anche con parole povere. Ma soprattutto, mettete mano al portafogli. Allevatori precipitosi volete vaccinare le vostre vacche? Accomodatevi. Le mie non le tocca nessuno. 👉 Antonangelo Liori via Massimiliano 🔴 LIBERTÀ E DEMOCRAZIA 👉 Canale Libertà e democrazia 👉 @liberademocrazia https://x.com/Massi58618192/status/1952040999662092766?t=ElUfOXvilLHfXzismL9jgw&s=35
    Angry
    3
    0 Commentaires 0 Parts 29 Vue
  • MA CARTABELLOTTA HA ANCORA il CORAGGIO di PARLARE?
    HANNO FATTO MILIONI di MORTI con i VACCINI COVID-19.
    MA CARTABELLOTTA HA ANCORA il CORAGGIO di PARLARE? HANNO FATTO MILIONI di MORTI con i VACCINI COVID-19.
    Like
    1
    0 Commentaires 0 Parts 14 Vue
  • Covid, il report Oms italiano fu fatto sparire su ordine di Pechino
    Come faceva Speranza a sapere dell’esistenza di focolai virali in Cina prima che lo sapesse l’Oms? Da chi lo aveva saputo?
    https://www.imolaoggi.it/2025/08/10/covid-report-oms-italiano-fatto-sparire-su-ordine-di-pechino/
    Covid, il report Oms italiano fu fatto sparire su ordine di Pechino Come faceva Speranza a sapere dell’esistenza di focolai virali in Cina prima che lo sapesse l’Oms? Da chi lo aveva saputo? https://www.imolaoggi.it/2025/08/10/covid-report-oms-italiano-fatto-sparire-su-ordine-di-pechino/
    WWW.IMOLAOGGI.IT
    Covid, il report Oms italiano fu fatto sparire su ordine di Pechino
    Come faceva Speranza a sapere dell’esistenza di focolai virali in Cina prima che lo sapesse l’Oms? Da chi lo aveva saputo?
    Angry
    1
    0 Commentaires 0 Parts 19 Vue
  • "A GAZA NON C'È PIÙ NULLA, SOLO CASE DISTRUTTE e SABBIA!" HANNO ANNIENTATO UN INTERO POPOLO!
    "Solo case distrutte e sabbia": il racconto del pilota italiano dopo la missione a Gaza
    Il pilota del C130 dell'Aeronautica militare italiana racconta la desolazione vista durante l'aviolancio di aiuti umanitari su Gaza.
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/10/aiuti-umanitari-gaza-pilota-italiano-aviolancio-notizie/8090461/
    "A GAZA NON C'È PIÙ NULLA, SOLO CASE DISTRUTTE e SABBIA!" HANNO ANNIENTATO UN INTERO POPOLO! "Solo case distrutte e sabbia": il racconto del pilota italiano dopo la missione a Gaza Il pilota del C130 dell'Aeronautica militare italiana racconta la desolazione vista durante l'aviolancio di aiuti umanitari su Gaza. https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/08/10/aiuti-umanitari-gaza-pilota-italiano-aviolancio-notizie/8090461/
    WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT
    "Solo case distrutte e sabbia": il racconto del pilota italiano dopo la missione a Gaza
    Il pilota del C130 dell'Aeronautica militare italiana racconta la desolazione vista durante l'aviolancio di aiuti umanitari su Gaza
    Angry
    1
    0 Commentaires 0 Parts 50 Vue
  • Salah critica l'Uefa: «Nel suo comunicato non ha detto che Suleiman al-Obeid è stato ucciso dagli israeliani»
    Il giocatore del Liverpool critico con il comunicato dei vertici del calcio europeo che non citano le cause della morte a Gaza del «Pelè della Palestina»
    https://www.corriere.it/sport/calcio/25_agosto_10/salah-critica-uefa-727519ee-0b09-4a04-bcd4-695859266xlk.shtml
    Salah critica l'Uefa: «Nel suo comunicato non ha detto che Suleiman al-Obeid è stato ucciso dagli israeliani» Il giocatore del Liverpool critico con il comunicato dei vertici del calcio europeo che non citano le cause della morte a Gaza del «Pelè della Palestina» https://www.corriere.it/sport/calcio/25_agosto_10/salah-critica-uefa-727519ee-0b09-4a04-bcd4-695859266xlk.shtml
    WWW.CORRIERE.IT
    Salah critica l'Uefa: «Nel suo comunicato non ha detto che Suleiman al-Obeid è stato ucciso dagli israeliani»
    Il giocatore del Liverpool critico con il comunicato dei vertici del calcio europeo che non citano le cause della morte a Gaza del «Pelè della Palestina»
    Like
    1
    0 Commentaires 0 Parts 22 Vue
  • How to Book Driving Lessons in the UK and Pass Your Driving Test with Confidence

    Learning to drive is an exciting milestone, whether you are a young adult eager for independence or someone finally deciding it’s time to get behind the wheel. For UK learners, the process involves choosing the best driving school, finding the right instructor, and preparing thoroughly for both the theory and practical tests.

    Read More - https://www.issuewire.com/how-to-book-driving-lessons-in-the-uk-and-pass-your-driving-test-with-confidence-1840057993730447
    How to Book Driving Lessons in the UK and Pass Your Driving Test with Confidence Learning to drive is an exciting milestone, whether you are a young adult eager for independence or someone finally deciding it’s time to get behind the wheel. For UK learners, the process involves choosing the best driving school, finding the right instructor, and preparing thoroughly for both the theory and practical tests. Read More - https://www.issuewire.com/how-to-book-driving-lessons-in-the-uk-and-pass-your-driving-test-with-confidence-1840057993730447
    WWW.ISSUEWIRE.COM
    How to Book Driving Lessons in the UK and Pass Your Driving Test with Confidence - IssueWire
    At Smart Pass Driving, we understand that booking lessons and passing the test can feel overwhelming, so we’ve put together this guide to help you get started and succeed.
    0 Commentaires 0 Parts 6 Vue
Plus de résultats